Eccomi ... letto il primo albo di "Rick Master, Detective" di primissima mattina, quindi a mente totalmente sgombra da stanchezza e problemi vari.
Per la parte grafica mi ero già espresso, posso dare senza esitazione voto 10.
Relativamente a soggetto e sceneggiatura di @borden innanzitutto un giudizio telegrafico costituito da tre aggettivi: appassionante, articolato e culturale.
Appassionante. L'incipit a mio avviso lo è poco, dato che mi sembrava assistere ad un Dylan Dog di un secolo prima, ma subito dopo l'albo comincia a carburare con scene d'azione, altre esplicative, ritorno di personaggi da altre storie e citazione di ulteriori figure che hanno costituito il mito di Tex. Poi, da pagina 60 circa e fino al termine dell'albo, una vera sarabanda di mille ingredienti, parte ad ambientazione cittadina, western, esotica ... con rimembranze di autori popolari dell'800 e inizio '900. Al netto di alcuni convenevoli fra i personaggi forse leggermente dilatati per approfondire, ma anche ripetere e ribadire cosa stia succedendo, tutto l'albo si mantiene appassionante, senza infastidire o annoiare.
Articolato. Una storia certamente complessa per la molteplicità di temi, situazioni, personaggi presentati e altri soltanto citati. Riprendere Lavinia e il marito in un contesto di delinquenti di vario livello e grado, una sfilza di personaggi positivi, fatta di Tex e Carson, Rick Master e il suo Lothar asiatico, sindaci, capi della polizia, l'agenzia Pinkerton, ragazzini aiutanti, ecc., rende tutto a me particolarmente gradito per quanto complesso. Tale complessità è resa di livello superiore anche per un vocabolario fatto di termini desueti e una costruzione dei dialoghi piuttosto articolata per esigenze di plot, ma anche dalla volontà di @borden di farci conoscere la Storia e le ulteriori mille storie. Un sedicenne dei giorni d'oggi a mio avviso potrebbe uscir fuori catatonico dopo un'esperienza come questa. Ovviamente fra i giovani vi sono innumerevoli eccezioni, quindi speriamo che qualcuno di loro legga Tex e soprattutto storie di questo livello e qualità.
Culturale. Credevo prima della lettura che avrei affrontato qualcosa come il capolavoro di maxi dedicato ai Tre Bill, per quanto ad ambientazione cittadina, essendo il fulcro della storia radicato a San Francisco. Mi ero sbagliato totalmente e lo spessore del trittico si nota da subito. Ad ogni tavola @borden s'impegna a concepire i dialoghi al fine di approfondire gli aspetti culturali di questa storia, infarcendola di mille ingredienti e nozioni su qualsiasi ambito storico del tempo. Un pò come faceva Salgari in alcuni romanzi, assolutamente pretesti per elencare usi e costumi locali, nomi, città, cose, piante, animali, ecc.
Fatto, per adesso può bastare. Grande @borden !
Voto 9, mi riservo di rettificare in più o in meno al proseguio della vicenda.
P.S. Nonostante qualche termine desueto, a differenza di precedenti storie, non ho trovato neppure un "sinché" ... marchio di fabbrica del nostro Mauro.