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Letizia

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Tutto il contenuto pubblicato da Letizia

  1. Letizia

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Non concordi neanche sul fatto che Boselli scriverebbe questa storia meglio di come l'ha scritta Nizzi? Bisogna fare molta attenzione a dire "nemmeno una virgola" perché quasi sempre non è vero.
  2. Letizia

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Perché Fuga da Anderville è, a mio avviso, un brutto fumetto? La trama non è male, anche se definirla capolavoro è alquanto esagerato. E' brutto perché dipinge i sudisti come il massimo della cattiveria, senza le necessarie eccezioni? No. E' brutto per un altro motivo. E il motivo è uno solo: Nizzi. Io non ho nessun pregiudizio nei confronti di Nizzi e anzi trovo che abbia scritto cose egregie. La prima cosa che non mi è andata giù: il sacrificio di Tom. Tex non lo avrebbe mai accettato, il mio Tex non lo avrebbe mai permesso. Nizzi avrebbe potuto trovare mille alternative, ma no: Tex che sacrifica un amico è più cool anche se non ci fa certo una bella figura. Nizzi l'ha fatto apposta? Sì. Che gli possino. Il finale. Poteva essere diverso. Dopo la morte dei due Walcott, Tex riesce a smascherare lo zio e accusarlo del furto dell'oro riabilitando la memoria dei nipoti e mandare lo zio sulla forca. Perfetto. Invece no. Nizzi preferisce ridicolizzare Tex. Il quale al processo testimonia inconsapevolmente il falso come un pirla qualsiasi, poi vive per qualche decennio nella beata ignoranza finché Nizzi gli dà il colpo di grazia: pirla fino in fondo. E Tex? Tex, invece di saltar su come un grillo, al primo accenno delle malefatte dello zio (ma come, brutto bastardo, sei stato tu a mettere le pietre nel forziere e a fregare l'oro) e cominciare con qualche sganassone (tanto aveva solo 90 giorni di vita e farli scendere a 89 non era poi così grave), che fa? Che birichino che sei, ma continua pure il racconto che pare interessante. Va bene, va bene, Tex non picchia i vecchietti inermi e moribondi, ma il suo comportamento è ridicolo. Testualmente: "D'accordo, Walcott! Adesso comincio io! E comincio con il dirvi che siete l'essere più abbietto e spregevole che abbia conosciuto in vita mia! Quello che avete fatto è un abominio!" Come, come, come? Ma scherziamo? E' questo il Tex visto da Nizzi? Ebbene sì. Questo immenso idiota è proprio il Tex come Nizzi vuol farlo apparire intenzionalmente. Nizzi è riuscito a rovinare una storia che non era, come ho già detto, niente male. Se il Bos volesse riscrivere, perché Tex lo merita, questa storia nella collana Tex giovane (visto che prima o poi si arriverà alla guerra civile), aggiungendo magari nei crediti "da una idea di Nizzi", ne uscirebbe sicuramente una storia mirabile e forse anche un capolavoro. Questa, così com'è, è una ciofeca.
  3. Quindi sei d'accordo che un personaggio secondario ben personalizzato può oscurare la figura di Tex.
