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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 33] Laramie County

    Quando ha disegnato questa storia Diso aveva probabilmente 84 o 85 e devo dire che ha fatto un buon lavoro. Io sono di quelli che non apprezzano Diso su Tex ma, nonostante questo e nonostante il fatto che sia contento che non disegni più Tex, non posso che onestamente ammettere che qui non se l'è cavata male e ci sono alcune vignette, diciamo così, panoramiche che sono decisamente belle. Se vi interessa saperlo, al momento Diso, alla bella età di 91 anni, è impegnato nientemeno che su una sceneggiatura di Mister No scritta da, udite udite, Guido Nolitta ritrovata di recente, scritta ancora a mano e pure di difficile decifrazione, così dice lui. Fonte: lo stesso Diso.
  2. Vatti a fidare degli storici... Inventate ma non da Gianni Bono.
  3. Resoconto che non solo mi ha strappato più di una risata ma mi anche informato del fatto che all'inizio Bonelli ha lavorato su Occhio Cupo e Tex sostanzialmente gratis, cosa che gli fa onore. Ma vogliamo parlare di quando racconta del suo incontro poco dopo la fine della guerra, credo per conto dell'editore De Leo, con Lina Buffolente e di cosa l'avesse colpito di più di quella allora giovane disegnatrice?
  4. Non nel 1949. Per l'Audace scriveva solo Tex, la Pattuglia dei Senza Paura e forse Furio. Non so esattamente cosa facesse per altri editori. All'epoca, però, la redazione era sostanzialmente composta da tre persone al massimo: Tea, la sua segretaria ed il diciassettenne Sergio che faceva da fattorino dopo la scuola. Situazione assolutamente imparagonabile a quella degli anni 70 e men che meno a quella attuale.
  5. Carlo Monni

    [Tex Willer N.58/60] Raza il Comanchero

    Da quello che mi raccontò Civitelli all'epoca in cui stava disegnando l'albo, i frati sarebbero stati imposti da Sergio Bonelli che per qualche sua fisima non voleva le suore. Così gli aveva detto Nizzi,
  6. Carlo Monni

    [Tex Willer N.58/60] Raza il Comanchero

    Casomai il contrario. La Lilyth che vediamo ti sembra avere meno di 11 anni?
  7. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 33] Laramie County

    Mai sentito dire: talis pater talis filius? Kit ha imparato dal padre. Che c'è di strano? Appunto. Ti sei risposto da solo. A me sembra una risposta tipicamente da figlio. Di nuovo pregiudizio sfavorevole. Io capisco il tuo punto di vista ma tu devi capire che solo GLB scriveva come GLB e la sua ultima storia è stata pubblicata 33 anni fa (non si può contare, per ovvi motivi, quella in uscita a novembre). Ogni sceneggiatore ha il suo stile, la sua visione delle cose. Quello che ti manca non lo potrai mai più avere, rassegnati. Cerca di giudicare gli sceneggiatori attuali per quello che sono non per quello che tu vorresti che fossero.
  8. Carlo Monni

    Sondaggio su Tex (4)

    Da qualche parte che si chiama Fumetti70 o qualcosa di simile immagino, ovvero Comix Archive sotto, non troppo, mentite spoglie.
  9. Dissento almeno per due terzi. Io non ho preclusioni nei confronti dei ritorni ma devono avere un loro senso e per quanto mi riguarda sia Mah Shai che Esmeralda hanno esaurito ogni potenzialità. Mitla è tutto un altro discorso invece.
  10. Carlo Monni

    Sondaggio su Tex (4)

