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TWF - Tex Willer Forum

JohnnyColt

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Messaggi pubblicato da JohnnyColt

  1. 14 minuti fa, virgin dice:

    di fatti un sistema tramite il quale una società privata può CANCELLARE interi aspetti di realtà

    Lo ribadisco, un utente inconsapevole è un utente abbindolabile. Se le truffe telematiche puntano su un target di 50enni un motivo ci sarà... Non è uno scontro tra giovani e vecchi, semplicemente i giovani hanno imparato ad avere una cultura di ciò che leggono.

    Non ha senso demonizzare il nuovo solo perchè non è il vecchio, ha senso costruire una società consapevole dei pregi e dei difetti di ciò che si va ad usare. E questa società è già stata creata e possiamo stare tranquilli per i prossimi decenni, il problema sono coloro i quali rimangono abituati ad abboccare. Fino a quanto esiteranno coloro che credono a "Luana calda a 200m da te" e che, cliccando, si beccano i peggiori trojant gli hacker faranno bene ad agire. 

    14 minuti fa, virgin dice:

    è perfettamente legittimo.

    Mai detto che non lo sia ma ribadisco che non può e non deve essere una visione totale ed assoluta... E' la sua visione da fruitore degli albori di internet! Se magari il ragionamento poteva funzionare nel 2002 oggi potrei avere centinaia di persone che potrebbero dimostrare quanto il mondo web non sia più quello descritto da Diablero.

    14 minuti fa, virgin dice:

    Mostratomi da un mio amico che ha due anni più di te e ne ho tratto la medesima impressione tua. Le adolescenti che sculettano in perizoma a favore di telecamera non facevano per me quando ero adolescente a mia volta; figuriamoci ora...

    Esatto! Sono cose fini a sé stesse ma TikTok sta già mutando verso esperienze più mature. Anche Instagram è partito come TikTok eppure adesso è la base per certe tipologie di imprese...

    • Mi piace (+1) 1
  2. <span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Mister P dice:

    I social hanno reso semplice il web anche a cretini che trovavano troppo difficile anche il comunicare in un forum? Vero ed è un demerito (ciò non impediva che su TWO ci scrivessero gli Apache Kid e altri prototipi di utenti da social in era pre social). Personalmente odio profondamente il web 2.0, anche se poi ne usufruisco abbondantemente come ad esempio ora che sto scrivendo questo mio messaggio da smartphone, forse sono un po' confuso e incoerente nel rimpiangere i tempi in cui il phpBB era la miglior piattaforma per interagire online al di fuori del glorioso Usenet (che era già "sorpassato" quando di anni ne avevo 23 e stavo cominciando a scrivere nei forum).

    Più che altro sono due modi differenti di approccio. I forum sono tendenzialmente tematici e rimangono granitici nel tempo, subiscono variazioni minimali. I social come FB invece si evolvono insieme all'utenza... I social sono più facili ed immediati rispetto ai forum perchè si rivolgono ad un pubblico differente con esigenze differenti, chi ha bisogno di una monovolume non acquista una microcar! Ti definisci forse incoerente, non penso sia incoerenza: secondo me è un naturale attaccamento a elementi passati della nostra vita. L'attaccamento morboso a questi e la successiva demonizzazione di tutto ciò che non è riscrivibile al proprio periodo digitale preferito non è onesto. Ritengo giusto che come si evolvono i social si dovrebbero evolvere i forum, già in passato i portali che non sono riusciti a stare al passo coi tempi sono morti e finiti nel dimenticatoio. Dipende da come si vuole affrontare il continuo e naturale cambiamento...

    <span style="color:red;">16 minuti fa</span>, Mister P dice:

    Sul forum di Ondarock proprio in questi giorni stiamo discutendo sul potere delle Big Tech e sul loro ruolo di censurare o creare algoritmi che non necessariamente bloccano sul nascere contenuti pericolosi bensì veicolano solo una firma di pensiero, cancellando opinioni magari differenti e non allineate (la cosiddetta cancel culture che partita dai campus yankee si è riversata prima nel web e ora nella vita reale, con effetti disastrosi, alimentando quello che io chiamo "fascismo liberal").

    Il mondo è cresciuto con l'idea che i social network fossero imparziali, liberi e democratici ma non lo sono mai stati. Le censure da sempre vengono applicate sia a post scritti sia a immagini... Facebook per esempio prima di essere un social al servizio dell'utente (non esistono siti proprietari a servizio dell'utente) è un'azienda e come tutte le aziende ha obiettivi da conseguire per portare maggiori utili a fine anno. Chi si iscrive a Facebook dovrebbe già implicitamente sapere che non esiste da nessuna parte l'obbligo di poter parlare di tutto e di tutti perchè in fin dei conti, come già affermato, il prodotto è l'utente e se decide di iscriversi deve sottostare alle regole dettate dalla comunità. Se io dovessi bestemmiare sul TWF, postare foto di nudo ed elevare la figura di Hitler come essere superiore a tutti verrei immediatamente bannato a vita. In questa ottica non potrebbe considerarsi censura? Si parla di norme prestabilite a cui l'utente spetta la decisione di seguirle o meno. Non esitono imposizioni al momento dell'iscrizione e l'idea che "se ci sono gli altri ci devo essere anche io" è molto più applicabile agli ultra 40enni rispetto ai miei coetanei. Perchè prima parlavo di "istruire all'uso di internet"? Perchè le persone danno per scontato che internet sia un mondo meraviglioso fatto di fate in cui ognuno può fare ogni cosa. Nel momento in cui mi sono iscritto a FB sapevo di dover sottostare alle decisioni del sito, nel momento in cui mi sono iscritto al TWF sapevo di dover sottostare alle norme del forum... E il mondo funziona così tanto su internet quanto nella vita online. Poi ci si può arrabbiare su certe decisioni, si può lottare concretamente per modificare il meccanismo o semplicemente farselo andar bene ma rimane il fatto che internet funziona in questo modo. Stupirsi ora di come funziona internet è da persone che hanno sempre sottovalutato le potenzialità e i rischi dello stesso! Le ultime "censure" di FB sono il frutto di politiche aziendali atte a indirizzare verso una posizione il proprio pubblico per poi guadagnarci sopra. Si scopre l'acqua calda e sono meccanismi già conosciuti nell'editoria e nella televisione. Ci sta che l'utente si senta mercificato ma di fatto l'utente lo è da quando è diventato nella storia del mondo acquirente di qualcosa.

  3. 33 minuti fa, virgin dice:

    @Diablero e @Johnny Colt, complimenti per la bella discussione sui socialetti.

    Un poco OT ma comunque stimolante...

    33 minuti fa, virgin dice:

    Le osservazioni di Diablero sono molto simili a quelle che ho letto da parte della Fondazione Elia Spallanzani sull'evoluzione di internet dai primi anni Novanta a oggi. Ma di per sé non sono diverse da quelle che si possono fare sulla letteratura: insegna a una parte consistente della popolazione a leggere e scrivere (va be'... a sgorbiare quattro stroppole e far finta di capire) e in centosessant'anni dall'unità d'Italia passi da Manzoni a Baricco. In proposito, qui una bella riflessione sempre della Fondazione.

