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Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. In Italia, per ovvi motivi commerciali (chi comanda si arricchisce vendendola...) c'è una assurda sopravvalutazione della pubblicità. Su ogni cosa e ogni argomento l'ossessione è su come "pubblicizzarla". Certo, è un aspetto importante il farsi conoscere, ma poi.. se il prodotto non piace, non c'è pubblicità che tenga. La Bonelli dovrebbe PRIMA concentrarsi su prodotti che PIACCIONO (e non a spremere come limoni lettori completisti e collezionisti sempre più delusi), POI magari si può porre il problema di come farli conoscere in giro... (anche perchè, finché restiamo nelle vendite medie dei fumetti... davvero si crede che i fumetti Bonelli non siano conosciuti? Davvero si pensa che CHI LEGGE FUMETTI non conosca almeno a grandi linee TUTTI i fumetti Bonelli? I primi numeri degli albi Bonelli anni fa vendevano oltre centomila copie solo per il marchietto "Bonelli" in un periodo in cui altri "bonellidi" pubblicizzati con annunci sulle riviste di settore non arrivavano a diecimila... se oggi le nuove uscite Bonelli non vendono più così tanto è perchè i prodotti precedenti HANNO DELUSO, non perchè oggi la Bonelli non fa più la pubblicità dell'epoca (in realtà oggi ne fa di più) Pensate davvero che, per esempio, quando mettevano le figurine di Sandokan nei grissini (qualche secolo fa, ormai), lo facevano per... promuovere Sandokan? Uno sceneggiato TV che stava GIÀ facendo ascolti clamorosi, monopolizzando il pubblico televisivo sullo stesso canale? Pensate che la gente si guardava a gennaio le puntate di uno sceneggiato perchè a febbraio trovava le figurine nei grissini? Era ovviamente il contrario: le figurine erano per far vendere I GRISSINI. Cioè l'immagine (Sandokan) doveva farti comprare il prodotto che stavi acquistando (i grissini). Quale folle e assurda strategia sarebbe stata FARTI PAGARE LA PUBBLICITÀ per farti vedere GRATIS uno sceneggiato? Mettere figurine di Tex su altri prodotti non venderà mai una sola copia di Tex. Servirebbe solo a vendere gli altri prodotti. E questo anni fa, quando Tex era un grande successo e i lettori erano appassionati e compravano contenti. Oggi per me ogni cosa texiana in più fa PERDERE sempre più lettori stanchi di essere spremuti. E in ogni caso quale pazzo pagherebbe per metterci le fugurine di Tex (meno di duecentomila lettori) e non quelle di Harry Potter (decine di milioni di lettori in tutto il mondo, milioni in italia)? -------------- Capitolo "mettere i gadget texiani direttamente su Tex" Chi dice che "comunque sono un regalo, è un di più"... scusate, ma davvero non ha capito un tubo di marketing. (non che io sia un esperto, eh, ma queste cosa da abc dell'argomento le conosce pure un babbano come me...). Il gadget proposto in una pubblicazione contribuisce a dare l'immagine della rivista. Pensate che allegare preservativi a "famiglia cristiana" farebbe aumentare le vendite perchè "tanto è un regalo, se non ti interessa buttalo"? Gadget per bambini dicono della tua rivista "questa è roba da bambini" Magari così qualche dozzina di bambini, attirati dal gadget, lo provano. E scoprono che non è davvero da bambini e non ne comprano più un altra copia (vedi il discorso di prima, se vuoi vendere ai bambini prima FAI UN PRODOTTO CHE PIACE AI BAMBINI, altrimenti non ottieni nuovi lettori, ottieni solo più persone che andranno in giro a dire che quella pubblicazione non adatta a loro è una schifezza). Ma in compenso, sai quanti lettori che non vogliono essere trattati da bambini smettono?
  2. Diablero

    Il fantastico in Tex

    Però mi chiedo se le proteste siano davvero tutte di gente che ha letto solo da Nizzi in poi e non conosce le storie classiche o che ha poca memoria. In genere io ho sempre visto che è come dal dottore: se ti fa male un braccio lo sai tu ed è vero, poi se il paziente si mette a fare ipotesi sul perchè finisce che dà la colpa al malocchio. E purtroppo non esistono i "dottori" sul perchè una storia non ti è piaciuta: la maggior parte della gente ci va molto sul grossolano, se è una storia di Mefisto vuol dire che non va bene Mefisto, quindi bastano poche storie che non piacciono con componenti sovrannaturali e si convincono che la colpa è di quello. Io una differenza la vedo fra QUESTO sovrannaturale e quello che permeava la storie di GL Bonelli, e ne ho già parlato. Il sovrannaturale di Bonelli era sempre presente e quindi NORMALE. Nella storia che ho citato "la montagna misteriosa" ad un certo punto il grande sacerdote ipnotizza la gente, ed è normalissimo, sono cose da gran sacerdote, non parte subito uno spiegone a raccontare come funziona, dove ha imparato, sa che range funziona, quanto dura, etc. Nelle storie di GL Bonelli quando appare il sovrannaturale (o il fantascientifico) è accettato (dall'autore e dal lettore, ovviamente non dai personaggi) come normale parte del "mondo di Tex", quindi gli stregoni indiani fanno riti e hanno visioni? Ordinaria amministrazione, è il loro lavoro! Anche quando arriva un alieno, nessuna spiegazione, è alieno a fa cose da alieno, ma si "integra" in questa meccanica, e l'azione NON VIENE INTERROTTA. Il sovrannatura ultraspiegazionista che ha preso piede con gli autori "moderni" (che sembrano spesso meno moderni di GL Bonelli su queste cose...) è INTRUSIVO, perchè CAMBIA LA NARRAZIONE, che diventa lunga, pesante, pallosissima, mentre tutto deve venire spiegato e rispiegato. E ovviamente non mi riferisco solo all'ultima storia di Boselli, fanno TUTTI così, da Burattini a Ruju fino agli ultimi arrivati che imparano queste "regole" deleterie. Mi capita di leggere ogni tanto (sempre meno spesso perchè ormai gli articoli di "critica" sui vari siti li salto) pezzi su come le storie di GL Bonelli fossero "ingenue" anche perchè, persino di fronte ad un alieno, Tex si fa strada come al solito senza cambiare nulla. E lo considerano un DIFETTO. GL Bonelli era così avanti che oggi si vede che non sono più nemmeno in grado di capire come faceva... Oggi, dire "vuoi il sovrannaturale in Tex" in realtà è una domanda trabocchetto, in realtà la domanda vera è "vuoi interminabili spiegoni su come funzionano i superpoteri di un supercriminale e quali tecniche da supereroe deve usare Tex per sconfiggerlo?" e a questo ovviamente la risposta è NO. Ma chiudiamo la parentesi (cioè il rant) e torniamo a parlare del tema del topic. Quando è che il "weird" sovrannaturale o fantascientifico diventa rilevante per la storia? Per me anche se poi non appare più, lo spetrro del frate caratterizza la storia, visto che da quel momento Tex letterarlmente agisce per conto di un uomo morto. Il caso del Il Grande Re lascia più perplessi: quando viene presentata la sfera è MOLTO strana, anche nell'aspetto, nel peso, fa rumore, etc... secondo me nelle intenzioni iniziali di GL Bonelli avrebbe dovuto avere un peso maggiore nella storia, ma poi scrivendo a braccio la storia deve aver preso un altra strada, ed è rimasta uno dei tanti "misteri non spiegati" nelle sue storie, che aggiunge fascino e non inutili spiegoni...
  3. Diablero

    Il fantastico in Tex

    C'è anche la prima apparizione del Maestro, però è da dividere fra GL Bonelli e Boselli (io la assegnerei a Boselli visto che il soggetto iniziale e l'idea sono suoi) Secondo me già il tesoro del Pawnee nella primissima storia la rende "misteriosa" (una mappa, un tesoro sacro custodito da uno sciamano e poi dalla bella figlia, siamo già ben lontani dal western storico...) , poi dopo pochissime storia già c'è un altro tesoro e una principessa, Yogar, nel "mistero dell'Idolo d'oro". e infine arriva Satania, che addirittura controlla un mostruso scimmione gigante. Direi che se non bastavano profezie, tesori sacri, culti nascosti con sacrifici umani, etc, lo scimmione di Satania è decisamente qualcosa di non naturale...
  4. Non li rileggo da decenni, all'epoca le avventure di Yanez (che preferivo a Sandokan) in solitaria erano quelle che mi piacevano di più, ma avevo 10 anni, non so cosa ne penserei adesso (ogni tanto mi riprometto di rileggerli, ma c'è ancora troppa roba che non ho mai letto prima...) In generale comunque ho ri-scoperto Salgari negli ultimi anni e ho visto che è molto meglio di come viene descritto dai critici modaioli... dovrei fidarmi di più dei miei gusti da bambino, ero un critico migliore di molti snob che straparlano di autori che non conoscono... Anche su Pippo... non leggo più topolino dagli anni 70, ma già all'epoca c'erano storie brevi sue (pensa solo agli scontri con la strega Nocciola...)
