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Dix Leroy

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Dix Leroy

  1. Io non ho ancora cominciato: Tex 710, 711, 712, 713 Tex Magazine 2020 Tex Willer 15 e 16 Il texone mi ha dato indigestione.
  2. Dix Leroy

    Classic Tex per un nuovo lettore?

    Io penso che per iniziare a leggere Tex qualsiasi edizione vada bene. Col tempo uno si accorge che non potrà tenere tutto, oppure che preferirà una edizione piuttosto che un'altra e allora si disferà di tutto o comincerà seriamente la collezione. 78 arretrati non sono poi molti, ma dubito che Tex Classic si ricongiungerà con le storie che leggiamo adesso, quindi prima o poi saranno "la parte a colori" della collezione.
  3. Dix Leroy

    [Maxi Tex N. 26] Caccia a Tiger Jack

    Ho davvero molto piacere che oggi "ce la intendiamo". Buon fine settimana e alla prossima.
  4. Dix Leroy

    [Maxi Tex N. 26] Caccia a Tiger Jack

    Mi è venuto in mente: Lino Jeva specie nella vignetta con Tex di profilo. Ticci disegna gli occhi come fessure e gli zigomi sempre e comunque pronunciati. Oppure esagera e disegna occhi rotondi fuori dalle orbite (specie con Carson).
  5. Dix Leroy

    [Maxi Tex N. 26] Caccia a Tiger Jack

    La posizione del morto raffigurato non è "strana" è… in posa! Una persona colpita da proiettili può sicuramente contorcersi e cadere malamente a terra per poi restare così fino all'irrigidirsi. Continuo a pensare si sia ispirato a un dipinto. Non ho detto che sono brutti i disegni e che li abbia eseguiti a ottanta primavere gli fa solo merito. Hai ragione su Gamba, lo stile (nel raffigurare i pard) non è il suo, ma mettere Ticci come modello onestamente è altrettanto sbagliato. Su Nicolò invece potrebbe essere. Eppure c'è un ghost di Galep il cui nome non mi sovviene che potrebbe essere ancora più simile. Mi era venuto in mente Pini Segna ma a rivedere i suoi lavori non ci siamo proprio.
  6. Dix Leroy

