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Condor senza meta

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Tutto il contenuto pubblicato da Condor senza meta

  1. Rispondere a topic simili, non è facile, soprattutto considerando una saga così longeva e più di trent'anni di letture personali. E' ovvio che di scene da menzionare ce ne sarebbe tante e a secondo gli stati d'animo della lettura, la lista si può allungare o variare a secondo i casi. Di conseguenza, volendo aggiungere il proprio contributo al post, si finisce col rispondere "di pancia" o facendo affidamento a quel barlume di memoria che l'incalzare della senilità di concede . Non per voler rinfuocare le polemiche recenti riguardando l'inopportuno ritorno di Higgins, ma di getto, mi viene da rispondere che una delle scene più liriche ed emozionanti è il giuramento di vendetta che Tex fa sulla tomba dell'amata moglie.
  2. Condor senza meta

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    In effetti Nizzi, nella fase della crisi, faticò molto pure con i soggetti. L'ispirazione venne meno e non fu un mistero che reciclò molte sue vecchie idee su Larry Yuma e in altri casi trovate di altri autori. Mi chiedo: provarono in redazione a fornigli soggetti esterni più freschi e originali da rielaborare e lui rifiuto? O lo lasciarono fare senza interferire, infischiandosi del risultato? Grazie della dritta pard, proverò a reperire la versione a fumetto. A dire il vero posseggo solo una vecchia copia del romanzo, (ereditata da mio nonno) edita dalla Sonzogno nella celebre collana "Romantica" con rigorosa copertina rossa. Lo tengo come una preziosa reliqua e a ogni rilettura delle ingiallite pagine (credo sia un volume di almeno sessant'anni fa) l'emozione è forte. E Caniff, presumo, prese ispirazione dalla celebre scena del romanzo di Zane Gray, con la coraggiosa Betty a sfidare il fuoco nemico, pur di reperire polvere da sparo agli assediati.
  3. Condor senza meta

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Betty Zane è un romanzo che adoro. Lo rileggo ciclicamente e ogni volta mi appassiona. Pratt lo omaggio' nel suo grande capolavoro (in coppia con Manara) "Tutto ricominciò da un'estate indiana". La scena eroica del barilotto di polvere è un piacevole omaggio al grande romanzo di Zane Gray.
  4. Condor senza meta

