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TWF - Tex Willer Forum

San Antonio Spurs

Ranchero
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Everything posted by San Antonio Spurs

  1. Mi sa che in Bonelli esista un clima da esaurimento scorte di Nizzi, che come sceneggiatore paragonerei all'ultimo Galep, con una sostanziale differenza. Nel caso del maestro creatore c'era riconoscenza per cosa aveva creato; nell'altro insofferenza, ma utilizzo perché è stato pagato, nonostante l'evidente declino.
  2. Giusto, grazie. Chissà se un antenato di Steiner di nome faceva Gaspare, Baldassare o Melchiorre e abitava in Medio Oriente un paio di migliaia di anni fa.
  3. Un ottimo albo d’esordio, con una trama a più sfaccettature, magistralmente disegnata. Giusta alternanza di azione e spiegazioni, spero che il ritmo rimanga lo stesso e che la fine della storia non sia compressa nelle ultime dieci pagine.
  4. La copertina di maggio è un capolavoro. Se qualcuno riesce a postarla per me, che sono un incapace.. E’ nella terza del Maxi uscito oggi
  5. Nelle vignette di anteprima si parla di Monte Rainier nello stato di Alaska. Ma in realtà non è il Tahoma o Takoma in quello di Washington?
  6. Come nella maggior parte delle questioni della vita, l'equilibrio la regna sovrano e in quelle proposte qui l'ho visto, nell'alternanza di situazioni, effetti di dinamicità e sfondi. Nel capolavoro della "Tosca" di Puccini, ci sono dialoghi, monologhi e perfino, in sottofondo, un canto di Trastevere. Nella Nona di Beethoven il Secondo Movimento è un pezzo Rock, il Quarto il massimo del Pop. Poi, questione ovvia di gusti. Io Diso e Laurenti li vorrei per sempre in vacanza alle Canarie, ad esempio, perché le ultime prove mi sono sembrate scadenti.
  7. La storia mi è piaciuta, anche per quell'inserimento onirico inatteso. L'unico dubbio riguarda la partenza. Per inseguire la banda di delinquenti, fra la riserva Navajo in Arizona e il confine con il Canada, non ci sono che Tex e Carson? Va bene che sono dei fuoriclasse, ma... Chi glielo chiede, chi glielo fa fare, altri Ranger non ce ne sono? Poi, posso essermi perso qualcosa all'inizio; poi può essere che i due satanassi non abbiano bisogno di giustificazioni per essere dove sono, a caccia di birbanti, perché fa parte del "Canone" e in effetti siamo molto verniani, da Jules Verne, noi lettori, in questo: così stanno le cose, non ci preoccupiamo troppo del "perché prima", ci basta gustare il "durante".
  8. C'è un po' di differenza fra il mondo Disney e quello Bonelli, a partire dalla presunta età media dei lettori. Biancaneve o Cenerentola sono film di fantasia un po' diversi da Rambo o Blade Runner. E poi, ho citato solo due aspetti peculiari per stranezza, non sono andato oltre a questionare sui pard che vanno a Boston con una misera sacca o sul fatto che per giorni e giorni nel deserto o fra i ghiacci non spunti loro mai la barba, lo so che questo accade perché è come se fossero mummificati nei tratti e che la regola della sospensione della incredulità regna sovrana anche nel canone texiano. E lo era particolarmente all'inizio della sua storia, ma qua e là, oggi, appare per così dire troppo sospeso e non mi riferisco a fatti e personaggi fra l'esoterico e il magico, ma a questioni - scusa - più concrete, tanto per ribattere alla tua accusa di mancata concretezza (ovviamente ci stiamo confrontando e non scontrando, sui termini e sui concetti). Dopodiché possiamo dare per assunto che il giovane Tex in qualche maniera faceva e che le pallottole se le portano sempre dietro in quantità, povero il cavallo che deve sopportare il sovrappeso, o bestie da soma i pards fra i ghiacci, nello Yucatan o nel Borneo. Perché poi, essendo tutti tiratori infallibili, di spreco non ce n'è. Hasta luego.
  9. Ai tuoi interrogativi aveva già risposto nel secolo passato GLB: fra una vignetta e l'altra. Oggi non perderebbe più tempo a commentare le tue fantasie. Nemmeno i miei interrogativi, certo, che però un po' più di concretezza ce l'avevano. Tipo: ma nell'ultima avventura nel Grande Nord, che dura mesi lontano da qualsiasi centro abitato, come facevano con le munizioni? Ah, sì, gliele fornivi tu fra una vignetta e l'altra.
  10. Poi ci sarebbe sempre la lavanderia anche se siamo in odore di Che Guevara che chiamava la sua camicia La semanaria perché una settimana era il periodo minimo di utilizzo e diceva che le sue mutande potevano stare in piedi. Ovviamente parliamo di finzione. Quello che nessuno mi ha mai spiegato è stato invece la disponibilità di pallottole nell'ultima avventura nel Grande Nord, quella delle due navi perdute. Mesi di sparatorie ma con quale riserva? Va bene non cambiarsi., ma
