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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 08/03/2024 in tutte le sezioni

  1. Mi spiace, ma per me questa storia non funziona da qualunque lato la si guardi. Non funzionano i disegni di Laurenti, al limite dell’impubblicabilità e nettamente sotto agli standard della testata. Se nei primi piani qua e là si può ancora riconoscere la mano del grande disegnatore (che fu), nelle scene d’insieme è un guazzabuglio di fisionomie storte, anatomie sghembe, posture sbilenche, il tutto inchiostrato con un tratto così grosso da risultare quasi caricaturale. Non funziona come ritorno di Manuela Montoya, il cui rapporto con Kit era stato tratteggiato da GLB con grande delicatezza ma nello stesso tempo con toni adulti - fino a venire sciolto con quel clamoroso, magistrale anticlimax -, e che qui viene sostituito dalle schermaglie amorose di due ragazzotti con cadenze da romanzo Harmony in salsa tex-mex. E mentre GLB, da quel gigante della narrativa qual era, riusciva ai margini della vicenda avventurosa a parlare di un amore osteggiato dalla differenza di razza e di classe, dal patriarcato e dall’ansia di libertà di Kit, Boselli invece scade nella pochade (vedi la scenetta piccante). A mio modo di vedere, una banalizzazione non da poco. Non funzione come storia di Tex e, più in generale, come storia a fumetti, appesantita da una sceneggiatura arzigogolata e contorta, che rende estenuante la lettura, e da dialoghi artefatti e ampollosi che raccontano di un piano cervellotico e implausibile. La considero una delle peggiori sceneggiature mai scritte da Boselli per Tex (insieme a quella del maxi di Fernandez) e nella combinazione testi-disegni una delle peggiori storie di Tex in assoluto (le ciofeche di Nizzi se non altro erano disegnate bene).
    1 point
  2. Questa purtroppo è una storia che presenta una successione davvero fuori misura di passaggi narrativi forzati e poco plausibili - Tex e Carson che capitano sempre al momento giusto (manco avessero un cronometro), la decisione di Colter di correre nel luogo del massacro facendosi seguire dai nostri che non ha nessun senso logico, l’accordo tra Colter e il Siat che non sta minimamente in piedi, il finale con il provvidenziale omicidio-suicidio che è forse la cosa più ridicola -, però bisogna dare atto a Ruju di riuscire a giostrare la vicenda in modo fluido e scorrevole mixando assieme la giusta carica di mistero, un po’ di violenza forse più dylangoghiana che texiana (schiene e teste spezzate come fuscelli), una congrua dose di azione con sparatorie e scazzottate e i 2 pards messi bene al centro dell’azione, caratterizzati correttamente e che agiscono e interagiscono senza errori. Mi ha dato enormemente fastidio il recupero del personaggio di Colter, messo fuori gioco nella storia degli Eroi di Devil Pass e che qui vediamo tranquillamente in procinto di scatenare una nuova guerra indiana. Una volta di più, non capisco questo continuo e pernicioso rivangare, manipolare e sabotare le vecchie storie classiche. Tra le varie criticità del Tex attuale questa è sicuramente quella che mi fa più incaxxare! Notevolissimo Benevento, sia negli ambienti che nei personaggi che nella sua personale versione del Tex villiano.
    1 point
  3. Dico solo un paio di cose su questa storia. In una società di forti conflitti sociali, tra interessi economici contrapposti, dove la Legge è una farsa (il processo a Kit Willer) al servizio dei potenti, tutti (senza eccezione) in questa storia agiscono al di fuori delle regole, compresi Tex e i pards, che non si fanno nessuno scrupolo a far saltare con la dinamite ogni ostacolo, a liberare Kit dal carcere a colpi di pistola e ad affrontare a viso aperto i potenti locali per difendere i minatori, così che il Tex di questo speciale - che imita lo stile narrativo e la filosofia di Ken Parker -, finisce per risultare perfettamente glbonelliano, nel suo desiderio di giustizia per i più deboli, anche contro la legge. Tex qui agisce come ha sempre fatto: dovendo affrontare un pericoloso assedio prende la saggia decisione (tipicamente western, adottata spesso anche dagli indiani) di allontanare le donne, visto che il villaggio dei minatori non è assolutamente un luogo inespugnabile, questa cosa non è scritta da nessuna parte, anzi al contrario viene detto ben due volte (fidatevi, c'è scritto!) che ci sono varie vie d’accesso al villaggio e gli assedianti, dopo aver subito la prima batosta, stanno già pensando di prendere una strada secondaria per aggirare i minatori di notte. Il luogo dove vengono nascoste le donne, inoltre, non è scelto da Tex, ma dai minatori stessi e solo la sfortuna lo fa scoprire dagli avversari. Tex quindi non ha nessuna responsabilità. E se anche l’avesse, non farebbe di lui un idiota ma un eroe che non sempre è perfetto, come il Tex di Glbonelli (anche il Tex di Glb sbagliava a volte le strategie). E comunque qui Tex non sbaglia nulla. Qui Nizzi non ha nessuna intenzione di ridicolizzare Tex (come fa invece in altre storie), semplicemente cerca di rendere il finale appassionante mettendo i Nostri in difficoltà (con le donne prese in ostaggio) e contemporaneamente creando il colpo di scena melodrammatico del padre Mac Lean che arriva e uccide il figlio indegno. L’ unica pecca che in effetti ci trovo è la vignetta sopra postata, quando Tex dice: “Quel gran bastardo ha avuto la meglio… ci ha battuti in maniera sporca, ma ci ha battuti”. Ecco: questa frase Nizzi se la poteva risparmiare, era meglio qualcosa del tipo “ci hanno incastrato, ma non tutto è perduto” o simili, anche perché nelle scene successive i pards non sembrano affatto così arrendevoli, visto che non si slacciano i cinturoni (come purtroppo in altre storie nizziane) e anzi tengono le armi ben in pugno, come a voler contrattaccare non appena possibile, non appena le donne siano al sicuro. Però, concludendo, a parte questo difetto secondo me veniale, i Nostri alla fine ne escono bene e sinceramente, considerando il Texone nel suo complesso (e a prescindere dall’apprezzamento che si ha o meno della storia), non si può certo dire che Tex qui faccia brutte figure o non sia il vero Tex.
