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TWF - Tex Willer Forum

Augustus McCrae

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Messaggi pubblicato da Augustus McCrae

  1. <span style="color:red">42 minuti fa</span>, borden dice:

    Per tacere che già sto esplodendo di lavoro e disegnatori da seguire e che tempo due anni mollerò tutto.

     

    Ouch! :pianti:

     

    Nothing last forever, certamente non una bella prospettiva per i lettori di Tex e Dampyr...

    ma probabilmente ottima per @borden :D

     

  2. 24 minuti fa, ArTex dice:

    I dati di bilancio Bonelli 2022: utili (e vendite) in caduta libera. 

     

    https://fumetti-70.blogspot.com/2023/07/blog-post.html

     

    @ArTex

     

    Facciamo che io mi fido ciecamente di quello che scrivi e del modo in cui interpreti i dati.

    Facciamo che le vendite Bonelli e gli utili sono in caduta libera.

     

    La prima, e unica, domanda che mi viene è: e allora?

     

    E' finito Ken Parker, è finito Magico Vento, è finito Nick Raider, è finita la Storia del West, è finito Preacher, è finito The Hitman, è finito Sandman Mistery Theatre, è finito Alvar Mayor, è finito Alack Sinner, è finito From Hell, è finita La Lega degli Straordinari Gentlemen...

     

    Finirà Tex? Zagor? Nathan Never?

    La Bonelli venderà solo in libreria? La Bonelli venderà solo in digitale (prima o poi si, come dovranno fare tutti)? La Bonelli fallirà? I lettori moriranno tutti perchè, come il sottoscritto sono maturi/anziani/vecchi e i giovani leggono altro?


    E ALLORA?

     

    Se accadrà rileggeremo i vecchi numeri, come si fa con le serie sopra citate (e con Corto Maltese, Asterix, Blueberry, il Conan di Roy Thomas, Buscema e Windsor-Smith, gli X-Men di Claremont/Byrne e decine di altri).

     

    O leggeremo cose nuove, consigliate dai giovani.

     

    Oppure saremo morti, come sostanzialmente ci auguri nel tuo delirio anti-bonelliano, nella speranza che così, senza i lettori-cariatide, i numeri caleranno ancora di più.

     

    (a proposito, ti faccio i miei complimenti, evidentemente sei riuscito a fermare l'avanzare di Messer Tempo visto che sembra che gli anni per te non passino mai, hai perennemente 16 anni).

     

    Non so, e nemmeno mi interessa saperlo, chi in Bonelli ti abbia fatto qualcosa per scatenare questa psicosi,

    ma se credi che in questo forum questo modo di fare "contro-informazione" serva a qualcosa probabilmente sei fuori strada.

     

     

     

    - "Ricordati che devi morire"

    - "Mo' me lo segno"

    • +1 1
  3. 17 minuti fa, Diablero dice:

    La soluzione invece per me era semplicissima: impedire che il lettore si facesse un idea sbagliata al primissimo sguardo sulla scena: bastava mostrare Waltrop ancora vestito...

     

    Io leggendo ci sono cascato in pieno, l'immagine mi è sembrata così evidente che ho letto male e/o in fretta i dialoghi.

     

    La soluzione da te proposta mi avrebbe evitato una brutta figura... :ops: la prossima volta starò più attento... :rolleyes:

  4. 31 minuti fa, Letizia dice:

    Sì, ma è l'unico che prende decisioni.

    E non è che mette B perché glielo dico io.

    E non è che non mette B perché tu sei scarsamente interessato.

     

    Boselli le decisioni le ha prese e messe nel Texone in oggetto.

    Poi ha anche esposto le sue scelte e opinioni qui nel topic, cosa che in teoria doveva tagliare la testa al toro e chiudere la questione (visto che è l'autore e, come dici giustamente tu, è lui che decide).

