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TWF - Tex Willer Forum

TexFanatico

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Tutto il contenuto pubblicato da TexFanatico

  1. Mh?... inizialmente mi chiederei se Tex faccia ancora parte dei Sakem o meno (nel senso: ci troviamo di fronte ad un'ennesima trasformazione di un personaggio tipo con Gros Jean che da tiratore diventa un impedito, oppure Kit Carson che diventa sempre più spalla comica, tranne per l'ausilio di alcuni sceneggiatori che riescono a rivalutarlo!!). Detto questo, sino a che punto Tex è pragmatico? Le illusioni di Mefisto, per quanto incredibili esse siano, gli risultano sempre più che reali. Come ben ricordato da qualcuno, Tex aveva anche i bracciali magici di Nuvola Rossa, ed anche in questo caso aveva ben capito che erano la soluzione al problema che gli si era presentato in quella famosa cabina del battello. C'è in fondo a tutto un gran problema: com'ha fatto a diventare uno sciamano/stregone? (non ricordo una storia dove si svelasse questo fatto, al che se qualcuno avesse un albo di riferimento che non esisti a comunicarmelo)Voglio dire, non si diventa così per caso un membro di tale cerchia estremamente ristretta quanto gelosa dei propri segreti (ed ancor meno se ne può diventar "membri onorari"), quindi nell'ottica di Bonelli padre Tex dev'essere riuscito in un modo o nell'altro ad apprendere i segreti della medicina nativa. A questo punto potremmo lasciarci andare anche ad una considerazione del tipo: "Tex riconosce l'efficacia di alcuni trattamenti, seppur non crede alle varie invocazioni dei totem protettori", ma allora come si spiegherebbe quanto visto con Mefisto, Yama, Zehnda,...? E gli zombie?Tex è stato catapultato suo malgrado (e la maggior parte per tristezza mia) in situazioni collegate al sovrannaturale, passando dalle illusioni mefistofeliche giungendo sino ad entrare in contatto con il credo del Baron Samedi (Voodoo), senza dimenticare --> ancora non ho avuto la possibilità di leggere il secondo albo della storia attualmente in edicola <-- l'alchimia. Gli autori sembrano perdersi in questi giochi, mettendogli in bocca frasi consone ma facendolo agire al tempo stesso in maniera guidata dagli aspetti fantomatici: segue sempre quanto Nuvola Rossa gli dice, non rifiuta un amuleto, non vuole sapere come El Morisco fa i suoi "trucchi" e a volte agisce anche lui sfruttando i misteri, come ad esempio quando si 'trasforma' in uno scheletro. Tex sembra riprendere, per mano degli autori, una realtà umana: tenta di non credere nell'esistenza di qualcosa che non riesce a spiegarsi concretamente, ma al tempo stesso agisce considerando quanto capita, seppure "strano".
  2. Dal sito SBE: Cari amici, ancora una volta, devo confermare quanto mi avete sentito affermare spesso: il popolo dei lettori di Tex è davvero unico al mondo e tutti noi di Via Buonarroti non gliene saremo mai abbastanza grati. Fedele alla tradizione, e quindi al segno grafico ?classico?, ma disponibile ad accettare la proposta di nuovi disegnatori, entusiasta di fronte a una storia ben fatta, ma anche tollerante quando (come succede inevitabilmente nel corso di una lunga serie) qualche avventura non gli sembra particolarmente riuscita, il ?Texiano? che attende mensilmente il suo albo ha sempre incoraggiato le molte iniziative ?parallele? che vedono protagonista il Ranger creato da Gianluigi Bonelli: alludo ai ?Texoni?, ai Maxi Tex e ad altri ?Speciali?. E mi riferisco anche alla recente ristampa cronologica a colori che, ogni settimana, appare nelle edicole abbinata al quotidiano ?Repubblica? e al settimanale ?L'espresso?, proprio come vuole una recente consuetudine italiana. Confesso che ho dovuto superare non pochi dubbi personali prima di accettare l'idea di apporre il colore a delle pagine che erano state, invece, concepite per quel bianco e nero che piace tanto a me e che costituisce l'orgoglio di tutta la produzione della nostra Casa editrice, ma, mese dopo mese, ho dovuto ricredermi. Avrebbe dovuto essere composta da soli cinquanta numeri, la nuova collana, e ci avrebbe offerto anche la possibilità di verificare gli eventuali cambiamenti di tendenza e di interessi avvenuti tra i nostri ?aficionadosè. Bene, il responso della gente di Tex, che non avrebbe potuto essere più favorevole e più rasserenante, ha portato la diffusione della ?Collezione storica a colori? a livelli mai raggiunti da nessun'altra iniziativa dello stesso genere: insomma, un nuovo, memorabile ?record' di popolarit?! Come resistere, quindi, alla tentazione di andare oltre questa prima fase, aggiungendo il colore anche a quelle storie che, per la maturit? dei soggetti e per la qualità dei disegni, vengono considerate da sempre il ?periodo d'oro? di Tex? Ed ecco allora che, in pieno accordo con i colleghi di ?Repubblica? e ?L'espresso?, la ?Collezione storica a colori? si arricchir? di altri avvincenti volumi, per la gioia di tutti gli amici che, ogni sette giorni, vogliono confrontare il ?vecchio? con il nuovo Tex. Sergio Bonelli Chissà quali saranno le prossime copertine quindi
  3. Innanzitutto ti ringrazio per la visita e le risposte. Tex ?, come hai detto, sicuramente un fumetto di una certa importanza. Com'? stato il tuo approccio preparatorio con tale personaggio ed il suo mondo?
  4. TexFanatico

