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juanraza85

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Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    In effetti VOODOO anche secondo rende molto meglio... E, tanto per andare celermente in off topic 😁, aggiungo che ho sempre trovato grossolani in Tex i nomi "galvanizzati" (su tutti mi sovviene il vicesceriffo di Topeka!, chiamato Mosè anziché Moses)...
  2. Una bella storia, molto classica e totalmente glbonelliana, ricca di azione ed impreziosita da dialoghi che qui, forse, raggiungono vette tra le più alte dell'intera serie, eppure a mio personalissimo parere le manca il cosiddetto quid in più per poter fare parte dell'olimpo della texianità. Il mio quasi omonimo @Juan Ortega ha già illustrato in modo pressoché perfetto le peculiarità dei cinque principali antagonisti, truffatori ed assassini senza scrupoli che ricevono il giusto castigo da Tex e company: osservazioni che sottoscrivo appieno ed evito dunque di ribadire, però a titolo personale aggiungo la mia impressione secondo cui, per quanto figure interessanti, forse essi al tempo stesso costituiscono paradossalmente una sorta di punto debole della storia, ovvero che stringendo non mettono mai seriamente in difficoltà Tex ed i pards, dimostrandosi in fondo quel che sono. Ovvero, sciacalli della peggiore specie, evidentemente in grado di delinquere solo ed esclusivamente a danno di persone ingenue ed inermi, ma del tutto incapaci di contrastare gente risoluta come il quartetto dei Nostri. Sciacalli che, in quanto tali, non esitano ad uccidersi tra loro nel momento in cui Tex inizia a puntare deciso nella loro direzione. L'unico tra loro a creare qualche difficoltà ai Nostri è lo sceriffo, seppure vada detto come si intuisce sin dalla comparsa, o meglio sin dal titolo dell' albo principale, che razza di individuo possa essere, per di più neanche così abile a tenersi dietro le quinte come pretende di fare. Decisamente più interessante, benché forse non valorizzato da GLB come avrebbe potuto, l'ambiguo cinese Li-Wong, una sorta di "quinto membro e mezzo" della cricca di farabutti, che non ne fa effettivamente parte ma collabora con loro ed aspira a diventare uno di loro. Tex ne intuisce la personalità e - dopo un dialogo di grandissima rilevanza narrativa, secondo me il migliore della storia - chiude un occhio sui suoi peccatucci in cambio della testimonianza, anche se non trovo proprio da Tex scendere a patti con un furfante che si è macchiato di un omicidio a sangue freddo. Così come non ho trovato molto da Tex rassegnarsi in modo assai passivo al linciaggio di Crandall: considerando il suo altissimo senso della giustizia, mi sarebbe piaciuto ed anzi mi sarei aspettato che quantomeno si facesse raccontare l'accaduto, per assestare due cazzotti sulla faccia dei capi dei linciatori. Un Tex, quello che io ho visto in azione in questa storia, che probabilmente guarda più all'obiettivo in sé che al perseguimento di una piena giustizia, come sta a dimostrare l'eccesso di clemenza secondo me adoperato con Li-Wong. Di fatto inappuntabile, invece, la prova ai disegni di Erio Nicolò, il cui tratto pulito, essenziale ed assai realistico si adatta perfettamente a questa vicenda.
  3. Premettendo che sono del tutto scevro di opzioni tecniche di disegno, e quindi posso basare il mio giudizio su mere considerazioni estetiche, personalmente ho sempre ritenuto Villa un disegnatore ed anche un copertinista coi controfiocchi, capace di conferire grande espressività a Tex ed in generale ai personaggi che raffigura nelle sue cover. Ed aggiungo che, forse dietro influenza del mio avvicinamento a Tex datato 2001, sono forse talmente "assuefatto" a lui da ritenerlo, come copertinista, di livello superiore anche ad un mostro sacro come Galep. Al contempo, ed al netto di qualche fisiologico passaggio a vuoto, non ritengo affatto che le cover di Villa siano poco dinamiche, basta citare quelle portate ad esempio da @MacParland. Vogliamo poi trascurare la bellezza evocativa di copertine di Tex l'inesorabile, L'ombra del Maestro o I tre fratelli Bill, solo per citarne tre di grandissimo impatto emotivo, per tacere di quella de Il passato di Carson? Il tutto a dimostrazione, a mio modestissimo parere, di una grande versatilità e volontà di sperimentare, pur nel rispetto di una classicità che mi auguro possa contraddistinguere le copertine di Tex e degli albi SBE in generale ancora molto a lungo, o meglio nei secoli dei secoli 😜. Riservandomi, infine, di riprendere eventualmente in un prossimo post la questione delle altre pubblicazioni bonelliane, mi limito per il momento a sottoscrivere quanto scritto da @MarrFarr, ossia l'altissima qualità del parco di copertinisti di cui la casa editrice può disporre (ne cito giusto due, Piccinelli di Zagor e Riboldi di Dampyr), ed ha dunque il dovere di tenersi stretti.
  4. juanraza85

