Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

pecos

Sceriffi
  • Contatore Interventi Texiani

    1027
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    39

Tutto il contenuto pubblicato da pecos

  1. Mi permetto in parte di dissentire con queste affermazioni. Cioè, è senza dubbio vero che "uno scrittore bravo riesce sempre a narrare quello che vuole narrare nello spazio che gli è concesso". Gli sceneggiatori bonelliani sono professionisti capaci di adattare le loro sceneggiature al numero di pagine prefissato, senza che il lettore percepisca tagli o allungamenti di brodo. Però si noti il termine che ho usato, adattare... si tratta comunque, volenti o nolenti, di una costrizione per lo sceneggiatore che non ha piena libertà di narrare come e quanto vuole. Di nuovo, sono d'accordissimo sul fatto che per un autore bravo questo non è un peso e con l'abitudine possa diventare anche naturale scrivere in questo modo, senza dover ricorrere a tagli o aggiunte. Ma a volte capita che gli interventi siano piuttosto evidenti e penalizzino la storia.
  2. pecos

    [120/121] Dugan, Il Bandito

    Chiudendo l'ennesimo OT, torniamo sulla storia in questione, che per quanto "minore" e incastrata tra mostri sacri come "La legge del più forte", "Sulle piste del nord" e "Il figlio di Mefisto" (tre storie che per me vanno direttamente nella top ten di tutta la saga), si fa ricordare. Ci si ricorda soprattutto della scena iniziale - Tex che deposita l'oro dei monti dell'arcobaleno in banca, una scena "di vita quotidiana" che prepara al racconto ma introduce anche un tassello fondamentale del background del personaggio, spiega come faccia Tex ad essere sempre pieno di soldi (anche se lo si sapeva già prima). Del resto la storia non è fenomenale, ma non la definirei "poca cosa", si inserisce alla grande, come "La dama di picche" qualche numero prima o "Silver star" qualche numero dopo, come piacevole lettura che "spezza un po' il fiato" tra le grandi storie di ampio respiro di quel periodo.
  3. "Da questa parte Tex, sono sotto l'albero!" "Mi venga un colpo!... Ma che cosa fai?" "Non lo vedi? Mi hanno messo di guardia a questo dannato mesquite!" "E ti hanno incatenato per paura che la pianta scappi?" "L'hai detto... Pare che in questo paese ci tengano molto alle piante." Il dialogo tra Tex e Carson incatenato all'albero, così come tutta la scena del processo-farsa, è tra le mie preferite in assoluto! Ma è anche, come ben dice @Leo, paradigmatica del rapporto tra Tex e Carson - i due non rinunciano a sfottersi anche nelle situazioni più tese, come vedremo in questa stessa storia nella indimenticabile scena della vasca. Come al solito, il mio giudizio su questa storia può essere falsato dal fatto che è stata la prima storia di Tex che ho letto... però non credo di sbagliare di molto se dico che è una delle storie migliori del centinaio d'oro e dell'intera saga. Posso comunque concordare con l'appunto di Leo sul finale eccessivamente dilatato, difetto che hanno anche altre delle migliori storie di GLB. Ma ecco, se dovessi spiegare cos'è Tex a un ragazzino o a qualcuno che non ne ha mai sentito parlare, gli direi di leggere questa storia!
  4. La discussione ritorna periodicamente. Chi avesse ancora qualcosa da dire, continui qui:
  5. Io invece penso al capolavoro che fece mio nonno, cioè il lavoro di saggio al termine dell'apprendistato per essere assunto come operaio. È un'altra accezione del termine capolavoro. Lo conservo con cura sul comodino. Avete sviluppato una tendenza all'off-topic preoccupante. Qui si parla di tutto eccetto che di questa storia; nei topic delle altre storie invece parlate di questa.
  6. Porto un esempio: l'albo "Sfida sulla Sierra" a ben guardare non è altro che un unico, lungo Bang Bang. È credibile o verosimile? Certo che no, è una situazione estrema! Ma non è questo l'importante: quella sparatoria è, forse, la meglio sceneggiata dell'intera collana di Tex, un capolavoro di gestione della scena e dei personaggi. Quindi sì, si può anche fare un albo di soli bang bang, ma ci deve essere la maestria dello sceneggiatore nel costruire variazioni, nel renderla divertente insomma. Ora non ho ancora letto l'ultima di Nizzi quindi non mi esprimo. Posso parlare invece delle sparatorie di Faraci, che erano davvero solo "bang bang - aahhh", senza tatticismo, senza situazioni che destassero interesse nel lettore.
  7. pecos

