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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    Quante altre conferme ti servono? Hai visto la copertina, sul sito SBE ci sono tutti i particolari, compresa la data di uscita (il 18 novembre), che altro ci vuole per convincerti?
  2. Carlo Monni

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    Nessuna delle due cose. La pubblicazione di questo Texone era stata decisa da Sergio in persona già da prima dell'estate ed annunciata ufficialmente nel luglio di quest'anno a Rimini Comics da lui stesso. Quanto alla tua ipotesi del recupero di storie già pronte, non sta in piedi per un semplice motivo: almeno di Tex non esistono storie già pronte, a parte quelle già da tempo in lista per un'imminente pubblicazione. Prima di vedere effetti concreti della gestione Boselli, se vogliamo chiamarla così, sulle storie da pubblicare dovremo aspettare almeno un annetto (per esempio con la scelta delle storie per il prossimo cartonato Mondadori), se non di più, visti certi tempi tecnici da rispettare.
  3. Carlo Monni

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    Se ti aspetti un'introduzione in cui si dice: "Non abbiamo pubblicato questa storia priam di oggi perchè non ci paiceva per questo e quel motivo, ma ora abbiamo deciso di farlo perchè buttare via più di 80.000 Euro ci sembrava un grande spreco", mi sa che rimarrai delusa. _ahsisi Le introduzioni non sono mai così spietatamente veritiere, mi dispiace.
  4. Carlo Monni

    [Texone N. 26] Le Iene Di Lamont

    Per essere assurdo, è assurdo, ma è esattmente quello che succedeva. Sergio Bonelli odiava leggere le sceneggiature e dopo aver approvato il soggetto controllava solo il prodotto finito. La decisione di non pubblicare questa storia è stata presa nel 2004 dopo che l'albo era stato letterato (da Monica Husler, moglie di Ticci e letterista di fiducia sua e di Civitelli). C'è da sperare che le cose cambino sotto la nuova gestione della serie.
  5. Carlo Monni

    Cartonati Di Tex

    in che senso scusa? Gabriele: secondo te, dopo la prematura scomparsa di Sergio Bonelli e l'imminente investitura a curatore di Tex di borden, chi sarà a prendere certe decisioni? Topo Gigio? Bella risposta.
  6. Carlo Monni

    Rossano Rossi

    Esatto. ::evvai:: Pensa che c'è stato (o c'è ancora?) chi diceva che si rifaceva a Vincenzo Monti, disegnatore a cui Rossano non ha guasrdato nemmeno per sbaglio.
  7. Carlo Monni

    Rossano Rossi

    Dei tre che hai citato paradossalmente Del Vecchio è il più originale, e quindi in base alle tue motivazioni dovrebbe piacerti di più. Rossi è debitore di Civitelli, mentre Piccinelli mi sembra la copia sputata di Claudio Villa agli esordi. Allora... se ho capito bene il discorso di Schoglurp (le cui idee saranno anche non sempre condivisibili, almeno da me, ma hanno almeno il pregio di essere originali ), un disegnatore è bravo quando non si rif? a nessuno. Peccato che praticamente ogni disegnatore sia in qualche modo debitore di qualcun'altro, sia perchè ne è stato direttamente allievo sia perchè vi si è volontariamente ispirato. Lo stile di Ticci si è formato grazie agli influssi di Franco Bignotti e Alberto Giolitti. Lo stesso Villa è stato allievo di Bignotti ed i suoi primi lavori mostrano una chiara influenza del suo stile. E potrei continuare per un bel p?. Chiaramente poi lo stile si evolve e diventa sempre più personale. Quanti riconoscerebbero nello stile attuale di Andreucci le influenze di John Buscema?Rossano Rossi ha scelto come suoi modelli per Tex sia Civitelli che Ticci, finendo per arrivare, a mio parere, ad una felice sintesi dello stile di entrambi che ?, su Tex, il suo stile personale, destinato ad affinarsi sempre di più storia dopo storia. Di sicuro, anche se la matrice è ben riconoscibile, io non lo considero certo identico a Civitelli od al primo Ticci. Che Piccinelli sia un allievo di Villa è chiaro come il sole, ma che abbia anche una sua personalit? grafica è altrettanto chiaro. Anchje lui, col tempo si allontanwer? dal modello originario pur conservandone l'impronta. Bisognerebbe imparare ad essere meno drastici nei giudizi. Che poi è più che lecito dire questo non piace e quest'altro no, s'intende. Magari un p? più di attenzione ai perchè non guasterebbe. P. S. Con tutto il rispetto, 5 anni di Liceo artistico danno sicuramente una marcia in più, ma non danno certo una patente di esperto di disegno più di quanto 5 anni di Liceo Classico diano a me l'abilitazione per qualificarmi esperto di filologia dell'Anabasi di Senofonte
  8. Carlo Monni

