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TWF - Tex Willer Forum

Don Fabio Esqueda

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Tutto il contenuto pubblicato da Don Fabio Esqueda

  1. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    Lunga vita al nostro Claudio: tieni duro e non soccombere!Una curiosità? Qual è la tua copertina a cui sei più affezionato? La tua preferita di Galep?
  2. E' un discorso che penso possa essere interessante, questo... Ho usato il termine 'postulato', ma potevo dire 'precondizione'... Quando leggiamo Tex, ci sono, secondo me, cose che non possiamo non sapere ( Tex e i navajos son buoni, i Pards sono fedelissimi, Carson ha il pizzetto, Kit è un leccaculo del padre, non vi è via di mezzo tra buoni e cattivi - in questo senso, Boselli non scrive Tex- i militari sono bacchettoni, i commercianti sono disonesti, i politici tramano, i grandi allevatori latifondisti tiranneggiano i piccoli, etc. etc. ). Sono sicurezze indimostrabili che dobbiamo avere, in un mondo di sicurezze come quello texiano ( in questo senso, le insicurezze boselliane non sono Tex! ), e che costituiscono la base della lettura stessa ! Se ci poniamo la domanda ' E' normale? ', dobbiamo sempre riferire il concetto di 'normalit?' all'universo- Tex, non alla realtà del nostro vissuto, che è in genere n° bianca n° nera, bensì grigia... e il grigio è il colore del Western crepuscolare, che, come il nostro Claudio Villa disse - acutamente- in un'intervista, non è il mondo di Tex... Tex è la certezza, sa dov'? il bene, dov'? il male, che giorno ?, che ora ?, dove siamo sulla cartina, e noi con lui... Non c'entra col Topic, ma son le ragioni per cui Boselli, persona simpaticissima e scrittore, in generale, di straordinario talento, è secondo me il peggiore sceneggiatore che potesse scrivere su Tex : il suo torto, fregarsene di queste sicurezze...
  3. Ciao Anthony, io non son troppo d'accordo col tuo discorso... Cioè: lo sarei se fossimo nella realtà. Qu? non siamo nella realtà, siamo nel mondo di Tex, e il postulato per entrare nel mondo di Tex è che il nostro Aquila Della Notte sia il bene assoluto. Il punto di partenza deve essere che quella madre già sa che Tex è buono, che i suoi navajos sono giovani che hanno sbagliato, ma non cattivi. E' un postulato, e come tale indimostrabile: Tex è il bene, c'è l'ha detto G. L. Bonelli ( in questo caso il figlio! ) e noi dobbiamo crederci !E' chiaro che nella realtà una madre non farebbe un dscorso del genere, ma qu? siamo in una metarealtà manichea in cui bene e male sono conosciuti da tutti... In altre parole, non vi può essere una logica per cui i Navajos ribelli son buoni, e i Piutes cattivi: semplicemente i Navajos son buoni perchè il postulato di tutto Tex (non nel senso della ristampa) è che siano buoni, nonostante abbiamo sbagliato ( errore di giovent?...) : gli antagonisti ( i Piutes, in questo caso) sono cattivi : e poich? lo sanno tutti dov'? il bene, ecco che la madre comprende ( ed è ovvio che lo faccia) !
  4. Don Fabio Esqueda