    [714/715] La rupe del diavolo

    Per curiosità, posso chiederti quale fosse?
  8. pecos

    [714/715] La rupe del diavolo

    Non ho ancora letto la storia, ma vedendo le tavole postate da Laredo ho potuto vedere coi miei occhi il fatto piuttosto curioso - che avevate già osservato - che la stessa esatta vignetta è ripetuta in due tavole successive. Fatto più unico che raro, no? Segno inconfutabile di un intervento di revisione della tavola in postproduzione, probabilmente la scena com'era prima avrebbe fatto ancora più incazzare Diablero... (Tra l'altro, proprio bruttino il Tex di quella vignetta...)
  9. pecos

    [714/715] La rupe del diavolo

    Io ho iniziato a fare caso al nome sul tamburino proprio a questo punto. Prima non avevo idea di chi fossero gli sceneggiatori, né che più autori si alternassero sulle storie. Ma dopo il 2000 la differenza qualitativa tra le storie di Boselli e Nizzi era talmente esagerata che ho iniziato a farci caso e a capire perché di mese in mese si alternassero belle storie, a volte molto belle, con altre pessime.
  10. Ma anche "Mezzosangue" e il texone di Rotundo sono ottime storie che nessuno ricorda mai. Anzi, a quest'ultima penso di aver dato addirittura 9.
  11. pecos

    Apparizioni di Mac Parland

    Se non ricordo male compare anche in "Bande rivali", ma lì forse è soltanto nominato.
  12. pecos

    [Texone N. 03] Il Segno Del Serpente

    Fiamme sull'Arizona devo rileggerla, ma anche quella la ricordo come una bella storia. Con la grande rapina invece siamo su un altro livello, quello è uno dei texoni migliori. Ma, come ho detto nel mio messaggio di prima, in questo caso la mia valutazione non è per niente oggettiva. Queste storie sono troppo legate ai miei ricordi, sono certamente tra le prime storie di Tex che ho letto da bambino (ricordo addirittura di averle lette nello studio del nonno, in mattine di vacanza scolastica...) e la mia percezione va oltre a quelli che sono i meriti o demeriti della sceneggiatura e dei disegni. Inoltre Il segno del serpente è ricco di quegli elementi, forse un po' ingenui, che solleticano enormemente la fantasia dei bambini, per questo mi rimase impressa.
  13. pecos

    [Texone N. 03] Il Segno Del Serpente

    Quando iniziai a collezionare Tex erano usciti soltanto 6 texoni; per recuperare i primi due mi ci volle un po' di tempo, ma "Il segno del serpente", "Piombo rovente", "Fiamme sull'arizona" e "La grande rapina" li ebbi per le mani quasi subito. Se mi chiedete quale tra questi sia il migliore, da adulto risponderei certamente "La grande rapina". Ma è "Il segno del serpente" quello a cui sono più affezionato. Questo ha tutti gli ingredienti per stuzzicare la fantasia di un bambino di 8-9 anni, lo ricordo e rileggo con grande piacere. Il tratto di Galep, che avevo da poco iniziato a conoscere dalla lettura della serie regolare, è sempre rassicurante, ci fa sentire a casa. Ditene quello che volete, per me rimane uno dei migliori texoni.
  14. pecos

    [Texone N. 23] Patagonia

    Bon, direi che gli ultimi messaggi li cancelliamo perché non penso interessino particolarmente alla comunità. Procederò in serata, quando smetto di lavorare. E analizzeremo con calma l'accaduto tra i membri dello staff.
  15. pecos