    Non ho mai detto che Diablero ha torto nella sua disamina generale, ho sottolineato come la sua lettura del mondo social attuale sia in realà anacronistica perchè ancorata a meccaniche social vetuste. Ti ringrazio per l'interessante link che in giornata leggerò con attenzione...

    33 minuti fa, virgin dice:

    Un dettaglio nel discorso di Diablero mi fa pensare: il privilegio di non essere iscritti a nessun socialetto. Mi sono iscritto a facebook nel 2009, l'ho abbandonato cancellando il profilo nel 2011-2012 per un senso crescente di inutilità: ero andato sul profilo di un mio amico, persona di grande intelligenza, e mi ero reso conto che dalle cose che scriveva sembrava un cretino; poi sono andato sul mio profilo e mi sono detto: "Pofferbacco, anch'io sembro un cretino". E mi sono cancellato all'istante. :D

    FB ha de sempre gravi limiti di qualità in quello che propone proprio perchè si rivolge ad un pubblico generalista. E' normale che una parte di popolazione non sia interessata ad utilizzarlo... Una cosa si percepisce però da ciò che hai scritto: conosci FB e non ti piace. Il senso di inutilita è capitato a tutti, a me ultimamente hanno stancato alcuni meccanismi di indicizzazione e la massa di trogloditi che si è spostata su FB, da non so quale blog, per postare immagini di Tiramisù e Polenta.

    33 minuti fa, virgin dice:

    La sensazione è, con Diablero, che siano nient'altro che miniere di estrazione di dati e basta, con la grande quantità di utenti che li rende quindi appetibili in ottica pubblicitaria per le aziende.

    Non l'ho mai negato ma è volente o nolente un qualcosa con cui tutti dobbiamo convivere. Può non andare a genio la monetizzazione sulle nostre azioni ma tu hai comunque dimostrato che se una cosa non ti piace puoi benissimo eliminarla. E come lo hai fatto tu tanti miei amici lo hanno fatto... Esattamente dove sta il problema nel disiscriversi? Che poi, è assurdo parlare di monetizzazione solo attraverso Facebook. Ogni singolo click che facciamo su una qualsiasi pagina porta guadagno a qualcuno, la soluzione sarebbe rintanarsi in Amazzonia in mezzo agli indios ma forse il gioco non varrebbe la candela. 

    Il discorso storico e la polemica creata da Diablero funziona soltanto se si ragiona con standard che non contemplino la pubblicità e la monetizzazione attraverso internet. Può essere oggi una valida chiave di lettura? Non dico di avere ogni risposta ma sono nato con i social e sono cresciuto in una comunità in cui non erano tutto fuorchè un vincolo alla socializzazione. Tu hai trent'anni e sono pronto a scommettere che tanti tuoi coetanei usavano MSN e MySpace e che pure loro si sono dovuti sorbire i vaneggiamenti da parte di persone totalmente incapaci, per ragioni anagrafiche e non cognitive, di comprendere l'impatto che i social network di massa stavano avendo sulla società. Hai visto anche tu che Diablero ragiona basandosi sui meccanismi dell'USENET e dei forum, meccanismi facente partedi un mondo tecnologico che oggi non esiste più.

    33 minuti fa, virgin dice:

    lascio la contemplazione delle "fighe su Insta" (cit.) a chi ha interesse per la cosa

    Un consiglio, non andare su TikTok perchè ad ogni video si rischia di andare in prigione per pedofilia...

  4. Caro Diablero, ti rispondo per gradi perché mi sono accorto che ultimamente c’é la tendenza a fare i mischioni e a tirare in ballo elementi del tutto fuori contesto.

    8 ore fa, Diablero dice:

    Come TUTTI i giovani, sei convinto che il fatto di avere visto le cose già fatte sin da bambino ti aiuti a capire meglio cosa c'era prima. Non è vero. Tu non hai mai visto internet prima dell'arrivo di facebook. Non hai mai visto usenet, se non magari la parte portata nel web con funzionalità molto limitate negli ultimi anni. Come pensi quindi di poter fare un confronto onesto con qualcosa che non conosci?

    Premetto che sono del ‘98 e la mia conoscenza dell’internet parte dal 2004 circa, ho studiato a posteriori i primissimi e pionieristici anni ma ci tengo a sottolineare che non li ho vissuti e non mi sembra sensato dovermi giustificare per essere nato solo nel ‘98. Per la ragione appena esposta mi limiteró a parlare di ciò che so, ciò che ho vissuto e soprattutto di come vedo il mondo attuale dei social network. Ci tengo a sottolineare come in passato io non mi sia MAI permesso di proporre confronti tra cose che non conosco, giudicare tecnologie che non ho mai vissuto né tantomeno attaccare chi giustamente ha potuto sfruttare quelle tecnologie appieno. Trovo quindi altamente offensivo il deridere TUTTI i giovani in maniera incondizionata e ingiustificata per la sola ragione anagrafica. Sono sicuro che se fossi stato della tua stessa opinione ora non sarei qui a sentirmi dire “Uso internet da prima della tua nascita, che cosa ne vuoi sapere tu!” e il fattore anagrafico sarebbe completamente sparito. A me i due pesi e le due misure non piacciono! 

    Comunque, veniamo al sodo...

    8 ore fa, Diablero dice:

    Perchè sono morti allora i newsgroup? Per pigrizia. È vero che con la mania di mettere filmati, immagini, etc nei messaggi sarebbe comunque morti di lì a breve, ma quando furono in gran parte sostituiti dai forum, questi ultimi erano ancora in gran parte testuali. A fare la differenza fu il fatto di installare un newsreader. Troppa fatica per l'utente comune. Internet stava diventando di massa, e ad ogni allargamento dell'accesso ad internet, i software sono diventati sempre più "facili", con meno funzioni e capacità, e sempre più rivolti ad "usare" l'utente invece di essere usati.

    Facebook al suo arrivo era apertamente deriso per quanto era (pareva) scomodo e assurdo, "un cosa da niubbi". Poi si sono capire le sue due "killer application", i punti di forza che lo avrebbero fatto vincere:

    1) "ci trovi la f**a". Questa è, papale papale, con le esatte parole, la motivazione che mi diede un esperto del settore per spiegarmi come mai facebook iniziò ad avere tanto successo. E il motivo per cui anche lui già da tempo si era fatto l'account, che all'epoca non utilizzava per nulla di "utile" che non fosse quello scopo...

    2) Era utilizzabile con facilità da uno smartphone. In un periodo in cui arrivava un ondata pazzesca di nuovi utenti che un personal computer non l'avevano mai visto e non l'avrebbero visto mai, ma si erano comprato lo smartphone di moda. Utenti che ancora oggi, dopo più di 10 anni, sono in gran parte convinti che internet sia solo facebook, youtube, e poco altro

    Sei partito da 30 anni fa per dimostrare che oggigiorno non si inventa nulla e che più si va avanti più lo schifo si manifesta. OK, inizio dal punto da te fissato (se ho mal compreso i tuoi messaggi dimmelo pure) per dirti che ció che hai detto non ha il benché minimo nesso con l’uso attuale di FB! 😅 Ma minimo! 

