Il secondo ed ultimo albo non ha deluso le mie aspettative: Ruju ha giustamente alzato il tiro ed accelerato i ritmi della sceneggiatura in funzione della resa dei conti, che dal canto proprio non ha lesinato azione e colpi di scena. Ulteriore nota di merito, la sequela di eventi che hanno condotto all'epilogo hanno assunto una piega che sinceramente non mi sarei aspettato grazie ad un paio di scelte di sceneggiatura che hanno rimescolato le carte in maniera a me assai gradita.
Più in generale, di tale storia nel suo insieme ho molto apprezzato il buon affiatamento tra Tex e Carson (per quanto, i momenti più ingrati finiscono sempre per toccare a lui), oltre che il buon affiatamento tra la coppia di pards ed il loro amico Jim Brandon, ma soprattutto è stata molto ben curata la gestione di una figura tormentata quale il tenente Louis Lagarde, perennemente alle prese con i propri "fantasmi", i quali però anziché confonderlo e mandarlo in confusione paradossalmente ne acuiscono la razionalità nelle scelte, anche in situazioni abbastanza complicate. Meno brillante, a mio avviso, la gestione del trafficante Pierre Boucher, che definirei un "antagonista mancato", piuttosto deludente nel momento topico della storia, e di fatto soppiantato in tale ruolo da Big Frank Farrell, ma tali dettagli non vanno a pregiudicare il buonissimo lavoro svolto da Ruju, ottimamente completato dai disegni di Font, che hanno saputo davvero rendere al meglio l'atmosfera selvaggia ma densa di fascino del Canada innevato.