No, Monni.
"Non credo (che) rivedremo ancora il biondino" è tutto fuorché un paradigma (?) e non ho eretto niente ad alcunché.
Ho espresso solo un parere.
Non ho detto che non rivedremo il biondino.
Inoltre c'è una grossa differenza tra "non credo che rivedremo" e "credo che non rivedremo".
Non sei d'accordo?
"Credo che non" denota una maggior sicurezza, anche se non assoluta: "non tornerà" è indice di sicurezza assoluta.
"Non credo che" denota invece un dubbio.
La frase è divisa in due dal "che", anche se omesso nel mio commento originale, "io credo" e "rivedremo ancora il biondino".
La negazione nella seconda parte della frase può essere rovesciata in "il biondino sarà assente nelle avventure future di Tex" senza cambiare di una virgola il significato.
La negazione nella prima parte è invece ben diversa.
"Credo che" è paragonabile (paragonabile non corrispondente) a "sono sicuro che".
"Non credo che" è paragonabile (ma sempre non uguale) a "non sono sicuro che".
Le intenzioni dell'autore possono tranquillamente smentire o no il mio pensiero, non è questo il problema.
Quello che io rimprovero a te, invece, è il tuo giudizio (affrettato?) di chi si erge a censore, attribuendomi a torto cecità, pregiudizio e soprattutto facendomi apparire come una persona che vuole imporre le sue conclusioni come criteri oggettivi.
Ma chi te le ha suggerite simili panzane?
Le hai interpretate leggendo un "non credo che"?
Cos'è, uno scherzo?
Non ho detto "spero che non torni" perché non spero proprio niente.
Se Castle torna oppure no, non può interessarmi di meno.
Ci sono tanti personaggi in Tex che mi piacciono meno di Castle e, ti assicuro, quando ne appare uno in una storia inedita, non verso una lacrima e mi godo la lettura che, nella maggior parte dei casi, mi piace un sacco.
Altrimenti non avrei e non avrei letto tutte le pubblicazioni di Tex, compresi i Diavoli Rossi, la parte eliminata dell'avventura fiume degli Uomini Giaguaro.
Quindi in seguito, se non sei ben sicuro di aver interpretato bene le parole di qualcuno, non ti sembra più saggio chiedere un'interpretazione autentica?