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TWF - Tex Willer Forum

dario63

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    Maschile
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    Dario

Io e Tex

  • N° 1° Tex che ho letto
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    Kit Carson
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Reputazione nella comunità

  1. dario63

    Cosa vorreste in regalo?

    Sinceramente, sono alquanto refrattario a questa idea delle celebrazioni di Tex per vari e ravvicinati anniversari. Ancora di più all'idea che ci "debba" essere un regalo per i lettori di Tex. Sono convinto che i lettori appassionati di Tex (come già emerso da qualche intervento precedente) vogliano anzitutto delle belle storie - ma questo prescinde da qualsiasi ricorrenza "una tantum". Di gadget inutili e spesso di cattivo gusto, ne faccio decisamente a meno! L'ultima avventura di Tex con Rick Master, invece, mi pare che vada nella direzione giusta.
  2. dario63

    [776/777] New Hope

    Sì, storia intrigante nella sua partenza, sicuramente grazie ai disegni molto originali e ben fatti di Gomez. Tuttavia, un dettaglio mi ha dato un po' di fastidio. POSSIBILE SPOILER Tex e Carson giungono al Trading Post sotto un vero e proprio diluvio, le strade sono fangose e l'acqua è abbondante per terra. Poi entrano, scovano il cadavere di Mauricio e quindi, comprensibilmente, pensano di seppellirlo. Peccato che quando iniziano questa pia opera - si presume subito dopo il macabro ritrovamento (il mormone infatti dice "Dobbiamo ripartire immediatamente. New Hope potrebbe già essere sotto attacco!" e Carson chiede al mormone se abbia una pala sul suo carro) - d'incanto la pioggia battente è cessata, il cielo è in gran parte rasserenato e i dintorni sembrano del tutto asciutti. In così poco tempo? Incongruenza che non mi fa gridare allo scandalo, ma allora qual è stato l'intento narrativo nell'insistere così tanto per inscenare quelle condizioni meteorologiche estreme per abbandonarle subito dopo in modo così poco verosimile?
  3. Anche a me parecchi dettagli fanno pensare, per quel che possono valere queste illazioni estive, che il misterioso "mister Dark" sia Joan Fischer, alias la figlia di Cora Gray. Al di là degli occhi chiari, dell'impiego dello stesso disegnatore dell'eccellente storia sulla figlia di Satania, al di là dell'evidente odio/desiderio di vendetta contro Tex e Carson, penso che ci siano diversi dettagli nel "modus operandi" che ritornano rispetto a quella precedente storia. In primis, un'organizzazione criminale molto efficiente e articolata e specializzata in odiosi rapimenti/estorsioni. Ma anche la capacità di Joan di servirsi di persone, sedotte dalle sue grazie e devote fino alla morte, per rafforzare il suo spregiudicato dominio. Inoltre, alcuni ambienti contraddistinti da arredi tipicamente femminili, cui non riesce, nonostante tutto, a rinunciare. Certo, stavolta mancano gli animali selvatici e quella presenza orientale nei suoi sottoposti, ma d'altra parte, se fosse davvero lei, rimarrebbero pure parecchi dettagli pratici da "spiegare" (ad esempio, chiarire come possa essere evasa dal carcere cui doveva essere destinata dopo la cattura precedente, come abbia potuto in così "breve" tempo, mettere in piedi un'organizzazione potente e ramificata - con quali mezzi economici di partenza? Come ha fatto a diventarne il capo - al di là del carisma di un presunto uomo mascherato?). Ma ha senso "pretendere" tutta questa serie di spiegazioni? A mio avviso, no. E, in ogni caso, continuare sulla strada inaugurata da questo nuovo post non può far altro che contribuire a mettere in piedi un castello di carta che, tra le altre cose, potrebbe benissimo essere smentito da Boselli (non ora, chiaramente) con scelte che magari sono ancora in divenire e che potrebbero pure imboccare nuove strade, lasciando i lettori in sospeso fino al prossimo, rivelatore episodio. E tutto sommato, perché non gustarci questa sospensione (tra le tante possibili), senza pretendere di sviscerare tutto adesso?
  4. dario63