  5. Diablero

    Il fantastico in Tex

    Come ha scritto molto recentemente qualcuno nella discussione dell'ultimo ritorno di Mefisto, nelle storie di GL Bonelli c'era molto spesso non tanto magia conclamata quanto un mondo in cui presagi, maledizioni, visioni, sono cosa praticamente di tutti i giorni, anche se in alcuni casi hanno anche spiegazioni razionali. Quindi la magia nelle storie di GL Bonelli si può dire sia sempre presente, sottotraccia, anche se le storie in cui è plateale sono una minoranza. (mi è piaciuto ritrovare questo aspetto anche in alcune storie di Boselli, tipo "Luna insanguinata", dove in una storia già piena di sogni e di feticci Tex ha addirittura una visione in cui vede il volto del suo nemico) Poi su Tex ci sono tutta una serie di storie "misteriose", un tempo si sarebbe detto del tipo "weird" magari senza sovrannaturale evidente, ma con scimmioni assassini (Satania), città perdute anacronistiche (la città d'oro), sette segrete, etc ed è difficile stabilire un confine fra queste e quelle che hai elencato. Secondo me comunque sono da aggiungere almeno - "la montagna misteriosa" (numero 15, guarda a pagina 95 i poteri del gran sacerdote che anticipano Mefisto) - "il grande re" con il castello nella foresta, le armature e soprattutto la sfera misteriosa rubata ai mohicani - "il segno di Zhenda", cavolo, come fai a non contare Zhenda la strega? - "l'enigma della lancia" (numero 83), con la lancia maledetta che ipnotizza Carson. - "santa cruz" con lo spettro del frate che parla con Tex.
  6. Sono d';accordo sul tuo post e sull'essere contrario alla continua proliferazione di testate, ma gli esempi sono sbagliati, ci sono molte storie di Pippo senza Topolino, e due romanzi della saga dei pirati della Malesia (Il Re del mare e Alla conquista di un impero) hanno come protagonista Yanez e Sandokan praticamente fa da comprimario, sparendo per lunghi periodi.
  7. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Sì, si vede proprio nella mefistolata la cura con cui li "riprendeva" e "dava spiegazioni"... "Yama era prigioniero in una caverna demoniaca" "no, adesso è tornato dalla Mamma". "ma come ha fatto?" "mistero." "adesso Mefisto lo contatterà". "No, soffre di depressione, eliminato" "Loa, che bel personaggio, ma l'ultima volta che l'abbiamo vista era in un veliero maledetto in balia delle forze infernali, e poi era caduta in acqua" "no, adesso fa la chiromante" "Loa? Quella che aiutava Yama ad evocare demoni? Non dovrebbe essere quasi al livello di Yama? E non era ossessionata da odio e vendetta" "no, adesso vive in una capanna, ha messo la testa a posto ma ha un gran bisogno di soldi" "e i poteri" "sticazzi" Per non parlare di: "Ah, il vecchio ranch del Texas dove Tex pescava pescetti gustosi (nelle storie di Nizzi Tex deve SEMPRE E SOLO pensare a mangiare...) e dove hanno ammazzato suo fratello..." "ehm... veramente suo fratello l'hanno ammazzato in Arizona, a Calver City" "Che problema c'è? Questa è Calver City nel Texas" "No, il ranche era a Rock Spring, nel Texas, il fratello di Tex l'ha venduto e ne ha comprato un altro in Arizone, non li hai letti gli albi originali?" "oh, ma chi ne ha tempo? E chissenefrega?" "Hanno profanato la tomba di Lilith, a decine di miglia dal villaggio!" "Ehm, no, la tomba di Lilith è nel cimitero del villaggio, Tex ci arriva a piedi in pochi minuti, non l'hai letta la storia originale?" "Ma chi ha il tempo di leggere le vecchie storie, non rileggo manco le mie..." Eh sì, davvero un grande esempio di "cura" nel ripescare i vecchi personaggi di GL Bonelli...
  8. Diablero

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Oggi non è più come una volta che bisognava ordinare gli arretrati direttamente alla Bonelli per posta. Certo, si può fare ancora (e hanno pure aperto lo shop), ma gli arretrati si possono comprare più comodamente ordinandoli in edicola. Visto che Tex viene continuamente ristampato è probabile che un giorno prima o poi sarà ristampato pure Tex Willer, ma il fatto che vengano "silenziosamente" ristampati i singoli albi esauriti e pure i volumi cartonati (anche se se queste ristampe vengono annunciate), cioè che tengano in stampa e disponibile tutta la serie, mi fa pensare che per adesso a ristampe integrali non ci pensano. Io in ogni caso penso che è sempre preferibile un originale ad una ristampa, ma ciascuno ha i suoi gusti...
  9. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Queste ultime storie di Mefisto mi hanno convinto di una cosa. Da quando è stato fatto tornare (pessima idea, alla luce dei risultati) Mefisto sulla serie regolare è stato mostrato come un ladruncolo che si nasconde in un retrobottega, e poi comunque come qualcuno che nonostante i suoi poteri (pompatissimi nelle ultime storie) si fa fregare ogni volta. Un coglione. A parte tutti i problemi specifici delle singole storie (Tex e pards idioti in quella di Nizzi, spiegoni e pessime retcon nella nuova), c'è un problema sottostante: Mefisto vivo deve, a quanto pare, per "verità rivelata della Bonelli", essere pompato. Perché? Perché è vivo, tornato dai morti, è "passato di livello", deve dimostrare la sua potenza! No? No. Per me no. Mefisto raggiunge l'apoteosi, il mito, nel momento in cui muore. Come Lilith, del resto. Fino a quel momento era solo un nemico ricorrente, va bene che Tex ne ha pochissimi, ma era al livello della setta del drago e aveva fatto solo tre apparizioni "da mago" in dieci anni. Per me è stata la scena della morte a spingerlo nel mito. A farlo ricordare così. E aveva ragione da vendere GL Bonelli a non volerlo far tornare, se non come apparizione dall'aldilà. Farlo tornare sminuisce quel momento, sminuisce la cosa per cui è ricordato. Farlo tornare più potente non solo sminuisce il passato, ma forza a ridicolizzare il futuro: più Mefisto è potente, più è ridicolo quando perde, più deve essere un totale idiota. Attribuivo questa boiata alla faciloneria di Nizzi, al totale disinteresse che ha sempre avuto per il rispetto dei personaggi, ma lo stesso errore per me l'ha fatto Boselli con Padma. Far tornare Padma era potenzialmente un ottima idea, perchè introduceva qualcuno che poteva combattere Mefisto e quindi non era necessario che perdesse come un idiota. Ma anche Boselli ha iperpotenziato Mefisto, insistendo che ormai Padma era molto più debole, e così puntualmente Mefisto ha DOVUTO essere un idiota. La cosa migliore sarebbe stata non farlo tornare. Yama è MIGLIORE come cattivo, APPUNTO perchè non è invincibile Perchè è più debole. Puoi fargli fare errori e dire che è inesperienza o mancanza di conoscenza, mantenendo il "mito" di suo padre, come un santino, dove non rompe i co.... Ma se proprio lo vuoi far tornare per il marketing, dagli debolezze, p###o Giuda! Fallo tormentare dai demoni che lo vogliono far tornare, dagli un limitato controllo sul suo nuovo corpo, qualcosa che lo obblighi a dipendere da Yama! Rendi il suo ritorno dalla morte una cosa HORROR, non un "pompaggio di superpoteri da supercriminale" (Boselli gli ha dato una singola debolezza, il fatto che non percepisse il santone, ma a parte che è davvero tirata per i capelli, è una debolezza tanto specifica da poter essere usata in solo modo, praticamente uno spoiler, come il tallone di Achille: appena sai la debolezza, potresti scommeterci su quello che succederà, e per farlo succedere... Mefisto deve fare errori da co####ne...) È lo stesso identico errore che ha fatto Ruju con il pistolero con il campo di forza e la strega di paese più potente di Mefisto. A parte che è uscito fuori dalle "specifiche" del mondo di Tex, anche lui alla fine ha dovuto mostrare che il suo "cattivo" era un totale imbranato e idiota, perchè solo un idiota perderebbe in quel modo! Pompando Mefisto, si è ottenuto (COME SI POTEVA PREVEDERE) l'effetto opposto a quello che ha avuto FARLO MORIRE: lo si è reso un personaggio ridicolo. Per questo secondo me molti lettori che non sarebbero ostili per principio alla magia non lo vogliono più vedere (io compreso). L'avete già rovinato abbastanza lasciatelo in pace! I "cattivi" più memorabili su Tex non sono mai stati supercriminali superpotenti. Chi è più ricordato dai lettori, Proteus o Lucero? I figli della notte o Capitan Barbanera? E Mitla, che passa un intero albo a fuggire inseguita da Tex? Succede la stessa cosa, identica, con i supereroi. Anche i migliori "villain" vanno costruiti con debolezze, come i supereroi. Debolezze che devono giustificare le loro sconfitte senza renderli ridicoli (ci sono supervillian deliberatamente messi lì per ridere che sono la dimostrazione in negativo, tipo Graviton: vengono mostrati senza debolezze, a parte la loro stupidità e arroganza, e vengono ridicolizzati quando perdono) Quindi, direi che non solo Mefisto non deve tornare (e nemmeno Yama, dopo essere stato ridicolizzato così, era meglio in crisi depressiva...), ma bisognerebbe ricordarsi di darsi una calmata, con i superpoteri dei "cattivi" (a meno che non si cerchi volutamente di rendere un cattivo ridicolo, ma Tex non è un fumetto comico...)