    Hai vissuto a 30 anni Usenet e i primi abbozzi di socialità telematica? Benissimo... É un’esperienza in più per te ma se li usi ancora oggi come metri di paragone dimostri che invece di ragionare con i meccanismi attuali di comunicazione, distribuzione di informazioni e web marketing pretendi di definirli con modelli vecchi di 20/25 anni! In vent’anni tutto é cambiato, internet e gli hardware sono diventati molto più immediati e fruibili e il mondo si é rassegnato a vedere i social network come un veicolo economico e sociale fondamentale. Inoltre, per ragioni meramente anagrafiche, non sei MAI rientrato nel target principale di alcun social network generalista quindi credo che tu abbia una visione veramente parziale del mondo social.

    Per te la gente si é impigrita nell’uso di internet, secondo me l’evoluzione tecnica (e in questo caso tecnologica) é sempre stata atta a semplificare operazioni in passato complicate. Ogni innovazione poi nel tempo risulta sempre più fruibile all’utente... È un disvalore il voler semplificare e democratizzare un qualcosa che fino a 20 anni prima era proibitivo per una gran fetta di popolazione? Secondo me no e a lungo andare questa cosa ha dimostrato che i precursori si sono fermati come forma mentis alle tecnologie anni ‘90/2000 ma il mondo semplicemente é progredito. Tu stesso non fai parte della generazione che ha creato internet perciò tu stesso hai fruito di un qualcosa maggiormente semplificato rispetto agli iniziali tentativi internettiati (chiamiamoli così...). Non so te ma preferisco avere oggi Win 10 rispetto a Basic di Sinclair (che ho fatto in tempo ad utilizzare anche io sullo ZX dei miei!).

    Purtroppo esisterà sempre la tendenza di infangare il nuovo con la falsa certezza che il vecchio sia insindacabilmente migliore ma, in ambito informatico, oramai é lampante quanto questa cosa sia invece diametralmente opposta. Lo hai detto tu stesso, già i forum li mal sopportavi all’epoca ma ora sei qui a difenderli perché non riesci a contemplare appieno social network oramai vetusti e tecnicamente anacronistici come Facebook. Se anni fa FacciaLibro era visto dal 40enne di turno  come un mero mezzo di condivisone di seni prosperosi, per tutti i ragazzi tra i 10 e i 25 anni era invece un qualcosa che ti permetteva il mondo. Ricordiamoci che Facebook nell’ambito social network ha surclassato fuoriclasse come MSN e MySpace rendendo il tutto molto semplice, immediato e finalmente disponibile a tutti. Fin dai primi anni il social ha saputo far coesistere l’aspetto ludico del web alla concretezza dei professionisti che già allora lavoravano grazie al web... Scusa se é poco!

    Se MSN con gli occhi attuali risulta una timida evoluzione di una ChatBox, all’epoca era l’unico portale (mettendo da parte MySpace) che permettesse di rimanere in contatto con il mondo senza telefono. L’avvento di Facebook ha fatto capire a migliaia di persone quanto fosse avanti rispetto alla concorrenza. E non giriamoci attorno, il Facebook dell’epoca non era dissimile nell’impostazione rispetto quello attuale! 

    Se per un 40enne era un mero mezzo di  condivisione foto (ciò che per tanti oggi è WhatsApp), per la maggior parte degli utenti era molto molto altro. 

    Riguardo poi l’ultimo punto non posso darti ragione. Facebook raggiunse la vera popolarità tra il 2007 e il 2008, all’epoca i giovani chattavano attivamente con il PC da anni e i primi smartphone che permettevano un uso fluido del social arrivarono solo dopo un paio d’anni con gli iPhone 4 e 4S. Nel 2007 se tu volevi accedere a FB eri obbligato a farlo da PC (o da un cellulare che ti succhiava il credito solo caricando la home di Facebook). Nel 2007 erano ben pochi i ragazzi che si potevano permettere (o meglio i loro genitori) uno smartphone touch di ultimissima generazione o un BlackBerry Qwerty, per usare FB un  WinXP bastava e avanzava...

    Il successo degli smartphone Touch ha di certo aiutato Facebook a crescere ma é successivo al fenomeno globale!

    8 ore fa, Diablero dice:

    Perché Facebook è un effetto, non una causa: è l'effetto combinato della presenza di accessi alla rete sempre più semplici e sottratti al controllo dell'utente, alla caccia allo sfruttamento commerciale degli utenti, e la tendenza umana a seguire sempre la via più facile e che richieda il minore sforzo.  Alla fine inventeranno anche qualcosa di peggio di TikTok, e gli utenti si sposteranno lì.

    Parliamoci seriamente... Da quando esiste internet esiste la pubblicità, esistono i banner ed esistono le inserzioni! Facebook non ha fatto altro che unire tutto ciò in una monetizzazione dei click (in realtà la cosa ha preso piede solo negli ultimi 6/7 anni). C’é una frase famosa che detta “Quando qualcosa é gratis, il prodotto sei tu!”, Facebook é un delle tantissime aziende che utilizzano l’utenza per lucrare e se non si è in linea con la sua filosofia di business nessuno obbliga l’utenza a scaricare FB, Insta e WA! La cosa può anche non piacere, ed é legittimo, ma in un mondo iperconnesso come risulta quello attuale é vermante difficile scappare da questi meccanismi di marketing e non sara certo un’iscrizione in meno a risolvere il problema.

    8 ore fa, Diablero dice:

    E no, non mi illudo che si possa "allontanare gli utenti da Facebook". Credo che possa succedere solo se arriverà qualcosa di peggio (come già si sta vedendo con i giovani che stanno lasciando Facebook, invasa dai loro nonni, per andare su TikTok...).

    In realtà i precedenti hanno dimostrato che nessun colosso può sopravvivere per sempre. Facebook rispetto a MySpace e MSN ha puntato moltissimo sull’ecosistema, sull’acquisto di altri social network per limitare così la concorrenza. Da un lato ha raggiunto il suo obiettivo ma dall’altro si é dimostrato inefficace al cambiamento dei tempi. Se 15 anni fa FaceBook era rivoluzionario oggi é essenzialmente invariato nella formula. Per ampliare il suo target, ridotto sempre più agli ultra 40enni (a dimostrazione che senza i 15/20/30 enni i social generalisti non vanno da nessuna parte), ha acquisito Instagram e Whatsapp.

    Instagram é un bellissimo esempio di come si possa creare un social differente da FB nelle dinamiche ma di successo. Se oggi Instagram non fosse stata di FB sarebbe risultata una bella spina nel fianco. 

    Ancora prima di TikTok altri social hanno cercato di attaccare il colosso americano, uno su tutti: Snapchat. Snapchat é stato il social che ha creato le stories, in questo caso Facebook lo ha semplicemente plagiato implementando la feature principale di Snapchat nei suoi tre social già ampiamente rodati. Il fenomeno “Fantasmino Giallo” è sopravvissuto pochi anni...