    Ora hai solleticato la mia curiosità. Peccato perché non mi dispiacerebbe rivedere Tex in stile Gilas.
  11. Ottima disamina su cui mi sento di concordare al 100%.
  12. Questo hai scritto. In seguito hai parlato di distribuzione, ma solo in seguito. Essere il distributore non vuol dire essere l'editore, mi sembra chiaro
  13. Guarda bene la prima striscia della pagina di sceneggiatura, seconda vignetta in , basso a a destra: GLB scrive "Jim Walcott (visto sull'albo n.70) getta anche lui rami." Lo sai chi è Jim Walcott? Il trafficante d'armi che vende fucili a Sagua in "Pueblo Bonito" ecco chi è. Certo, nella versione di Tarquinio può somigliare a Walcott come disegnato da Galep solo perché ha i baffi ed indossa vestiti uguali , ma non sottilizziamo. Ancora... seconda striscia, seconda vignetta. Walcott dice: "In questo tratto della Riserva Navajo vivono solo i quattro gatti rimasti fedeli a Cervo Nero". Insomma, questa storia è una sorta di seguito di "Pueblo Bonito".
  14. Perché mai dovrebbe essere Mondadori? Rifletti. Innanzitutto c'è il logo in copertina e ti do una dritta per il futuro, il codice ISBN,che è il codice internazionale di catalogazione dei libri porta il n.. 6961 obvero il codice identificativo della SBE in libreria.
  15. Ha senso questo? Davvero? Mi sembra davvero di essermi svegliato da una ibernazione. Cosa serve scrivere un seguito che però non serve aver letto l'antefatto? Io non capisco! Avevo 11 anni ancora da compiere quando ho letto "El Morisco" e non avevo mai visto prima il personaggio che dà il titolo alla storia , avrei letto "Il tesoro del tempio" solo l'anno dopo ma non ho avuto difficoltà a seguire la storia. Idem per "New Orleans" letto prima di "Sabbie mobili "
  16. Fino ad oggi nemmeno sapevamo dell'esistenza di un seguito ed ora pretenderesti che sapessimo come sarà pubblicato? Non esageriamo. Ammesso che sia un seguito riconoscibile come tale. Se Boselli si è limitato a prendere un personaggio o qualcos'altro di quella storia senza legarlo direttamente ad essa , non ci sarà bisogno di averla letta.
  17. Non andando oltre il periodo in cui questa storia è stata concepita ed escludendo Mefisto, mi vengono in mente: la seconda storia dei Figli del Bisonte Bianco, "New Orleans" che riprende concetti della storia dell'Asso di Picche. Andando un po' più avanti abbiamo "El Morisco" che si riallaccia agli eventi de "Il tesoro del tempio". "Chinatown" che riprende personaggi e concetti de "Il sicario". Il tutto senza cattivi rimasti vivi per potersi vendicare. E se andiamo avanti troviamo altri casi di seguiti di sue storie scritti da GLB.
  18. Lo standard dell'epoca era tre o quattro albi a striscia. Si arriverebbe ad un massimo di 106 pagine e due strisce di oggi, ma per contenere il tutto in 196 pagine (numero che presumo comprenda anche le quattro di copertina , visto che 196 non è divisibile per 16 ma 192 si), è più probabile che siano 80, altrettante di sceneggiatura e si arriva a 160, ne avanzano 32 per redazionali e tutto il resto .
  19. Ma dove l'hai letto questo ? A me non risulta. Quello che mi risulta è che ci sarà un seguito scritto da Boselli e disegnato da Torricelli. Un seguito, non un completamento. Semplice; la sceneggiatura è completa, la storia è completa e Boselli ne ha scritto il seguito Il seguito non è il completamento di una vecchia storia, è una nuova. Sapete cose diverse? Ditemi dove e come le avete sapute ma se sono solo vostre supposizioni , non hanno alcun valore finché non saranno supportate da fatti.
  20. Acc Hanno diminuito. Male Segno che le cose non vanno benissimo.
  21. Carlo Monni

    Tex Classic

    Wikipedia sbaglia: gli albi striscia a partire dalla Serie Nebraska avevano 80 pagine non 59.
  22. Si continua 2) La sua attività di sceneggiatore è cosa diversa da quella di supervisore ed è pagata a parte, non è compresa nel suo stipendio di curatore. Qualche anno fa Roberto Recchioni ha rivelato che il compenso minimo di uno sceneggiatore che lavora per la SBE è di 44 euro lordi a tavola, che c'è un gruppo ristretto che ne prende 80 e ce ne sono 3 che ne prendono 100, Ho sempre pensato che Boselli fosse uno dei tre, 3) non si va mai in pensione da scrittore a meno che ad andare in pensione non sia, diciamo così, il cervello. Se davvero andrà in pensione da curatore Boselli avrà addirittura più tempo per scrivere. Non in invidio comunque chi lo sostituirà come curatore e avrà l'onere di supervisionare le sue storie. Se avessi potuto leggere per intero quello che stavo scrivendo e che mi si è cancellato misteriosamente, ti sresti reso conto che l'avevo colta, ma ahimè è andata come è andata. il testo che vedi sopra è una versione ristretta dovuta al fatto che avevo fretta di risponderti. In ogni caso, bella l'immagine del Bos sulle rive del Lago di Como.
  23. Come spesso ti capita, hai probabilmente le idee un tantino confuse su come lavora uno sceneggiatore professionista, vediamo se riesco a chiarirtele. 1) Boselli non scrive in un polveroso ufficio ma nel suo studio personale fuori dall'orario d'ufficio che per lui termina alle 12 e 30 visto che è sostanzialmente part time almeno come orario di presenza. In realtà, credo che continui anche da casa. Talvolta riesce scrivere anche in ufficio ma di solito i suoi doveri di supervisore glielo impediscono. EDIT: Non so cosa sia successo . Mi è partita parte del messaggio mentre lo stavo ancora scrivendo. OK. Continuo
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