  10. Quando ho letto questo volume poi ho fatto una ricerca per vedere se la protagonista fosse un personaggio storico (perchè la storia è incentrata tutta sulla sua presentazione, ci sono riferimenti al Rosebud e conosco i miei polli...) ma non ho trovato nulla e ho pensato che se la fossero inventata. Nel video da Lucca Boselli e Giusfredi svelano l'arcano! Non si chiamava Yellow Bird, per forza non ho trovato niente! Gli hanno cambiato nome (si chiamava "L'altra gazza") per non fare confusione con la Gazza Ladra del color. Che eccesso di prudenza! Così hanno vanificato lo sforzo di chiarezza dei Crow, che prevedendo eventuali disguidi negli albi di Tex l'avevano appunto chiamata L'ALTRA Gazza! Ecco un articolo al riguardo: https://www.historynet.com/magpie-woman-chief-crow-warriors-weaker-sex/ E la voce di wikipedia, più breve: https://en.wikipedia.org/wiki/The_Other_Magpie Fra l'altro, questa credo sia la primissima (e brevissima, una sola pagina) apparizione su Tex di un transessuale (non credo comunque che questo termine moderno sia il più corretto per i badé, infatti si preferisce usare il più specifico "two spirits", i crow avevano una visione diversa della cosa, se ne parla un po' qui nella voce di wikipedia su "li trova e li uccide"... https://en.wikipedia.org/wiki/Osh-Tisch ) e questo articolo più lungo sulla sua storia http://historyheroines.com/2018/04/04/osh-tisch-and-the-other-magpie/ in cui c'è persino una foto con sua moglie E sì che lo sapevo cosa vuol dire "due spiriti", ma non me lo sono ricordato mentre leggevo l'albo... P.S.: visto che quella nel fumetto è (almeno teoricamente) un altra donna con un altro nome (ma comunque non si assolutamente nulla dell'Altra Gazza, quindi non avrebbe rappresentato un problema per successive apparizioni in questa e altre storie) e che, storicamente, Osh-Tsch si vestì da uomo per quella battaglia, e quindi nel disegno non si dovrebbe notare nulla, il fatto che lo chiami esplicitamente "guerriero dai due spiriti" è un riferimento voluto e chiaro (almeno per i lettori non smemorati... ) senza però turbare i lettori che non conoscono il termine. Mi pare un buon compromesso per rappresentare il fatto storico che esistevano senza far arrabbiare i lettori che preferiscono ignorarlo...
  11. Sì, ma un po' troppo ripetuta! Nell'avventura classica non erano TUTTI vedovi! Mandrake e Phantom sono felicemente sposati (e sono stati praticamente fidanzati dalla loro prima avventura), Flash Gordon fidanzatissimo, Prince Valiant è sposato con prole, anche nel fumetto italiano erano molti di più gli "eterni fidanzati" tipo Capitan Miki o il Comandate Mark oppure quelli celibi come Zagor! Alla fine, oltretutto, la ripetizione nello stesso "universo narrativo" non conviene mai. La storia che tutti ricordano, che ha avuto più impatto è stata sicuramente "il giuramento", con la primissima vedovanza. Poi arriva "furia rossa" e ha un buon impatto, che se minore. Già con Kit per me Nizzi si stava ripetendo troppo e non so quanta gente davvero consideri Fiore di Luna importante nel "canone". A parte la qualità della scrittura, il "variare la ricetta" e non fare di Carson il quarto vedovo non è stata la scelta giusta? Non è necessario fare strage di donne per mantenere liberi gli eroi! (oltretutto, di questi tempi è un attimo beccarsi accuse di "fridging"... ( https://knowyourmeme.com/memes/fridging )
  12. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Ma io non ho detto che "solo" i libri di GL Bonelli vengono ristampati. (sarebbe stato anche strano, visto che in questo momento dal mio PC posso vedere in libreria ad occhio almeno una mezza dozzina di volumi che ristampano storie tue...) Ho detto che l'evidente sproporzione fra i volumi dedicati alle storie di GL Bonelli e quelle di Nizzi o di altri, visto che la Bonelli non è un ente di beneficenza e mira a vendere, significa che le storie di GL Bonelli, dopo cinquant'anni e più, continuano a vendere tanto. Tanto che è appena uscita l'ennesima ristampa de "il giuramento", che non conto più quante volte è stato ristampato. Poi è ovvio che non viene ristampato solo lui (in questi giorni è uscito "l'uomo senza passato" in volume e la artist edition di "Il pueblo perduto"), vengono ristampate storie di Nizzi, tue, di Nolitta e persino di Manfredi. Ma quante? Nel tuo caso si è iniziato a ristamparle relativamente da poco, e ancora solo poche storie in gran parte molto recenti (quelle di Tex Willer, quella di Yama, etc), direi che l'unico "classico" uscito da molto tempo che ha avuto diverse ristampe è il Passato di Carson. Persino una storia epica come Gli Invincibili non era stata ristampata. Nizzi ha avuto diversi texoni ristampati, ma a fare traino era sempre il disegnatore "prestigioso" (Magnus, Kubert, etc.), che è il motivo per cui è stato ristampato anche Manfredi (e la tua Patagonia, anche se lì è innegabile che anche la forza della storia ha influito). Ma se escludiamo i texoni, quante storie di Nizzi sono state ristampate? Quante hanno avuto continue ristampe più e più volte, di quelle nella serie regolare? Così a memoria non mi vengono in mente più di una manciata di titoli, e comunque anche le storie più ristampate non arrivano nemmeno vicine al numero di ristampe delle storie di GL Bonelli. Tutti vecchi lettori nostalgici che si comprano 20 edizioni diverse de "il giuramento"? Ricorda che la discussione riguardava quanto fosse "superato" GL Bonelli e quanto poco piacesse ai nuovi lettori...
  13. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    A proposito, mi sono letto anche "No Sleep Till Shangal", il suo quattordicesimo libro uscito pochi giorni fa. Ed è il solito dannato capolavoro. Ed è, come Kobane Calling, un reportage fumettistico romanzato, stavolta riguardante un viaggio nell'enclave di Shengal in Iraq, controllato attualmente dalla minoranza etnica degli Ezidi dopo il massacro compiuto dall'Isis otto anni fa. Stavolta, a differenza che con Kobane Calling, non c'è una guerra in corso a pochi km di distanza. Ci sono attacchi di droni turchi costanti sulla popolazione civile, ma quella in Europa non la chiamiamo "guerra" (e il volume spiega perchè) e Zerocalcare non ne è testimone. Eppure, c'è una tensione fortissima ad ogni pagina, e ti tiene attaccato lì finché non finisci il volume. Questo è saper raccontare. A parte tutti i meriti informativi e divulgativi, a parte il fatto che è un bene che libri così esistono per farci sapere le cose di cui i nostri media non parlano mai, gli altri libri su questi temi (quando esistono) vendono un millesimo se va bene. Le cose è giusto dirle, ma se le sai anche raccontare bene, è meglio. Ed è un libro che in pratica è tutto una spiegazione, pagina dopo pagina, Zerocalcare che spiega, racconta, illustra, e divulga. Ci sono scene oggettivamente drammatiche (tipo una scena che pare presa da un film di Tarantino ad un posto di blocco) ma sono poche pagine, per il resto riesce a creare dramma (necessario per agguantare l'interesse del lettore) e umorismo (per non rendere insopportabile il contatto con certi temi davvero forti) semplicemente con la narrazione. Per certi aspetti mi ricorda Nolitta, e la sua capacità di "saper narrare" storie che, se le guardi, erano strapiene di buchi narrativi e di magagne, nei suoi Zagor e Mister No (se ti vai ad analizzare cosa succede ne "La Marcia della Disperazione", Zagor fa più danni che se non fosse intervenuto. Ma mentre lo leggi non te ne accorgi, finché non te lo fanno notare o una volta lo noti, e non capisci come hai fatto a non vederlo prima). Il narrare è un gioco di prestigio, devi far sì che il lettore veda certe cose e NON NE VEDA altre. Per questo lo "spiegone" è il nemico della narrazione, impedisce l'immersione nella trama e quel gioco di prestigio. "No Sleep Till Shangai" da questo punto di vista potrebbe essere un libro di testo per fumettisti: 200 pagine di spiegazioni, spiegazioni, spiegazioni... e nemmeno uno "spiegone". Zerocalcare si inventa persino un dialogo immaginario con la testa mozzata di Cartesio (e uno con il fratello di Peppe Pig) per esprimere i suoi dubbi come dialoghi e non come monologhi (solo che è un metodo personale che funziona per lui, magari non è insegnabile ad altri, non vorrei vedere Tex che dialoga con Cartesio. D'altronde anche le storie di Nolitta con i loro buchi non le metterei come esempi per nuovi sceneggiatori...) La capacità di narratore di Nolitta si inceppava con Tex. Se vai a vedere i suoi dialoghi su Zagor sono prolissi, melodrammatici e ripetitivi come quelli su Tex, ma nei suoi Tex manca qualcosa di indefinibile: su Zagor non te ne accorgevi, su Tex sì. In mancanza di altre spiegazioni di solito dico che si vede se l'autore si è divertito a scrivere una storia o no. Nilitta scriveva Tex per "dovere" ma non ne aveva alcuna voglia, e si vede. (e poi sì, c'era anche il fattore "questo Tex è irriconoscibile", ma funziona su chi Tex lo leggeva, nessuno fra gli appassionati di Nolitta mette le storie di Tex fra le sue migliori, anche senza quel fattore) Per tornare in topic (stavolta l'ho presa molto larga), il Boselli di questa storia (la seconda, intendo, per me è sbagliato trattarla come un unica cosa con quella dei Cestaro), mi sembra come il Nolitta su Tex: pare il solito Boselli (anche se si nota uno spiegazionismo molto più accentuato del solito e dialoghi più pesanti e ripetitivi), ma manca qualcosa. Ho il sospetto (anche se probabilmente lui lo negherà sempre) che anche lui non si sia divertito molto a scrivere questa storia. Anche nei commenti, un po' troppe volte ne parla come di un "dovere" per "sanare" il finale della mefistolata. E questo ha ridotto questa storia alla "Mefistolata parte 2": scritta molto meglio della prima, ma alla fine invece di esserne la negazione (cosa che comunque Boselli ha detto che non era mai stata sua intenzione fare. Sbagliando. La Mefistolata andava negata, o almeno corretta, c'erano un sacco di cose inaccettabili, mica solo che Mefisto alla fine era libero), ne è diventata la celebrazione. Per fare la "seconda parte" che correggeva quell'unico problema (lasciando inalterati gli altri, sancendo infatti che è vero, Tex non sa seguire una traccia dopo cinque minuti) l'ha risollevata dal fondo, dove giaceva dimenticata da decenni, e ce l'ha risbattuta sul naso. La prima storia dei Cestaro, a parte il problema delle cinghie (a proposito, Borden ha ammesso che fu una correzione redazionale a fare il casino, magari sarebbe meglio la spiegasse, almeno per salvare l'onore dei Cestaro...) era, per sua stessa ammissione, "solo una storia di Mefisto" senza obblighi vero la Mefistolata, e infatti funziona molto meglio. Secondo me, purtroppo, con queste due storie e quella precedente di Yama, Boselli certifica che la sua visione "ossessivamente microspiegazionistica" del magico (che lo trasforma nelle notti di Luna Piena in un Burattini Mannaro) è incompatibile con i personaggi "Magici" di GL Bonelli. Quindi spero che non li tocchi più, ma che inserisca nella serie altri personaggi magici più affini alla sua visione. E che non faccia più storie "per dovere" per "correggerne" altre. Le storie "sbagliate" andrebbero ignorate e basta, non tirate fuori dal dimenticatoio per ri-sbattercele in faccia. E in questa ultima storia di Mefisto, queste cose si sono sommate insieme con il risultato che abbiamo letto tutti... P.S.: per me l'eccesso di "spiegoni" e di dialoghi prolissi e spiegazionisti nelle ultime storie è dovuto anche alla eccessiva richiesta di storie di Tex. È una cosa nota che la prima stesura di ogni cosa, in genere, è quella più lunga e prolissa. Quando la riguardi magari aggiungi qualcosa ma togli un sacco di lungaggini e ripetizioni. (Almeno, a me capita così, se li riguardo anche solo una volta i miei post dimezzano la lunghezza. E sì, anch'io scrivo troppo e dovrei postare di meno e controllarli con più calma, e si vede, ma se lo faccio poi non sto dietro a tutte le cose di cui voglio parlare). Molte delle lungaggini in questa storia sembrano cose che non sarebbero sopravvisute non dico ad una revisione di un Canzio o di un Sergio Bonelli, ma nemmeno ad un Borden che avesse più tempo per limare con calma le proprie sceneggiature... Poi vabbè, predico bene e razzolo male: dovrei limare anche questo post ma chi ne ha voglia?
