Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    1695
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    36

Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. juanraza85

    Dopo Il 700

    A dire il vero Magico Vento viveva tra i Sioux ...
  2. juanraza85

    Dopo Il 700

    Mi permetto educatamente ed in punta di piedi di cambiare argomento, per formulare una nuova "proposta" per il post 700 texiano dal sapore magari vagamente antropologico . Probabilmente non ha più nemmeno troppo senso né immagino sia facile iniziare a curarsene ora, ma personalmente non mi dispiacerebbe se nelle storie di Tex ambientate nella riserva si cominciasse in qualche modo ad illustrare alcuni aspetti della società navajo quali la suddivisione in vari clan o la cosiddetta "Via della Bellezza", fondata a sua volta sul principio dell'Hozhò, ossia la ricerca di armonia ed equilibrio con ciò che ci circonda. In verità già nel Color Tex Storie Brevi 2015 qualcosa in tal senso è stato fatto nella storia Chindi (nella tradizione diné, i chindii sono appunto gli spiriti dei morti, che oltretutto non possono essere nominati se si vuole evitare che essi tormentino chi fa il loro nome), quindi suggerirei si tirasse più frequentemente in ballo le tradizioni di questo popolo, per quanto esse siano complesse e dunque si possa capire come probabilmente in passato non hanno costituito mai grande motivo di spunto, per ovvi e legittimi motivi di semplificazione. Non so cosa possiate pensarne voi, pards, ma a mio avviso sarebbe interessante ...
  3. juanraza85

    Dopo Il 700

    L'eventuale ricomparsa di lord William Hodson non mi dipsiacerebbe, era senza dubbio un personaggio interessante... Poi è chiaro che debba esserci un'idea giusta...
  4. juanraza85

    Dopo Il 700

    Su zagor, certo non su Tex, di "Patagonia" ne basta una ! Senza nulla togliere alla suggestione dell'idea di Ely, concordo con Ymalpas, in quanto a mio parere Tex è una serie che, ferma restando la sospensione dell'incredulità sotto molti aspetti (uno su tutti a mo' di esempio, lo scorrere del tempo assai relativo" per i pards ed i comprimari più omeno ricorrenti rispetto alla maggior parte degli altri personaggi, ma si potrebbero citare anche i non infrequenti incontri/scontri con il sovrannaturale), deve comunque mantenere una sorta di realismo sotto altri, tra cui appunto l'aspetto meramente "logistico". Francamente, sotto questo aspetto, faccio un po' di fatica ad accettare quelle occasioni in cui Tex e company si trovano a dover affrontare viaggi che li tengono lontani dalla riserva per mesi (per quanto da idee simili in passato siano uscite storie bellissime, come il già citato Patagonia, o anche Giungla crudele, La Congiura e San Francisco) senza che ciò, almeno in apparenza, sembri comportare nulla per loro in termini di scorrere effettivo del tempo. Figuriamoci, dunque, se Tex andasse a finire addirittura in Sud Africa ...!!! Sarebbe costretto a stare lontano dai Navajos per almeno un anno, personalmente mi pare un po' troppo... Chiarisco ancora una volta che le mie sono opinioni strettamente personali, e ribadisco che non sono a prescindere contro queste storie dal tratto così spiccatamente esotico (tra l'altro ve ne sarà una nel prossimo futuro ambientata in Guatemala, sono comunque curioso di leggerla ), ma al contempo credo che in un territorio già di per sé immenso come quello composto dai "soli" Usa, Canada e Messico non manchino certo luoghi, tematiche e quindi materiale per storie avvincenti, senza per forza dover scomodare altri continenti o paesi troppo lontani, in particolare per la fine dell'800. Spero di non essere stato troppo prolisso e di aver espresso con chiarezza il mio pensiero, un saluto a tutti ;-)
  5. Anche io ho sempre avuto il sospetto che Rose potesse avere una sorta di attrazione per Tex, benché almeno stando a quel che si é visto tra i due non sembra sia successo nulla (del resto, non sarebbe mai potuto accadere esplicitamente il contrario )... Certo, come qualcuno aveva suggerito in passato qui sul forum, non sempre viene tutto espressamente mostrato , per cui non si può escludere del tutto che qualcosa potrebbe esserci stato (molto difficile ma non impossibile), tuttavia a mio avviso è decisamente più probabile che Rose abbia lasciato cadere sin da subito qualsiasi mira su Tex per evitare di sobbarcarsi ulteriori pensieri in un momento delicato, in cui le sue terre erano nelle mire di Brackett, limitandosi a beneficiare della presenza e dell'aiuto del nuovo arrivato. Quanto a Tex, che sono certo avrebbe comunque aiutato Rose a prescindere senza secondi fini, credo abbia volentieri approfittato della situazione facendosi prendere come lavorante nel ranch della donna, in modo tale da avere una base per proseguire nella ricerca dell'uomo che stava cercando da quelle parti.
  6. In effetti non è da Tex sparare ai propri avversari senza dare prima il tipico colpo di avvertimento... A me piace pensare che in questa occasione si sia comportato in questo modo poiché vi è stato costretto dalle circostanze, essendosi dovuto separare da Carson e Tiger e soprattutto essendo la vita del figlio e di una ragazza nelle mani di gente tutt'altro che raccomandabile. Per come la vedo io, purtroppo, si è trattato di una sorta di extrema ratio, per quanto convengo non sia stato bellissimo vedere Tex agire come un comune cecchino.
  7. Colgo l'occasione per rimpolpare questa simpatica discussione... Patto criminale (Tex n° 396, ottobre 1993) - Patto criminale (Cassidy n° 7, novembre 2010) Senza tregua (Tex n° 119, settembre 1970) - Senza tregua (Speciale Demian n° 3, novembre 2012) Minuti contati (Magico Vento n° 60, giugno 2002) - Minuti contati (Tex n° 559, maggio 2007)
  8. juanraza85