    [397/399] Topeka!

    Idea di base di per sé non originalissima, trama molto classica e senza tanti fronzoli, antagonista potente, scaltro e pronto a tutto. Tre ingredienti mescolati con sapienza da Nizzi che, secondo me, gli hanno consentito di realizzare una storia di buonissimo livello, che si rilegge sempre con piacere. Adattissimi a siffatta storia, a mio parere, i disegni dal tratto "ruvido" di Jesus Blasco. Giunti a Topeka sulle tracce di una banda di criminali, Tex e Carson non si tirano certo indietro di fronte alla prospettiva di dare una lezione al prepotente locale Torrey, che ricalca in tutto e per tutto i boss mafiosi dei nostri sventurati giorni, il che francamente me lo rende ancora più odioso di altri antagonisti affrontati dai pards in altre circostanze. Inevitabilmente, dunque, provo sempre un particolare piacere ogni qual volta, rileggendo questa storia, vedo Tex e Carson mandare in frantumi un pezzo alla volta i suoi affari criminosi, coadiuvati da galantuomini quali lo sceriffo Stoddard, il vice Mosè ed il consigliere Thorton, unici tra i cittadini di Topeka a schierarsi con loro. Il mio grosso rammarico, sebbene indubbiamente funzionale al fine degli eventi, è la morte di Stoddard per mano della stessa banda criminale che i due pards stavano inseguendo, assoldati espressamente dallo stesso Torrey. Quel che, a mio giudizio, impedisce a questa storia di decollare ad un livello ancora più alto risiede nell'opera figura di contorno che, nella seconda parte, Nizzi riserva a Carson, uccellato per ben due volte da Torrey, e parimenti nella morte dello stesso malavitoso, travolto dal suo stesso carro uscito fuori strada e non punito secondo giustizia.
  5. juanraza85

    Kit Carson

    O quella, o uno speciale appositamente dedicato (magari un Maxi)...
  6. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    E' proprio qui che volevo arrivare, ed appunto per questo che io non darei per scontato che Carrillo fosse uno zombie. Anzi, personalmente dubito proprio che Tex lo abbia ucciso, ed anche io sono dell'avviso che Ruju abbia in serbo qualche colpo di scena che leggeremo il prossimo mese...
  7. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    Dopotutto, benché le movenze di Carrillo lasciassero a prima vista dedurre che lo fosse, potrebbe non essere stata ancora detta l'ultima parola circa l'eventualità che questi possa essere davvero uno zombie...
  8. juanraza85

