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TWF - Tex Willer Forum

Kamoose

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Tutto il contenuto pubblicato da Kamoose

  1. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Prometto che questo sarà il mio ultimo intervento su questo topic, ho cercato di esprimere come meglio potevo le mie grosse perplessità su questa storia e non mi sembra il caso di tornare sempre sulle stesse cose, è noioso per chi legge e per chi scrive (il sottoscritto). Cercherò di spiegare ancora una volta l'ENORME errore insito nel ritorno di Higgins. Premessa fondamentale...Il giuramento è una delle storie più importanti della saga Texiana (un pilastro iconico forse ineguagliato in 75 anni di storia), in questa avventura Tex si vendica delle persone che hanno causato la morte della sua amata Lilyth e di centinaia di navajos, Tex fa un giuramento sulla tomba della moglie e appunto giura di vendicarla uccidento TUTTI i responsabili, nell'avventura in questione Tex mette in atto i suoi piani e uccide tutti, anche se per Brennan deve aspettare diversi anni. La vendetta alla fine si compie, la lancia si spezza. FINE. Il problema del ritorno di Higgins non sta nel capire se da un punto di vista logico e credibile questo personaggio poteva salvarsi, dopo il violento pestaggio, senza acqua e abbandonato nel deserto, siamo in un racconto di avventura, nei limiti della sospensione di incredulità TUTTO è possibile, per cui a me interessa ZERO di indagare il come Higgins si sia salvato e se questo sia accettabile o meno in un ottica realistica della storia, veramente non me ne frega NULLA. Perchè il punto non è questo. Il punto è che se Tex non ha ucciso Higgins non ha mantenuto fede al suo giuramento. E' qui che si apre la voragine (enorme, gigantesca, senza fondo), è qui che Boselli e Frediani, spero inconsciamente, vanno a picconare il capolavoro di GL Bonelli privandolo del suo significato, della sua essenza, della sua magia, della sua dirompente carica emozionale. Se Higgins e Sherman non muoiono nel deserto Tex ha fallito la sua più importante missione (e non c'è ne sarà un altra a meno che uno dei pards non venga ucciso), è la più grande e umiliante sconfitta di questo personaggio. E GL Bonelli non ha scritto la più epica e iconica avventura del ranger del Texas ma una commedia degli equivoci di bassa lega, con protagonista un quaquaraquà qualunque. E per me questo non è accetabile, perdonatemi ma proprio non ci riesco...preferisco credere che La cavalcata del destino racconti qualcosa che esiste solo in un universo alternativo, una terra 2 dove Higgins e Sherman per miracolo si salvano e vivono la loro ultima avventura, una cosa in pieno stile Marvel del tipo " E se Higgins e Sherman...?" Ecco, una roba del genere, la Marvel con racconti del genere ha esplorato una moltitudine di possibilità narrative e a volte ne sono uscite delle storie bellissime, i famosi What if...? (e se...?) La cavalcata del destino poteva essere un interessante What if...? Anzi, per me lo è stato proprio.
  2. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Perfetto, rientri in quel 98% (ma forse la percentuale è ancora più ampia) di lettori a cui facevo riferimento poco sopra, la stragrande maggioranza di lettori che si compra l'albo, se lo legge (mi piace/non mi piace) e se lo mette sullo scaffale. Non esiste una distinzione fra lettori, Tex è una passione è ognuno la vive come meglio crede...e da nessuna parte ho scritto che sei un fanboy. Però consentimi...io non giudico il tuo modo di leggere le avventure di Tex, il fatto che non ti poni domande sul ritorno di Higgins e sulle incongruenze enormi che questo ha generato, come hai scritto sei già orientato sul prossimo numero. Bene...allo stesso tempo mi aspetto che tu faccia lo stesso. In questo forum diversi utenti hanno sviscerato i motivi inconfutabili sul perchè tale ritorno sia stato sbagliato, e lo hanno fatto portando fatti concreti non opinioni personali, sono lettori più attenti, sono lettori più esigenti, magari sono pure un po' rompiscatole...ma pur essendo in netta minoranza rispetto alla massa di certo hanno la stessa dignità del lettore che si legge l'albo per passare una mezz'ora.
  3. Mi perdonerà (spero) il buon @ymalpas ma io credo che la domanda che da il titolo a questo topic sia malposta. "Le storie di Mauro Boselli sono migliori di quelle di GLB?" La mia risposta diretta sarebbe NO Ma attenzione...se cambiamo l'ordine dei due autori e mettiamo: "Le storie di GLB sono migliori di quelle di Mauro Boselli?" La mia risposta sarebbe sempre NO E questo per un motivo molto semplice, si cerca una risposta assoluta e una valutazione definitiva ad una produzione mastodontica, una produzione di centinaia di storie sviluppata in un arco di tempo che copre tre decenni per entrambi gli autori. GLB ha scritto tanti capolavori e ha creato le fondamenta di Tex per come tutti lo conosciamo, Boselli ne sta portando avanti l'eredità nel migliori dei modi e anche lui ha scritto tanti capolavori, allo stesso tempo dico che ci sono storie di GLB che reputo pessime e c'è ne sono di pessime anche tra quelle scritte da Boselli. Se invece in questo topic si cerca una risposta assoluta e definitiva su chi sia il più grande autore della storia di Tex la mia risposta non può che essere una sola...GL Bonelli. Ma sarebbe una risposta limitata e superficiale che non tiene conto che stiamo parlando di un personaggio che ha 75 anni di vita e che dal 1948 non ci ha mai abbandonati, vivendo momenti esaltanti e deludenti lungo un percorso che copre diverse generazioni di lettori e di autori.