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio!Forse tratto un argomento spinoso, ma credo fosse giusto farlo, prima o poi ( i texofili sono un po' preoccupati ! )... La tua ultima storia è del 2001 ! Com'? possibile che uno del tuo calibro si sia ormai ridotto a copertine, cartoline, copertine di Repubblica, Maxi Tex e quant'altro? ;)Accidenti, torna tra noi!Sono sincero : ti ho sempre preferito come disegnatore di albi che come copertinista, dove prediligo il Tex più dolce di Galep ( un altro che avrei ben visto in quel ruolo, non a caso, è il grande Nicolo' ), che trovo più adatta, in generale, per il West ( questo non vuol dire che non mi piacciono le tue copertine, sono comunque bellissime ). Quindi, ti reclamo in pianta stabile sulla serie regolare! Mi manca la tua San Francisco, la tua Tigre Nera ( per quella, visto il destino del personaggio, dovr? aspettare un bel po' ! ), e tutto il resto!Una colonna portante di Tex non è normale che non disegni più Tex... La domanda, quindi, è : non pensi che io abbia un po' ragione?In bocca al lupo per Eagle Pass
  5. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Dalla Croazia, il grande talento di Goran Parlov.
  6. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Eccentrico come di consueto, ecco l'indimenticabile Magnus!
  7. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Il nostro Claudio Villa... Dolce compagnia per la terza foto! Peccato che non siano graziose fanciulle, ma Boselli, Nolitta ( sarà lui, ho qualche dubbio...) e Ticci!
  8. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Ed ecco due grandi personaggi del fumetto italiano, Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. Gli autori di Ken Parker hanno avuto esperienze texiane in solitaria: lo scrittore ha sceneggiato il Maxi Tex del 1991 'Oklahoma' (disegni di Letteri), mentre Milazzo è l'autore del Texone numero 13, 'Sangue Sul Colorado' , su testi di Nizzi (1999). I due amici da giovani e semi-irriconoscibili! Berardi è il secondo da sinistra, Milazzo il terzo (gli altri Mort Walker e Luciano Bottaro). Gli anni passano!
  9. In altre parole: la scelta di Nizzi, per cui la Tigre Nera decide di non mostrare il proprio simbolo (o, con altra parola, il suo 'artiglio' ), riduce in primo luogo la statura morale (pur nella follia) del personaggio, che sembra più pensare al guadagno in sè ( tramite il traffico di oppio), che al grande progetto di vendetta, che nel primo episodio era il cardine del racconto. In altre parole, la Tigre Nera perde così il suo orgoglio, e tutta la storia perde solidit?. Spero di esser stato abbastanza chiaro nello spiegare il mio punto di vista: in caso contrario chiedetemi pure, rispondo con felicit?!A presto
  10. Ciao colleghi!Forse stiamo finendo un po' fuori tema ( su Nizzi e Boselli , o Nizzi vs Boselli, ci sono duecento spazi appositi )... Invece mi pare molto pertinente la riflessione tra me e Ymalpas a riguardo della funzione dei simboli, e sul ruolo che essi rivestono nello scontro tra i due titani, ovvero Tex Willer e il principe di Sumankan. Qu? non concordo con il mio collega: in primo luogo la Tigre Nera odia gli uomini bianchi, ma ora in particolare due di essi, di nome Willer e Carson, che gli hanno fatto crollare un sogno di potenza, che ora si ripresenta. In secondo luogo, non direi neppure che i simboli riflettono unicamente una comune appartenenza settaria (anche quella, certo) : al contrario, sono rivolti all'esterno, il tramite con cui l'organizzazione, che si nasconde, si mostra. Ma scusa Ymalpas, pensiamo solo al rituale con cui è ucciso Morel nella prima avventura. Il simbolo è proprio funzionale a spaventare: è il modo in cui la setta, di cui nulla si sa, fa conoscere la propria esistenza, e dimostra il