    Kit Carson

    Lo so io. C'è qualche speranza e possibilità che prima o poi anche noi lettori si possa conoscere qualcosa di più dettagliato sulla biografia di Kit Carson prima del suo arruolamento nei Texas Rangers, compresi gli eventuali trascorsi da cacciatore di bisonti 😬??
  9. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    Tra le varie scartate, a mio personalissimo gusto la migliore e la sola che avrei preso in considerazione in luogo di quella poi scelta è questa.
  10. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    Tra le bizzarrie che sembrano contraddistinguerlo, e che mi auguro saranno meglio valorizzate e spiegate nel prossimo albo, questa è difatti di gran lunga la meno strana, ed anzi concordo con te che conferisce al pistolero un'aura ancora più sinistra.
  11. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    Bellissima, tranne ovviamente quell'orribile triangolino rosso che ci comunica della medaglietta in omaggio... Ma tant'è!! In ogni caso, per quanto mi riguarda è già di per sé un enorme sollievo che già da maggio non dovremo più sopportare le anonime copertine celebrative che ci hanno propinato in questo mese 😁..!
  12. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    In effetti, è suonato assai strano anche a me leggere e dunque constatare che, in un paese di poche anime, le marachelle del sindaco e della sua cricca fossero pressoché di pubblico dominio (non solo il maggiordomo che Tex becca a rubare, ma praticamente l'intera cittadinanza), mentre il loro principale avversario politico, che si premurano di fare eliminare, avesse al riguardo solo qualche sospetto 🤔...
  13. Mi sono posto la stessa domanda, e la risposta che mi sono dato risiede nelle celebrazioni degli 80 anni della SBE: la presenza in copertina del quartetto al completo ha, quindi, uno scopo chiaramente celebrativo. Certo, in tale ottica avrebbe avuto decisamente più senso pubblicare una o due storie in cui comparissero tutti e quattro, ma tant'è.
  14. juanraza85

    [726/727] Il pistolero vudu

    Personalmente, devo confessare che, date le premesse, da questa storia mi sarei aspettato qualcosa di più. Nulla vieta che la vicenda possa ancora decollare nel prossimo albo, intendiamoci, tuttavia per ora non nascondo di essere un po' deluso. L'idea alla base della sceneggiatura sinora imbastita da Ruju non sarebbe neanche male, anzi, il problema risiede nell'inconsistenza e nella caratterizzazione pressoché nulla della cricca criminosa in guanti bianchi connessa in modo alquanto contorto all'antagonista principale, un pistolero stregone di cui (almeno per ora) si sa poco o nulla, benché sia un personaggio su cui un autore può imbastire di tutto. Assurdo il tentativo di agguato che non solo sventa, ma da cui esce sin troppo facilmente vincitore: con tutto il rumore fatto dagli aspiranti attentatori e ben cinque torce accese, chiunque sarebbe quantomeno riuscito ad accorgersi di loro. Avrei anche avuto da ridire sulla mancanza assoluta di spiegazioni circa la presenza di Tex e Carson in Louisiana (cui, per fortuna, ha fornito spiegazione @ymalpas), in (s)compenso ho trovato assai forzato il "pretesto" adoperato da Ruju per far sì che Tex e Carson si adoperassero per tale avventura: davvero non poteva architettare nulla di meglio della richiesta di una giovane ma sconosciuta fanciulla di essere scortata dai due presso lo zio, con la scusa di volerglieli far conoscere? Benché reputi il suo tratto tra i più adatti ad una storia del genere (probabilmente, poiché l'ho conosciuto sulle pagine di Magico Vento, serie piena di storie di tal guisa), anche a me la prova di Ramella è sinora sembrata meno brillante della precedente performance con Proteus. Insomma, non rimane che sperare che le mie perplessità vengano dissipare dalla seconda parte in uscita tra un mese.
  15. Due storie di livello alquanto mediocre, da sufficienza risicata, e nulla più. Senza scendere troppo in dettagli, provo a motivare il mio giudizio. Ne Il segreto della missione spagnola, a parte il fatto che il segreto non è più tale praticamente dalle primissime battute della storia, non ho trovato di alcuna utilità ai fini della trama l'inserimento della solita banda di apaches ribelli fuggiti dalla riserva, pressoché irrilevante rispetto a quello che è il vulnus della questione, anzi ridotto a mero pretesto: per cui, tanto valeva, almeno a mio avviso, trovarne un altro, foss'anche più banale. Per il resto, solita storia targata Nizzi ultimissima maniera, senza sbavature ma di guizzi neanche l'ombra, disegni di Torti penalizzati da volti talmente caricarurizzati da risultare inverosimili. Poco da dire, invece, riguardo Neve rossa, di fatto una storiella riempitiva, in cui Tex viene "costretto" da Ruju ad apparire sin troppo impacciato, al cospetto di avversari dai nervi tutt'altro che saldi e, dunque, decisamente irrilevanti. Un brusco passo indietro rispetto alle ultime prove, dunque, per Ruju, così come trovo sia da rivedere De Luca ai disegni, contraddistinti da notevole discontinuità da pagina a pagina, specialmente nei volti.
  16. juanraza85

    [211/213] Tucson!