  14. Non si è slacciato il cinturone e non ha piagnucolato con lo sceriffo dicendo "lasciatemi spiegare". E non si è fidato ciecamente dello sceriffo. Non si è nemmeno lamentato dell'assenza delle patatine durante la sparatoria. Non è il Tex amato dai "giovani"...
  15. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Cambia genere, non i protagonisti. Finora ha detto che ha fatto un unica storia totalmente di fantasia, "Dodici", che parla di un invasione zombie. E chi è "l'action hero" che salva il gruppo dei sopravvissuti? Secco. Il personaggio più presente in tutti gli altri volumi dopo Zero e L'Armadillo. E fra i personaggi c'è Zerocalcare e diversi altri personaggi "storici" della serie. Ha fatto storie che rasentano il thriller (Un polpo alla gola), storie totalmente autobiografiche (La profezia dell'armadillo, Scheletri), storie slice-of-life corali (Macerie Prime I e II), saghe familiari (Dimentica il mio nome) e ovviamente la famiglia è la sua. Con "Kobane Calling" ha fatto anche un reportage di guerra. Ma chi è il protagonista? Zerocalcare. Chi è l'amico a cui immagina di dover spiegare le cose? L'Amico Cinghiale. E ci sono, anche se in ruoli più piccoli del solito, la sua famiglia e i soliti amici. Cambia il genere, ma i protagonisti sono sempre gli stessi. Ogni tanto se ne aggiunge qualcuno che diventa importante in volumi successivi e puoi divertirti a trovarlo disegnato già nei volumi precedenti, sullo sfondo o in vignette dove fa qualcosa senza che si dica il suo nome. Altri vanno e vengono, ma i protagonisti sono sempre loro. Anche quando Zero va a fare un reportage dalla Siria... Mi piace il successo di Zerocalcare prima di tutto perchè lo merita, ma anche perchè è una enorme, plateale pernacchia a tutto quello che ci hanno detto per cinquant'anni sul "fumetto d'autore", sul fatto che i fumetti con gli stessi personaggi che tornavano sempre erano robaccia "non d'autore", che era comunque per pochi, etc. Zarocalcare è tornato, a quarant'anni di distanza da GL Bonelli, a fare un fumetto "popolare" che per oltre dieci anni ha continuamente aumentato i lettori spaziando fra diversi genere (come faceva lui passando da "Fra due Bandiere" a "sulle piste del nord" a "Diablero" e "il figlio di mefisto" a "San Francisco" a "il fiore della morte": bellico/storico, western classico, horror e mistero, storie urbane e viaggi per nave nei mari del sud, e fantascienza...). E sfido chiunque a dire che non fa "fumetto d'autore" (dimostrando definitivamente che è una divisione stupida e farlocca, e si capiva già 50 anni fa...) Purtroppo, molto, molto, molto minori. La Bao ogni tanto lancia annunci trionfalistici sulle vendite di Zerocalcare (tiratura del nuovo libro, oltre 200.000 copie in prima tiratura, ha ufficialmente scavalcato Tex e ora è il fumetto italiano più venduto), e sulle vendite totali del suo catalogo. Ma se sottrai alle vendite totali dichiarate le vendite di Zerocalcare, rimane pochissimo, da dividersi fra tutti gli altri autori. Anche se pian pianino le vendite in libreria aumentano (ma è un effetto anche del maggior numero di volumi), non esiste il fantomatico "boom delle graphic novel": esiste il boom di Zerocalcare. Punto. È l'autore, non il formato o il punto vendita. I manga non sono paragonabili ai Bonelli. Tradurre fumetti costa un infinitesimo rispetto a produrli. Se ogni manga che vedi in edicola avesse un costo di produzione paragonabile al costo di un albo Bonelli (più di cento volte maggiore di quello di un manga) ne vedresti molti meno. Detto questo, i manga sono l'esempio di come si possono ancora vendere milioni di fumetti anche in un paese dove TV e Internet e Smartphone sono diffusi come da noi se non di più. Ed è un paese dove i manga sono comunque un po' "disprezzati" (praticamente come in Italia. Anche lì la stampa spesso associa fumetti ai peggiori delitti con articoli scandalistici), mica come in Francia dove sono sostenuti da fondi pubblici e i chi fa fumetti e non guadagna abbastanza può prendere il loro Reddito di Cittadinanza (un articolo che leggevo tempo fa citava cifre secondo cui un terzo degli autori francesi lo prende. Altrimenti dovrebbe cambiare mestiere) E ci sarebbero un sacco di idee da prendere dall'editoria a fumetti giapponese! Per esempio... 1) Non si accettano nuove serie se l'autore non ha già un finale "possibile" dopo pochissime puntate (tipicamente abbastanza da riempire tre volumi monografici), il lettore non deve mai spendere soldi e trovarsi una storia senza finale (ogni tanto capita comunque, se l'autore muore o si chiude in un monastero o finisce in manicomio, ma è un caso fortuito, non il destino di tutte le serie open ended... 2) Non esistono serie open-ended. Ogni serie deve avare un finale. Se ha davvero un successo straordinario possono tirarla in lungo anche per decenni (aumentando a dismisura il rischio che l'autore ci lasci la pelle per i ritmi di lavoro massacranti prima di scrivere il finale. Vedi Berserk), ma un finale ci deve essere. (Se Tex fosse stata una serie giapponese sarebbe probabilmente comunque durata fino agli anni 70 perchè vendeva così tanto, ma appena GL Bonelli avesse dimostrato i primi problemi di salute abbastanza gravi gli avrebbero fatto scrivere il finale della serie. 3)...e un sacco di altre cose che spingerebbero gli autori a produrre più in fretta e fare solo cose che vendono, ma in Italia credo non si possano fare, lo schiavismo è proibito... Ma già solo le prime due cose fanno vedere una differenza con il fumetto Bonelli: purtroppo la produzione Bonelli è sempre andata verso la pubblicazione di delusioni certe. Se nessuno è in grado di scrivere fumetti che aumentino i lettori nel tempo, i lettori calano con il tempo, ma la serie si trascina comunque: i disegnatori migliori vanno altrove perchè quel fumetto non può più permetterseli (vedi Diso e Mister No, De Angelis e Nathan Never, etc.), gli autori originali invecchiano e si stufano, man mano che calano le vendite ci si affida sempre più a chi costa poco o non ha niente da fare, quindi esordienti o autori che non vuole nessuno perchè fanno crollare le vendite, in questa maniera si deludono sempre più lettori, le vendite calano ancora in questa spirale della morte finché... la serie muore. Con un finale improvvisato e deludente o magari manco quello. Il lettore non può mai avere un finale soddisfacente, perchè se continua a comprare non avrà il finale, finché la qualità non sarà calata abbastanza da mandarlo via. E delusione dopo delusioni, arriviamo allo (scarsissimo) interesse dimostrato ormai dai lettori per le nuove serie, e la rassegnazione con cui comprano ancora testate solo per abitudine. Con questo tipo di modello editoriale la Bonelli può andare bene solo se ha autori in grado di tenere costanti le vendite per un sacco di tempo o addirittura di farle aumentare (tipo GL Bonelli e Guido Nolitta), e se presenta testate con storie autoconclusive che non prevedano alcun "finale". E invece da quarant'anni ormai cosa abbiamo? Storie con forte continuity che richiedono (come tutte le storie con forte continuity) un "finale" realizzate da autori che non solo non fanno aumentare le vendite (cosa oggi effettivamente difficile), ma spesso le fanno calare in fretta. Sfornando serie che seguono praticamente sempre la trafila vista prima, arrivando con certezza del 100% ad un finale deludente. (se non mi credete, pensate alla serie Bonelli più acclamata degli ultimi 50 anni, Ken Parker. E che finale ha avuto) Cosa hanno imparato invece gli editori e autori taliani dai giapponesi? Solo a fare gli occhioni e le linee cinetiche fitte...
