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kento

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Tutto il contenuto pubblicato da kento

  1. kento

    [691/692] Cuore Apache

    In che cosa non ti sono piaciuti i disegni di Ginosatis? Al di là di una certa monoespressività nei volti, a me sono sembrati curatissimi, sia negli interni (addirittura strepitosa la rappresentazione del trading post) sia nei paesaggi. La storia non è per ora originalissima ma si legge con piacere. E sento aria di finale tragico... Ho notato anche nella mia copia i difetti di stampa di cui parlate.
  2. Ma noo, ma che prendendo in giro, non mi permetterei mai. Credevo fosse una cosa che si potesse un po' forzare (li ho chiamati "pirati", potevo definirli "banditi che assaltano navi per finanziarsi" ;)) , inseribile tra le altre "licenze poetiche" della serie. Dopotutto, un agente indiano a capo di una tribù non è una forzatura? E' giusto per capire eh, non ti incazzare...
  3. Non mi sono spiegato bene le navi, Non intendevo pirati alla Capitan Serpente di Zagor, per intenderci, bensì pirati "moderni" (per l'epoca di Tex)... Anni fa operavano pirati in Somalia, mica assaltavano le navi con pistole ad un colpo e abiti settecenteschi!
  4. Hai ragione. Spiego meglio il mio punto di vista.. 1) Mi piacerebbe vedere sulle pagine di Tex il sito di Palenque, un luogo assai affascinante che ho avuto il piacere di visitare personalmente, perché a mio avviso nella "Yucatan" di Nizzi (peraltro un po' bislacca in alcuni snodi narrativi) l'elemento magico/esoterico, ed esotico, viene fuori molto poco. Invece a me piacerebbe leggere una storia in cui spadroneggiano a giungla oscura, le ombre paurose, le genti misteriose guidate da pazzi alla "Grande Re", alla "Baron Samedi"... Insomma, molto Salgari, quindi molto G.L. Bonelli, quindi moltoTex. Palenque fu inoltre visitata da un paio di spedizioni archeologiche nel XIX secolo, e negli stessi anni in cui vive Tex ci fu un reportage di un fotografo francese (spunto che permetterebbe di recuperare un simpatico personaggio come O' Sullivan), e dalla sua ha il vantaggio di essere uno dei luoghi più "magici" e misteriosi del centro America, basti pensare al Tempio delle Iscrizioni e al cosiddetto "Astronauta di Palenque"... Pensate se uno dei componenti della spedizione venisse ritrovato in fin di vita e raccontasse di essere stato assalito da un gigante abbigliato in maniera "misteriosa" (potrebbe essere un "colosso" in abiti sacri)... 2) Anche qui, più che alla storia di Nizzi, pensavo a Salgari. Arrembaggi, cannonate, inseguimenti in mare, battaglie a terra, un "castillo" arroccato sull'isoletta in cui si rifugia la banda, magari la presenza di una ragazza prigioniera del signorotto contro la sua volontà... Per me è (o meglio, potrebbe essere) Tex. La Isola Bermeja "esiste" veramente (per meglio dire, se ne parlava sicuramente ai tempi di Tex ;): https://it.wikipedia.org/wiki/Bermeja http://laranfransonpost.blogspot.it/2016/06/il-mistero-di-bermeja-lisola-fantasma.html 3) Il terzo spunto è solo un pretesto per ambientare una storia nella Death Valley, altro luogo incredibile, ed unico, sulla faccia della Terra. Che bello vedere Tex a Zabriskie Point o a BadWater... E poi si pensi agli spunti che può dare una location del genere: città fantasma, vulcani, miniere abbandonate, bacini di sale, pitture rupestri...
  5. Gioco anche io. Spunto 1 - Palenque! Una spedizione archeologica, cui si è aggregato anche il fotografo Timothy O’ Sullivan, scompare misteriosamente nei pressi del sito di Palenque, nel Chiapas Messicano. Tex e i pards vengono coinvolti da Montales, preoccupato per la sorte della spedizione (il cui capo è fratello di un pezzo grosso del Governo). Tex scopre, tra agguati nella giungla, tradimenti e tranelli di ogni sorta, che i responsabili sono alcuni degli indigeni locali, i quali vengono sobillati dal loro capo, un folle che mira alla rivalsa nei confronti dei bianchi usurpatori. Spunto 2 – Pirati Da qualche tempo le navi che fanno tratta commerciale tra USA e Messico vengono assaltate da un gruppo di misteriosi Pirati operanti nel Golfo del Messico. Il capo dei pirati è un ex signorotto messicano, caduto in disgrazia, che cerca fondi per tornare in auge. Dopo opportune indagini in quel di Galveston, Tex e i pards scoprono che la base dei malviventi (informatori, fornitori di armi, ecc.) si trova a Merida, nello Yucatan. Giunti quaggiù, dopo aver fatto confessare i cattivi a furia di sganassoni, i nostri vengono a sapere che il covo dei pirati si trova nella misteriosa Isola Bermeja, la cosiddetta ”isola fantasma”, che si trova nel Golfo. Imbarcatisi nuovamente alla volta dell’isola, i pards verranno coinvolti in scontri e battaglie, sia in mare sia a terra, e sconfiggeranno i pirati. Spunto 3 – Sangue nella Death Valley Dopo aver eseguito una cruenta rapina In Arizona, una banda di spietati delinquenti si rifugia a San Francisco per godersi il malloppo. Tra le vittime dei banditi c’è un ranger, amico di Tex e Carson. I due pards, messisi sulle tracce dei malviventi, giungono a Frisco dove, dopo una serie di scaramucce, hanno ragione della maggior parte dei rapinatori. Ma tra i fuggiaschi, oltre al capo, c’è uno shoshone, il quale (pratico dei territori) convince gli altri che il modo migliore per scrollarsi di dosso i ranger sia quello di attraversare la Valle della Morte. Per vendicare il loro amico e recuperare il maltolto, Tex e Carson dovranno quindi inoltrarsi nell’infernale Valle…
  6. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Concordo totalmente, e rilancio: qual era il vero Tex di Fusco? Quello mingherlino simil-Lone Wolf delle sue prime storie, o quello massiccio che propose dalla metà degli anni '80? Sono, a tutti gli effetti, due "persone diverse"...
  7. kento

