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San Antonio Spurs

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Tutto il contenuto pubblicato da San Antonio Spurs

  1. L'enclave russa fu acquistata da John Sutter per la sua Nuova Svizzera. Ricordate "La Valle del Terrore"?
  2. Sherlock Holmes è negli Stati Uniti a caccia del professor Moriarty, sulle cui tracce c'è anche Tex vista la serie di misteriosi omicidi che sta flagellando San Francisco. Imperdibili I dialoghi fra Carson e il Dottor Watson.
  3. Centenari a parte, qual è stata l'ultima storia tutta in un solo numero?
  4. Grandissimo Borden, anche se mi sa che non siamo della stessa identica tribù. Ma c'è sempre tempo per un gran consiglio.
  5. Una copertina esemplare: Tex che cerca di risalire e porta con sé Carson dopo una storia che ha toccato il fondo. Quarto albo consecutivo da Top Five dei peggiori. Serve qualche indizio? Il continuo mix di elementi inutili, il solito finale di corsa, i disegni che in interno sono accurati e di giorno sembrano essere appena stati in lavatrice, l'affollamento di personaggi secondari, l'insistere su uno sceriffo che prima si dice essere vigliacco e poi si precisa essere venduto. Duelli nei quali ci si aspetta di vedere uscire Cico (ma non Zagor). Il peggio del peggio? Carson che resta svenuto per tutta la durata dei tempi supplementari, ma che poi si sveglia vispo per andare a tirare i calci di rigore. Se avessi 50 anni di meno e questo fosse il primo Tex comprato in edicola, non ce ne sarebbe stato un secondo.
  6. Serie di ultimi gemiti dei morti ammazzati in quest'albo. Ah! Ahh! Aah! Argh! Aagh! Ungh! Unngh!
  7. Sì, mi riferisco a quella
  8. Confesso una distrazione dovuta allo scarso interesse per l'iniziativa, quindi chiedo conferma al fatto - che mi pare lampante, ma non si sa mai - che vengono realizzati albi con copertine che in origine non hanno nulla a che vedere con questi albi. Sarebbe come pubblicare in più volumi la storia di Roberto Baggio e mettere sulla copertina del volume dedicato al Vicenza una sua foto di quando giocava al Bologna, una foto di un abbraccio in Nazionale con Schillaci quando il Codino giocava alla Fiorentina. Concetto esasperato, è chiaro, ma mi appare evidente l'intenzione di riproporre Tex attraverso immagini slegate dal contesto (fa molto politichese, lo so) perché ritenute più significative. Questione di marketing, lo capisco: basta vedere la colorazione originale di Villa e quella che viene appiattita per la copertina che si vede in edicola.
  9. Anelastica sta per tiramento di c**o?
  10. Anni fa ho trascorso quasi un'intera giornata di una domenica d'estate in Piazza Tien an Men a Pechino. Affollatissima di gente che veniva da ogni angolo della Cina perché, come mi hanno spiegato, là è una meta da "almeno una volta nella vita", come per noi italiani Piazza San Pietro a Roma o Piazza San Marco a Venezia. Ti posso assicurare che ci sono cinesi molto diversi fra di loro, come sono distanti un islandese e un greco e pur non sapendo da dove provenivano anche all'occhio inesperto dell'europeo le differenze si coglievano eccome. P.S: chiedo scusa ma non so perché il testo mi è venuto tutto sottolineato.
  11. Hai ragione, a volte si leggono toni da ultras di calcio o da talk show televisivo. In nessuno dei due casi si ragione (sic!) di massimi sistemi, purtroppo in Italia ormai non si rispetta la vecchia regola che diceva: chi ha qualcosa da dire lo dice, chi non ha niente da dire lo urla. Scusate: è lo sfogo di un vecchio giornalista ormai disincantato.
  12. San Antonio Spurs