  16. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Vero. È una cosa che tendiamo (io per primo) a dimenticare, quando diciamo che è "naturale" che una serie perde continuamente lettori dal primo numero. Anche all'epoca era la sorte di gran parte dei fumetti "dimenticabili" che affollavano le edicole e di cui, oggi, non si ricorda più nessuno. Ma i grandi successi all'epoca diventavano "grandi successi" aumentando il pubblico man mano. Le massime vendite di Tex arrivarono dopo più di 20 anni di pubblicazioni in cui erano usciti 973 albi settimanali + più di cento Giganti. E questo non in seguito ad un boom improvviso dovuto ad un restyling o a un reboot, ma semplicemente perchè, per vent'anni, costantemente ai attirato più nuovi lettori di quelli che perdevi! Ma ve lo immaginate oggi un Magico Vento o un Dragonero che ha un continuo aumento di lettori fino a raggiungere il massimo dopo vent'anni con i numeri attorno al 250? La cosa sarebbe inconcepibile. La cosa più vicina che si è vista più recentemente nella Bonelli è stato Dylan Dog, ed è stato un fenomeno molto più breve, tipo una fiammata, esploso pochissimi mesi dopo la partenza e che ha cominciato la sua lenta discesa dopo nemmeno dieci anni. Ed è successo oltre TRENTACINQUE anni fa! Perché da allora le testate Bonelli (TUTTE, Tex compreso) perdono continuamente lettori mese dopo mese sin dal primo numero, tanto che è considerato un grande successo il "perderne pochi"? È vero che il pubblico potenziale si è molto ristretto (negli anni 70 i fumetti li leggevano davvero tutti, oggi è un hobby di nicchia), ma questo significa solo che calano i numeri assoluti, magari invece di arrivare a un milione di copie arrivi a duecentomila (come Zerocalcare - e ora che ci penso, Zerocalcare - considerando il personaggio e il fatto che tutti i libri di Zerocalcare hanno come protagonista lo stesso gruppo di amici - è l'unico esempio recente di un fumetto che aumenta sempre costantemente i lettori e ormai lo fa da più di dieci anni, segno che ancora oggi è possibile) Non tutto quello che ha fatto la Bonelli in questi 35 anni è da buttare, anzi. Secondo me c'è stato un generale calo delle sceneggiature, ma è un dato medio fra tutte le testate, di fumetti sceneggiati benissimo ce ne sono stati un sacco. Perché non vendono? O meglio, perchè attirano un certo pubblico di curiosi, se va bene ne deludono pochi, e poi vanno avanti ad esaurimento man mano che i lettori si scocciano? Ci sono anche fattori legati alle "mode" fumettistiche, l'onnipresente continuity è il bacio della morte: Dampyr potrebbe anche essere il fumetto più bello del mondo, ma chi se li legge quasi 300 numeri arretrati per capire l'antefatto? (Boselli si è ridotto a cercare lettori uno per uno anche nel forum: me sta' a tampinà... ), e il calo generale di tavole prodotte da ogni disegnatore e dall'altra parte la proliferazione di speciali per qualunque serie non sia sull'orlo del fallimento portano a serie molto più discontinue rispetto al passato (volete mettere che esperienza differente è leggere per anni e anni un Tex scritto sempre da GL Bonelli e disegnato a rotazione da soli 5 disegnatori del calibro di Galep, Ticci, Letteri, etc dall'avere una serie in cui nello stesso anno si alternano una mezza dozzina di sceneggiatori contando anche gli speciali e una ventina di disegnatori, in cui magari passi da un albo di Villa (esperienza rara ormai) a uno di Torti o Danubio? Ma credo che, a parte questi aspetti, la causa si può identificare con lo stesso nome del problema: gli albi Bonelli non sono più "popolari" (nel senso di vendite) perchè non sono più "popolari" (non sanno più parlare al "lettore comune" e non sanno attirarli) E non ci provano nemmeno più, ormai... Difficile far capire lo shock di quella storia a chi non l'ha vissuta "in diretta"... Io sono troppo collezionista per farlo, ma ti capisco benissimo!
  17. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Confondi la gente che gira per internet in cerca di motivi per dimostrare il proprio sdegno, e la gente che cerca qualcosa da leggere. Chi ha cercato di accontentare i primi pensando che gli avrebbero comprato copie, ha ben presto scoperto che non è così; cercare motivi per insultare gli altri è un hobby completamente diverso dalla lettura. E infatti, se si guarda ai fumetti che hanno venduto molto negli ultimi anni, molti non sono certo "educativi" e anzi diversi sono politicamente scorretti (basta vedere titoli campioni di incassi negli USA come Preacher, The Boys - entrami recentemente diventati pure serie TV - Fables, etc. Vero che l'assedio di quelli che cercano scuse per linciare qualcuno sta restringendo sempre di più la finestra di quello che si può pubblicare, e questo porta NON ad avere "nuovi fumetti di successo educativi e politicamente corretti", ma semplicemente, a vendere sempre di meno e a meno persone. I giovani oggi trovano di tutto in internet. Chi glielo fa fare di perdere tempo a leggere cose "educative e politicamente corrette"? (e uno dei motivi del successo dei Manga è che sono ancora molto liberi di trasgredire facendo fare ai protagonisti cose che ormai nei fumetti Bonelli non si possono più fare. Da questo punto di vista, sono più simili a GL Bonelli) Detto questo, io le rare volte in cui ho trovato gente molto più giovane di me che leggeva fumetti Bonelli, o leggeva tutt'altro (Dragonero, Dylan Dog tempo fa, comunque roba fantasy o horror) ma se leggeva Tex, aveva iniziato con le storie "classiche" e ancora le preferiva. Perché è vero che hanno aspetti "datati", ma non più dei fumetti Bonelli più recenti, che sono altrettanto "datati" (l'idea di "cosa che piace ai giovani" dei nuovi autori Bonelli è roba da nerd quarantenni), e... le vecchie storie sono onestamente, sono molto più divertenti e annoiano di meno! Oggi hanno POCHISSIMA pazienza, non li prendi certo con i ritmi lentissimi, gli spiegoni e le patatine fritte... E fai un paio di conti: ipotizzando che si inizi a leggere fumetti a 8-9 anni, gli ultimi lettori che hanno iniziato con il tex del SOLO GL Bonelli in edicola ormai hanno più di 55 anni. Se fosse anche solo parzialmente vero quello che dici, secondo cui i "più giovani" dovrebbero preferire automaticamente cose "più moderne" (in quel caso, Nizzi), la stragrande maggioranza dei lettori sotto i 55 anni dovrebbe preferire Nizzi. Ti pare che sia così? Quelli sotto i 50 sono in genere quelli che comprano di più, se fosse così ormai la Bonelli dovrebbe ristampare solo Nizzi. E invece no: anche fra i lettori che hanno iniziato quando scriveva tutto Nizzi, e Bonelli era solo nelle ristampe, per la maggior parte preferiscono ancora Bonelli. Attribuire la preferenza ai classici solo per l'età dei lettori è un evidente errore: se fosse così, oggi Dumas sarebbe letto solo da chi ha più di 150 anni, e Gregory Hunter avrebbe dovuto vendere molto più di Tex. E a questo proposito... Dici che la Bonelli continua a ristampare continuamente le storie di GL Bonelli perchè vendono di meno, e gli permettono di guadagnare meno e andare in fallimento? È un ipotesi interessante... Che domanda strana... la risposta è ovvia: TUTTE. E non è certo un segreto riservato a pochi intimi... Per le ristampe "integrali" tipo La TuttoTex o la CSAC, ci si può dare anche spiegazioni "alternative" al fatto che i primi numeri con le storie di GL Bonelli vendano molto, molto di più: "in tutte le serie i primi numeri vendono di più" (non è sempre vero, ci sono molti esempi contrari, ma diamola buona). Però è cosa nota e dichiarata molte volte che la stessa Bonelli fu molto sorpresa dalle vendite della CSAC, vendite assolutamente inaspettate per materiali che i redattori fanzinari consideravano "superato" (e che invece quella volta ha stracciato praticamente tutti i personaggi "moderni" della Bonelli. (il fatto che sono i primi albi forse spiega perchè vendono più del numero 600, ma non spiega come mai straccia nelle vendite altre testate "moderne fatte per i giovani"...) Ancora più indicativo il fatto che questo grande successo, che ha avvicinato o ri-avvicinato a Tex un sacco di lettori... non si è tramutato in un aumento della serie inedita (all'epoca dominata da Nizzi). io ne conosco di gente che non aveva mai letto regolarmente Tex prima della CSAC (non tantissimi, ma qualcuno lo conosco). E praticamente tutti dopo aver apprezzato la CSAC hanno provato la serie inedita. Per abbandonarla immediatamente dopo un albo o due... Certo, non sono grandi numeri, potrebbe essere una caso fra le persone che conosco. Ma vedi, non è necessario che sia un campione rappresentativo per NEGARE una "cosa che fanno tutti". Quando qualcuno dice che una cosa è una regola generale ("GL Bonelli piace solo ai vecchi, non piacerebbe mai a un giovane), non mi serve tirar fuori campioni statistici di milioni di persone: basta presentare il caso di UN giovane, e la "legge di natura" già è andata giù per lo sciacquone... (ed erano comunque più di uno) Ancora più semplice dimostrare la cosa con i volumi: basta che vai a vedere i titoli. Che storie vengono continuamente ristampate in volume da 50 anni? Guarda l'elenco dei titoli e la risposta ti sarà chiara (a meno che anche tu non ritenga che la Bonelli ristampi apposta i volumi che vendono meno...)
