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la tigre nera

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da la tigre nera

  1. Alcune tavole in anteprima dal prossimi numero in uscita a ottobre:Anteprima tavole "Trappola a San Antonio"
  2. la tigre nera

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Link alla recensione della storia dal sito di Ubc:Recensione Ubc
  3. La cartolina della NR n° 334 colorata da Villa:
  4. La cartolina della ristampa in edicola, "Acque Mortali", con la colorazione originale:
  5. la tigre nera

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Ho preso oggi l'albo in edicola e gli ho dato una rapida sfogliata tanto per vedere la qualità dei disegni e farmi un idea generale. Devo dire che ho trovato una netta somiglianza tra i disegni di quest'albo e lo stile di Seijas, che non posso certo annoverare tra i miei preferiti.
  6. la tigre nera

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Altra anteprima dal prossimo mensile di Tex:
  7. la tigre nera

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Anteprima del tex n° 633 dalla pagina facebook di Gianluca Acciarino:
  8. Con qualche giorno di ritardo vengo a commentare anch'io l'ultima prova di Nizzi per Tex. La storia è buona ma niente di esaltante. Si allinea, a mio, avviso sul livello delle ultime prove di Nizzi come "La rivolta dei Cheyenne" o "L'artiglio della tigre" cioè delle storie discrete a volte un po scontate ma che tutto sommato ho trovato piacevole leggere anche perchè a tratto hanno avuto il pregio di riscoprire comportamenti e temi classici delle storie del ranger che ultimamente erano stati un po accantonati e si erano visti di rado. Bello rivedere i classici prepotenti che vengono malmenati come se niente fosse da Tex e Co. come ai vecchi tempi e trovare un argomento classico, strausato ma sempre piacevole da leggere (se scritto bene) come quello delle guerre indiane. Capitolo disegni: ho trovato molto belli e piacevoli i disegni di Filippucci che secondo me sono particolarmente adatti all'ambientazione nevosa. In conclusione una storia di addio di Nizzi più che dignitosa. Mi dispiace che Nizzi abbandoni Tex ma posso dire che forse è meglio così. Lui ha gia dato tanto per questo personaggio e ormai è tempo che si facciano avanti altri autori e che portino in dote al personaggio il proprio stile e la propria caratterizzazione. Rimango molto grato a Nizzi perchè è stato grazie alle sue storie che ho iniziato al leggere Tex. Trama 7Disegni 7/8
  9. la tigre nera

    Galleria Di Maurizio Dotti

    Un gran bel Kit Carson disegnato dalle penna di Maurizio Dotti.
  10. Una curiosità sulla storia: in origine Civitelli, nella scena di Tex e Kit sulla tomba dei genitori-nonni, sulle lapidi aveva messo le date di nascita e morte dei genitori di Tex che sono poi state cancellate da Nizzi in redazione. Queste date però sono svelate sul sito di Ubc: Mae Willer: 1814-1856; Ken Willer: 1812-1865
  11. la tigre nera

    Se Nizzi tornasse su Tex.....

    Piccolo OT: spero che tutte queste voci e questi piccoli segnali siano reali e abbiano fondamento. Un impegno ristretto di Nizzi come sceneggiatore (seppur di secondo piano, con un lavoro non a tempo pieno) sarebbe una cosa a me molto gradita sopratutto se dovesse garantire delle storie di una certa qualità. Di sicuro il suo stile vecchia maniera sarebbe molto apprezzato nel Tex attuale. Mi auspico che queste non siano davvero solo voci. Chiuso OT
  12. la tigre nera

    Se Nizzi tornasse su Tex.....

    Ma quale addio! Nizzi può riservarci sorprese ne futuro, anche piccole storie di 32 pagine, che peraltro gli sono congeniali, sarebbero più che accette! C'è da superare, probabilmente, qualche difficolt? con la SBE, ma perchè no è Io ci spero. E anche Fusco, storielle di 32 pagine, potrebbe dire di no è Questa formula dei nuovi color si presta a mille ipotesi, come presenze di autori che non se la sentono sulle 220 tavole, ma anche vecchi e improbabili ritorni ( come anche quello di cVilla)! Queste ipotesi si basano su indiscrezioni reali o sono tue semplici ipotesi?
  13. la tigre nera

