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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Ma l'idea nuova c'è: il ranch gestito da gente di colore, ex carcerati, Apache etc. Si può discutere sulla realizzazione caso mai. A me non è dispiaciuta se si tiene conto che è stata realizzata con una necessaria velocità, perché nel caso non lo sapeste, la storia che avrebbe dovuto esserci, di Cajelli/Faraci & Vannini non era pronta perché Luca vannini la primavera scorsa aveva consegnato solo 20 pagine ed altre 20/25 negli ultimi mesi.. C'era necessità di una storia di 78 pagine e sei mesi circa per realizzarla. Questo non scusa un'eventuale storia brutta ma aiuta a comprendere.
  2. Immagino che aspetteranno di avere materiale sufficiente per almeno una dozzina di uscite o più.
  3. Sei tu che mi hai frainteso. Quel che volevo dire è che su internet trovi le informazioni grezze e sparse. Un articolo dà loro forma e le mette insieme fornendole all'utente, Certo che su internet avresti trovato informazioni su Jolanda, la figlia del Corsaro Nero o su Korak o magari anche sul figlio di Kinowa, ma le avresti trovate tutte insieme in un articolo apposito? Io dico di no. Quanto a quel che dici sui motivi dell'acquisto del Magazine, sappi che io prima leggo tutti gli articoli e solo dopo i fumetti. Una pubblicazione simile ha senso solo se gli articoli ci sono, poi è ovvio che devono essere fatti bene. Sul precursore ovvero l'Almanacco del Mistero, almeno nei primi numeri, la parte redazionale approntata da Castelli era decisamente il motivo dell'acquisto. La storia a fumetti era ed è un bonus, una sorta di regalo agli acquirenti: "Vi offriamo tutto questo ed in più una storia inedita (ora due)". Questa è la filosofia e non l'opposto. Per le storie pure e semplici ci sono altre sedi.
  4. Aggiungo che è vero che su Internet potete trovare informazioni su qualunque argomento, ma ci trovereste anche l'articolo sui figli degli eroi corredato da quelle illustrazioni? Non credo. Gli articoli valgono non per le informazioni che contengono ma per il modo con cui sono scritti e dette informazioni sono organizzate, lo stile, la prosa etc. Seguendo il ragionamento di chi li ritiene inutili e portandolo alle estreme conseguenze, allora bisognerebbe smettere di pubblicare i giornali, le riviste, i libri di saggistica di qualunque argomento perché tanto le relative notizie si trovano su internet.
  5. Il 17 gennaio, ovvero poco dopo il suo completamento.
  6. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    I Cestaro li vedremo nel 2019, e la teeza parte disegnata da Civitelli nel 2021.
  7. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Ti dico solo una cosa: le cose cambiano e si evolvono. I finali simili sono tipici di Boselli indipendentemente dalla serie. Abituatici. P.S. Avevo avvertito Boselli che, nel caso il finale fosse stato come lo immaginavo io, qualcuno avrebbe storto il naso ma non immaginavo che saresti stato tu..
  8. Non è rimasto nascosto. L'hanno fatto vedere sulla pagina Facebook ufficiale con tanto di concorso "Riconosci i personaggi".
  9. Non sono tantissime ma ci sono. Per esempio: "L'implacabile" e "Fuochi nella notte "
  10. Faccio anche notare, così per amor di curiosità, che la faccia di Ken Willer Biglia deve averla presa dal Maxi di Boselli & Del Vecchio perché non si era mai vista prima . Ne "Il passato di Tex" si vedono solo le sue gambe e lui è già morto.
  11. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Avresti anche ragione se l'uso di continuity nel senso di coerenza degli eventi di una serie non avesse ormai preso piede nel gergo degli appassionati e degli addetti i lavori. Non si può che prenderne atto.
  12. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Aggiungo che le storie non seguono i quattro pards 24 su 24. Tra una storia e l'altra avvengono delle cose che poi apprendiamo solo a posteriori. Ad esempio: non abbiamo mai visto Kit Willer scrivere a Donna Parker ma in "Giovani assassini" abbiamo appreso che lo fa, è una contraddizione anche questa? Lo stesso col vero nome di Yama, i pards lo avranno appreso in qualche modo ma come non è davvero importante per la narrazione.
  13. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Ma infatti. Tex e soci si saranno informati ed avranno scoperto il vero nome di Yama. In fondo sapevano quello di Mefisto e che Yama era suo figlio, non è che gli ci volesse un gran lavoro investigativo per scoprirlo. Non è necessario spiegare tutto per filo e per segno. In certi casi basta usare la logica.
  14. Carlo Monni