    Copertine Inedite...

    Sto risfogliando alcune vecchie discussioni sul forum, comprese quelle cui non ho mai partecipato, tra cui appunto questa. E, leggendo i vari post, mi sono potuto rendere conto di come alcune scelte editoriali da considerare col senno di poi - a mio modestissimo avviso - sbagliate abbiano privato noi lettori e cultori di Tex di autentici capolavori, tra cui appunto i quattro evidenziati da Anthony Steffen in questo suo vecchio intervento. Inutile aggiungere che condivido totalmente, davvero non c'è paragone tra quelle purtroppo scartate (dal mio punto di vista infinite volte più suggestive ed evocative) e quelle invece scelte (decisamente insipide quelle de L'ultima diligenza e I lupi rossi, passabili ma non entusiasmanti quelle di Mefisto! e Athabasca Lake). Stesso dicasi, a mio parere, per quanto riguarda le copertine mancate di Vendetta navajo, Sfida selvaggia (penso anche io si tratti di quell'albo) e Un soldato ritorna. Quelle scelte al loro posto sono state non dico brutte cpie ma quasi ... Discorso parzialmente diverso per questa, indicata come cover mancata de La città della paura, ma che data la presenza di tronchi d'albero prossimi a travolgere Tex mi viene da pensare fosse piuttosto stata disegnata per l'albo appena successivo, Le foreste dell'Oregon (in tale storia, il Ranger rischia appunto di fare questa fine). Sul piano grafico ed artistico, credo sia invece superfluo aggiungere che anche questa avrebbe secondo me reso molto di più rispetto a quella che è stata poi scelta... Mi auguro di non aver fatto un intervento fuori luogo o fuori tempo massimo, augurandomi inoltre che prima o poi possano esserci altre chicche del genere (se poi dovessimo godere di capolavori sulle uscite in edicola, meglio ancora ). Buona serata a tutti!
  9. Francob, ammetto di non convenire con il tuo giudizio, comunque sia pienamente legittimo e dunque da rispettare a prescindere . A mio avviso, al contrario, il finale della storia è stato il più consono e forse prevedibile dato il contesto nel quale si è svolta la vicenda: una comunità chiusa, nascosta e mantenutasi volutamente nel passato, nella quale ricchezza e violenza sono bandite, e che soprattutto persegue l'obiettivo - per quanto destinato prima o poi a cadere - di rimanere isolata dal mondo circostante, al punto da impedire a (quasi) tutti coloro che arrivano tra loro di andarsene. Di conseguenza, i pacifici abitanti non avevano che una opzione, ossia quella di tenere tra loro - inizialmente in prigione, successivamente chissà - i banditi superstiti, nella speranza che qualcuno di loro potesse ravvedersi. Del resto, vi era già stato un caso identico, dunque perché non dare anche ad altri tale possibilità? Se poi una vita del genere cambi le persone o piuttosto si limiti a tirare fuori la loro parte migliore, questo è un altro discorso su cui si potrebbe piacevolmente dibattere a lungo ... Ridadisco che, pur avendo apprezzato l'idea alla base della storia, non mi sento certo di classificarla tra quelle indimenticabili. E qui, anche in considerazione di quello che ci aspetta nell'immediato futuro (l'uscita di febbraio, che vedrà Tex e soci alle prese con l'ennesima tong cinese, tema non proprio originalissimo), devo convenire che a livello di novità e di qualità sarebbe forse stato lecito attendersi qualcosa in più. Fermo restando che ovviamente la prossima storia non è ancora uscita in edicola e quindi ancora ingiudicabile, né si può giudicare un intero anno di pubblicazioni dopo una sola uscita mensile, e va da sé che le somme potremo tirarle solo il prossimo dicembre .
  10. juanraza85