     

    Vi rendete conto nonostante l'intervento di Boselli state continuando a giocare una partita a tennis in cui entrambi non vi siete mossi di un millimetro dalla vostre posizione di partenza?

     

    Nessuno di voi due cambierà idea e di norma per questo tipo di estese conversazioni "a due" ci sono i messaggi privati.

     

    Mi sorprende sempre che persone esperte di "comunicazione tecnologica" siano così impermeabili alla "netiquette".

     

     

    1 ora fa, Letizia dice:

    Ma qui una domanda sorge spontanea: serve stabilire chi ha ragione?

     

    E' proprio questo il punto. Cui prodest?

     

    Mi sembra che la risposta (implicita ed esplicita, dopo gli interventi di Boselli) sia "no, non serve a nessuno"* e quindi che senso ha continuare il "palleggio"?

     

     

    * Perchè la ragione è dell'autore.

  5. 50 minuti fa, Leo dice:

    Se invece di chiamarsi Kate Warne avesse un altro nome, non cambierebbe assolutamente nulla

     

    50 minuti fa, Leo dice:

    il fatto che antagonisti e comprimari siano attinti dalla storia è un particolare che, per un lettore come me, è un (grande) valore aggiunto; ma uno che non volesse tutti questi "orpelli" potrebbe a mio parere godersi la storia dimenticandosi che essa ha basi storiche. L'importante è sempre la storia, e quella dobbiamo giudicare.

     

    50 minuti fa, Leo dice:

    In questo episodio, sfrutta un evento storico per raccontarne una versione puramente romanzata, e lo fa scrivendo una storia che funziona.

     

    @Leo, concordo con molte delle cose cha hai scritto (fatto salvo che  @Exit ha pienamente diritto alla sua rispettabile opinione).

     

    Mia moglie, che non è una "lettrice professionista" di fumetti come il sottoscritto, non ha mai seguito la serie regolare di Tex e non sa nulla della serie Tex Willer, ma non disdegna divagazioni nella nona arte (dall'Eternauta di Oesterheld ai Texoni, da Corto Maltese ai noir di Brubaker e Phillips, dai Classici Disney a Dampyr) ha letto questo albo in maniera "fine a se stessa" (senza riferimenti texiani, senza cronologia, senza background dei personaggi, senza conoscere la "Storia") e si è divertita moltissimo, costringendomi fra l'altro a rimandare la lettura... :D

     

    A volte (non sempre) una storia può avere più livelli di lettura, dal più "elementare" (la storia "in sè") a quelli più stratificati (riferimenti storici, continuity, tesi filosofico-morali e così via), il primo banalissimo esempio che mi viene è quello de "Il nome della rosa".

     

    Uno può saltare le parti in latino ed appassionarsi solo al "giallo", qualcun altro può appassionarsi per le lotte tra gli ordini religiosi, un altro ancora all'aspetto filosofico della diffusione della cultura o al gioco dei rimandi borgesiani, ma alla fine tutti possono essere soddisfatti, perchè la storia raccontata è "bella".

     

    Qui credo sia la stessa cosa, la storia è "bella" (bei personaggi, tensione, dramma, emozioni), fila via bene ed è disegnata magistralmente.

    Penso sia difficile (anche se legittimo) chiedere di più.

     

    • +1 1
  6. <span style="color:red">6 minuti fa</span>, borden dice:

    e le cantanti dei saloons NON sono automaticamente anche puttane! Ma dove è scritto?

     

    Ovviamente hai ragione ed è piuttosto peculiare che si debba anche dirlo a chiare lettere.

     

    Pensare l'opposto non implicherebbe che anche Lena Parker rientri nella categoria?

     

    :azz:

  7. Come promesso ho riletto tutto il topic :)

     

    Sono molto colpito dal profluvio di commenti su Kate Warne.

     

    Senza entrare nel merito specifico (l'ha fatto? non l'ha fatto?), soprattutto ora che @borden ha fornito la versione ufficiale, le cosidette "trappole al miele" sono un classico dello spionaggio dalla notte dei tempi.