    [Tex Willer N. 77/81] La Banda del Boia

    Sempre interessante poter effettuare una breve incursione nel processo creativo che sta a monte delle copertine di Tex (Willer)... Personalmente, apprezzo molto la scelta finale, con una scena molto dinamica e che fa cogliere il tempismo di Tex, che prende alla sprovvista quel terzetto di indiani in sella al fido e possente Dinamite, mentre quella lodata da @Jeff_Weber, pur avendo un tono forse più "epico" (e rimanendo comunque bella, da quel che si può intuire), mi pare un po' meno originale. Tra l'altro, la raffigurazione di Arkansas Joe, come si vede in quel bozzetto, a me fa un po' venire in mente, come fattezze fisiche, un Kit Willer che è ben al di là da venire. L'unico vero disappunto lo esprimo tra la differenza di colorazione dell'ultima bozza e la copertina andata in edicola. Al di là della perdita di definizione delle montagne sullo sfondo e l' "uccisione" della chioma della pianta dalla cui macchia esce all'improvviso Tex, sono i colori molto meno naturali e più forzati come tinte a far perdere non poco al fascino della versione originale. Peccato davvero, perché la tavola originale di Dotti era molto più bella rispetto a quella, pur notevole, che abbiamo la possibilità di vedere sull'albo
  5. dario63

    Nuovi Aumenti albi Bonelli 2025

    Concordo con i due contributi citati. Forse a @virgin potrei suggerire un'ulteriore rilettura di "Via del Campo", ma solo per un eufemismo alternativo a quello da lui adoperato... E chissà che, rispetto alla "strategia" attuale della Bonelli, la loro logica complessiva sia presentata nell'ultima strofa...
  6. In effetti, di situazioni e di espressioni memorabili ce ne sarebbero tante. Ne menziono una sola, collegandomi ai miei ricordi da poco più di bambino in cui, letto il n. 93 "Terrore sulla savana", rimasi folgorato da questa storia piena di "magia nera". In particolare, quando "Colui che ha mille facce, mille forme e mille nomi", evocato da Mefisto e con le fattezze deformate di Otami, entra nel villaggio seminole e sbeffeggia il povero stregone indiano piegato a terra, dicendogli "E tu, facitore di inganni! Non vuoi più parlare con coloro-che-vivono-nella-notte?" A parte il fatto che, da bambino, non penso di avere dato peso al quel termine "facitore", di cui non colsi la patina arcaica. Ma, ripensandoci, è decisamente significativo e coerente con il personaggio che questa manifestazione demoniaca accusi di falsità un altro. Si potrebbe proprio dire, è il caso del bue che dà del cornuto all'asino... Comunque, tutta l'atmosfera di quell'albo è davvero unica e irripetibile...
  7. dario63

    LA MIGLIOR STORIA DI NOLITTA - GIRONE 2

    In questo caso, la mia scelta è caduta (è il caso di dire...) su Il segreto del Morisco. Indubbiamente, una storia piena di elementi quanto meno dubbi, fin troppo tirata per le lunghe, ma fra quelle proposte, mi è alla fine parsa quella preferibile a motivo degli ottimi disegni di Letteri, che ho sempre amato per il suo tratto e che mi ha fatto "digerire" anche questa storia davvero ostica. In Giungla crudele non ho mai potuto sopportare la presenza dell'infido Phil/Kirk Douglas, oltre allo spunto narrativo di un Kit quanto mai lamentoso e che poi ha bisogno di consolazioni/distrazioni...
  8. dario63

