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Exit

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Messaggi pubblicato da Exit

  1. Interessanti osservazioni.

    Mi pare possibile che Boselli rappresentasse un concorrente che toglieva tavole, ma io non trovo per nulla improbabile, anzi molto credibile, che ci fosse anche una componente personale.

    Anche Boselli ha un suo stile riconoscibile e sebbene in modo grossolano Nizzi ne aveva esplicitato alcuni elementi, esempio il numero di personaggi più abbondante del Tex classico e le trame molto intricate, che potevano non essere graditi da tutti.

    E pertanto perché non dovrebbe esserci anche una questione professionale?

  2. 8 ore fa, borden dice:

     

     

    E ridagli. Se ne trova sempre uno che dà la colpa al curatore. Ma il curatore fa il suo lavoro, che è quello di pubblicare storie diverse tra loro e che piacciano al pubblico. Il curatore è il tramite dell'editore. Le storie di Nizzi, come dimostrano anche molti plausi attuali su Facebook al Maxi in questione, sono  piaciute e piacciono a una larga fetta di pubblico. Ne consegue che il curatore ha fatto ottimamente il suo lavoro, anche andando oltre i  suoi personali gusti e convinzioni (che sono  diametralmente all'opposto). Il curatore, in quanto tale (NON in quanto autore), non deve seguire i propri gusti personali, ma cercare di variare l'offerta e accontentare quanto più possibile il pubblico in generale.

     

     

    Io non ho parlato del ruolo complessivo svolto, ma di questa specifica vicenda ed è un mio pensiero personale.

    A me, da lettore di un Tex preciso, il fatto che Nizzi piaccia o non piaccia a molti, interessa poco o nulla.

    Sono considerazioni che fa chi dirige e fa scelte e può azzeccarle o no.

    Non si deve credere che non capisca che con l'aumento spropositato delle uscite e la carenza di colleghi disponibili o idonei, ci vogliono rinforzi.

    Ma Nizzi???

    Già prima del 500 (per me a partire dal 400, ma non infierisco) aveva iniziato a proporre racconti che definire "indegni" di pubblicazione è corretto.

    Oltre 200 numeri dopo, ovvero sono passati vent'anni, con l'età che avanza, poteva migliorare?

    Se qualcuno mi dice di sì, perde la mia stima seduta stante :D

     

    Parentesi. Quando uscirono appena dopo il 400 le storie in sequenza di Canzio, tue e di Medda mi sembrò di respirare. Eppure erano di valore diverso una dalle altre. Questo per dire quanto è stato pesante, per me, sopportare quella tortura.

    Con in più i sensi di colpa perché volevo abbandonare il fumetto e mi sembrava un tradimento.

    • +1 1
  3. Mie personali impressioni.

    Sergio Bonelli ha sbagliato di brutto a scegliere un autore che prima di Tex era poco più che un Carneade per sostituire GLB.

    Troppo diversi come carattere, troppo diversa la qualità di scrittura.

    E poi mettere un giallista su Tex, ma si può?

    In Bonelli c'erano D'Antonio e Berardi che come scrittori western in quegli anni erano infinitamente migliori.

    Oklahoma, che Sergio ritenne troppo eversiva per pubblicarla sulla regolare, è molto più texiana di qualsiasi storia di Nizzi, nonostante sia opera del papà di KP che è quasi agli antipodi come personaggio.

     

    A questo errore se n'è aggiunto uno ben peggiore. Nizzi è stato tenuto quando era chiaro a tutti che fosse un disastro, permettendogli di fare danni su Tex in lungo e in largo.

    Perché Nizzi oltre a guadagnarci ci si è divertito a prenderlo per i fondelli e con lui i suoi lettori (quelli GLBonelliani)

    A chi crede il contrario, basta far osservare che ci dipinge come non particolarmente dotati di intelligenza.

    Prima perché leggevamo quella robaccia infantile e scritta malissimo di GLB, poi perché ci descrive come fan delle battute idiote tra Tex e quel mentecatto del suo Carson e in sollucchero per i pranzi a base di bistecche alte tre centimetri, sommerse da una montagna di patate fritte e innaffiate da un bel boccale di birra. E per dessert la torta di mele.

    Quindi incapaci di seguire una trama, tanto è vero che le storie erano talmente sgangherate che non stavano in piedi neanche con i puntelli.

    Hai voglia a metterci origlioni, tanto poi andiamo a tavola.