    Tex E La Comicità

    Boh, mi ha divertito appunto perché su Tex non si leggono spesso dialoghi di questo tipo... E poi chiarisce il rapporto tra i due pards. Ah sì, hai già parlato, se non ricordo male, di una gag con Carson alle prese con il telefono...
  8. kento

    Tex E La Comicità

    Ricordo anche lo scambio di battute tra Carson e Kit nel saloon sulla ragazza indiana nella recente storia di Yama... Davvero spassoso! :-D
  9. kento

    Tex E La Comicità

    Nel texone disegnato da Giolitti le scene divertenti e spassose abbondano: Kit vestita da donna, Tiger da uomo d'affari, i vecchietti terribili... Impagabili. Sempre del Nizzi d'annata, ricordo lo scambio in latino tra Carson e una donna in "La taverna sul porto": "ehm... Omnia munda mundis, sorella!"..
  10. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Magari mi sbaglio , però mi pare di ricordare un mucchio di personaggi che danno del voi al ranger chiamandolo semplicemente Tex... Forse ai tempi che furono.. Cambiando argomento, possiamo dare per certo che "La grande corsa" non è la storia di cui Diso parlava nel Magazine di qualche anno fa, ciò vuol dire che leggeremo prossimamente un altro suo episodio "lungo".
  11. Da patito del genere, magari ci fosse qualche storia "gialla" in più. da sempre, storie come "La morte aspetta nel buio", "La locanda dei fantasmi" e "I delitti del lago ghiacciato" sono tra le mie preferite!
  12. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Sul "signorina" ha ragione , ma al voi sono completamente assuefatto.
  13. kento