    Storie Inedite

    Vorrei chiarire, se mi è possibile, alcuni punti. Pur non essenbdo uno scirttorer professionista (e dubito perfino di essere un dotato dilettante), ci sono due o tre cose che credo di aver capito di aver capito della cosiddetta narratologia, in particolar modo di quella applicata all'universo texiano. 1) ogni azione deve avere una sua logica e le motivazioni dei "cattivi" per agire come agiscono sono alquanto deboli in questo soggetto. Andrebbero ripensate. 2) questione infallibilit? di Tex. Sono d'accordo anch'io che è molto più bello vedere l'eroe in difficolt? trionfare attraverso le avversit? e che il Tex che sa tutto e sa far tutto può dare fastidio. Tutto sta però nel saper costruire una situazione di obiettiva diffcolt?, non nel fargli fare figuracce in situazioni banali. Nel finale di "El Muerto" il lettore può anche avere la percezione che forse El Muerto era più veloce di Tex e che a tradirlo è stato il nervosismo mentre Tex ha mantenuto il sangue freddo. Questo, però, lungi da sminuire Tex ne esalta la figura perchè forse (ripeto forse) ha estratto un frazione di secondo in ritardo rispetto a El Muerto, ma il suo sapersi mantenere freddo rispetto all'avversario gli ha comunque consentito di prevalere. Nolitta non ha umiliato Tex ma ne ha esaltato il valore contro un avversario in gamba non una mezza calzetta. 3) Allo stesso modo non è necessario che Tex sia presente in ogni pagina. Quel che conta è che la sua sia una presenza che conta. Il lettore deve percepire comunque che senza Tex le cose sarebbero andater diversamente. 4) Non volevi creare un nipote di Tex, ma hai letto di lui su Internetà Come scusa non funziona. Denota che non ti sei informato a sufficienza sul personaggio e sul suo mondo e per introdurre un elemento ti sei basato su ricordi imprecisi e distorti. Bisogna sempre essere documentati su cosa che si scrive. Boselli dice che secondo lui chiunque voglia scrivere Tex dovrebbe obbligatoriamente aver letto tutte le storie di G. L. Bonelli ed una selezione delle migliori storie scritte da lui e da Nizzi. Tendo ad essere d'accordo con lui. La conoscenza di una serie è necessaria per capire come i personaggi si muovono, agiscono, parlano etc. 5) Un aspirante autore può anche creare un personaggio che poii, se piace, può diventare un comprimario ricorrente. Quello che non si deve fare è pretendere di arrivae e sconvolgere alcuni pilastri della saga. Questo potr? casomai essere concesso quando si sarà diventati autori stabiliti. Boselli, Faraci, Manfredi, Ruju, possono (se il soggetto è approvato, s'intende) osare molto di più di nun esordiente. 6) Ma soprattutto bisogna essere pronti ad accettare le critiche e regolarsi di conseguenza. Non sei tu a dettare le regole del gioco ma l'editor a cui sottoponi il tuo soggetto e tu puoi solo giocare secondo quelle regole. Se si è veramente convinti non ci si arrende al primo rifiuto ma si continua. Stephen King ha collezionato circa una decina di rifiuti prima di vedersi comprare "Carrie". Se si fosse arreso i primi tentativi oggi non avremmo uno dei migliori romanzieri americani degli ultimi 30/40 anni. Certo, King aveva ed ha talento, gli occorreva solo qualcuno che lo riconoscesse, cosa da non trascurare.
  9. Carlo Monni