    TikTok non é per forza un letamaio fumante e il target bambinesco che attualmente ha non per forza sará il targhet che consacrerà (nel caso dovesse essere consacrato in futuro) il social  Instagram é nato in un modo ma oggi é fondamentale per ogni azienda che punta su prodotti audiovisivi. Le cose naturalmente mutano e ad un prodotto che sparisce ne arrivano altri due...

    8 ore fa, Diablero dice:

    E visto che, se tutti sono in un posto, tu non puoi non andarci, capisco che per un ventenne i social siano praticamente obbligatori, se non vuole diventare un paria o un eremita.  il fatto di stare lontano da Facebook non è un invito a fare la rivoluzione, è un suggerimenti riguardo ad UN LUSSO CHE MI POSSO PERMETTERE, avendo una rete di amicizia, che, come me, non si trova sui social. Un lusso che mi sa ben pochi giovani oggi possono vantare...

    Ovviamente mancava all’appello l’invettiva alla mancata socialità dei giovani d’oggi che non sanno cosa sono le amicizie e che sono schiavi di Facebook.

    Ma hai la vaga idea di quanti utenti della mia età si siano staccati completamente dai social che hanno utilizzato per lustri perché invasi da mammine pancine a suon di Buongiornissimo e gattini?

    Sono i giovani che hanno usato Facebook per 10 anni ad aver mal interpretato il concetto di socialità o sono gli ultra-40enni che si sono ridotti a scrivere su FB e su WA perché di fatto le amicizie sono carenti? Non nascondo che di modi per comunicare con gli altri ne ho ma mai si sostituiranno alla presenza fisica e mai dovrebbero essere visti come un’alternativa limitante. Tantissimi problemi riscontrati, guarda caso, non sono tra i giovani, sará mica che questi ultimi conoscono a menadito i pro e i contro di social che usano da 15 anni????

    La sola idea che ci sia una totale distanza dalla socialità online e l’amicizia fisica mi fa rabbrividire perché guarda caso é sempre perpetrata da persone che non conoscono cosa significhi la socialità online e che si sono iscritte ai social il giorno prima perché hanno scoperto un gruppo su come fare i pizzocheri. Ecco, al massimo contemplano i forum come massimo livello di socialità...

    Assurdo poi che non lo si capisca in un periodo come quello che stiamo vivendo da un anno! Meno male che esistono i social che permettono di sentirsi con amici negli USA o semplicemente replicare  online le serate che si facevano in tempi non sospetti! Meno male che esiste Twitch! Meno male che esistono i forum in cui discutere di un solo argomento! E non si pensi che queste modalità siano preferibili al rapporto umano! Semplicemente in un periodo in cui l’alternativa era il nulla sono stati e sono tuttora una mano santa.

     

    Per concludere, mi scuso della pappardella ma a commento preciso si esigeva una risposta quanto più precisa.

    I forum sono passati nei propri meccanismi di socialità e hanno mostrato il fianco sotto tanti punti di vista (primo fra tutti la loro estrema chiusura e immobilità). Certo é che oggi esempi come il TWF devono essere un faro per un mondo in cui le nozioni sono sempre più sparpagliate e per me questi dovrebbero, per sopravvivere al meglio, interfacciarsi di più con gli altri social e con un target della mia età. Facciamoci una domanda sul perché i 20enni attivi sul forum sono statisticamente quelli che sono.

    Trovo veramente strano che in un mondo informatico molto veloce e frenetico ci siano così tanti utenti ridotti ad un immobilismo vetusto. Trovo strano che si dia per scontato come le cose complicate siano incontrovertibilmente migliori delle cose semplici soltanto perché una fascia di popolazione ha vissuto quelle innovazioni nel momento in cui di fatto risultavano innovazioni.

    Il mondo cambia, per carità nessuno dice sempre in meglio, e se si pretende di saper leggere un mondo così frenetico é fondamentale cambiare i propri paradigmi. Prima dell’avvento di FB amavo MSN, se dovessi mantenere l’immobilismo mentale di alcuni utenti oggi sbaverei dietro ad un sito antiquato (e non perché più di moda) e inconciliabile con le esigenze attuali della società.

    @Diablero, mi sembra di aver capito che tu valuti FaceBook come una moda realizzata solamente perché vi sono tanti utenti ma ti ricordo che non esistono mode che durano 15 anni. E se esistono migliaia di aziende che utilizzano i social di FB per i propri prodotti vuol dire che il tutto funziona! Ancora oggi, pur premettendo un certo anacronismo dello stesso, Facebook é il luogo ideale in cui un pubblico generalista può fondere svago a professione.

    I forum non lo sono mai stati...

     

    P.S.

     

    8 ore fa, Diablero dice:

    (A proposito: mi trovi uno qualunque dei post di un autore Bonelli qualunque sul social network G+, anche di soli 2-3 anni fa?  :laugh: )

    Gli unici utenti che hanno G+ lo hanno fatto semplicemente perché vincolati dai vari rapporti con GMail, Drive ecc.

    Io ho parlato di Social di successo, GMail é un qualcosa di abominevole che ha avuto i suoi estimatori ma che non ha mai sbancato verso il pubblico generalista. L’esperienza di Google dimostri quanto non per forza di cose la presenza degli utenti sia omologa al successo commerciale di una piattaforma.

    P.P.S. Scusa per il font ma mi sono accorto solo ora di averlo involontariamente così grande...

  5. <span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Diablero dice:

     

    Ma questo non è vero per QUALUNQUE dipendenza?

     

    Non è che l'Eroina ti insegua come una pantera, o ti si attacchi come un virus...  diresti che l'eroina non è un problema, perchè "la dipendenza da eroina è un sintomo di altri malumori"?

     

    Premesso che la soluzione non dovrebbe essere "proibire tutto tutto!" (anche con l'eroina...) e quindi chiudere tutti i social (ammesso che sia possibile ormai...), e che piuttosto dovrebbero essere regolamentate meglio le cose che fanno con gli utenti e i loro dati...  è ammissibile, anche a livello etico, tanta passività rispetto ad operazioni commerciali basate sullo sfruttare le debolezze delle persone?

     

    Per fare un altro esempio: perchè sono proibite le catene di Sant'antonio, allora, se sai che solo un ingenuo ci potrebbe cascare? Forse perchè anche gli ingenui vanno tutelati dai truffatori? E allora perchè non si dovrebbero tutelare le persone con debolezze?

     

    (a parte che, insomma... tu ce l'hai un certificato firmato che attesti che sei senza debolezze? Io no, e se te l'ha firmato qualcuno, mi fiderei comunque poco...  cosa succede se sei già in un social e una causa esterna ti butta in depressione? Facebook percepisce il tono dei post e ti sospende l'account per non farti del male?)

     

     

    La risposta a tutto ciò é semplice. Non é essenziale tutelare l’utenza ma accudirla affinché quella parte meno pratica dei social possa sfruttare questi in maniera sensata e costruttiva. Dici che é impossibile ma in 15 anni di conoscenza diretta dei social ne ho viste di persone migliorate! Certo, non sono le utenze iscritte l’altroieri ma é l’unica soluzione!

