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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Ahem, Paco.... Durango è molte cose, ma non certo un bambino e nemmeno un ragazzino, direi, anche se è ancora molto giovane.
  2. Invece al sottoscritto il lato più horror di questa storia è sempre piaciuto parecchio. Ricordo ancora la quarta di copertina del n° 124 con lo strillo: "Se siete impressionabili non comprate il prossimo numero", che ebbe l'effetto di spingermi a comprarlo senza riserve, senza contare l'inquietante copertina che faceva molto l'effetto romanzo gotico. Posso capire che non a tutti piaccia il filone magico e fantastico in genere, ma io non solo lo apprezzo, ma vorrei vedere questo genere di storie almeno con la stessa frequenza dei vecchi tempi. Pur rispettando (ci mancherebbe) il parere di chi vorrebbe un Tex più ancorato a temi realistici, io credo che elementi di magia e mistero facciano a pieno titoilo parte del mondo di Tex, di quella che possiamo chiamare addirittura mitologia texiana e lo accetto senza problemi.
  3. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Caro Carlo, permettimi di dissentire. Passi per "qualche personaggio" ma i protagonisti no ! :capoInguerra: Mica siamo su "Dylan Dog"....... :fumo: Ma infatti, se rileggi bene il mio intervento, capirai che io intendevo proprio dire che secondo me scene alla Dylan Dog anch'io le trovo fuori posto. Quelle a cui mi riferivo erano simili a quelle tra il bandito "pentito" e la ballerina in "Quel treno a mezzogiono o comunque a scene coem se ne sono viste spesso nella "Storia del West" di D'Antonio (uno dei miei pallini quanto a riferimenti :generaleN:). Insomma se, tanto par fare un esempio concreto, in una prossima storia ci fosse una scena in cui Kit Willer (ma andrebbe bene anche Kit Carson ) si sta rimettendo la camicia mentre vicino a lui una ragazza in camicia da notte si sta aggiustando i capelli davanti ad una specchio da toeletta, il tutto in una camera da letto, non griderei certo allo scandalo. Quello che troverei nettamente fuori posto nelle storie di Tex (che almeno secondo me devono avere un'impostazione classica, dove certe cose avvengono sè, ma fuori scena) sono scene più esplicite, come si vedono, appunto in Dylan Dog, o nudi gratuiti. Tu sei molto peggio che ultraortodosso, sei addirittura talebano, visto che vedi l'assenza di questa centralit? anche in storie in cui secondo me c'è... ma non rivanghiamo vecchie polemiche, che tu ed io siamo stati soprattutto protagonisti di comuni battaglie che finalmente stanno per dare i loro frutti. P. S. Se non si fosse capito, l'epiteto di talebano voleva essere scherzoso. Non mi sognerei mai di paragonarti davvero a quei tipi l'. Possiamo avere idee diverse su alcune cose e magari accalorarci talvolta, ma è indubbio che tra le tue doti (diversamente che per altri che non nomino perchè è sbagliato parlar male degli assenti) c'è anche l'elasticit? mentale.
  4. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Sul fatto che scene di vita quotidiana dovrebbero essercene più spesso ti do ragione, ma che in Boselli manchino del tutto direi che è esagerato. Vero è anche che quando il buon Borden ha inserito un buon numero di queste scene in "I sette assassini" c'è stato un certo numero di lettori che si è lamentato del vedere Tex a tavola discutere di biscotti, il vecchio Kit ad ascoiltare canzoni ed il giovane Kit a sbaciucchiarsi al chiaro di luna con Donna. Personalmente apprezzai quelle scene proprio perchè mostravano un lato "umano" dei personaggi che raramente ci era dato di vedere e ci vidi molto meno sdolcinatezza di quanto certi severi critici vi videro Non essere pessimista: io ho la sensazione che le cose siano cambiate ultimamente. Che a qualcuno questi cambiamenti possano anche non piacere è nell'ordine delle cose, ma io credo che l'aria sia cambiata. Vedi sopra. Che i quattro pards siano