     

    E, se non vogliamo limitarci a James Bond e alla guerra fredda (a questo proposito mi permetto di consigliare la notevole serie TV "Americans"), oppure scomodare la notissima Mata Hari che operava nella prima guerra mondiale, vorrei ricordare che pochi anni prima della storia di questo Texone il primo ministro del Regno Sabuado, Camillo Benso Conte di Cavour, metteva nel letto di Napoleone III la sua amica Virginia Oldoini Contessa di Castiglione, allo scopo di trarne informazioni e "ammorbidirlo" abbastanza da accettare di appoggiare l'Italia nel caso in cui l'Austria le avesse dichiarato guerra.

    Operazione peraltro perfettamente riuscita (vedi alla voce "Seconda Guerra d'Indipendenza italiana").

     

    Ora sappiamo, perchè ce lo ha detto lo sceneggiatore, che Kate non ha commesso nessun atto "impuro" che qualcuno possa ritenere riprovevole (nota: "meretricio" e "prostituzione" prevedono un compenso in denaro*, di conseguenza sono in ogni caso termini errati, anche se l'atto fosse stato consumato), ma se anche questo fosse successo, sia pure in un contesto assai diverso da quello attuale, ci sarebbe stato poco da stupirsi.

     

    Certo, resta un'assassina, per legittima difesa o a sangue freddo, sta alla sensibilità di ognuno, come sta ad ognuno se definirla "marcia", "disgustosa", "eroica" (perchè disposta a sacrificare tutta se stessa alla sua causa), "senza scrupoli", "efficiente", santificarla o adorarla, ci mancherebbe...

     

     

    *

    Volendo sottilizzare, la differenza teorica è che nel meretricio il soggetto si tiene tutti i soldi perchè "gestisce il suo corpo", mentre nella prostituzione si viene "venduti" da un protettore/sfruttatore, che incassa tutto (o la maggior parte) del denaro.

    Credo che nell'italiano "moderno" siano praticamente sinonimi e, se non erro (ma posso sbagliare e chiedo aiuto a @Carlo Monni) in Italia è perseguito solo il reato di "sfruttamento della prostituzione".

  8. Finito.

    Che fatica evitare di leggere i commenti nel topic per non farmi influenzare (adesso vado a recuperarmelo tutto)... ;)

     

    Premesso che le opinioni sono sempre personali e rispettabili, la mia è semplice: un volume splendido.

     

    Uno dei migliori Texoni di sempre, una grande sceneggiatura accompagnata da un comparto grafico di altissimo livello.

     

    La storia è articolata ma perfettamente comprensibile, un oliatissimo meccanismo ad orologeria che infine si incastra a meraviglia, il contesto storico è preciso e di grande interesse, i comprimari e i personaggi secondari sono ben definiti, l’utilizzo della “doppia narrazione in flashback” è affascinante e funzionale.

     

    Le emozioni sono palpabili ma senza eccessiva enfasi e senza scadere mai nella retorica a buon mercato.

    Il “messaggio” che passa è chiarissimo (e riprende la famosa invettiva di GLB): la guerra, ed in particolare una guerra civile, è un orrore che trasfigura gli amici in nemici, trasforma persone pacifiche in assassini, fornisce con la sua roboante e mendace retorica di “patria e onore” una giustificazione “nobile” a furfanti, malfattori, stupratori, sociopatici. E a pagare sono sempre le persone “normali” o i “poveracci”, perché i “pezzi grossi” che la fomentano e la dichiarano si limitano a tirare i fili.

     

    Lungo questo ricchissimo percorso Boselli gioca con noi lettori con grande complicità, ci spacca il cuore con il (volutamente interpretabile) “tramonto rosso” di Dotti, puntualizza (vedi il famigerato giuramento di Tex che tanto inchiostro virtuale ha sparso in questo forum), cita storie già pubblicate, ci stuzzica accennando ad altre ancora da leggere, prende in giro le critiche facendo “perdere un capitolo” a Kit.