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Davvero un'ottima disamina caro @Leo, è sempre un immenso piacere leggere i tuoi interventi. Mi trovo perfettamente sulla tua stessa frequenza d'onda in merito ai giudizi di questo splendido texone. Le atmosfere nordiche hanno sempre fatto bene a Nizzi e di solito a quelle latitudini si è difeso alquanto egregiamente. In questa prova in maniera particolare, visto che ha davvero creato un piccolo gioiello compositivo, pervaso da una tristezza e rassegnazione di fondo, che ben si sposa con la vicenda dei protagonisti. (Trovo anch'io che i dialoghi dell'ultima tavola siano pura poesia). Magari in futuro, dopo una meritevole rilettura, scriverò anch'io una recensione, adesso posso solo concordare con i tuoi giudizi, e dire che il tutto fu impreziosito dallo stile molto particolare ed efficace di Parlov, davvero adatto per l'ambientazione e ideale per richiamare la cifra stilitica di Pratt, maestro che ispirò Nizzi in questa splendida escursione canadese dei nostri eroi. Peccato davvero che il disegnatore croato non sia entrato nella scuderia degli artisti texiani.
  5. Le mie puntate su questa tornata: 5 fiches sulla A 5 fiches sulla D
  6. Queste similitudini da te mostrate, parrebbero confermare ciò che ho di sopra scritto: Sergio, non curando le caratteristiche fondamentali del personaggio, si ritrovava a traslare su Tex situazioni e aspetti degli antieroi da lui creati. Ma una simile strategia è, a mio avviso, non idicata, poichè ciò che poteva andar bene su MisterNo è deleterio su Tex. Concordo con @Dix Leroy; Nolitta non amava scrivere Tex ed essere costretto a farlo dopo il passaggio di testimone, lo portava a fare scelte narrative "audaci" per cercare di sopperire alla sua mancata capacità (voluta?) di attenersi al percorso (glorioso!) tracciato dal padre
  7. Evidentemente non gli riusciva. Magari sentiva il peso del testimone importante passatogli dal padre, una sorta di blocco psicologico che gli impediva di imitare l'impostazione di scrittura del padre (quantomeno la caratterizzazione dei personaggi!). Magari non amava il personaggio, non trovandolo nelle sue corde, e non si sforzava proprio di seguire gli stilemi, riportando sulla serie ammiraglia le caratteristiche di Zagor e Mister No, ma quanto poteva durare la sua gestione? In quanto al calo di lettori come conseguenza di un cambio di qualità o di mano, per me è una cosa plausibile. Dylan Dog dopo l'abbandono di Sclavi e con l'appiattimento graduale della saga, è letteralmente precipitato.
  8. Che dire @gilas2, avrai pure ragione tu ma rimango della mia idea che se negli anni '80 Nolitta avesse continuato a scrivere il suo Tex 2.0 a quest'ora la testata avrebbe chiuso da un pezzo. Di sicuro il sottoscritto era uno dei tanti che avrebbe mollato se la media erano polpettoni del tipo Uomini Giaguaro e similari, poi la verità assolutà nessuno la possiede in tasca, nè io, nè te.
  9. Magari non leggevano il nome sul tamburino (che d'altronde in quegli anni manco veniva inserito) ma credi che un lettore non si accorga che lo stile è diverso? E' così diffusa la convinzione che un lettore medio di Tex sia un sempliciotto? Poi magari una grande fetta di questi se ne sbatteva altamente e altri insoddisfatti finirono di comprarlo perchè non ritrovavano più le atmosfere passate che gli piacevano, senza nemmeno sapere dell'esistenza di Nolitta. Sta di fatto che il calo di lettori (in un'epoca ancora lontana da internet e altri svaghi tecnologici) ci fu e Sergio consapevole delle sue possibili responsabilità, corse ai ripari e tirò un sospiro di sollievo con l'arrivo del manierismo di Nizzi. La crisi successiva dell'autore di Fiumalbo e l'errore di continuare a insistere su di lui in tempi in cui il crollo di qualità compositiva era palese, è un'altra storia.
  10. Ma infatti Carlo, quando parlo di stile personale, intendo tutti questi aspetti da te citati e concordo sul fatto che Mauro abbia uno stile molto differente da Bonelli, ma il suo Tex è comunque credibile, anche se a volte non unico protagonista. Nolitta, al netto dell'aspetto tecnico di narrare sempre con il personaggio in diretta e loquace quanto un politicante in campagna elettorale (è la sua cifra stilistica e ci sta, ci mancherebbe), non rispettava quasi mai le caratteristiche dell'eroe creato dal padre. Le sue storie possono pure piacere, d'altronde sull'autore non si discute, ma il suo Tex perdente e antieroe non ci azzecca nulla con la formula vincente della saga e alla lunga disorientò i lettori, che in buona parte mollarono l'acquisto. Poi come ogni cosa il giudizio personale è soggettivo, ma la scena del topic in questione per me resta una palese eresia, come altre trovate di Sergio sulla saga.
  11. Giusto ciò che dici @Magic Wind, ma infatti non ho mai messo in dubbio le qualità di Nolitta come autore, solo il suo stile lo reputo non adatto alla saga creata dal padre (così come Bonelli senior era poco affine alle atmosfere di Zagor come correttamente da te fatto notare). Il fatto però di avere uno stile personale non giustifica che tu possa stravolgere un personaggio, bisogna attenersi alla serie adattandosi al tuo modo di scrivere, così come fa da anni Mauro e Pasquale. Io posso essere un ottimo musicista di liscio, ma se mi scritturano i Led Zeppelin non posso eseguire la marzurka 😂
  12. Ovviamente ognuno è libero di pensarla come meglio crede, ma per il canone della saga, dettato dal grande Bonelli, quella scena è del tutto inopportuna e non accettabile. Soprattutto per il Carson isterico e rincoglionito che al confronto, la sbiadita macchietta del tardo Nizzi è un portento. Non credo che Sergio volesse ridicolizzare di proposito la saga, ma proprio non capiva che gli stilemi d'oro creati dal padre, non andavano toccati. Penso non sia un'offesa affermare che non fosse affatto tagliato per Tex!
  13. host foto gratis La mia versione della giovane Lily Dickart, realizzata qualche anno fa per il contest del Tex Willer Magazine 21. Tecnica mista, china e colorazione digitale.
  14. Condor senza meta