    Interviste Agli Autori

    Un'intervista presente su SBE riguardante Piccinelli:http://www.sergiobonellieditore.it/news/co.../piccinelli. htm(link diretto all'intervista sul sito SBE)
  5. Ecco qui lo spazio dove poter postare/visualizzare alcuni disegni di Alessandro Piccinelli. Inizio con due tavole di Zagor (--> trovate su UBCfumetti): Le tavole sono ormai "datate", essendo del 2005. Sul thread anteprima copertine potete trovare quelle attuali dedicate a Tex, più precisamente qui
  6. TexFanatico

    L'isola Deserta

    Nemmeno uno tra quelli che prenderei io :s1) Tra due bandiere: come sapete, è certamente quella che io metto al primissimo posto. Una storia unica che ci mostra la personalit? di Tex, in un contesto estremamente movimentato.2) La banda del teschio: primo Tex che ho in mente d'aver visto/letto. Un ricordo particolare mi lega quindi indissolubilmente ad esso3) Furia rossa: impossibile dimenticare un'altra pietra miliare nella saga, storia che ci mostra la nascita di un legame d'amicizia tra Tex e Tiger, che si protrarr? sino... di sicuro sino ad ora4) Il passato di Carson: sarà forse monotono, ma tutte queste storie che scoprono momenti salienti o comunque importanti nella vita d'almeno uno dei pards m'affascinano molto, e questa storia, legata ad un fatto storico, è estremamente gradevole alla lettura.5) Nei Territori Del Nord Ovest (ammesso che i Maxi valgono, altrimenti direi "La strage di Red Hill"): storie indimenticabili per la maestria di chi le ha sceneggiate e per il contesto. Per l'altra metà bho.... direi (6) Congiura!, (7) La tigre nera, (8) Giubbe Rosse, (9) Chinatown e per finire, (10) L'uomo con la frusta
  7. TexFanatico

    Dinamite

    Sinceramente non mi ricordo quando Dinamite è sparito dalla circolazione. I motivi, tutti estremamente "ipotetici", possono essere effettivamente variegati come avete detto. Da parte mia ne vedo uno che, forse -e scusate la mia immodestia -, è la causa maggiormente probabile:- era troppo difficile gestire le storie con Dinamite. Pensiamo un po' alle volte che Tex deve cambiare il cavallo per recuperare terreno al fine di prendere i fuggitivi. Se cavalcava Dinamite, avrebbe dovuto ogni volta tornare indietro a prenderlo, mentre da una storia all'altra ci si sposta a volte di un bel po'. Sarà forse stupida come idea a pensarci bene, però penso che possa essere una delle più plausibili (assieme ai problemi dei cavalli morti)
  8. Benvenuto sul forum Alessandro!Inizialmente ho una domanda relativa al forum: come ci hai scovati? :)A parte questa domanda, te ne rivolgo una che, penso, potresti già aver ricevuto dato che sicuramente è classica:Com'? sei arrivato a Tex? Avevi come obiettivo il poter entrare nello staff collegato a Tex?Grazie
  9. TexFanatico