  18. Salve! Non sapevo dove mettere questo thread, visto che parla sì di ristampe, ma in un formato assolutamente "nuovo" per la Bonelli, poi ho visto che in questa sezione ci stanno tranquillamente anche le discussioni sui cartonati a colori e l'ho aperta qui. Quest'anno per Lucca è stato annunciato il quarto volume "ultragigante" dedicato alla ristampa di un Texone (dopo quelli di Villa, di Magnus e di Kubert) e quindi mi sa che è diventata una collana annuale, quindi dovrebbe avere un thrread dedicato oltre a quelli della specifica storia ristampata (che mi pare strano discutere della qualità di stampa di, per esempio, il volume di Magnus, nel thread dove parlano del Texone originale pubblicato quasi 30 anni fa. Poi è ovvio che se parliamo della storia va bene parlarne lì. Può darsi che invece la cosa migliore sarebbe fare un thread separato per ogni volume, non lo so, vediamo che dicono i moderatori... il nuovo volume stavolta è dedicato a Ticci, e ristampa il suo Texone, "il pueblo perduto". È già uscita (oggi) la solita edizione Deluxe "da siuri" da 65 Euro: Tex. Il pueblo perduto - Edizione limitata numerata Formato: 28 x 37, b/n Tipologia: Cartonato Pagine: 240 ISBN code: 978-88-6961-745-4 Uscita: 28/10/2022 64,90 Che trovate qui: https://shop.sergiobonelli.it/tex/2022/10/11/libro/tex-il-pueblo-perduto-edizione-limitata-numerata-1022257/ Prima di gettarvi a capofitto a comprarlo, tenete presente che, mentre le prime 2 edizioni numerate (quattro considerando le tre edizione del volume di Villa) sono esaurite, quella del Texone di Kubert dopo un anno è ancora disponibile, la "febbre del collezionista" si è abbastanza raffreddata. Ecco il numero di copie "limitate" nelle precedenti edizioni: Tex L'inesorabile copertina marrone: 699 copie. Tex L'inesorabile copertina rossa: 699 copie. Tex L'inesorabile copertina blu: 699 copie. Totale dei Tex L'inesorabile limited edition: 2097 copie. (tutte esaurite) Tex: la Valle del Terrore Limited Edition: 1996 copie (c'è una scritta strana, non è dato come "esaurito" ma come "non disponibile in questo momento": che fanno, ristampano una limited? Fanno un altra limited come hanno fatto con quello di Villa? Boh, forse è una scritta rimasta dall'epoca...) Tex: Il cavaliere solitario Limited Edition: 1996 copie, ancora disponibile. Tex: Il pueblo perduto Limited Edition: 1999 copie, uscito oggi. Notare che mentre le limited di Villa contenevano una stampa autografata (cosa che non è stata possibile per Magnus e Kubert per ovvi motivi), la stampa contenuta in questa limited non è indicata come firmata dall'autore. Ecco la descrizione: Edizione limitata numerata in sole 1.999 copie, in formato gigante e impreziosita da una copertina telata su cui sono impressi a caldo il logo di Tex e un primo piano dell'Eroe bonelliano. Il volume, inoltre, contiene una stampa esclusiva su carta di pregio di un disegno di Giovanni Ticci. ATTENZIONE: Non è possibile ordinare più di una copia per account, ed è possibile pagare esclusivamente via PayPal o con carta di credito. Non è possibile addebitare più di una copia su una singola carta di credito. L'edizione "comune" non limitata esce il 18 novembre con questa copertina: (e mi convinco sempre di più che le facciano brutte apposta per spingere la gente verso le limited...) Formato: 28 x 37, b/n Tipologia: Cartonato Pagine: 240 ISBN code: 9978-88-6961-744-7 Uscita: 18/11/2022 Link: https://shop.sergiobonelli.it/tex/2022/10/11/libro/tex-il-pueblo-perduto-1022252/ Il prezzo come al solito non è ancora indicato sul sito Bonelli, ma è già prenotabile in ogni fumetteria a 34,90 Euro (davvero, Bonelli, perchè non metti nel tuo sito informazioni sui volumi che possiamo trovare da settimane in tutti i siti dei negozi italiani? Sigh...) Terzo texone su quattro con storie di Nizzi, sigh... almeno questo è ancora un Nizzi "d'annata" e non è lo sfacelo del "cavaliere solitario" , e il Ticci dell'epoca è ancora uno spettacolo, anche se non è più nel suo periodo migliore. Sarebbe bello poter avere un volume simile con le tavole di "sulle piste del Nord" o di "Terra promessa", ma ormai quelle tavole originali saranno state disperse ovunque fra mille collezionisti (non prima di essere state tagliuzzate e rovinate per "migliorarle" per l'insulsa TuttoTex...), e a questo proposito... ...qualcuno che sta in redazione o che bazzica nei pressi o che ha parlato con l'amico dell'amico di qualcuno può confermarmi che siano state ri-scansionate le tavole originali? Il dubbio viene perchè, se si poteva essere abbastanza sicuri dei primi 2 (le tavole di Villa erano state appena consegnate, e quelle di Magnus si sapeva da anni che erano state comprate tutte in blocco da Alessandro Pastore che le aveva usata per la sua edizione deluxe, anche se non le riscansionavano esistevano già scansioni ad alta qualità), questo texone di Ticci è uscito da parecchio tempo (1994, quasi 30 anni) e Ticci è uno che le tavole originali le vende... Ricordo a tutti che questi volumi hanno un senso solo se si dispongono di scansioni (nuove fatte apposta oppure da precedenti edizioni di lusso) di qualità SUPERIORE a quelle usate per la stampa dell'albo originale: altrimenti, se si usano le stesse vecchie scansioni (o, peggio ancora, non si hanno scansioni delle tavole e si scansiona l'albo originale come in un anastatica) si ingrandiscono non solo le tavole ma anche i difetti, e non ha alcun senso come edizione. (visto che la Bonelli nel sito non promette niente al riguardo, un restauro digitale BEN FATTO potrebbe forse essere accettabile, ma bisogna vedere il risultato finale per giudicare. Io a Lucca quest'anno non ci vado, chi ci va potrebbe sfogliare il volume e farci sapere com'è la qualità di stampa (cioè, di riproduzione)?
  19. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Le cause possono essere quello che vuoi (per me, qualcosina c'entra anche il fatto che le storie di GL Bonelli erano più belle di quelle che le hanno seguite...), ma il risultato finale è lo stesso: Il pubblico ATTUALE di Tex preferisce le storie "classiche" di GL Bonelli (c'è una minoranza rumorosa che fa molto casino per Nizzi, ma se fossero davvero in tanti vedremmo molte più ristampe di Nizzi e meno di GL Bonelli, alla Bonelli le cifre di vendita le vedono...). Quindi, cosa facciamo? C'è quella vecchia battuta sulla politica... "noi abbiamo abbiamo un programma bellissimo, ma il popolo non ci vota! Bisogna cambiare qualcosa!" "Idea! Cambiamo popolo!" Mi sembra quello che pensano, senza dirlo, molti autori Bonelli: "il pubblico non apprezza questa cosa che ho scritto, ma io insisto, prima o poi il pubblico cambierà idea e capirà quanto sono belle le mie storie!". Auguri! In realtà è più facile che il pubblico capisca che può risparmiare 4.40€ Euro al mese...
