Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Carlo Monni

Collaboratori
  • Contatore Interventi Texiani

    5925
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    134

Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Il problema delle storie di Ruju e Rauch almeno finora e che sono di due o tre albi. Troppo corte per quel tipo di volume.
  2. A quanto pare, non ci siamo proprio capiti. Un universo narrativo condiviso non è quello dove tutti incontrano tutti, ma quello dove vivono tutti. Il mondo dove vive Tex è lo stesso di Zagor solo quarant'anni dopo ed è lo stesso di Martin Mystere ma 140 anni prima. Tex non potrà mai incontrare Julia perché li separa quasi un secolo e mezzo, ma potrebbe benissimo incontrare il suo trisnonno Ken Parker. Sarebbe così scandaloso?
  3. A quanto pare, c'è chi straparla di multiverso senza nemmeno sapere che cos'è. Sarà che ho imparato il concetto di universi paralleli quando ero solo un bambino grazie ad un episodio di "Ai confini della realtà2, ma il concetto non mi ha mai creato problemi. Quello con abbiamo a che fare non è un multiverso, ma un universo narrativo comune a quasi tutti i personaggi Bonelli che è nato ufficialmente nel 1982 con il primo tra Martin Mystere e Mister No, si è espanso ulteriormente con l'incontro Dylan Dog ed ha dato in suo contributo perfino Guido Nolitta con uno Speciale Mister No e Martin Mystere e la famigerata storia degli Uomini Giaguaro. Non vi piace? Mi dispiace per voi.
  4. Non si può mai dire con le persone. Io conoscevo uno che da giovane era stato uno scapestrato, aveva solo lavori saltuari, girava per tutta l'Italia e non solo, cambiava una donna alla settimana o anche poi, intorno ai trent'anni, ha incontrato una donna, l'ha sposata, hanno avuto un figlio e lui si è trovato un lavoro fisso. Era mio padre. Tornando seri, non puoi giudicare la bontà di una storia dal fatto che su uno snodo l'autore ha preso una decisione che non ti piace quando quella decisione è comunque coerente con il personaggio. Ad un certo punto della vita uno si può anche stancare di viaggiare.
  5. Opinione personale. Io leggo Zagor dal 1966 e la trovo una soluzione perfettamente in linea con il Cico che ho sempre conosciuto.
  6. Per me è credibilissimo invece.
  7. E perché no? Per me in linea generale conta quanto sia bella la storia e sia rispettosa dei personaggi. Pertanto in cui Carson si ritira a fare il locandiere in Nevada con tanto di moglie e figlia non mi turberebbe affatto.
  8. Pag. 100/102. Non farti ingannare dal fatto che Baylor ha ancora i capelli tutti neri in quella sequenza: sono passati otto anni tra i due incontri.
  9. Non è detto. Sultano è proprio un termine arabo e come tanti altri di quella lingua ha attecchito nel mondo musulmano non arabo. Solo nella Federazione della Malaysia Sultano è il titolo dei governanti di sette degli Stati federati. Il sovrano dell'Impero Ottomano aveva molti titoli tra cui anche quello di Qaisar - i -Rum, Cesare di Roma dopo la conquista di Costantinopoli e quello di Sultano dei Sultani.
