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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 19/12/2019 in tutte le sezioni

  1. Faccia di Rame è il n.47 della collana Mondadori L'originale è questo I diritti di Ken Parker appartengono agli autori, Berardi e Milazzo, che a suo tempo li avevano concessi (mi pare per 5 anni) a Mondadori per la famosa ristampa (riveduta e corretta) per la quale si riservavano comunque le decisioni sulle modifiche da apportare e sulla conclusione inedita della saga, Berardi aveva diverse idee, ma Milazzo non mostrava lo stesso entusiasmo non volendosi impegnare in un lavoro troppo lungo e al contempo non lasciare ad altri la conclusione della saga che prometteva di tirare le fila del lungo cammino di Ken Parker http://www.mondadoricomics.it/news/anteprima/ken-parker A suo tempo se ne era parlato a lungo su Cus http://www.comicus.forumfree.org/index.php?&showtopic=80901&st=1230 Un incontro tra Tex e Ken mi ha sempre intrigato e il periodo più indicato sarebbe quello indicato da te, ma l'ostacolo maggiore continua a essere rappresentato dalla volontà degli autori
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  2. La cosa migliore sarebbe la pagina a sinistra con la sceneggiatura, la pagina a destra il disegno. Ma stiamo solo sognando.
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  3. La risposta data dai gestori della pagina di Tex per me è tristissima non solo in sé, ma anche perché dimostra che, anche a livello comunicativo e di relazione coi lettori, la Bonelli attuale non c'entra quasi più niente con Sergio Bonelli. Temo che gli attuali dirigenti della casa editrice, frettolosi di "superare" Sergio alla ricerca di nuove fette di mercato, si stiano affidando a fenomeni del web che con quello che era lo "stile Bonelli" non c'entrano niente: insomma, la risposta arrogante che hanno dato somiglia molto al modo da "bulletto" di relazionarsi di Recchioni, su cui la Bonelli mi pare stia puntando molto, troppo. Mi chiedo cosa resterà di questa casa editrice - e di Tex - quando la generazione di Boselli, cresciuta a fianco di Sergio Bonelli, verrà sostituita.
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  4. I tempi cambiano, e purtroppo anche Bonelli sta cambiando. Se sarà in meglio o in peggio, si scoprirà con il tempo. Resta comunque il semplice fatto che ognuno è libero di comprare quello che vuole, Bonelli non obbliga nessuno e secondo me ha imparato la "lezione" questa volta, se si ripeteranno occasioni di questo tipo sono abbastanza sicuro che non saranno gestite in questo modo. Il Texone ci sarà a Febbraio in edizione classica, stop. Cartonati, versione piccole o limited multicolore vanno visti come una specie di "plus", un modo alternativo per godersi l'opera e per avere un oggetto da "collezionismo....e penso sia innegabile che tutte le edizione siano di assoluto pregio, come da Standard Bonelli. Probabilmente, se oltre a tutte queste versione fosse uscita anche la classica in contemporanea non ci sarebbe stato questo gran polverone, ma ormai è andata così.... Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli utenti che mi hanno dato il benvenuto e per augurare una buona giornata al forum
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  5. Io invitere a noi fare di ogni erba un fascio e nemmeno facili battute sui 30 denari. Il volume rosso i suoi 34 euro e 90 li vale tutti. Poter vedere i disegni di Villa in scala 1;1 e vedere anche come abbia modificato il suo approccio alla tavola, cosa che nel volume tradizionale non sarà evidente, vale ampiamente il prezzo che peraltro è decisamente più basso di quello di analoghe iniziative fatte in passato da altri edtori. Io, esattamente come Diablero, sono più che soddisfatto di un aver comprato questo volume. Se non lo comprate perché non vi interessa,, ok; se non lo comprate perché costa troppo per il vostro budget, nulla da dire; ma se non lo comprate per ragioni ideologiche, beh io vi dico che sbagliate.
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  6. Però io vorrei davvero sapere quali sono queste caratteristiche peculiari di Tex che si sono perse con Boselli. Tutti a blaterare di un Tex 2.0, di un Tex che non è più Tex, di Boselli che non rispetta il personaggio, e via così. Ma si può sapere o no concretamente che cosa ha di tanto diverso il Tex di Boselli da quello di GLB? Si accusa il curatore di aver stravolto Tex proprio in un periodo in cui stiamo leggendo storie davvero belle, dopo gli anni di narcolessia dell'ultimo Nizzi! Tutti a riempirsi la bocca di discorsi astratti, ma raramente ho letto esempi concreti di cosa stia sbagliando Boselli. Il suo stile, il suo modo di scrivere le storie, è diverso da quello di GLB, senza dubbio; ma basta questo a poter affermare che "non ha compreso le caratteristiche peculiari del personaggio", per citare il nostro nuovo amico del forum? E quali sarebbero, di grazia, queste caratteristiche? Va di moda, sui forum, su facebook, la formula "Tex 2.0". E quello di Nolitta, allora, non era un Tex 2.0? Quello sì che era un personaggio diverso da quello di GLB, in quel caso sì che si poteva dire che Nolitta aveva stravolto le caratteristiche del personaggio. E vogliamo parlare di tutti i periodi successivi? Quanti Tex 2.0 ci sono stati in 700 numeri? Tex è oggi nelle mani di colui che, all'interno della SBE, lo conosce meglio di tutti; ci è cresciuto con Tex, lo conosce a menadito, e ha avviato un progetto di rilancio basato proprio sul recupero delle atmosfere, toni e personaggi del Tex classico. Magari non riuscirà nel suo intento, ma accusarlo di presunzione e di delirio di onnipotenza è davvero fuori luogo, nonché irrispettoso nei confronti dell'autore. Vabè, sarò uno di quei talebani che si esaltano per le anticipazioni delle storie che ci attendono... se è un male essere contenti di vedere l'impegno attorno alla testata a fumetti che si legge più volentieri. Che poi cose che non mi vanno a genio in questa gestione ce ne sono, vedi ad esempio la scelta di far fare il texone a Breccia lasciandogli tutta la libertà grafica di cui poi a mio parere ha abusato, quindi non si può proprio dire che io - come la maggior parte di chi scrive qui sul forum - sia un "entusiasta a prescindere". Mi sembra invece che in giro ci siano tanti che sono solo dei "detrattori a prescindere". Scusate lo sfogo, ma tutto l'astio che leggo in giro in questi giorni nei confronti di chi lavora per mandare questo fumetto in edicola e regalarci momenti piacevoli di lettura di belle storie non lo capisco, e credo appartenga soltanto a chi Tex, in fondo, non lo ama davvero.
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