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paco ordonez

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Tutto il contenuto pubblicato da paco ordonez

  1. paco ordonez

    Lo Staff Dei Disegnatori

    Il fatto, Carlo, è che tu ragioni da persona che è molto più interna alla SBE del lettore medio. E magari Danubio o Torti li conosci, o almeno li hai visti in carne e ossa. Ci sta, insomma, che tu ti ponga il problema della sussistenza economica di questi disegnatori. Però permetti a me - che non li conosco, che sono un semplice lettore, e che magari ho a mia volta problemi economici per cui nessuno mi fa da benefattore - di non interessarmene. Quel che interessa a me è che il mio fumetto preferito abbia bei disegni.
  2. paco ordonez

    Lo Staff Dei Disegnatori

    Scusa Carlo, ma lasciami dire che io, in quanto lettore, non sono affatto tenuto a sapere - o anche solo ad interessarmi - alle faccende economiche dei disegnatori di Tex! Per cui rivendico il diritto di dire che, a mio parere, Danubio non dovrebbe stare nello staff di Tex, come (e anche di più) non ci dovrebbe stare Torti. Ci sono tante altre serie della Sbe, peraltro, ma se anche questo non dovesse bastare alla loro sussistenza, io, che ragiono da semplice lettore, non posso farci niente.
  3. Con tutto il rispetto per Diablero e le sue indubbie capacità dialettiche, a me l'idea di discutere di un fumetto con uno che pensa di avere verità oggettive e insindacabili fa un po' cascare le palle, ed è ovvio che in questo modo una discussione non possa esserci. Per cui mi limito a dire che, a mio gusto (in quanto tale tanto soggettivo quanto per me insindacabile) diverse storie del Nizzi post 400 sono tra le sue migliori in assoluto: cito almeno "L'uomo senza passato", "Yucatan", "L'ultima frontiera", "Le colline dei Sioux". Ciò non toglie nulla al calo evidente del post-500, e al fatto che alcune storie siano davvero pessime (quella di Usaki, per dire, roba imbarazzante e impubblicabile).
  4. paco ordonez

    Il prezzo degli albi di Tex

    Mi tocca dare pienamente ragione a Boselli, e chi lavora nelle scuole - anche nei licei -, o ha qualche congiunto che ci lavora, lo sa molto bene. Ed è purtroppo noto che si tratta di una situazione che sta portando a generazioni che hanno difficoltà anche a leggere un semplice articolo di giornale - figuriamoci Tex.
  5. paco ordonez

    Il prezzo degli albi di Tex

    ehm, ti ricordo che Sergio Bonelli lo hai tirato in ballo tu per primo e, potrei aggiungere, proprio "per avvalorare un pensiero che dovrebbe essere tuo e tuo soltanto". Detto questo smetto di giocare, tanto il mio pensiero credo di averlo chiarito.
  6. paco ordonez

    Il prezzo degli albi di Tex

    Sono d'accordo sul fatto che Sergio Bonelli non vada tirato in ballo in ogni occasione. Resta il fatto che ci sono decenni di storia editoriale di Sergio Bonelli, e mi sembra normale basarsi su quelli per giudicare, da lettori, l'andamento attuale della casa editrice. Per cui certo, magari Sergio avrebbe cambiato idea sul proliferare di storie brevi o sui gadget e le variant, ma magari no: e il "magari no", alla luce di quello che si è visto in decenni di storia editoriale, mi sembra l'ipotesi più normale. A meno di non voler ricorrere al "se" ai "ma", certo meno verificabili. Per il resto, io personalmente non metto in dubbio la necessità di diversificare, proporre nuove testate, aprirsi al cinema ecc. Il mio riferimento è solo a Tex e al fatto che questi ultimi anni hanno visto un aumento enorme di uscite speciali e storie brevi: e personalmente è una cosa che non reputo positiva, sia alla luce di testate che mi paiono globalmente mediocri (Color brevi, Maxi ecc) che di disegnatori che - parere personale - non hanno la caratura per disegnare Tex ma di cui c'è bisogno per garantire le tante uscite. Insomma, il problema riguarda la qualità.
  7. paco ordonez

    Il prezzo degli albi di Tex

    Se tiriamo in ballo Sergio Bonelli direi che a tanti lettori - me compreso - sembra che l'attuale Sergio Bonelli Editore si stia allontanando parecchio dallo spirito di Sergio. A parte variant, regalini e paccottiglie varie - cose che però la dicono lunga sulla "filosofia" e l'identità di una Casa Editrice - io non credo che Sergio avrebbe permesso di lucrare sul Texone di Villa come hanno fatto gli attuali dirigenti SBE, facendo attendere mesi l'uscita dell'albo normale (e ricordo che anche Boselli non la prese bene, glielo chiesi qui personalmente). Così come non sarei così certo che Sergio avrebbe accolto la miriade di storielle brevi che ingolfano molti speciali (dai Color brevi all'Almanacco diviso in due storie). In ogni modo, lasciando da parte Sergio, resta un punto, che per me è il punto basilare: spendere 6 o 7 euro per il Color breve o l'Almanacco è (rarissimi casi a parte, tipo l'almanacco con Dinamite) uno spreco di soldi immotivato.
  8. paco ordonez

