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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 06/01/2023 in tutte le sezioni

  1. C'era chi pubblicava fumetti con delle scritte sopra, oggi c'è chi pubblica Patacche con il fumetto sotto. Ormai è chiaro che lo scopo della Bonelli, l'obiettivo principale per cui si lambiccano i migliori cervelli della redazione, è escogitare nuove ragioni per mettere nuove patacche. Il fumetto sotto è secondario. Sono esagerato? Non credo. Ho l'evidenza dalla mia parte. Stanno moltiplicando fuori da ogni controllo le serie texiane, portando la qualità al crollo (per me il crollo è già avvenuto, altri avranno un giudizio diverso, ma è matematico che di questo passo continuando ad aumentare la qualità scenderà sotto l'asticella per tutti, prima o poi), ma L'IMPORTANTE, la cosa che studiano bene, è che su ogni copertina di ognuno di quegli albi, non importa a chi l'avranno fatto scrivere o disegnare, ci sia una bella patacca. Insomma, l'attenzione della casa editrice è totalmente sulla pubblicazione di pataccate, con bollini che attirino il pubblico più infantile (no, non i bambini, quelli i fumetti ormai li schifano, parlo dei nerd) Abbiamo appena finito di "goderci" i mesi di patacche Mefistoliane, e la patacca per Tex 50 (una volta si festeggiava il centenario, di questo passo, vista anche la loingevità in edicola delle nuove serie, festeggeranno ogni sei mesi), e oggi nella sua newsletter la Bonelli annuncia, tutta giuliva e trionfante: "È iniziato da una settimana l'anno in cui si celebra il settantacinquesimo compleanno di Tex, il ranger più famoso della storia del fumetto italiano. Lo festeggiamo con un logo speciale che apparirà su tutte le copertine" E stavolta, aggiungo io dopo averlo visto, il bollino è ancora più grande! Ancora più brutto! Sempre più invasivo! Ora, lo so che alla passione non si comanda. L'amore sfrenato dei pataccari verso le patacche è totale e assoluto. Quando saranno riusciti a far fallire la Bonelli continueranno a stampare patacche adesive e si godranno la pensione andando ad appiccicarle ovunque, in tutte le panchine dei giardinetti. Ma almeno, la smettano di dire che le mettono per onorare Tex o per "festeggiare" qualcosa. Si festeggia l'eccezionalità. Se ogni singolo mese c'è la pataccona, mese dopo mese, anno dopo anno, decennio dopo decennio, non è un "festeggiare", è la normalità. Smettano di vergognarsi, e proclamino apertamente la loro insana passione per le patacche! Anche perchè così, uscendo allo scoperto, daranno voce ai pataccari purtroppo oggi discriminati. Aggiungendo all'acronimo LGBTQIA la loro "P", senza più nascondere questo amore...
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  2. @Carlo Monni il bello del forum è pure questo: imparare sempre cose nuove. Un' autentica miniera d'informazioni preziose, che aiuta ad arricchire il proprio bagaglio culturale. Sempre più fiero di farne parte.
    1 point
  3. Mi scuso in anticipo per la lunghezza del post. Da bambini o adolescenti è facile rimanere sbalorditi davanti ad una situazione narrativa, una scena, una storia, solo perchè per mancanza di esperienza (intendo esperienza "culturale") non ne vediamo i debiti, quando non la copiatura totale, da altre opere, siano esse libri, film, cronaca giornalistica o altri fumetti. Quel senso di stupore è irripetibile, come tutte le "prime volte" in ogni aspetto della vita. Ricordo ancora quando un mio compagno di classe mi disse: "sentita l'ultima canzone di John Lennon? Fantastica, il suo ennesimo capolavoro". La canzone era "Stand by me". Quando esplose il fenomeno Dan Brown io lo trovai un minestrone scopiazzato e lessicalmente povero di cose scritte da altri, ma persone che frequentavo lo definirono "intrigante", "ben scritto", "imprevedibile", "zeppo di soluzioni originali". Ognuno di noi ha i suoi parametri e i suoi gusti, che si affinano e cambiano nel corso della vita. Ho letto Tex praticamente dalla nascita (mia, non di Tex) ma l'ho abbandonato nella seconda metà degli anni 80, continuando nel frattempo a leggere alcuni "bonellidi" o ex tali (come Mister No, Ken Parker, Nathan Never, Magico Vento, le mini di Volto Nascosto/Shangai Devil, Saguaro