casti ormai sono solo quattro gatti a crederlo. Che Carson si dia da fare oggi come in passato è ormai assodato. Lo stesso può dirsi di Kit Willer, che, come abbiamo visto in più di un'occasione in passato e vedremo ancora in futuro (e qui scusate se abuso delle mie conoscenze di storie ancora da pubblicare, se non addirittura da terminare ), non disdegan di certo il gentil sesso (non dimentichiamo che è andato vicino a sposarsi per ben due volte ed ha una ragazza semifissa in Nevada ). Quanto a Tiger, ammettiamolo: di quel che combina alla Riserva sappiamo ben poco. Magari ha trovato qualche ragazza che gli tiene in caldo il giaciglio. Su Tex c'è poco da dire: per definizione è fedele alla moglie. Nel modo in cui si è evoluta la serie nel corso dei decenni, è l'unico di tutti i pards che non potrebeb mai trovarsi una donna fissa e la convenzione si estende anche al fattoc eh non lo si possa mostrare nemeno in una situazione percepita come allusiva. Personalmente sono convinto che all'occorrenza non disdegni qualche avventura con discreszione, ma vedo che non mancano i fan duri e puri che sembrano convinti che perfino ipotizzare una cosa simile sia una sorta di reato di alto tradimento. Quanto al suggerire e non mostrare, il mio pensiero è ben lontano dall'impostazione che considero bacchettona, per cui in Tex il sesso non deve essere nemmeno menzionato e vede, per esempio, come anatema scene in cui compaiono bordelli, prostitute e simili. Per quello che mi riguarda ritengo che non ci debbano essere scene esplicite (sono un fan dell'effetto dissolvenza ) , ma di certo non mi scandalizzerei per qualche centimetro di pelle nuda in più o per qualche scena in cui un personaggio (e ci metto perfino i protagonisti) si risveglasse a letto con una donna al fianco o comunque si lasciasse intendere che c'è stato del sesso tra loro. L'importante è che tutto sia funzionale alla trama o comunqeu sia fatto con garbo I film western anni 50 e 60 al cui stile Tex si ispira erano maestri in questo gioco, ad esempio. Concordo. Se Ruju si manterr? a questi livelli, sarà davvero un buon acquisto, quanto a Seijas, è un maestro e tanto basta.
  5. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Io mi accontenterei anche di vederlo apparire in un ruolo simile all'ultimo. In teoria alla Riserva dovrebbe esserci un mucchio di gente che dovremmo vedere più spesso e tra questi, oltre a Nuvola Rossa, che abita nello stesso villaggio di Tex, ci dovrebbe essere anche Sagua, che di Tex (e specialmente di Kit) è anche parente (affine, per essere precisi: è cognato di Tex e zio di Kit) e meriterebbe di essere usato anche in altri contesti che non siano legati ad eventuali ritorni di sua madre Zhenda. Vedrei anche di buon occhio il ritorno (o almeno una menzione) della figlia di Nuvola Rossa con il figlio mezzo Ute, visti per la prima ed ultima volta in "Vendetta indiana". Cose del genere, secondo me, aiutano a dare un piacevole senso di continuit? Qui fai un p? di confusione, direi. Boselli ha inventato il capitano White, che sta al Comando dei Rangers di Austin (o era Houston°), vistp per l'ultima volta in "Vendetta per Montales". Fort White, menzionato in quesrta storia, ?, invece, si capisce chiaramente, una postazione della Cavalleria nei pressi di Tucson, peraltro quasi sicuramente inventata da Ruju stesso. Incidentalemente, sono il solo ad aver avuto l'impressione che Ruju, almeno all'inizio, non avesse le idee del tutto chiare su dove siano esattamente posti come Austin (che è in Texas) e Tucson (in Arizona) e sulla loro vicinanza alla Riserva Navajo?
  6. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Ritornando IT, ho notato con piacere come tra i comprimari di questa storia ci sia anche lo stregone Nuvola Rossa che, grazie alle coincidenze della programmazione, appare per la seconda storia di seguito. Spero in nuove apparizioni quanto prima. haha
  7. Carlo Monni

