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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Aggiungo inoltre che nella sua quasi settantennale carriera editoriale Tex ha spesso lasciato liberi banditi che avevano tentato di ucciderlo o se non l’ha fatto subito, glielo ha promesso in seguito alla loro testimonianza contro il loro boss. Accade lo stesso anche nell’ultima storia di G.L. Bonelli, “IL medaglione spagnolo”, dove Tex lascia andare i tre messicani che avevano rapito la ragazza Papago e commette perfino un errore di valutazione perché i tre in seguito uccidono un ranchero ed i suoi uomini. Certi puristi texiani diranno sicuramente che ciò era dovuto alle pessime condizioni di salute di GLB o che in realtà la storia non è sua pur di giustificare il fatto che Tex sbaglia, pretendendo di saperne su Tex più del suo creatore ma questo non m’interessa. Un caso emblematico risale addirittura al 1960 nella storia “Il sicario” Min Li viene convinta da Wang il Drago Nero che Tex ha ucciso suo fratello per odio razziale verso i Cinesi (in realtà Tex, o uno dei suoi pards, lo ha fatto perché il suddetto Cinese aveva tentato di ucciderlo). La ragazza viene persuasa a tentare di uccidere Tex con un pugnale avvelenato ma per errore colpisce lo Sceriffo Mac Fergus e uccide lui. È un classico ed evidente caso di omicidio volontario, il movente della vendetta non è una scusante e l’errore di persona del tutto indifferente. Omicidio era ed omicidio rimaneva. Se Tex fosse il poliziotto, lo sbirro, che qualcuno ritiene che sia o debba essere, avrebbe dovuto arrestarla e farla processare e invece chiude tutti e due gli occhi e la lascia libera e lei lo ripaga, dopo aver capito di essere stata ingannata, dicendogli tutto ciò che sa sul Drago Nero. Tex prende la legge nelle sue mani ma alla fine compie un atto forse non del tutto legale ma sostanzialmente giusto.
  2. Che c'entra l'etimologia? Sbirro ormai è termine solo negativo. E Tex, ribadisco, per alcuni lettori giustizialisti, dovrebbe appilcare sempre la legge e comminare punizioni con precisione e bilancino. Il tale ha fatto questo l'altro un po' meno... Quello va acchiappato perchè ha commesso un "reato"... Ma no! Ma non è così, Non è mai stato così in GL Bonelli. Tex vuole raddrizzare i torti e fare giustizia, non PUNIRE. Non è, appunto, uno sbirro nè un giustizialista. E' un giusto, e come tale spesso indulgente. Da avvocato non posso che essere d'accordo. Inoltre non provate a chiamare sbirri i miei amici e conoscenti della Polizia e dei Carabinieri. Vi assicuro che la prenderebbero veramente male.
  3. Con gli anni ho finito per accettare questa ricostruzione. In un vecchio topic, peraltro, facevo questa analisi: In ogni caso, come dici, Andy era un personaggio tragico. Tragico nel senso di personaggio da tragedia come quelli delle tragedie greche o shakespeariane il cui destino è ineluttabile. A ben vedere le prime due storie di Tex scritte da Nolitta hanno entrambe il respiro della tragedia. Sia Andy Wilson che El Muerto sdno personaggi tragici anche se in modo diverso. Andy è un agnello sacrificale mentre El Muerto è consumato dal demone della vendetta che lo rende , come dicono gli anglosassoni "larger than life" Quali che fossero le reali convinzioni di Tex e quali che siano le tue, alla fine ciò che lui dice, e che per me è pienamente condivisibile, è che, colpevole o innocente che fosse, Andy non meritava di morire com'è morto. Con tutto il rispetto per Francesco Bosco e per te, io leggendo quell'albo rimasi favorevolmente colpito proprio dal cambio di registro e di atmosfera. . Capii subito che era di Nolitta e la novità mi piacque perché mi permetteva di vedere sfumature di Tex inedite ed interessanti. Lontano dal Tex classico? Per fortuna,dico. C'è gente che confonde la forma con la sostanza e si accontenta di veder rispettati certi canoni formali come se esistesse un unico modo stilisticamente parlando , di scrivere Tex. Io ho sempre pensato che la sostanza prevalga sulla forma e se i personaggi sono rispettati e caratterizzati come si deve che la storia sia narrata in terza persona o in prima, che ci siano le didascalie o manchino del tutto, francamente non mi è mai importato. Considero "Caccia all'uomo" una delle più belle storie di Tex di sempre. Di Tex ho detto, perché io lì Tex ce l'ho visto eccome.