proprio potere. Ripeto: è un vedo-non vedo: da qu? la suspence del primo episodio. Quindi, secondo me, è una grossissima caduta il fatto che la Tigre Nera non voglia mostrare i propri simboli: viene meno tutta l'impalcatura per cui la prima storia è passata la storia. Il grande nemico sfida Tex, non cerca di nascondersi! Pensiamo, del resto, ai grandi cattivi della saga, Mefisto, Proteus, e soprattutto El Muerto, che è talmente assetato di vendetta da rinunciare a uccidere il nostro ranger a sangue freddo. Pensateci bene: ma la storia non sarebbe stata più forte se quel coltello fosse stato un guanto di sfida del nostro 'felino', invece che un ritrovamento non voluto è Secondo me, sarebbe stata molto più forte!
  11. Ciao Ymalpas... Non penso di essere influenzato dall'anti-nizzismo dilagante, assolutamente. Anzi, come forse avrai capito leggendo i miei pareri quà e là sul forum, sono un filo-nizziano e un'anti-boselliano assoluto. Il Nizzi di oggi non è fresco, ma scrive di Tex, Boselli sarà fresco ma di Tex c'è solo il nome e il cappello: è un artista, ma come primo sceneggiatore si avrebbe il dovere di rispettare il personaggio, mentre come spalla si può effettivamente osare di più. La storia in effetti non è male, a tratti sembra coinvolgere: e tuttavia mi viene istintivo definirla 'non male', e non riesco a dire 'che figata! '... L'esempio di fase di stanca te l'ho già fornito: a pagina 16 Tex dice a Devlin che inizier? le indagini da Jimmy Craig, e specifica che è il nuovo proprietario del 'Babylon House' ... peccato che Devlin glielo avesse detto nella vignetta precedente!Altra brutturina - che non comporta una fase di stanca- è Lohana che chiama 'caro' la Tigre Nera... Ymalpas, sono dettagli, ma i dettagli sono importanti: cose del genere 20 anni fa Nizzi se le sarebbe sognate : è roba che mi rovina la lettura, e non penso centri l'anti-nizzismo. Non so, perchè gli spunti ironici non mancano (pensiamo ai petardi di Carson! )... Beh, aspettiamo la sfida finale!
  12. Io la penso diversamente. Secondo me stona proprio il fatto che la Tigre Nera non voglia farsi soprire! Nel primo episodio della saga, la Tigre Nera rimane nell'ombra, ma spaventa Leadville, mostrando i propri simboli: è il procedimento perfetto per il thriller. Ymalpas dice che la Tigre Nera non vuole farsi scoprire, ma non rinuncia al simbolismo: ma a cosa servirebbero i simboli se non a spaventare , ad incutere paura? Il male si nasconde, ma allo stesso tempo si mostra. E' un vedo-non vedo: è l'ingrediente vincente del primo episodio, e la chiave fondamentale perchè si crei suspence. Invece qu? il simbolo pare fine a se stesso, ed è una caduta importante... Allo stesso modo, ciò non può non accadere adesso... Deve essere una storia di vendetta: e la Tigre Nera, che odia Tex in modo viscerale, deve sfidare, non nascondersi: così, sembra un codardo... A parte le cadute, questa prima parte, in generale, non mi sembra male, anzi, a tratti coinvolge, ma, allo stesso tempo, è inframmezzata troppe volte da fasi in cui Nizzi pare annoiarsi , e non si accorge di banali ripetizioni. Sembrano dettagli, ma di dettagli si fa una storia. Basti pensare alla scena di pagina 16, in cui Tex spiega a Tom Devlin che comincer? le indagini da Jimmy Craig: ecco che deve specificare che è il nuovo proprietario del 'Babylon House', anche se è stato proprio Devlin a dirglielo nella vignetta precedente!Al di l' del fatto che è una cosa lampante alla prima lettura, ma prima di procedere alla pubblicazione nessuno pensa ad una rilettura?La storia, ripeto, a tratti è bella, ma il vero Nizzi è altra cosa, e risale a 15-20 anni fa... Ottimo Venturi, anche se i visi sono un po' troppo affusolati... Beh, adesso godiamoci lo scontro finale!
  13. Don Fabio Esqueda