     

    Aggiungo che Carson è davvero co-protagonista e, quando questo avviene, da membro del suo Fan Club non posso che esserne entusiasta.

     

    Capitolo disegni.

     

    Dotti fa magnificamente la sua parte, sia nelle scene dinamiche che in quelle statiche, negli interni e negli esterni (ad esempio le pagine 88-89, sono magnifiche, anche per atmosfera), nelle scene notturne e in quelle bruciate dal sole, nelle espressioni (si veda a pag. 28, il giovane unionista che, quasi involontariamente, spara e colpisce il generale Johnston influenzando in maniera decisiva la battaglia di Shiloh) e nei lampi degli spari.

     

    E poi gli sarò sempre grato del già citato “tramonto rosso” a pagina 36. Davvero una grandissima prova*.

     

    Concludendo, e ripetendomi, un volume magnifico, epico, emozionante, da leggere, rileggere e tenere gelosamente da parte.

     

    Grazie a Mauro Boselli e Maurizio Dotti. :Ave:


     

     

    * L’unica cosa che non mi ha convinto è la rappresentazione di Kit Willer, ma dato che è di gran lunga il personaggio che mi interessa meno in tutta la saga texiana (fosse per me non apparirebbe mai) la cosa non ha effetto sulla mia valutazione.

     

    • +1 1
  9. <span style="color:red">3 ore fa</span>, Testa di Vitello dice:

    Ma mi rendo conto che probabilmente è un'idiosincrasia mia, dal momento che non sembra dar fastidio a nessun altro.

     

    Se ti può consolare ho la stessa idiosincrasia, forse la differenza è che io me ne sono fatta una ragione,

    quando inciampo in una scena del genere alzo gli occhi al cielo, sospiro e vado avanti come se niente fosse*... ;)

     

    Tra l'altro comincio ad avere la stessa reazione con i machissimi "duelli al coltello"... :D

     

     

     

    * Ovviamente la cosa inficia comunque la mia valutazione della storia.

    • +1 1
  10. Preso!

    Sono in vacanza e prima ancora di fare colazione mi sono precipitato in edicola, sperando che almeno questo arrivasse puntuale (di solito la consegna avviene 1-2 giorni dopo).

     

    Prima impressione molto promettente (come da attese), attaccherò la lettura nel pomeriggio... se mia moglie non me lo scippa prima... :laugh:

    • +1 1
  11. Buonissima storia di Boselli, accompagnato da un ottimo disegnatore, per quello che era l'esordio della nuova collana***.

     

    Bello l'incipit ambientato nel passato dei due rangers, saporito antipasto di quanto poi sarebbe stato sviluppato organicamente nella collana "Tex Willer" e nelle varie apparizioni collaterali (Texoni, Maxi, Cartonati...) e brillante la trappola per Carson organizzata dai vendicativi criminali.

     

    La storia riesce a mantenere anche una relativa tensione riguardo alla sorte del grande Kit, pur nella consapevolezza del lettore riguardo all'impossibilità che l'evento luttuoso sia reale (e meno male, non toccatemi Carson! :wub: ).

     

    Buono il finale, con la rivelazione del "quarto fratello".

    Certo, lungo il percorso c'erano tutti gli elementi per dedurre l'identità del "grande manovratore" (anche senza immaginare i rapporti di parentela) ma da questo punto di vista io apprezzo che Boselli giochi "pulito" con il lettore e metta sempre a disposizione tutti gli indizi.

     

    Passando ai disegni La mia impressione è che Brindisi sia stato un po' coperto dal colore, un peccato conoscendo il valore dell'artista.

    Questo vale in particolare per la versione cartacea, a mio parere la versione "Bonelli Digital Classic" è più gradevole e un po' meno meno "piatta".