    LA MIGLIOR STORIA DI NOLITTA - GIRONE 1

    Curiosa definizione di questo sondaggio... Mi domando se sia stato scelta solo per alludere ad una competizione a fasi, oppure... ai cerchi danteschi, visto che per molti leggere le storie di Tex targate Nolitta sembra essere una specie di tortura/punizione!
  9. dario63

    Cerco storia - Tex prigioniero

    La storia di cui parli inizia nel n. 193 ed è intitolata "Trapper!", scritta da Bonelli e disegnata da Erio Nicolò. L'episodio che citi è connesso alla "corsa della freccia", che dà anche il titolo al terzo albo della storia, il n. 195. La tribù di cui sono prigionieri si chiama "Snakes" e il capo tribù Piccolo Tuono, che appunto scorge la collana "Wampum" al collo di Tex e gli "propone" questa sfida al posto della morte al palo.
  10. dario63

    [Tex Willer 71/73] La regina del fiume

    @joe7 Premetto che non stiamo disquisendo di somme e imperiture opere d'arte, patrimonio dell'intera umanità, ma di fumetti. Tuttavia, non riesco a capire come tu possa lanciarti in questa analisi partendo solo da una citazione che riporta le ultime due vignette della storia di Boselli/De Angelis e quindi confrontarla con quella di Bonelli/Galep. Voglio dire, se avessi letto questa versione più recente, avresti potuto vedere che, sempre a p. 66 (l'ultima dell'albo, perché chiaramente Boselli ha scelto di sospendere l'azione proprio su questa scena altamente drammatica), ci sono altre due vignette che la precedono: nella prima, un avventore del saloon grida a Tex "Attento a Tom Travers!" (sostituendo la funzione svolta da Marie nella versione "riveduta e corrotta" dell'originale) mentre ancora Tex si trova in equilibrio precario. Nella successiva vignetta si vede solo Tex ormai rialzato in piedi, che sta dirigendo la mano verso la fondina (ma è ancora lontano da essa) e che pronuncia la classica esclamazione: "Peste!". Solo a questo punto subentrano le due vignette riportate sopra, che vedono protagonista Marie Gold. Quindi non è affatto corretto dire "la scena di Boselli e De Angelis fa vedere solo Marie e il tizio ammazzato, tanto che chi vede solo questo penserebbe subito a un omicidio a sangue freddo, invece di un caso di difesa della vita di un altro". Ci sta tutto che tu non desideri acquistare gli albi della serie Tex Willer, ma se ti spingi in analisi delle sue storie, forse dovresti almeno dargli un'occhiata più approfondita...
  11. dario63

    [Tex Willer 71/73] La regina del fiume

    @Letizia Hai fatto bene a puntualizzare il tuo pensiero. Sono d'accordo con te che è proprio una scelta di Boselli (in questo, differente dall'originale di Bonelli), ma a mio avviso non è una scelta riprovevole. Mette in ancora maggiore rilievo (rispetto all'originale) che Marie è disposta ad uccidere pur di salvare Tex. E questo non riesce a rendermela antipatica.
  12. dario63