    Carson Donnaiolo E Autarchico ?

    E questa, oltre ad essere vera, è cosa buona e giusta. haha Bada bene: io non ho mai messo in dubbio che Carson passi parte del suo tempo alla Riserva (dove, peraltro, fu esplicitamente invitato dallo stesso Tex come minimo ai tempi delle loro dimissioni nel n° 35). Quello che ho detto è che sembra essere diventata la sua abitazione fissa solo dopo l'avvento di Nizzi. Che nelle storie uscite prima del n° 300 ed ambientate all'interno della Riserva Carson non sia quasi mai presente e che nel caso in cui sia presente arrivi quasi sempre dall'esterno è un dato di fatto verificabiile, non una mia opinione personale. Ovviamente partecipa alla vita della Riserva. Ai vecchi tempi uno dei motivi per cui ci si recava o vi rimaneva era per partecipare a qualche battuta di caccia. Meno male, dico io. Prova non decisiva: Carson torna alla Riserva perchè deve informare Tex degli sviluppi della faccenda di Jack Loman. Inoltre vi arriva dopo due settimane, mentre avrebbe dovuto trattenersi a Tucson solo una settimana. Cosa ha fatto nella settimana aggiuntiva? ha semplciemente prolungato il suo soggorno a Tucson magari in dolce compagnia? haha Che lui partecipi alla vita della Riserva non ci piove. Del resto spesso Tex approfitta del suo passato di ufficiale per usarlo come tramite con le autorit? militari. Sia chiaro, io non voglio dimostrare a tutti i costi la mia tesi, solo che mi sarebbe piaciuto che gli autori recuperassero anche questo lato del vecchio cammello che contribuisce a renderlo più autonomo da Tex a mio parere.
  8. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Sul fatto che l' Ortiz attuale sia da buttare sono completamente d'accordo;su Font no.D'accordo al 90%. Non ci piove che l'Ortiz attuale non sia che l'ombra di quello di qualche anno fa che ci ha regalato perle come "Sulla pista di Fort Apache", ma non lo definirei proprio da buttare... anche se tanto lontanio non ci siamo se continua su questa strada... Quanto a Font, non sono un suo ammiratore sfegatato, ma lo apprezzo comunque molto e lo considero un ottimo acquisto. Altroch? se ce ne corre. Precisamente. Il problema è tutto qui: ad Anthony i due autori spagnoli non piacciono perchè non seguono i dettami di un suo gusto estetico personale. Fosse tutto qui, non avrei niente da obiettare, ma nel suo furore il nostro amico giunge a giudizi di valore assolutamente gratuiti e non condivisibili che arrivano a coinvolgere gli autori personalmente. Dire, come fa Anthony Steffen, che Font disegna le figure umane alla maniera di Forattini significa, a mio parere, essere semplicemente accecati dal pregiudizio. Font avrà indubbiamente un certo gusto verso il grottesco, ma i suoi disegni, i suoi personaggi sono sicuramente realistici. Quelli che si lamentano del Tex troppo magro di Font mi ricordano quelli che criticavano Fusco perchè faceva Tex troppo rubusto ed alto rispetto agli altri (e Galep in particolare) Definire sia Font che Ortiz irrispettosi e non umili ?, a mio modestissimo parere profondamente errato. Fin da subito dopo il suo esordio, a d esempio, Ortiz ha modificato il suo approccio al volto di Tex rendendolo più simile al modello ticciano e lo stesso ha fatto anche Font. Questa sarebbe mancanza di rispetto e di umilt?? Che ad uno possano non piacere i tratti che rendono differente uin disegnatore da un altro ci può stare, certi giudizi ingenerosi, secondo me no. Aggiungo che fin da bambino sono stato abituato a vedere Tex disegnato da una squadra di autori che ne dava un'interpretazione del tutto personale (Non ditemi che il Tex di Nicol' assomigliava a quello di Galep, Letteri o Fusco ) e la cosa non scandalizzava affatto n° me, n° quelli della mia generazione. Con tutto l'affetto e l'ammirazione che nutro per questi due grandi dsegnatori, io non vorrei mai che tutti coloro che lavorano oggi su Tex fossero cloni di Ticci o Villa, ma che mantengano intatto il loro stile personale. Quanto ai giudizi di "Baci & spari", non li considero certo come la Bibbia.
  9. Carlo Monni