    Razzie Awards texiani - Commenti

    In effetti hai ragione e forse avrei fatto meglio ad attenermi al mio iniziale proposito di lasciar fuori dal lotto questa sequenza. Tuttavia la scena è davvero troppo poco texiana e inadeguata per la serie; dando le giuste attenuanti all'autore, non ci sono per la redazione, che avrebbe potuto editare la sequenza. La stessa redazione che era sempre molto attenta a non "scontentare" i lettori per i visi di Muzzi, fatti sistematicamente ridisegnare a Galep (con esiti discutibili in quanto di proporzione anatomica e di resa).
  15. Ti capisco pard, ma lasciami dire (e purtroppo parecchi TuttoTex li possiedo anch'io nella collezione) che hai scelto forse il formato meno d'appeal, basta solo lo scempio delle cover, ritoccate e con quell'assurda omologazione di logo e titolo e le costine totalmente fuori contesto rispetto le classiche. Con una nuova ristampa anastatica sarebbe tutto diverso per chi volesse completare o iniziare del tutto la collezione. Tuttavia sono il primo a dubitare che la direzione editoriale scelga un progetto simile, ormai si punta solo sull'inedito e uscite extra a quantità.
  16. Il mio era un discorso ipotetico nel caso in cui le vendite delle ristampe non fossero tali da garantire una terza uscita di questo tipo. Non dimentichiamoci che la TreStelle ha chiuso battenti e da ciò che si dice in giro i numeri delle altre non sono cos' stratosferici. Comunque niente in contrario che le mantengano, ma se al contempo ne inseriscano una anastatica senza le discutibili modifiche redazionali Adesso non si avvicinano più, ma di fatto ci troviamo con due ristampe che gravitano entrambe dopo il n.500 mentre le vecchie storie sono ristampate solo a colori nell'assurdo formato del Classic, che snatura numerazioni e collezioni.
  17. Beh io lascerei il formato tradizionale della gigante. Un'operazione come le strisce anastatiche, ma riguardante gli albi della regolare e prezzo pari all'inedito. Taglierei al contempo una ristampa tra TuttoTex o Nuova Ristampa, ormai molto vicine un dall'altra.
  18. Sono anni che la invoco sul Forum: un mezzo utile per permettere a chiunque di completare le proprie collezioni e sostituire gli eventuali albi di TuttoTex o Nuova Ristampa presenti. Temo tuttavia, che il mio è un desiderio destinato a rimanere inesaudito.
  19. Sono del tutto d'accordo con te, ma su questo punto permettimi di dissentire: magari le AI in futuro arriveranno pure a interferire sui lavori di progettazione, ma i CAD, al momento, senza conoscenza dei rudimenti fondamentali del disegno (proiezioni ortogonali, prospettiva, assonometria e sviluppo di rilievi) sono un mezzo "monco". Purtroppo è vero che una fascia di tecnici di vecchia data, ha faticato al passaggio, ma per usare ogni tipo di CAD è necessario saper disegnare (anche se non con le squadrette e righe). Con le AI in futuro temo, che si arriverà a superare pure questo aspetto, ma sai che casino se si impallano e non rispettano i parametri urbanistici. Denunce e cause a gogo, con stuole di AI legali che escogitano arringhe difensive in tribunali virtuali.