  4. Pur andando palesemente OT, permettimi, caro Ymalpas, di contestare la tua lettura di "Caccia all'uomo". Da dove ti viene la certezza così incrollabile che Andy Wilson fosse colpevole del'omicidio a lui attribuito? In nessun punto della storia ciò viene affermato con sicurezza assoluta. Tutto ciò che sappiamo è che c'è un mandato contro Andy Wilson emesso dalle autorità giudiziarie di Amarillo, che è la stessa cosa che capita anche a Jeff Cartland. Per quello che ne sappiamo, Andy Wilson potrebbe essere stato incastrato o aver commesso l'omicidio in stato di legittima difesa. La cosa non viene mai chiarita. Lo stesso Tex alla fine dice di non sapere se era davvero colpevole del delitto attribuitogli ma di essere certo che fosse un uomo migliore di chi l'aveva giustiziato. In realtà, in quella storia a Nolitta non interessava narrare dell'innocenza o colpevolezza di Andy.L'omicidio di cui è accusato è un mero pretesto per narrare altro: la paura di invecchiare dell'anziano sceriffo, i sentimenti del ragazzo braccato 8di cui tutti costantemente dicono solo bene e che potrebbe fuggire e lasciare Tex a morire ma decide di tornare indietro ed aiutarlo sapendo bene che questo significa finire in carcere e sulla forca. Non certo un comportamento da scafato e marcio assassino come sembri descriverlo tu), il fatto che l'avere una stella non fa di te automaticamente uno dei buoni come nel caso dei tirapiedi del Giudice Maddox. Quello che voleva narrare Nolitta è proprio quest'ambiguità per cui alla fine il fuorilegge è migliore di chi dovrebbe servire la Giustizia come il Giudice Maddox ne tradisce il vero spirito,. Questa è la vera chiave di lettura di quella bellissima storia, chiave di lettura che non poteva applicarsi alla storia di Jeff Cartland che non poteva che finire com'è finita. Andy Wilson era un personaggio tragico, Jeff Cartland no.
  5. Ma sei realmente convinto che trasformare Tex in un clone di Zagor renda la storia migliore? C'è poco da fare: c'è gente che è davvero convinta che se una storia ha un finale amaro è, solo per questo motivo, migliore di una con l'happy end. Portando alle estreme conseguenze questo ragionamento, una storia drammatica sarebbe sempre di per se stessa superiore ad una commedia o ad una storia comica. Mi pare che la letteratura e la cinematografia offrano ampie prove di quanto ciò sarebbe sbagliato. La mia posizione personale per ciò che riguarda le storie d'avventura è intermedia.: ci sono storie per cui l''happy end è adeguato o necessario ed altre in cui, invece lo è il finale amaro. Non si può stabilirlo a prescindere e di certo non spetta ai lettori.
  6. Onestamente, io questa ossessione per il cosiddetto finale drammatico non la capisco. Idem il volere tacciare di buonista il finale dove tutto va a pòosto. Tex è l'eroe della serie e suo compito è vincere. Ogni tanto ci può stare un finale amaro, ma se tutti i finali fossero così, Tex sarebbe un eroe perdente alla Mister No o Ken Parker (e nemmeno Ken Parker perdeva sempre, anzi) e tradirebbe la sua stessa essenza. Quanto alla ragazzina, che a qualcuno il suo inserimento è parso dolciastro, al sottoscritto è ha ricordato certi film degli anni 40 e 50 che sono da sempre un riferimentoi di Boselli. Ci si vuol lamentare che la comunità di Mennoniti pacifisti crede subito all'innocenza di Jeff, ma anche qui siamo nella classicità più pura. In campo western consiglio di vedere "L'ultima conquista", film del 1947 con John Wayne e Gail Russell in cui un pistolero ferito viene accolto da una famiglia di quaccheri che non discute il suo passato e si innamora della ragazza che lo accudisce per cambiare, infine, vita.
  7. Te ne scordi diverse. Se escludiamo le storie che duravano anche meno di un albo (e ce ne sono parecchie. specie nei primi tempi), abbiamo: Il n. 323, "La città corrotta" di G.L. Bonelli & Civitelli, il. 364, "Il medaglione spagnolo" di Bonelli & Letteri, il n. 493, "La Morte Nera" di Nizzi & Civitelli, il n. 575, "Sul sentiero dei ricordi" sempre di Nizzi & Civitelli, il n. 603, "Faccia di Cuoio", di Boselli & Torricelli. Insomma, non è una cosa così unica.
  8. Carlo Monni