    [688/689] Il messaggero cinese

    La copertina è stupenda e superbamente realizzata sotto il profilo grafico, ma se posso permettermi una considerazione, più che un cinese - per via della carnagione almeno in apparenza olivastra ed anche dei tantissimi tatuaggi - l'energumeno in copertina mi sembrerebbe un canaco (di quelli visti nel Texone La valle del terrore) o addirittura un maori...
  11. Per quanto io convenga con chi ha sostenuto che non si tratta certo di una storia che passerà agli annali e che la stessa avrebbe potuto essere sviluppata in maniera meno prevedibile, devo dire di aver trovato questa doppia di Faraci&Venturi nel complesso abbastanza gradevole, una di quelle storie che, pur lungi dall'essere capolavori, "si lasciano leggere" con buona scorrevolezza. Nel mio caso, posso azzardare che il piacere sia diretta conseguenza dell'idea di fondo della vicenda, che sia pur rischiando di esagerare mi azzardo a definire un tentativo di "realizzazione dell'Utopia". Quest'ultima parola, difatti, letteralmente significa "buon luogo nel non luogo", e sta ad indicare una situazione ideale ma di quasi impossibile realizzazione. In questo, dunque, trovo che Faraci abbia fatto un buonissimo lavoro, tratteggiandoci una comunità autosufficiente, che ostenta la propria indifferenza per le ricchezze materiali e la repulsione per la violenza, chiusa nel proprio mondo ideale, ed in quanto gruppo chiuso portato direi per partito preso a diffidare a prescindere di qualsiasi straniero, visto come una minaccia in quanto ritenuto portatore di potenziali cambiamenti quando non di inganni. E, sempre per gli stessi motivi, contraddistinta dall'ostinata volontà di difendere il proprio autoisolamento, o quantomento di ritardare quanto più possibile i contatti con il mondo esterno, anche a costo di trattenere contro la propria volontà chi vorrebbe andare via, in quanto potrebbe mettere in pericolo il segreto. In tale contesto, dunque, sono dell'avviso che si possano prendere il confronto tra i pards e la banda di malviventi, nonché ciò che accade a Kit Willer, come un azzeccato pretesto per introdurre un contesto del genere. Ergo, ribadisco il mio gradimento per La città nascosta. Quanto ai disegni di Venturi, ritengo che, al di là di qualche dettaglio (tra cui l'improvvisa sostituzione dell'armamento di Tiger notato da Pecos), egli abbia compiuto un importante ed ulteriore passo in avanti nella raffigurazione dell'universo narrativo del Ranger.
  12. juanraza85

    Tex & Co. Ed Il Cibo

    In teoria potrebbero approfittarne in quel di New York tra qualche mese ...
  13. juanraza85

    Galleria Di Fernando Fusco

    Posso domandare se questa vignetta era per caso parte di una storia iniziata ma mai portata a termine?
  14. juanraza85

    Tex e giornalisti del West

    E va bene... Numeri 141-145. Non ti anticipo nulla sulla trama per non rovinarti la curiosità, ma ti consiglio caldamente di leggerla prima possibile. Buona lettura!
  15. juanraza85

    Il capitano Drake

    Barbanera è un tipico personaggio borderline, a tratti ambiguo, pieno di sfumature, da cui potersi aspettare tutto e il contrario di tutto, di cui ovviamente non è il caso di fidarsi fino in fondo... Insomma, uno di quei characters mai banali che possono contribuire alla stesura di una storia con i controfiocchi. Così è stato nelle due precedenti apparizioni, confido e credo che sarà così anche nella terza che personalmente attendo con trepidazione e grande curiosità ;-)
  16. juanraza85