    La Biografia Di Tex Willer

    Grazie del riconoscimento. Ovviamente si. Detto in parole povere, in nessun punto della serie è detto esplicitamente che Tex ha 40 anni. Se si eccettua "La congiura", dove, peraltro, l'età indicata è solo quella scritta su un documento fasullo senza nessuna pretesa di dire la verità, in nessuna storia viene detto quanti anni abbia effettivamente Tex. Lo stesso G. L. Bonelli commette un clamoroso errore al riguardo ne "Il giuramento" (precisamente nell'albo "L'mplacabile") quando, in una sequenza ambientata poche settimane dopo la morte di Lilyth, fa descrivere Tex da un bravaccio di Brennan come: "Sui 35/40 anni". Se ciò fosse stato vero, ne avremmo dovuto concludere che nel "tempo presente" Tex è sui 55/60 anni, il che è oggettivamente inverosimile. Questo per dire che non sempre quanto è detto nella serie deve sempre essere considerato affidabile. Vista e considerata la storia personale di Tex prima del matrimonio e la probabile età di Kit, che attualmente non è sicuramente inferiore a 18 anni, non si può che concludere che il Tex attuale abbia non meno di 45 anni. Se la cosa non vi va già, prendetevela con GLB che ha creato l'assetto attuale della serie. Il che è indubbio. D'altra parte, che Kit sia nato dopo la Guerra Civile è stato ormai affermato sia esplicitamente che implicitamente in numerose storie. Personamente punto sul 1867 perchè sarebbe una data coerente con lo scenario storico che vede i Navajos ormai stanziati nella loro attuale Riserva. Se proprio vogliamo indicare un riferimento, ne "La grande invasione" Tex afferma che sua moglie gli ha appena dato un figlio e la grande scorreria Comanche a cui si allude (e che, tra le altre cose, ha fornito anche il pretesto per il film di John Ford "Sentieri Selvaggi" ) dovrebbe essere avvenuta proprio nel 1867. A questo aggiungiamo poi che solo dopo la conclusione della Guerra Civile Tex può aver acquisito il suo storico cavallo Dinamite. In genere, comunque, gli autori stanno bene attenti a non dare date precise, anche se qualcuna si può ricavare da vari piccoli indizi. Le storie più recenti, ad esempio, si sono ispirate ad eventi collocabili tra il 1879 ed il 1891. E se vuoi il mio parere, è uno dei più grossi limiti della serie. Se si vuol essere coerenti col contesto storico ormai si possono narrare solo storie di fuorilegge, di dispute tra allevatori, città violente e ribellioni Apache. Per fortuna esistono i flashback e la storia passata di Tex è abbastanza piena di "buchi" in cui inserire, volendo, storie del genere. C'è anche da dire che gli autori spesso e volentieri si prendono con le datazioni le libertà che ritengono necessarie.
  10. Lo trovo un p? milazziano (e non è certo un critica) P. S. Quanti di voi sanno o si ricordano che Stefano Biglia, ormai più di 17 anni fa, ha fatto le matite, assieme a Luigi Copello, per "La ballata di Zeke Colter" (Almanacco del West 1994), poi inchiostrate da Renzo Calegari?
  11. In realtà, so solo quello che qualunque vecchio lettore di Tex (abbastanza vecchio o abbastanza filologo da conoscere almeno gli le ultimi albi a striscia) potrebbe sapere avendo gli albi in questione.
  12. Non è stato frutto del caso, invece, il fatto che la storia sia stata pubblicata in unica soluzione in un albo unico (a proposito, Ymalpas, le pagine erano 126, non 110. Tex scese a 112 pagine, 110 di fumetto + il frontespizio, solo a partire dal n° 94 ). Basta guardare al fatto che: A ) La storia precedente, "Fuga nella notte". fu allungata, presumibilmente con un allargamento delle ultime vignette, perchè il finale coincidesse con l'ultima pagina. B ) fu invertito l'ordine di pubblicazione con "Giustizia"; C ) a Ticci fu chiesto di disegnare due o tre vignette in più (che si torvano nella sequenza il co il colonnello Arlington è trascinato dal cavallo della figlia di Nuvola Rossa), in modo da allungare la storia sin alle 376 strisce necessarie ad arrivare in fondo all'albo. Se mi chiedete perchè, io credo che Sergio Bonelli fu così ben impressionato dalla performance di Ticci da volere, in occasione della ristampa, confezionare per questa storia una sorta di volume unico ante litteram, in un epoca in cui i volumi della Mondadori erano cosa ancora ben lontana.
  13. Carlo Monni

    Alleanze....tra Vecchi Nemici

    Invece questo, cara Cheyenne,? proprio quello che io BRAMO di vedere! haha ... Juan Raza mi sta troppo antipatico (e la colpa è della seconda storia in cui compare), soprattutto perchè è troppo troppo dannatamente bravo a sparare, sembra quasi più in gamba di Tex!... e quindi voglio un bel duello finale che ribadisca il concetto "Tex è il più veloce del mondo, anche del pistolero-superman per eccellenza Juan Raza" Diciamo che la scena me la immagino così:mentre Kit Willer si scontra in un duello mortale con Rodelo per salvare Donna,Tex e Juan fanno altrettanto;si scambiano due o tre battute ricche di phatos, dopodich? mettono mano alle colt... si vede solo la vignetta con scritto "Bang":non sappiamo quindi chi dei due abbia vinto.... cambio di scena verso Kit che fa fuori Rodelo;il tempo di abbracciare Donna, di chiedersi quale sia stata la sorte del padre... ed ecco Tex spuntare da lontano... la storia si chiude con una vignetta tutta dedicata a Raza, disteso a terra, morto. Che ne dite? Dico che non sono per niente d'acocrdo. A me Juan Raza sta simpatico e sono convinto che quando lo rivedrai (dico quando e non se, perchè sono convinto che Boselli lo ripescher?... se non l'ha già fatto in una delle storie attualmente in lavorazione) non sarà di nuovo dalla parte del male... anche perchè, a ben vedere non c'è mai stato. Inoltre, di una sfida con Tex non sento proprio il bisogno. Posto che a me che all'interno della saga ci sia un personaggio bravissimo a sparare ed a fare anche altre cose non mi turba affatto. Per quello che mi riguarda considero Tex sicuramente superiore e non sento affatto la necessit? di una dimostrazione pratica di questa superiorit?.
  14. Carlo Monni

