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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 01/02/2023 in tutte le sezioni

  1. Disclaimer: tutto quel che segue è un’opinione personale. Ma che bellezza, ma che piacere. Letta come al solito tutta d’un fiato dopo aver atteso di avere la storia completa... mi sono proprio divertito. Soggetto e sceneggiatura hanno tutto, l’ambientazione canadese, la “Storia”, un cattivo cattivissimo, un personaggio femminile scintillante, i 4 pards al completo (e Carson in gran spolvero), comprimari per cui provare empatia, violenza a volontà, inseguimenti, scazzottate, sparatorie, un buon ritmo… Non so, e francamente non mi interessa, dove si collochi come “valore” all’interno della produzione di Ruju, questa per me è semplicemente una bella storia punto e basta. E poi ci sono i disegni. Semplicemente strepitosi, Mastantuono fa mirabilie con i neri e con il tratteggio, ci regala “semi-splash pages” favolose, caratterizza i personaggi splendidamente (si, anche quando li disegna lombrosianamente come Bailey e Warberg, con quest’ultimo in particolare che sembra uscito dal Dick Tracy di di Chester Gould). Un capolavoro di espressività e dinamismo. Sono sempre stato un suo fan ma nell’ ottima scuderia di disegnatori texiani lui in questo momento è il mio preferito. Mancano i difetti? No, certo che no, difficile che accada in 330 pagine, soprattutto se esaminate con il microscopio, ma sono veramente delle quisquilie. Personalmente mi piacerebbe non vedere più duelli al coltello almeno fino al 2028 e qualche ferita di striscio in meno non guasterebbe, ma d’altra parte stiamo leggendo una serie periodica che ha passato da anni il numero 700 e riguardo alla salute dei protagonisti sappiamo già come va a finire (a questo servono i comprimari), se voglio un finale veramente inatteso mi rileggo la Trilogia di Marsiglia di Izzo o l’ultimo libro di Hans Tuzzi… Altre cose mi lasciano totalmente indifferente: le canoe troppo veloci/troppo lente, Kircher che spara a Bailey invece che ai pards, Tex che arriva sempre al momento giusto per salvare la situazione e così via… Sono un lettore ingenuo e quando leggo un fumetto o una storia di avventura sospendo l’incredulità, altrimenti mi dedico ad un libro di storia o di true crime. Per concludere un’ottima prova dei due autori, che a mio giudizio ha tutto per meritarsi tra qualche anno una ristampa in altro formato (ma NON a colori!). Voto 9 (Ottima).
    2 points
  2. L'umorismo era ben presente con GLB, solo che essendo GLB diverso da Nizzi o dagli altri, prediligeva più il lato avventuroso e direi "epico". Le sue storie erano davvero grandi affreschi epici, parlo delle storie migliori ovviamente, magari sacrificando qualcosa in tema di intricatezza della trama (ma non sempre, ovviamente, alcune sono davvero gestite magnificamente anche da questo punto di vista) per raggiungere lo scopo di mettere i nostri pards sotto una luce eroica ed epica. Ma le battute c'erano eccome. I battibecchi tra Tex e Carson li ha inventati lui, come lui ha inventato il Carson brontolone, donnaiolo, crapulone e affamato. Nizzi, più portato verso la commedia western, ha accentuato tutti questi aspetti, IMHO senza eccedere fino almeno a tutto il centinaio 300 e anzi rendendo davvero godibile Carson, che ha delle scene davvero divertenti e difficilmente dimenticabili, come quelle già citate dei travestimenti e tante altre. Anche il rapporto tra lui e Tex diventa mai così forte come con il primo Nizzi. Davvero due amici, inseparabili, ironici, sempre pronti a scherzare anche nei momenti difficili o drammatici e con un senso dell'umorismo strepitoso. Personalmente trovo che gli eccessi siano arrivati dopo, quando anche l'ironia si fece di maniera, e immersa in storie non sempre "giuste", finiva per stuccare. Due cose rimpiango del Tex del miglior Nizzi, questa ironia (che oggi o è assente o è molto blanda, d'altra parte se gli autori non ce l'hanno nelle corde non ce l'hanno), e le torture/scazzottate/insulti ai gallonati che