    Tex e giornalisti del West

    Ti segnalo in primis la n° 403 Bande rivali (più i due successivi) in cui compaiono ben due giornalisti, Herbert Addison del "Phoenix Bugle" (di fatto coprotagonista della storia insieme a Tex e Carson) e Sam Pickens, proprietari, redattore, editore e tipografo (per citare le sue stesse parole) del "Tucson Herald". Addison ricompare poi a distanza di pochissimi numeri, precisamente nel 410 Orrore!, stavolta inviato del "Philadelphia Post". Per rimanere sulla serie regolare, come dimenticare Sam Brennan, direttore del "San Francisco Examiner" (probabilmente ispirato al quasi omonimo e realmente esistito Samuel Brannan, fondatore della rivista "California Star") che compare anch'egli in due storie, la prima volta nel n°61 La città senza legge e successivamente nel 354 La congiura. Mi viene poi in mente l'Almanacco 2001, in cui Tex ha a che fare con il simpatico Jerry Banyon, direttore ed unico giornalista dell'"Herald" di Sierra Vista. Questi gli esempi che mi sono sovvenuti, e che mi auguro tu possa apprezzare. Dovessi ricordarmene altri non mancherò di segnalarteli . Buona giornata! P. S. ho volutamente evitato di citarti due rappresentanti della stampa che giocano un ruolo da antagonisti (in particolare uno di loro) in uno dei più grandi classici texiani, di cui preferisco non rivelarti il numero esatto per non privarti del piacere della scoperta e della lettura
  17. juanraza85

    La famiglia Willer

    Se ben contestualizzati ed inseriti in storie ad hoc con ruoli funzionali non vedo perché no... Tuttavia ilrischio di "beautifulizzare" la serie sarebbe alto, quindi certe scelte andrebbero gestite con la massima attenzione...
  18. Manco dal forum da tempo immemore causa problemi tecnici al mio PC... Detto ciò, come ho quantomeno tentato di evidenziare tramite i miei voti nel sondaggio a mio avviso non sarebbe male se nelle anteprime si continuasse a fornire a noi lettori, a prescindere dal numero, vignette che non siano troppo spoileranti. Certo, mi rendo conto che ciò andrebbe a svantaggio in primo luogo di chi si avvicina a Tex per la prima volta o di chi lo legge solo saltuariamente e quindi da quelle vignette con allegate tre righette di anticipazioni magari può decidere di volta in volta se procedere o meno all'acquisto di un albo, tuttavia non dimentichiamo che, spoileranti o meno che possano essere, 2/3 vignette non potranno mai rendere del tutto l'impressione di come possa riuscire in ciò una storia letta per intero (molti lettori sono certo concorderanno che, soggettivamente, alcune avventure del Ranger non sempre hanno rispettato le loro attese, o viceversa possono essersi rivelate superiori ad esse), di conseguenza come potervi riuscire se non procurandosi un albo e leggerlo dalla prima all'ultima pagina ;-) ?? Un saluto a tutti i pards
  19. juanraza85

    [680/681] La pista dei Forrester

    Prima parte decisamente di buon livello, che lascia presagire un seguito altrettanto positivo e piacevole da leggere. Una menzione particolare va alla caratterizzazione psicologica dei tre fratelli rapinatori, tre personalità assai diverse tra loro, ed in generale di tutta la famiglia, molto ben rappresentata nel quadro in cui si trovano a vivere e enle contesto della minaccia che grava su di loro. Sarà in particolare interessante vedere come si svilupperà il loro rapporto di alleanza forzata con Tex e Kit, se durerà e fino a quanto durerà. Ad avermi lasciato un po' perplesso, devo dire, la scelta diegli autori di aver scelto Veracruz quale teatro della rapina che ha messo nei guai i fratelli rapinatori: dato che, come spiegato ad inizio della vicenda, essi erano soliti fare rapine in Messico per poi riparare nel Texas meridionale, mi suona strano che avessero deciso di andare a fare un colpo - per promettente che potesse essere - così tanto a sud, sapendo che poi avrebbero dovuto rifugiarsi oltre confine con una certa fretta...
  20. Dopotutto, senza rivangare di nuovo la mia personale congettuta su un eventuale sosia, Sumankan potrebbe anche non essere morto, bensì essersela "cavata" rimanendo invalido ma ancora perfettamente in grado di tessere losche trame...
  21. juanraza85

    [678/679] Jethro!

