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virgin

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Tutto il contenuto pubblicato da virgin

  1. Purtroppo è vero che i refusi negli albi di Tex sono aumentati moltissimo... inconvenienti della maggior produzione? Il Tiger che a pag. 104, prima vignetta, pensa "unO chindi" non si può vedere. Purtroppo capita quando in italiano si usano parole straniere che si pronunciano diversamente dalla forma scritta. Dunque uno chindi è come uno chalet... apparentemente errato graficamente, ma corretto foneticamente. In realtà non è questione di correttezza o scorrettezza: dipende solo se il nesso "ch" viene pronunciato con la fricativa (come accade in francese, italiano "sci") o con l'affricata (all'inglese, italiano "ci"). Borden, semplicemente, ha usato la prima, come probabilmente deve usarsi (dico probabilmente perché non ho conoscenze in materia).
  2. Non ci sono dubbi, è proprio borden. Che physique du rôle!
  3. virgin

    [661] Ricercato vivo o morto!

    Mi aggiungo anch'io a questa serie di pareri concordanti! Anzi, nell'ottica della narrativa seriale io postulo addirittura la superiorità del lieto fine: indubbiamente i finali tragici possono essere adeguati a determinate storie, e certo non le penalizza, ma la confidenza di una serie di narrativa seriale si basa anche, se non soprattutto, sull'attesa di un lieto fine.
  4. virgin

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Ahiahiahi, Alaska me lo ricordo fin troppo bene. Meglio un Maxi con due storie più brevi, a sto punto!
  5. virgin

    La figlia di Satania!

    In questo caso, la censura è assassina (sulla scollatura di Cora Grey, soprattutto). Insomma... non tutto è oro quel che censura!
  6. virgin

    [661] Ricercato vivo o morto!

    Danubio non lo ricordo male, ma sembra migliorato ancora. Bisogna naturalmente aspettare di avere l'albo fra le mani per dare giudizi, ma per il momento i complimenti se li merita tutti!
  7. Oh, lo dice uno schifoso reazionario come il sottoscritto: che simpatici i pards versione manga di Eleonora Neri! Un albo disegnato con quello stile, per me sarebbe molto interessante, altro che Serpieri e Frontere varie...
  8. virgin

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    N'artro Cervo Veloce? Dopo il braccio destro di Nuvola Bianca e quello del Maxi scorso (se non erro), si stanno a dir poco moltiplicando!
  9. virgin

    Il Texone Di Horacio Altuna

    Lo è, Ulzana!
  10. virgin

    Il Texone Di Horacio Altuna

    In effetti, Altuna sembra davvero riproporci il suo solito tipo di donna... e non che la cosa faccia schifo, anzi! Sembrerò controcorrente, ma questo è forse il texone che aspetto con più impazienza: se Faraci imbastisce una trama almeno gradevole, promette di essere una lettura simpatica e rilassante. Vedremo! P.S.: la gag dell'ultima vignetta è spettacolosa!
  11. virgin

    Guglielmo Letteri

    Hai perfettamente ragione, Red Arrow: oggi fra una storia e l'altra un disegnatore cambia perfino stile, dato il tempo trascorso. Difficile mantenere la stessa familiarità.
  12. virgin

    Guglielmo Letteri

    Io ci ho fatto caso anche con Nicolò. Galep e Ticci infatti mi sembravano meno ripetitivi, ma, com'è ovvio, una certa tendenza a riproporre caratteristiche ce l'avevano anche loro.
  13. virgin

    Guglielmo Letteri

    Vero... ma d'altronde più o meno tutti i disegnatori dell'epoca avevano un cast fisso di pochi comprimari che ripetevano ad ogni storia. Io la trovo una caratteristica adorabile del fumetto dell'epoca.
  14. Il punto, Ymalpas, è che non concordo quasi per nulla con le critiche avanzate nei messaggi su FB da te riportati. Quantomeno, soprattutto quelle sul prezzo, che per un prodotto editoriale di questo tipo è davvero basso. Concordo piuttosto con Pecos sul fatto che, non so se per molti lettori, ma quantomeno per me sì, Tex è tutt'altra cosa: formato bonelliano, bianco e nero, gabbia bonelliana, un'estetica ben precisa etc. etc. Se poi l'iniziativa corrente non attira, come nel mio caso, basta non comprarla: non lo ordina mica il dottore. Io, ad esempio, non ho mai acquistato questi cartonati e ho smesso di acquistare Color, Almanacchi e Maxi perché non li trovavo più soddisfacenti. E i disegni dell'attuale storia sul mensile mi fanno venire dubbi anche su quella collana, ma è meglio non rinfocolare discussioni già ben esplorate altrove e che qui non hanno ragion d'essere...
  15. Vi ringrazio molto per i vostri commenti, perché mi rassicurano sul fatto che abbia fatto la scelta giusta non comprando questo albo. Sono contento che l'iniziativa abbia successo. Solo, spero che simili cose non si vedano mai sulla serie regolare...
  16. Sono stato io ad avviare la discussione, anche se poi essendo stato via alcuni giorni per lavoro non ho potuto proseguire. Pecos ha, comunque, espresso perfettamente il mio pensiero. Nessuno alzava barricate. Ho scritto esplicitamente nel mio primo messaggio che lo schizzo di sangue era uno spunto di riflessione su ALTRI casi, non su questo che è perfettamente trascurabile: è che vedendolo mi è venuto in mente. Se poi non si legge quanto è stato scritto, almeno si eviti di accusare chi non si legge.
  17. virgin