  4. Protagonista e antagonista sono solo due parole il cui significato può avere interpretazioni diverse. Tex può avere un antagonista insignificante, che so, un ladro di cavalli qualunque. La storia può essere altamente texiana, scritta da Boselli, dove Tex è il vero Tex, si comporta da Tex in un ambiente "di" Tex e non "con" Tex, l'iniziativa è in mano sua e non si limita a contrastare il ladro (che ha già rubato e si limita a fuggire). Ma il ladro di cavalli viene costruito e dipinto meticolosamente, carattere, motivazioni, emozioni, lo si rende simpatico, insomma se ne fa un signor Personaggio con la Pi maiuscola. Tipo? Tipo Marlon Brando in "Apocalypse now", Heath Ledger in "Il cavaliere oscuro" che non sono certo i "protagonisti". E a questo punto il ladro di cavalli fa sparire Tex, come fa Brando con Sheen e Ledger con Bale (anche se con Joker protagonista potrebbero esserci dei dubbi che però il titolo dovrebbe fugare). Il ladro di cavalli fa diventare Tex sostituibile con qualsiasi altro eroe di carta? No davvero, Tex è il vero Tex, si comporta da Tex in un ambiente "di" Tex e non "con" Tex, decide lui cosa fare e la storia è altamente texiana e scritta da Boselli. C'è solo un ladro di cavalli un po' ingombrante che gli ruba la scena. E allora? Se Tex non scaraventa il cattivo dalla finestra e non gli incendia i magazzini, la storia non è texiana?
  5. Non mi pare che sia influente chi chiama D'Antonio. Ah sì? Gli metto una camicia gialla e gli faccio fare le cose che fa Tex (che conosco a memoria perché ho letto tutto di Tex), gli lascio solo la faccia di Bronco e nessuno lo scambia per Tex? Nessuno lo scambia per Tex se lo si mette in una pagina in mutande a dire "mi scusi, signor bandito..." e forse neanche così perché un Tex così l'abbiamo visto. Non era Tex? Certo, però era il personaggio principale che stava in una testata con TEX in copertina. Certo, chi lo ha mai negato? Sta di fatto che queste caratteristiche se le porta dietro da 55 anni e, se devi descrivere Tex in tre parole, cosa c'è meglio di ranger, capo, agente? I motivi possono essere tanti. La scarsa conoscenza del personaggio mista alla scarsa voglia di leggere per approfondire. La presunzione di voler migliorare il personaggio, con le patatine fritte. La voglia, magari inconscia, di metterci la propria personale impronta senza presunzione di migliorare il personaggio. L'incapacità di scrivere mista al rifiuto di cambiare mestiere e di diventare fornaio. Ma chissà quanti altri ce ne sono. Perché Nolitta non sapeva scrivere Tex. Concordo. Ti ho già risposto: I motivi possono essere tanti... Per scrivere Tex si deve soltanto essere coerenti con il personaggio. Per essere coerenti lo si deve conoscere. Si deve cercare di "scrivere Tex" e non "scrivere me che scrivo Tex". Non devi aggiungere nulla né togliere nulla. Se sai scrivere e conosci Tex, scrivere Tex è facile. Se non sai scrivere oppure non conosci Tex, scrivere Tex è impossibile. Il fatto che pochi siano riusciti a scrivere un Tex decente non costituisce un "essere smentito dai fatti" nè tantomeno che scrivere Tex sia difficile, ma solo che non si sono trovati moti Scrittori con la S maiuscola. La coerenza è difficile?