    Domande A: Claudio Villa

    Spero di non sbagliarmi a dire che ti avevo già ringraziato, ma dopo un post simile non posso che farlo nuovamente per la tua presenza costante quanto cordiale. Come sempre rimane la speranza di veder nuovamente una storia tutta tua, ma sapendo tutto il lavoro che fai, personalmente m'accontento della tua presenza e pazienza (chissà quante domande simili se non uguali avrai tra i vari forum, se non addirittura sui forum stessi). Grazie
  10. Per quanto potr? sembrarvi strano, seguo in parte il punto di vista di Doudou :bisontino: In altre parole, il centinaio d'oro è da considerarsi, a mio parere, tutto quanto come importante. Chiaramente, seguendo l'ottica che sto andando a spiegare, mi si potr? rinfacciare che allora non ci sarà mai un discorso come quello che stiamo affrontando qui. Mi spiego: i primi Tex, che qualcuno di noi magari definir? "immaturo" mentre qualche altra persona dir? "il vero Tex", sono quelli essenziali. Infatti, se tali storie non fossero state reputate belle alla loro uscita (qui è il collegamento con Doudou), noi non avremmo sicuramente la possibilità a giudicare il livello delle storie del primo centinaio considerando quelle che stanno per giungere sino al sesto traguardo. Che ora, avendo in mano (o comunque letto) tutti i Tex, tanti definiscano il periodo del centinaio seguente come quello d'oro -ci sono pure io-, nulla toglie che La Mano Rossa avrà sicuramente fatto un figurone mentre le mani sfogliavano, pagina dopo pagina, quella che all'epoca era la storia di un bandito meno bandito dello sceriffo alle sue costole, oppure ancora che tutt'oggi bisogna leggere almeno una volta Il patto di sangue, albo importantissimo per il passaggio al "mito" di Aquila della Notte. E come dimenticare Il figlio di Tex? è pure questo un albo che svela un aspetto essenziale per chi vuole conoscere il proprio "eroe". Storie come Sangue Navajo rimangono indimenticabili pure ora, ma per conoscere il ranger bonelliano, come si può pensare di non leggere Il passato di Tex? ? vero, forse non è il centinaio con la maggior quantit? di albi da ricordare, magari per qualcuno ha solo alcuni albi che devono essere letti, ma -e qui mi discosto però da Doudou- è vero che pure qui si trovano storie che si distinguono dalle altre, in un modo o nell'altro. In ogni caso, se Tex non fosse stato accolto dai lettori, non saremmo mai arrivati al 100? N° e, a guardare le storie, ci renderemmo conto che c'è sempre un leggero crescente con sapienti albi pronti a svelare aspetti reconditi del personaggio.
  11. TexFanatico

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Penso che la risposta maggiormente sensata l'hai data tu inconsapevolmente: Personalmente penso che se la Bonelli SA dovesse chiudere la serie di Tex, essa non si prenderebbe la briga di ricominciarne una nuova. Kit Willer sarebbe come le vecchie serie che, guarda caso, non esistono più. Kit Carson° Troppo vecchio per essere il protagonista Tiger Jack? Già attualmente ?, aim?, poco usato, quindi non penso che avrebbe l'onore di una serie sua. E, dato che Tex è tutt'ora la collana che vende il maggior numero di albi (ossia rappresenta il maggior introito per le casse Bonelli), qual'ora la nostra amata serie dovesse chiudere penso che sarà con la chiusura della Casa Editrice. Al che, logicamente, lunga viva a Tex Willer!
  12. Non posso che seguire quanto detto da tutti e specialmente da Ym. Non vedo l'ora di veder crescere queste due discussioni, con copertine che meriteranno sicuramente d'essere viste. Intanto, nel mio piccolo, contribuisco mettendo in risalto la discussione
  13. TexFanatico

    Interviste Agli Autori

    Ringrazio Zeca per le belle foto e per la segnalazione, ed a voi tutti segnalo invece un'intervista a Santucci ad opera dello staff di Comicus. Per "sponsorizzare" il sito dedicato ai fumetti, vi invito a leggerla direttamente da loro: click
  14. TexFanatico

    Galleria Di Marco Santucci

    Per chi era a Lucca (se non ho sbagliato ), ecco ciò che Santucci aveva preparato:<img src="http://www.marcosantucciart.com/images/news/Tex_Lucca_2008.jpg" border="0" width="90%" height="90%">Per vederla "in grande": click
  15. TexFanatico