  20. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Come affermazione, non si può dire se è vera o falsa se non definiamo cosa intendiamo con "coerenza con il personaggio Tex" C'è una visione molto "relativista" per cui chiunque scriva Tex scrive "il vero Tex" e non bisogna "mettere sul piedistallo GL Bonelli". In diversi (non tutti) portano avanti questa idea come "cavallo di troia" per lodare qualunque Nizzata, perchè evidentemente per loro il "vero Tex" è quello che mangia patatine fra un cinturone slacciato e un "lasciatemi spiegare...". Ma è una posizione per me abbastanza fine a sé stessa, cioè serve solo a dire "anche il tex che chiede scusa in mutande è il vero Tex", ma poi da lì... dove vai? Per coerenza allora anche il Tex di Manfredi è il vero Tex, e persino se lo fai fare a Leo Ortonali con le orecchie da topo sarebbe il Vero Tex, perchè chiunque, a qualunque titolo o con qualunque risultato, farebbe il "suo" vero Tex e se sono tutti validi allo stesso modo... Credo che sia meglio, riguardo a questo, accettare quello che mi pare abbastanza ovvio pensando anche ancora oggi, a 40 anni dalle sue ultime storie, parliamo ancora della sua visione, ci chiediamo se gli autori attuali siano in grado di riprendere i suoi personaggi (e non dimentichiamolo, anche per fa capire a chi proclama di parlare a nome di tutti i lettori di Tex che invece parla solo per sè stesso, i volumi e le ristampe delle sue opere vendono di più di quelli di autori più recenti): Tex è stato definito da GL Bonelli. Gli altri autori possono scriverne versioni più o meno personali, più o meno fedeli, e più o meno riconoscibili, ed è una cosa inevitabile quando affidi un personaggio ad altri autori, ma il modello di riferimento rimane sempre quello di GL Bonelli. Quindi, dire che un altro autore può scrivere un Tex più coerente con quello di GL Bonelli di quello scritto da GL Bonelli mi pare un affermazione un po' azzardata: significa dire che ogni volta che scrive qualcosa di diverso da quello che scriverebbe GL Bonelli al suo posto, scriverebbe esattamente come GL Bonelli, e GL Bonelli invece no... È un caso diverso. È come dire che se hai una calligrafia migliore di GL Bonelli puoi "ricopiare in bella" i suoi appunti e sono più belli da leggere, ma le parole rimangono le sue, non le tue. Così come le parole de "il cielo in una stanza". Con i fumetti di Tex, l'esempio dovrebbe essere "dove sta scritto che se Mina canta "Le mille bolle blu" non sta in quel momento cantando "il cielo in una stanza" esattamente identica a come la canta Gino Paoli", che mi pare anche questa un po' azzardata come affermazione... "fare un fumetto più bello" dici? Perchè sei passata da "essere fedele" a "surclassare" che sono cose diverse. È possibile fare fumetti più belli del Tex di GL Bonelli? Ovvio. Per me "Anatomy Lesson" di Alan Moore (serie Swamp Thing) è un albo geniale, a cui non riesco a trovare un difetto. Però se il prossimo mese compro Tex, lo apro, e ci trovo una storia di Swamp Thing ci rimarrei un cincinino perplesso! A me piace un sacco la cioccolata, ma ogni tanto vado anche a comprare il sale. E quando compro il sale, vorrei che nella scatola ci fosse il sale, grazie.
  21. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    P.S.: Tranquilla, ci sto già pensando io a punirlo! Si deve leggere tutti i miei papiri su quanti errori abbia fatto nella storia, direi che è una punizione sufficiente! (qualcuno potrebbe persino pensare che sia una punizione eccessiva e troppo crudele, ma non bisogna essere troppo pietosi! La punizione in questi casi deve essere inesorabile ed esemplare!)
  22. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Boh, a me il pensiero di Exit appare chiarissimo sin dal primo post, mentre invece vedo che nelle risposte ci si attacca alle parole per ostinarsi a non capire le frasi e i paragrafi... Gli si risponde come se avesse detto che GLBonelli non poteva fare fesserie, per dispensa divina, mentre dice tutt'altro. Ovvio che GL Bonelli nella vita di fesserie ne avrà fatte (tipo spingere il figlio a scrivere Tex...), non ha nulla a che vedere questo con quello che sta dicendo Exit (e insisto, lo sta dicendo molto chiaramente) Quello che sta dicendo è che il ruolo, il lavoro di GL Bonelli è molto diverso da quello dei suoi epigoni. Ti chiedo una cosa: la nascita di Kit. È stata una "fesseria"? Pensaci, senza Kit ci saremmo persi una manciata di storie in cui rifulge, ma in compenso senza doverlo disegnare in tutte le tavole in cui c'è il gruppo al completo i disegnatori farebbero prima e produrrebbero più tavole, e gli sceneggiatori non dovrebbero lambiccarsi per trovargli qualcosa da fare. Dunque è stata una fesseria? E già che ci siamo, farlo sposare: abbiamo avuto un paio di belle storie, ma senza Lilith, quante avventure di Tex con bellone alla Mary Gold ci siamo persi? Che fesseria! Tex doveva restare scapolo! Oppure, come Exit, pensi che queste sono semplici scelte artistiche e narrative. E che un autore la storia del SUO personaggio la fa andare dove vuole. (E se non ne sei convinta, vuol dire che per te Kit, oggettivamente, è una fesseria, non sai quanto sia odiato da un sacco di disegnatori... ) Tutti gli autori successivi, da Nizzi in poi (che Sergio Bonelli faceva ovviamente quel che gli pareva) sono stati assunti per un lavoro diverso. Non dovevano scrivere il LORO personaggio, ma scrivere il personaggio di GL Bonelli. Facendolo il più simile possibile a come lo scriveva GL Bonelli. Le loro scelte narrativa non sono libere, hanno un "patrimonio" da gestire e conservare (da cui oltretutto oggi dipende la sopravvivenza stessa della casa editrice: senza Tex la Bonelli fallisce in due minuti...). Se uno di essi facesse morire Kit, farebbe una fesseria. Se facesse risposare Tex con una sciantosa da saloon farebbe una fesseria, (se lo faceva GL Bonelli no, per la semplice ragione che lui automaticamente scriveva come GL Bonelli...) ------------------ Ora, questo è quello che dice Exit, e mi è parso un discorso espresso con chiarezza, con una sua logica e con argomenti solidi. Sono d'accordo? No. Non esistono SOLO scelte narrative. Se per le scelte "consapevoli" potrei essere d'accordo con Exit, in un fumetto seriale non ci sono solo quelle. Ci sono i veri e propri errori, i nomi dei personaggi sbagliati, le cose dimenticate: quando bisogna macinare tante pagine in poco tempo non c'è tempo di stare a rifinire tutto con calma (a parte che poi questo tipo di errori si trova anche in capolavori della letterature i cui autori hanno fatto anni di revisioni prima della pubblicazione...) Però, sante cielo, se la pensate come me e non siete d'accordo con Exit rispondete nel merito invece di attaccare degli straw-men... ------------------------ "Guarda, mo' me lo segno".... Ti ringrazio dell'indefesso lavoro che fai, quale portavoce di 150.000 lettori (di cui avrai le firme sulla delega, spero) a ricordarci sempre che dovremmo dire solo le cose che pensano quei 150.000 (cioè, te) e che l'avere opinioni personali qui non è permesso, ma sai... ..io me ne sbatto! (e anche se ai Nizziani non piace che sentirselo dire, senza le storie di GL Bonelli oggi Tex non esisterebbe, la Bonelli stessa non esisterebbe, e quei 150.000 lettori si attaccherebbero al tram, quindi, un minimo di rispetto! )
  23. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    A questo proposito, il fatto che Mefisto fosse morto fu un IPOTESI di Tex per spiegare la fine dell'incantesimo (pagina 119 ultima vignetta nell'edizione originale, non so se l'hanno cambiata nelle ristampe). "In scena" non si vede. Fa un po' ridere che dopo aver IGNORATO ben QUATTRO discorsi "in scena" che raccontano come è stato salvato Mefisto, ci si attacchi ad una sola parola, "spentosi", apparsa in una didascalia e pronunciata da... ???? A parte che "spentosi" può voler dire di tutto, specie quando hai a che fare con stregoni e incantesimi, quella parola è detta da un narratore esterno (lo stesso GL Bonelli) che, come tutti i narratori, è per sua natura inaffidabile. Dire che GLBonelli lì ha fatto una "retcon" vuol dire gettare la palla in tribuna, gridando "tutto è retcon, il mio gatto è retcon, quindi niente è retcon". (ovvio che sì, GL Bonelli ha cambiato idea sulla morte di Mefisto. Ma se si confonde il cambiare idea con una retcon non si è capito proprio cos'è una retcon, eppure ormai la parola è pure nei dizionari... e il fatto che il corpo di Mefisto non si trovi per me è ovviamente l'esperienza del narratore seriale che si premunisce per eventuali ritorni, in ogni caso si lascia SEMPRE la porta aperta per un eventuale ritorno di un "villain", quindi era ovviamente aperto alla possibilità. Altrimenti gli faceva trovare il corpo, come capita con il 99.99% dei villain "dimenticabili"...) Anche qui, a parte tutte le considerazioni sui poteri di Padma, molti si dimenticano che ne "il ponte tragico" è ribadito che L'UNICA strada per quel deserto, se non hai decine di otri pieni d'acqua (Carson e Kit avevano un carro pieno, per sole due persone + cavalli), passa dal punto in cui era Mefisto. Mefisto ci passa perchè per passare il deserto deve passare da lì, Carson e Kit quando scoprono che non hanno tutta quell'acqua si dirigono lì, Tex e Tiger seguendo le tracce sono sicuri che vanno lì... In ogni caso se voleva passare il deserto, Padma da lì doveva passare... Eh sì, come personaggio esce totalmente demolito da questa storia. Ero stato contento della notizia del suo ritorno (Boselli se l'era cavata bene con "ritorni" precedenti) ma visto il risultato adesso avrei di gran lunga preferito che Padma fosse stato lasciato in pace (e pure Mefisto...) OK, prima avevo qualche dubbio, ora sono quasi sicuro: ci stai prendendo in giro, vero? Boh, io devo capire perchè noi che vogliamo parlare della storia pubblicata negli ultimi Tex dobbiamo continuare a sopportare un tizio che insulta a destra e a manca per farci stare zitti perchè lui vuole parlare solo di pippe... E fattele in pace a casa tua senza rompere le scatole, no?