    Storie Inedite

    Non mi ricordo più esattamente quando, ma avevo proposto a Boselli un soggetto di cinque righe ( i soggetti non devono essere per forza di cose lunghissimi eh! ) in cui avevo inserito la figura del padre di Gros Jean. La risposta fu che, a prescindere dalla bontà o meno dell'idea, questo soggetto sarebbe stato irrimediabilmente bocciato da Sergio Bonelli, il quale non prendeva proprio in considerazione la possibilità di creare personaggi con cosi strette relazioni familiari. Stessa cosa è poi successa anche allo stesso Boselli, si è saputo solo di recente, con la figlia di Satania... per non dimenticarci poi del nipote di Tex, figurante nel soggetto civitelliano alla base di "Ritorno a Culver City", radiato dalla lista. Insomma Bonelli era nettamente contrario. Bisogner? vedere se nel prossimo futuro ci potr? essere qualche apertura a questo tipo di personaggi, per i quali io mi dichiaro assolutamente favorevole. Chairamente sono favorevolissimo anch'io. Non vedo perchè di personaggi conosciuti non possono saltar fuori figli, padri, fratelli, mogli, etc a meno che la loro esistenza non sia assolutamente esclusa. Per quanto ne sappiamo, infatti Pat Mac Ryan potrebbe avere anche quattro om cinque fratelli e il padre di Jim Brandon o di Gros Jean potrebbero essere ancora vivi e via continuando.. Questione Figlio di Sam Willer, a me è sempre sembrata una buona idea e non è detto che un modo per introdurlo non si possa trovare anche se lo spunto originale è ormai bruciato, per esempio usando con le dovute modifiche il soggetto originale di Civitelli, non utilizzato da Nizzi. Questione Figlia di Satania, che dire? A me questi spunti da feuilletton hanno sempre intrigato e questa storia mi piacerebbe molto vederla. Speriamo che Mauro trovi la voglia di scriverla.
  10. Carlo Monni

    Storie Inedite

    Un ranchero collezionista di scalpi ?metti invece che il ranchero abbia un conto in sospeso con i tre ladroni e abbia incaricato il cacciatore di taglie di trovarli e ucciderli, portando lo scalpo come prova! Non ha molto senso come sviluppo. Se hanno un cacciatore di taglie alle calcagna, difficile che tornino sul luogo del misfatto, poi perchè rubare uno scalpo ? A parte che il personaggio non esiste e che non si può crearlo così dal niente, mettiamo pure che il ragazzo sia figlio di una vecchia conoscenza di Tex ( tanto per aver un motivo che spinga Tex a intervenire ), di cosa viene accusato il giovane è Del furto di uno scalpo è E c'è qualcuno che pagherebbe una taglia a dei bounty killers per corrergli dietro ? Come sviluppo ci può stare con molti distinguo. In primis giustificando bene il fatto che Tex e Carson, impegnati nella ricerca del giovane, arrivino solo terzi, dopo i Pinkerton e il Ranger. Questi ultimi poi non possono certo essere interessati alla taglia, visto che servono la legge. Devi trovare dunque un'altra motivazione che li spinga a una caccia così forsennata. Tutto poco texiano. Iniziando dall'evasione. Se il giovane è indiziato per un crimine, i due pards che non sono due mafiosi, prima di tutto cercano di trovare prove e veri responsabili. Ammettendo per assurdo che ne facilitino l'evasione, mai e poi mai lo affiderebbero a uno sconosciuto. Hai strane concezioni su Tex e Carson. O meglio dovresti specificare che se c'è una ragione per cui stanno col fiato sul collo a Burney, è per l'omicidio degli agenti. Ma questa è una storia di Tex è In tutta la baronda che ne nasce al forte, sembrano semplici spettatori e non risolutori. Perchè Arash dovrebbe avercela con Tex è poi con tutti i guerrieri che ci sono al villaggio, la fai troppo facile con l'incendio. L'idea di un duello finale è anche buona, ma alla fine questa storia che fa acqua da tutte le parti, non è una storia di Tex. Che cosa fanno i pards in definitiva durante le 220 pagine è Niente, nada de nada! Tutto quello che hai raccontato è opera di altri personaggi e questo, al di l' delle numerose incongruenze, è quello che vale la bocciatura di qualsiasi soggetto così presentato alla SBE. Se hai altri soggetti, ti converrebbe guardare a:- presenza e ruolo di Tex- realismo e logica degli eventi- rapporti di causa e effettoche in questo primo soggetto mancano del tutto! Complimenti Ymalpas, ottima analisi di cosa non va in questo soggetto. I complimenti te li faccio anche perchè è un'analisi che prescinde quasi totalmente dai tuoi gusti personali (nei limiti in cui ciò è umanamente possibile, s'intende), ma è squisitamente tecnica. Da parte mia, aggiungo solo che al soggetto di un esordiente si richiede soprattutto di essere classico, con una buona conoscenza dei persoanggi e del loro mondo e possibilmente con un'idea portante che senza essere necessariamente originale sia quantomeno interessante. Inoltre ad un esordiente proprio non è concesso di creare un comprimario importante come potrebbe esserlo un parente di Tex (che avrebeb tutta una storia alle spalle da narrare e che andrebbe appornfondita, non può essere buttata l' così en passant), n° di starvolgee i capisaldi della serie. Mi si obietter? che Mauro Boselli al suo esordio texiano ha, di fastto, creato addirittura una figlia di Carson, ma Mauro Boselli non era un esordiente assoluto: non solo aveva scritto per Tex un paio di soggetti e tre quarti di scenggiatura, ma era già un autore, ma aveva alle spalle storie per Zagor ed altri persoanggi sparsi, il suo margine di manovra era, per forza di cose, più ampio. Il soggetto in questione non è privo di spunti interessanti (forse pure troppi per un soggetto solo), ma così com'? non solo sarebbe stato sicuramente bocciato da Sergio Bonelli, ma lo sarebbe anche da Boselli. _ahsisi
  11. Carlo Monni