  6. Da un po' di tempo mi chiedo "cos'è la texianità?" e, vi giuro, non ci ho ancora capito un'acca. E allora mi dico: avete presente la serie Bella e Bronco di D'Antonio? Dopo l'ultimo episodio, GLB chiama il nostro Gino e gli dice: devi continuare la serie però devi togliere Bella e devi far diventare Bronco ranger, capo dei Navajo, agente indiano, ecc. ecc. Ma, ribatte D'Antonio, non hai già uno così? Che t'importa, bofonchia il Grande Vecchio, ne voglio un altro. E così Gino chiama Freghieri e iniziano a scrivere le avventure di Bronco, Aquila del Tramonto. Che differenza c'è tra la texianità e la bronchianità (da non confondersi con la bronchite)? Cos'è che differenzia Tex da un qualsiasi altro eroe western difensore dei deboli e degli oppressi? Che non mi si venga a parlare di bistecche alte tre dita sepolte da una montagna di patatine fritte perché potrei anche incavolarmi al limite dell'infarto. Il fatto che Tex è ranger, capo indiano, agente ecc.? Ma anche Bronco, il prode Aquila del Tramonto, lo è. E allora? Oh ragazzi, di Tex nel pieno della texianità ne possiamo fare mille. Ed è difficilissimo sbagliare. Solo Nizzi ci è riuscito (e pochissimi altri): basta far fare a Tex cose che un eroe si farebbe ammazzare pur di non farle: coprirsi di ridicolo, far correre agli indifesi rischi che dovrebbe affrontare personalmente, comportarsi con negligenza o imbecillità o amenità del genere. Scrivere di Tex, il vero Tex, è difficile e pochi ci riescono? Ma per favore! Chi non sa scrivere Tex o non conosce Tex come dovrebbe, o non sa scrivere affatto. La texianità, se permettete, non esiste. Esiste la coerenza al personaggio. Tutto qui. Il prezzo. Qui non vorrei fare l'avvocato del diavolo o la scialacquatrice di denaro altrui. Chiedo quindi perdono in anticipo. Un albo di Tex, che magari, dopo averlo letto, mi fa pensare "erano meglio 4 caffè", vale i soldi che ho speso? Per me sì. Intanto si tratta dell'equivalente di 4 caffè e non di una cena al ristorante con la moglie. Ed è meno di un biglietto cinematografico. Il ragionamento "mi è piaciuto e vale il prezzo, non mi è piaciuto e non vale il prezzo" non mi convince. Leggere qualcosa è sempre un arricchimento (anche se è di Nizzi). Certo, ci sono anche le c##### pazzesche, ma non andiamo agli estremi (che qui non ci sono). La lettura ti provoca emozioni, ti stimola alla critica, mette in moto i neuroni cerebrali, ti allena il cervello e, se proprio non ti fa diventare più intelligente, non ti fa certo diventare più stupido. Anche se qualcuno magari pensa che certe letture... ma, ripeto, non è il caso di Tex. Se lasci un albo in edicola, cosa ci hai guadagnato e cosa ci hai perso? Guadagno: denaro, non molto ma, denaro oggi e denaro domani... Perdita: cultura, pensiero. Se non leggi qualcosa, di questo qualcosa non puoi pensare o dire nulla, ti devi regolare (e fidarti) su quello che dicono gli altri. Io ora leggo solo Tex, ma lo leggo tutto. Ho letto il Pecos Bill di Martina e ho letto tutto quel che è uscito (fino all'ultimo numero del 1955, dopo non è uscito più niente, solo ristampe). Ma l'unico fumetto che leggo ora (e che è ancora in edicola) è Tex, tutto Tex. Spero di leggerlo ancora per molto tempo.
  7. Letizia