    Alleanze....tra Vecchi Nemici

    Che Kid Rodelo torner? in una storia futura è praticamente certo, che lo faccia in tamdem con un altro avversario è la parte oggetto di speculazioni. Da parte mia spererei che il ritorno di Rodelo coincioda comunque anche con il ritorno di Lena e Donna, ma non ci spero troppo.
  15. Carlo Monni

    Alleanze....tra Vecchi Nemici

    Sono entrambi morti ed è meglio che restino tali, secondo me. Che in questa possibile storia ci sia Kid Rodelo è solo una speculazione... probabimente mia. Boselli non si è mai sbottonato con nessuno al riguardo. A proposito di speculazioni, diciamo che Boselli sta veramente pensando a questa storia e diciamo che voglia utilizzare due cattivi creati da lui, chi potrebbero essere? A dire il vero, quasi tutti gli avversari già affrontati in storie di Borden sono morti alla fine delle storie stesse. Uniche notevoli eccezioni sono: Kid Rodelo, per l'appunto, ed il Maestro, se non mi sfugge qualcosa, ed una loro alleanza la vedo molto improbabile, troppa differenza di modus operandi. Certo c'è la famigerata scappatoia del presunto morto di cui non si è visto il cadavere? Nelle storie di Boselli a quanti è capitato questo fato? Rifletteteci. haha
  16. Carlo Monni

    Carson Donnaiolo E Autarchico ?

    Queste due frasi riassumono perfettamente anche il mio pensiero: anche a me ha fatto molto piacere rivedere quel senso di indipendenda di Carson nei confronti di Tex, credo proprio che Kit debba riacquistare un ruolo di questo tipo, una spalla all'altezza di Tex ma che ogni tanto ha anche spazio per fare un p? quello che vuole, senza restare sempre "agganciato" al suo pard!Un'opportunità di questo genere era già stata offerta con l'introduzione di Lena e Donna e del fatto che il buon vecchio Kit andava a trovarle ogni tanto in Nevada. Ai bei vecchi tempi, ovvero quando GLB era saldamente al timone della serie, tutti i pards avevano una loro importanza ed agivano spesso in amniera indipendente, prendendo iniziative personali e via dicendo. Certo, il ruolo di Kit Willer si era gradatamente ridimensionato rispetto ai suoi esordi, ma per vederlo quasi scomparire dalle storie dobbiamo aspettare appunto la decadenza di GLB e l'avvento di Nizzi, che aldil' del fatto che ha scritto delel gran belel storie nel suo perido d'oro, ha sempre mostrato di non trovarsi troppo a suo agio con kIt e con Tiger. Il che può apparire strano, se si pensa che quando ci si è messo d'impegno è riuscito a confezionare buone, se non ottime, storie incentrate su questi due personaggi (Per chi non l'avesse capito, mi riferisco a "Furia Rossa", "L'uomo senza passato" e "I lupi del Colorado" ). Ribadisco che secondo me, rendere più indipendente Carson, ridare sempre maggiore smalto a Kit, lavorare di più su Tiger deve essere un impegno prioritario di tutti gli autori. Accade che la rivitalizzazione di una serie passi anche per il recupero dei migliori elementi di un felice passato. Questo sia Boselli che Faraci (per tacere di Manfredi) lo sanno benissimo.
  17. Per quanto mi riguarda, la considero la peggiore tra le storie scritte da Bonelli ed è l'unica che non rileggo mai. Meno male che la stava diradando, perchè ha confezionato una storia di ben 401 pagine. A questo proposito mi sono sempre chiesto perchè Bonelli avesse deciso di far morire Mefisto invece di farlo sopravvivere, visto, che peraltro, già all'inizio della storia Mefisto sopravvive all'aeplosione del castello e ben avrebbe potuto trivare una via di fuga se lo stesso Bonelli nona vesse deciso diversamente. Non che me ne lamenti, beninteso: "Il figlio di Mefisto" è un vero capolavoro e certe sequenze come quella di Mefisto divorato dai topi o Yama che scende nel regno dei saggi di pietra sono semplicemente eccezionali. Da notare che si sottintende come Mefisto avrebbe forse potuto trovare la salvezza anche per mezzi magici se non avesse avuto la disgrazia di rovescaire il braciere. La magia ha le sue leggi e solo se le si osservano può funzionare. Yama era un bellissimo personaggio nella sua storia di esordio, ben caratterizzato, inquietante, ma è soprattutto questa storia ad averlo rovinato mostrandolo come un vero e proprio inetto. Se davvero Boselli ha intenzione di recuperarlo, spero che ce lo mostri in gran forma come ai tempi del suo esordio. Purtroppo le citazioni in se non bastano a fare di una storia uan bella storia e questa, mi dispiace dirlo, non lo ?. Io voglio essere buono e le do 4. :capoInguerra: Galep, ahimè, stava decisamente cominciando a perdere colpi. La faccenda di Yama caduto in depressione è uno dei tanti motivi per cui io spererei tanto che alla Bonelli trovassero un modo per "annullare" "Mefisto" e ripartire da dove è finita questa storia. :capoInguerra: In genere non sono favorevole a simili soluzioni narrative, ma stavolta farei volentiri un'eccezione.
  18. Carlo Monni