    Buonissima storia, che trasuda atmosfere western da qualsiasi angolazione, ma che a causa di qualche carenza non può reggere il paragone con altre avventure di Tex. Il punto di forza, va da sé, è la lotta che Tex ed i pards intraprendono contro il "ring" di Tucson, accozzaglia di delinquenti in guanti bianchi che, forti del potere dei loro dollari e dei loro appoggi politici, fomentano tensioni tra apaches e coloni al fine di accumulare altro denaro ed altro potere profittando di uno stato di emergenza che essi vorrebbero rendere pressoché perenne. Una lotta giusta e senza quartiere, quella di Tex e company, contraddistinta, come del resto nei canoni glbonelliani, da sparatorie, scazzottate e metodi di indagine assai sbrigativi, oltre a tante battute di spirito, spesso e volentieri a "danno" dello sceriffo Tom Rupert, qui alla prima apparizione ed ancora comprensibilmente poco avvezzo ai modi dei quattro pards. La grande delusione della storia, tale da pregiudicarne a mio avviso una riuscita ancora migliore, risiede invece nella scarsa consistenza di fondo dei membri del ring e dei loro sgherri bianchi o apaches, evidentemente più che adeguati per spadroneggiare sui deboli, ma decisamente inadeguati per contrastare gente pronta a tutto e forgiata da battaglie ben più ardue come Tex, Carson, Kit e Tiger. Scroscianti applausi, invece, per Letteri, in grado di forgiare disegni di grandissima qualità che esaltano ulteriormente la trama.
  17. juanraza85