    [662/663] Carovana di Audaci

    A dire il vero, domenica a Lucca, Villa ha spiegato che è lui a decidere il soggetto della copertina sulla base del contenuto dell'albo le cui pagine gli vengono consegnate (in copia, ovviamente) interamente ed a sottoporre poi tre diversi bozzetti all'approvazione di Boselli. La scelta di usare una scena all'ìinterno della storia era stata di Sergio Bonelli e lui prosegue su quella via con una importante precisazione: se all'interno dell'albo non c'è una scena per lui soddisfacente che abbia attinenza col titolo, lui ne compone una, come è accaduto con "La chiesa sulla collina" dove la scena di copertina nell'albo non c'è. o come con "Appuntamento con la vendetta". Questo tipo di copertine saranno più frequenti in futuro ma non le copertine "generiche", come le chiama lui. Un richiamo al titolo e/o al contenuto ci sarà sempre.
  9. Carlo Monni

    [662/663] Carovana di Audaci

    Stavolta concordo in pieno con te.
  10. Carlo Monni

    [662/663] Carovana di Audaci

    La cosa buffa è che questa è la seconda storia che Faraci ha scritto con il quartetto al completo. La prima è "Sangue misto" disegnata da Andrea Venturi, che ci metterà ancora un annetto prima di finirla.
  11. Carlo Monni

    [662/663] Carovana di Audaci

    Che ovviamente non poteva essere usato dal momento che era già stato il titolo del n. 98. Concordo. Parla per te. Per me sono stati tre albi di Tex semplicemente strepitosi. Io rispetto i tuoi gusti, ma se puoi evita di parlare come se la tua opinione fosse un dato oggettivo. Piuttosto, dopo che Boselli va ripetendo da mesi, compreso all'incontro di Lucca di domenica scorsa. che il soggetto è di Luca Barbieri, ecco che vedo scritto: Soggetto e sceneggiatura di Tito Faraci". Una svista di chi ha fatto l'anteprima ma sull'albo saranno indicati i credits appropriati o si prospetta un altro errore come con l'ultimo Maxi? Vedremo.
  12. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Non è ancora stato deciso ufficialmente, ma io scommetto su un solo nome.
  13. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Non mi dispiacerebbe, in effetti. Veramente, con l'eccezione del ritorno di Mefisto disegnato dai Cestaro, mi risulta che tutte le storie che Boselli sta scrivendo per la serie regolare siano più lunghe di due albi, senza contare che sta proprio scrivendo anche un Maxi "lungo". Ma se sulla serie regolare non è difficile programmare una storia da tre albi perché mentre la stessa è in lavorazione ce ne sono comunque altre che possono coprire la produzione nell'attesa. Col Maxi è diverso, perché, se non ci sono storie pronte, non è facile, per non dire che è impossibile, prepararne una in un anno. Il Maxi con due storie è stato un inevitabile compromesso. Che pare quello che avrebbe intenzione di fare Boselli con le storie del ritorno di Mefisto.
  14. Infatti sei sempre il solito. Ma con te direi piuttosto: il lupo perde il pelo ma non il vizio.
  15. Stefano Andreucci ha sempre colorato il suo Tex del passato con la camicia a frange arancione proprio come omaggio alle prime copertine delle srisce e so che vorrebbe l'autorizzazione a colorarla così nella copertina del suo Texone. Personalmente ho sempre pensato che il rosso piuttosto che il giallo si addicesse meglio al look che Tex aveva ne "Il passato di Tex". Mi par di capire che anche Boselli apprezzi queste varianti. Se è così, ricordi ai piani alti della SBE che la camicia gialla non è un dogma.
  16. E chi ti dice che sia il suo primo amore? Io ho i miei dubbi al riguardo. Secondo me il suo primo amore ha un pipistrello disegnato sul petto del suo costume.
  17. Non desidero contestare il tuo giudizio anche se non lo condivido, ma ti faccio notare che Tex non fa l'avvocato difensore bensì il Pubblico Ministero, cioè l'accusa, giusto per amor di precisione.
  18. Carlo Monni

    La figlia di Satania!