  4. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Magari è così per te fin dal 1969 ma di certo non lo era per GL Bonelli e Tex. Vorrei ricordare a tutti che ne Il giuramento ci sono circa una sessantina di pagine (volendo si può controllare per precisione) dove GL Bonelli descrive l'uccisione di Tucker e di quattro membri della scorta di Higgins che avevano consegnato le coperte. A questo punto mi chiedo...se la vendetta era indirizzata solo a Brennan e Teller perchè Tex ordina l'uccisione di Sam Tucker che non c'entrava NULLA con la morte della moglie e perchè si prende la briga di rintracciare quattro molluschi (se Higgins è un pesce piccolo questi non possono che essere molluschi!) in uno sputo di paese per ucciderli come cani? Queste non sono opinioni/interpretazioni ma sono FATTI, sono eventi narrati nella storia e non sono discutibili...come non era discutibile la morte di Sherman e Higgins. Ma qui sembra sia in atto una completa revisione del passato, una revisione che prevede di ignorare i fatti e i testi di GL Bonelli con l'unico obiettivo di portare avanti le proprie convinzioni, che invece non hanno nessun appiglio reale. E vada per il lettore ma che certe argomentazioni le porti avanti anche l'autore principe di Tex nonchè curatore a me appare piuttosto paradossale, qui per cercare di coprire un evidento buco narrativo ed un errore madornale (un epic fail da jackpot) si peggiora la situazione, e quel grosso buco sta pian piano diventando una voragine senza fine che rischia di inghiottire tutti. Freccia Rossa dopo la morte di Tucker: "E gli altri?" "Moriranno anche loro Freccia Rossa, non dubitare!" "Anche se vivono in terre lontane, dove i tuoi fratelli navajos non potranno darti il loro aiuto?" "Vivessero anche nel profondo della terra o alle soglie dell'inferno, questa mia mano li colpira tutti!" Questo dialogo avviene dopo il famoso giuramento sulla tomba di Lilyth, ed è un ribadire ancora una volta che TUTTI devono morire. Poi si sostiene che GL Bonelli non era stato chiaro... Ciao e bentrovato. Ma infatti il tuo esempio rende perfettamente l'idea della reale situazione, la maggior parte dei lettori non ha letto Il giuramento o se lo ha letto non lo ricorda, che è una cosa normalissima dopo quasi 60 anni, inoltre si può tranquillamente dire che a tanti non frega una cippa della questione Higgins, se Tex vende 150000 copie al mese si può ben dire che il 98% di questi lettori prende l'albo, lo legge e finisce lì. Punto. Tutto questo è assolutamente legittimo e ci mancherebbe che non fosse cosi. In questo forum la discussione si fa più articolata e magari capziosa perchè la nostra passione non si limita alla semplice lettura dell'albo...tutto qui.
  5. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Bene, se ne conosci più di uno invitali qui sul forum così magari possono argomentare i loro entusiasmi, visto che nell'apoteosi di elogi da strappo dei capelli io di argomentazioni ne ho lette pochissime, è tutto un "Bellissimo-Stupendo-Emozionante-Capolavoro, Mi è piaciuto un sacco ecc.ecc.ecc". Tutti commenti che in questo spazio non verrebbero nemmeno ammessi in quanto privi appunto di analisi. E ripeto che trovo ridicolo che le poche critiche presenti in quella pagina siano indirizzate verso la "presunta" mancanza di rispetto di Kit Willer verso Carson, ignorando completamente la questione di Higgins, preferendo quindi guardare il dito invece che la luna. E la mia convinzione che non abbiano letto Il giuramento deriva proprio da questo, perchè in questo forum, che se permetti è molto piùà autorevole di una pagina commerciale di un editore, mi sembra che l'affare Higgins non sia passato inosservato, tutt'altro...nonostante le difese di alcuni irriducibili che si spingono persino a negare i fatti, ma su questo ci arrivo fra poco. Infine, la pagina commerciale di Tex vende un prodotto (legittimo e necessario), ma magari sarebbe il caso che non vendesse anche opinioni, sopratutto quando queste opinioni sono spacciate da presunti esperti yuotuber (un evidente ossimoro) che presentano le loro recensioni con titoli come "Tex 755 La cavalcata del destino (10 e lode). Ora, se il numero 755 è da 10 e lode mi domando che voto si possa dare a storie come Il patto di sangue, Sangue Navajo, Incubo!, Massacro, Il giuramento, Il passato di Carson, Patagonia, Sulle piste del Nord, Gli invincibili (le prime che mi vengono in mente)? 20 e lode? Ma andando oltre, il suddetto esperto youtuber sponsorizzato dalla pagina Facebook ufficiale sentezia nel suo video quanto segue: "la storia si ricollega a livello narrativo e di pensiero (???) ad una leggendaria avventura (Il giuramento) ma non è strettamente necessario averla letta (ne conoscerla) in quanto bastano i pochi accenni presenti nelle prime pagine". E qui il cerchio si chiude alla perfezione, perchè siamo alla completa riscrittura di un classico unico e irripetibile destinato ad essere dimenticato in favore del nuovo che avanza (un nuovo da 10 e lode), del resto se non leggi Il giuramento non ti chiedi nemmeno perchè Higgins torni in vita per commettere gli stessi orrendi crimini, e non ti chiedi come sia possibile che la promessa di vendetta fatta da Tex sulla tomba della moglie morta si sia rivelata un completo fallimento. Ma forse e meglio così...