    Il prezzo degli albi di Tex

    Quoto questo passaggio di Gunny perché è il motivo principale per cui anche io ho tagliato quasi tutti gli speciali: la qualità media dei Color brevi e degli Almanacchi è ad esempio pessima e non merita la spesa. A proposito di spesa: 13 euro al mese possono, oggi come oggi, pesare, specie per chi non legge solo Tex o solo i fumetti.
  9. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Bene, ammetterai che scritta così la tua critica ha tutto un altro senso: francamente da come avevi scritto prima sembrava che a disegnare il Texone avessero chiamato l'ultimo dei principianti Comunque a questo punto sono ancora più curioso di leggerlo e di vedere i disegni, e per me ne potremo parlare in tutta tranquillità e senza timori reverenziali.
  10. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Insomma, se devo giudicare in base a quello che scrivi, l'albo è praticamente una schifezza dal punto di vista del disegno: magari sarà così, ma permettimi di avere qualche dubbio in base alle tavole che ho visto e in base al fatto che parliamo di Villa, non dell'ultimo preso per strada. Poi guarda, la critica pesante per me ci può anche stare, e io personalmente ho scritto - e ribadisco - che alcuni disegnatori attuali di Tex non li trovo in nessun modo adatti. Per il resto, il Fusco di cui parli per me è stato uno spettacolo, su Letteri non ho capito bene di cosa parli: forse dell'ultimo Letteri? Per quanto riguarda invece Boselli, io non capisco la critica che in generale alcuni gli muovono di scrivere trame incomprensibili: certo, le sue storie a volte sono più complesse della media, ma se uno arriva a non capirle forse è perché - permettimi - ha personali problemi di comprendonio.
  11. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Guarda, ti assicuro che timori reverenziali non ne provo affatto Comunque non so che dire, le poche tavole viste in anteprima mi sembrano bellissime, francamente mi viene il dubbio che tu stia trollando. In ogni modo quando leggerò l'albo darò il mio imprescindibile ( ) parere.
  12. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Ti ringrazio per la fiducia, e lo farò senza dubbio appena compro il Texone. Peraltro credo che sarà interessante fare un'analisi stilistica di un'opera del genere, portata avanti per tanto tempo con un'interruzione in mezzo.
  13. paco ordonez

    Erasmo Dante Spada

    Non è che "disegnava male", è che semplicemente è fisiologico che un disegnatore giunto ad un'età avanzata possa avere un calo, specie se ne frattempo si accumulano acciacchi e malanni. E' un po' il caso di Galep, ma di anti altri. Io comunque trovo che Letteri sia stato un disegnatore magnifico, uno dei mostri sacri della storia texiana (al pari di Ticci, per dire); penso peraltro che un piccolo calo lo abbia avuto (ultime storie ovviamente a parte) nella parte finale del secondo centinaio, per poi tornare su livelli altissimi fino al primo Maxi Tex: e ciò significa un gran bel numero di albi!
  14. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Mah, visto la deriva da paccottiglie che ha intrapreso l'attuale Sbe, mi associo anche io alla fiducia in Boselli. Certo, se addirittura si arriva a pensare a una sorpresa che "avrebbe rovinato l'albo", la curiosità di sapere cosa avevano escogitato i nuovi piani alti della Sbe è forte.
  15. paco ordonez

    Erasmo Dante Spada

    Nemmeno un cartonato o una storia da 32 pagine? Non ho letto l'albo delle Storie, ma ho visto che lì molte pagine (tutte?) sono a mezza tinta, forse anche questo ha contribuito a rallentarlo.
  16. paco ordonez

    Erasmo Dante Spada

    Ravvivo questa discussione perché, ricordando la prova bellissima di Spada su Tex, e vedendo le strepitose pagine in anteprima del suo prossimo albo de "Le storie" (aggiungo il link sotto), vorrei chiedere: non è proprio possibile rivedere questo disegnatore superbo su Tex, magari anche in una delle tante storie brevi che escono ogni anno? https://www.sergiobonelli.it/news/2020/02/14/gallery/la-giungla-di-morales-1007749/
  17. Insomma, da quanto leggo anche quest'anno l'Almanacco del West (sì certo, ora lo chiamano Tex Magazine, grande innovazione) è un mix di articoli inutili e storielle dimenticabili: un'altra uscita "speciale" che si può continuare a tagliare.
  18. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Diciamo anche - come ripeto da anni, ormai sembrerò fissato - che le copertine di Villa vengono stuprate ogni mese da una verniciatura al computer che le impoverisce drasticamente. Un confronto con le versioni colorate da lui e le copertine che mandano in edicola è impressionante: basti vedere anche solo la copertina dell'albo di questo mese. Fortunatamente la copertina del Texone la lasciano coi colori dati dal disegnatore: ve la immaginate sottoposta alla solita ricoloritura delle copertine del mensile?
  19. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Resto sempre sbigottito da come molti lettori texiani riescano a dar soldi alla Bonelli per qualsiasi pataccata porti il marchio "Tex": per dire, non riesco a capacitarmi del successo dalla ristampa attuale di Repubblica, che ripropone storie viste e riviste con le stesse verniciate orrende della CSAC e copertine riciclate. Come ottenere il massimo risultato economico col minimo sforzo! Comunque finalmente esce questo Texone, sono ovviamente molto curioso di leggerlo! ps. la copertina è splendida, molto più bella di quella delle varie edizioni extra lusso!
  20. paco ordonez