    [Maxi Tex N. 26] Caccia a Tiger Jack

    I cadaveri che ho visto io erano accuratamente composti all'interno di una bara, quindi la mia esperienza in materia non vale un fico secco. Di personaggi a fumetti uccisi o comunque morti invece ne ho visti parecchi e non me ne ricordo uno che fosse così ben adagiato a terra. Sembra più una posa tratta da uno di quei grandi quadri raffiguranti epiche battaglie che si possono trovare nei musei, e probabilmente sarà anche un omaggio di un'opera illustre, ma anche qui la mia scadente cultura in artistica non mi viene in aiuto. Di Felmang non mi entusiasma la raffigurazione dei Tex e Carson (anche a me ricorda un disegnatore del passato, forse Gamba), mentre davvero notevole è il primo piano del personaggio femminile. Anche la costruzione della vignetta è sempre equilibrata e gradevole, cosa che alcune grandi "firme" talvolta fanno finta di dimenticare. Cossu si conferma legnoso e privo di dinamismo (i personaggi colpiti dalle pallottole sembrano inchiodati alla parete), ma non si può negare che ce la metta tutta per riempire ogni vignetta con accurati tratteggi e particolari.
  7. Comunque, anche se la critica è certamente scherzosa, dire che Tex non è accurato storicamente e geograficamente è fargli un piccolo/grande torto. Lasciando stare il primo periodo G.L. Bonelli cercava di essere il più accurato possibile, magari non negli eventi storici ma almeno nella geografia e comunque stiamo sempre parlando di fumetto avventuroso e popolare. Se avete la fortuna (o sfortuna) di abitare in un paese dove hanno girato un film o una fiction vi sbellicherete dalle risate a vedere i protagonisti uscire da una casa affacciata su una via e trovarsi dopo pochi passi dalla parte opposta della città oppure in tutto un altro posto... Per l'altro discorso non è mia abitudine essere così in confidenza con donne, cavalli, cani ecc... l'unico a cui permetto di mettermi qualcosa in bocca è il dentista o al massimo la sua assistente e non è mai niente di piacevole!
  8. Contenti voi. a me Tex è sempre piaciuto per determinate caratteristiche che in altri fumetti non ci sono o sono stati progressivamente eliminati. Se questo sta succedendo anche per il mio mensile preferito allora davvero è meglio che smetta, prima che mi vada in disgrazia. Finirei per non provare più nessun interesse per la mia collezione, e così sarebbe stato solo uno spreco di tempo e danaro. Comunque è stato meglio di sprecare entrambi in sigarette o donnacce.
  9. Ti sei dimenticato di leggere il "Se" iniziale. Non ho scritto da nessuna parte che non mi piace "Tex Willer" perché fa il cascamorto con tutte quelle che gli passano davanti. Ho scritto "Se" ho parlato di storie future e usando il condizionale. "SE" le storie future di Tex Willer avranno il tono che altri utenti si augurano, non mi piacerà e non lo comprerò più. Comunque la collezione dovrò sospenderla, che poi li compri lo stesso per non tenerli è un altro discorso.
  10. Un aitante ragazzotto di vent'anni svelto con le mani e con le pistole, vissuto in un paesino colmo di mucche e serpenti e pochissime belle ragazze, da incontrare solo nei raduni o nelle sagre (ed è stato puntualizzato che in quelle occasioni Tex si defilava per stare con i "grandi" ed evitare balli e imbarazzanti primi approcci). Se in ogni albo o quasi il nostro magnifico fuorilegge dovrà vedersela con avvenenti fanciulle non potranno sempre cascare tutte ai suoi piedi, semplicemente perché non è credibile. Allora arriveranno piccole e grandi delusioni e l'invincibilità del nostro eroe andrà a farsi friggere diventando uno dei tanti antieroi di cui sono piene edicole e librerie.
  11. "Tex Willer", nello sconsolante panorama fumettistico italiano sembra una luminosa eccezione. damigelle in pericolo, dark ladies, bandite, principesse indiane, detectives, donne dell'antagonista... che cercano l'aiuto di Tex, che lo aiutano nelle sue avventure, che cercano di imbrogliarlo o anche ucciderlo... Tutto bene. Anche un bacetto di ringraziamento o una proposta di matrimonio! Ma che ci si fermi qui. Lupe è stata la sola a cui Tex sia stato un po' titubante sul da farsi (e checché ne dica qualcuno la soluzione è stata scappare a gambe levate). Qualsiasi altra situazione è palesemente contro settant'anni di storie e comunque dei primi anni di vita editoriale. Lilith dai grandi pascoli del cielo ci guarda tutti e non conviene farla arrabbiare.
  12. Se guardo il messaggio l'icona non appare, se rispondo e cito il messaggio allora la vedo. Divertente. Il commento che ho scritto ieri è in linea con il mio personaggio. Comunque se Tex Willer (inteso come il protagonista del mensile a 64 pagine) inizierà a frequentare senza problemi i letti della bella di turno io smetto di comprare. Purtroppo lo dovrò fare comunque per questione di spazio, quindi il problema in pratica non si pone!
  13. Queste vignette sono carta sprecata.
  14. Dix Leroy

    Cartonati Di Tex

    Ok, grazie mille. Questi sono quelli che conosco (me ne mancherebbero tre)
  15. Dix Leroy