  6. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Non fa una piega Ne prendo atto a malincuore...perchè in tutta onestà non riesco a capire perchè un curatore per celebrare i 75 anni di Tex debba per forza rifarsi ad un capolavoro indiscusso come Il giuramento (attenzione, non un capolavoro tra i tanti) stravolgendo completamente l'essenza di tale storia così come scritta al tempo da GL Bonelli. E i nerd per quanto mi riguardano non c'entrano nulla con questo discorso, in questo sono completamente in disaccordo con @Diablero in quanto convinto che alla maggioranza dei lettori di oggi della sorte di Higgins e del suo ritorno dal mondo dei morti non interessi nulla, anzi arrivo a dire che gli osanna letti per esempio sulla pagina commerciale Facebook di Tex vengano da gente che Il giuramento non l'ha nemmeno letto e che gli bastano una decina di vignette riprese pari pari (come il testo) da questa iconica avventura per gridare al capolavoro. Infine...la scelta narrativa in oggetto (il ripescaggio di un morto) non è contestata solo dall'appasionato fan vecchio estremista e cattivo ma dallo stesso GL Bonelli, che quel personaggio l'ha fatto morire (insieme a tutti gli altri) più di sessanta anni fa per dare un senso compiuto alla sua storia. E se permetti, nel confine di questa storica e iconica avventura di Tex, l'unico Verbo che conta è quello del creatore del personaggio.
  7. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Per quanto mi riguarda Villa non si discute e mi rammarico sempre che il suo impegno incessante con le cover non gli permetta di essere più prolifico nelle storie, va detto che la colorazione di una storia nata in B/N rende sempre meno di una nata per il colore e colorata magari dallo stesso disegnatore. Ma i numeri celebrativi sono sempre stati a colori e va bene così, Vattani fa un buon lavoro anche se secondo me non raggiunge i livelli che di solito si vedono nei cartonati, forse influisce anche la carta utilizzata. Gli schizzi aggiunti a fine albo credo siano una novità assoluta (non ne sono sicuro) e io li ho graditi molto e spero che l'operazione si ripeta in futuro. Tra l'altro ieri sera stavo vedendo uno speciale sul yuotube proprio su Villa che parlava di questa storia, ho ascoltato solo la parte iniziale dove il disegnatore mostrava il lungo lavoro di studio per la cover e le diverse versioni disegnate, nelle tavole finali degli schizzi è inoltre interessare notare come una scena in particolare (quella di Tiger che spara al tizio salito sul tetto) sia stata cambiata per volontà di Boselli, e avere presente nell'albo la prima versione disegnata da Villa (anche se schizzata) credo sia un valore aggiunto indiscutibile. Chiudo sul discorso dei due indiani innocenti, per me la loro unica colpa è stata quella di imbattersi in due serpenti a sonagli come Sherman e Higgins (che dovevano essere morti e sepolti ma questa è un'altra storia), quando trovano Sherman pensano sia un cadavere ma non si fidano, poi Sherman prova a fregarli puntandogli la pistola per rubargli acqua e cavallo, non ci trovo niente di male che in un secondo tempo il più giovane dei due provi a portagli via gli stivali...del resto ripagavano Sherman con la stessa moneta.
  8. Tirare in ballo la Marvel o la Dc e più in genere il fumetto supereroistico americano legandolo alla Bonelli mi pare esercizio assai complesso, sono due mondi distanti anni luce e non bastano alcune operazione commerciali come quelle recenti per tenere in piedi il ragionamento. La Marvel ha un universo condiviso fin dalle origini e gli eroi in calzamaglia si incontrano/scontrano tra loro fin dagli anni '60, la continuity per molti anni è stata un pilastro fondamentale di questo mondo fumettistico (poi è andata chiaramente in vacca) e immaginare una cosa del genere per i fumetti della Bonelli fa abbastanza sorridere, parliamo di storie che magari iniziano su una testata per poi espandersi su altre dieci. Gli eroi Marvel muoiono e poi resuscitano per poi morire di nuovo, cambiano i costumi decine di volte, cambiano gli stessi eroi e magari per archi narrativi che durano molto tempo (mesi/anni) non troviamo più Matt Mardock ad interpretare Devil ma un altro personaggio, una continuity e una riscrittura cosi serrata secondo qualcuno è applicabile alle serie CLASSICHE della SBE? Si può immaginare un Tex che viene dato per morto e sostituito per alcuni mesi da Kit Willer? Si può immaginare una storia di Zagor che comincia sulla serie madre e si sviluppa su altre cinque, coinvolgendo magari i redivivi Ken Parker e Nick Raider? I personaggi della Marvel si riscrivono ogni volta che cambia un team creativo, in un certo senso si riparte da zero, lo Spider-man delle origini firmato Stan Lee non è quello di Straczinski o quello di Dan Slott, Il Punisher di Dixon non è quello di Ennis, Il Thor di Simonson non è quello di Aaron e potrei continuare all'infinito con tutti gli eroi Marvel. E mi viene da sorridere pensando che le poche critiche lette sulla pagina commerciale Facebook di Tex e relative all'ultima storia (La cavalcata del destino) si concentravano sulla mancanza di rispetto del giovane Kit verso Carson, dimenticando o ignorando totalmente la gigantesca falla narrativa (nonchè riscrittura coatta di un classico senza tempo come Il giuramento) generata dal ritorno di Higgins. Io non leggo le avventure del giovane Tex Willer e il motivo principale è che non ho il tempo di farlo seguendo molte altre serie anche (sopratutto) extra Bonelli, ma quel poco che mi è capitato sottomano, vedi i due cartonati Il Vendicatore e Giustizia a Corpus Christi si prestavano a diverse incongruenze con quanto narrato in precedenza da GL Bonelli. Una tantum (leggi albi fuori serie) mi turo il naso e vado avanti se la storia è di valore (vedi Il Vendicatore, molto meno il seguito), ma se devo immaginare una intera serie che oltre a colmare gli spazi vuoti lasciati dal creatore di Tex si impegna anche in una riscrittura (reboot) dei classici allora per me non esiste, e trattasi appunto di un altro universo narrativo come diceva giustamente @Diablero . E magari a quel punto facevano prima a chiamarlo Tex Willer Ultimate.