    Circa i vari problemi derivati dall’uso incauto di internet, non solo dei social, non ritengo sia il caso di discuterne in questa sede (siamo già OT con il discorso FB!). Se volete scrivetemi in privato ma si tratta di temi molto complessi che non possono e non devono essere semplificati con un banale “É colpa di x”. 

  6. 1 ora fa, Grande Tex dice:

    non è che solo quelli già disturbati possono diventare dipendenti dai social, può diventarlo chiunque

    Ho già ripetuto che la dipendenza da social é un sintomo di altri malumori. Come esistono i dipendenti dalla TV o dai videogiochi esistono anche i dipendenti dai social...

    É provato che dietro a questi comportamenti c’é sempre una forte inattività sociale, spesso depressione e una serie di disagi che ti consiglio di approfondire per comprendere al meglio il problema.

    I social non sono la causa sono il veicolo attraverso cui si mostra il disturbo...

    @Diableroti rispondo domani con calma

  7. 22 minuti fa, Grande Tex dice:

    non ho ben capito il tuo discorso, ma dire che la dipendenza dai social sia una cavolata mi sembra quantomeno strano!

    Diablero ha introdotto alcuni temi di uso comune che per fortuna non rappresentano la realtá.

    Definisce FB un danno. In cosa? A che pro? In che modo? Per lo meno specificare sarebbe doveroso... 

    FB crea ansia, stress e capacità di concentrazione? Possono di certo esistere soggetti che effettivamente sono sommersi da tutto ció ma sono una parte veramente ridotta e le accuse che in questo frangente Diablero ha mosso sono le stesse identiche accuse che mi sento dire da 20 anni, da persone che non sanno neppure come funziona un social network tra l’altro. La dipendenza da social, come ogni altra dipendenza, ha ragioni ben più complesse del semplice “é colpa di FB”, l’utilizzo incontrollato e distorto dei social network non é altro che il sintomo di un malumore molto più profondo che in quel caso si sfoga appunto su internet. L’allontanamento da FB che Diablero ha promosso, come ho già detto, é dannoso e irresponsabile!

    Tra le accuse di Diablero inoltre vi é una percezione distorta di come funziona oggi la macchina FB e identifica un meccanismo acchiappa like che di fatto su FB non esiste più per lo meno da 7/8 anni...

    Oggi il core terget di FB sono gli ultra 40enni e sono proprio questi i più vulnerabili al raggiro e alla totale incomprensione del social! Piuttosto che annichilire chi usa i social secondo me sarebbe opportuno educare chi non li usa o chi li usa male...

    • +1 1
  8. On 10/12/2018 at 18:06, Dawn dice:

    Il mondo dei social, seppur utilissimo per molte cose, ha in un certo qual modo impigrito non poco la gente e avallato tale pigrizia (proprio perchè con i social è un attimo, c'è tanta gente che non è disposta a impiegare nemmeno quell'attimo).

    Bisogna farsene una ragione.

    <span style="color:red;">19 ore fa</span>, MacParland dice:

    Ed ora la nota dolente, ovvero la superficialità con cui si parla di Tex. Metto subito le mani avanti, io non ho la conoscenza di Diablero o di Monni o di chiunque altro qui sul Forum, però sui gruppi Facebook c'è poca critica e molta superficialità come già ribadito dagli altri forumisti prima di me. il 90% dei commenti come già detto prima è sempre positivo,non importa che si parli di "Furia Rossa" o di "Moctezuma" le storie sono sempre belle. Oltre ai giudizi (che non discuto sia chiaro ho appena detto che ognuno è libero di esprimere la propria opinione, solo che vedendo le analisi che fanno i forumisti qui ed i giudizi che danno da altre parti, non dico che c'è un abisso di differenza, ma poco ci manca.) certe volte leggo domande assurde del tipo:

    "Tex Willer è una ristampa di Tex?" Tralasciando il fatto che una richiesta fatta in modo civile, merita sempre risposta. Però Tex Classic non ha nemmeno quattro anni, non ci sono le cover di Galep e gli autori sono diversi.  Ovviamente io parlo in generale e non conosco uno ad uno tutti gli utenti di tutti i gruppi Facebook o di altri gruppi, oltre ad esserci persone che conosco Tex o gli altri fumetti in modo approfondito. Ogni tanto escono dei quiz su Tex veramente tosti, io non saprei rispondere nemmeno alle domande più semplici, quindi non parlo di tutti, ma parlo in base ai commenti generali che leggo.

    Più che altro FB ramazza gente che non ha nulla a che spartire con il tema trattato! Ci sono pro e contro: è giusto che non tutti siano Monni, per questo credo che FB sia importante per dare il via a ricerche più accurate, ma sarebbe bello vedere un minor numero di commenti generalisti. Secondo me il TWF sta reggendo al confronto in maniera encomiabile ma credo che oggigiorno, anche considerando il core target di FB slittato di 20/30 anni in avanti, sia fondamentale avere una testa di ponte sul social. Se gestita al meglio una pagina FB, ma anche Twitter, offre visibilità elevata e un numero impressionante di click verso le più disparate pagine web (il termine pagina web non la sentivo dal 2004, mi faccio paura da solo).

    Secondo me il pubblico si deve creare ed educare, tra pagine completamente asettiche e commenti allucinanti non è facile... Che poi, cosa vogliamo aspettarci da utenti che si trovano il profilo hackerato perché si sono trovati a cliccare convintamente su improbabili offerte di millemila iPhone 17 al giorno? Se è vero che gli utenti giovanissimi (parlo dai 5 agli 8 anni) hanno difficoltà a ponderare ciò che vedono è anche vero che molti 40/50/60/70enni non riescono ad avere il benchè minimo sospetto di ciò che leggono. In questa ottica è totalmente comprensibile che esistano perlopiù utenti generalisti sotto post tematici.

    <span style="color:red;">19 ore fa</span>, MacParland dice:

    Ho notato negli ultimi tempi che i gruppi più ad assomigliare ad un gruppo di fumetti per l'appunto, assomigliano molto ai gruppi (o video su Youtube) dove interagiscono tifosi di diverse squadre italiane.

    <span style="color:red;">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    la maggior parte della gente non ha voglia di "discutere", di Tex o di qualunque altro argomento, ma vuole semplicemente far massa e "sentirsi bene", e per far questo, meno "discussioni" ci sono, meglio è. poi una volta raccolta la massa dei fans, è lei stessa (per la spinta all'aggregazione), ad attirare altri utenti. "vado su facebook perchè sono tutti lì".

