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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 26/05/2022 in tutte le sezioni

  1. Rileggere le storie con Lupe fa rimpiangere di non avere avuto all'epoca la possibilità di intervistare GL Bonelli su quelle storie... Prima di tutto: oggi forse non ci si rende conto di quanto fosse originale e "moderna" quella coppia su Tex. All'epoca nel fumetto italiano andavano di moda le "fidanzatine rompiscatole", tutti gli eroi bambini ne avevano una (Fiammetta era quella di Sciuscià o del Piccolo Sceriffo? Accidenti alla memoria che cala...), ce l'aveva Capitan Miki, il Piccolo Ranger, etc. Altrimenti l'alternativa era l'eroe solitario che le donne non le guardava nemmeno (mica era un ragazzino) Fuori dalla Italia bacchettona, gli eroi del fumetto USA avevano un po' più di libertà, c'erano sofisticate e fascinose "Dark Ladies" come la Dragon Lady, o fidanzate ufficiali capaci di cavarsela da sole (in teoria) come Diana Palmer, la fidanzata di Phantom che sa sparare e boxare come un uomo (ma che si trova comunque a fare ogni tanto la damsel in distress lo stesso...). Ci sono anche eroine capaci di cavarsela da sole come Burma, in "Terry e i pirati". Tutti modelli di donne "emancipate" che la bigotta censura italiana non accetterebbe. Ma anche se sono più indipendenti e piene di risorse, alla fine hanno sempre tre ruoli: fidanzata a casa o in pericolo, "dark Lady", o (molto più raramente) "romantic foil" del protagonista che va e viene mettendolo comunque nei guai. Nel 1950 con Lupe, GL Bonelli (che già si era distinto con diverse Dark Ladies che avevano fatto finire Tex nella lista dei fumetti peccaminosi) fa di più: prende una bella ragazza dalle forme procaci ben evidenziate da Galep, innamorata del protagonista... e la rende praticamente la spalla fissa del protagonista! Non abile quanto Tex, anzi, Lupe è più irruenta che abile e si mette spesso nei guai, ma a volte è lei a salvare Tex, non è una palla al piede o una ragazza da salvare ogni volta. Questa cosa dura 9 albi, poi in 2 sole strisce Tex pianta tutto, non solo Lupe ma pure la rivoluzione messicana, il Messico e Montales, dà un taglio a tutto quanto e... va a sposarsi. Nella striscia immediatamente successiva viene catturato dai Navajos e in quella dopo si sposta con lilith. Fra l'abbandono di lupe e la comparsa di lilith passano solo 35 strisce, 12 pagine. È chiaro che GL Bonelli ha troncato in fretta e furia l'avventura messicana perchè aveva fretta di far sposare Tex. È chiaro che Lilith è una moglie molto più "accettabile" per i giovani lettori dell'epoca di Lupe. Prima di tutto è un indiana, quindi esotica, e poi può usare mezzi per farsi sposare che altre non hanno (la povera lupe mica poteva legare Tex al palo della tortura e dirgli di scegliere fra tortura e matrimonio...). Però, Lilith invece di diventare una lupe più esotica... diventa come le mogli tipiche dei fumetti: una santa donna, timorata di Dio, tutta casa e chiesa (è persino cattolica...), e muore subito. Boh, è probabile che all'epoca, non sapendo nemmeno se Tex sarebbe durato ancora per un anno o due, GL Bonelli andava a tentoni senza piani a lungo termine, inventando al momento senza stare a farsi tanti problemi, ma comunque mi sarebbe piaciuto sentirlo parlare di questa strana giravolta di messicane tutto pepe e di indiane tutte casa e chiesa. E come mai fosse così diverso dagli altri autori di fumetti italiani dell'epoca. In un epoca in cui persino a Hollywood la censura stava eliminando quel tipo di donna dai film Mah, temo dovrò tenermi la curiosità, intanto, un omaggio ad un altra eroina del cinema degli anni 30, anche lei impensabile nei bigotti anni 50, in un film tratto da un romanzo di uno degli autori preferiti di GL Bonelli, si dice... (in questa scena si beve 6 martini...) https://www.youtube.com/watch?v=ZSKHq1EjvL4
    1 point
  2. Non mi ricordavo questo pezzo (mentre invece la spiegazione del perchè Mefisto non potesse essere rappresentato come il comune furfante visto in "fuorilegge" me la ricordavo e la condivido, anche se considero un errore "di public relations" non avere scritto da qualche parte nei redazionali un qualcosa tipo "vi stupite di vedere Mefisto già con poteri magici? La spiegazione c'è e la vedrete in futuro" che gli avrebbe risparmiato l'accusa di essersi sbagliato...) L'intenzione quindi era di spiegare la cosa quando ritornerà su Tex Willer con il loro primo vero "incontro". Ma ci sarà qualche spiegazione già in questo speciale? La curiosità cresce... Apprezzo sempre di più i commenti di Diablero, anche perchè, quando si rivolge al Vate, resta con un profilo più basso ma con le stesse argomentazioni e citazioni di sempre che rafforzano la sua posizione. Mentre il Vate si limita, come al solito, a dare dell'ignorante a chi non entra nella sua testa. La curiosità cresce...