     

    Nonostante questo non è che non gli sia mancata anche la riconoscenza di molti, anche se non mi so dare nessuna spiegazione razionale, specie dopo decine e decine di racconti indecenti. Anche ammesso che ne abbia scritto una manciata di accettabili ormai la bilancia pende in maniera chiara dall'altra parte. Però per alcuni Furia rossa o la Congiura oscurano tutto.

     

    Qui però mi distinguo da tutti. Io trovo che è stato un altrettanto grave errore richiamarlo. Si era detto che sarebbe stato controllato con severità e invece le storie sono dello stesso penoso livello. Poi si è aggiunto che non si possono riscrivere. Ma allora si è accettato il rischio, quindi la "colpa" io la suddivido in parti uguali.

     

    Questo perché mi sono anche stufato d'avercela solo con lui che è inescusabile ma almeno è chiaro che a lui Tex gli fa schifo. Gli altri dovevano proteggere il mio eroe preferito. E i suoi pards (Kit e Tiger compresi)

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  4. <span style="color:red">10 minuti fa</span>, valerio dice:

    Comunque non è una cosa così inconsueta. Tipo che so, ora Borden scrive la Tigre, creata da Nizzi, e magari a qualcuno piacerà più la Tigre riscritta da Boselli che quella di Nizzi. Oppure boh, la Zhenda scritta da Nizzi a me piacque più di quella tratteggiata da GLB e forse anche il suo Barbanera. Oppure qualcuno può preferire lo Zagor di Burattini o di Borden rispetto a quello del creatore Nolitta. Non ci vedo nulla di strano.

    Detto che secondo me il Tex di riferimento deve essere quello di GLB, credo che sia abbastanza normale che qualcuno preferisca un altro Tex.

    Non sono stato chiaro io. Posto che io non riesco a immaginare come si possa preferire Nizzi a GLB, mi arrendo alle dichiarazioni.

     

    Però Grande Tex afferma che ha iniziato a leggere questo fumetto con le storie di Bonelli padre, salvo precisare altrove di non riuscire ad apprezzarlo.

    Per me era più logico  avendo fatto così io in casi analoghi, abbandonare il fumetto.

    Ripeto, va benissimo e ne prendo atto.

  5. <span style="color:red">6 ore fa</span>, Grande Tex dice:

    e invece ti sbagli

    Nizzi è  l ultimo autore che ho letto a parte qualche storia saltuaria

    Ho cominciato proprio con Glb poi sono passato a Boselli.

    Allora sono ancor più stupito. Sei il primo caso di lettore che iniziando da GLB preferisca Nizzi :P

    Ancor più curioso che sei arrivato a questo autore dopo averne sperimentati due diversi e il primo non ti piace neanche (se ho capito bene).

    Mi verrebbe da chiederti perché hai continuato a seguire un personaggio scritto da un autore con cui non avevi feeling, ma preferisco sbizzarrirmi in ipotesi mie fantasiose :D

    Sul fatto che possa sbagliarmi, per carità tutto è possibile...

  6. 8 ore fa, Grande Tex dice:

    guarda che è vero: molti.lettori scrissro alla casa editrice dicendo che Bonelli era tornato quello di un tempo

    ma questo non é vero

    pensa che io per un periodo evitavo proprio di comprarli gli albi di Nizzi per questo motivo

    questo non mi sembra corrisponda alla realtà neanche nel periodo di crisi

    Questo non confligge col fatto che ci si fosse accorti che era arrivato un nuovo sceneggiatore.

    Certo che molti erano soddisfatti. Le ultime storie di GLB stavano assieme con lo scotch e quelle di Nolitta erano eretiche.

    A molti sembrò che andasse meglio..

    Per te che immagino sei cresciuto con il Tex di Nizzi, ed è quello il tuo Tex, niente di più normale.

    Io che ho iniziato nel periodo d'oro trovavo le storie "migliori" insipide.

    Il tanto citato Territorio nemico mi fece arrabbiare a livelli nolittiani.

     

    In quanto all'altro messaggio, non ho ancora imparato bene a quotare più messaggi contemporaneamente, c'è una delle storie più detestare di sempre da me, dove Tex promette di aiutare un pellerossa e poi assiste alla sua esecuzione, che se non interveniva forse si salvava. (Documento d'accusa). Imho un obbrobrio.

    E proprio Fuga da Anderville è l'esempio lampante di autoincriminazione visto che Tex non aveva capito niente.