    Le Donne E Tex

    Volevo aspettare ancora un po', per avere qualche altra tavola di confronto, ma penso che si possa iniziare a dare una certa spiegazione. Tex ?, malgrado tutto, un "m?chant gar?on" (ragazzo cattivo). Infatti esso è deciso, non esita a passare all'azione (almeno prima) e per le donne può risultare enigmatico ed intrigante, proprio per il suo fare irraggiungibile. Riprendo una definizione della mia ragazza che, se le rispondo "ma sul serio?" quando lei mi dice "ma smettila, non ti rendi conto che quella ti muore dietro?", mi definisce in questo modo:"Sei un cavallo con i paraocchi"Penso che Tex sia un po' nella stessa situazione. Talmente attaccato alla donna che ama, non si rende conto dei segnali lanciatogli dalle donne, e non ne è nemmeno attratto. La sua risposta "Ma certo miss Joan come un vitello in una prateria piena di lupi affamati..." ?, a mio parere, emblematica. Si rivolge a Joan come l'avrebbe fatto con un qualsiasi pard e la vignetta seguente mostra come esso non si renda nemmeno conto di quello che ha fatto. Questo è Tex (almeno da quanto postato da Ym fin qui e da come ricordo altre situazioni)
  16. TexFanatico

    Galleria Di Marco Santucci

    Qualcuno sicuramente l'avrà già vista sotto la discussione dedicata ad Uchronia, ma ecco qui un Tex versione Aquila della Notte (me ne sono innamorato quando ho visto una tavola che Santucci chiamava "di prova" -divento ancora triste a pensare ai soldi che non avevo -):
  17. TexFanatico

    Il Passato Di Kit Willer

    Forse mi sono espresso male io. Con rapidi cambiamenti pensavo nella vita "reale" del personaggio. In ogni caso, se dovessi considerare la vita editoriale, metterei il dito sul fatto come da bambino è diventato uomo al pari del padre per poi tornare ad un livello di "ragazzo". Per quanto riguarda la storia, in effetti non mi definisco nemmeno io pronto a vedere una storia con Kit Willer nel convento a combinare marachelle, ma penso che vedere un paio di pagine mentre il padre va a prenderlo per... bho, avranno bh? avuto anche loro vacanza... La storia logicamente si svilupperebbe poi con un coinvolgimento casuale in una qualche calda situazione. Kit Willer non potrebbe essere logicamente dimenticato e sarebbe interessante veder come esso verrebbe utilizzato, senz'essere collegato agli schemi adulti.
  18. TexFanatico

    Il Passato Di Kit Willer

    Effettivamente una storia con il Kit giovane (inteso ancora come bambino) non potrebbe che facilitare il compito degli autori, che non saranno più così "legati" con un personaggio che, secondo me, è "inutile". Mi spiego per chi ancora non avesse letto i miei punti di vista su Kit Willer: personalmente lo giudico incompleto. Non ha ancora trovato il suo posto. Inizialmente lo hanno fatto in competizione con il padre, per farsi accettare come qualcuno che potesse essere integrato nel gruppo dei pards, poi, una volta che è stato inserito nel gruppo, sembrava Tex (sicuro, praticamente infallibile -unica differenza con il padre-,...). Dopo questo mutamento ha vissuto un momento di smarrimento, ed iniziano le storie dove lo si vede chiedersi cosa avrebbe fatto il padre in quella situazione,... Tra le ultime due situazioni, ecco il famoso "porta-sfiga": troppo simile al padre, non poteva restare nelle storie (se non in quelle tipo "L'uomo senza passato" dove diventa l'antagonista) ed eccolo quindi catturato e poi usato come esca. Non c'è che dire, riuscire ad integrare nuovamente il piccolo Kit in una storia non sarebbe per niente male.
  19. TexFanatico

    Domande A: Claudio Villa

    Messaggio amministrativo rivolto a Maurizio: attualmente non sei abilitato ad utilizzare i messaggi privati e gli e-mail, tale possibilità si "acquisisce" dopo un certo periodo di attività sul forum, senza spam. In realtà, occorre un contributo ben misero. Confido nella comprensione e... bh?, benvenuto sul forum.
  20. TexFanatico

