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Letizia

Ranchera
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Tutto il contenuto pubblicato da Letizia

  1. Carlo, non devi far domande del genere a una volpe come me. Almeno non su cose che si possono reperire nel web. http://www.editorialemercury.it/index.php?EDITORE=MERCURY EDITORIALE&SERIE=KANSAS KID
  2. Ottima analisi Pecos Bill, concordo in tutto per tutto. L'azione dell'evasione potrà sembrare anche arteficiosa, ma non una forzatura e anche a me è piaciuta. Io trovo più artificiose invece altre cose che in Tex sono normalissime e quindi menzionarle sarebbe come cercare il pelo nell'uovo. Malvolentieri, ma lo faccio lo stesso, a mera dimostrazione che si deve essere più tolleranti nel giudicare le cose in un fumetto. Sparare con una colt è la cosa più difficile al mondo e la precisione, superati pochissimi metri, va a farsi benedire; senza contare la percentuale abbastanza alta delle volte che s'inceppa. Per amore della realà storica vogliamo fare di Tex una schiappa?
  3. Il vero Kit Carson è nato a Richmond (Kentucky) e non c'è alcun motivo per dubitare che sia così anche per il nostro Carson che si ispira al vero personaggio. Inoltre il vero Carson combattè per il Nord nella guerra di Secessione come è molto probabile che fece il nostro.
  4. Come no. Chi non conosce il famoso personaggio, praticamente contemporaneo del nostro Tex, creato dalla coppia Saccarello/Cossio? Ma confesso di avere un po' barato alterando i nomi del romanzo in cui il Kid non si chiama Kansas ma Texas Kid (indovina perché).
  5. Mal di testa per così poco? Eppoi quella è la seconda delle due modifiche. La prima naturalmente è la nuora di Tex. Comunque, bravo, vedo che hai studiato. Magari ora mi dirai che il soggetto è brutto e che il colpo di scena finale è prevedibile.
  6. Peccato, speravo che te ne fossi accorto almeno tu. E' una sintesi molto stringata di un mio romanzo (Il figlio di Tex) che non hai letto (ecco perché ho detto peccato). Il soggetto è però impubblicabile così com'è. Ma con un paio di modifiche, uno bravo come te potrebbe tirarci fuori qualcosa di buono. E non è una sviolinata a fini di lucro: il soggetto è gratis.
  7. Tex, suo figlio e Carson sono chiamati dallo sceriffo Milton di El Paso, che è un loro vecchio amico e sta per ritirarsi a vita privata, in occasione della grande Fiesta dei Giorni della Frontiera. I tre pard, finalmente in trasferta per il solo diletto, arrivati in città, fanno conoscenza con un amico dell'ex sceriffo, il ranchero Morgan e della sua giovane figlia che è la ragazza del figlio di Milton. In un saloon assistono ad una rissa in cui un giovane, Kansas Kid, sembra avere la peggio e lo tirano fuori dei guai. In città c'è una gran folla attirata dai festeggiamenti e dai rodeos. A una delle gare (quella della resistenza in groppa al toro) si iscrivono anche Kit Willer e il giovane Kansas Kid. Il giorno in cui i due giovani si cimentano con i tori (dove Kit risulta vincitore), la figlia di Morgan viene rapita, portata in una catapecchia su una collina nei dintorni di El Paso e viene chiesto un cospicuo riscatto. Tex e Carson riescono ad individuare uno dei rapitori che però rimane ucciso da un suo complice che colpisce nell'ombra per evitare che l'amico, convinto dagli sganassoni di Tex, dicesse una parola di troppo. Con un trucco basato sul codice morse, la ragazza scrive un indizio nella lettera che il padre ha richiesto per avere la certezza che la figlia è ancora viva e sta bene. Il figlio di Tex capisce l'indizio e lo interpreta. La stessa notte i tre pard si recano sulla collina dove troveranno anche il Kid e ci sarà un triste epilogo.