    Paco, in verità non intendevo annoverare il finale tra i pochi difetti della storia, ma molto probabilmente devo essermi espresso male: intendevo semplicemente dire che è un finale che lascia una certa malinconia, soprattutto in virtù del legame profondo che inevitabilmente era venuto a crearsi dopo tante peripezie fra Tex e Glenn, che presumo non immaginassero che non si sarebbero più rivisti. Senza dubbio, poi, la malinconia ha il suo fascino . Quanto al mio accenno ai dubbi da esso lasciato su quanto possa aver in seguito combinato l'ex Jayhawker, in effetti esso voleva essere un po' tendenzioso nella direzione da te esplicata : chissà, infatti, che prima o poi tali dubbi possano essere svelati... Se alla SBE lo volessero basterebbe solo trovare il giusto escamotage, anche sulla serie regolare ...
  22. Tre immagini dell'ultima storia riportate in rigoroso ordine di apparizione, la prima in "Jethro" e le altre due ne "Gli incappucciati del Klan"... Vi invito a notare una simpatica presunta incongruenza nella targa del negozio del medico (e non solo) del paese: nella prima immagine il cognome ha la "E" finale, nella seconda manca e nella terza ricompare ...
  23. juanraza85

    [678/679] Jethro!

    La seconda parte della storia non ha fatto altro che confermare le già ottime impressioni che aveva destato in me la prima. Azzeccatissima e storicamente ben contestualizzata la caratterizzazione psicologica dei personaggi, protagonisti o semplici comprimari, e non ho potuto che che compiacermi per la gestione molto accorta della tecnica del flashback, che a conti fatti ha reso a noi lettori una storia non troppo spezzettata da "tuffi" nel passato o viceversa nel presente, a seconda della prospettiva. Esaminando a freddo l'andamento della contesa tra Tex e company ed i loro antagonisti, devo inoltre convenire che narrare la vicenda di Jethro in due albi anziché tre è stata forse una decisione saggia: essendo i motivi della contesa relativamente "semplici" e poco arzigogolati, dipanandola in tre albi si sarebbe potuto correre il rischio di infarcirla di dettagli soverchi che avrebbero potuto farla risultare eccessivamente melensa quando non stucchevole. Quanto agli avversari di Tex, sia nel "passato" che nel "presente", li ho trovati un po' inconsistenti, relativamente facili da affrontare, per quanto confermi il mio plauso nella loro complessiva caratterizzazione e contestualizzazione. Un po' di amaro in bocca, forse, resta per il finale, toccante ma a mio modesto avviso non esaustivo: ho trovato siano rimasti insoluti tanti interrogativi sul successivo avvenire di Glenn Corbett (che personalmente non mi è parso si sia dimostrato poi così cattivo come era stato detto tempo addietro in un'anticipazione ). Chissà se sapremo mai cosa ha fatto dopo essersi congedato dai suoi amici, o quali siano state le circostanze che lo hanno poi portato a vivere in un paesino del Texas anziché tornare nel suo Kansas, e morire lì pressoché in solitudine... Comunque, in complesso, una Storia con la S maiuscola, con forse un unico piccolo neo: per quanto mi sforzi, infatti, non sono proprio riuscito a riconoscere davvero Jethro e, soprattutto, Glenn, troppo diversi graficamente dalla loro precedente apparizione...
  24. Magari potrebbe essere una storia di 3 albi e mezzo ... Se poi fossero 4 ancor meglio ci mancherebbe
  25. Al di là di quello che sarà l'effettivo ordine di uscita delle varie storie, dipendente come sappiamo da innumerevoli dettagli, ho davvero l'impressione che gli autori e quindi la SBE intendano rendere la fascia 700 - o, quantomeno, circa la prima metà di essa, poiché non siamo ancora ben a conoscenza dei successivi progetti - una sorta di nuova "età dell'oro" di Tex, un tentativo di sublimazione del capostipite di casa Bonelli. Direi che gli elementi per ben sperare ci sono tutti, a partire dagli attesissimi ritorni già in programma a partire dal 2019 - il Maestro, Mefisto e Yama, la Tigre Nera (o chi per lui), Barbanera, oltre ad altre interessantissime "prime volte" - la storia in Guatemala, il ritorno di un vecchio nemico - e qui fioccano le possibilità - ed "evergreen" come un horror a tinte messicane e un'avventura lungo il Padre di tutti i fiumi. Tanta carne al fuoco, insomma, forse addirittura troppa: da qui un bonario ammonimento, dunque, alla SBE, affinché sappia gestire bene la pubblicazione e la distribuzione di cotante prelibatezze. L'attesa, comunque, è già ai massimi: speriamo sia supportata da altrettanta pazienza nel sopportarla. Un saluto a tutti i pards del forum ;-)
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.