    1 point
  4. Ora, non vorrei alimentare il loop, ma il fatto che allontanino le donne da un luogo che sta per essere attaccato, magari subendo un assedio che potrebbe finire sanguinosamente, non mi sembra quell'idea ridicola che tu cerchi di far passare. Per te è sempre tutto ridicolo, da scompisciarsi dalle risate. Mah! È Nizzi stesso a CERTIFICARE, in maniera inequivocabile, che è stata una boiata. Questa è una storia. E in una storia IL CASO NON ESISTE. Ogni conseguenza di ogni azione è voluta dallo sceneggiatore per dire qualcosa al lettore. Nessuno sceneggia tirando i dadi per decidere se una cosa riesce o no (alcuni ci hanno provato, con scarsi risultati). Se un personaggio fa una scelta strategica in una battaglia, e quella scelta porta al disastro e alla sconfitta in una battaglia che altrimenti aveva già vinto, allora è lo sceneggiatore stesso che ti sta dicendo "visto? Ha fatto una boiata e te l'ho appena dimostrato" Nella realtà Tex poteva fare questa boiata e avere fortuna che non se ne accorgeva nessuno (questo accade nelle storie di Nizzi quando lui stesso non si rende conto che è una boiata o quando non vuole che se accorga il lettore: quindi quando vuole cercare di far vedere La Tigre Nera come una mente geniale, i suoi sicari indiani vestiti da indiano girano tranquillamente con i pugnali sguainati in città senza che nessuno li veda e la vittima in mezzo ad una città intera di gente che lo aiuterebbe non chiede aiuto. Se fosse stata di Tex l'idea di mandare i due indiani invece li beccavano subito). Non è un discorso di "probabilità", non esiste dubbio, non esiste caso: è lo sceneggiatore, nella storia, che ti dice "questo personaggio ha avuto un idea geniale" e "questo personaggio ha fatto un errore colossale che gli farà perdere lo scontro". POI, il lettore può dire "un momento, ma è un idea stupida" (come faccio io con i piani della Tigre Nera), o "Ma sai che invece l'idea di Tex non era mica tanto stupida come appare in questa storia, ha solo avuto sfortuna che la prima persona che passava ha trovato le donne lasciate sole e indifese sulla strada per aggirarli" come dici tu, ma sono considerazioni in cui SIAMO IN DISACCORDO CON LA STORIA, che nel primo caso ci vuole dire "La Tigre Nera è una mente acutissima" e nel secondo "Tex è un idiota e le sue idee idiote hanno portato i minatori alla sconfitta" Se per te quella non era una boiata, sei in disaccordo con quello che dice Nizzi nella storia che hai letto. E se non ti convince il fatto che nulla in una storia accade per caso, chiediti PERCHÉ l'errore decisivo che fa sconfiggere Tex e pards lo fa PROPRIO TEX, e non siano invece le donne stesse a voler andar via, o i minatori ad aver paura per loro. Non è una domanda difficile: quando nel soggetto ti viene l'idea di usare lo spostamento delle donne come "decisione catastrofica" che porterà alla sconfitta totale di Tex e pards, perchè non torni indietro a cambiare quella vignetta per far prendere la decisione a qualcun altro? Forse perchè quando l'hai scritta già pregustavi con soddisfazione l'ennesima figura di merda per un personaggio che disprezzi? No. Mi devo autocontrollare per NON DIRE COME LA PENSO. Siamo in un forum di discussione. Dove tutti dovrebbero poter dire la loro su ogni storia. Per lodarle o criticarle. Ma con Nizzi non funziona così. Finché sono lodi, va bene, il tread va avanti per pagine e pagine. Appena arriva la critica, inizia la bufera, gli attacchi, gli strilli di lesa maestà Finisce che Nizzi non si critica più. Perché ogni volta sono sempre le solite polemiche, e allora pensi "ma chi me lo fa fare di dire come la penso? È meglio che stia zitto" Sai quante persone, in privato qui nel forum o di persona, mi hanno detto che su Nizzi non intervengono per questa ragione? Più del triplo dei fan di Nizzi che fanno quelle polemiche. E sono solo quelli che me lo dicono, molti non me lo diranno nemmeno.. I "fan sfegatati" di Nizzi, povere vittimelle che piangono sempre atteggiandosi a povere vittime indifese, in realtà hanno creato un clima in cui SI HA PAURA di criticare Nizzi. Che è quello che volevano.
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