  9. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Pienamente d'accordo con te...solo una precisazione sul povero Tucker, che anche il buon @Carlo Monni ha spacciato per ideatore del piano criminale. L'idea delle coperte viene a Teller, è lui che la tira fuori proponendo Higgins come esecutore in quanto immune dal vaiolo (pag.16/23 de Il giuramento), Tucker tra tutti i personaggi coinvolti nella vicenda è il meno colpevole, ha solo il compito di uccidere Tex nel caso l'epidemia non lo colpisca, cosa che effettivamente prova a fare appena lo vede. Nonostante questo quando Tex giunge al villaggio e scopre cosa è successo ordina la morte immediata di Tucker, che aveva lasciato libero poco prima, un uomo che con l'epidemia e la morte di Lilyth non aveva nulla a che fare a parte essere informato del piano criminale. E Tucker è il primo che muore inseguito dai navajos che hanno l'ordine di ucciderlo e di fare in modo che il suo corpo non venga recuperato.
  10. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Trovo abbastanza curioso il cercare di giustificare l'ingiustificabile attaccandosi a singole frasi fuori contesto ammettendo nel contempo di NON ricordare una storia fondamentale come Il giuramento, dovrebbe valere lo stesso discorso fatto nella prima pagina di questo topic, ossia che prima si legge (o nel caso si rilegge) e poi si scrive. Per correttezza e per evitare di scrivere castronerie, anche perchè molti degli utenti a cui questa storia non è piaciuta non solo Il giuramento lo conoscono a memoria ma magari se lo sono anche riletto per l'occasione. Tex non vuole uccidere Higgins perchè gli ha tirato un coltello (che tra l'altro lui stesso gli ha messo in mano), lo vuole uccidere perchè è l'assassino di Lilyth e di centinaia di navajos, perchè ha giurato sulla tomba della moglie morta che lo avrebbe fatto, che vendetta si sarebbe compiuta: "Io ho ascoltato la tua voce Lilyth. E ora tu ascolta la mia! Da questo momento io non avrò pace fino a che non avrò ucciso tutti coloro che hanno mandato la morte a tagliare i fili che legarono le nostre vite! Da questo momento io sarò la vendetta che segue implacabile le orme dei nostri nemici! Al mio fianco marceranno l'odio e il terrore...e dietro di me lascerò tracce bagnate di lacrime e di sangue! Questo io ti giuro Lilyth e prendo a testimoni il cielo e l'inferno e le stelle della notte e l'immenso buio dell'infinito." Ragazzi, Il giuramento non è una storia qualsiasi, non è neanche un capolavoro qualsiasi...è qualcosa di ancora più importante, fondante e iconico nella lunga storia di Tex.
  11. Kamoose

    [755] La cavalcata del destino

    Dico la mia anche se arrivo in ritardo... Ho sempre amato/temuto i numeri celebrativi, impossibile non provare felicità per le imprese editoriali di un personaggio come Tex, imprese sempre più grandi e incredibili, 75 anni per un fumetto che non ha eguali nel nostro paese e che nei semplici numeri se la gioca con pochissimi nel mondo intero, di contro gli albi “speciali”, le uscite dei centenari, i numeri anniversario, quasi mai hanno prodotto storie di livello assoluto, capolavori indiscussi. Fin da quando è uscita l’anteprima di questa storia è apparso chiaro che tra i tanti ritorni in scena di questi ultimi tempi, quello di Sam Higgins avrebbe fatto discutere più di tutti, si diceva...prima di criticare leggete la storia, osservazione sacrosanta e sempre valida che firmo con il sangue. Ora, ho letto la storia e anche gran parte dei commenti che mi hanno preceduto (non tutti e mi scuso in anticipo se tornerò su concetti già ribaditi) e la prima riflessione che mi viene da fare non può che essere legata al personaggio di Sam Higgins. Nella accesa polemica sull’opportunità del suo ritorno si è detto tutto e il contrario di tutto e con toni anche molto accesi, io non mi sono mai reputato un integralista e di solito mi trovo SEMPRE in disaccordo con posizioni estremiste, ma stavolta non posso che bocciare totalmente il ripescaggio di questa figura. Lo boccio perché Higgins chiaramente non è un cattivo come gli altri, e non parlo dello spessore del personaggio ma parlo della storia nella quale compie il suo atroce crimine, ossia Il Giuramento, questa storia non è una storia di vendetta qualsiasi, non è paragonabile a nessuna altra nella saga e non sono poche, il senso del capolavoro di GL Bonelli, la drammaticità e la potenza di quel racconto sta tutto nel dolore incolmabile di Tex e nella sua spietata e TOTALE azione vendicativa. Higgins è uno scagnozzo come tanti altri, un semplice esecutore, una pedina secondaria tra le tante, uno qualsiasi? NO...niente di più sbagliato. Higgins guida il gruppo di viscidi serpenti che porta le coperte infette, è l’uomo che materialmente uccide Lilyth e stermina centinaia di Navajos, Tex lascia inizialmente andare Sam Tucker che non aveva avuto nessun ruolo attivo nel complotto criminale ordito da Teller e Brennan, poi arriva al villaggio navajo scopre quello che è successo e decreta la morte di Tucker (nonostante il capitano medico si opponga), lui stesso insieme a Tiger Jack raggiunge quattro compari di Higgins a Gonado e li uccide senza pietà esattamente come aveva fatto anni prima con Gunny Bill per i killer di suo padre. Poi becca Sherman e Higgins e li porta nel deserto di lava nera del Mojhave lasciandoli lì a crepare, Sherman si guadagna una possibilità su un milione vendendosi Teller e Brennan, Higgins nemmeno quella perché malmenato violentemente resta a terra più morto che vivo. Discorso chiuso e lo stesso sarà per Teller freddato alle spalle mentre fugge insieme al suo compare, che invece la sfanga per miracolo, sino a quando i quattro pards non lo rintracciano e lo uccidono nel modo che tutti ricordiamo. L’ultima didascalia di quel capolavoro indiscusso che è Il