    Non sono due casi unici. 

    Sulle cavalcate con Tex e Carson ripresi da davanti, di lato, da dietro per riempire vignette e portare a casa una storia di malavoglia ce ne sono a bizzeffe. Poi per carità, uno può ammirare i disegni, un altro apprezzare il momento idilliaco, ma per esserci ci sono.

     

  7. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

    Prima di tutto, come ha detto Borden, il 95% dei lettori fa i complimenti a "Tex", chiunque lo scriva, e non si accorge nemmeno di voragini nella logica delle storie. Magari notano le storie "troppo difficili", ma altrimenti non si accorgono nemmeno quando Tex lascia andare degli assassini per sbafarsi una torta... non bisogna vedere la percentuale di apprezzamento per Nizzi come "per Nizzi", pnma bisognerebbe levare la percentuale che dice le stesse cose di Ruju....

     

    Poi, c'è il diverso tipo di interazione. Un forum è fatto per certo tipo di post. Anche la STESSA PERSONA su Facebook scrive cose più brevi, e invece di scrivere un analisi della storia dice "bravo".  Pensare che siano diversi tipi di lettore è come pensare che ad un assemblea di condominio vada gente che non va in autobus e viceversa. No, è il tipo di interazione che è diverso.

     

    Fatte queste premesse, il perchè i lettori ATTUALI di Tex sembrino apprezzare Nizzi è molto semplice: chi non apprezza Nizzi, dopo 20 anni di Nizzate, sarebbe ancora un lettore di Tex?

     

    QUI c'è la vera differenza: fra quelli un po' "fanatici" che hanno resistito su Tex per anni nonostante le nizzate, e sono gli stessi che poi quando c'è una nuova storia di Nizzi perdono tempo a stroncarla in un forum.

     

    Il 90% dei lettori non stronca su un forum. Il 90% smette semplicemente di leggerlo.

     

    Lasciamo stare gli 800.000 acquirenti (e, si dice con conti spannometrici, i 4 milioni di lettori) dei tempi di GL Bonelli, negli anni 80 con le prime storie di Nizzi dicevano che Tex vendeva 400.000 copie. Quando l'ha preso in mano Boselli se non ricordo male si parlava di circa 200.000.

     

    Certo che chi è rimasto digerisce Nizzi, quelli che non digerivano le Nizzate sono soprattutto in quei 200.000 che hanno smesso. (ovvio che non si può dire che senza Nizzi non avrebbe comunque perso lettori, magari se c'era un altro autore ad affiancare Boselli ne perdeva pure di più: ma sarebbero probabilmente stati lettori DIVERSI. Nizzi ha fatto una SELEZIONE PARTICOLARE, scacciando (1) chi ragiona sulle storie, (2) chi bada alle storie, e (3) chi si accorge quando Tex viene preso in giro, e sono rimasti gli altri.

     

    (salvo appunto noi fanatici che invece di smettere, scriviamo e ci sfoghiamo così)

    Mi riconosco nella definizione di fanatico. Per "devozione" verso chi l'ha creato e l'ha reso il mio fumetto ho continuato a leggerlo arrivando quasi ad odiarlo.

    Non scrivevo sui forum, ma se è stato facile da bambino accorgermi dell'arrivo di Nolitta - ah se me ne sono accorto, anche se non c'era scritto -, come potevo non notare un nuovo stile di scrittura quando è arrivato Nizzi?

    Lo stile da commedia, la predilezione per le investigazioni da giallo, l'abbandono, con la trovata del portare le vacche da qualche parte, di Kit e Tiger, il Carson che chiede spiegazioni di fatti appena accaduti che hanno capito tutti meno che lui, erano già indizi.

    Poi a parte che è stato scritto sugli albi, sono arrivati i tocchi d'autore.

    Ne cito alcuni, non tutti.

    Indagini "semplificate" grazie a dichiarazioni spontanee di personaggi saltati fuori dal nulla.

    Tex e pards salvati da sconosciuti o dalle vittime che si erano impegnati a tutelare.

    Frequenti interruzioni dalle mansioni da eroi per una salutare dormita e/o un pranzo al ristorante.

    Immediato slacciamento del cinturone e/o gettare a terra delle armi al minimo segnale di pericolo.

    Piani strampalati che giungono a termine per merito dei nemici che in pratica si autoincriminano.

    Tex che giura e poi non mantiene la parola data.