    Galleria Di Fabio Civitelli

    Andando sopra le immagini potrete vederle alle dimensioni "normali" (dello scanner, vedrà di farle in formato A4 come sono in realtà) e, se poi dovessero piacervi, scaricarle (il server sul quale sono hostate è assai instabile, quindi magari dovrete riprovare) <a class="thumbnail" href="#thumb"><img src="http://www.ghosttown.superweb.ws/xTexWillerForum/civi60bn.jpg" width="80" border="0" height="105"><span><img src="http://www.ghosttown.superweb.ws/xTexWillerForum/civi60bn.jpg" alt="Civitelli, copertina albo 575 Tex Willer, bianco/nero"></span></a><br/>Attenzione, le dimensioni originali (del file immagine) sono: 1632X2032<br/>Scaricala: <a href="http://www.ghosttown.superweb.ws/xTexWillerForum/civi60bn.jpg">click</a><br/><br/><a class="thumbnail" href="#thumb"><img src="http://www.ghosttown.superweb.ws/xTexWillerForum/civi60.jpg" width="80" border="0" height="105"><span><img src="http://www.ghosttown.superweb.ws/xTexWillerForum/civi60.jpg" alt="Civitelli, copertina albo 575 Tex Willer, colori"></span></a><br/>Attenzione, le dimensioni originali (del file immagine) sono: 1472X2064<br/>Scaricala: <a href="http://www.ghosttown. superweb.ws/xTexWillerForum/civi60.jpg">click</a>
  21. Secondo me questa pagina è utilissima invece per comprendere il personaggio. Carson infatti sceglie, non si fa scegliere :)Inoltre, non dimentichiamoci che non si è mai visto Carson fare il "filo" ad una donna di facili costumi, se non una volta -tranne errore-, spinto da Tex (mi pare con una matrona assai corpulenta).
  22. TexFanatico

    Kit Carson

    La domanda, da parte mia, è però la seguente. Se aveva 55 anni nel numero 355, ora è sempre li o è più vecchio? (Tex è sui 40 anni abbiamo detto, ossia hanno "solo" 15 anni di differenza?) Inoltre, mi permetto di riprendere il termine "scettico". Personalmente non lo reputo affatto tale, bensì realista. Carson si rende conto della montagna di guai alla quale si stanno avvicinando tramite l'accondiscendente pard. Carson è il gentle-man del gruppo, sempre pronto a seguire il galateo nei confronti delle donne. Non è raro infatti vederlo scappellarsi dinnanzi al gentil sesso, ne tanto meno il non esser avaro di complimenti. Il pard anziano vive una relazione con Tex che potrebbe, secondo il mio punto di vista che vi invito a commentare, essere quella di un fratello maggiore con il minore. Esso infatti dimostra d'essere la parte analitica della coppia, mentre Tex è quella impulsiva.
  23. Articolo scritto da Rocco Bianchi per il Corriere del Ticino, apparso sullo stesso di sabato 27 settembre 2008 come complemento all'intervista a Bonelli Tex è un mistero gaudioso della fede Il mercato dei fumetti è in calo. Alfredo Castelli è uno degli sceneggiatori di casa Bonelli. è in particolare noto per aver ideato, nel 1982, Martin Mystère, il detective dell'impossibile. Tuttora pubblicato anche se è "a rischio chiusura", che, come ci ha detto "ne vendiamo solo tra le 30.000 e le 35.000 copie a numero". Una cifra elevata all'apparenza, ma che in realtà "è poco sopra la soglia del pareggio finanziario". Una soglia elevatissima, e che per Castelli appunto nei prossimi anni dovrà "essere abbassata", pena appunto la scomparsa di parecchie testate. In caso contrario si andrà "sempre più verso un mercato di tipo francese, con il fumetto che non viene più vissuto come uno spazio ludico in sostituzione di qualcosa (radio, televisione, cinema...), ma che acquisisca sempre più una sua autonomia". E di conseguenza si apparenti al libro e alle sue tirature.L'esempio di storiche testate come L'intrepido o Il Monello può essere illuminante: "Vendevano milioni di copie. Poi le soap opera, un genere simile alle storie che pubblicavano, sono arrivate alla tv, e nel giro di pochi anni hanno chiuso".Il problema tuttavia per Bonelli è più vasto: tutto il mercato del fumetto è in calo ("Ogni anno assistiamo a una riduzione delle vendite"), non solo quello "popolare". Fanno eccezione solo alcune serie: "Tex naturalmente, assieme a Dylan Dog (Castelli aveva aggiunto anche Diabolik, ndr.). Sono dei miracoli, dei misteri gaudiosi della fede, anche se sono passati gli anni gloriosi". Tex oggi infatti vende "tra 230 e 250.000 copie a numero. Che potrebbe fare impressione a uno che non è del mestiere, ma che rispetto alle 600.000 di una decina di anni fa sono poche. Adesso quando un mio giornale arriva a 40/50.000 sono contento; negli anni d'oro mi è capitato di chiudere una serie con queste tirature...". Un esempio basta per far comprendere il tracollo: "Mi ricordo che nel mese di luglio del 1993 avevamo festeggiato i 3 milioni di copie vendute. In quel mese! Oggi, pur avendo più testate, raggiungiamo a mala pena il milione; allora il mio giornale più scalchignato ne vendeva 80.000; oggi siamo sulle 25.000". Serie queste ultime che, malgrado "io tenga sempre duro, e perchè mi affeziono e perchè voglio garantire il più possibile il lavoro ai miei collaboratori", sono come detto ad alto rischio.La contraddizione è flagrante: aumentano le manifestazioni ("Siamo disperati: dovessimo dare retta a tutti, dovremmo andare ogni giorno in un posto diverso"), aumentano le fumetterie, anche se Bonelli distribuisce solo attraverso le ben 37.000 edicole presenti in Italia, ciò che gli causa costi non indifferenti, ma le vendite, nella migliore delle ipotesi, stagnano. E gli editori boccheggiano. Anche se il rapporto qualità-prezzo per Castelli è più che ottimo: "Con meno di 3 euro Bonelli d' 80/90 pagine; i francesi, con 12, circa la metà. Patinate e a colori, ma pur sempre la metà".Una strada questa che Bonelli, malgrado il successo che sta riscontrando la ristampa a colori di Tex allegata a La Repubblica, non sembra aver intenzione di percorrere.
  24. TexFanatico