giuramento, per me tra le dieci migliori storie di sempre (forse tra le prime cinque) recita “La vendetta è compiuta!” e la lancia conficcata da Tex anni addietro sulla lapide della moglie può finalmente spezzarsi, finale magistrale. La questione essenziale del discorso, che incredibilmente sembra sfuggire a molti, è che non esiste giuramento e non esiste vendetta se uno solo dei bastardi che ha ucciso Lilyth la fa franca, semplicemente si tagliano le fondamenta di una storia unica e irripetibile e in tutta onestà non riesco a capire come questo sia potuto succedere. Dalla mia umile posizione di lettore, che esprime semplicemente la sua opinione, non posso fare a meno di evidenziare quello che ai miei occhi è un errore di proporzioni cosmiche, a firma Frediani/Boselli. E mi fermo qui perché non condivido i toni troppi accesi di altri utenti e non non mi piace fare speculazioni su quali siano i motivi che hanno spinto i due autori ad un ripescaggio del genere, per me è stato un madornale errore e dispiace ancora di più che sia avvenuto in una albo che festeggiava i 75 anni di Tex disegnato da Villa. A questo punto cercare di esprimere un giudizio sulla storia diventa impresa quasi impossibile, si può immaginare di togliere Higgins dall’equazione mettendo al suo posto un altro personaggio, ci troveremo di fronte ad un racconto estremamente lineare che omaggia il capolavoro di GL Bonelli riportando sulle pagine di Tex la bella Lilyth anche se per poche pagine, niente di eclatante, anzi…ma un onesto lavoro questo si, in linea con tante altre storie celebrative più o meno riuscite. Storia: 4 Disegni: 8 Chiaramente non sono d'accordo con te, ma questo ci sta e amen...le opinioni sono come le palle, ognuno ha le sue, diceva qualcuno Detto questo vorrei precisare quello che dici su Tucker e sulla banda dei butterati perchè è inesatto. Tucker non è l'ideatore di nessun piano, inizialmente è un semplice informatore, gli viene proposto di uccidere Tex e lui è molto titubante, è Teller che se ne esce con l'idea delle coperte infette e Tucker si rifiuta persino di portare il carico, alla fine si accorda per restare ai confini della riserva in quarantena aspettando di vedere se Willer muore di vaiolo ma pronto ad ucciderlo nel caso ne uscisse, insomma uno delle centinaia di killer pagati per far fuori il ranger. Di fatto Tucker ha l'unica colpa di tentare di uccidere Tex appena lo vede e per questo viene bastonato selvaggiamente fino a quando non fa i nomi di chi c'è dietro il misfatto, a questo punto viene lasciato libero. Poi Tex scopre cosa è accaduto alla riserva navajo e ne decreta la morte...di uno che non ha nessun ruolo attivo nella morte di Lilyth. Per quanto riguarda la banda dei butterati di Higgins, Tex li vuole tutti morti e non potrebbe essere diversamente in quanto sono gli esecutori materiali del crimine, quattro di questi li uccide senza pietà a Gonado, Higgins e Sherman li lascia più morti che vivi alle porte di un inferno senza uscita.
  12. Siamo off-topic e di questo mi scuso, non era mia intenzione aprire un dibattito sui pro/contro del colosso Amazon...aggiungo solo che la tua battaglia etica mi trova pienamente d'accordo per tanti di quei motivi che ad elencarli tutti facciamo notte, purtroppo si combatte contro i mulini a vento ma anche io ormai ci prendo solo quello che non trovo altrove. Purtroppo a volte l'aspetto economico diventa predominante e il risparmio in molti casi è evidente, i fumetti e i libri però si possono prendere tranquillamente in libreria o fumetteria dando un pò di ossigeno ai commercianti nostrani evitando di ingozzare una multinazionale che non paga nemmeno le tasse nel nostro paese. E con questo chiudo l'off topic e mi scuso ancora.
  13. Perdonami, non esiste nessun clamoroso errore di marketing della SBE. Preview e Anteprima sono riviste specializzate che anticipano le uscite dei fumetti di mesi, nulla di strano che spesso non ci siano le cover definitive ma solo quelle provvisorie, succede molto spesso con tutti gli editori ed è gia successo con i fumetti della Bonelli. Sono d'accordo su tutto, il problema non è tanto la difficoltà o meno dei clienti nell'aprire i pacchi ma un sistema di imballaggio meccanizzato che non tiene conto delle diverse tipologie di prodotti. Non voglio farla lunga perchè siamo chiaramente off-topic ma avendoci lavorato posso dirti che l'addetto all'imballaggio non sceglie nemmeno il tipo ti scatola da usare, che viene indicata dal terminale in base ai prodotti presenti nell'ordine (le scatole se noti sono tutte numerate da un codice), e l'operatore non ha il tempo di controllare se il libro o il fumetto è rovinato...si lavora con ritmi da catena di montaggio. Poi ti fanno i resi senza problemi ma il rischio di ricevere altri volumi danneggiati è sempre alto, almeno questa è la mia esperienza. Io continuo a comprare di tutto da Amazon ma se spendo 30 euro per un cartonato o 80 euro per un omnibus della Marvel li voglio perfetti, quindi la libreria o la fumetteria è la soluzione migliore. Guarda, tre mesi fa ho comprato due cartonati di Tex romanzi a fumetti, entrambi imballati con il solo cartone e senza protezione interna (liberi quindi di muoversi all'interno della scatola), entrambi ammaccati negli angoli superiori e inferiori, mi hanno rimborsato tutto e ho tenuto i volumi...per qualcuno potrebbe essere il paradiso ma se compro un cartonato lo voglio senza ammaccature, non gratis ma rovinato. Ma di esempi potrei fartene altri, poi ho smesso di comprare alcune tipologie di prodott, libri, fumetti ma anche smartphone...i cellulari li spediscono dentro una semplice scatola di cartone alla piena disponibilità dei corrieri, spesso il telefono non ti arriva perchè prima ci è arrivato il corriere o magari il portiere che ti ritira il pacco.