    Pagine e pagine di cavalcate nel nulla.

    Sono solo esempi di novità introdotte che non potevano non essere riconosciute e c'è chi ancora racconta la balla che Nizzi era stato così bravo che il passaggio delle consegne era passato inosservato.

     

    Anche io da bambino compravo Tex SOLO per divertirmi e ci riuscivo. Tex era chiaro come il sole. Arrivava lui e faceva piazza pulita, fregandosene delle regole e dei palloni gonfiati. Nizzi non ha semplificato nulla. Ha reso spesso ridicolo o pusillanime il protagonista, quello imho si.

     

    Non ho letto questa storia, né i commenti, ma scommetto che qualcuno dei "difetti" segnalati ci sono di sicuro. O sbaglio?

    • Grazie (+1) 2
  8. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Grande Tex dice:

    bestemmia😂

    scherzo ovviamente

    le opinioni sono soggettive

    d altronde io ho un po' lo stesso problema con Glb

    Questo mi sembra insolito. Il tuo nick è Grande Tex. Se non ti piace GLB che del personaggio è il creatore devi ammettere che è strano forte.

    :P

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  9. 2 ore fa, valerio dice:

    Secondo me è tornata solo una volta di troppo. Il primo episodio vabbè, è nel suo genere un capolavoro, il secondo non arriva ad esserlo, ma secondo me è una storia solida e molto piacevole, pur con qualche caduta che purtroppo faceva da corollario al secondo Nizzi, la terza è proprio brutta.

    Io ho buone sensazioni dalla ripresa di Boselli.

    Dal momento che Nizzi ha abbandonato Tex e che questa non è la sua storia, mi limito a dire che per me era già troppo persino la prima apparizione e non il ritorno.

    Purtroppo io e le storie di Nizzi siamo inconciliabili.

    • Mi piace (+1) 1
  10. Nessun giudizio anticipato sulla nuova storia. 

     

    Sui ritorni citati. Jack Thunder ha imho perso qualcosa con il ritorno. I sette assassini è una buona storia e andava più che bene così. Però di iscrive tra i casi che possono essere giudicati "correrti". Tex l'ha creduto morto perché era logico pensare che fosse così, non per negligenza.

     

    Ma la Tigre Nera è già tornata due volte di troppo e davvero non riesco a immaginare cosa possa farmi modificare un giudizio ormai pessimo...

  11. GLB ha fatto ritornare tre personaggi: Mefisto, Yama e Proteus.

    Poi si potrebbe parlare di Brennan e Teller.

    Sono casi eccezionali.

    E solo per Brennan se vuoi il fatto che non sia stato braccato alla morte è inspiegabile, salvo che si tratta di una delle storie di Tex più importanti, quella che parla della scomparsa della moglie.

    Un capolavoro fatto e finito, con punte di violenza e drammaticità uniche che ripagano dell'anomalia.

    Yama in entrambi i casi viene creduto morto perché gli eventi (uragano e caduta in un fiume sotterraneo) lo farebbero credere a chiunque. GLB i sostanza ha reso più che accettabili i fatti. Persino il GLB al tramonto non sbagliava...

    Mefisto è Mefisto. Il nemico numero uno ed è evidente che può cose uniche che agli altri avversari sono impossibili. E nonostante questo solo nel Ponte tragico succede qualcosa del genere, con la precisazione fatta da Diablero, mentre in tutti gli altri casi, il papà di Tex non si inventa sotterfugi (l'arresto in Fuorilegge e il manicomio nel Drago rosso).

    Proteus è l'unico nemico "normale" dei ritortanti, ma viene arrestato e condannato.

     

    Quindi concordo che Tex non lascia mai lavori a metà, che sono da evitare ritorni di cattivi dati per defunti e soprattutto è meglio non toccare i racconti storici perché ci sono lettori che ci sono affezionati e il rischio di fare danni è elevato.

     

    p s. la mania di resuscitare i nemici inizia con Nizzi e sta diventando sempre più frequente adesso.

    • +1 2
  12. Adesso ho capito perché i lavoratori dipendenti non hanno ottenuto un euro a fronte di un'inflazione che viaggia al 10% (e che corrisponde a spanne all'aumento del Tex mensile). Dovevamo dire a Confindustria che ci bastavano 5 euro in più al giorno, cosa vuoi che sia? Invece 150 euro al mese fa impressione...