    [Texone N. 23] Patagonia

    Eh Borden, questo è quello che succede a scrivere ottime storie, poi la gente ne parla A parte gli scherzi, capisco che di fronte a una produzione sterminata e di alto livello come la tua, quando il pubblico o la critica parlano sempre delle stesse due o tre storie dimenticando tutto il resto possa essere un po' irritante. Menzionavi qualche post fa "La lunga pista", che per me è una storia bellissima, ma nessuno la ricorda mai... Così come "Cercatori di piste", o tante altre che passano in secondo piano perché "Boselli è quello de Il passato di Carson, Gli invincibili e Patagonia".
  16. pecos

    [166/168] La Notte Degli Assassini

    ps: per chiudere definitivamente la discussione, Valerio ha specificato più volte, nei suoi primi post, il senso con cui ha usato la parola "riempitivo". Che per lui non implica alcun giudizio di valore, ma si riferisce esclusivamente alle dimensioni della storia. Ha sbagliato? Certo, ha usato impropriamente la parola che in italiano ha un altro significato, perlopiù spregiativo, e così è stata percepita inizialmente. Ma ha specificato chiaramente in che senso ha usato quella parola, quindi poi non c'era alcuna possibilità di ambiguità. Gli si poteva far notare in tono leggero il suo errore, invece è stato fatto in modo piuttosto sgradevole. Non mi è piaciuto, così come non mi è piaciuto l'atteggiamento vittimista di Valerio negli ultimi post. La chiudo qui, se qualcuno volesse aggiungere qualcosa lo faccia in altra sede per non ammorbare ulteriormente questo topic.
  17. pecos

    [166/168] La Notte Degli Assassini

    Non se ne può davvero più dei vostri continui battibecchi. Finora non siamo intervenuti anche perché credo che siate tutti utenti di valore per il forum, ma ora mi vedo costretto a mettervi ufficialmente sotto osservazione; al prossimo flame scatteranno eventuali sospensioni. Come dice Virgin, si può ben controbattere e puntualizzare con tono leggero, non c'è bisogno di accapigliarsi su tutto. E non c'è bisogno di fare del vittimismo e di prendersela se qualcuno la pensa diversamente e ve lo fa osservare.
  18. pecos

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    Grande! Hai qualche lettura da consigliare sulla storia della corsa all'oro nel Klondike?
  19. L'ho già notato in passato, ma tu usi il sistema sessagesimale per dare i voti? @Letizia, mi aspetterei un tuo commento su questo.
  20. pecos

    [Texone N. 23] Patagonia

    Tu e @virgin siete strani forte, a non farvi piacere questa storia Di solito condivido il 99% di quello che scrivete, com'è che su 'sta storia la pensiamo così diversamente? Beh, d'altra parte a me piace anche Nolitta su Tex, quindi forse quello strano sono io
  21. pecos

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    Il massimo assoluto di Font è con Colorado Belle
  22. pecos

    [Maxi Tex N. 05] Nei Territori Del Nord Ovest

    Rileggendo la storia, mi sono divertito a seguire il viaggio dei pards attraverso gli sconfinati territori del Nord-Ovest su Google Maps. E ho così scoperto, grazie ai puntuali riferimenti geografici sparsi nella sceneggiatura, che i nostri hanno seguito la pista che qualche decennio dopo sarebbe stata percorsa da orde di cercatori d'oro nella mitica corsa all'oro del Klondike - nonché da Zio Paperone in "Back to the Klondike" Da Skagway al Chilkoot pass, e poi giù verso Whitehorse, i luoghi sono tutti riconoscibili, così come quel mitico "canalone" sul Chilkoot pass di cui ci sono foto d'epoca incredibili sul web. Ancora una volta, anche dietro una storia di pura avventura Borden cela una documentazione attenta e accurata, e spunti di approfondimento davvero interessanti. Tra l'altro, il percorso è addirittura tutto "mappato" con street view! Ma magari Borden c'è stato di persona? ps: ovviamente io alla storia ho dato 10...
  23. pecos

    [Texone N. 36] La vendetta delle ombre

    Leo, fossi in te ricomincerei a tempestarlo di domande su quel famoso team-up con Ken Parker In effetti è da un po' che non glielo chiedi (si scherza, eh )
  24. pecos

    [716/719] Netdahe!

    Sì, questo l'avevo notato anch'io. E al cavallo manca una zampa
  25. pecos

    Claudio Nizzi

    Vergogna! Urge subito una rilettura Io l'ho appena fatto!
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.