    [Tex Willer 71/73] La regina del fiume

    Francamente, ho apprezzato il personaggio di Marie Gold - almeno per quanto visto in questo primo albo. Senza dubbio, graficamente. De Angelis la rende molto più vicina rispetto ai canoni odierni e più attraente (e la stessa cosa, forse anche di più, a mio avviso vale per Joan): la versione di Galep, oltre ad essere un po' dissimile nel suo volto nelle varie vignette, soprattutto nell'acconciatura dei capelli mostrava quel tipo di bellezza più in voga in quegli anni. Io non la vedo antipatica: è una donna che cerca di dirigere un saloon in una città piena di attaccabrighe e persone poco raccomandabili. Il suo rapporto con Lowett per ora è solo accennato: certo, si capisce che è una donna arrivista, disposta a molto pur di farsi largo in un contesto di questo tipo. Boselli esplicita qualcosa che GL Bonelli lasciava solo intuire, ma non mi pare che abbia stravolto il carattere di Marie. Ci fa vedere una donna che sente il bisogno di avere un uomo forte accanto a sé, che la protegga anche quotidianamente (al di là della presenza più ambigua di Lowett): per questo, dà esplicitamente un incarico a Jeff che nella storia originale non c'era. Tuttavia, la donna calcolatrice sembra riprendere il suo ruolo "antipatico" quando dice esplicitamente a Jeff di non darsi troppe arie, aggiungendo "Non batterei ciglio neppure se ti vedessi cadere stecchito davanti ai miei occhi". Ma credo che questa frase sia stata inserita da Boselli proprio per rimarcare la differenza del comportamento che invece terrà con Tex in condizioni di estremo pericolo. Per questo, non condanno la scena finale. Da come è disegnata, Tex è chiaramente impossibilitato a sparare prima che Travers faccia fuoco (mentre nell'originale Tex e Marie sono girati verso Tom e vedono che cosa sta per fare - tanto che nella seconda versione, senza stravolgere troppo il disegno, è Tex che fa fuoco e Marie si limita a un avvertimento verbale). In questo senso, l'attuale versione recupera il ruolo dato a Marie, anche se ne accentua la decisione facendole far fuoco immediatamente sapendo che altrimenti Tex ci lascerebbe le penne (De Angelis ci fa vedere la mano di Tex ben lontana dalla fondina, altro che rapido come un fulmine). Alcuni si lamentano del Tex recente (personaggio e rivista) troppo "politically correct" nel linguaggio e nei gesti. Ma allora non dovrebbero essere scontenti di questa scena. In questa situazione, Marie non aveva scelta. Avremmo preferito farle fare la parte della donna morigerata e piena di scrupoli, che poi piange sul cadavere di Tex dicendogli: non potevo sparare, mi voltava le spalle, sarebbe stato un turpe omicidio? Rispetto a Jeff, qui Marie, impressionata dalla personalità di Tex, non intende assistere inerte ad una sua eventuale dipartita da questo mondo (a differenza di quanto aveva cinicamente detto a Jeff). E in questa scena presenta un lato emotivo meno antipatico, forse mostra di avere dei sentimenti che le fanno salvare Tex ad ogni costo. E' così riprovevole? Quante scene in Tex possono essere paragonate a queste (ossia, l'uccisione di una persona che sta chiaramente per sparare per ammazzare Tex e che deve essere freddato per impedirgli di portare a segno il suo progetto)? Io non vedo questo scandalo (tanto più che la scena si riferisce ad una donna che non è presentata come un modello di virtù).
  13. dario63

    [Tex Willer N.67/70] El Diablo

    Sulla natura e intensità dei sentimenti di Tex nei confronti di Florecita ci sta che si possano avere interpretazioni o illazioni diverse. Però sul fatto che Tex sappia, poco prima dell'incontro con il Marshall, che Florecita è prigioniera, non serve alcuna sfera di cristallo. Lo si può facilmente inferire da quanto viene detto da Jeff esplicitamente a pag. 41 "Tex ha dato la sua parola alla figlia del Diablo. Ora è in pericolo... E io so dove la tengono prigioniera!". Vuoi che Jeff dica al Marshall queste cose e invece non le abbia riferite a Tex? Certo che non vediamo delle vignette in cui i due si parlano di questo argomento (ma poi si accusa Boselli di essere inutilmente verboso). Qui ci fa sapere di quello scambio di informazioni tra Tex e l'altro ranger indirettamente. Quale traccia precisa starebbe allora seguendo Tex ora che è ripartito di gran carriera con Dinamite? Il fatto che abbia sottolineato le parole sul ricordo "imperituro" di Tex deriva anche qui da una citazione dell'ultima vignetta della storia a pag. 66 ("nemmeno io potrò mai scordarti, Florecita!"). Ho romanzato e fantasticato tutto riguardo a cose mai dette? A me non pare...
  14. dario63