  20. E dietro ogni scelta artistica si nascondono anni e anni di esperienza, sacrifici, studi, tentativi, delusioni, soddisfazioni, d'altronde l'arte è lo specchio che riflette l'anima dell'artista. Purtroppo concordo con Letizia, le AI arriveranno a sostituire il lavoro umano anche in professioni artistiche come il fumetto, ma allora non sarà più la stessa cosa. Tutto sarà più arido e schematizzato. Ogni tecnologia ha indiscutibili pregi ma, al contempo, pericolosi rovesci della medaglia: pure il tanto sospirato internet, che in pratica ormai è entrato di prepotenza nella nostra vita divenendo imprescindibile anche sul lavoro, ci sta rendendo "schiavi" senza che ce ne accorgiamo. Basta un attacco informatico o un blackout elettrico per paralizzare ogni attività produttiva e non. E' vero non si può tornare indietro e occorre sempre seguire il processo evolutivo, ma lasciatemi dire che un po' di tristezza mi viene al pensiero di quello che può riservarci il futuro.
  21. Questo è un aspetto (e vantaggio in termini di tempo) che il digitale offre all'artista. Per non parlare della comodità di correggere una vignetta senza biacca o pecette, ma l'opera è comunque creata dall'artista, che si limita a rielaborare i suoi lavori per raggiungere l'obiettivo. D'altronde credo che anche in passato alcune sequenze e variazioni avvenivano con l'ausilio del tavolo luminoso. Ma le AI sono tutt'altra cosa a mio avviso: un fumetto realizzato con questa tecnologia non è più arte grafica, (magari lo rimane per ciò che concerne lo sceneggiatore, ma senza il disegnatore per me non è più lo stesso). Volete mettere un cantante che si esibisce con tutta la band, con uno che si presenta a canticchiare su basi computerizzate stile karaoke? E' la stessa cosa per voi? P.s. Svolgendo un lavoro tecnico, ammetto che i cad sono stati una rivoluzione per ciò che concerne l'aspetto grafico. In passato, fra millimetrate, lucidi e lamette per correzioni, un progetto era un'odissea, adesso tutto è molto più veloce ma state sicuri che il computer da solo non disegna e la fatica davanti al monitor nella stesura non è poi così minore.
  22. Scusandomi per il post incompleto di ieri, ecco la lista delle mie tre scene peggiori: Tex N. 268 "I figli del sole" - Bonelli, il pipistrello parlante Arymar, che dialoga con un avvoltoio nella storia di Yama degli anni '80 (nell'altro post avevo sostenuto di lasciarla fuori dalla lista, ma ripensandoci è una scena troppo fuori contesto su Tex per salvarla). Tex N. 526 "I fratelli Donegan" - Nizzi, In mezzo alle tante "svirgolate" dell'autore, concentrate soprattutto nella seconda fase di carriera, qui cito la scena in cui i nostri assistono a un'ingiusta impiccagione senza muovere un mignolo (I fratelli Donegan) Tex N. 273 "Alleati pericolosi" - Nolitta, L'ironia del tutto fuori luogo della battuta del whisky pagato a caro prezzo a Parqueno Paraiso, dopo che Tex e Tiger si son fatti prendere letteralmente per i fondelli da Pedrosa e company. Accettare il ricatto e la resa, senza programmare la rivalsa per punire come meritano i tagliagole, è un punto bassissimo per la caratterizzazione di Tex.
  23. Condor senza meta