  8. No, Monni. "Non credo (che) rivedremo ancora il biondino" è tutto fuorché un paradigma (?) e non ho eretto niente ad alcunché. Ho espresso solo un parere. Non ho detto che non rivedremo il biondino. Inoltre c'è una grossa differenza tra "non credo che rivedremo" e "credo che non rivedremo". Non sei d'accordo? "Credo che non" denota una maggior sicurezza, anche se non assoluta: "non tornerà" è indice di sicurezza assoluta. "Non credo che" denota invece un dubbio. La frase è divisa in due dal "che", anche se omesso nel mio commento originale, "io credo" e "rivedremo ancora il biondino". La negazione nella seconda parte della frase può essere rovesciata in "il biondino sarà assente nelle avventure future di Tex" senza cambiare di una virgola il significato. La negazione nella prima parte è invece ben diversa. "Credo che" è paragonabile (paragonabile non corrispondente) a "sono sicuro che". "Non credo che" è paragonabile (ma sempre non uguale) a "non sono sicuro che". Le intenzioni dell'autore possono tranquillamente smentire o no il mio pensiero, non è questo il problema. Quello che io rimprovero a te, invece, è il tuo giudizio (affrettato?) di chi si erge a censore, attribuendomi a torto cecità, pregiudizio e soprattutto facendomi apparire come una persona che vuole imporre le sue conclusioni come criteri oggettivi. Ma chi te le ha suggerite simili panzane? Le hai interpretate leggendo un "non credo che"? Cos'è, uno scherzo? Non ho detto "spero che non torni" perché non spero proprio niente. Se Castle torna oppure no, non può interessarmi di meno. Ci sono tanti personaggi in Tex che mi piacciono meno di Castle e, ti assicuro, quando ne appare uno in una storia inedita, non verso una lacrima e mi godo la lettura che, nella maggior parte dei casi, mi piace un sacco. Altrimenti non avrei e non avrei letto tutte le pubblicazioni di Tex, compresi i Diavoli Rossi, la parte eliminata dell'avventura fiume degli Uomini Giaguaro. Quindi in seguito, se non sei ben sicuro di aver interpretato bene le parole di qualcuno, non ti sembra più saggio chiedere un'interpretazione autentica?
  9. Il fatto che la prematura scomparsa di Castle sia rimandata (sine die o alla prossima avventura) non mi fa piangere dalla disperazione e non ho certo la presunzione di credere che Boselli modifichi i suoi progetti per accontentarmi. Che mi ha fatto il biondino? Proprio niente, è lì il bello. E' un personaggio anonimo. Se al posto suo ci fosse stato il fratello gemello di Muggs, cosa sarebbe cambiato? Nulla, assolutamente nulla. E, a costo di apparire noiosa, ripeto che questa è una mia personalissima opinione, che può essere condivisa o no. Mi chiedo solo cosa sarebbe successo se avessi detto che la storia è orrenda.
  10. La storia è sicuramente la migliore letta ultimamente (secondo me la migliore del nuovo millennio). Ma Castle continua a non piacermi. Insomma Mauro, continua così. I disegni sono molto belli, ma Dotti non è il mio preferito. Non ho mai dato un voto, ma stavolta faccio un'eccezione: storia 10, disegni 7.
  11. Letizia