    1 point
  3. Visto che ci si gira sempre attorno, facciamo uno schema: - "fuorilegge": Mefisto non ha alcun potere, e anche come prestigiatore è dozzinale (non si fa mai riferimento ad una sua particolare bravura). Non usa mai nessuna abilità manuale, non fa manco trucchi con le carte, serve solo a dare sostegno a Lily che fa tutto. - "la mesa degli scheletri" (tex 39-40), Mefisto può proiettare la sua immagine e le sue parole a distanza e vedere e sentire sempre a distanza. Ma per farlo ha bisogno di "inviare lo spirito" di un suo sottoposto (umano) a fargli da tramite (il sottoposto cade in catalessi e dopo Mefisto vede e sente da uno specchio) Inoltre, può far vedere illusioni senza tramiti a chi ha di fronte 9tipo mostrare la sua testa muoversi lontano dal corpo), e può ipnotizzare fino a dominare la volontà di Carson e Kit. Fino a qui, sono cose che si sono già viste in "Pinkerton lady"... ma MESI DOPO, quando Mefisto riappare con Carson e kit, fa UNA COSA DIVERSA. Pagina 59 del n.40: Mefisto, senza più seguaci, e senza specchio sacro, utilizza una maniera diversa per comunicare con Tex: FA APPELLO, PER LA PRIMA VOLTA, A ENTITÀ INFERNALI! Fa appello alle "stelle nere degli ultimi cieli", ai "custodi del tempo" e soprattutto "agli abitatori degli abissi". Quindi, quello che ha scritto borden ieri NON È VERO: Mefisto fa per la prima volta appello ad entità degli abissi già nel numero 40, non dopo l'incontro con Padma. - "Incubo", (Tex 78-80) come nel numero 40, Mefisto riesce a sentire e vedere a distanza (e farsi vedere e sentire, mandando illusioni) senza bisogno di addormentare un seguace. Ma Padma gli dice che "grazie a lui Mefista ha aumentato la sua conoscenza del mondo oscuro e decuplicato i suoi poteri", e qui Mefisto dice esplicitamente che fanno uso di "magia nera". Però i poteri che mostra non sono apparentemente superiori a quelli che mostra nel numero 40. li usa magari con maggiore noncuranza. Non sembra che possa fare cose nuove, sembra solo che lo possa fare più rapidamente e facilmente. Ipnotizza molto rapidamente kit Willer, e nel numero 80 in una striscia si vede a che tipo di creature demoniache fa appello, mentre cerca Tex. Dice però che, una volta sconfitto Tex, chiamerà "le forze degli abissi e dei cieli", e conquisterà il mondo (Padma però pensa in quel momento che Mefisto è pazzo, quindi non è detto che si sarebbe riuscito) Anche in questa storia, come nella precedente, Mefisto non può compiere azioni FISICHE a distanza. L'unica eccezione è il gettare le braci in faccia a Nuvola Rossa, ma è possibile che il rito che Nuvola Rossa stava compiendo gli abbia dato quella possibilità. il vero grosso "balzo di qualità" lo fa la volta successiva, e per questo ritengo sia legata alla sua follia... - "Terrore sulla Savana" (Tex 93-95), per la prima volta Mefisto invece di fare riferimento alle "forze del male" o agli abissi in generale, tratta direttamente con "colui che ha mille volti, mille forme e mille nomi" (lo fa sia mettendo in trance otami che senza bisogno di usarlo, cosa che fa pensare che l'uso di un seguace lo renda solo più facile o meno pericoloso) Ma anche stavolta, non fa altro che far vedere illusioni. Niente di reale. La cosa "strana", quindi, è che Yama... sembra molto più potente di Mefisto! (vedremo poi in cosa). All'epoca probabilmente GL Bonelli scriveva di getto senza preoccuparsi di certe cose, ma oggi direi che se Yama dimostra maggiori poteri, ed ne sa molto meno di Mefisto... significa che Mefisto, anche nella sua follia, era più PRUDENTE, e con i suoi "paterni consigli" sta facendo correre a Yama (e Loa) grossi pericoli... - "il figlio di Mefisto": (Tex 125-128) Yama e loa, evocando "il nero principe dalle mille facce e dalle mille forme" riescono in quello che a Mefisto non era mai riuscito: attaccare a distanza! (strangolare Yampas). Quello che dicono fa capire che l'incantesimo è estremamente pericoloso, e si può fare solo una notte ogni mese 9"alla prossima luna"). infatti il mese dopo ci riprovano e ci riescono. Non solo: Yama riesce a scatenare un turbine di vento in Arizona, con un incantesimo in Florida. E sarebbe in grado di "afferrare Willer per il collo" con dei serpenti se non fosse protetto dagli amuleti. Inoltre Yama viaggia FISICAMENTE (la sua forma mortale sparisce durante l'incantesimo) per viaggiare negli abissi infernali. Tutte cose che Mefisto non faceva! (e magari non lo faceva anche perchè Yama rischia la pelle anche in quel viaggio) Yama inoltre è in grado di resuscitare i morti creando degli "Zombie", anche se dice che per far quello è più efficace Loa (ma specifica che il rito lo conosce anche lui) Insomma, non solo Yama, ma persino Loa, sembrano essere più potenti di Mefisto... la mia ipotesi è che siano "solo" più spericolati e ignoranti dei rischi che corrono, e che questo possa essere la chiave per capire come mai Mefisto possa avere ad un certo punto abbandonato la magia...