    Fernando Fusco

    Stando alle mie informazioni, le storie del grande Fernando pronte per la pubblicazione non sono due, ma una sola, firmata Nizzi: non si è ancora deciso se sarà destinata alla serie regolare o ad un almanacco... A tal proposito, sarebbe veramente incredibile la seconda ipotesi: ma chi lo legge, l'almanacco? Un grande come Fusco ha diritto di salutarci sulla serie regolare!
  14. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Ed infine, una chicca... Buenos Aires 1957. Festa in casa dell'editore Oesterheld. Da sinistra tre disegnatori italiani, Hugo Pratt, Guglielmo Letteri, Ivo Pavone
  15. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Ed ecco Alfonso Font...
  16. Don Fabio Esqueda

    Who Is Who

    Due immagini di Pasquale Frisenda, strepitoso ( secondo me! ) disegnatore del texone 'Patagonia' !
  17. A questo punto sarei curioso di vederlo anch'io, il disegno della discordia !
  18. Ma sè Wasted, non volevo assolutamente litigare!Scusa per il paragone con UBC, non mi sembrava di aver detto niente di grave, n° voleva essere una critica, assolutamente... Credo che il punto sia questo: tu sei un lettore di Zagor, io non lo conosco per niente ( avrà sfogliato cinque numeri in vita mia ). Credo sia inevitabile che tu, abituato a Zagor, tenda a focalizzare quegli aspetti 'zagoriani' di Tex; io, al contrario, certe cose le osservo meno. Sono, e non potrebbe essere diversamente, due prospettive diverse. Ciò vale a maggior ragione per 'I Dominatori Della Valle', storia su cui litigammo ( in realtà fu un malinteso) : le figuracce di Tex, specie quella in cui Watson lo stordisce, sono piuttosto lampanti, eppure io non vi avevo dato molto peso... Non a caso, ci ho pensato quando me lo hai fatto notare, mentre in prima lettura la cosa non mi era balenata agli occhi( al di l' del fatto che l'ho letta per anni credendo fosse di Bonelli senior)... A presto ;)
  19. Dio ce ne scampi! Sarebbe interessante vedere all'opera un disegnatore orientale sul Texone, ma se adattasse il proprio tratto al personaggio...
  20. Scusa se te lo dico, Wasted, ma mi infastidisce un po' la tua litigiosit?... Chi ha detto che non hai diritto ad esprimere la tua opinione? Chi ha detto che la mia opinione deve essere condivisa da tutto il mondo? Chi ti ha negato il diritto di dire che non apprezzi il paragone con UBC ( anche l', non mi pare nemmeno quello un insulto, anche se non condivido la linea di quel forum! Accidenti, non posso dire nulla! ) è Mi stai mettendo in bocca parole che mai ho detto... Ho semplicemente detto che (io) ho la sensazione che tu, a volte, con Nolitta, abbia un po' la tendenza ad ingigantirne i difetti, focalizzando molto l'attenzione su di essi... difetti che , peraltro, esistono anche secondo me. Dai, non pensare le cose sempre in conflitto!
  21. Caro Wasted, sono il primo a dire che quello che dici ha un senso: le ingenuità del Tex nolittiano ci sono... Quel che dico è che, pur essendo presente qualche carattere zagoriano nel Tex di Nolitta, non avverto ciò come un particolare peso sulla storia: o meglio, le vedo, ma tutto sommato non mi sembra un Tex così snaturato, non certo come con Boselli... quello sè non è Tex. P. S. Non mi sembra che 'vivisezionare una storia' sia un insulto...
  22. Bella storia, solida, a tratti appassionante. Nolitta è capace di creare un'atmosfera cupa, pervasa di quel senso di colpa collettiva che deriva dai tragici fatti di Mountain Meadow. I disegni di Galleppini sono meravigliosi: un Tex umanissimo che ricorda il modello di Nicol'. Infine, una curiosità, di cui sono venuto a conoscenza per purissimo caso, trovando degli albi di Zagor di mio padre ragazzino nella mia casa al mare ... Queste le parole di Wasted:'La storia è bella, basta convincersi che si tratti di Zagor e non di Tex e che Kit e Tiger siano due mezzi Cichi'. Beh, infatti è il remake texiano di una storia di Zagor, scritta da Nolitta stesso e pubblicata sui numeri 22 e 23 ( 'L'Avvoltoio' e 'La Lunga Notte' ) nel 1967, mentre la versione texiana è del 1983: o meglio, in pratica la storia è identica! Vedere il finale per credere... Per quanto riguarda le 'piccionate', mi sembra un po' che Wasted faccia come Ubc con Nizzi: vivisezionare la storia alla ricerca dell'errore, il che fa perdere la coralità dell'avventura. Certe ingenuità ci sono, è vero, ma mi sembra che non abbiano il peso negativo che altri percepiscono...
  23. Devo dire che Anthony ha ragione con le sue parole: infatti, ho già avuto occasione di scusarmi per questo... Resta il fatto che non amo Civitelli... De gustibus... Per quel che riguarda il copertinista perfetto, è difficile dire... Sognavo Ticci in quel ruolo, ma ora punterei sui Cestaro, il cui tratto mi emoziona...
  24. Cari texofili, non capisco davvero l'ostilit? diffusa nei confronti di Ortiz. Io sono un grande appassionato di questi disegnatore : mi piace il movimento, che Ortiz sa rendere con due linee. Mi piace questo Tex 'sporco', questo profumo di West arido, inospitale, polveroso. Ne sento dire di tutte...'Negli ultimi anni disegna ancora peggio di quanto facesse prima.' è la prima accusa rivolta: al di l' del fatto che non è rispettoso di una persona che lavora con dedizione criticare in modo sgradevole, ricordo che Ortiz è nato nel 1932, e dunque di anni non ne ha 25, ma 77. A 77 Galep, un mito del fumetto italiano, e non solo, ci lasciò, subito dopo averci lasciato con quella copertina malinconica che voi tutti ricorderete, e con la storia contenuta nell'albo, 'La Voce Nella Tempesta'. Ecco, quel Galep disegnava come in 'Sangue Navajo' ?Nessuno può rispondere di sè : e tuttavia, qualcuno oserebbe criticarlo per questo?Altro esempio: il maestro Letteri, il cui declino cominciò anche prima: 'Il Laccio Nero' è uguale a -non dico le ultime prove- 'Gli Uomini Giaguaro' ?No, e con questo?Anzi, io direi già il cappello, di fronte ad uno che a 77 anni disegna cos' tanto e - questo è un parere personale - in modo così intenso, così vivo. Infine concordo con 'quel pazzo drogato' dell' Indio ( è una citazione celebre, non mi querelate! ) : Villa non mi piace come copertinista. Grandissimo disegnatore, Tex divertente e spiritoso, ma la versione ufficiale del nostro ranger non può essere quella di Vin Diesel... Molto meglio se torna a disegnare sulla serie regolare ( e sul Texone! ) !
  25. La scena dell'entrata in città dei pards è non bella, bellissima... Non vi ricorda un po' Sommer?
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