    Boselli e chi altri se no? Sarei d'accordo con te, ma raramente con Boselli le cattive lo sono fino in fondo.
  19. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Falla tu attenzione, piuttosto. Nel tuo post precedente hai scritto: Al che io (e Borden subito dopo) ho risposto: La mia risposta era diretta a quella tua specifica affermazione. Non provare a girare le carte in tavola, non funziona. Quanto al secondo personaggio misterioso, certo che era il Drago. Al momento credevo possibile che esistesse veramente pur scettico al riguardo. Mica sono infallibile come certa gente crede di essere.
  20. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Mmmhhh ... probabile che hai ragione ma essendo stato spiegato che è il capo di una setta e risiede in Cina non c'era da aspettarsi di trovarlo in America a comandare i 3 cinesi quindi non mi aspetto di scoprire la suà identità segreta, piuttosto si scopre l'inganno di Thunder che non so come si è finto il " Drago " ( si sarà vestito con un costume tipico ? ). Temo che davvero tu non abbia capito: nessuno si è finto il Drago. Semplicemente Ho Wang ha trasmesso gli ordini a Meifeng e al giovane cuoco LIn Chao dicendo loro che provenivano da Drago e identificandosi come suo emissario grazie ad un medaglione col suo sigillo in suo possesso e probabilmente fasullo. Non c'è nessun Drago, insomma.
  21. Carlo Monni

    La figlia di Satania!

    Questo taglia la testa al toro: Benevento è adattissimo a questa storia,
  22. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Ma quale setta orientale: sono tre cinesi in tutto, di cui uno è uno stupidotto infatuato che crede ciecamente a tutto quello che g,li dicono, una è una schiava che fa quello che le dicono di fare per paura e il terzo è il vero criminale. Si sono inventati il Drago per intimorire il cuoco. O meglio non se lo sono inventato perché un Drago sembra esistere: il grande capo di tutte le Tong, che vive in un impenetrabile castello nel cuore della Cina e sa tutto e vede tutto tramite i suoi emissari, figura quasi mitica che da come la tratteggia Boselli sembra chiaramente ispirata a Fu Manchu e che se esiste davvero neanche sa che esistono anche Tex Willer e i suoi amici, figuriamoci volerli morti. Thunder non è il capo di alcuna setta orientale, perché la setta semplicemente non esiste.
  23. Carlo Monni

    La figlia di Satania!

    Io detesto buttare acqua sul fuoco delle tue speranze ma quello di Satania non è un ritorno a cui Boselli pensa. Per lui Cora è morta nella caduta ed è per questo che ha pensato di tirar fuori la figlia. Non farti trarre in inganno dalla struttura degli albi a striscia che per forza di cose dovevano essere sintetici. Per quanto ne sappiamo,. Tex e Carson sono scesi a recuperare il corpo e dargli pietosa sepoltura e comunque, da quel che ricordo di quell'altopiano , non c'erano fiumi o cespugli ad attutire la caduta. I ritorni a cui Boselli si riferiva sono altri, credimi.
  24. Carlo Monni

    La figlia di Satania!

    Per i motivi da me citati prima, tendo ad escludere nel modo più assoluto perfino il dubbio che la figlia di Satania possa essere anche figlia di Tex o Carson. Del resto, è ovvio che anche Borden la considera morta nel salto nel vuoto o avrebbe fatto tornare lei e non creato una figlia. Niente figlia di Tex, quindi. Diverso sarebbe il discorso se si scoprisse che Lupe ha avuto una figlia e questa avesse l'età giusta (cioè un anno circa più di Kit Willer), in quel caso il dubbio mi verrebbe, lo confesso. Idem per eventuale prole di Tesah e Marie Gold.. Conoscendo le atitudini di Boselli, l'intreccio sarà di stampo feuilletonesco e giocherà con la rivisitazione degli elementi della storia originale: la banda criminale, il capo mascherato che potrebbe essere la figlia di Satania o magari lei è innocente e tutti la credono colpevole. Boselli è bravo nel creare dark ladies ambigue anche se è raro che siano cattive sino in fondo e spesso tendono a redimersi. Sarebbe un peccato, però, perché un'antagonista donna ricorrente non mi dispiacerebbe.
  25. "Romanzi a Fumetti" è a la dizione corretta non "Romanzo d'autore"
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