     

    Riguardo alla diatriba sul colore, sicuramente la qualità non era quella auspicata, probabilmente anche per la qualità della carta.

    Io su Tex generalmente preferisco il B/N ma il colore non è sbagliato a prescindere, come dimostrato ad esempio dalla maggior parte dei cartonati, solo che deve essere di qualità (e più "naturale" possibile) per mettere in risalto i disegni invece di appiattirli.

    Qui se la cavarono onestamente (a parte la camicia fosforescente di Tex), andò peggio nel numero successivo, con una serie di facce tra il marroncino e il grigio-zombi, forse a rappresentare i diversi gradi di luce presenti nelle scene.

     

    Complessivamente, valutando storia e disegni senza considerare la questione colore, nel sondaggio ho votato 8.

     

     

     

    ***

    Senza entrare nel merito, per motivi di spazio :D, ora alcune delle collane collaterali sono spesso considerate "di serie B", palestre per testare nuovi autori/disegnatori o "sale parrocchiali" dove infilare storie non all'altezza della regolare o delle collane più prestigiose.

    All'epoca invece per il lancio si giocarono un gran bel jolly, una storia che con un respiro più ampio non avrebbe a mio avviso sfigurato nel bianco e nero di un Texone.

     

     

  12. Probabilmente è una risposta banale ma, per motivi sentimentali e non solo (a mio parere Galep all'epoca era a un livello celestiale), sceglierei due storie "direttamente collegate" che sono state ripubblicate recentemente in formato brossurato: "Black Baron" e, soprattutto, "Il figlio di Mefisto".

     

    Dubito però che possa avvenire a breve, proprio per la recente ristampa in brossura.

  13. <span style="color:red">5 minuti fa</span>, borden dice:

    Fallo, se vuoi, ma rischiamo poi di chiudere, se tutti seguono il tuo esempio...:lol:  E i cartonati vanno bene, per ora, ma poi, chissà...

     

    Non preoccuparti, la "fumettite" non accenna a passarmi, quindi continuo a comprare tutto (o almeno molto) doppio, e quando arrivano i cartonati gli albetti finiscono in cantina (il problema più grosso è sempre quello dello spazio in casa...).

    :D

     

    <span style="color:red">10 minuti fa</span>, borden dice:

    Se hai visto il video dell'incontro a Milano, capirai che ci hai preso.

     

    Vado subito a guardarmelo allora...

  14. Nel mio perenne ritardo sono finalmente arrivato a questa storia, che ho letto con gran gusto.

     

    Abilissimo Boselli a gestire la trama parallela di Tex e Carson, con quest'ultimo particolarmente grintoso e tosto (cosa che mi fa molto piacere).

    Interessante il nugolo di personaggi storici, affascinante l'apparizione di importanti personaggi della saga (l'entrata in scena di Lena è magnifica nella sua drammaticità) e molto divertenti le "strizzate d'occhio" al lettore veterano rappresentate dai riferimenti ad avvenimenti "futuri" apparsi in storie già pubblicate (emblematica la frase di Clemmons a Carson). 

     

    Riguardo alla parte grafica, eccellente lavoro del bravissimo Del Vecchio che in alcuni passaggi ho trovato "milazziano" (spero di non far arrabbiare nessuno).


    Ultimo elogio per l'aulico omaggio di @borden. :D

     

    In conclusione un'ottima storia che vale sicuramente l'acquisto del recente cartonato.

     

    A questo proposito, visto il mio ritardo nella lettura e considerando che hanno iniziato a pubblicare i cartonati nella versione originale in B/N,  comincio a chiedermi se per le storie di Boselli non sia il caso di attendere direttamente la pubblicazione in volume invece di litigare con gli albetti, le cui pagine si "scollano" con allarmante frequenza (almeno nella versione in mio possesso)... :dubbioso:

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