    Dopo Il 700

    Il film era "Senza via di scampo".
  13. Due albi che penso non rileggerò mai più, a meno di trovarmi su un'isola deserta e rinvenirli per caso. Un guazzabuglio di mezze idee non sviluppate, a partire dalla città ferma a decine di anni prima e che nulla aggiunge alla trama. Sarebbe stato lo stesso se la vicenda si fosse svolta in un qualche villaggio messicano sulla frontiera, almeno sarebbe stata più giustificato il fatto che tutti capiscono tutto quello che gli altri dicono (vabbeh, è capitato così per decenni con gli indiani). I tre saggi, Samuel, Conchita con l'ennesimo cliché della ragazza che tira dietro a un Kit che si tira indietro con frase stereotipo. Stroke un cattivo prevedibile e la sua banda un'ammucchiata di coscritti, per usare un termine ben noto nei Tex classici. Ok, diciamo un passaggio interlocutorio nei 70 anni di Tex e visto che è clima di festa, li lascio all'oblio al quale sono destinati, questi due 686 e 687.
  14. Grazie, probabilmente ho visto troppa staticità o per meglio dire mi sono concentrato com se ci fosse un solo frame.
  15. Non mi intendo né di pugilato né di disegno, ma ho l'impressione che nella copertina ci sia troppa sproporzione fra Tex e il cattivone, che sembra voler tirare un sinistro solo all'aria, visto che l'avversario è fuori tiro.
  16. Immagino sia una caccia in nuovi territori. Io della SBE sono intanto già soddisfatto della novità sul Commissario Ricciardi. Al di là del fumetto consiglio tutta la saga dei libri di Maurizio De Giovanni in materia. Se lo conoscete per quella dei Bastardi di Pizzofalcone, è tutta un'altra cosa. Se non conoscete nulla, vi consiglio appunto di partire con "Il senso del dolore".
  17. Sarò stato distratto, ma di quest'ultima notizia ho appreso solo stamattina leggendo il Corsera: una nuova collana con Tex, a colori, limitata ad alcuni volumi. Chiedo scusa se qualcuno aveva già iniziato, qui, a discuterne. Ma per questa volta io passo.
  18. Non mi piace niente. Dalla storia assurda che poteva andare bene ai tempi dei numeri 43-44 e che non mi spiega perché Stroke sia così vendicativo, alla qualità dei disegni. Faccio esempi: il Kit Willer nella prima vignetta di pagina 18 chi è, uno studente di seconda media? Il Tex in tre versioni a pagina 34 sembra James Bond interpretato da Sean Connery, George Lazenby e Roger Moore. Il significato delle pagine da 83 a 86 qualcuno me lo può spiegare?
  19. San Antonio Spurs

    [Maxi Tex N. 21] Nueces Valley

    Voto altissimo sia alla storia che ai disegni, ritmo narrativo straordinario e coinvolgente. Infine, abbiamo una data precisa per gli anni di Tex, nato in maggio nel 1838.
  20. San Antonio Spurs

    [684/685] Wolfman

    Certo, erano pagine e non righe, non so come mi sia venuto fuori questo strafalcione.
  21. San Antonio Spurs

    [684/685] Wolfman

    Il problema nella quantità del numero delle pagine, ma nella qualità delle storie. Io amo alla stessa misura lo Sherlock Holmes dei 4 romanzi e dei 56 racconti, il Mike Oldfield dei tre minuti di Moonlight Shadow come quello della cinquantina di Tubular Bells. Ci sono state storie epiche di Tex, altre così e così, qualcuna mal riuscita anche solo per le differenze fra scritto e immaginato: belle tavole ma trama rivedibile e viceversa. Senza dimenticare che i giudizi sono sempre soggettivi e mai del tutto uguali. Se devo fare un appunto lo faccio sulla maniera per così dire sbrigativa con cui si sono conclusi diversi episodi, il che a qualcuno è sembrata la logica conclusione dell'obbligo della legge n.220 (pagine), ad altri ha fatto muovere il dito accusatore verso storie troppo diluite all'inizio e poi serratissime alla fine. Nota finale: la storia degli uomini giaguaro è la più lunga di sempre nella storia di Tex, a mio modo di vedere una delle più affascinanti. E'quella delle famose 30 righe "tagliate" a Sergio Bonelli e che potrebbero costituire da sole una ministoria a sé. Peccato, correggetemi se sbaglio, che non sia mai stata proposta colorata.
  22. San Antonio Spurs

    Passato o no?

    Mi basta la storia con Carson in ospizio e visita di GLB, con evidente incongruenza temporale che sconsiglia ulteriori, analoghe iniziative
  23. Disegnatori poco veloci: questo è uno sgoob. Approfondimento: sono un giornalista e da più di trent'anni so bene quali siano i limiti di spazio, per un articolo, ma in una storia... Se scappano dieci tavole in più, che male c'è? Poi ti do ragione sulla grandezza di chi sa stare in certi limiti, vista la storia compressa ma grandiosa di Galep appena riproposta in cartonato. Vorrà dire che ogni tanto andrò a rileggermi le pagine negate a Sergio Bonelli nella storia degli uomini giaguaro e che, ironia della sorte, giudico fra le migliori mai scritte e illustrate (da Letteri)
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