    Galleria Di Giovanni Romanini

    ahi ahi ahi!!! Romanini è quello che ha aiutato Magnus a fare i cavalli nel suo texone...... e non è solo bravo a fare i cavalli, ma è proprio bravo "di suo". Un artista!'ndemo mo!! Giovanni Romanini non è solo "quello che ha aiutato Magnus a fare i cavalli nel Texone", è anche un veterano del settore, con più di 40 anni di esperienza. Per anni è stato l'inchiostratore di fiducia di Magnus (sue le chine di quasi tutti gli albi di Alan Ford firmati Magnus, tra le altre cose), nonchè disegnatore in proprio. Ultimamente è una delle colonne di Martin Mystere. Oltre a ciò è anche una persona versamente simpatica, il che non guasta.
  12. Faccio un nsacco di domande, ecco come. Stessa osservazione che ha fatto il mio concittadino Fabio Valdambrini, disegnatore della sereio. Nessun plagio, comunque. Sono d'accordo sul proseguire altrove, questa non è la sede adatta, ma non creo di avere news. Di nulla.
  13. Ma non poteva essere certo che suo figlio avrebbe fatto quello che lui auspicava. Invece Davide si è mostrato quello che tutti noi speravamo che sarebbe stato. Tanto di cappello. Si Western moderno. L'ambientazione è moderna (se non contemporanea, è di qualche decennio fa). Il protagonista dovebbe essere un poliziotto indiano. Non ho capito bene se si semplicemente intende un poliziotto di razza indiana oppure proprio un poliziotto della Polizia Tribale. Peraltro non so a quale etnia appartenga, anche se ho il sospetto che si tratti di un Apache. Credo entro la metà del'l'anno prossimo. Il primo numero ?m stato disegnato dal mio concittadino Fabio Valdambrini. Non so molto altro degli altri disegnatori, ma suppongo che siano i "reduci" di Cassidy e Caravan Già risposto. Fatto. C'è di peggio.
  14. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 15] L'ora Del Massacro