  24. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Non lo dice mai. Certo, se aveva ossa rotte, è chiaro che non è potuto uscire dal deserto a piedi come ha fatto vedere Borden. Ma ANCHE PADMA è assurdo che giri lì a piedi! In quel deserto, proprio in quella zona, stavano per morire di sete CARSON e KIT WILLER, mica gli ultimi arrivati, e Tex, pur nell'ansia per la sorte dei due, prima di avventurarsi nel deserto TORNA INDIETRO a prendere "cavalli di scorta e otri d'acqua". Quando ho fatto questa obiezione a Boselli (sul fatto che è assurdo che Padma sia a piedi) mi ha risposto, proprio in questo thread, che anche se non si vedono è ovvio che Padma è arrivato lì con un carro oppure con cavalli, al plurale perchè (come fa anche Tex) bisogna portarsi dietro molta acqua per uomini e bestie. Quindi, ti giro la risposta di Boselli: È OVVIO che se era in quel deserto e ne è uscito vivo, Padma aveva un carro o cavalli di scorta e una notevole scorta d'acqua. Bonelli non ce lo fa vedere per lo stesso motivo per cui all'epoca se Zagor aveva bisogno di un tronco di metteva la didascalia "poco dopo" e il tronco già fatto, mentre oggi in uno degli ultimi Zagor che ho letto fanno vedere Zagor sfrondare un tronco per diverse pagine (questo risponde anche all'ironia di alcuni sul fatto che secondo me tutti gli autori attuali sono più scarsi: ironia fuori luogo, non ce li hanno gli occhi per vedere la situazione? Non è una questione del singolo autore, è proprio cambiata la maniera di fare fumetti, oggi i lettori sembra pretendano fumetti lunghi e pallosi pieni di spiegoni. Non è che di gente come GLBonelli non ne nasce più (anche se ho il sospetto che ci sia ANCHE questo problema), è che se oggi un GL Bonelli volesse fare fumetti, lo caccerebbero via dicendo che non è capace, scrive storie dove non spiega ogni cosa tre volte, oggi è inaccettabile... o cambia mestiere, o per farsi assumere dovrebbe cambiare stile e scrivere in modo "ultraspiegazionista" come Burattini) "muscoli atrofizzati" non è una cosa che ti viene in seguito ad una caduta. I "muscoli atrofizzati" ti vengono DOPO una LUNGA DEGENZA, quando sei stato IMMOBILE A LUNGO TEMPO. Non ha NIENTE a che vedere con l'essere "in stato comatoso" (anzi, se in coma dei muscoli atrofizzati non te ne accorgi nemmeno, il lamentarsi dei muscoli atrofizzati e l'essere in coma sono stati INCOMPATIBILI. Mefisto è stato IMMOBILE A LETTO in CONVALESCENZA (con Padma che magari gli portava il brodino...), NON IN COMA, la frase è chiarissima ed evidente! Come si fa anche solo a pensare che con la frase "steso su un giaciglio di pelle, immobile, costantemente in lotta con la natura per ridare vita alle mie ossa fracassate e ai miei muscoli atrofizzati" si possa indicare una persona in coma? È EVIDENTEMENTE la cronaca di una CONVALESCENZA. Non so... forse a me pare così chiaro e lampante perchè UN SACCO di gente che conosco ha avuto incidenti, ma non penso che sia una cosa così rarissima... conosco persone che hanno avuto incidenti in moto, sono stati in coma pochi giorni, ma poi per guarire ci sono voluti MESI di riabilitazione (dopo molte settimane ingessati e in totale immobilità), esercizi, e per riacquistare l'uso degli arti come prima ci sono voluti ANNI E invece qui vedo te che leggi una frase così chiara e lampante, e vedo altri post dove si ironizza sul fatto che per fratture multiple si possa stare a letto settimane, roba tipo "tutti sanno che da fratture multiple guarisci in una settimana con l'aspirina"...., insomma, ragazzi, capisco i danni fatti dai siti novax alle conoscenze mediche della popolazione, ma per non sapere davvero nulla di tutto questo significa che avete amici MOLTO fortunati (o che non ne avete...) A parte che ti ho già smontato prima in questo stesso post questa linea di ragionamento (è OVVIO che Padma ha COME MINIMO diversi cavalli e una grande quatità d'acqua, e lo dice Boselli), ma... ...per quello che ne sappiamo Padma viaggiava con tutto il primo nucleo della sua setta, decine e decine di persone, in una carovana per andare a Goldena! Vedi, qui torniamo al discorso della "differenza fra generazioni di lettori" (non te nello specifico perchè non so quanti anni hai, parlo di ragionamenti simili che vedo fare comunemente da molti lettori in tante discussioni o articoli su tanti fumetti) Io sono cresciuto in un mondo in cui AI LETTORI SI RICHIEDEVA UN MINIMO SFORZO MENTALE. Il lettore doveva "riempire gli spazi vuoti", che è impossibile non ci siano in una forma artistica (il fumetto) dove una storia deve essere raccontata da pochi "istanti" anche molto distanti nel tempo fra di loro. E questo, SIA a livello di disegni (Galep ti disegnava due righe mostrando un pezzetto di palizzata, il forte tutto attorno dovevi immaginarlo tu) che a livello di trame (se vedi Tex entrare di nascosto in una stanza di una casa privata, dovevi immaginare che avesse forzato la porta o fosse entrato dalla finestra, non scrivevi lettere arrabbiatissime all'editore perchè non ti aveva spiegato come aveva fatto Tex a entrare) E, pare (ci sono studi che lo indicherebbero, ma ovviamente non è che ci siano tanti soldi per fare ricerche in questo campo, hanno iniziato adesso perchè riguarda anche internet), questo processo di "riempire i buchi con l'immaginazione" sia FONDAMENTALE nel processo che ti fa immedesimare e appassionare alle storie, e sia alla base della straordinaria efficacia (dimostrata questa sì da studi per la pubblicità) del fumetto come mezzo di comunicazione/divulgazione/propaganda, ed è uno dei motivi per cui le vecchie storie ce le ricordiamo per decenni e le attuali no. A parte la vecchiaia e la memoria che se ne va, ovvio...) (Anche per questo trovo incomprensibile e francamente un po' ridicolo chi dice che per divertirsi a leggere fumetti bisogna spegnere il cervello. I fumetti più belli che ho letto in vita mia, sin da bambino, il cervello me lo accendevano e me lo facevano usare. Mi facevano immaginare, sognare, ragionare, pensare. E nessun disegnatore è mai riuscito a disegnare un forte come quelli che mi immaginavo io. Se dicono che si legge a cervello spento significa che non hanno mai provato quel gusto e quel livello di partecipazione in una storia, o l'hanno dimenticato. Un po' li compatisco...) Ma torniamo a Tex. Il lettore dell'epoca quando trovava affermazioni come quelle che fa Padma, non avevano il minimo problema: si immaginavano istantaneamente una maniera in cui era andata e andavano avanti. Magari uno immaginava che Tex nella stanza era entrato dalla finestra, l'altro si immaginava che aveva scassinato la porta, un altro si immaginava che aveva rubato la chiave o l'aveva trovata già aperta. E tutti erano contenti perchè ciascuno aveva la versione che preferiva. Oggi, l'autore deve per forza spiegarlo. La spiegazione magari fa acqua da tutte le parti, e il lettore non può rifugiarsi in una soluzione migliore che è capace di immaginare: si becca lo spiegone con la spiegazione farlocca senza alternative. Quindi non solo non deve usare il cervello, ma se lo usa è PEGGIO: per godersi la storia non deve vedere o capire le falle e deve essere incapace di immaginare soluzioni migliori. Così si allevano lettori col cervello spento, che a loro volta, o per indole o per abitudine, chiederanno altre storie da leggere a cervello spento e si lamenteranno se tutto non gli viene spiegato per filo e per segno. Nella storia originale, Padma poteva avere un carro. Poteva avere molti cavalli e i mezzi per costruire un travois. Poteva avere tanta acqua e viveri da poter accudire Mefisto fino a quando non fosse stato trasportabile. Poteva viaggiare in una carovana di suoi accoliti. Poteva avere magari anche un solo seguace o apprendista o servitore che ha mandato a prendere un carro mentre rimaneva ad accudire Mefisto. Poteva avere una guida della zona per farsi guidare e ha mandato lui. Poteva usare i poteri mentali che usa poi ne "il drago rosso" per contattare a distanza i suoi seguaci. Di possibili soluzioni ce ne potevano essere DOZZINE, il fatto che la scelta fosse lasciata al lettore, vista l'irrilevanza di questa cosa, era una RICCHEZZA del fumetto: il fumetto si concentrava sull'essenziale, raccontando agilmente e velocemente vicende appassionanti, senza massacrare i testicoli dei lettori con estenuanti spiegoni sulle cose più inutili. Oggi, Borden dice che i lettori attuali non avrebbero accettato questa intollerabile mancanza di spiegoni, e quindi ha dato una soluzione. Che per me è assurda e richiede che a Mefisto arrivino in prestito poteri che gli consentono di sopravvivere per mesi e che non ha mai avuto nè prima nè dopo. Quindi NON SOLO ha speso pagine e pagine per spiegare cose che fino ad adesso (50 anni di ristampe continue) non avevano messo in crisi nessuno, ma ha dato una soluzione (per me) carente e assurda, e non posso più fare appello alla mia immaginazione per trovarne una migliore (a parte poi quando litigo con lui nel forum, ma non è la stessa cosa): lo "spiegone" è compiuto, ha fissato tutto, e la fantasia del lettore è meglio che stia a cuccia, che mica siamo a leggere Tex per divertirci con la fantasia, ormai è il "TG della riserva Navajo, tutte le informazioni che non vi servono". Inutile dire, visto tutto questo, che anche il resto del tuo post... ...per me non ha molto senso. O almeno, non corrisponde alla mia esperienza di lettore. Questo me lo immaginavo...
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