    Cartonati Di Tex

    Perdona la mia completa ignoranza, NK: La mia collezione di cartonati di Tex è molto più striminzita (ne ho quattro), ma hanno le coste rosse solo nel caso di "Il mio nome è Tex" e in "Tex, un'avventura nel Nord", mentre "Tex contro Mefisto" ha il dorso arancio, e "Tex e gli indiani" ce l'ha blu. Li ho comprati quando li vedevo (e tenevo i soldi sufficienti), mentre il primo l'ho acquisito tramite baratto, non mi ricordo bene, comunque era un bel po' di roba che serviva al precedente proprietario.
  16. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Sono contento che a voi queste stonature non abbiano influito sulla lettura, che vi siate appassionati e che abbiate apprezzato l'opera. Sono sicuro che io sono ipercritico, un po' perché era un fumetto molto atteso e perché ne parliamo da mesi (chi lo aveva già letto scalpitava nel poterlo commentare e chi non lo aveva ancora letto scalpitava per mettere le mani su una copia senza svenarsi o dover far costruire dal falegname un mobile adatto al volume cartonato). Una storia disegnata da Diso la prendo e la leggo. Potrò segnalare una cosa sulla sceneggiatura, sul ritmo o sulle trovate narrative. Sui disegni mi devo accontentare, non posso pretendere altro dallo storico illustratore. Una storia di Villa, famoso per il suo perfezionismo e accuratezza mi aspetto tanto, tantissimo, forse troppo. E puntualizzo dove non ha brillato, perché ne faccia tesoro (se ha la bontà di leggermi) e nel futuro faccia ancora meglio. Come ho già detto ieri, se uno disegna i personaggi allo stesso modo lo accetto o me lo faccio andar bene, ma quando nella stessa storia vedo "attori" diversi a interpretare i personaggi non mi garba (e lo ha fatto anche la Zuccheri) La trovata della testa è "colpa" di Boselli. Sapeva benissimo cosa faceva, e voleva vedere come reagivamo. Non è stato un errore, ma un calcolo. A me "suona" malissimo, come una stecca in un concerto, il peggio è che lo ha fatto di proposito. Il Tex di Eleuteri-Serpieri che scalpa l'indiano è brutto uguale, ma sapete perché mi ha dato meno fastidio? Il suo Tex è falso come una banconota da tre dollari, lo fa intuire da subito e lo conferma alla fine, quindi neanche ci credo.
  17. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Poi considera un fatto che a me ha colpito. Villa, senza più timore reverenziale per le direttive che gli imponeva Sergio Bonelli, pian piano ha rivoluzionato il modo in cui imposta le copertine. Eppure questo suo Texone non rompe mai la "gabbia". Avrebbe potuto rompere lo schema delle tre strisce cento volte, soprattutto da quando sapeva che la storia non sarebbe andata sul mensile. Eppure in questo frangente è tradizionalista fino al midollo.
  18. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Ricordatemi un'altra scena in cui Tiger è stato così cruento con un avversario. Il successivo duello con Alamito è perfettamente in linea con il personaggio. La testa volante crea un precendente. A parer mio anche pericoloso. Prendi le frasi nel contesto e nello spirito in cui io sempre scrivo. "L'inesorabile" segna il capitolo forse più alto della carriera di Villa, a meno che in futuro decida di stupirci di nuovo. Credo che in alcune vignette le proporzioni gli siano scappate di mano (è normalissimo), solo che nessuno e questo sembra valere non solo in redazione, ma anche tra i lettori, abbia più il coraggio di dire "Claudio, questa è da rifare!". Io per esempio non mi sento di criticare Ticci anche nelle sue ultime fatiche, perché non vedo ancora decadenza nel suo tratto (altri invece lo vedono eccome e se ne lamentano). L'ultimo Letteri mi faceva commuovere tanto quanto l'ultimo Galep e leggevo le loro storie con una grande pena nel cuore. Fusco invece mi sembrava ribadire che lui disegnava come voleva, non gli importava se a me non piaceva il suo stile. E lo accettavo. I fumetti ognuno li vede a suo modo. C'è chi ama le trame intricate, quelle torbide, quelle che lo lasciano come se qualcuno gli avesse dato un pugno nello stomaco. Io vorrei rilassarmi dopo una settimana di problemi.
  19. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Mi dispiace che tu pensi che "trollo". Quando avrai l'albo ne riparliamo e se lo ritieni opportuno in privato. Io critico solo perché mi piace da matti Tex e non per il gusto di criticare. Alcune cose che altri o hanno perdonato o non vogliono vedere a me hanno disturbato la lettura. E' capitato con il Galleppini che appesantiva senza motivi apparenti i suoi tratteggi, al Fusco che rendeva il protagonista sempre più simile a un elefante senza proboscide, al Letteri che non riusciva più ad azzeccarne una. E anche al Bonelli padre che si dimenticava di aver già spiegato la situazione, ai Nizzi che usava sempre gli stessi trucchetti narrativi o i Boselli che incasinano le trame per concludere tutto in due facciate senza farmi capire niente.
  20. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Mi raccomando paco. non farti intimorire dai nomi illustri e dalla portata dell'evento. Alcuni primi piani dei nostri protagonisti sono davvero irriconoscibili e sproporzionati. Il fatto che Villa raffiguri i personaggi di contorno con fattezze a volte impossibili (mentoni, colli striminziti o testoni) è una sua caratteristica fin dagli esordi, ma i Carson o i Tex con la faccia rigonfia, con le sopracciglie alla Breznev o dei ritratti di Kit Willer quasi effeminato non li avevo proprio mai visti! Almeno quelli di Breccia erano (davvero) brutti e arcigni allo stesso modo dalla prima all'ultima vignetta. Per non parlare della sequenza dove Tiger "si diverte" a lanciare teste mozzate, tanto per ravvivare l'atmosfera.
  21. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Preso, letto, imbustato e già riposto assieme agli altri della collezione. Probabilmente lo riprenderò in mano tra qualche anno, quando mi sarò dimenticato dell'inutile clamore che c'è ruotato attorno. Un "remake" di Rio Bravo c'era già stato (El Dorado), ma proprio io tempo fa chiedevo di "rifare alla Tex" un classico del cinema. Quindi giudico che ora non posso essere obiettivo con questo Texone, che mi è piacito allo stesso modo in cui lo boccio in pieno. E anche i disegni in qualche raro ma irritante primo piano mi hanno fatto pensare che si doveva chiedere a Claudio di rimetterci mano. Non me ne voglia nessuno, probabilmente come ho già detto ora non è ora il tempo perché lo veda come in effetti è. Arrivederci a Giugno, per un altra avventura in cinemascope.
  22. Dix Leroy