    Credo proprio che non lo sia. La lunghezza media degli ultimi Maxi è stat di 328 pagine (332 se volete contare anche le copertine), di cui 326 di fumetto, questo Maxi è lungo 304 pagine, di cui 302 di storia, il sospetto che abbaino tagliato almeno 24 pagine (anche di più, probabilmente, visto che qualche pagina o vignetta di raccordo sarà stata inserita) è decisamente fondato. Quasi certamente si è trattato di scene legate agli spostamenti di Tex che qualcuno (Canzio?) ha giudicato troppo lunghe e dispersive. Inoltre ho il forte sopsetto che lsa parte finale (le ultime 20 o 30 pagine sia stata rifatta quasi interamente). Forse è solo una mia imporessione, ma mi sembra di notare delle differenze stilistiche sia pur lievi nel tratto di Ortiz, dovute alla fretta, forse?
  15. Sul primo punto: se uno sceneggiatore trova utile "la regola del 110" la adotti, senza che altri sceneggiatori siano obbligati a fare altrettanto. Il tutto mi sembra paragonabile alle posizioni dei teodem, che parlano di "diritto alla vita", quando dovrebbero parlare di "obbligo alla vita". Su questo punto non discuto nemmeno, tanto vedo che è inutile. La regola è stata adottata da tempo, non solo su Tex me in tutta la cazsa editrice per motivi di opportunità editoriale, legata alle esigenze di programmazione. Con l'andar del tempo tutte le testate nate con la formula lunghezza varfiabile (ovvero Tex, Zagor, Mister no, Martin Mystere) sono passate alla formula "ad albo". Perchè, perchè era più conveniente per le necessit? editorilali. Si tratta di una linea edioiriale precisa. Posso capire che per chi ha come feticcio la cosiddetta libertà creativa (inneggiata da tutti, salvo poi lamentarsi perchè all'autore di turno è stato permesso di fare questo o quello) parlare di esigenze editoriali faccia storcere il naso, ma così stanno le cose. So anche che non vale ripetere che in ogni parte del mondo ogni storia a fumetti ha comunque una lunghezza predetrrminata, ma in ogni caso, giusto per dire, non ho mai sentito Jean Giraud o Francois Corteggiani lamentarsi perchè debbono far entrare una storia di Blueberry in 46 pagine, invece di 50 o 80. Non mi pare che Ren° Goscinny abbia mai sofferto della lunghezza delle storie di Asterix o che le storie di Diabolik o Kriminaleo Satanik o Alan Ford siano mai state criticate per il numero di pagine in cui erano ristrette. I Telefilm ed i film hanno durate predeterminate eppure questo non inficia la loro validit? narrativa. Ma è meglio se mi fermoVisto che Boselli ne è stato uno dei fautori e la condivide e visto che gli stessi Faraci e Manfredi si trovano comunque a loro agio con questo formato, non vedo perchè il curatore Boselli, nel caso probabile che sia davvero suo l'onere, dovrebbe rovesciare una regola che lui stesso ha contribuito a creare Innanzitutto, Don Fabio, lascia che ti dica che quando ti ho conosciuto di persona mi sei sembrato un ragazzo in gamba e ragionevole, ma quando scirvi qui tendi a diventare arrogante ed a trattare chi non lo pensa come te come una sorta di avversario, quasi commettesse dellito di lesa maest? o fosse troppo ottuso per vedere la verità rivelata, se non addirittura in malafede. Per tua fortuna ti capita di rado o quel famigerato duello dietro il convento dei carmelitani scalzi te lo proporrei sul serio. Non pretendo di convincerti di una cosa che a me sembra ovvia ed a te no, quindi troncher? la polemica limitandomi a dire che la divisione delle storie in albi completi, tra le altre cose permette, in caso di ritardo di un'autore per vari motivi, di sostituire la sua storia con un altra senza avere ripercussioni sul resto della programmaziione e senza influenzare minimamente la composizione degli albi successivi. Innanzitutto spiegami se "tonnare" voleva essere uno di quelle espressioni velatamente insultanti come quella volta che mi hai accusato di essere in malafede (posso aver perdonato, ma non ho dimnenticato) oppure no. Giusto per sapere se devo mettermi a ridere o invitarti a fare un certo viaggetto. Detto questo, non ti è venuto im mente che proprio certe difficolt? legate alla programmazione di quegli albi sia stata infine una delle molle che li ha convinti a lasciar perdere la formula a lunghezza variabile.?Sarà perchè a men non è mai (e sottolineo mai) piaciuta, ma secondo me, voi questa faccenda delle storie a lunghezza variabile la state mitizzando (e non uso questo termine a caso) eccessivamente.