    Carson Donnaiolo E Autarchico ?

    La discussione mi piace e sono d'accordo al 100% con Ymalpas: è bello vedere il vecchio cammello avere una vita propria, sganciata da quella di Tex, cosa che riporta a meccanismi narrativi che da troppi anni erano stati dimenticati. La colpa, spiace dirlo, è stata in buona parte di Nizzi, che aveva gradatamente trasformato il vecchio Kit in una macchietta stile "vecchietto del west", dimenticandosi che Kit Carson non era fatto per essere interpretato da Walter Brennan o George Hayes, ma, casomai, da Ward Bond. Fateci caso: fino a poco prima del numero 300 (ovvero all'affermazione di Nizzi come autore principale) è estremamente raro che Carson sia presente in storie ambientate nella Riserva Navajo. In genere quel tipo di storie vede come protagonisti i soli Tex, Kit e Tiger e se Carson c'è, interviene successivamente, venendo da fuori. Chiaro segno che per GLB il vecchio Kit non risiedeva stabilmente alla Riserva, ma altrove. Questo altrove per me è indubbiamente la casa di Santa Fe (non Tucson, caro Ymalpas :generaleN:) a cui si allude spesso nella serie fino, appunto, a poco prima del n° 300 (l'ultima volta, mi pare sia stato nella storia "Grido di guerra"), casa acquisita quando il vecchio cammello, smessi i panni dello scout, divenne maggiore dei Rangers e si stabil' a Santa Fe, per l'appunto (? avvenuto dietro le quinte in un momento imprecisato dopo "Il figlio di Tex"). Senza contare il fatto che in passato il buon Carson era impegnato in varie missioni da solo senza Tex a dirgli che cosa fare ad ogni passo. Sono tutti elementi che, a mio parere, andrebbero recuperati, e nel mio piccolo non ho mancato di suggerirlo agli autori quando ho avuto occasione di incontrarli. Ultimamente ho visto che si va proprio in questa direzione, e ne sono ben felice, rivitalizzando non solo Carson, ma anche Kit, che in mano a Boselli e Faraci appare aver recuperato lo smalto dei tempi d'oro. Non parlo di Tiger perchè nelle ultime storie ha avuto un ruolo più defilato, ma aspetto Boselli al varco quando uscir? "Il ritorno di Laredo". :capoInguerra:
  19. Carlo Monni

    Storia O Geografia?

