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[166/168] La Notte Degli Assassini
AmnesiaVivace replied to bressimar's topic in Le Storie dal 101 al 200
Non c‘è un morto di troppo nella sparatoria all'uscita dal saloon? I killer sono tre, al fondo di pag. 19 già due sono stesi, subito dopo ne stendono altri 2! -
Gran bella storia. Unica pecca: è qui che inizia il tormentone della bistecca sepolta dalle patatine fritte: ci sono ben due riferimenti, uno di tex e uno di pat, dopo che nei 65 numeri precedenti di tex gigante se ne trova solo uno nei primi numeri e, se non ricordo male, le patate non sono fritte. A proposito, mi sa che le patate fritte non erano un cibo molto comune nel vecchio west...
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Questa storia, almeno nella Nuova ristampa, ha le strisce non numerate. Qualcuno sa come mai?
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[279/281] Il Ritorno Del Carnicero
AmnesiaVivace replied to ymalpas's topic in Le Storie dal 201 al 300
La storia non fila per niente e già dall'inizio. Tex e Carson si accorgono subito che i complici di Balder hanno fatto finta di cancellare le tracce e poi invece non solo fanno la figura degli allocchi (come ammette lo stesso Tex) credendo alla messinscena dei due vecchi, ma si buttano senza alcuna preoccupazione sulle loro tracce credendo lo scopo dei malfattori fosse di seminarli. E allora perchè prima volevano farsi seguire? Questa è un'incongruenza che va oltre la figura da idioti che fanno i nostri. -
OSCAR TEXIANI PER IL 2021 (FINALISSIMA)
AmnesiaVivace replied to ymalpas's topic in Sondaggi Texiani
Alla ricerca delle navi non è una storia di buoni e cattivi, guardie e ladri. È una storia di esplorazione e vita all'estremo. Non ci sono cattivi e nessuno si redime, perché non c'è nulla da cui redimersi. Le tribù indigene non sono cattive. Vivono secondo la loro cultura e cercano di difendere il loro territorio e i loro mezzi di sostentamento. Da cosa devono redimersi? Infatti lo stesso Tex è molto cauto nell'uso dei cannoni. L'unico vero cattivo è lo stregone dei Fox, che fa una brutta fine. Tutti gli altri personaggi indigeni non si redimono ma evolvono secondo una logica che io, come già detto altrove, trovo assai apprezzabile. Anche i selvaggi cannibali non sono cattivi, sono selvaggi che adottano mezzi di sostentamento un po' discutibili. Una tigre è cattiva? Anche qui trovo assolutamente ben costruito il finale sopprassalto di umanità che coglie il vecchio esploratore di nuovo a contatto con un barlume di civiltà. È arriviamo a Tornuak. Grandissimo personaggio che a me per certi aspetti ha ricordato il favoloso Dersu Uzala. Sostenere che è un cattivo che si redime è veramente una non lettura. Tornuak non è un cattivo. È un solitario cacciatore Inuit di cui sappiamo l'origine di squilibrio mentale e ossessioni. Quando vede Dawn perde completame la testa (e come dargli torto, la ragazza è proprio tosta) ma non è cattivo. Alla fine non si redime (e da cosa dovrebbe redimersi?) ma nella sua lucida follia capisce semplicemente di essere arrivato alla fine. -
[732/735] Alla Ricerca delle Navi Perdute
AmnesiaVivace replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Una storia bellissima. Bisogna fare i complimenti a Boselli che ha scritto uno dei capolavori assoluti della serie, ottimamente realizzato da Bruzzo. Forse era dai tempi di Oklahoma! che non leggevamo su Tex un'avventura così coinvolgente. Qui e altrove mi è capitato di leggere le critiche più velenose, ridicole o stupide (del resto non mi stupisco più di niente, c'è gente, e sarete tutti professoroni, che crede che i Pink Floyd di Gilmour o i Deep Purple facciano musica interessante o che i film li facesse J. Wayne invece che J. Ford o H. Hawks - lo so, provoco, ma non risponderò a nessuno...), ma invece questa storia ha tutto del buon fumetto, del buon Tex e persino del buon western. C'è naturalmente la frontiera, la solitudine dell'eroe, e l'avventura. L'incastro dei personaggi è perfetto, così come viene dato il giusto rilievo ad ognuno di loro. In particolare mi è piaciuto l'approccio alla rappresentazione dei vari indigeni presenti, che potrebbe essere tacciato di politicamente corretto, ma che invece propone una visione del mondo e dei rapporti umani che condivido pienamente e trovo sommamente meritevole di elogio. Dawn, Tornuak, Yotimo e Aquila sono personaggi meravigliosi. Molti personaggi hanno un evoluzione nel corso della storia, cosa che, seppur frequente in Boselli, in questo caso è particolarmente ben gestita. Lo stesso Tex pare avere una consapevolezza superiore rispetto a quella già elevata imposta dal creatore. Piccola pesantezza, molto piccola rispetto all'insieme della storia, è il richiamo agli eventi passati (Dallas e Mike) ma i due si incastrano perfettamente nell'insieme. Nell'ultimo albo si entra poi nel territorio dell'estremo e del fantastico e ci si entra, se si ha cuore e fantasia, perfettamente convinti che sia andata proprio così. Questo dev'essere Tex. Infine un plauso per la copertina dei Dannati dell'Artico, fino a quando non l'ho avuta in mano non mi ero reso conto della sua bellezza. Una delle migliori.di Villa. -
Quattro. Farei proprio come dice Virgin. La raccolta in albo delle strisce originali, comprese la prima e l'ultima, con le sole correzioni di lettering. E al fondo dell'albo la riproduzione delle copertine delle strisce contenute. Per la verità l'avevo già scritto in un'altro thread. Faccio notare che per conservare le dimensioni originali delle strisce, l'albo dovrebbe per forza essere leggermente più grande di quelli attuali e per quanto riguarda le copertine si potrebbe magari ricorrere agli albi d'oro o ad altre eventuali variant. Sì, così sarebbe una ristampa perfetta... Però muovetevi che ho già una certa età...