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Copertina di Villa, Cossu, ultimo Ortiz (che ho rivalutato parecchio, anche se il calo è pesantissimo e innegabile): sono tentato di prenderlo, confermando la fiducia a Faraci!
  18. caspita! Non sapevo questa cosa dell'energia cinetica. Ma Leone penso volesse a suo tempo affermare che molto cinema western dei suoi tempi aveva situazioni irreali e che la violenza era sempre qualcosa di "non visto" o da rendere al minimo. Poi, naturalmente, attraverso la sensibilità del regista che utilizzava come voleva certe immagini crude o meno (vedi Peckinpah). Comunque le due copertine postate da Ymalpas tagliano la testa al classico (poverino) toro: cioè che da una ferita può, anzi dovrebbe, fuorisucire del sangue. Poi è curioso che tale correzione sia stata fatta nella ristampa... ed è stata mantenuta anche in seguito, visto che sui Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa della stesso albo il sangue è rimasto. Infatti volevo arrivare proprio a quel punto: non è una questione di realismo, perché una pistola che ti fa volare è irrealistica quanto una ferita che non sanguina. Si tratta al massimo di due estetiche diverse, una che preferisce suggerire, un'altra che vuole mostrare direttamente. Io, ad esempio, in genere preferisco la prima: le scene di violenza più suggestive e disturbanti che ricordo non avevano una sola goccia di sangue. Però riconosco che anche la seconda possa avere il suo perché: uno dei miei film preferiti è "Voglio la testa di Garcia", che col decoro estetico ci si soffia il naso! Curiosissima la storia della copertina de "L'ultima carica": il sangue non è eccessivo, ma ammetto che preferisco l'originale!
  19. virgin

    The Magnificent Outlaw

    Non mi addentro a fare le pulci, per carità: non ne sono in grado. Mi permetto solo di dire una cosa: CHE STILE!!! Al di là del talento, immenso, ha un'estetica potentissima.
  20. Verissimo, Ulzana: però, agli inizi in Tex le situazioni erano molto violente in sé, ma non per come venivano mostrate. Per quanto riguarda il realismo scenico, Leone, mi spiace per lui, diceva una corbelleria: l'energia cinetica trasmessa da una pallottola 45 Long Colt, per di più con le polveri di allora, è di molto inferiore a un pugno. Il fatto di cadere quando si è colpiti è una reazione psicologica, non fisica. Tant'è che, nei report della polizia statunitense che mi sono studiato per scrivere, ci sono esempi di uomini colpiti più volte da fucili a pallettoni e pistole e rimasti in piedi senza problemi; quegli stessi colpi che, nei film di Sergio Leone, ma anche in molti altri, ti scagliano a metri di distanza.
  21. Ehi, Don Fabio e io ci ritroviamo a sostenere la stessa opinione! Dopo questa, non so che cosa possiamo aspettarci... Seriamente, condivido in pieno la sua opinione sul fatto che mostrare il sangue sia assai poco texiano; un conto è sul bianco e nero, dove si può anche fare, pur senza eccedere, come fa Civitelli (anche se io eviterei del tutto anche lì...), un conto a colori. Poi sia ben chiaro: ho tirato fuori l'argomento qui perché ne ho avuto l'occasione, ma non è nemmeno uno dei casi peggiori. Le sbadilate di sangue completamente senza senso dell'ultimo Color storie brevi, che da sole mi hanno spinto a non comprare l'albo, erano tutt'altra cosa... Rimango sempre ammirato quando leggo le storie di un tempo e vedo come Letteri rappresenta il colpo in testa: l'uomo che si copre il volto e la pallottola che passa fra le mani. Quella era classe. Ciò detto, da solo questo schizzo di sangue non mi farebbe preoccupare; ma venendo dopo altri, incomprensibili eccessi, non vorrei che fosse il segno di una deriva che romperebbe ancor più la splendida dignità d'altri tempi con la quale Tex e l'intera serie si elevano ancora al di sopra della media.
  22. Schizzi di sangue, Tex irriconoscibile... bon, rimpiango sempre meno il mancato acquisto.
  23. Sono perfettamente d'accordo con Anthony: un Tex davvero brutto rovina una copertina impostata bene. Per quanto riguarda le tavole all'interno: molto, molto belle. Sembra un albo francese; e proprio per questo non l'acquisterò. Gli speciali cominciano a essere davvero troppi e, non avendo grandi risorse, non posso seguire tutto; quindi, se devo tagliare acquisti, preferisco rinunciare alle collane meno legate alla tradizione.
  24. virgin

    [658/660] Winnipeg

    Be', da te è anche normale... che lo sia il sottoscritto classe '91 molto meno. P.S.: sulle ragioni della preferenza per il poker, un'ideuzza ce l'avrei!
  25. virgin

    [658/660] Winnipeg

    Pur condividendo i rilievi di Ymalpas su Font, devo ammettere di essere meno interessato di lui alla resa realistica delle città... appunto perché Tex è mito fin dagli esordi e, anzi, mi fa piacere pensare che oggi si possa andare al di là del realismo e sognare ancora luoghi per ciò che non erano affatto. Ciò non toglie, però, che la discussione abbia fatto affiorare dati molto interessanti, insieme a immagini d'epoca a dir poco succulente! Aggiungete un posto, va', che vi raggiungo! Non per mancato apprezzamento verso il Tex odierno, ma ammetto che mi piacerebbe moltissimo approfondire la conoscenza di fumetti come i due citati... E trucchi di carte no, ma per un buon briscolone (se prometti di non barare ) sono sempre disponibile.
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