    Allora siamo in due. haha Bonelli, per quanto non fosse mai andato negli USA, era meticolosissimo nel documentarsi. Si narra che prima di scrivere didascalie tipo: "Dopo ... giorni di viaggio" calcolasse, cartina e righello alla mano, quanto ci volesse effettivamente per coprire una certa distanza a cavallo o con i treni dell'epoca. Da parte mia, ricordo che da ragazzo rimasi stupefatto nello scoprire che certi luoghi della Riserva Navajo, come il Ponte ad Arcobaleno e la Valle degli Scheletri (quella con i fossili di dinosauro affioranti dalla sabbia), esistevano sul serio. Ero convinto che se li fosse inventati lui. Certo, non tutti i luoghi visitati da Tex, specie le piccole cittadine, erano reali, bensì inventati per l'occasione, ma questo è normalissimo in narrativa. Da qualche parte devo aver letto che Nizzi, al contrario di Bonelli preferiva inventare i luoghi piuttosto che ambientare le storie in luoghi veramente esistenti e documentarsi al riguardo. Non vuole essere una critica, ma solo la constatazione di un approccio diverso e non certo peggiore. Personalmente io non sono molto rigido al riguardo. Mi vanno benissimo i luoghi "immaginari", ma quando si sceglie una localit? veramente esistente, vorrei che fosse raffigurata come realmente era all'epoca. E ciò ci porta a parlare di Storia, argomento in cui sono ferrato più che in Geografia. Anche qui, io non ho problemi nel vedere Tex interagire con personaggi storici, ma anche qui mi aspetto da parte degli autori una documentazione ferrea (A proposito, ma con quanti e quali personaggi storici si è incontrato Tex fino ad oggià. Per quanto riguarda il vedere Tex alle prese con un avvenimento storico, ci andrei con i piedi di piombo, perchè Tex non può certo cambiare la storia e quindi rischia di essere più spettatore che attore. La soluzione potrebbe essere quella di renderlo attore di un evento collaterale inserito nel contesto di un evento storico più grande (Ad esempio: l'incontro/scontro con il Tenente Beau Danville durante la ritirata dei Texani dopo la battaglia di Glorieta Pass nell'omonima storia dell'Almanacco 1998). La mia soluzione preferita, però, è quella di creare una storia basata su eventi realmente accaduti, ma romanzata quanto basta. Per esempio: "Messaggero di morte" è basata sulla fuga di parte dei Cheyennes dall'Oklahoma per ritornare nei loro territori originari (storia che ha ispirato il film di John Ford "Il grande sentiero" ed un episodio della "Storia del West"), ma i nomi e parte del contesto sono diversi, cosa che ha permesso a Nizzi di far evolvere la vicenda in modo da rendere Tex risolutivo e non seguire pedissequamente il "copione storico" :capoInguerra: Allo stesso modo si è comportato Boselli in "Buffalo Soldiers". Cambiando leggermente il nome dell'agente indiano Meeker e spostando di poco la sede dell'agenzia indiana Borden ha fatto sè che Tex potesse rovescaire le sorti di uno scontro che nella realtà storica vide uccisi l'agente indiano e chiunque altro fosse nell'agenzia con lui.
  20. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Certo che siamo tutti dei maestri nel cercare le ipotesi più arzigogolate. haha Io, da parte mia, applico il Rasoio di Occam, ovvero: la spiegazione che implica il minor numero di passaggi logici è quasi sempre da preferire.
  21. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    E secondo me è proprio così: ti sei sbaglaita... (o magari mi sbaglio io nel dirlo ) Ed all'idea che sia stato o sia presto alle prese con lei?
  22. Carlo Monni

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Io, invece, un p? di tempo ce l'ho e lo user? per replicare. Questa è l'unica cosa su potrei concordare: il fatto chr non riesca a sparare poteva anche essere omesso. Tuttavia, proviamo a cambiare angolazione e vediamola da un altro punto di vista: il ragazzo vuole mettersi in mostra ed è per questo che decide di affrontare i banditi mettendosi in mezzo alla strada. Mossa pessima (avrebbe potuto sparar loro nascosto tra gli alberi, tanto per dirne una), ma coerente con il suo essere un novellino ansioso di dimostrarsi all'altezza del padre. Al momento decisivo, però, l'emozione lo tradisce. Non lo definirei fifone, se lo fosse veramente stato si sarebbe tenuto ben nascosto e non si sarebbe posto davanti ai banditi. Ha solo sovrastimato, purtroppo per lui, la sua capacità di reggere alla tensione. , Qui dissento: nonostante sia lo stesso Tex a rimproverarsi per quello che ritiene un errore di giudizio, in realtà non è lui ad aver sbagliato, ma il raqazzo, che non ha seguito i suoi ordini. ma anche se Tex avesse commesso un errore? Vorrei ricordare come una delle più belle storie di sempre, "Massacro", nasca da un errore di giudizio, da lui stesso ammesso, di Tex, che lascia andare il baro Fraser senza minimamente pensare a quanto quest'ultimo fosse determinato a fare contro il villaggio di Goldena, errore, peraltro, pienamente giustificato al momento in cui fu commesso, proprio come questo. E non parliamo di una storia scritta da un Ruju qualunque, ma dal creratore del personaggio Perchè. in effetti, è una faccenda che non lo riguarda. Come, in passato, lui ha preteso di risolvere senza interferenze certe faccende personali, così è in grado di capire che Loman voglia risolvere la faccenda da solo. Che poi non capisca a che livello si spinga l'ansia di vendetta di Loman è comprensibile: nessuno poteva prevederlo. Mi dispiace per te, allora, perchè è chiaro che la tua visione personale di Tex è diversa dalla mia. Tu vuoi un superuomo che sappai sempre fare la scelta giusta, imbevuto dalla Verità con la V maiuscola, io voglio il protagonista "larger than life", ma tutt'altro che infallibile, esattamente com'era già nelle storie di GLB. Detto in sintesi: Tex ha fatto esattamente quello che doveva fare e nel modo in cui doveva farlo. Sono qui per vederlo.
  23. Carlo Monni