  14. Allora sei più fortunata di me, io lo uso per comprare un pò di tutto ma non ci compro fumetti e libri perchè di solito mi arrivano rovinati, poi fanno resi senza problemi questo è vero. In realtà avendoci lavorato per diversi mesi so come viene imballato il materiale per cui forse sono prevenuto
  15. Ripeto quanto già scritto nel topic delle anteprime, sulla carta l'iziativa è lodevole al 100% e non potrebbe essere altrimenti visto che si parla di un inedito di GL Bonelli, la mia curiosità è alle stelle e sono felice di questa uscita, allo stesso tempo cerco di stemperare i miei naturali entusiasmi perchè non tutto è stato chiarito, esprimere giudizi sul formato e sul contenuto del cartonato che uscirà è "rischioso" per cui dal mio punto di vista bisogna solo attendere. Allo stesso tempo però non trovo niente di scandaloso nei commenti (positivi o negativi) che ci sono stati finora, si commenta un'anteprima e le informazioni che sono al momento disponibili, se si apre una stanza per parlare di qualcosa che uscirà fra due mesi credo che sia assolutamente normale. Poi magari qualcuno è prevenuto in un verso, oppure ben disposto in un altro...resta il fatto che dare patenti di Texianità è una cosa che non mi piace, a mio avviso ci saranno lettori storici di Tex che non compreranno questo volume semplicemente perchè comprano solo il Tex da edicola, così come ci saranno lettori non abituali che compreranno Ombre di morte, immaginare che il target di un prodotto da libreria da 30 euro sia lo stesso di uno da edicolo da 4.90 credo sia un errore.
  16. Non so se ordini abitualmente libri e fumetti da Amazon e se ti arrivano in perfette condizioni (senza ammaccature varie), io purtroppo ho quasi sempre avuto esperienze negative e per un volume di questo tipo, un cartonato di pregio, il mio consiglio è di prenderlo direttamente in libreria o in fumetteria se ne hai una di fiducia.
  17. Kamoose

    [137/139] Il Ritorno Di Montales

    La tematica dell’assedio è un classico del Tex di GL Bonelli e già nelle storie del primo centinaio era stata presentata diverse volte, ma al tempo il tratto di un Galep pressato dalle stringenti scadenze non sempre era riuscito a valorizzare al meglio le molte scene di battaglia. Quando esce questa avventura al creatore grafico di Tex si erano affiancati altri validi disegnatori e finalmente abbiamo delle tavole più curate, degne del ritorno in scena di uno storico personaggio come Montales e di una storia serratissima dove la pura azione domina l’intera scena. A parte la divertente sequenza iniziale ambientata a Corpus Christi, con la rissa al porto e l’incontro con il simpatico Pat Mac Ryan, tutta la vicenda si svolge nell’unico scenario rappresentato dall’hacienda assediata di Montales, una specie di fortino improvvisato, dove i nostri sono chiamati in soccorso dell’ex rivoluzionario tenuto sotto scacco dai banditi di El Gato e dai militari del colonnello Carranza. Le carte segrete che provano la volontà di un colpo di stato sono custodite dal vecchio amico di Tex e difese da un manipolo di pochi uomini, l’arrivo dei quattro pards e del forzuto Pat darà inizio ad un lungo assedio dove non mancheranno scene anche molto truci, in questo senso ricordo che da ragazzo mi fece particolarmente impressione la montagna di corpi e cavalli che ostruivano l’ingresso della fattoria. Il soggetto di questa storia è veramente basico e presenta uno svolgimento estremamente lineare, si punta tutto sull’epica della resistenza e da questo punto di vista l’obiettivo è assolutamente centrato, gli innumerevoli attacchi dei nemici sono destinati a fallire miseramente e per quanto la differenza numerica tra i due gruppi sia nettamente a favore dei congiurati non si ha mai l’impressione che i nostri corrano un reale pericolo, la scoperta poi del passaggio segreto che conduce all’esterno smorza ancora di più la tensione. Ma è chiaro che a GL Bonelli tutto questo interessava relativamente (anzi, per niente), cercare un minimo di senso logico negli attacchi suicidi di El Gato e dei militari corrotti di Carranza è operazione del tutto inutile, ci troviamo di fronte a semplice carne da macello utile al solo scopo di innalzare l’eroismo di Tex e dei suoi pards. E la storia tutto sommato funziona ancora oggi rendendo la lettura gradevole, al netto chiaramente di una certa ripetitività delle azioni, di uno scenario che non cambia mai e di alcuni passaggi più lenti dove un po' di noia spunta minacciosa, di contro la sceneggiatura è sempre frizzante e tra battute al fulmicotone e l’ironia di un personaggio come Pat (assoluto protagonista) si arriva ad un finale scontato ma inevitabile. Dopo i falliti attacchi dei banditi e degli ufficiali militari sono due semplici soldati ad avere l’idea giusta e basta un piccolo cannone (un pezzo da “75”) a porre fine all’eroica resistenza, del resto è risaputo che il creatore di Tex non aveva simpatia per le alte cariche militari e spesso tendeva a ridicolizzarle, a volte (come in questo caso) esagerando un po' a discapito di un minimo di verosimiglianza narrativa. Non è la mia storia preferita con protagonista Montales e per mio gusto non rientra nemmeno tra le 10/15 migliori del secondo centinaio pur restando una lettura piacevole e per certi versi molto classica. Storia: 7 Disegni: 8
  18. Kamoose

    [135-137] Diablero!