    Galleria Texiana Di Jesus Blasco

    Ho imparato ad apprezzare molto il disegno di Blasco capace di rendere ottimamente la cupe atmosfere del west e non solo. Trovo che abbia dato il suo meglio su Tex nelle storie non puramente west come "La banda del teschio" nella quale disegna magnificamente le atmosfere delle paludi dei dintorni di New Orleans. Ammirevoli in questa storia le tavole che rappresentano la vecchia barca arenata sull'isola. Il grande rimpianto è che si approdato su Tex in età relativamente avanzata e di averlo potuto apprezzare solo per sei storie.
  14. Questa storia mi ha convinto molto e lasciato un ottima impressione. Nonostante sia una storia di un lunghezza limitata (non raggiunge i due albi) ho trovato che la trama costruita da Nizzi sia molto convincente, ben orchestrata e che trasmetta quel poco di mistero adatto a dare quel qualcosa in più alla trama che risulta semplice ma ben strutturata. Tutto ciò a riprova che anche con elementi semplici si può realizzare una ottima storia. Trovo che l'idea di far tornare un'associazione come la storica "Mano Rossa" sia un ottima trovata in grado di attirare l'attenzione dei lettori. Mi è anche piaciuto molto come Nizzi ha realizzato il ferreo aspetto della setta. Il tutto magnificamente assistito dai disegni fantastici di Blasco che un autore che ho sempre apprezzato specialmente nelle sue prime prove. Trovo perfetta la sua rappresentazione di Tex, che risulta duro e deciso, mente Carson è piuttosto insolito con dei capelli più lunghi del normale. Peccato aver potuto apprezzare questo grande autore per un numero ristretto di storie perchè sono convinto avrebbe dato molto alla serie. Trama 7,5Soggetto 7,5Disegni 8,5
  15. Per essere pignoli dimentichi "Chinatown" che se non sbaglio è lunga attorno alle 370 tavole.
  16. L'ho riletta un altra volta in questi ultimi giorni perchè la ricordavo come una storia non eccezionale e volevo vedere se l'idea veniva confermata. Devo dire che un pochettino l'ho rivalutata. Non è una storia così pessima soprattutto nella prima parte (quella svolta a Tampa) pur non toccando le vette di altre storie con Yama-Mefisto. Ho avuto modo anche di osservare con attenzione la qualità dei disegni di Galep: parte bene pur non essendo al massimo poi dalla scena dell'attacco alla Black Queen fino alle ultime 80-100 pagine di storia si può notare un calo piuttosto evidente. Torna poi su buoni livelli appena dopo l'inizio dell'ultimo albo. Concordo con Ulzana nel dire che il vero e proprio calo, quello più evidente, inizia con le storie di Nizzi a partire da "Gli strangolatori".
  17. Neanche io mi aspetto un capolavoro ma di sicuro una storia di livello nettamente superiore ad alcune storie lette negli ultimi mesi. Poi Nizzi mi è sempre piaciuto.
  18. Per forza, nel West c'erano gli indiani, che spesso avevano a che fare con affaristi corrotti e di tanto in tanto, dato che la corda troppo tesa si rompe, si ribellavano. Mica ci si possono inserire i nazisti (o i comunisti, per par condicio) o qualche movimentista comico barbuto dei tempi nostri! :lol:IMHO il problema non è cosa racconti, ma come lo racconti. Parla pure tranquillamente di indiani ribelli, rinnegati e affaristi senza scrupoli, ma mettici dentro un paio di personaggi di quelli che, nel campo del bene o del male (soprattutto), ti fanno stare con le palpitazioni a ogni pagina che giri, mettici della suspence, e poi aggiungi gli ormai mille volte richiamati ingredienti che fanno sè che Tex sia Tex, e poi pensi che ci si dovr? preoccupare del d'ja vu? Sono pienamente d'accordo con Cheyenne. Gli argomenti di cui si può parlare in un fumetto di genere western come Tex alla fine sono quelli che sono e per forza alla fine un po si devono ripetere specialmente dopo 630 albi e tutti gli speciali pubblicati. Quello che conta è come la si racconta la storia. Anche un soggetto "banale" può essere trasformato in un ottima storia se trattato con la giusta accortezza.
  19. Nizzi senza dubbio insieme in parte a Boselli è stato l'autore di Tex che ho maggiormente apprezzato, forse perchè è stato lui l'autore delle prime storie che ho letto, forse per il suo stile unico e diretto, forse per le storie molto originali che ha creato. Fatto sta che anche nelle storie peggiori non sono mai riuscito a rinnegarlo del tutto e ho sempre cercato di salvare quello che di positivo trovavo nella trama. Sono convinto che ci regaler? un addio con i fiocchi che lo farà rimpiangere. poi se lo dice anche Boselli possimo averne la certezza che sarà un ottima storia.
  20. Bel sondaggio Cheyenne. Penso che le cose che mancano al Tex attuale e che sarebbe bello poter rivedere sarebbero molteplici. Io voto per la maggior presenza di avventure con protagonisti gli indiani Navajo e non. Solo Nizzi sembra aver affrontato ultimamente trame di questo tema. Inoltre non sarebbe affatto male poter vedere di nuovo i consueti simpatici siparietti comici tra Tex e i pards ma senza esagerare troppo. Penso che sarebbe anche un bene poter vedere maggiormente il quartetto al completo che sembra essere stato dimenticato. Sono convinto che i pards in qualsiasi storia siano un valore aggiunto. Presenza e ritorni di amici e nemici storici, a mio avviso, non possono che fare bene alla serie. Tra gli amici ce ne sono molti dimenticati (Cochise, Pat, ecc.) e alcuni che essendo stati creati da altri autori ho paura che saranno dimenticati anche si mi auguro il contrario (Gen. Davis). Spero che gli autori guardino il sondaggio e ne traggano ispirazione.
  21. la tigre nera