    1 point
  4. Dopo averla riletta lo scorso weekend, per la prima volta un numero dietro l'altro senza soluzione di continuità, ho potuto riapprezzarla ancor di più di quanto già avessi fatto quando uscì in edicola a suo tempo. Impossibile non rimanere impressionati dalla maestria, ma anche in un certo senso dal "realismo", con cui Boselli riesce a fare in modo che il giovane Tex e Steve Dickart alias Mefisto, pur militando su fronti opposti di una complicata e delicata vicenda, ed entrambi in primissima linea sulla rispettiva parte della barricata, non arrivino mai a trovarsi faccia a faccia, ma al massimo giungano a sfiorarsi (vedi sul treno, quando Tex passa a fianco a Mefisto ed alla sorella Lily senza poterlo sgamare perché in effetti non lo conosce) o a mancare di poco l'appuntamento. Quattro albi fortemente adrenalinici, i cui avvenimenti si succedono però secondo una sequenza priva di sbavature o punti deboli, anche per merito della splendida prova di Roberto De Angelis ai disegni: tratto pulito e dinamico al tempo stesso, nonché molto accurato nella caratterizzazione grafica dei personaggi. Ottima la gestione e la caratterizzazione di Steve Dickart, molto diverso dal lucido pazzoide che fu proposto in origine da GLB: già in possesso di discrete capacità di ipnosi ed illusione, mostra però maggiore interesse per facili e sostanziosi guadagni che per affinare tali arti magiche. Freddo, determinato e pratico, oltre che ben spalleggiato da una Lily poco più che adolescente e, dunque, caratterialmente ancora piuttosto acerba (ben differente, dunque, dalla fatalona senza scrupoli che abbiamo potuto conoscere nelle due apparizioni sulla serie regolare), mi ha in particolare impressionato nella fase conclusiva della storia allorquando, avendo pressoché in pugno l'allora aspirante senatore Abraham Lincoln, avrebbe potuto facilmente ucciderlo, ma avendo appreso che i suoi mandanti erano stati eliminati (ed essendosi fatto pagare in anticipo) decide di risparmiarlo ed eclissarsi con la sorella. Benché non si ritrovi mai faccia a faccia con colui che diverrà il suo principale antagonista, non si può certo dire che Tex non abbia il suo bel da fare nel districarsi dai meandri di una vicenda in cui si ritrova coinvolto per pura fatalità, dopo aver salvato la vita all'affascinante agente Pinkerton Kate Warne, altro personaggio magistralmente caratterizzato da Boselli: bella, determinata, capace di improvvisare e di trovare sempre un modo per cavarsela, risulta una perfetta partner d'azione per Tex (di cui comunque subisce il fascino). Incaricata di salvaguardare l'incolumità di Lincoln, finito nelle mire di una potente lobby sudista desiderosa di eliminarlo, Kate Warne arruola Tex nell'operazione, come "collaboratore", non trovandosene certo pentita. Non solo Tex le salva la vita un paio di volte, ma si adopera senza risparmio per contrastare la cricca sudista, dando un importante contributo per annientarla. Come detto, lui e Mefisto si sfiorano diverse volte senza mai incontrarsi, e nel finale Tex manca di pochissimo l'appuntamento con il futuro arcinemico, fuggito lasciano esanimi ma vivi Lincoln e Kate. Il Tex maturo, uomo di legge tutto di un pezzo, non avrebbe lasciato nulla di intentato per acciuffare un individuo così pericoloso, tuttavia il giovane Tex, spirito libero con un'ingiusta accusa sulle spalle, ritiene compiuta la missione e decide di proseguire per la sua strada. Giusto così.
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