    Provare a dare una motivazione al male più puro? A volte può risultare operazione impossibile e infatti in questo classico senza tempo Gian Luigi Bonelli non ci prova nemmeno, preferendo trascinare il lettore in una storia dall’atmosfera fantastica dove la tensione si auto-alimenta e l’orrore si colora dei bagliori rossastri della luna comanche. In queste notti temute dagli indiani apache della Sierra dell’Hueso a dominare sono le creature fameliche guidate dalla mefistofelica Mitla, una bellezza eterea e sfuggente che sembra non avere passato né futuro, forse partorita dal deserto stesso o meglio ancora dagli abissi più profondi dell’inferno, Mitla e suo fratello Guaimas trovano rifugio nel vecchio tempio in rovina della principessa Esmeralda, e da lì lanciano le loro scorribande di caccia selvaggia, non prima però di aver compiuto riti stregoneschi a base di misteriosi funghi e fiori neri. Nel finale il buon Morisco si rammarica per non essere riuscito a svelare i misteri dei due Diableros ma il più saggio Mangus gli rivela che nessun mistero andava svelato, nessuna rivelazione li attendeva “ Un Diablero è un Diablero e basta. Nascono già così, con la mente piena di cattive cose e il cuore malvagio!” E anche lo stesso lettore, che fino a quel momento si era fatto più di una domanda cercando un movente alle azioni criminali di Mitla e al suo odio primitivo verso gli indiani si rende finalmente conto che non esiste spiegazione razionale, e che in fondo è giusto così perché il punto di forza di questa storia non va cercato nelle motivazioni degli antagonisti ma nel fascino delle atmosfere dominate dalla tensione e dalla paura. Tutto questo ci appare chiaramente già dal lungo incipit con il primo attacco dei Diableros, Mitla che come un fantasma si muove nel deserto della Sierra evocando la morte imminente e implacabile, l’indiano che si rifugia nella grotta braccato dai lupi e da ombre muta-forma, il fuoco come unica speranza di salvezza contro la follia incombente, e poi ancora El Morisco e il fido Eusebio inseguiti da un orda di lupi famelici e da una creatura inarrestabile e non più umana, fino ad arrivare ad un assalto finale di brutale violenza dove solo l’intervento risolutivo di Tex e dei suoi pards pone fine all’orrore. E dopo un susseguirsi di situazioni emozionanti e ricche di azione GL Bonelli cala il sipario lasciando la sua malefica regina della notte vinta dal caso e da un destino beffardo, una soluzione narrativa forse di “comodo” che tuttavia chiude più che degnamente una storia molto bella, un racconto che si rilegge sempre con grande piacere e che nonostante il passare degli anni mantiene intatto il suo fascino. Terza storia con protagonista il mitico brujo El Morisco (uno dei miei personaggi preferiti), alle matite ancora un bravissimo Letteri (creatore grafico del personaggio) perfettamente a suo agio in questo tipo di ambientazioni e atmosfere, come del resto aveva già dimostrato nelle precedenti avventure Il tesoro del tempio (a cui questa avventura si ricollega) ed El Morisco, al tempo quando le tematiche viravano sul fantastico/horror il disegnatore romano era una sicurezza assoluta tenendo tranquillamente il passo del fuoriclasse Galep. Storia: 8+ Disegni 8
  19. La discussione a tratti molto accesa ha coperto diversi argomenti, a me interessava solo sapere se la storia fosse leggibile senza il recupero dell'avventura di Zagor (ristampata proprio in concomitanza dell'uscita del cartonato), era una domanda senza nessuna ipotesi, una domanda assolutamente legittima alla quale ho ricevuto risposta. Punto. Poi una volta letto il volume mi farò la mia idea.
  20. Sono molto indietro nella lettura di questa serie ma devo dire che finora non c’è stato un solo volume che mi abbia deluso, questi romanzi a fumetti, o cartonati alla francese che dir si voglia, si sono sempre rivelati ben fatti, assolutamente convincenti sia da un punto di vista tecnico (formato, colori, disegni) che narrativo. Questa storia dell’accoppiata Boselli/Andreucci non fa eccezione ma anzi ha il coraggio di spingersi ancora oltre, proponendo uno sviluppo del racconto decisamente innovativo per lo standard classico del personaggio, cosa che personalmente ho apprezzato molto. Un incipit poderoso e cinematografico, nel quale ho intravisto omaggi a Leone e Peckinpah, apre come meglio non si potrebbe le danze di questa ballata di vendetta e sangue, si torna alle origini del mito (al passato di Tex), si torna a Jimenez e Gunny Bill, i razziatori del Nueces, Sam Willer e le new entry Jim Callahan e Juan Cortina. La narrazione è frenetica, fatta di brevi pause ad intervallare le molte scene d’azione, stacchi violenti tra una scena e l’altra, uso delle didascalie completamente assente, una soluzione narrativa non canonica per gli standard del personaggio ma necessaria per dare forma compiuta ad un racconto che nasce e muore in sole 48 pagine. La parte finale perde un pochino di efficacia e certi passaggi avrebbero forse necessitato di più “spazio”, in compenso ho apprezzato la definizione di Juan Cortina e Callahan, anche se le motivazioni del bandito messicano rimangono poco chiare mentre è apprezzabile la riflessione sulla vendetta e sui confini della giustizia, in questo senso sia Cortina che Callahan si rivedono nel giovane Tex pur rappresentando due opposti (fuorilegge e ranger). Da un punto di vista grafico ho veramente poco da dire, il lavoro di Andreucci e Vattani (ai colori) è semplicemente eccellente, in linea del resto con quanto visto finora su questa serie, tavole ricche di fascino valorizzate dal grande formato. Storia: 7.5 Disegni: 8 Ps: Mi sembra di capire che questa storia (e la successiva Giustizia a Corpus Christi) siano ambientate subito dopo l’uccisione del padre di Tex e prima del periodo del Rodeo. Ora, premesso che non rileggo Il passato di Tex da molti anni e non ho gli albi sottomano ci sono alcuni particolari che mi sono sembrati “non in linea” con quanto narrato da GL Bonelli nella storia in questione, ma forse ricordo male io...vediamo se qualcuno mi aiuta. 1- Sam Willer dice che Tex gli ha venduto la sua parte del ranch prima di andare via ma io ricordo che Tex non prese soldi e non ci fu nessuna vendita. 2- L’arrivo di Tex nella compagnia del rodeo non avviene immediatamente dopo la morte del padre? Tipo uno o due giorni dopo? 3- Alla fine de Il Vendicatore Tex è già ricercato con tanto di manifesto, io ho sempre pensato che divenne fuorilegge dopo aver fatto strage degli assassini di suo fratello a Culver City, altrimenti come si spiega la sua lunga presenza nella compagnia del rodeo? Girava per il west esibendosi nel rodeo e nel contempo era ricercato? Premetto che non sto seguendo la serie Tex Willer e mi baso solo sui miei vecchi ricordi de Il passato di Tex. 1) Manolo era il terzo elemento che si presenta di notte al ranch di Sam Willer, Tex ne uccide due ma il terzo si salva perchè fugge...sarà poi ritrovato dallo stesso Tex impiccato dalla posse guidata da Warren. 2) Warren me lo ricordo solo in questa storia. 3) E' lo stesso Tex a dire chi sono quando li affronta nell'incipit della storia, sono uomimi di Bronson che cercavano Tex per vendicarsi dell'uccisione dei loro amici a Jimenez per mano di Tex e Gunny Bill.