    [741/744] Sierra Nevada

    Chi cita il dottor Paperus dovrebbe citare anche Margherita.
  8. Vediamo di chiarirci. Tu dici: "Tra l'altro una catena di ferro in prossimità di una riva poteva essere visibile a qualcuno intento a fare un bagno e rinfrescarsi..." Io rispondo: "No. Non so se sei mai andato a fare il bagno in fiume. L'acqua melmosa nasconde tutto fuorché un elefante. In più è noto a tutti che i fiumi nel West erano frequentatissimi, specialmente dove non c'erano guadi. Se la storia non ti è piaciuta, padronissimo, ci mancherebbe, ma trovare assurde cose possibilissime solo perché un po' strane, questo non mi sembra accettabile." Vediamo l'interpretazione autentica e, se hai capito qualcos'altro, colpa mia e me ne scuso. "L'acqua melmosa nasconde tutto fuorché un elefante." E' dimostrato dal fatto che Tex dalla riva non vede la catena, si tuffa una prima volta e non la vede, si tuffa una seconda volta e infine la vede sul fondo del fiume le cui acque sono torbide e profonde (lo dice Tex: pagg. 92/93 "L'acqua è così torbida che non si vede un accidente, qua sotto!" e "La portata del fiume è ingannevole. Da riva non sembrava così profondo..." Quindi con la frase "L'acqua melmosa nasconde tutto fuorché un elefante" volevo solo contestare il tuo "poteva essere visibile": non poteva e infatti non era visibile. "In più è noto a tutti che i fiumi nel West erano frequentatissimi, specialmente dove non c'erano guadi." Qui sono un po' ironica: ma voglio solo sottolineare che in quel punto non c'è un guado e che ci si deve andare apposta per fare un bagno o pescare: la seconda ipotesi (la pesca) è abbastanza plausibile, ma la prima lo è quasi per nulla. Questo per rimarcare che la probabilità che qualcuno passasse di lì e vedesse la catena è praticamente uguale a zero. "Se la storia non ti è piaciuta, padronissimo, ci mancherebbe.." mi sembra che non ci sia nulla da chiarire: ognuno ha le proprie opinioni che sono rispettabilissime. "... ma trovare assurde cose possibilissime solo perché un po' strane, questo non mi sembra accettabile." Intanto ho usato il termine "mi sembra" che significa sicuramente "a mio modesto parere". Poi ho rimarcato il fatto che nascondere un forziere legato ad una catena nelle acque torbide e profonde di un fiume può essere una stramberia ma non è per nulla una cosa irrealistica: affermare che è una cosa irrealistica non è, per me, accettabile. Il tutto senza l'intenzione di offendere nessuno e nel rispetto delle opinioni altrui ancorché diverse dalle mie. A questo punto io proseguo e non faccio più riferimento al tuo post. E qui hai ragione; avrei dovuto rimarcare la cosa e dire, che so, "cambiamo argomento" oppure "in risposta a quelli che parlano di telefonate" oppure ancora, non so, citare qualcun altro. Oppure ancora finire qui il commento, aspettare poi un commento successivo (due commenti successivi dello stesso utente vengono riuniti in uno solo e siamo punto e a capo) e poi inserire un altro commento con la seconda parte (la telefonata). E così avremmo evitato le "speculazioni" varie. Ma, ripeto, è colpa mia e me ne scuso ancora. Con simpatia.
  9. Nessun problema da parte mia. E' chiaro che, usando il plurale ci si rivolge a tutti. Ma anche a quelli che non sono intervenuti nella discussione? No di certo. E anche a quelli che, pur essendo intervenuti, non hanno mai in alcun modo menzionato la parola "telefonata" che era il secondo argomento da me trattato? No di certo. Se ti sei sentito coinvolto, me ne dispiaccio, non era mia intenzione.
  10. Appunto, il plurale doveva suggerirti che mi rivolgevo a una pluralità di persone. Poi, ripeto, un'opinione vale un'altra. Però vi sono cose obiettive. La catena poteva sparire tra la melma? Benissimo: ma il bandito sa che c'è e la cerca. L'unica obiezione che accetto è la facilità con cui Tex la trova. Era meglio che Tex non la trovasse e che il tesoro rimanesse sepolto nel fango.
  11. Letizia