  11. Aveva dei risparmi sotto il materasso, si fa pagare per esibirsi come cantante nei saloon, gioca a carte e vince, ha scoperto una miniera d'oro, fa il gigolo? Chiedo per un nemico
  12. Il mio riferimento ai cambiamenti riguarda solo un passaggio in avanti dopo quello relativo a cavallo dei 60/70 dei formati e delle proposte, non di ogni storia in sé, Se vuoi, della forma oltre la sostanza. Poi è entrata in ballo anche questa. In fondo, una storia come nei color brevi o nel cartonato rimanda al pum pum degli esordi, solo più raffinata e, appunto, colorata. Piaccia o non piaccia è come andare a mangiare e scegliere solo un antipasto, o un primo, o un secondo o un contorno. O più d'uno per un pasto completo.
  13. Partendo dal presupposto che per me il termine Cartonati è riferito solo ad una squadra di calcio, modificare le strutture di Tex dal modello tradizionale del mensile è un'operazione che approvo, perché rinnova il dinamismo della serie. E' evidente che tutto nacque a fine anni 80, con la nascita dei Texoni, con tutte le generazioni successive di Maxi, Balenotteri, Storie Brevi, Color. E' come ricordo, Beethoven scrisse nove sinfonie, ma un'infinita di componimenti diversi a partire dalla durata. Poi c'era chi periferia la Nona e chi apprezzava di più Per Elisa. Detto questo, la storia mi è piaciuta, i disegni anche ma con qualche Tex a volte un po' troppo squadrato. Qualche perplessità sulla colorazione eccessivamente carica e considerazione finale: con il bianco e nero puoi accendere qualsiasi fantasia, con i colori a volte la bruci.
  14. Carlo è una persona squisita che riesce ad arricchire ogni contributo al forum anche andando fuori tema.
  15. Manuela Montoya in desabillè, con aggravante del tratto di Laurenti.
  16. Saudelli sul podio all'incontrario delle peggiori prestazioni, con Diso e Laurenti. Seconda storia un po' cervellotica, con virate verso Intimità, Confidenze e Grand Hotel. Bocci civitelleggia ma merita un bel voto, oltre che quello alla suggestiva copertina di Claudio Villa. Magazine mediocre anche nei servizi a corredo. Lo definirei raffazzonato.
  17. Stampa allineata? Avendo a disposizione tutti i quotidiani nazionali tutti i giorni, ti posso assicurare che di allineata c'è una sola in comune: la tendenza del giudizio a prescindere. Comunque, siamo nel Terzo Millennio e non se ne poteva più da tempo del refrain "Tex è di Destra o di Sinistra". Ho qualche suggerimento per prossimi dibattiti: Eusebio lavora in regola o in nero da El Morisco? Pat McRyan è vergine? Jim Brandon diventerà mai generale? Il trading post di Kayenta oggi è diventato un McDonalds? Bruno Barbieri inserirà l'Alameda di San Francisco in una delle prossime puntate di "4 Hotel"?
  18. Che è un po' il destino di quegli amici che ospitano la Signora in Giallo.
  19. Dai, la mia era una provocazione scherzosa e assolutamente ininfluente al valore complessivo della storia, infatti la premessa era proprio che un fumetto è un fumetto e non per denigrarlo, ma per ribadire la straordinarietà del prodotto. Nel senso che si accettano variazioni agli schemi. Io adoro David Lynch, ma sono il primo ad ammettere che la massima parte dei suoi film va presa lasciando da parte molti perché, dal momento che non si tratta di cinepanettoni.
  20. Credo che l'abilità, certa e nota di Boselli, vada ben oltre quello che tu giudichi un efficace stratagemma. Diciamo che ci si passa sopra, come le munizioni infinite nell'ultima avventura - di mesi - nel Grande Nord. Perché erano stufi di dare voti per TripAdvisor solo al trading post di Kayenta o all'Hotel Alameda di Mike Tracy a San Francisco. Infatti Tex e Carson hanno dato cinque stelle alla Perla Negra per il servizio e il conto finale, mentre Kit ha bocciato quelli del locale dove si era recato.
  21. Un fumetto è un fumetto, ma in che lingua dialogano i pard e i nativi?
  22. Storia di alto livello, forse troppo infarcita da personaggi minori, in stile ottocentesco alla Dumas, ma va bene, rispetto alla piattezza di altre sceneggiature molto più convenzionali e molto meno attraenti. Una sola nota critica, prima di una maliziosa: gli americani vanno nel Borneo e si intendono, parlano e si capiscono con tutti? Già ho qualche perplessità sul fatto che gli Europei presenti conoscessero la lingua inglese, ma i locali? La malizia: anche con parole esplicite, al figlio della Tigre Nera viene attribuito una corrispondenza di amorosi sensi nei confronti del figlio di Tex. La malizia finisce, se mai è iniziata, la curiosità è se questo "detto non detto" l'ho percepito solo io. Giudizio finale senza voti, comunque positivi: ottimo incalzare degli eventi, disegni suggestivi.
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