    Le domande a Tito Faraci

    Ciao Tito! Volevo porti una domanda che riguarda te e i tuoi lavori ma anche più in generale tutti gli sceneggiatori attuali di Tex. Negli ultimi anni con il lento abbandono di Nizzi e l'avvento di nuovi sceneggiatori nei dialoghi del nostro fumetto preferito si è visto un lento ma incessante abbandono dei siparietti comici classici dello stile di Glb, Nizzi e, in parte, anche di Nolitta. Volevo chiederti il perchè di questa cosa, se è una scelta degli autori o una linea redazionale e se secondo te è un bene o un male l'abbandono di questi piccoli intermezzi spiritosi. Grazie
  22. la tigre nera

    Il Tex Di Tito Faraci

    Personalmente non sono mai stato un grande stimatore delle trame di Faraci anche se non parto mai prevenuto nei confronti di un autore. Faraci ha dimostrato di saper scrivere delle storie molto buone tipo "Lo sceriffo indiano" o "L'uomo di Baltimora" però trovo che nelle ultime storie e soprattutto "Braccato" , "L'inseguimento" , e solo in parte "Sotto Scorta" ci sia stato un notevole calo pur avendo a disposizione dei soggetti che potevano garantire storie ad ampio respiro. Le ho trovate fin troppo semplici e scontate, lasciando ben poco all'immaginazione e con trame che sembrano davvero troppo ovvie. Recentemente ho riletto alcune delle ultime trame di Nizzi che è stato spesso brutalmente criticato per trame ovvie, scontate e poco lavorate. B? dopo avere fatto un rapido confronto le trovo di livello assolutamente più alto rispetto agli ultimi lavori di Faraci. Non dico che Faraci sia un autore non adatto a Tex ma trovo che abbia sviluppato, negli ultimi lavori, delle trame con poca convinzione e che non sia arrivato ai livelli qualitativi richiesti per una serie di livello e del blasone di Tex. Inoltre ho notato che purtroppo anche Faraci si è adeguato all'attuale stile di Tex che ho trovato un po troppo serio, dove sono finiti i classici siparietti comici tipici di Glb e Nizzi? Cosè facendo si snatura il personaggio che abbiamo amato in tutti questi anni. Mi auguro di poter almeno ritrovare un Faraci sui livelli delle sue prime storie e che in futuro possa anche arrivare a compiere un definitivo salto di qualità in positivo.
  23. la tigre nera

    [384/387] Furia Rossa

    Ti faccio notare una tua piccola svista: la sceneggiatura è del grande Claudio Nizzi è non di Glb
  24. Le prime piccolissime anteprime dal sito dell' Sbe. Non rendono molto l'idea per ora.
  25. Ripongo molto fiducia nell'ultima prova di Claudio Nizzi. Mi aspetto (e spero) sia la classica zampata del vecchio leone. Sono fiducioso. Sotto il profilo dei disegni da Filippucci mi aspetto una prova di livello e sono convinto che le atmosfere innevate possano essere ben valorizzate dallo stile di Filippucci.
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