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TWF - Tex Willer Forum

Jeff_Weber

Ranchero
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  1. Continuo a preferire le prime storie e gran parte delle successive a questa. Come vedi non tutti la pensiamo alla stessa maniera.
  2. Conosco persone anche di una certa età che in fumetteria (loro che andavano soltanto in edicola e mai in una libreria) si fanno abbagliare da queste speculazioni su Tex, sebbene ancora complessivamente sopportabili. Io tendo però a rimanere immune. @Diablero hai invece notizie del merchandising riguardante Dragonero che come personaggio sembra ormai creato principalmente per quello?
  3. E' una bellissima storia I Due Disertori, perfetta sotto tutti i punti di vista. Avevo acquistato i primi 4 albi di Tex Willer soltanto per curiosità e mi piacquero molto, ma non intendevo iniziare una nuova serie di Tex dagli esordi della storia, così decisi a malincuore di passare. Molto tempo dopo uscì il cartonato de I Due Disertori e lo comprai per i magnifici disegni (interessanti anche a colori) e perché incuriosito su come @borden aveva continuato la prima avventura del giovane Tex. Rimasi folgorato dalla sceneggiatura e decisi di continuare ad acquistare le versioni cartonate senza mai pentirmene, anzi con un'aspettativa spasmodica per ciascuna uscita. Quando però appresi che le storie di Ruju non sarebbero state trasposte nei cartonati (sono molto piacevoli anche quelle, sebbene non particolarmente complesse), ho recuperato nel mercato del nuovo anche tutta la serie mensile e d'allora continuo ad acquistare entrambe le versioni. Qualcuna delle storie più recenti sono forse leggermente diluite, ma per me la serie rimane una certezza di qualità al pari degli ultimi speciali (texoni e Tex Willer special). Con meno mordente proprio l'ultimo, dedicato a Jesse James.
  4. P.S. Molto bella la copertina nella sua essenzialità.
  5. Non bisogna negare che una certa forma d'integralismo esiste, spesso su dettagli davvero di poco conto da parte di fan che non leggono più da anni Tex o che hanno escluso a priori il Tex Willer, gli album alla francese, oppure i maxi indipendentemente dagli autori. Tuttavia, ho imparato con la frequenza su questo forum che, al di là di certi futili eccessi e prese di posizione di qualcuno il cui unico sadico obiettivo è di far chiudere qualsiasi testata dedicata a Tex, alcuni punti di vista siano condivisibili e oggettivi. Alcuni ritorni degli ultimi anni, ad esempio, si potevano davvero evitare e una storia come la Cavalcata del Destino non doveva essere concepita o avrebbe dovuto avere come soggetto la vendetta di un altro personaggio che non fosse Tex. Sappiamo che l'idea balzana non è partita da @borden, ma chiunque l'avesse proposta non bisognava darne seguito. Ormai è uscita e non la si può escludere, ma nel mio contorto pensiero non integralista mi sono dato la spiegazione che essa rappresenti la continuazione della versione boselliana de Il Giuramento, anche quella sicuramente un tantino diversa da come l'ha pensata e scritta GL Bonelli. Il canone boselliano è diverso da quello del papà di Tex e non vi trovo nulla di spiacevole, anzi tantissime storie di @borden anche recenti sono e saranno per sempre dei capolavori.
  6. Certo ... citare il Ken Parker di Berardi serve soltanto a mettere in evidenza approcci diversi di sceneggiatura. Per quel tipo di storie le didascalie non servivano. E il Berardi di Ken Parker scrive in maniera totalmente differente su Julia. Su Tex il ritorno ad alcune didascalie e mappe, non sarebbe male per i motivi già ampiamente espressi.
  7. D'accordo, così saremo tutti più tranquilli, quantunque le storie di Nizzi per gli ultimi maxi le abbia trovate leggibili e senza eccessi negativi. Questa la leggerò in unica soluzione, la prima parte però non è ancora uscita dalle mie parti.
  8. Infatti, non mi ha dato alcun fastidio che la storia sia in continuity, anzi per me è un valore aggiunto dell'approccio di @borden. E la certosina scelta di cosa raccontare e cosa tralasciare, rappresenta a mio parere il sottile gioco dello sceneggiatore nella gestione del racconto di fantasia immerso in un contesto strettamente storico. Per tutto questo quindi mi congratulo con @borden. Sono tuttavia d'accordo con @Diablero sulla questione dialoghi e assenza di didascalie esplicative. Si tratta di una problematica generale, quindi non riguardante soltanto questo albo: le didascalie non hanno nulla di obsoleto se devi raccontare storie complesse, articolate e necessarie di riepiloghi temporali. Se invece utilizzi soltanto i dialoghi ... davvero, puoi rovinare tutto. Il lettore s'infastidisce e talvolta può anche "incavolarsi", soltanto per usare un eufemismo. Mi ha fatto specie al riguardo il commento di @Carlo Monni, per non aver emozionato lui, ciò significa che questo modo artefatto di raccontare, in realtà facilmente emendabile, ha ormai fatto il suo tempo. Pertanto, viva le didascalie ! Per dovere di cronaca e correttezza nei giudizi, segnalo che ad esempio in Dampyr, sebbene cose da raccontarsi le migliaia di personaggi ne abbiano tonnellate in più rispetto a Tex, @borden gestisce i dialoghi con maggiore accuratezza e stile, per quanto qualche didascalia non faccia male neanche in quella testata. Nella da eccepire sul tratto e stile grafico di Brindisi, garanzia assoluta di qualità. Piuttosto banale la copertina, avrei dato maggiore spicco alla figura di Jesse James.
  9. Davvero ultima, ultimissima di Nizzi? Pubblicate quindi tutte le storie per i maxi, color, ecc.?
  10. Ti chiedevi chi potesse "aiutare" la Sergio Bonelli Editore a scrivere lo schedario di Tex. Ipotizzando che ti pagassero per questo (ma sono convinto anch'io che non lo farebbero e intendano invece sfruttare soltanto materiale riciclato), lo faresti? Ti piacerebbe come fai qui all'interno del Forum?
  11. Stesso mio pensiero in generale e specificatamente per questa collana, questo numero e soprattutto stile dei disegni.
  12. Trama complicata non significa trama noiosa, almeno per quanto riguarda "Per l'Onore del Texas", a mio parere uno dei texoni più brillanti dell'ultimo decennio.
  13. Ribadisco... un maxi da acquistare senza se e senza ma, disegni accattivanti e @borden nel suo splendore.
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