    [741/744] Sierra Nevada

    E' proprio vero, nell'universo texiano, l'inferno è una cosa tutta sui generis. I demoni sono tutti imbecilli. 1) Non sono in grado di aiutare Mefisto a sconfiggere quattro gatti di umani mortali. E' vero che, in quanto a imbecillità, Mefisto ci mette del suo (la sfortuna non c'entra) ma lui è umano, loro invece (i demoni) sono esseri soprannaturali e hanno, come si dice oggi, superpoteri. Sono degli incapaci, allora? Sì, ma soprattutto sono degli imbecilli. 2) Mefisto è un "evaso" dal "carcere infernale" e non mi risulta che sia stato aiutato da qualche demone. Quindi collaborare, come è successo in seguito, con un evaso da parte dei suoi ex carcerieri non mi sembra indice di intelligenza o di furbizia. Se i demoni infernali erano così amici di Mefisto, perché non lo hanno riportato loro nel mondo dei vivi? Già, i loro superpoteri sovrannaturali non erano sufficienti, ma quattro formule magiche di un misero mortale (Narbas) invece lo erano. E se invece i demoni non erano così amici di Mefisto, non è stata la loro incapacità/imbecillità a impedire loro di riportare l'evasore in carcere? 3) Tex è un eccellente fornitore di "materia prima" per i demoni infernali: le anime prave che mensilmente Tex (and Co) rifornisce e spedisce direttamente all'inferno (i cattivi non vanno certamente a suonare l'arpa su una nuvoletta in cielo) sono talmente numerose che Tex vince sempre il premio "Fornitore del mese". Quindi bisogna essere imbecilli per aiutare Mefisto a far fuori Tex (che tra l'altro, una volta defunto non andrà certamente, nonostante tutti i suoi accoppamenti, all'inferno tra le grinfie dei demoni stessi). Cui prodest la dipartita di Tex? A tutti i delinquenti, certamente. Ma per i demoni infernali è solo un danno (il calo istantaneo di anime in arrivo all'inferno). Non sono imbecilli? E non venitemi a dire che i demoni sono scansafatiche e meno anime devono torturare e meglio è. Lo sanno tutti che I demoni sono stacanovisti e che si divertono a torturare.
  12. Infatti non hai parlato di telefonate, quindi tutta la mia "speculazione" (così tu hai interpretato la mia ironia) non è diretta a te. A te ho solo contestato il tesoro nascosto che, per te, tanto nascosto non è e per me, invece, lo è eccome. La catena non è visibile per chi sta in riva al fiume (e neanche tanto visibile per chi è sott'acqua: Tex la nota solo alla seconda immersione) e il cofano è stato sepolto dalla melma con il tempo: il peso lo ha fatto sprofondare nel fondo molle e fangoso e lo scorrere dell'acqua ha fatto il resto. Con Diablero concordo sulla ricerca ad ogni costo del colpo di scena che, come ho già detto, è molto difficile far funzionare.
  13. No. Non so se sei mai andato a fare il bagno in fiume. L'acqua melmosa nasconde tutto fuorché un elefante. In più è noto a tutti che i fiumi nel West erano frequentatissimi, specialmente dove non c'erano guadi. Se la storia non ti è piaciuta, padronissimo, ci mancherebbe, ma trovare assurde cose possibilissime solo perché un po' strane, questo non mi sembra accettabile. La storia, per me, è godibile; le telefonate ci sono, è vero, ma, lettori smaliziati che hanno letto più di mille storie di Tex, senza contare le migliaia di film di ogni genere, telefilm, fumetti vari e compagnia bella, valli a stupire con un bel colpo di scena imprevedibile. Che volevate? Tex che chiede la mano alla bella vedova, la porta con sé al villaggio centrale della riserva navajo, presenta la di lei figlia a suo figlio Piccolo Falco che se ne innamora perdutamente? Che volete, la doppia cerimonia nuziale con le due signore che assumono i nomi indiani di "Lupa Amorevole" e "Gazzella Indifesa"? Ma questo non è Tex, direte voi. Ecchissenefrega, ma vuoi mettere il colpo di scena? Eppoi è un numero Bis, mica uno della serie regolare.
  14. Letizia

    [741/744] Sierra Nevada

    Ma dai, il dottore parla così perché ha fatto le scuole alte, ha preso una laura e deve giustificare le parcelle salate.
  15. Letizia

    [Color Tex N. 21] La gazza ladra

    Eppure capita. I browser, un po' tutti, memorizzano in cache le immagini per far prima a visualizzare le pagine le volte successive alla prima. E ogni browser ha il suo sistema per fare il refresh della cache.
  16. Letizia

    [Color Tex N. 21] La gazza ladra

    Le copertine sono diverse, tipo: aguzza la vista e scopri tutte le differenze. La testa di Tex rimane mignon.
  17. Letizia