    Razzie Awards texiani - Commenti

    Eh sì, infatti credo di fare un passo indietro e nella lista dei tre, la metto
  24. Ecco la lista delle mie tre scene peggiori: - Bonelli, il pipistrello parlante Arymar, che dialoga con un avvoltoio nella storia di Yama degli anni '80 (nell'altro post avevo sostenuto di lasciarla fuori dalla lista, ma ripensandoci è una scena troppo fuori contesto su Tex per salvarla). - Nizzi, In mezzo alle tante "svirgolate" dell'autore, concentrate soprattutto nella seconda fase di carriera, qui cito la scena in cui i nostri assistono a un'ingiusta impiccagione senza muovere un mignolo (I fratelli Donegan) - Nolitta, L'ironia del tutto fuori luogo della battuta del whisky pagato a caro prezzo a Parqueno Paraiso, dopo che Tex e Tiger si son fatti prendere letteralmente per i fondelli da Pedrosa e company. Accettare il ricatto e la resa, senza programmare la rivalsa per punire come meritano i tagliagole, è un punto bassissimo per la caratterizzazione di Tex. (Avrei dovuto inserire pure una scena di Mauro, ma lo spazio non me lo permette. Tuttavia la cito comunque: Tex che si regge sull'orlo del dirupo, facendo presa col braccio fratturato in "Bufera sulle Montagne Rocciose". Va bene la sospensione d'incredulità, ma lì Borden ha tracimato nella narrativa dei supereroi.)
  25. Condor senza meta

    Razzie Awards texiani - Commenti

    Mi par di capire che questo thread possa essere usato per i commenti all'interessante sondaggio indetto da Mister P. Ancora non ho avuto modo di proporre le mie tre situazioni in questione nel post apposito, in effetti non è così facile e scontato. Nell'attesa di farlo, approfitto di questa sezione per citare quelle situazioni che sarebbero azzeccate, ma che per via del numero limitato di opzioni, rimangono fuori dalla mia lista. Eviterò di citare quelle scene "ciofeche" che otterranno percentuali referendarie, vedi l'orripilante trucco del bastone di Usaki, le mutande notturne di Tex sfoggiate a mò di sfilata ai banditi che sabotano il battello o le varie botte in testa e cinturoni slacciati per ciò che riguarda il sempre controverso Nizzi. Anche con Nolitta ci sarebbe l'imbarazzo della scelta, dalle manette in "Caccia all'uomo", al ricatto idiota subito da Tex nell'episodio con l'improbabile nipote di Brooke, le smarronate di Tex in stile "Fuori le ballerine" o la scena della vasca da bagno (Indian Agency) in cui il nostro si fa mettere in scacco dall'agente corrotto nudo come un verme tra la saponata, ma armato (nessuna battuta di pistolotti o cose simili per favore! ). Che figura barbina! Per par condicio credo che sceglierò una sequenza di Nizzi, una di Nolitta e una di Borden. Ruju rimane fuori (solo per via delle tre opzioni), ma sequenze come quella dei proiettili che sterzano al cospetto del pistolere voodoo o il Carson posseduto dalla strega, non si possono vedere. Anche il vecchio leone Bonelli non è esente da pecche (a onor del vero più nella sua fase calante di carriera, quindi con maggiori attenuanti), soprattutto quando faceva piegare a mani nude le barre delle celle a Tex, o poneva la cavalleria in Messico, o cadeva in refusi evitabili come la doppia presentazione di Geronimo a Tex. Anche graficamente non "perdonerò" mai al grande e compianto Nicolò, la rappresentazione del tutto sballata di Gross Jean nella storia del Mondo Perduto. Ecco questo era una sorta di antipasto a quella che sarà la mia scelta "ufficiale". P.s. Rimarrà fuori per rispetto all'autore, pure la scena in cui il pipistrello parlante di Yama Arymar, dialoga con l'avvoltoio di turno, nemmeno fossero due tizi in attesa all'ufficio postale o l'improponibile calotta di Yama in quella storia. Dovremmo protestare con Mister P: tre opzioni sono troppo poche.
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