    [Color Tex N. 16] Teton Pass e altre storie

    Sono anni che non acquisto più i Color con storie brevi - lo ammetto - perché cominciavo a trovarli sempre più superflui, una spesa da tagliare senza rimorsi. Anche quest'ultimo, avuto in regalo, non smentisce questa considerazione; a lettura finita, ho avuto la solita impressione di trovarmi di fronte a due tipi di storie: 1) storielle inutili; 2) storie con buoni spunti ma castrate dall'esiguità delle 32 pagine. Nella prima categoria ci va "Attenti al lupo", la cui mancanza di dialoghi non mi è parsa scelta né originale né poetica; una storiella insipida che davvero non mi ha lasciato nulla, se non la voglia di rivedere su Tex la Mandanici, molto brava. Idem per "Una trappola per Kit", che si risolve in poche pagine con un massacro stile Rambo; unica nota positiva i disegni di Della Monica, che da anni vorrei rivedere su Tex in pianta stabile. La migliore storia dell'albo è certamente quella di Boselli, anche se l'eccessiva brevità l'ha penalizzata (ad esempio la "love story" tra Carson e la vedova sembra ben poco preparata, ma buttata lì all'improvviso per via delle poche pagine); Font è sempre un bel disegnatore, ma la vecchiaia temo cominci a farsi sentire. Le altre storie onestamente mi annoio anche a commentarle, dico solo che i disegni mi sono sembrati tutt'altro che esaltanti (e, ci tengo a precisare, Trevisan e Mayo li stimo molto; di quest'ultimo non ho letto il Texone). Insomma, in conclusione, i Color brevi mi sembrano l'esempio migliore di quanto la bulimica sovrapproduzione di speciali degli ultimi anni stia portando a pubblicazioni molto spesso inutili, spese - come dicevo all'inizio - da tagliare senza traumi. Peccato solo che in alcuni casi ci siano bei soggetti sprecati.
  21. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Ok Carlo, la Sbe non costringe nessuno a compare, ovviamente. Però, se permetti, un sentore di speculazione su questo albo mi sembra innegabile (e le continue pubblicazioni blu rosse e così via a mio avviso lo confermano), nonché di "tradimento" a tanti fedeli lettori. Ora, anche di questo potrei fregarmene perché sì, la Sbe è un'azienda e deve pensare ai guadagni e così via: però permettimi, da persona che è cresciuta coi fumetti di Sergio Bonelli e col suo modo di approcciarsi al lettore, di sentirmi amareggiato per quella che mi pare una svolta evidente che rende sempre meno riconoscibile questo editore, almeno ai miei occhi.
  22. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Io non ho mai detto mezza parola contro questo cartonato, non avendolo mai visto. Peraltro non dubito che sia un volume ottimo. Non ti voglio accusare di aziendalismo, altrimenti te lo avrei detto chiaramente (come ho già fatto in passato) ma se tu riduci la polemica su questo albo al "nessuno obbliga a comprare" allora mi sento in dovere di precisare i termini
  23. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Parliamo del fatto che la Bonelli, per rispetto di tutti i fedeli lettori che da anni attendono questa storia, avrebbe potuto pubblicare in contemporanea il Texone classico, come anche Boselli - che ha anche il pregio di non arrampicarsi sugli specchi per mero aziendalismo - avrebbe voluto (ricordi la sua risposta alla mia domanda esplicita?). Ma appunto, questa Bonelli con Sergio Bonelli c'entra sempre meno.
  24. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    La risposta data dai gestori della pagina di Tex per me è tristissima non solo in sé, ma anche perché dimostra che, anche a livello comunicativo e di relazione coi lettori, la Bonelli attuale non c'entra quasi più niente con Sergio Bonelli. Temo che gli attuali dirigenti della casa editrice, frettolosi di "superare" Sergio alla ricerca di nuove fette di mercato, si stiano affidando a fenomeni del web che con quello che era lo "stile Bonelli" non c'entrano niente: insomma, la risposta arrogante che hanno dato somiglia molto al modo da "bulletto" di relazionarsi di Recchioni, su cui la Bonelli mi pare stia puntando molto, troppo. Mi chiedo cosa resterà di questa casa editrice - e di Tex - quando la generazione di Boselli, cresciuta a fianco di Sergio Bonelli, verrà sostituita.
  25. paco ordonez

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    https://www.sergiobonelli.it/home/2019/12/16/news/il-texone-si-fa-blu-1007515/ Ed ecco l'edizione blu. La Bonelli continua a lucrare su questo albo. Sarebbe bastato pubblicare in contemporanea il Texone "normale" per fare una figura migliore: peccato che Boselli non lo abbiano ascoltato.
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