    [741/744] Sierra Nevada

    GLB in persona: "Spentosi il diabolico cervello di Mefisto".
  18. Letizia

    [741/744] Sierra Nevada

    Padma sta vagando nei pressi dell'altopiano dei Mammouth, spinto da una forza misteriosa (non c'è bisogno di specificare), su una cavalcatura (magari un mulo) con viveri e acqua in abbondanza. Incontra Mefisto semicadavere; e qui c'è una prima incongruenza di GLB: nell'avventura precedente i due Kit si svegliano dall'ipnosi nel preciso attimo in cui il cervello di Mefisto si spegne (a casa mia, muore); vabbé, poi il cervello si riaccende. Padma presta le prime cure a Mefisto (aveva con sé la sua farmacia personale? Ma non siamo troppo pignoli). Il paziente è intrasportabile, anche con un carro (che Padma non ha) date le fratture multiple, quindi il santone, lasciando a Mefisto acqua e viveri, fa "un po'" di viaggi per procurarsi il necessario per meglio curare il derelitto e, quando il poverino sta un po' meglio, lo trasporta con un carro (che si è nel frattempo procurato) nella città più vicina, dove continuano le cure fino alla guarigione. Questo era quanto mi ero immaginato io e, sinceramente, avrei fatto a meno di una spiegazione più o meno fantasiosa. Ma comunque non mi scandalizzo più di tanto: ho visto di peggio. Nella Mano Rossa siamo nell'anno 1898 e nell'albo "Un piano ardito" siamo in piena guerra di secessione ma i quattro pard (compreso un Kit Willer giovinetto) lavorano insieme.
  19. Intanto complimenti per le Sue splendide tavole di Sierra Nevada. Mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulla Sua tecnica di realizzazione degli sfondi. Grazie.
  20. Letizia

    [741/744] Sierra Nevada

    E allora è ancora più bravo di quanto pensassi. Se osserviamo la pagina 15, le macchie bianche possono essere ottenute solo mascherando le vignette con un cartoncino sagomato e disegnando sopra linee, pattern e figure. Il pattern può essere riprodotto pazientemente a mano, oppure con una ulteriore maschera, traforata ad hoc, sulla quale passare uniformemente la china. Una volta tolte le maschere, il risultato è sorprendente. Naturalmente le maschere traforate per ottenere i pattern devono essere molto più grandi della zona da disegnare per non ottenere pattern uguali in vignette diverse e ne devi possedere in grande quantità. Insomma una faticaccia. Bravissimo Civ.
  21. Letizia

    [741/744] Sierra Nevada

    Non si tratta solo di puntinatura ma di veri e propri pattern difficili da riprodurre a mano, senza contare le "macchie" bianche che digitalmente possono essere "colorate" ma su carta possono essere riprodotte solo con complicati sistemi di mascheratura. La maschere, solitamente in cartoncino, ogni tanto generano (con la china) effetto di sbavatura che ti costringono a gettare l'intera tavola. Io ho una tavola originale quasi completa di Paparella mai utilizzata perché sporcata da una macchia piccolissima di china e rifatta completamente. Curioso notare come le due tavole confrontate differiscano per moltissimi particolari pur disegnati e inchiostrati dalla stessa mano.
  22. A me Zagor non piace. Non è roba da decerebrati ma non mi piace lo stesso. Mi hanno detto: non ti piace perché ne hai letto poco, leggi questo e vedrai che cambi idea. L'ho letto (sono molto disponibile) e non mi è piaciuto. Ma dai, come puoi dire che questo non ti piace? Leggi quello e ne riparliamo. Ho letto anche quello e non mi è piaciuto. La discussione è andata avanti un bel po' e mi hanno fatto leggere tante di quelle porcherie che mi è cresciuto mezzo metro di pelo nello stomaco. Perché, mi sono chiesta, devo soffrire così per dimostrare agli altri che Zagor non mi piace? Zagor, dal poco che ho letto di Zagor e di Manga, in confronto ai superlativi fumetti giapponesi (leggasi One Piece) è la Divina Commedia (speriamo che Dante non si rivolti nella tomba, ma dovevo rendere al meglio l'idea). Voi dite che ci sono Manga e Manga e che ci sono anche dei capolavori. Io non ci credo, ma proprio per niente, ma, hai visto mai che una scimmia, battendo a caso dei tasti su una tastiera di PC, ne faccia uscire un best seller mondiale? Quindi, per favore, se una cosa del genere dovesse succedere, lasciatemi nella mia ignoranza. La massima distanza tra me e i Manga non danneggia né me (poco ma sicuro) né i Manga.
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