  10. Non torna nemmeno a me. Le battaglie di Adobe Walls sono state due: una nel 1864 ed un'altra nel 1874. La prima non può essere perché siamo nel 1867 e comunque dopo la guerra civile e la seconda sarebbe troppo in là nel tempo. Che Boselli si sia confuso? Anche Omero talvolta sonnecchia, quindi perché non Boselli? Come: in quale storia? Ma in "Bandera" naturalmente. Ed ora consentitemi il piacere di correggere Diablero. Ha anche un adattamento sul n. 56 della Storia del West (54 prima edizione. Testi e disegni di Gino D'Antonio. Joe Lansdale.
  11. Mi auguro sinceramente che tu stia solo scherzando
  12. Questo perché probabilmente l'hai guardato con una prospettiva errata. Il rapimento di Kit serve a più di una funzione narrativa. La meno importante è rafforzare la determinazione di Tex nell'inseguimento della Tigre Nera. Soprattutto, quel che è veramente importante è la costruzione del rapporto tra Kit e Daniel Silva in cui Kit agisce sostanzialmente da buona coscienza del ragazzo che non conosce realmente suo padre e prima che la storia finisca sarà , ne sono sicuro, costretto a fare una scelta. Per tutto l'albo Kit è tutt'altro che inerme e se la caverebbe benissimo da solo se la fuga non fosse oggettivamente impossibile. Il suo rapporto con la Tigre Nera è emblematico: Sumankan può anche avere un suo personale codice d'onore, ma è e rimane un cattivo. Non ci sarà redenzione per lui, Tex ed i pards non lo aiuteranno a riconquistare il suo trono , ma nemmeno staranno dalla parte di Van Gulik. Saranno 110 pagine molto interessanti mi sa .
  13. In genere chi fa certe osservazioni non ha la più pallida idea di come si costruisce una storia, di quali ne siano i tempi ed i ritmi. Io, forse, ce l'ho perché fin da ragazzino mi diletto a scrivere e può darsi che qualcosa abbia imparato. Mi ricordo di uno che una volta si è lamentato per quello che definiva finale affrettato e poi è saltato fuori che avrebbe voluto qualche pagina di saluti tra Tex, i pards e gli altri personaggi della stori.
  14. Bellissima storia nello stile del miglior Boselli. Mi ha fatto ridere e commuovere al tempo stesso Mi ha sorpreso trovare Cico sposato e con figli, ma la sorpresa è stata piacevole e pensandoci bene Pamina era la scelta migliore come moglie del Piccolo Uomo dal Grande Ventre. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati. Non è mancata nemmeno una bella rissa in stile fordiano scatenata da Arkansas Joe, decisamente un bel personaggio e spero lo si possa rivedere spesso prima della sua inevitabile fine cinque anni circa dopo il periodo in cui è ambientata questa storia. E veniamo a Zagor. Confesso che il vederlo mi ha provocato una struggente malinconia. Boselli lo ha caratterizzato in maniera ottimale: è ancora in gamba nonostante l'età, è ancora un idealista che non vuole smettere di combattere per un sogno che ormai non potrà più avverarsi. Il finale è amaro lo definirei nolittiano nello spirito quantomeno. L'ultima didascalia fa pensare che questa sia stata l'ultima impresa conosciuta di Zagor. A Lucca Giusfredi ha detto che il capitolo finale sarà molto particolari. Che sia l'incontro tra il Tex maturo ed uno Zagor ormai anziano a cui Boselli pensava già circa 25 anni fa? Sinceramente non mi dispiacerebbe.
  15. La pagina di anteprima che si è vista mostra un Kit decisamente energco secondo me.
  16. Hai dimenticato Donna Parker e Luz Drigo, la figlia di Lupe Velasco.
  17. Carlo Monni