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Mi sa che hai problemi di autostima e arroganza, Sceriffo. Non penso che i forum siano il posto migliore per curarli.
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Hai iniziato tu l'ot andando sul personale. Io non ti spiegavo niente, la mia era una affermazione generica. E non credo sia corretto, stella di latta, che tu dia consigli personali, che ti puoi tenere e che sono ot, dopo aver minacciato di cancellare i messaggi ot. Cancella.
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No? manca l'emoji della noia?
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Vogliamo continuare, sceriffo? Mi arrendo. Non avevo colto. E difenderò Lola fino alla morte.
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La cosa migliore di questa storia è il cagnetto della prima tavola. Per il resto lo sviluppo è svogliato, e i rari guizzi sono circondati da assurdità o trite banalità.
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Bah E tu saresti uno sceriffo?
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Tex non spara alle donne. Comunque il punto è che il tradimento di Lola è, secondo me, uno stratagemma da due soldi con vui Nizzi ha macchiato una storia altrimenti di ottimo livello.
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Ottima storia, parte telefonata ma va presto in quota. Rovinata, secondo me, dal finale. Nizzi ha voluto strafare. Peccato. Certe cose mi danno fastidio. Oltretutto non c'era motivo per Shelby di sparare a Lola.
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Ho trovato questa storia, già dalle prime pagine, totalmente indigesta. Uno dei non molti texoni che non avevo mai riletto e questa volta, che me lo sono imposto, ho fatto molta fatica. Noioso e a tratti irritante. Si salva solo la figura di Crook.
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Cronologie semplificate del Giovane Tex Willer
AmnesiaVivace replied to Diablero's topic in La Serie e i Personaggi
Ma io parlavo dei Pink Floyd, non di Tex. L'ot non l'ho iniziato io. Anche con i Pink Floyd è meglio iniziare dall'inizio. Ma in questo caso l'unico numero che metita di essere letto (ascoltsto) è il numero 1 Tutto il resto è noia. Anzi, tortura. -
A me è parsa un ottima storia cittadina, rovinata da un posticcio duello finale. Zaniboni non mi piace.
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Cronologie semplificate del Giovane Tex Willer
AmnesiaVivace replied to Diablero's topic in La Serie e i Personaggi
E perché mai un nuovo lettore di Tex si doverbbe sottoporre ad una tale tortura? Manco gli Apaches... -
Riletta per l'ennesima volta questa storia in qurant'anni, faccio veramente fatica a capire come per molti questa possa essere una delle più belle storie di Tex. Soggetto minimalista certamente ad effetto ma pieno anche di buchi. Mi consola che il nostro sembri un po' meno carogna che in Caccia all'uomo.
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Quello che a me colpisce è l'incredibile stacco nella scrittura rispetto all'impegnatissima storia precedente. Sembra quasi di tornare indietro alle semplici e svagate storie degli inizi (e non solo per l'abbondanza di indiane seminude). Quando Tex vede una bella donna in pericolo perde la testa ed è capace di tutto (e c'è chi dice sia misogino) Bellissima la scena iniziale e molto commovente la morte della ragazza tra le braccia del nostro. Una storia minore per questo periodo, ma molto godibile.
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Una delle storie che rende GLB un grandissimo, capace di spiegare come va il mondo al ragazzino che ero quando la lessi la prima volta. Ora, a quasi sessant'anni, mi colpisce la solidità di un Tex che contro tutto e tutti (tolto Carson) rimane fisicamente e moralmente accanto all'apache fino alla fine. Certo lascia l'amaro in bocca, ma, al contrario, ho sempre trovato un po' stucchevoli le storie con il lieto fine per i nativi. Non posso oggettivamente dire nulla ai disegni di Nicolò, ma devo dire che proprio non lo amo e tutte le volte che lo incontro, in questo periodo di riletture, devo metterci un po' di volontà in più per iniziare la storia, che altrimenti salterei. Il suo Tex lo trovo troppo arcigno. Ma adesso inizia una bella storia di Ticci...
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In disaccordo con chi mi ha preceduto, trovo i disegni, compresa la resa dei pards, molto belli. Diso è adattissimo alle ambientazioni e credo che sia merito suo se la storia rimane su livelli molto dignitosi nonostante alcune evidenti falle della sceneggiatura, come è stato già evidenziato: l'inizio con i pard inermi, l'eccessiva e inutile verbosità della prima parte e i tre appesi per troppo tempo (nessuno chiede verosimiglianza a questo fumetto, del resto non c'è mai stata, ma qui si esagera). Anche il modo in cui Tex riesce a far uscire il Kid dalla tomba è del tutto improbabile. Piu realisticamente lo Schwarz avrebbe messo a ferro e fuoco tutta la truppa per scoprire il disturbatore notturno e infierito ancora di più sul ragazzo. E invece cede subito senza colpo ferire. Mah.
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Tutto quadra ma è un po' faticoso. Boselli ha fatto un lavoro millimetrico e non si può non applaudirlo, visto anche che non aveva a disposizione troppe pagine. Da parte mia preferisco, e amo, quando è meno legato a recuperi e conseguenzialità e crea intrighi di più ampio respiro e autoconcludenti. Qui ci sono diverse scene molto ben congegnate ma troppi antefatti, pure parecchio complicati, e postfatti, che, data la mia età, non riesco ad apprezzare a pieno. Alla fine la ciccia è un po' poca.