    [690] Le schiave del Messico

    Divertente e veloce episodio di Ruju, con una trama che da un lato mi ha ricordato una delle ultime storie di Bonelli, "Bandoleros", dall'altro con tutti quei desperados che fanno baldoria e con le sparatorie (ben gestite) che abbondano nelle 110 pagine, mi hanno fatto venire in mente alcune atmosfere tipiche degli spaghetti western. Muovo solo un piccolo appunto nei confronti dello sceneggiatore, la mossa del trafficante di schiavi sulle cui tracce c'erano i due rangers mi è sembrata un po' implausibile e, a conti fatti, decisamente suicida. Non sono un grande estimatore di Prisco su Zagor, ma in quest'albo, per essere un esordiente, ha fatto un egregio lavoro su ambientazioni, cattivi e su Tex e Carson (qui mi attendo però ulteriori miglioramenti la prossima volta). Decisamente più a suo agio nel west che a Darkwood.
  14. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Davvero buona la storia pubblicata nel maxi. Ruju (com’è riportato anche nell’introduzione) si dimostra ancora una volta un solido autore texiano, ed è assai abile a mischiare le carte della trama gialla, tant’è che nel corso della vicenda tutti i possibili comprimari sono ad un certo punto sospettabili... La trama è intrigante e rocambolesca, i dialoghi briosi, e piacevoli i riferimenti a Dinamite. L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso, ma è una bazzecola, è la ragazza che passa quasi subito al “tu “ con Tex.. Capitolo disegni. Ammetto di non essere obiettivo, perché Diso fa parte della ristretta cerchia (assieme a Ferri, Donatelli, Bignotti, Galep, Letteri, Ticci ) dei disegnatori di Bonelli con i quali sono cresciuto , quindi non ce la faccio proprio a dirne male. Il suo tratto è più incerto, in alcuni momenti “tirato via”, è vero, ma il disegno rimane vigoroso, la fisionomia di Carson e dei comprimari azzeccata, i paesaggi e gli animali notevoli e ben rappresentati. Per quanto mi riguarda, quindi, "La grande corsa" è un maxi molto bello. Avanti così.
  15. Mah, diciamo che l'idea di Nizzi non mi sembrava un granché... Forse è stato meglio così. In ogni caso, sono davvero curioso di leggere come Boselli resusciterà la Tigre Nera. Peccato che dovremo aspettare qualche annetto...
  16. Che io sappia il veto era di Sergio, relativamente alla storia "Fratello bianco" di Nizzi e Ticci. Oggi, se a qualche sceneggiatore venisse una buona idea non credo ci sarebbero limitazioni in tal senso... Tramite vie traverse (diciamo così ) so anche che Nizzi nei primi anni duemila aveva intenzione di proporre il ritorno di Lucero.. Ovviamente, tra l'idea e la sua realizzazione ci sarebbe stata di mezzo l'approvazione da parte della redazione...
  17. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Esatto, il bello di Tex è che ogni disegnatore ha una sua propria - e forte - personalità... I Tex di Fusco, Mastantuono, Font, Villa, Dotti (i primi nomi che mi vengono in mente) sono diversissimi tra loro, ma ogni loro versione per me... è Tex.
  18. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Ma nemmeno nel vignettone panoramico pubblicato in anteprima lo trovi bravo? A mio avviso Diso eccelle nei paesaggi e nella rappresentazione degli animali, quindi un'altra storia sui cavalli dovrebbe essergli congeniale. In merito alle vignette scarne... Beh è vero, ma del resto anche l'ultimo Ticci è estremamente sintetico, il che vuol dire che non è certo necessario abbondare nei particolari per dare l'idea di profondità o ricreare le giuste atmosfere western. Ti faccio un altro esempio, Scascitelli: le sue tavole sono molto curate però secondo me... I suoi paesaggi non sono molto "western" ... Penso in particolare a "Scure Nera", l'ultima sua storia pubblicata, ovviamente spero di essere smentito la prossima estate...
  19. kento