    Erasmo Dante Spada

    Quando ho preso tra le mani il mio primo albo disegnato da Letteri sono rimasto folgorato. Niente mi aveva preparato a leggere avventure con quel Tex, quel Carson (per non parlare di quella Janet Brent). Sono d'accordo che alla fine semplicemente disegnava male, ma nessuno aveva il coraggio di dirlo in faccia a una leggenda del fumetto, neanche noi lettori.
  23. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    C'è qualcuno alla Bonelli che pensa che i lettori di Tex siano dei sempliciotti da incantare con gli specchietti e le palline colorate. Per fortuna c'è anche chi ritiene che siamo degni di un pochettino di rispetto.
  24. Dix Leroy

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    E se lo scherzo era avvisare che ci sarebbe stata una sorpresa? A questo punto meglio avere un albo fatto come si deve che trovarci un allegato che ci rende perplessi (e non sarebbe la prima volta!)
  25. Sarà che io sono sempre stato una schiappia a piantar chiodi (so piegarli, romperli, darmi il martello sulle dita oppure creare vere e proprie voragini nel muro), ma io sarei dell'idea di montare dei listelli di legno per appoggiarci le copertine senza fissarle. Presente quelli dove potevano appendere i disegni a scuola? Però… non per le copertine metalliche, ma perché hai una parete libera… che invidia!
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