    [209/210] Linciaggio

    Riletta domenica dopo anni, ed ho ben potuto comprendere come mai non ne conservassi il minimo ricordo: pur partendo da un'idea diversa dal solito, pian piano quella che sembrava essere una crociata della Giustizia contro il più becero razzismo condotta da Tex diviene nei fatti una resa dei conti tra il Ranger e mezzo paese, fomentato ad arte dal pezzo grosso locale, provvisto di un armadio pieno di scheletri di cui non gli sembra il caso di far sapere ad un rappresentante della legge. In altre parole, come già sottolineato da altri nei rispettivi commenti, poco per volta il tema della lotta di Tex al razzismo scivola via, divenendo un mero pretesto per una serie di sparatorie e, successivamente, con la partecipazione anche di Carson nel frattempo sopraggiunto, l'inseguimento del commerciante ed ex bandito Warner, che culmina però con l'annegamento dello stesso, e con i due pards che devono accontentarsi di recuperare il bottino sistemato sulla della del cavallo. Assai pochi gli altri spunti. Senz'altro degno di una celere riflessione Boone, ex ranger e vecchio amico di Tex, anch'egli nel complesso poco caratterizzato ed anzi "macchiettizzato", ovvero dipinto da GLB come un uomo letteralmente sopraffatto dalla disperazione per la tragica morte del fratello, e totalmente incapace di ascoltare il senso di giustizia che, in teoria, il passato al servizio della legge avrebbe dovuto inculcargli. Merita altresì un piccolo tributo il gambler Edwin Doyle, ucciso dai razzisti del paese nel tragico assalto alla prigione, anche se mi è sembrata un po' forzata la sua immediata ed incondizionata combutta con Tex. Parimenti forzata, a mio parere, l'ostinazione con cui l'ex schiavo va a cercarsi, in un paese di irriducibili razzisti, i guai che poi gli piovono addosso e lo portano a morire nel medesimo assalto alla prigione. Una gran delusione anche per me, infine, la caratterizzazione grafica che il urbana bravo Nicolò ha impartito al paese ed ai suoi abitanti che, anziché in Tennessee, sembravano a tutti gli effetti essere in un qualsiasi punto del sud-ovest texiano (con l'accenno al lontanissimo carcere di Yuma come ciliegina sulla torta). Ultima ma non meno importante considerazione, resta da capire quale motivo avesse spinto Tex e Carson fino in Tennessee. Un breve accenno non avrebbe guastato, almeno secondo me.
  18. Pienamente d'accordo. Anche io preferirei che gli autori continuassero a concentrarsi sull'impostazione attuale della serie, e contestualmente che dessero priorità ai collegamenti con i primissimi albi della regolare e, di conseguenza, alle apparizioni dei comprimari "storici" ed altre guest stars, oltre che eventualmente al recupero di qualche personaggio apparso nei flashback delle storie della serie primogenita (a me, ad esempio, non dispiacerebbe assistere all'incontro di Tex con il simpatico sergente Buster comparso in Golden Pass, nel quale a sentire Tex il militare gli salvò la vita). Con tanta e tale carne al fuoco, di spazio per un nemico ricorrente per il giovane Tex ne vedo poco, per quanto sia sin troppo ovvio che l'ultima parola in merito tocca a Boselli ed il suo team di autori (anche se non dispero ci "ascoltino" )... Posta la questione in siffatti termini, credo che in fondo si possa considerare tale il recentemente defunto Coffin, riproposto più di una volta ed opportunamente inserito in un contesto narrativo ad hoc.
  19. Io sinceramente spero di no. Il supernemico seriale che torna dopo ogni tot di anni mi ha stufato alla grande. Concordo con Loriano, non tanto perché io non condivida a prescindere la comparsa nella serie di un eventuale arcinemico (in fondo, il fumetto si è sempre nutrito di tali escamotages), quanto piuttosto poiché, data la differente impostazione di base di questa serie rispetto alla regolare (in primis, la serrata ed opportuna continuity, che ne comporterà la già programmata benché ancora lontana conclusione), un nemico ricorrente, considerando se vogliamo tale un antagonista che compaia più di due volte, sarebbe estremamente complicato da gestire. Senza considerare che, a ben vedere, Tex si è sbarazzato proprio nell'ultimo albo di questa storia del suo primo acerrimo nemico ricorrente...
  20. Io arriverei almeno fino a quando Kit si unisce in pianta stabile al padre. Abbiamo qualcosa come 15 anni di vita di Tex su cui abbiamo visto pochissime storie e vorresti lasciarle nell'oblio? Non sia mai ..!!! Se anche vi fosse qualcuno contrario a tale programma, quello non sono certo io ! Quanto al futuro ma non prossimo incontro con Montales, credo proprio che non sarà un gran problema attendere eventualmente anche più di 3 o 4 anni, se come tutti auspichiamo la qualità media delle avventure del giovane Tex si manterrà su questo livello .
  21. Tutte notizie interessanti ed ottime, tranne forse quella secondo cui per vedere Montales dovremmo attendere ancora 3 o 4 anni almeno (ma ce ne faremo una ragione )... Per quanto concerne dunque il termine ultimo della serie, quando si può ipotizzare potrebbe sopraggiungere? Forse allorquando Tex incontrerà Lilyth? O anche un po' oltre, ovvero i primi anni di vita di Piccolo Falco e la drammatica scomparsa della figlia di Freccia Rossa? Mi scuso per l'off topic, ma vi sono stato indotto dalla precedente argomentazione .
  22. Assolutissimamente d'accordo. La statura del personaggio, benché subdolo antagonista, e la grandezza e la bellezza della storia stessa sarebbero di fatto vanificate da un suo ipotetico ritorno. Ma, per fortuna, stando se ben ricordo ad un suo post di qualche tempo addietro pare proprio che Boselli non abbia alcuna intenzione di riproporlo .
  23. juanraza85