  16. Oggi pomeriggio sono stato a Città di Castello per una commemorazione di Sergio Bonelli alla presenza di vari autori bonelliani. Erano presenti: Moreno Burattini, curatore e sceneggiatore di Zagor, Giovanni Ticci, Fernando Fusco, Fabio Civitelli, Roberto Diso (disegnatori di Tex, come se non lo sapeste), Alessandro Chairolla, Marco Verni, Gianni Sedioli, Michele Rubini (Zagor), Fabio Valdambrini (Già disegnatore di Mister No ed ora dell'imminente nuova serie dal titolo Saguaro), Luca Dell'Uomo (Dylan Dog), Andrea Cascioli (Nathan Never). Moreno Burattini ha presenasto un breve documentario su Sergio Bonelli sponsorizzato dalla Provincia di Milano, poi, al termine, ha dato la parola ai singoli autori per un breve ricordo personale di Sergio. Quando tutti hanno finito, Moreno Burattini ha ripreso la parola e ci ha detto che pochi giorni fa, dopo il funerale, Davide Bonelli ha convocato l'intera redazione ed ha rivelato loro che pochi giorni prima di morire (forse presagendo quello che nessuno si aspettava o forse semplicemente spinto dalla sua naturale ipocondria, poco importa) suo padre gli aveva raccomandato, quando fosse venuto il momento di succedergli, di non vendere la casa editrice e di non dimenticare tutti coloro che lavoravano con e per lui. Davide li ha rassicurati che non ha la minima intenzione di vendere ma che anzi è intenzionato ad andare avanti con l'aiuto di tutti loro, perchè loro, tutti insieme, sono la Casa Editrice. Confesso che è stato un momento molto commovente. Ora più che mai sono pronto a concedere la mia fiducia ed il mio incoraggiamento a Davide. Un'era si è chiusa, è vero, ma la nuova che comincia, per quanto diversa, non sarà per questo peggiore. Non dimentichiamolo. Per parte mia non farà mancare il mio sostegno alle iniziative che condivider? e le critiche, anche dure, a quelle che non mi piaceranno... esattamente come facevo prima. Invito tutti a fare altrettanto.
  17. Discorsi interessanti, ma a prescindere dal fatto che non li condivido oggi, come non ero d'accordo nel 1970, direi proprio che se il nuovo curatore sarà Boselli, che della regola dei multipli di 110 pagine è stato sempre il più convinto assertore, le possibilità di un suo annullamento sono praticamente nulle. Diverso è il discorso fatto da Cheyenne sull'opportunità. In casi piuttosto sporadici potr? forse accadere di programmare storie che durano più di 220 pagine e meno di tre, ma sempre in modo che alla fine il' cxnto di albi completi torni. Se poi Don Fabio non riesce a capire quali siano i vantaggi editoriali della formula ad albi completi, è un suo problema. A me sta bene così e tanto mi basta. P. S. Al settantentennale ed al successivo n° 700 (che coinvolgeranno 6 albi in tutto) mancano meno di sette anni e non più di 10. Il che vuol dire comincsaire a programmrli tra non più di 4 anni.
  18. Divertiamoci con un p? ddi fanta editoria. Cosa potremmo aspettarci da una possibile futura direzione di Mauro Boselli?Per quanto riguarda le storie nulla o poco più almeno fino al 2013. Sulle storie ormai completate o quasi non scritte da lui il margine di intervento è minimo, m'immagino. Gli effetti più immediati li vedremo, suppongo nelle copertine e redazionali. Per i titoli e copertine da febbraio in avanti potremo infatti congratularci o lamentarci col nuovo curatore, che immagino firrmer? le introduzioni per il prossimo almanacco e gli altri speciali del prossimo anno. Sconvolgimenti nello staff sia dei disegnatoric her degli sceneggiatori. non li prevedo. L'ipotesi di un Boselli che, ebbro di potere, licenzia ed assume a destra e a manca non sta in piedi. Lo staff attuale è di prim'ordine anche se qualche buoina occasione di rinforzalrlo non andrebbe sprecata. Certo, potrebbe essere l'occasione buona per concedere una chance a Moreno Burattini. ::evvai:: Cambier? sicuramente qualche parametro di giudizio per l'approvazione dei nuovi soggetti ed aumenter? altrettanto sicuramente il numero dei collaoratori che gli maanderanno degli accidenti. :lol2:Nel prossimo futuro potremo aspettarci: il ritorno di Yama, quello di Lena e Donna, alcune storie in flashback e chissà... magari anche "La figlia di Satania" su cui abbiamo tanto favoleggiato. . I conservatori si lamenteranno perchè sarà troppo progressista, i progressisti perchè non lo sarà abbastanza. Tutto nell'ordine delle cose, insomma. Nel frattempo, giusto nel caso che non ci sbagliamo e sia davvero lui il curatore di Tex, potremmo magari provare a stilare un elenco delle cose che vorremmo vedere nel prossimo futuro su Tex sotto la sua direzione, così quando ci deluder? su qualcosa, almeno sapremo che era consapevole. Mi pare che poco tempo fa Ymalpas avesse aperto un topic dedicato ai suggerimenti (per la precisione ai suggerimenti su chi ci sarebbe piaciuto rivedere tra i vecchi compriomari o cattivi), magari potremmo ripescarlo. Ah... io voto subito per un ritorno di Marie Gold... o Tesah... o Lupe Velasco o di tutti e tre... il solo pericolo che Tex non sarà mai capace di affrontare... perchè l'inferno non ha più furia di una donna offesa. laughing
  19. Carlo Monni