    Interviste Agli Autori

    L'articolo che devo trascrivere (vedi "segnalazione" nell'intervista a Bonelli), contiene il seguente passaggio:"Tex oggi infatti vende 'tra 230 e 250 000' copie a numero."
  25. TexFanatico

    Interviste Agli Autori

    Intervista a Sergio Bonelli. Articolo scritto da Rocco Bianchi per il Corriere del Ticino, apparso sullo stesso di sabato 27 settembre 2008: <h1>SessanTex</h1> <br/> <h4>Il celebre eroe dei fumetti festeggia i 60 anni</h4> <br/> <br/> <h6>L'intervista</h6> <br/> <b>CdT: è vero che Lei non sente particolarmente questo anniversario?</b> <br/> "Vero. Forse uno psichiatra direbbe che lo trascuro per vigliaccheria. Perchè non so cosa fare. Il pubblico, che è abituato ad altre manifestazioni, pretende cose che on riusciamo a dare". <br/> <b>In che senso?</b> <br/> "Quando abbiamo festeggiato il quarantennale della seria -una cosa unica al mondo!- abbiamo fatto una bella mostra, con ricostruzioni ambientali e altre cose per vivacizzarla un po'. Ma già per il cinquantesimo abbiamo regalato un libro, come quest'anno. Perchè fare libri è l'unica cosa che sappiamo fare. è molto difficile organizzare anche solo un mini-evento per una ricorrenza". <br/> <b>Al di l' delle vostre forze?</b> <br/> "Non abbiamo una grande struttura, lo può benissimo vedere dalla nostra sede. Per qualche anno abbiamo organizzato un festival del film dell'orrore per Dylan Dog. La testata stava andando alla grande, e io intendevo così contraccambiare l'entusiasmo del pubblico. Avevamo affittato il Palatrussardi e venivano tutti i giorni, per una decina di giorni, 6/7000 ragazzi. Era impressionante". <br/> <b>Impossibile continuare?</b> <br/> "Diciamo che le autorit? non ci hanno dato un grande aiuto. Ma soprattutto abbiamo passato mesi a faticare come dei matti e dieci giorni tremendi, sperando che tutto andasse bene. Non siamo una grande casa editrice con una sovrabbondanza di personale; qui siamo quelli che siamo". <br/> <b>In effetti qui più che una casa editrice sembra un appartamento...</b> <br/> "Io ci vivo quasi sempre. Pure il sabato e la domenica vengo qui. è chiaro che ci porto i miei quadri, ci lascio i miei juke-box, i giradischi... le mie cose. Se sono a Milano, proprio per un mio sistema di vita, sto meglio in ufficio che a vasa, e allora ha sempre preso più la faccia mia. E il mio disordine". <br/> <b>Torniamo a Tex: se potesse, come lo cambierebbe?</b> <br/> "Ma, rispetto agli esordi, è già cambiato! Avevo iniziato io, rendendolo più riflessivo, e poi hanno continuato, più o meno involontariamente, gli autori che sono venuti dopo di me. Ciò non toglie che, stando almeno a quanto mi scrivono ancora oggi i lettori, quello preferito era il primo, quello di mio pap?. Proprio perchè era fuori da ogni logica". <br/> <b>La totale sospensione dell'incredulità, è questo che affascina?</b> <br/> "Sembra proprio così. Anche se, a onor del vero, c'è anche chi mi scrive per chiedermi di farlo più moderno. Ma sono la minoranza". <br/> <b>Cosa le chiede questa?</b> <br/> "Una donna, soprattutto. Vorrebbero una maggiore presenza femminile; non dico una storia erotica, ma un eroe con a fianco la sua eroina, come oggi al cinema. Ma io ritengo che la maggioranza non sarebbe d'accordo, per cui...". <br/> <b>Nel numero per il sessantesimo però avete rispolverato la moglie morta.