    [Tex Willer N.67/70] El Diablo

    A me a volte sembra che certi lettori siano più bravi ad interpretare negativamente le storie (vedendo cose che sulle pagine in realtà non ci sono) di quanto siano gli sceneggiatori a scriverle. Ad ogni modo, nel mio post (che non ha certo ambizione di esprimere verità definitive, ma solo di illustrare il mio punto di vista), mi pare di avere fatto delle affermazioni con dei precisi rimandi alla storia in questione. Poi uno può essere in disaccordo con le mie opinioni - e ci sta tutto - ma non mi pare di essermi inventato nulla...
  15. dario63

    [Tex Willer N.67/70] El Diablo

    @Letizia Possiamo discutere all'infinito se queste ultime storie abbiano guastato i nostri ricordi degli episodi a suo tempo sceneggiati dal "papà" di Tex, ma nella scelta narrativa assunta da Boselli, che mette molta maggiore enfasi sul personaggio di Florecita e abbozza un legame di attrazione sentimentale fra Tex e la ragazza messicana (con un accenno di interesse anche da parte di lei nei suoi confronti - che ovviamente non c'era nella storia originale), questa sua relativa fretta a me pare del tutto giustificata. Anzitutto, Tex non può non avvertire un senso di colpa per avere ucciso il padre della ragazza da cui si sente attratto, sapendo di averle arrecato un enorme dispiacere (in qualche misura, è comunque dispiaciuto di avere ferito mortalmente El Diablo anche nell'episodio originale, pur sapendo che era un emerito farabutto, ma che, in quanto padre a suo modo sollecito di Florecita, ha assunto ai suoi occhi una connotazione nuova e non negativa). Ma qui, nella storia di Boselli, Tex è decisamente in lotta contro il tempo: ancor prima dell'incontro di Tex con il Marshall e con quella sua "storica" investitura a ranger, si vede che il suo pensiero è rivolto costantemente alla ragazza che sa essere prigioniera e quindi in serio pericolo. Per questo, freme di poter sapere qualcosa di più sul suo destino ed è intenzionato a precipitarsi sulle sue tracce perché intende salvarla (e si rende conto che la deviazione che lo ha portato a sistemare definitivamente le sue pendenze con la giustizia, è stata però un'importante perdita di tempo nel suo piano di salvezza). Perché dovrebbe desiderare di intrattenersi con i famosi Kit Carson e Arkansas Joe? Mi pare che le sue priorità siano chiare e comprensibilissime. Certo, questo Tex "innamorato" di Florecita è un'aggiunta vera e propria: può darsi che questo sviluppo non piaccia, ma allora andrebbero anche bocciate le ultimissime vignette in cui Tex, in modo totalmente inutile sotto il profilo pratico, ma per nulla incomprensibile sotto quello sentimentale ed emotivo, chiede esplicitamente perdono a Florecita per non averla salvata affermando tra sé che non dimenticherà mai la ragazza messicana (del resto, nessuno di noi può sapere che cosa passi nella mente di Tex a proposito di Florecita, Lupe ecc. - persino quando entrerà in scena Lilyth). Francamente, questo tipo di impianto narrativo che Boselli ha scelto mi è piaciuto, stante la sua decisione (discutibile ma non incomprensibile) di ripercorrere esplicitamente alcuni passaggi narrativi che a suo tempo Bonelli aveva svolto e dovendo quindi introdurre qualche elemento narrativo nuovo. A me pare strano che qualcuno possa definire la storia "arida" - anche dal punto di vista emozionale - quando mette in chiara evidenza i sentimenti di Tex (molto di più che nella storia originale). Che poi uno possa pensare che la ragazza messicana non meritasse tante attenzioni da parte di Tex, è un'altra storia. Per i miei gusti, questo tipo di sviluppo narrativo è stato interessante e coinvolgente.
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