    Galleria di Giuseppe Candita

    Come come come? Non mi dire che di Marie hai guardato scarpe e vestito!
  12. Letizia

    Galleria di Giuseppe Candita

    Sappiamo tutti che Galep fu ispirato da Gary Cooper per l'immagine di Tex. Se Cooper avesse avuto le gambe corte come in certi disegni, sarebbe stato alto un metro e mezzo. La ragazza seduta ha le gambe più lunghe di Tex (confrontatele dal ginocchio al tallone). Possibile che tra i disegnatori di Tex non ce ne sia uno che gli disegna le gambe troppo lunghe?
  13. Letizia

    Un nuovo nemico numero uno

    Non è resuscitato, è suo figlio.
  14. Letizia

    Un nuovo nemico numero uno

    Al contrario, sarebbe semplicissimo. Le storie potrebbero essere diversissime tra loro e l'unico paletto sarebbe la presenza invisibile di un inafferrabile grande burattinaio astuto e crudele che non viene mai individuato. Il mistero che avvolge mister X lo rende affascinante. Per questo non deve mai essere scoperto perché, se così fosse, direbbero tutti: tutto qui questo misterioso capo?
  15. Letizia

    Un nuovo nemico numero uno

    No no, la Spectre non c'entra. Il nemico invisibile è un pezzo grosso di Washington che, per ogni apparizione e relativa sconfitta, si serve di un vice, ogni volta diverso, che è incaricato delle questioni logistiche, come radunare i gaglioffi, e di far eseguire i suoi ordini. E neppure il vice sa chi è il capo così, quando Tex lo sbatacchia un po', non può scoprire niente. Il bello che neanche noi sappiamo chi è (e neanche lo sceneggiatore che così ha la porta aperta per infiniti eventuali finali) perché, quando X sarà scoperto, il personaggio diventerà un cattivo qualsiasi e sarà bruciato.
  16. Il film "La corazzata Potëmkin". Quello sì che è un capolavoro.
  17. Letizia

    [282/283] Un Mondo Perduto

    Come mai a Borden non si possono dare i like?
  18. Letizia

    [282/283] Un Mondo Perduto

    Riporto come fonte solo Wikipedia perché non ricordo le altre fonti che riportano comunque quello che si dice qui. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Albi_di_Tex Se è un errore, qualcuno dovrebbe comunque correggerlo.
  19. Letizia

    [282/283] Un Mondo Perduto

    A me risulta che il soggetto è di Gianluigi e di Giorgio Bonelli. La sceneggiatura è invece del solo GLB.
  20. Letizia

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    E' vero, Dicchesse. Nel far west gli uomini portavano quasi tutti i baffi (o meglio, i mustacchi) e il cappello a cupola alta. Gli indiani moderni poi indossano i caratteristici abiti da cerimonia solo per i turisti. Come gli sbandieratori nelle sfilate (specialmente in toscana) o le olandesine con gli zoccoli di legno a punta. Non c'è niente di più falso di quasi tutto quello che abbiamo visto nei film western.
  21. Letizia

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    E' vero, gli Apache non erano guerrieri, ma guerriglieri. Inoltre erano molto intelligenti: quando razziavano le comunità messicane, si limitavano al minimo indispensabile; in realtà avevano molta cura di lasciare ai bianchi la possibilità di riprendersi in modo da poterli razziare ancora. Anche i Navajo chiamavano sé stessi Diné (o Dineh) e da questo si può dedurre che Apache e Navajo, più che cugini, fossero fratelli.
  22. Letizia

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Apache e Navajo discendono dallo stesso ceppo proveniente dell'Alaska (e dal Canada), gli Athabasca. Ed è pure molto probabile che gli Athabasca abbiano dato origine anche ad altre tribù del Canada.
  23. Letizia

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Spero proprio di no. Non tanto per Jack (è addirittura realmente esistito un indiano di nome Capitan Jack), ma per Tiger. Gli indiani d'America non conoscevano la Tigre, che solo nel '900 fu chiamata "puma asiatico". Tiger Jack è un nome assurdo come Koala Giuseppe o Panda Rosso.
  24. Letizia

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Io credo invece che un autore francese farebbe parlare i sardi in dialetto marsigliese o nizzardo. Stiamo parlando di Tex, perbacco! Io capisco che non si possa mettere New York nel Minnesota ma, se un mustang navajo riporta un tatuaggio che vuol dire "bambini a bordo", non credo proprio che sia un errore grave perché non se ne accorgerà nessuno.
  25. Letizia

    [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

    Peccato che Fanny porti i pantaloni!
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