</b> <br/> "Si, e se non ricordo male a un certo punto c'è pure un casto bacio. Ma Bonelli-padre (lo chiama proprio così, ndr.) l'aveva fatta morire subito proprio perchè gli dava fastidio nello sviluppo dell'avventura, che era e doveva rimanere un mondo del tutto maschile". <br/> <b>Eppure il primo Tex ha avuto un'evoluzione: dapprima fuorilegge poi ranger; da giovane scapolone a uomo sposato con un figlio... Solo una volta morta la moglie e diventato adulto il figlio Kit tutto si è fermato. Come mai?</b> <br/> "Bisogna pensare ai tempi in cui Tex è nato, il 1948 (il matrimonio e il figlio sono di pochi anni dopo), e soprattutto al fatto che all'inizio il personaggio non aveva un grande successo. Altri erano le serie - <i>Il grande Blek, Capitan Miki, Il piccolo sceriffo...</i>- che incontravano i favori del pubblico. E lui, che era un grande professionista, se ne chiedeva i motivi". <br/> <b>E che conclusioni ha tratto?</b> <br/> "Bonelli padre scriveva per un pubblico semi-adulto o adulto, non per ragazzini di 8-12 anni, che quindi si immedesimavano poco con il suo personaggio. Ecco che allora gli ha fatto comodo costruirgli una famiglia, accalappiando in tal modo anche parte dei lettori che erano abituati agli eroi-bambini. Per di più gli scelse una moglie indiana: una grande intuizione, in anticipo rispetto alla rivisitazione del genere western attuata dal cinema". <br/> <b>Scelta però, come detto, abbandonata abbastanza velocemente...</b> <br/> "La cosa più importante da capire, e che io non riesco mai a spiegare bene, è che Tex nasce e va avanti, per lo meno nei primi tempi, in modo un po' casuale. Oggi invece è tutto diverso". <br/> <b>Diverso come?</b> <br/> "Le farà un esempio. Prima parlavo con Luca Enoch per una nuova serie sua. Mi ha mostrato tutto: le caratteristiche del personaggio e degli albi per i prossimi mesi, se non di più. Farei anch'io così se dovessi mettermi a scrivere ancora di fumetti".</b> <br/> <b>Tex nel 1948 invece?</b> <br/> "Nasce un po' a casaccio. Fin dal nome, con mia madre che aveva paura che con la parola Killer avremmo avuto problemi; per questo è stato cambiato in Willer. Del resto mio padre non se ne preoccupava troppo: pensava che, come quasi tutti i fumetti dell'epoca, anche questo sarebbe durato poco e poi sarebbe stato costretto a cambiare". <br/> <b>Mai profezia si è rivelata più errata...</b> <br/> "Evidentemente. Ma è per questo che il primo Tex è pieno di ripetizioni. E di contraddizioni". <br/> <b>Non ha mai pensato di far continuare la saga famigliare?</b> <br/> "Io no. Anzi, quando lo scrivevo io Tex lo mettevo o da solo o al massimo in due. Era mio padre che ha voluto che fossero quattro, perchè era un maniaco dei tre (che poi in realtà sono quattro) moschettieri. Uno per tutti tutti per uno e lui sembrava bello. In realtà non è così". <br/> "Anzitutto perchè disegnatori e sceneggiatori sono disperati, che i problemi da risolvere non sono indifferenti (parla uno ma nel contempo devono parlare gli altri tre...). E poi per i personaggi: il figlio è un doppione del pap?; Kit Carson è stato stravolto fin in maniera esagerata ed è diventato una macchietta, una spalla quasi comica con continui battibecchi con Tex; e Tiger Jack, che è quello che preferisco, interviene poco, è spesso in secondo piano". <br/> <b>Moltiplicare i personaggi quindi non se ne parla proprio?</b> <br/> "In realtà c'è stato un momento, negli anni '50, quando come detto impazzavano gli eroi-bambino, in cui mio padre mi aveva proposto una serie dove il protagonista era Kit Willer, il figlio di Tex. Ho ancora l' i soggetti, che non sono però mai stati disegnati". <br/> <b>Per quale motivo il progetto non è andato in porto?