Mancava ancora una discussione su questa storia, uno degli ultimi lampi di genio di Gianluigi Bonelli. La situazione ricalca più o meno quella dell'avventura intitolata "Il laccio nero".
- Una comunità straniera ( cubani e negri del vudu ), chiusa, con i propri rituali e le proprie leggi.
- Il rapimento
- Crimini efferati, compresa l'implacabile esecuzione dei membri che falliscono.
- Gioco d'azzardo
- Mistero intorno alla figura del capo della gang
L'intreccio comunque, nonostante questi elenti in comune, gode di una totale autonomia. Due cose me la fanno apprezzare enormemente:
1) I quattro pards in forma smagliante;
2) L'originalissima creazione di Lola Fuente ( una delle tante belle di Fusco )
Ne aggiungo una terza:
3) Dialoghi semplicemente perfetti, contengono alcune perle del linguaggio bonelliano che hanno fatto la storia di Tex.
Ne aggiungo, per finire, anche una quarta:
4) I disegni di Fusco, Belli, belli, bellissimi.
Una lunga storia cittadina che si sviluppa su quattro albi, che chiedere di più alla vita ?