  21. Meglio così, grazie per la risposta
  22. Io non sono un lettore di Zagor, non ho letto quindi Le sette città di Cibola ne intendo recuperare la storia...se compro il cartonato di Tex mi perdo qualcosa o è leggibile a se stante?
  23. Kamoose

    [538/539] Colorado Belle

    Ciao Leo e grazie per le belle parole. Non posso che concordare sulla scena che citi, è un altro dei momenti top di questa storia, utile a definire ancora meglio le nette differenze tra un uomo di fede (decisamente ingenuo) come il reverendo e un uomo d’azione come Tex, che meglio di chiunque altro conosce la spietatezza del west e dei vermi come Blackbird che lo popolano, del resto c’erano stati già in precedenza diversi accenni in questo senso. Per quanto riguarda il finale e più in generale il personaggio di Colorado Belle è vero che si naviga nel territorio dell’ambiguità (giusto così!) ma in tutta sincerità ricordo che fin dalla mia prima lettura mi sembrò evidente che si trattava di un fantasma e non di una presenza reale, del resto per logica era difficile immaginare che una donna sola potesse vivere per molto tempo (mesi, anni?) in una città fantasma, frequentata a volte persino dalla stessa banda di Deadman Dick senza farsi scoprire. Per paradosso, ma questa è solo la mia idea, il vero colpo di scena sarebbe stato quello di scoprire che Alice non era morta, chiaramente in questo caso Boselli avrebbe dovuto spiegare come aveva fatto a sopravvivere e perché si ostinava a rimanere tutta sola a Yellow Sky.
  24. Kamoose

    [538/539] Colorado Belle

    Riletta a distanza di molti anni questa storia mantiene intatte le sue prerogative e i suoi punti di forza. A dominare su tutto è proprio la capacità di Boselli e Font di creare un'atmosfera ricca di fascino e di mistero, un climax narrativo da classica ghost/story che tuttavia non rinuncia alla necessaria carica action e alla proposizione di un Tex assoluto protagonista, granitico e implacabile giustiziere. La sequenza iniziale che vede Kit Willer arrivare nella città fantasma di Yellow Sky si apre con la voce fuori campo di Colorado Belle, una trovata originale di gran classe che oltre ad introdurre la figura della sfortunata co-protagonista è fondamentale per imprimere alla storia quell’atmosfera misteriosa dal tratto tipicamente gotico che le strepitose matite di Alfonso Font fanno quasi uscire dalle pagine. Il disegnatore spagnolo è bravissimo nelle definizione degli ambienti quanto nella rappresentazione degli elementi atmosferici, il Colorado descritto in questa storia ci appare con i suoi improvvisi temporali inospitale e freddo, ci sembra quasi di sentire gli spifferi del vento sulle assi marce del Colorado saloon, trasportati come per magia dentro la storia e di questo bisogna dare i massimi riconoscimenti a Font autore di una prova maiuscola. Boselli non gli è da meno perché in un racconto che punta molto sull'ambientazione e sull'atmosfera riesce ad inserire un Tex solido e classico, che "assalta" il campo di Bisonte nero rendendosi protagonista di un duello vecchio stampo contro il viscido e sfuggente Blackbird, uno scontro dall'esito scontato ma dalla messa in scena appassionante e realistica, Blackbird così come tutti gli elementi della banda di Deadman Dick sono perfettamente descritti nella loro essenza di assassini senza scrupoli (la sequenza dello sterminio della carovana lascia il segno). L'elemento fantastico nella saga texiana non è certo una novità, in questo caso viene proposto senza esagerare e il risultato è a mio avviso ottimo, anche se devo ammettere che fin dalla prima lettura, vecchia ormai di molti anni, il colpo di scene finale mi è apparso abbastanza "telefonato", cosa che tuttavia non ha scalfito minimamente il piacere della lettura. Storia: 8 Disegni 8.5
  25. In linea generale io non sono contrario a nessun disegnatore, è chiaro che nomi come Zerocalcare o Ortolani sono lontanissimi dal realismo di Tex e al massimo si potrebbe provarli in qualche storia breve.
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