    Aldo Capitanio

    Esiste solo una decina di tavole abbozzate a matita a quanto ne so.
  15. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Ti rispondo io: non si è inventato nulla.
  16. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Concordo che sia un'ottima storia. Boselli ha riportato il figlio di Mefisto al livello che gli compete. Certo, ha perso, ma nonostante tutto non per suo demerito, non completamente almeno, ma per l'avversa fortuna. Chi non vuole spoiler si fermi qui. Se fosse stato più accorto nell'organizzare il sacrifico di Shakti, prevedendo, ad esempio, la reazione di suo fratello, non avrebbe suscitato la collera del Principe delle Tenebre ed avrebbe vinto. Quanto al finale, ebbene, ci sono andato molto vicino. Sono qualche gradino sotto Sherlock Holmes ma non me la sono cavata poi tanto male con le deduzioni no? Una chicca: avete notato sulla scrivania di Mefisto (chissà cosa stava scrivendo?) oltre al teschio il ritratto di sua sorella?
  17. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Esatto! Potrei già risponderti, ma non voglio fare ancora spoiler. Voglio comunque ripetere che la mia è una deduzione basata esclusivamente su quella tavola. Anche se avrei potuto, mi sono rifiutato categoricamente di leggere in anticipo il finale ed ho proibito a chi sapeva di farmi anche il minimo accenno. Se è stata una deduzione corretta oppure no, lo saprete leggendo.
  18. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Finché sono ancora in tempo, voglio sbilanciarmi sul finale: secondo me Yama impazzirà e sarà rinchiuso in un manicomio. Nell'ultima pagina il lettore (ma non Tex) scoprirà che il direttore del manicomio in realtà è Mefisto. Domani forse saprò se ci ho azzeccato, ci sono andato vicino o se ho preso una cantonata colossale.
  19. Carlo Monni

    Galleria Di Maurizio Dotti

    Non so cosa centrerà Castle, forse qualche bersaglio, ma sospetto che c'entrerà con l'evasione del Maestro.
  20. Carlo Monni

    Galleria Di Maurizio Dotti

    E quindi quella potrebbe essere proprio l'occasione per l'incontro con Buffalo Bill
  21. Carlo Monni

    Galleria Di Maurizio Dotti

    Il che mi fa sospettare che in "Manhattan" oltre a Pat Mac Ryan ci saranno anche Buffalo Bill e il suo editore Ned Buntline.
  22. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    Ti rispondo con un'altra domanda: secondo te Boselli si sarebbe dato tanto da fare per riportare Yama agli antichi fasti solo per ammazzarlo nel finale?
  23. Carlo Monni

    Villa dopo Galep

    Perché all'interno del parco disegnatori di allora (che per i più distratti ricordo che comprendeva oltre Galep: Letteri, Ticci, Fusco, Monti, Civitelli , Villa e Marcello) solo lui e Ticci erano quelli più adatti a fare i copertinisti secondo il parere di Sergio Bonelli e Decio Canzio. Si dice che Villa la spuntò perché essendo di Como era più facile tenere i contatti con lui ma non so se sia vero
  24. Carlo Monni

    [673/675] Il segno di Yama

    A me fa pensare che l'immaginazione di qualcuno galoppi troppo.
  25. Carlo Monni

    Quale Futuro Per Mefisto ?

    Ahem, ti devo ricordare che all'epoca dei suoi primi scontri con Mefisto Tex o non conosceva o conosceva superficialmente El Morisco e mn che meno sapeva che fosse anche un esperto di magia, cosa venuta fuori alla sua terza o quarta apparizione. Si può anche logicamente presumere che all'epoca GLB non prevedesse minimamente di riprendere il curandero di Pilares, almeno finché non gli venne in mente la storia intitolata, appunto, "El Morisco." In più, nella terza di Yama, "L'ombra di Mefisto" El Morisco c'è eccome e recita un ruolo relativamente importante.
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