    [651/653] Luna Insanguinata

    Mi stupirei, e non poco, se l'avessi davvero scritto in quei termini. Non è da Tex. Credo che ti sbagli. Anzi, ne sono sicuro. Infatti non viene mai detto esplicitamente, solo lasciato intendere dal contesto della discussione appena successiva al salvataggio della ragazza. Non sarebbe stato in effetti da Tex (inteso sia come personaggio che come serie) parlare esplicitamente di un atto così esecrabile, e credo proprio sia stata la scelta migliore.
  24. juanraza85

    [651/653] Luna Insanguinata

    Incuriosito dai commenti scritti di recente, nel pomeriggio di oggi ho deciso di rileggermi ancora una volta questa storia, anche con lo scopo di poter dare un voto attendibile e non "ostaggio" di ricordi non freschissimissimi. Se le precedenti letture mi avevano regalato buonissime impressioni, grazie a quest'ultima rilettura ho potuto apprezzare pienamente quest'OTTIMA storia, dal sapore molto "brutto, sporco e cattivo", e proprio per tale motivo per nulla banale. Bravissimo Boselli, dunque, a sceneggiare una vicenda che - come saggiamente sottolineato tempo addietro da qualcuno in un altro topic - ricorda nello stile un po' il Deadwood Dick di Lansdale, contraddistinta da una dose di cinismo forse inusuale per i canoni texiani (l'implicito accenno alla violenza subìta da Ada Stark per mano di Charvez, due uomini uccisi per porre fine alle loro sofferenze), ma sicuramente rapportata alla risoluta ferocia della banda comanche guidata dal crudele Charvez, che non lesinano atti di perversa crudeltà pur di attirare in trappola Tex ed il manipolo di uomini che, volenti o nolenti, si uniscono a lui. Un manipolo di variegata umanità, non tutti cavalieri senza macchia e senza paura, ma perfettamente funzionali al fosco ritmo della vicenda. Una caccia drammatica, quella guidata da Tex e dal rancher Rick Simmons, durante la quale diventa difficile capire chi, tra loro ed i comanches, siano i cacciatori e chi le prede. Molto complessa la personalità di Charvez, assai di più del tipico predone indiano: tenace, dotato di subdola audacia e spietata crudeltà, sedicente stregone col gusto per il macabro, decide di andare a riprendersi il figlio Daniel lasciando dietro di sé una lunga scia di sangue, tutto per attirare in trappola Tex e Rick ed ottenere una vendetta che attende da anni. A decretare la sua sconfitta, oltre alla vittoria di Tex nel duello, il provvidenziale rinsavimento di Daniel e, soprattutto, l'intervento della madre Ada, che spara a bruciapelo sul predone, dimostrandosi donna coraggiosa e determinata che, con il senno di poi, sarebbe risultata certo più determinante di molti degli occasionali compagni d'avventura di Tex, oltretutto tutti morti tranne Simmons e Silent Foot, una formidabile "sagoma" qui alla sua prima apparizione. Ulteriore valore aggiunto, per una storia dalle tinte tanto cupe, i disegni di Mastantuono, che hanno reso l'atmosfera ancora più gravida di tensione.
  25. Capita, e sotto certi punti di vista è un bene che sia così... Come al contempo è un bene che i gusti di ciascuno di noi non siano sempre per forza i medesimi . A me, ad esempio, nel complesso questa storia è sempre piaciuta. Su questo non sono invero molto d'accordo... Tale scelta di sceneggiatura potrebbe essere interpretata anche come un tentativo dei due lestofanti di allontanarsi dalla regione in un modo cui la legge non avrebbe potuto immaginare. In questo senso secondo me ci potrebbe anche stare, certo poi il furto dell'orologio d'oro commesso da uno dei due e il successivo tentativo di fuga li sputtana e soprattutto dimostra al contrario la loro scarsa intelligenza... Credo che in un modo o nell'altro Tex e Carson se la sarebbero cavata lo stesso... Anche perché Tex pur non dandolo troppo a vedere aveva già preso a coltivare qualche sospetto sul ragazzo e non solo... Non più di tante altre volte, secondo me, né ho trovato le sue lame poco spontanee, al massimo mi pareva gli girassero i zebedei un po' più di altre volte, in effetti... Ma anche questo credo possa capitare a chiunque !!
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