    Questo è un problema oggettivo che sta interessando gli italiani da molto tempo. I fan talebani, totalmente menefreghisti del parere altrui, sono una frangia consistente di ogni social, di ogni tematica e purtroppo di ogni contatto umano. La cosa che fa inorridire è che tutto ciò risulti presente in misura tripla se si parla di siti, canali o fan italiani. Non so come mai ma oramai gli italiani, che si parli di auto o di bigodini, si limitano a schierarsi con una delle due/tre frange estremiste del settore. E per loro quello è l'unico modo di fare discussione... Seguendo tanti canali YT angolfoni (non di fumetti) posso assicurarti che i fanatismi sono veramente più limitati. Parlando di fumetti al massimo ci si trova di fronte alla classica contrapposizione Marvel Vs. DC. Gli italiani sono diventati un popolo che deve fare polemica sempre e comunque, sia detto mai per le cose veramente importanti, e purtroppo sempre più persone non contemplano visioni differenti e competenti. 

    A @Diablero rispondo che FB attraverso i numeri, non sui numeri. FB lavora sui target di comportamento, sui click e sulle indicizzazioni di prodotti commerciali. 

    <span style="color:red;">19 ore fa</span>, MacParland dice:

    Mentre qui per fortuna non è ancora successo.

    Se su questo forum non hai mai avuto problemi è semplicemente perchè la macchina autoconservatrice creata dagli admin sta da anni facendo il proprio lavoro. Ogni anno si presentano facinorosi arroganti e presuntuosi ma dopo poco tempo vengono bellamente cacciati a vergate sul membro (e non è uno di quei paesini carini del milanese) proprio da quegli utenti che prediligono la pacatezza nell'esposizione e la libera circolazione delle opinioni altrui. Su facebook un controllo così selettivo sarebbe visto come una sorta di ostruzione al libero pensiero...

    <span style="color:red;">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    Facebook, in generale, è totalmente inadatto a qualunque discussione approfondita e meditata (e la cosa è voluta: rallentano la produzione di post e di like, quindi sono scoraggiate in ogni maniera, mentre gli algoritmi del software privilegiano i post corti o fatti solo di immagini, polemici e che possano provocare reazioni istintive e post a raffica). Inoltre è senza memoria, perchè non si vuole creare un qualcosa che rimanga, ma tutto deve essere cancellato e dimenticato immediatamente per far posto a nuove polemiche e nuove tifoserie. Soprattutto, è indispensabile per il profitto che chi posta non sia mai "costretto" ad usare il cervello. il fatto quindi che le pagine diventino gruppi di "tifosi" contrapposti non è un problema: è l'effetto voluto e desiderato. Facebook non è fatto per servire i suoi utenti, è fatto per spremere e sfruttare i propri utenti, sapendo che farli arrabbiare o creare indignazione, guerre di religione, opposte tifoserie e battaglia a colpi di "chi ha più like" facilita la spremitura.

    Salvo la sopracitata superficialità degli utenti sono totalmente in disaccordo con te. FB come ogni sito proprietario è un prodotto commerciale e non bisogna stupirsi che venga utilizzato come tale. Se si vogliono creare discussioni interessanti e durature si è totalmente liberi di farlo e soprattutto liberi di leggerle. I metodi di ricerca e indicizzazione di FB sono intuitivi e validi, se tu vuoi leggerti post vecchi di 10 anni puoi benissimo recuperarli. E il discorso si può benissimo estendere a YouTube... Questa cosa spesso non esiste sui forum: se un topic non viene commentato si esaurisce e sparisce nel marasma di discussioni a vuoto. @MacParland stesso, recuperando questa discussione, ha dimostrato che sui forum per rendere leggibile un qualsiasi scritto è fondamentale qualcuno che lo alimenti. Su FB solitamente i post interessanti rimangono tali indipendentemente dalla visibilità avuta e indipendentemente dalla visibilità avuta sono recuperabili a distanza di anni. Ti sfido a recuperare un preciso messaggio di Ymalpas del 2007 tra millemila pagine di millemila thread! I fini e le persone dietro alle pagine non sono sempre uguali e sarebbe secondo me sbagliato paragonare la pagina di una SBE, di un TWF o di un utente random che posta immagini random. La SBE utilizza FB per avere click sul proprio sito e per avvicinare gli utenti saltuari alle ultime pubblicazioni. Il TWF ha in sè sia un fine informativo sia il fine di recuperare utenti per il forum. L'utente random spera di raggiungere i 10like a post. Inoltre FB è un fenomenale meccanismo statistico, i forum no. 

    <span style="color:red;">14 ore fa</span>, Diablero dice:

    Io consiglio, se possibile (poi c'è gente non può evitarlo per lavoro o perchè nel suo gruppo sociale lo usano tutti) di starne lontani. Proprio a livello di "stanne lontano, stai protetto". Che sia dannoso, crei ansia, stress, perdita di capacità di concentrazione, etc non lo dico io, ormai è ampiamente dimostrato...

    Come dicevo prima, servirebbe maggiore conoscenza di internet da parte di una ampissima fascia di ultra 40enni. La tua speranza di voler far allontanare gli utenti da FB non fa che allontanare le persone dalla comprensione delle criticità che possono realmente nascere utilizzando internet. La questione legata alla dipendenza dai social è una panzana che mi sento ripetere fin da quando usavo MSN alle medie. Chi è nato con internet e con i social network non ha statisticamente alcun problema di distorsione della realtà perchè di fatto è cresciuto con un insieme di siti che si sono affiancati alla sua vita fin dalla tenera età. La cosa invece si ribalta con chi ha scoperto gli albori dell'internet a 35 anni!

    <span style="color:red;">14 ore fa</span>, MacParland dice:

    E allora mi chiedo il perchè?

    Perchè non approfondire le conoscenze su quel determinato argomento? Sempre di cultura stiamo parlando (riferito a Tex). Creare dibattito serio non: "E' meglio quello perchè è il creatore" o robe simile. Dialogo serio approfondito, esprimere la propria opinione sul nuovo albo, elencandone i pregi e i difetti senza limitarsi ad affermare: "E' Bello" "E' brutto" perchè è bello perchè è brutto? E' difficile? No, ci sto più o meno riuscendo Io, che problemi potrà mai avere una persona più grande che possiede una capacità espositiva migliore, e che ha più conoscenze?

    E' esattamente la questione che io introdussi nel '18 all'apertura di questo topic. Il problema non è FB ma l'utenza totalmente inattendibile e impreparata all'uso di internet!

     

     

  9. <span style="color:red;">2 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

    Avevo anticipato che tra i disegnatori che non mi piacciono ci sono molti mostri sacri del fumetto.

    La critica e i lettori non hanno mai avuto dubbi sul Maestro Pratt. Pure io, e difatti non ne posseggo un solo albo,

    anzi no, ho "La ballata del mare salato" in edizione Classici del fumetto di Repubblica.

    Se qualcuno lo vuole glielo regalo.

    Grandissimo capolavoro! Già ce l'ho mi spiace...

    Comunque stavo scherzando, caro Dix... :D

    <span style="color:red;">1 ora fa</span>, virgin dice:

    Lo so, Diablero; ma io l'ho letta proprio in quella edizione presa in prestito in biblioteca e con quella mi sono innamorato della Ballata: mi ha fatto venire i brividi.

    Quanto è bella la Ballata! Una delle poche opere di finzione che mi ha fatto piangere

    È riuscita a farmi piangere anche in quel formato...