    Domande A: Claudio Villa

    Quando ho parlato con Claudio il giorno del funerale, mi ha detto che stava lavorando alla copertina di gennaio. Se ne potrebbe dedurre che quella di febbraio sarà la prima di cui sarà responsabile il dinamico (o diabolico ) duo Marcheselli & Boselli?
  20. No, niente di ufficiale. Il nostro uomo non ha ancora detto si ufficialmente, anche se io non ho dubbi che lo farà. Quanto al nome, ovviamente non posso farlo, ma davvero è necessario, quando sappiamo tutti che, di fatto, c'è un candidato unico? _ahsisi Stessa idea. Per quanto mi riguarda, questo curatore dovrebbe avere pieni poteri di approvare o respingere i soggetti, controllare le sceneggiature, scegliere sceneggiatori e disegnatori. Poteri ampi, certo, ma soggetti ovviamente al controllo del Direttore EditoriaLe e del Direttore Generale, ma poteri comunque necessari: a mio parere un curatore che non potesse stabilire una sua linea o scegliere le persone con cui lavorare sarebbe un curatore dimezzato e non servirebbe a granch?. Che le sue scelte possano scontentare qualcuno è inevitabile, ma alla fine dele scelte andranno fatto. Ed io pure. ::evvai::
  21. Il nuovo curatore è già stato scelto ed è una scelta interna alla casa editrice. Il prescelto è un p? intimidito dall''onere che dovrebbe assumere che, per dirl'a texianamente, è un impegno da far tremare i polsi. Approfitto dell'occasione per dire un paio di cose sia a lui che al resto della dirigenza.1) Non abbia paura. So che l'impegno è serio, ma soi anche che lui è capace di affrontarlo. Tenga ben presente cosa avrebbe detto Sergio Bonelli, ma non se ne faccia condizionare troppo e faccia le sue scelte secondo la sua coscienza e responsabilità.2) A mio parere è giusto che in seconda di copertina appaia il suo nome. Giusto per lui, che ha diritto a veder gratificato il suo impegno e giusto per i lettori, che così potranno rivolgersi non ad un'anonima redazione, ma ad una persona in carne ed ossa. Onori ed oneri insomma. Ai lettori qui presenti, però, vorrei anche ricordare che prima di vedere effetti concreti della nuova direzione sulle storie ci vorr? almeno un anno o due, visto che già ora sono pronte od in varie fasi di realizzazione, storie che copriranno il fabbrisogno fino a tutto il 2013 e che non su tutte saranno possibili interventi correttivi. Nei primi tempi, insomma, cerchiamo di essere un p? indulgenti.
  22. Che si faccia assistere su Tex ?Se intendi questo, caro Carlo, allora siamo d'accordo al.....300% Se vuoi il mio parere non solo Burattini dovrebbe dare dae una mano a Boselli se questi fosse nominato curatore di Tex, ma gli dovrebbe anche essere finalmente consentito di diventarne sceneggiatore, senza per questo trascurare Zagor, dove, parere personale, sta facendo un ottimo lavoro.
  23. Carlo Monni