    [Texone N. 24] I Ribelli Di Cuba

    Critica con cui dissento al 100%. Conosco Boselli personalmente e da tutti i suoi discorsi al riguardo traspare un indubbio amore e passione sia per Tex che per Zagor e gli stessi utenti di questo ed altri forum credo che abbaino avuto modo di constatarlo quando Borden si è lasciato andare a ricordi personali (tipo quelli sul suon incontro con Giorgio Bonelli e con suo padre, il grande GLB). Sono più che convinto che lui scriva in primo luogo le storie che a lui piacciono, con tutte le tematiche che a lui piacciono. Che a te sembri il contrario ?, con tutto il rispetto, un problema tuo. Resta da vedere cosa si intende per più vicino all'originale e qui i pareri sono spesso discorsi. Una cosa buffa è che mentre scriveva Zagor Boselli è stato spesso accusato di essere troppo GLBonelliano nel suo approccio alla storia, diversamente da Burattini, ritenuto più fedele alla traccia nolittiana. Curioso che su Tex, dov e pure, a mio parere, ha ridato grinta e carisma a Tex, rispolverandone le caratteristiche più epiche, lo si sia spesso giudicato poco vicino al modello bonelliano. Incidentalmente parlando, credo sia appena il caso di ricordare che nessuno scriver? mai come G. L. Bonelli e prentenderlo ?, per dirla alla Tex, pura follia. P. S. Io non sono un estimatore di Nizzi e lo sanno tutti, ma definire storia vergognosa il Texone di Parlov, una delle migliori storie che Nizzi abbai scritto dopo la crisi, mi fa chedere quali siano i tuoi parametri di giudizio.
  24. Lo credo anch'io: ha confuso i "sovrani".
  25. Secondo me G. L. Bonelli era consapevole solo della sua voglia di scrivere qeullo che gli piaceva, fregandosene del realismo delle situazioni... che peraltro, parere personalissimo, in una serie d'avventura non è poi così rilevante. "El Rey"? Credo che tu ti sia confuso, perchè di elementi strani in quella storia non ce en sono proprio, è molto realistica... a meno che tu non consideri il fatto che l'antagonista ha la sua fortezza in un vecchio castello, ma non credo. Per come la vedo io, invece, quello è proprio l'elemento che la salva dall'essere una storia di ordinaria amministrazione. Io, invece, sono assolutamente convinto che sia un elemento tipicamente bonelliano che andrebbe recuperato e rivalutato. Sembra che in molti pensino oggi, che non si possa più lavorare di fantasia e che Tex dovrebbe essere più realistico (qualunque cosa voglia dire in una serie dove il protagonista compie abitualmente veri e propri prodigi con le armi ed è addirittura a capo di una nazione indiana :capoInguerra:), io dissento fortemente. Ancora oggi ci sono autori (Boselli e Manfredi sono il primo esempio che mi viene in mente) che hanno dimostrato come si possano scrivere storie basate sul fantastico e/o il soprannaturale inserite in contesti apparentementeincompatibili. Chi ha detto che sono incompatibili con il maggior rigore storico moderno? Non io di certo. Il fascino di storie simili sta proprio nel contrasto con la realtà. Nuove storie con fantasmi, mummie o licantropi oppure con Aztechi, Maya, valli perdute con climi improbabili o armi micidiali dagli effetti strani? Certo, purch? ben scritte e che rispettino il carattere del personaggio.
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