    Quanto hai ragione, Virgin. Amo La Ballata, letta anche io sul primo numero della collana Repubblica regalatomi da mio nonno. Ho ancora l'albo e me lo tengo ben stretto! In realtà è uno dei pochissimi fumetti letti nel 2020 (Tex non lo leggo da febbraio), insieme al suo recente prequel molto ben fatto.

    <span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

    Capolavori come "La Ballata del male salato" e "Tutto ricominciò con un'estate indiana" avranno sempre un posto privilegiato tra i meandri del mio cuore. Definire Pratt uno sceneggiatore scarso è un po' "ardito", usando un eufemismo. Mi accodo a Diablero, Grande Tex va assolto solo per la carta d'identità. :D  

    Un giovane può benissimo apprezzare il ritmo lento, profumato e cullato dal mare tipico di Corto. Te lo conferma un ragazzo di 22 anni, 23 il 23/01...

  10. @Loriano Lorenzutti @Jim Brandon @Juan Ortega

    Che male fa un dimile thread? Si sta parlando tranquillamente, educatamente e senza spalare letamai fumanti su nessuno.

    Tra le altre cose non è una novità che questo forum non apprezzi molto Diso e Cossu! :lol:

    P.S. Io sono dell'idea che se si può parlar bene di qualcuno si può anche, con rispetto e cognizione di causa, parlarne male. 

    <span style="color:red;">18 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

    Non mi piace nemmeno Pratt se è per quello!

    Dix, fino a ieri di rispettavo e apprezzavo il tuo gusto! AHahahaha

  11. 15 ore fa, gilas2 dice:

    Diso (sarà pure veloce per disegnare i maxi, ma ad un certo punto può anche bastare). 

    Se è veloce c'è un motivo, al contrario di Villa e Civitelli.

    12 ore fa, Mister P dice:

    Cossu, De La Fuente, ahimè anche Diso pur amatissimo su Mister No.

    Io continuo a dire che Cossu non è un cattivo disegnatore e il suo Tex non è quello realizzato peggio. Il problema di Cossu, ma è un problema comune con altri disegnatori, è la sua altalenante attitudine a impreziosire la vignetta. De La Fuente non mi dispiace ma non mi esalta neppure. Diso non l'ho mai digerito su Tex, e talvolta neppure su MN: i suoi disegni sembrano sempre abbozzati, fatti con svogliatezza e indegni per il fior fiore di artista quale è. Ritengo sia Diso il peggior disegnatore su Tex e tolto lui non riesco a trovarne un sostituto. Chi più chi meno, il roster attuale è nel complesso sempre apprezzabile.

    58 minuti fa, Gunny dice:

    Quelli che non mi piacciono per niente: Letteri, Galep (bestemmia, lo so, ma non l'ho mai digerito), Danubio, Diso, Del Vecchio, Gamba.

    Più che da bestemmia denota quanto tu non apprezzi molto il disegno classico italiano, non condivido perchè il tutto è nato da quella manciatina di disegnatori ma rispetto la tua idea. Amo Letteri, Gamba apprezzabile ma non sublime, Del Vecchio molto personale e secondo me sempre eccelso, Danubio apprezzabile ma particolare, Diso da sempre nota stonata.

    Galep è Galep. Il suo primissimo e giovane Tex era altamente derivativo? Sì, ma di certo non brutto o banale. Il Tex maturo e granitico è stato la base del 70% di tutte le successive interpretazioni perciò di certo da dire a livello artistico ne aveva e ne ha tuttora. Il tardo Tex, botulinico e ricco di brevi tratti? Non certo la pulizia fatta a disegno ma nel suo complesso rendeva bene. Il problema secondo me dell'ultimo Galep sono i volti, non più a livello con le controparti di altri autori. Comunque sia, apprezzabile o meno, l'unico vero Tex è quello di Galep. Tutti coloro che lo hanno succeduto rimango appunto successori. 

    58 minuti fa, Gunny dice:

    Quelli più no che sì: Fusco, Cossu (palesemente non adatto al western), Filippucci, Scascitelli.

    Fusco secondo me è al livello di Gamba, Filippucci e Scasciatelli hanno realizzato due tra i Tex più personali di sempre perciò non posso che apprezzare il loro lavoro. Scasciatelli poi non è di certo il peggior disegnatore di Tex, anzi... Il Cossu che molti criticano non lo trovo affatto male perchè spesso riesce molto bene a rappresentare le scene frenetiche, i suoi volti sono quasi sempre coerenti tra loro, la sua pulizia di tratto ha del gran potenziale e soprattutto rende al meglio nei contesti cittadini. Dove non sarebbe palesemente adatto al western? I contesti cittadini da sempre fanno parte dell'immaginario western e la sua pulizia di linee lo ha spesso avvantaggiato nella realizzazione dei cavalli. Come già ribadito qui sopra, Cossu è in grado (e il problema per me è proprio la sua incostanza sotto questo aspetto) di rappresentare i dettagli in maniera minuziosa. Certo, è deludete vedere rappresentate in una tavola una vallata con diverse altezze d'erba, un pattern realistico della corteccia e le foglie che cadono e nella successiva un personaggio su sfondo bianco. Cossu per me ha grande talento e su Tex ha del grandissimo potenziale per il suo sapiente uso del bianco, caratteristica che lo avvantaggia nelle scene notturne o nelle scene al chiuso. Purtroppo secondo me è uno dei disegnatori più penalizzati dall'uso del colore perchè, anche se di qualità, appiattisce di molto il lavoro basato sul bianco.

    58 minuti fa, Gunny dice:

    Ovviamente parliamo di gusti, perchè non dico affatto che questi elencati non siano bravi.

    Quando ancora non conoscevo bene Tex non proprio riuscivo a vedere la copertina del Texone di Magnus. Davvero, quel Tex mi sembrava tutto fuorchè Tex! Era per me brutto, sproporzionato, esageratamente cartoonoso e veramente di cattivo gusto. Preso l'albo in mano, lette le prime 5 pagine e mi sono accorto però che quello rappresentava uno dei picchi più alti che Tex avrebbe potuto vedere. Perchè un Tex così particolare è un Tex al 100%? Non lo so ma questo ti dimostra che forse oggi non riesci ad apprezzare Letteri o Galep ma domani potrai avere una illuminazione che neppure tu riuscirai a comprendere appieno. 

     

  12. <span style="color:red;">16 ore fa</span>, james dice:

    Assolutamente favorevole!!!! e aggiungo che la serie potrebbe riguardare, certamente, il periodo della giovinezza precedente l'incontro con Tex, ma anche qualche avventura del periodo successivo (visto e considerato che per alcuni anni Carson non ha fatto coppia fissa con Tex).

    Anche in alcune storie moderne vediamo solo Tex... Secondo me sia Carson sia Tex possono benissimo vivere avventure in solitaria, certo non contro un Mefisto o un Proteus. Nel caso ci fosse un nemico particolarmente temibile, il quartetto sarebbe d'obbligo!