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Diso per me è un grande, lo ricordo con affetto in decine di splendidi episodi di Mister No, quindi leggerò con piacere questo suo maxi, nonostante a 86 anni suonati il suo segno non sia più fresco e la sua versione di Tex sia, diciamo così, rivedibile. Tra l'altro, dopo la scomparsa di Ortiz e il (quasi) ritiro di Repetto, non ci sono mica molti disegnatori che posso illustrare episodi di quasi 300 pagine in "poco" tempo, quindi ben vengano storie disegnate dal maestro romano. Anche il soggetto di Ruju pare originale ed intrigante... Insomma, io sono moderatamente fiducioso.
  20. lo stacco tra l'illusionista della "Gola della morte" e l'occultista di Black Baron" é piuttosto netto, forse basTa Padma a spiegarlo... Forse. Comunque per me Mefisto é stato (ed è) fin troppo lontano dalla saga. Quindi, per rispondere alla tua domanda... Per me sí.
  21. Sono contento per il Borneo!... Più salgariano (e Bonelliano quindi) di così! Spero che si riesca a fare qualche storia collegata tra loro, sulla falsariga di San Francisco/Il tiranno dell'isola... Barbanera e Padma non sono veri antagonisti, giusto, ma del resto in Tex i cattivi fanno spesso una brutta fine...
  22. Orpo, alcuni non me li ricordo proprio... Rod è l'amico di "Tra due bandiere"? Ci sarebbe anche il simpatico Timothy O'Sullivan, il fotografo del "Solitario del west".. Per quanto riguarda le tematiche/argomenti, prendendo a modello la griglia (ad onor del verso un po' semplicistica) ideata da Claudio Nizzi anni fa, per il futuro mi auspico: un bel drammone carcerario (Tex è già stato in galera, lo sappiamo tutti, ma gli altri pards... ); una storia di crudelissime bande di guerriglieri sudisti; più storie "cittadine", quelle per intenderci ambientate a Washington, San Francisco o New Orleans, perché adoro vedere Tex e i pards "fuori contesto" ; un altro episodio ambientato durante la Guerra di Secessione; il ritorno di signorotti messicani, stile "El Rey" o "Tragico assedio"; le popolazioni "misteriose" che ogni tanto G.L. Bonelli cavava fuori dal cilindro, anche se dopo aztechi, maya, incas, cinesi, hualpai, thugs, indiani (dell'india), egiziani non so davvero i poveri sceneggiatori dove possano andare a pescare ; rivolte indiane nel Grande Nord, perché da "Il tranello" in avanti esercitano un fascino incredibile; qualche trasferta esotica in più, ma forse da questo punto di vista le acque si stanno già muovendo (Guatemala e - forse - Borneo..) un (leggero) aumento delle storie fantastiche e/o misteriose, come assassini impossibili, atmosfere gotiche, maledizioni archeologiche, ecc. perché a mio modo di vedere il successo di Tex è dovuto anche alla geniale intuizione bonelliana di variare il più possibile i plot, esplorando ogni genere e contesto della narrativa popolare. Ciao!
  23. Ci sarebbe ancora qualche antagonista di medio calibro da recuperare :): il Monaco Padma Capitan Barbanera il cattivo dei "Ribelli del Canada" (Big Bear se non ricordo male) l'alieno della "Valle della Luna" il Mister Goldfield di "Terra promessa", prototipo dei tanti signorotti arroganti sconfitti da Tex in settant'anni
  24. kento

    [688/689] Il messaggero cinese

    Per te Scacco matto, Ombre del Passato, Oltre il deserto, La regina dei fuorilegge, L'aquila e la folgore, il complotto sono tutte storie capolavoro? Per me, no.
  25. kento

    [688/689] Il messaggero cinese

    In linea di massima sono d'accordo con te.. Ma i refusi, gli errori, le incongruenze, la sospensione dell'incredulità... Ci sono sempre stati! Come chiamare altrimenti l'errore del Campidoglio/Casa Bianca di "Gli uomini che uccisero Lincoln", la svista sui quaccheri di "Terra Promessa" o l'intitolare "La trappola" l'ultima parte della storia di Letteri, quando doveva essere chiaramente il primo titolo della storia successiva di Nicolò? O Mefisto resuscitato dopo una pallottola in fronte? La verità, almeno secondo me, è che noi lettori tendiamo a mitizzare il passato, ad immaginare che all'epoca fosse tutto perfetto... Mentre piccoli e grandi sviste ci sono sempre state, solo noi siamo nei loro confronti molto più indulgenti!
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