</b> <br/> "Ero giovane, ma già cominciavo ad avere la mia autorit? (già mi occupavo della casa editrice). Secondo me era passato il momento dell'eroe-bambino - Il <i>Piccolo ranger</i> e il <i>Ragazzo nel Far West</i>, che scrivevo io, andavano così così - per cui decisi di non farlo". <br/> <b>Quand'? che Tex ha iniziato a decollare?</b> <br/> "Con mia madre, che era bravissima a far di conto, avevamo intuito che i lettori avevano un po' più di soldi e volevano più pagine. Cosè siamo passati dal formato della striscia al quaderno, che ora chiamano appunto "formato Bonelli". è stata la decisione chiave, quella che ha cambiato tutto. Non un boom, ma un aumento costante di 10.000 copie al mese". <br/> <b>Questo le ha dato problemi?</b> <br/> "Più che altro ho dovuto aumentare il numero dei disegnatori, e non c'è nulla che faccia male a un giornale come cambiare il disegnatore. Per lo meno una volta, che adesso i lettori si sono abituati al cambio del segno grafico". <br/> <b>E allora che reazioni ebbero?</b> <br/> "Anche se ho cercato di scegliere disegnatori che si avvicinavano al segno di GAlleppini, all'inizio ho avuto un momento negativo. Per fortuna il personaggio è stato ed è talmente forte, che ha retto". <br/> <b>Aurelio Galleppini, detto Galep, è stato l'altro grande artefice del successo di Tex, nevvero?</b> <br/> "Il suo segno è piaciuto subito moltissimo. Ma a parte l'aspetto creativo, il suo grande merito è stato quello di aver sgobbato come un matto giorno e notte, di essersi sacrificato per il suo personaggio. Solo quando era malato qualcuno, seminascosto, gli dava una mano. Ma se ne sono accorti solo gli esperti". <br/> <b>Prima ha introdotto nuovi disegnatori, poi nuovi autori. Quale passaggio è stato più difficile?</b> <br/> "Bonelli padre era affezionatissimo al suo Tex, e non mollava; non si fidava di nessuno. Poi, con l'età, ha cominciato a fare un po' più di fatica a scrivere, e li ha iniziato a cedere. Il primo sceneggiatore diverso da lui sono stato io, che non avevo una grande esperienza (diceva che andavo bene per Paperino e Topolino perchè ero più bravo a scrivere scenette comiche che quelle drammatiche) ma ero pur sempre suo figlio. Gli ho comunque dovuto garantire che gliele avrei fatte rileggere, le mie storie. Poi lentamente sono arrivati pure degli estranei, anche se non è facile trovare qualcuno che scriva circa 100 pagine al mese". <br/> <b>E sempre sul vecchio west, per di più.</b> <br/> "Si, Tex è legato a questa atmosfera, che però è un periodo che dura poco, 50 anni al massimo. Ormai abbiamo sfruttato tutto, qualsiasi episodio (ed i vari passati??? -nota di Tex Fanatico). Tant'? che già mio padre ogni tanto immetteva elementi fantastici o soprannaturali, come il mago Mefisto. Chiaro che le storie alla fine sono sempre quelle, con solo qualche minima variazione. Tuttavia il lettore è contento, si accontenta di poco... (ma lo crede sul serio??? - sempre nota di Tex Fanatico)". <br/> <b>Quanto durer? ancora secondo Lei Tex?</b> <br/> "Non dovrei dirlo, perchè io meno gramo e faccio il gufo da parecchi anni. è da tempo che dico che tutti i fumetti, non solo Tex, finiranno presto. Ma sono sempre stato smentito, anche se il mercato è in deciso calo (<a href="http://texwiller.forumfree.org/index.php?&showtopic=1464" target="_blank">vedi articolo e discussione</a>). Io dico che, visto l'andazzo generale, regge ancora 5 anni". <br/> <div align="right"<h6>Rocco Bianchi</h6></div>
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