    Tra l'altro anche la scusa dell'aumento della carta sarebbe meglio lasciarlo perdere. Sembra quello del prezzo del petrolio che quando sale immediatamente te ne accorgi dal benzinaio, anche se stai usando petrolio estratto forse sei mesi prima, mentre quando scende la diminuisce non è mai automatica e soprattutto "completa", c'è sempre una differenza in più anche se il barile torna all'esatto prezzo precedente.

     

    Non cerchiamo di giustificare qualcosa che non lo è. Si parla sempre di costi in aumenti, ma dei vantaggi? O alla SBE l'informatica, internet e altre simpatiche innovazioni non sono ancora arrivate e si usa ancora la macchina da scrivere?

     

    Sono i bilanci solidi della SBE a dimostrare quanto fossero indispensabili...

  13. Accidenti ai correttori automatici. La parola era "cingere".

    Intendevo che a quei tempi la grandi città erano di quelle dimensioni. Tanto per fare un parallelo in Italia del nord c'erano i villaggi dei terramare al cui confronti Troia doveva sembrare imponente. O così credo io.

     

    La gran parte degli eventi o forse tutti è invenzione, però non si può escludere che oltre ai luoghi (e anche qui non è che c'è unanimità), anche il conflitto sia avvenuto e tra quei contendenti. :P

  14. Se non è OT.

    Omero narra gesta compiute alcuni secoli prima quindi, che da generazioni venivano riportate oralmente, quindi trattandosi di una vicenda che tanto aveva colpito generazioni, è quasi naturale che fosse qualcosa di straordinario anche per dimensione temporale.

    Che poi gli assedi durassero tanto non è così strano. Non è che gli eserciti combattessero ininterrottamente. C'erano tregue (i greci si sono inventati quella olimpica anche se non so se già in voga), c'era l'inverno, le carestie e le pestilenze e tanto altro, che imponevano delle sospensioni e può benissimo essere che il computo complessivo sia valido, ma le ostilità vere e proprie siano durate molto meno.

    Le dimensioni ridotte non sono in contraddizione perché al tempo Troia era una megalopoli del periodo miceneo. Era come cinese d'assedio una Parigi del 2023...

    Foss'anche tutto inventato, Omero dimostra che la fantasia è più affascinante della mera cronaca e vale la pena non essere troppo fedeli alla realtà se i risultati letterari sono questi.

  15. Sono d'accordo che Burattini sprechi i (pochii) buoni spunti.

    Non ha la giustificazione di essere un vero nuovo autore, non foss'altro perché conosce Tex e quindi aveva tutte le carte in regola per far bene.

    Fatte le premesse commette un errore che mi fa digerire le magagne. Dà una spiegazione strampalata che non convince nessuno e lascia involontariamente libero il lettore di pensarla come meglio preferisce.

    Era tempo che i vari sceneggiatori si dilettavano a puntualizzare, con un dettaglio degno di miglior causa, la razionalità del tal evento che era stato spacciato per 100 pagine come misterioso.

    Qui non si risolve l'enigma ed è la soluzione più vicina a quella classica bonelliana.

    Sarà ancora meglio quando lo pseudo "spiegone" sarà ridotto ai minimi termini non infastidendo la fantasia del lettore.

    Se ci mettiamo anche un po' più di adrenalina nelle pagine avventurose, magari e l'evitabile inconveniente di far parlare tutti come El Morisco, potrei anche divertirmi.

    Comunque sia, non si può essere troppo severi con un autore di passaggio...

  16. <span style="color:red">2 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

     

    Se mai nati i Dime Novel forse non ci sarebbero stati film ad ambientazione western e neppure fumetti come Tex. Che fastidio può dare un pò di nozionismo spicciolo, utile comunque per conoscere da dove veniamo? Mi meraviglio come @borden per questa presa di posizione :o

    Risposta collettiva. Ringrazio Letizia per il link all'amata wikipedia in lingua italiana che frequento da oltre 18 anni :), ma il problema, se di problema si può parlare, non è né nel termine, né che sia scorretto.

    Abituato a "sentire" parlare Tex come un italiano di cultura normale mi fa specie che non dica: "legge troppi romanzi" oppure "ha una notevole fantasia".

    Si sono sempre usate parole anche insolite che di norma erano accompagnate da un rimando a piè di pagina con una breve spiegazione, però con parsimonia.

    Che le dime novels (o i dime novels?) fossero conosciiute come genere letterario dal figlio di un allevatore texiano che non ha frequentato i college e che da essi discenda il fumetto western imho mi importa fino ad un certo punto.