    [Color Tex N. 24] Mesa Blanca e altre storie

    In realtà è semplice: 1) sono passati due giorni, tempo più che sufficiente. 2) In realtà, proprio come Nash, non si sono mai allontanati da Mesa Blanca. Non c'è bisogno che si mostri tutto quello che accade tra una scena e l'altra. In realtà è fermo a guardare le lapidi delle sue vittime. Sa che nessuno gli sparerà alla schiera e quindi può farlo.
  18. Impossibile: il giovane Baker era biondo e senza baffi mentre questo ha i capelli neri ed i baffi.
  19. Se ti riferisci al saloon di Pueblo Feliz quello è Sandy il cercatore d'oro comparso nella storia di Nolitta invece quello nel saloon di shadow è il tizio con cui si era battuto prima Scott e che Tex credeva morto Perché era morto come Ruby del resto. Se sei già morto cosa vuoi che sia una morte in più o in meno.
  20. Carlo Monni

    Gino D'Antonio

    Capito in questa discussione ed ecco che mi ritrovo a rispondere ad un post di tre anni fa . In effetti questa è stata l'unica vera condizione che Boselli pose a Berardi a suo tempo: che scrivesse la storia da solo. Se Calza o Mantero avessero voluto provare a scrivere Tex avrebbero potuto presentare un loro soggetto in proprio, per così dire Tornando a D'Antonio, nell'ormai lontana tarda primavera del 2006 assieme a Rossano Rossi accompagnai a Milano Civitelli che doveva fare le ultime revisioni all'albo n. 555, "Il killer misterioso" che sarebbe poi uscito a gennaio 2007. Per una fortunata coincidenza trovammo in redazione proprio D'Antonio. Sergio Bonelli ci invitò tutti a pranzo ed io mi ritrovai seduto alla destra di D'Antonio e di fronte a Bonelli e Canzio. In quell'occasione D'Antonio disse che scrivendo Tex si accorse di aver giudicato male il personaggio e che scriverlo gli piaceva. L'unico problema era il vincolo sulla lunghezza delle storie. Bonelli e Canzio replicarono quasi all'unisono: "Per lei non c'è". Allora D'Antonio chiese se poteva presentare dei soggetti. Fu divertente vedere sulle facce di Bonelli e Canzio l'espressione di chi pensa: e ce lo chiede pure ? Allora D'Antonio cominciò a chiedere se Tex era mai stato tra gli indiani della costa del Pacifico e se avesse mai incontrato Calamity Jane. A proposito di quest'ultima, Bonelli disse che a lui non piaceva molto vedere personaggi storici su Tex, ma che non poteva dirgli di no. Ce ne tornammo a casa tutti ringalluzziti dall'idea che D'Antonio avrebbe scritto Tex. Lo rividi a settembre a Città di Castello, ospite di Tiferno Comics, e lo vidi molto entusiasta. Mi disse che gli erano venuti in mente altri tre soggetti di cui uno sul conflitto tra Apache e Hopi. Sua figlia, che era con lui, sorrise e disse che purtroppo era molto pigro e non aveva ancora scritto niente. Lui promise che si sarebbe messo presto al lavoro. Purtroppo non potè farlo. Mi sono chiesto spesso che Tex avremmo letto se fosse riuscito a scrivere quelle storie. Uno che a me sarebbe sicuramente piaciuto è la mia risposta. Gran peccato che D'Antonio non abbia accettato la sfida già nel 1980 quando, finita la Storia del West, Sergio Bonelli glielo propose.
  21. Parliamo di una scorreria del 1865, massimo 1868.
  22. Basterebbero i riferimenti in sceneggiatura ad albi usciti tra l'agosto e l'ottobre 1966 a smentirlo. Tarquinio ha i ricordi confusi ma ha anche 98 anni.
  23. Ha la lunghezza giusta per Le Grandi Storie e prima o poi ci finirà .
  24. Deduzione errata, te lo dice uno che le strisce le ha comprate fino alla fine. Al termine di ogni albo c'era sempre una colonnina con il prossimamente. Se nell'ultima parte manca è perché qualcuno ossia Sergio Bonelli ì, l'unico che avrebbe potuto prendere questa decisione gli ha detto che non era più necessario lasciare quello spazio perché non più necessario. Notare che sia all'inizio che alla fine di ogni sequenza GLB scrive rispettivamente un breve riassunto dell'albo precedente ed un breve teaser, diciamo così, di quello successivo poi lascia uno spazio per il titolo perché lui non sa quale sarà. Il titolo del singoli albi non è una decisione che spetta a lui, ma alla redazione, ossia a suo figlio Da quello che si vede, però,, direi che l'ultimo lo ha suggerito lui.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.