e così via) insieme a tanti fumetti di altro tipo. Perchè lasciai Tex? Probabilmente, e si capisce forse dalle mie "altre letture", perchè in linea generale l'eroe infallibile senza macchia e senza paura mi sta abbastanza sulle balle adesso, figuriamoci a 20 anni , anche se a 12 anni ne andavo matto. Oppure perchè lo trovavo datato nei dialoghi e troppo pulito ed anestetizzato nelle situazioni di "vita quotidiana" rispetto al western che mi piaceva allora (la cosa strana è che ho lasciato Tex ma ho continuato a guardare western, classico e non, senza mai smettere). I maligni potrebbero asserire che nel frattempo c'era stato l'ingresso di Nizzi. Sintetizzando, non mi "piaceva" più. Torniamo al topic: Il Tex di Boselli è veramente Tex? Ho recentemente riletto tre storie del celeberrimo "secondo centinaio" di GLB: "Sulle piste del Nord", "Diablero" e "Il fiore della morte" e le ho trovate tuttora bellissime e magnificamente illustrate. I miei ricordi di bimbo e di adolescente hanno ripreso lucentezza: "non mi ero sbagliato, erano proprio belle". E probabilmente pur restando il mio giudizio complessivo inalterato, a distanza di 40 e rotti anni i suoi motivi sono in parte diversi. Ma anche Boselli ha scritto storie che ho apprezzato moltissimo e sicuramente mi sarebbero piaciute pure 40 anni fa. Devo fare degli esempi? Gli Invincibili, Le Navi perdute, Luna insanguinata, Il passato di Carson. Non gradisco i Ludlum scritti dai suoi successori o gli apocrifi di Sherlock Holmes, ma ho letto con piacere il Corto Maltese di Canales e Pellejeros (non quello "contemporaneo" di Quenehen e Vivès). Questo per dire che i dogmi, i canoni, mi fanno venire l'orticaria e le "guerre di religione" non mi interessano. I tempi cambiano, il mondo cambia, certe cose possono non piacere o essere inaccettabili (e allora non si comprano più, punto e basta) altre possono rimanere gradevoli e, perchè no, evolvendosi anche migliorare. Non leggerei mai un Tex molestatore di bambini, con Kit gender fluid e Tiger di colore. Ma per il bene di Tex mi piacerebbe che si concedesse qualche divagazione con una delle tante belle signore che incrocia nelle sue avventure. E' un essere umano e l'astinenza non ha mai fatto bene a nessuno. Il Tex di Boselli (e più che mail il suo scapestrato giovane Tex Willer) trasuda amore per il personaggio, affetto per il creatore e rispetto per la tradizione. Non è lo stesso Tex di GLB, Nolitta, Nizzi, Ruju, Manfredi, Faraci? Per fortuna no, è il Tex di Boselli. Come tutti i lettori posso criticare una storia, disapprovare una scelta narrativa, storcere il naso su un dialogo, ma di una cosa sono sicuro: senza Boselli non avrei mai ripreso a leggere Tex (quasi) tutti i mesi e certamente non avrei recuperato tutti gli arretrati che ho acquistato negli ultimi due anni. E se in futuro non mi piacerà più, o non mi ritroverò più nel suo Tex, smetterò di comprarlo. Non è così difficile.
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  4. Una storiella, n° carne n° pesce... una trama inconsistente che non riesce nemmeno a riempire il pur ridotto spazio dell'almanacco, tanto che la scena dello scontro con l'orso mi sembra proprio buttata l' per allungare una sceneggiatura priva di idee. Un Tex che si lascia portare a zonzo per i boschi per una notte, invece di tornare sul luogo del "rapimento" e cercare le tracce dei banditi... un Tex completamente privo di iniziativa... è Logan che decide quando fare una sosta, di non accendere fuochi, mentre Tex si limita a annuire... Il voto per me è 5, con dispiacere per Faraci che stimo come autore serio e professionale. Spero che possa tornare a breve almeno sui livelli del suo esordio su Tex e delle sue prime storie, che avevo decisamente apprezzato.
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  5. Non capisco il motivo di questo post. Non ti piace l'albo in questione: benissimo, è un tuo sacrosanto diritto. Non parteciperai più a questo forum: benissimo, anche questo è un tuo sacrosanto diritto. Ma perché ce lo vieni a dire? Vuoi fare dei proseliti? Non ti piace andartene in silenzio? Temi che qualcuno si chieda come mai sei sparito? Mah!
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