    Quello che mi mette di cattivo umore è l'impressione che sia scritto per il lettore iniziato e non per tutti.

    Gli anglicismi in eccesso tipo cacciatori di scalpi ormai sostituito da scalphunters, il linguaggio troppo forbito in bocca a Tex e soci, e altro, stanno IMHO rendendo pedante e saccente questo fumetto, che proprio nei dialoghi corretti si ma popolari (nel senso migliore del termine) aveva uno dei suoi punti di forza.

    Poi capisco che possa piacere e non discuto l'appropriatezza dell'uso che ne ha fatto l'autore, la cui competenza non è in discussione.

     

    p.s. amo l'inglese pur non essendoci portato e i romanzi d'avventura quindi è una questione legata solo a questo specifico ambito.

  17. Comprato e sfogliato. Non letto perché aprendolo a caso nel primo baloon che leggo c'è Tex che parla di Dime Novels e qualunque sia il motivo per cui lo fa, mi ha messo di cattivo umore.

     

    Sui disegni e colori forse essere il primo Cartonato dopo il capolavoro di Gomez penalizza molto, però non sono granché soddisfatto ad un primo sguardo. Trattandosi di due autrici spero di poter ribaltare il giudizio al termine, tra l'altro la colorista è all'esordio su Tex quindi le faccio i migliori auguri per il proseguo, però il precedente pareva davvero di un'altra categoria...

  18. Forse non ho capito, ma le lunghezze d'onda dello spettro visibile sono un range ben preciso.

    Al di sopra, ovvero onde elettromagnetiche più energetiche, abbiamo l'ultravioletto, raggi X e Gamma, non percepibili all'occhio umano, ma con effetti che si posso rilevare (vedi es. l'abbronzatura per gli UV).

    Oltre il rosso, abbiamo infrarosso, microonde e onde radio, anche qui fuori portata, salvo per l'infrarosso con visori speciali.

    Oltre a queste frequenze non si va, quindi al massimo sono infinite le "sfumature" dal rosso al violetto per differenze infinitesimali d'onda, ma limitate a quell'estensione di nanometri.

  19. Ammazza... un trattato di letteratura disegnata sul tema colore e colorazione era meno appassionante.

    Concordo in toto con Diablero e tutta la vita vorrei (almeno) Tex solo in b/n a parte lodevoli eccezioni come l'ultimo Gomez che nonostante l'intervento del colorista non mi è dispiaciuto, però spero che Letizia risponda con ulteriori argomentazioni contrastanti perché il discorso OT si fa interessante.:D

  20. @Ombra SilenziosaLa mia risposta alla tua domanda imho non è quella che ti potresti aspettare.

    Non ci sono lettori "moderni" o "antichi". I gusti mutano ma ritenere che la complicazione degli affari semplici sia più apprezzabile è imho un errore.

    Uno straordinario racconto di GLB è il ritorno di Montales che è privo di soggetto e si basa solo sulla scrittura brillante e avvincente e sull'azione senza tregua. È sceneggiatura allo stato puro.

    Prova a proporre ad un ragazzino questo racconto oppure uno di quelli di Tex con soggetto complesso più recenti e chiedigli qual è quelli più avvincente e che vorrebbe leggere sempre.

    Io non ho dubbi...

    Quindi un grande sceneggiatore può usare per assurdo un soggetto con Tex e Carson che parlano su una panchina e divertire e convincere, anche se è evidente che mi aspetto che un autore di Tex presenti altre situazioni, mentre uno inadatto con un'idea originale e interessante invitare il lettore a distruggere l'albo :)

  21. 17 ore fa, Ombra Silenziosa dice:

    @Diablero 

    L'unica corretta che hai citato è La dama Di Picche, il cui soggetto ridotto all'osso però è il seguente: 'un tizio viene ucciso e derubato, e il suo spirito torna a vendicarsi dei suoi assassini'. Secondo te, se io presento un soggetto del genere a Boselli cosa succede? Ovvio. Mi ride dietro. E FA BENE! Perché è un soggetto piatto, trito e ingenuo. E infatti, se mi permetti, l'unica cosa che salva quella storia è che di GLB, perché altrimenti, 'ciao core'. Inoltre, si sviluppa in una lunghezza che permette di migliorare con la sceneggiatura, la banalità del soggetto.