    Galleria Di Stefano Andreucci

    Beh, ce l'hai, quella che sta disegnando non è mica una storia una tantum. Andreucci è qui per restare. Se poi intendi dire che dovrebbe disegnare solo Tex e lasciar perdere impegni col mercato francese, beh, questo dovresti dirlo a lui. _ahsisi
  24. Condivido in pieno. ::evvai:: Considerata l'importanza del Personaggio e delle svariate pubblicazioni da seguire ( inediti, maxi, texoni, speciali, ecc. ). Concordo con tutti e due. D'accordo,Boselli in passato ha scritto contemporaneamente Tex,Dampyr e Zagor, e nello stesso momento, per un periodo più o meno lungo, ha curato sia Dampyr che Zagor... Ma Zagor e Dampyr non sono Tex. Tex è la serie che mantiene in piedi la baracca, la serie più prestigiosa nonchè quella maggiormente in salute, per cui è quella che più di ogni altra merita un curatore esclusivo. Non dico che Boselli non debba più sceneggiare Dampyr e Zagor. Dico però che, per quanto riguarda la curatela, dovrebbe fare una scelta-e dal mio punto di vista, privilegiare le priorit?:Tex! E in realtà la vedo difficile:perchè Dampyr è un personaggio creato da lui! Non credo che gli farebbe piacere lasciare la cura del suo ?ersonaggio ad altri. Che Boselli molli ad altri Dampyr la vedo difficile. Quello che vedo più facile è che si faccia assistere da qualcuno e se fosse per me, questo qualcuno non potrebbe che essere Moreno Burattini. D'altra parte quello che tutti voi sottovalutate è che di fatto Mauro svolge già alcuni dei compiti del curatore: è lui a tenere i contatti con i disegnaori che lavorano con lui (e tra una cosa e l'altra sono più della metà dello staff effettivo) ed a prendersi carico di indicar loro errori e correzioni da fare; sempre lui, come lui stesso cui ha rivelato, sia pure, finora, a livello consultivo legge tutti i soggetti degli altri autori texiani. Insomma, diventare il curatore di Tex aumenterebbe i suoi impegni materiali solo di poco... ed il carico di responsabilità di parecchio. _ahsisi Io dico che non solo può farcela, ma anche che è l'unico che può farcela. Incidentalmente, noi stiamop qui a discutere, ma per quanto ne sappiamo, la decisione è già stata presa e magari noi ne vedremo gli effetti nella seconda di copertina degli albi di novembre.
  25. Non importa quanto uno abbia scritto, ma quanto uno conosca il persoanggio ed in questo ci si potrebbe fidare di Manfredi. Il problema, però è un altro: Manfredi non lavora perr la SBE, nel senso che non riceve uno stipendio, ma collabora come free lance scrivendo storie. In passato si era assunto l'impegno dei redazionali di Magico Vento e di Volto Nasciosto (e, presumo, adesso di Shanghai Devil), ma si trattava di personaggi suoi. Accettare un impegno come curatore implicherebbe non solo una sua assunzione regolare come redattore, ma anche che che dovrebbe recarsi ogni giorno in ufficio con orari regolari, leggere le sceneggiature altrui, visionare i disegni, tenere i contatti regoalri con gli autori. Un impegno troppo gravoso per uno come lui, che è già impegnato su molti fronti, tra cui la scrittura di romanzi e che ben difficilmente accetterebbe di essere ingabbiato così. No, sono sempre più convinto che se sarà nominato un curatore effettivo, questo non potr? che essere Boselli, con buona pace di Don Fabiuo, che sicuramente teme eresie da parte sua.
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