    Comunque sia, mi piacerebbe una miniserie con storie sull'intera vita di Carson in ordine cronologico. Magari anche con salti temporali importanti tra un episodio e l'altro e un po' di sano fanservice... 

  13. On 15/11/2020 at 18:19, natural killer dice:

    Eh, la fai facile Lorenzo... mica è vangelo ;)

    La storia editoriale di Tex è più complessa di quel che si crede :old:

    Superata la barriera prezzo, penso che la guida da me linkata sia molto dettagliata; non è Vangelo ma è quanto di più efficace io abbia trovato. Confrontandola con altre guide, tutte molto meno condensate rispetto a quella sopracitata, non ho ravvisato errori. Nel caso, ti chiederei di indicarli... Leggendo gli articoli di B&S e i numerosi singoli messaggi scritti a suo tempo sul forum penso che un manualone sui primi numeri come quello da me linkato possa essere un eccellente punto di partenza per rintracciare l'edizione corretta!

    @Loriano Lorenzutti, occhio... Nel mercato degli usati vi sono dei buontemponi che, sperando nell'impreparazione dell'acquirente, rifilano Tre Stelle con le stelle cancellate. 

  14. <span style="color:red;">25 minuti fa</span>, natural killer dice:

    Se hai appurato che i tuoi albi sono Costa bianca il passo successivo è verificare il prezzo nel bollino che nei primi 116 numeri deve essere L200.

    Esattamente...

    Se segui la guida linkata non avrai problemi a destreggiarti tra le varie stampe!

  15. Buongiorno @Tex Puglia, prima di avere una stima totale dovresti vedere bene l'edizione dei primi numeri... A seconda dell'edizione o della stampa, i primi 100 numeri (ma soprattutto i primi 50) possono avere differenze di prezzo sostanziali che, ovviamente, influiscono sul valore dell'intera collezione.

    Ti consiglio una guida di semplice comprensione e ben fatta che a suo tempo mi ha aiutato tantissimo a muovere i miei primi passi.

    http://www.fantascienza.net/vegetti/Tex/

    Ti faccio una domanda: tutti gli albi in tuo possesso hanno questa costina

    IMG-E2741.jpg 

    o ti ritrovi anche queste tre?

    IMG-E2744.jpg

    E' una distinzione veramente semplice ma che ti indica se si tratta di un albo della collana TEX GIGANTE - II SERIE (scritte azzurre), TRE STELLE (scritte azzurre e tre stelle), TUTTO TEX (scritte nere) e NUOVA RISTAMPA (scritte rosse).

    • +1 1
  16. <span style="color:red;">14 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

    Ragazzi , con tutto il rispetto, non sapete di cosa state parlando. Recchioni, come tutti gli autori del resto,  ed io so di cosa parlo, ha subito una supervisione rigidissima a partire dal soggetto. Se lo seguiste su Facebook sapreste che l'anno scorso ha pubblicato un post dove comunicava che la risposta di  Boselli all'invio di pagine di sceneggiatura era stato un laconico: "Vanno bene" e lo comunicava come se fosse qualcosa di eccezionale. Non molto dopo ha raccontato di aver portato nuove pagine e che dopo averle lette Boselli gli ha detto; "Queste pagine sono tra le cose più belle che tu abbia mai scritto." Roberto era tutto contento, poi Boselli lo ha gelato aggiungendo: "Ma non vanno bene per questa storia, riscrivile da capo."  e le ha buttate nel cestino. Questo è Boselli come supervisore e non solo con Recchioni ma con tutti. Chiedetelo a Ruju, chiedetelo a Giorgio Giusfredi.

    Avete visto il film "Ufficiale e gentiluomo? Avete presente il sergente istruttore interpretato da Louis Gossett Jr? Se la risposta è sì allora avete una buona idea di cosa vuol dire avere Boselli come supervisore  ma sapete una cosa ? Alla fine la maggior parte, se non tutti i suoi autori gli direbbero quello che  Richard Gere dice al sergente il il giorno del diploma... e Boselli probabilmente risponderebbe come il sergente.:laugh:

     

    Chiedetelo a Faraci! AHAHAHA

    Comunque come già scritto ho fiducia nel BOSS... Tutto ciò che hai scritto non lo sapevo ma conferma i miei dubbi su Recchioni!

  17. 33 minuti fa, virgin dice:

    Qualche motivo per essere ottimisti in tutta onestà c'è: Recchioni come autore è quello che è ("del resto, siamo tutti quello che siamo", direbbe Bloch :D ), ma di sicuro ama il personaggio; e Boselli non mi pare revisore poco attento. Recchioni con un curatore che gli punta la pistola alla nuca e brandisce la frusta potrebbe perfino far bene, per quanto in ultima analisi difetti di signorilità; e chi non ha la signorilità non può darsela.

    E' proprio il problema da me sottolineato. Teoricamente Recchioni ama molto anche DYD eppure, per usare un eufemismo, lo ha cambiato. Spero anche io in Boselli!

     

  18. Beh, che dire? La storia in uscita a dicembre si presenta come l'occasione definitiva per conoscere dopo decenni il vero Sam Willer! La breve sinossi mi ha già messo l'acquolina in bocca e le tavole selezionate per questa anteprima mi sembrano di grande qualità. Ho molto timore sulla storia in sè: il personaggio è ancora molto sconosciuto e vedere una caratterizzazione importante by Roberto Recchioni mi spaventa. Sarà riuscito a rispettare i canoni Bonelliani e Boselliani tracciati negli anni passati? Sarà riuscito ad interpretare a suo modo un personaggio importante come Sam senza rovinarlo in maniera grossolana? Se la storia fosse stata scritta da Boselli tutti questi dubbi non li avrei perciò spero nella sua figura di quest'ultimo come controllore supremo...

    Parlando di copertine mi spiace sottolineare quanto Dotti sia tornato a realizzare belle copertine rovinate da dettagli secondo me mal fatti. Prendete questa copertina, eliminate gli occhi dei due coniugi Willer e avrete una bella copertina. Perchè Dotti sta tornando a questo vizio abbandonato da tempo? 

     

    • +1 1
  19. @natural killer Ti ringrazio per la tua solita conoscenza enciclopedica, mi hai fornito spunti molto interessanti! Quindi la catalogazione in serie non è altro che una convenzione per identificare i tre "periodi" di stampa... Giusto?

     

    Io ho la prima ristampa del '75 di Il Mio Nome E' Tex, fa parte della prima serie?

    On 5/3/2013 at 21:15, Johnny Colt dice:

    Vecchio Cammello, io lo ho preso purtroppo qualche anno fa usato...(anche perchè quando è uscito non ero manco nato!:D)Pirla avevo visto che era del '75 ho detto:" è lui, è la prima edizione " poi uscito dalla libreria leggo quella pagina e vedo..."2^ edizione novembre 75: >:azz:

    @natural killer Ti ripropongo un mio messaggio di diversi anni fa, realizzato ancora prima della mia cacciata a pedate nel sedere...

    Quando torno a casa mostro i miei miseri cartonati e cerco di contestualizzarli al meglio grazie al tuo schema!

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