    Aspettando Godot semplificando sono le chiacchiere di due tizi in attesa di un terzo. È banale? No, perché è come viene raccontata che rende la vicenda "così interessante".

    Sarà che quando leggo il termine banale vicino al mio fumettista preferito, non importa che questa non sia l'intenzione voluta, divento subito di cattivo umore, ma l'esempio è imho errato, tranne per la constatazione è che è di GLB.

    È un po' OT, ma La dama di Picche è il fantastico perfetto texiano. Nessuna spiegazione superflua - sappiamo in pratica nulla di Madame de Tebe e assistente se non che sono stati orrendamente assassinati e che la donna non è una persona comune - e anzi tutto lineare e prevedibile.

    Perché l'idea geniale è che solo al lettore è concesso di conoscere tutta la storia. Tex e Carson sono dei messaggeri che consentono che giustizia sua fatta.

    In linea di massima non sono neanche i protagonisti, ma il lettore non se ne accorge.

    Tutto si regge sul "Sarà vero oppure è un'allucinazione collettiva" una domanda cui Tex risponde con un'alzata di spalle.

    La filosofia texiana del portare Giustizia, non importa neanche se la "richiesta d'aiuto" avviene con modalità insolite è ribadita.

    E i disegni un po' approssimativi di Muzzi la rendono ancor più strana e perciò affascinante.

    Quindi non c'è bisogno di effetti speciali o soggetti complessi lunghi come una sceneggiatura, basta saper raccontare e quel "ingenuo", "piatto", "trito" imho ci sta malissimo vicino a un gioiellino che è superiore a tutto quello che ho letto negli ultimi 10 anni.

  22. @Leo se invitare qualcuno che deve scrivere Tex a (ri)leggersi il meglio è irrispettoso sarei sorpreso eccome. 

    È possibile che Rauch l'abbia anche interpretata così, ma quel che mi interessa è che scrive di conoscere quei racconti a prescindere e non per dovere professionale. Non che sia impossibile scrivere un ottimo fumetto studiandolo ex-novo o fare danni conoscendolo bene, perché poi dipende da tanti fattori.

     

    Invece hai frainteso due cose. Non ho stroncato la storia verso cui non sono prevenuto. Non la leggerò perché non compro il Magazine e ciò dipende dal fatto che di nuove storie Mefisto per ora non ne voglio neanche sentire parlare.

    Ho solo aggiunti che è possibile per alcune affinità che sarei potuto essere insoddisfatto come Diablero, ciò non toglie che io e Diablero ci troviamo spesso in disaccordo.

    La seconda cosa è che non ho detto di non leggere gli altri autori.

    Non ci si può dimenticare di El Muerto o degli Eroi del Texas e persino, sorpresa, di qualche storia di Nizzi, perché qualcuna decente la trovo anch'io.

    Solo che io li consiglierei solo dopo...

  23. @Ombra Silenziosa mi fa molto piacere saperlo.

    Ti sembrerà strano ma leggendo storie di Tex scritte da fior di professionisti, non mi riferisco assolutamente a te, ho avuto la netta sensazione che la conoscenza del personaggio fosse più di facciata che reale.

    Il mio comunque era più un invito ad una rilettura che è sempre un piacere che io stesso mi tolgo ancora ogni tanto.

     

    p.s. ho consigliato quel periodo perché spero sempre che un autore abbia sempre quello come stella Polare...

  24. Non conosco Rauch come sceneggiatore d'altro oltre Tex e finora ha lavorato a poche storie, quindi non so valutare se sia adatto o meno a scrivere per il ranger.

     

    Per il poco che ho visto mi sembra che sia giusto dargli la possibilità di provarci, perché del buono imho cen'era, e anche di sbagliare. Conoscendo Diablero immagino che leggendo il racconto è possibile che rimarrei insoddisfatto.

     

    Aggiungo però anche un mio consiglio non richiesto. Se ti piace veramente questo fumetto rileggiti solo le storie di Gianluigi Bonelli fino a Gli eroi di Devil Pass e lasciati guidare dall'istinto.

    Era proprio un modo diverso di sceneggiare, ora ritenuto forse vecchio stile, ma credimi funziona sempre.

     

    Io aspetto di leggerti sulla serie classica se torneranno a pubblicarli lì e nel frattempo non ti preoccupare troppo delle critiche nostre. Chissà perché ma anche i texiani sono terribilmente esigenti e rompiscatole :D

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