Mister P

Auguri anche da parte mia, Claudio !

Se me lo permetti, ti correggo alcuni 'errori' che ho riscontrato nella biografia.

Davvero una notizia inaspettata. Ciao Gino .

Ciao Claudio, sono un grande estimatore di Franco Bignotti e so che ti ha avuto a 'bottega'. Che ricordi hai di lui? Sadico e traviatore dell'infanzia , guarda che ti chiamo il Telefono Azzurro, eh :w00t: !

Per inciso, il mio centinaio d'oro va dal # 91 sino al # 192 (trasborda dunque un poco). In mezzo a tante storie Capolavoro è possibile trovare qualcuna al di sotto delle aspettative, ma di mediocri non ne ho mai visto una. Al di sotto del 9, considerando sempre il mio personale centinaio, sono solo LA CAROVANA DELL'ORO (ancora troppo debitrice del formato a striscia) 8, SUPERTEX (troppo fracassona) 8, WANTED (la "peggiore") 7.5, SABBIE INSANGUINATE (la prkma in cui compare Giolitti) 8. Se allunghiamo sino al # 200, si può inserire pure GLI SCORRIDORI DEL RIO GRANDE (8,5).

In effetti, la passione che c'era un tempo s'è trasformata in freddo calcolo, checch? ne dica Sergione nei suoi editoriali e nella posta. I Texoni furono una trovata commerciale per sfruttare, sull'onda dei 40 anni di Tex, una storia dai disegni giudicati troppo particolari per essere inclusi nella serie inedita: megasuccesso e inizio d'una nuova serie. Il Maxi per anni fu un unicum, una storia "sui generis" scritta da Berardi; ricomparve per riciclare un altro episodio "sui genris" (quello di Segura), anche lui troppo fuori da certi schemi -o almeno, da un certo modo di vedere Tex- per comparire nella serie inedita (anche se Boselli all'epoca si dava da fare nel tentativo di rinnovare la saga, con risultati che, per quanto buoni, lasciavano un po' interdetti i lettori; IMO questo fatto port? molti a preferire un Nizzi sempre più in calo ma apparentemente legato alla tradizione, con i gravi scompensi che si son avuti in seguito. Perdonate l'OT); dal '99 anche il maxi diventa annuale. La collana degli almanacchi è bimestrale e contiene ogni numero diversi aspetti del variegato mondo fumettistico-letterario-cinematografico legati ad un tema: ovviamente c'è anche quello western e in Italia il West a fumetti è Tex. La NR, partita con lo scopo di soddisfare i fan che non potevano disporre dei primi esauritissimi numeri è diventata un carrozzone magnasoldi che ha il "pregio" di rubare tempo a Villa, noto perfezionista, che si trova così a fare 2 o 3 tavole al mese. Dissi.

Hai ottenuto il tuo scopo, te l'assicuro .

Matti lo sono stati entrambi (intendo Mefisto e Dal') ...

Confermo. A Cartoomics era in vendita a 10 è (e ovviamente, da bravo fesso, non l'ho comprata :censura2: .)

E' il terzo in elenco. Da lui non me l'aspettavo, in effetti, pensavo lo mettesse o primo o secondo .

Ehm, gli albi sono 4, all'epoca le storie, anche se con frequenza minore rispetto a prima, potevano cominciare a metà d'un albo e finire il primo terzo d'un altro; in questo caso, da pag. 47 di SFIDA INFERNALE (dove finisce l'episodio di Kit/Tonkawa e Fiore di Luna) a pag. 33 (non 23!) de I LUPI DEL COLORADO.

Una cosa da segnarsi nel calendario :asd: .

Secondo me Pel', Marroccolo, De Palma e Renzulli non avevano capito un tubo del personaggio di Tex...

Che il finale è prevedibile, ma è stato sceneggiato con abilità, così penso intenda dire Teo.

Uh-lall', qui gioca a carte scoperte . Cosa portata dal caro Modenese sino alla sclerotizzazione...

Pagina 7 striscia centrale: Nizzi già nel '98 aveva preso il vizio d'anticipare al lettore cose che si sarebbero potute spiegare più tardi. Lasciare la suspence: cosa ci faceva Tex nel paese, ecc... .

L'abbiamo tolto per evitare che tu c'intasassi questo tipo di discussioni :peccatochemanchilafaccinacolchigno: .

vedo che lo difendete tutti ! Lo recupero appena ne ho possibilità e poi lo rileggo .

Con questa frase ti sei attirato gli strali di Anthony ...

Lo sfondo spoglio originale esaltava la figura di Tex. L'unica nota positiva è che il nuovo lettering non 'schiaccia' più il Ranger.

Anthony, hai sbagliato coi link delle pag. 7 e 12, che danno le minimmagini d'anteprima della pagina precedente. Per il resto che dire? Puro West, disegni che non c'è bisogno di commentare, l'arte di un Grande Maestro che non merita di non essere conosciuto al di fuori degli aficionados bonelliani. E poi il Tex di Civitelli, tutt'altro che un dandy o un damerino, un vero uomo del West. Aspetto ansioso il commento di Giubbe Rosse . PS Anche se il soggetto è di Civitelli, la sceneggiatura è di Nizzi, che ancora sapeva mettere stile e mestiere nelle storie. Un plauso anche a lui.

Il giudice Bean compare nel Classicone LA LEGGE DEL PIU' FORTE (# 117/20), testi di GLB (ma noh?), disegni di Letteri. Chiedete al transfugo Antoine Chats se gli piace .

Okay, il Tex del Letteri classico non lo batte per 'peso' manco quello di Civitelli, concordo, ma da qui a definirlo un dandy o un commercialista ce ne passa. Tutt'al più, è un Tex troppo 'pulito' (ma l' c'entra il tratto del disegnatore).

Premesso che quest'albo non l'ho ancora letto, questa opinione mi sembra francamente un po' buttata l': il Tex di Civitelli, al contrario, è spesso anche fin troppo granitico.

Ma da quel che so, nel mercato collezionistico non hanno nessun valore... semplici errori di tiratura.