erano così presenti in epoca pre politically correct e in epoca in cui ancora il Nizzi prendeva buon esempio da GLB prima di sbragare. Oggi, per dire, il particolare "metodo" dei nostri pard di interrgare i cattivi che tutti conosciamo, viene ridotto all'osso e addirittura non fatto vedere ma solo immaginare, mentre all'epoca avevamo pagine e pagine di gente che volava per le stanze o dalle finestre, prese a sganassoni, con Carson che si affrettava a dire cose come "sei fortunato che oggi lo trovi di buon umore". Ecco, oggi queste cose o sono assenti o compaiono per poche vignette forse per paura di una denuncia per tortura, non lo so. Sull'ironia e le battute, devo dire che a volte Borden mi sorprende positivamente, infatti quando ce le mette e funzionano lo faccio sempre presente in sede di giudizio su queste pagine. E' una cosa che apprezzo e che vorrei vedere più spesso. Non vorrei che per timore di giudizi negativi da parte di chi vuole un Carson e un Tex musoni e seri, si limitasse, non è il caso. Bastascriverle bene queste scene e sono molto apprezzate. Sulla storia in oggetto, non ricordo se l'ho già "recensita", nel caso sarà rintracciabile più su. Non è la migliore di Nizzi del periodo, anzi...però data la forma dell'autore in quel periodo, risulta sempre molto godibile.
    1 point
  3. Curiosamente, non ho mai commentato questa storia, nonostante essa sia stata la prima che ho letto per intero. Dopo La leggenda della vecchia missione (mio primo albo in assoluto), acquistai La maledizione di Escondida, un vero capolavoro. Il Carson della vecchia missione è timoroso del soprannaturale, è più superstizioso di quanto non sia Tex, e però poi assurge al rango di grande protagonista nei panni di Frate Carson: uno spettacolo. Dopo questa storia, a tema soprannaturale (in realtà poi si vedrà che di soprannaturale non c'è nulla), eccone stranamente un'altra inverosimile, anche se anch'essa si rivelerà un bluff. Ricordo me ragazzino semplicemente entusiasta di questa avventura, con quella spaventosa miniera, i capelli di uno dei minatori che in una notte diventano bianchi come la neve, quell'orrido buco e quel tanfo infernale: sono indimenticabili per me le emozioni di quei giorni, in cui leggevo e rileggevo il primo numero di questa storia, in attesa del mese successivo. Assaporavo in quei mesi il piacere della scoperta non solo di un nuovo personaggio, ma anche di un nuovo mondo, il West, e di un diverso modo di leggere, non più il mondo fantastico di paperi e topi, ma un contesto realistico che mi faceva sentire più grande, come se stessi muovendo i miei primi passi nel mondo letterario degli adulti, perché così all'epoca percepivo il Tex. Oggi guardo a questa storia con un sorriso. L'entusiasmo del bambino che ero non può essere condiviso dal me odierno, ed anzi non posso reprimere per l'appunto un sorriso di indulgenza verso quel lettore in erba della fine degli anni '80 e verso l'ingenuità un pò naif di questa trama nizziana. Eppure, credo che essa abbia ancora una sua efficacia, sia narrata bene nonostante tutto, e rientri a pieno titolo nel periodo d'oro nizziano, quando era raro che le storie di questo autore ci deludessero.
    1 point
  4. Lista provinciale! Charles Bukowski e Kurt Vonnegut o niente! (Ah, sono morti? Allora niente!) P.S.: Il Manzoni poi... già mi lamentavo del Tex nizziano che si salvava sempre per puro culo, figurati anni e anni di albi in cui Tex si salva solo per la Divina Provvidenza...
    0 points
  5. Andiamo Mauro, sai anche tu che fra "spiattelliamo gli spettri in primo piano" e "non si vede niente" c'è una marea di opzioni. Raimi (anche per motivi di budget) faceva vedere i mostri inseguire le vittime con la ripresa in soggettiva dal mostro, trucco usato un sacco di volte anche su Dylan Dog. Non si vedeva un tubo del mostro, ma dici che era come vedere un placido tramonto? Fantasmi diversi per personaggio si sono visti davvero un sacco di volte in un sacco di fumetti, basta che ciascuno veda le SUE vittime (ti potrei citare almeno una dozzina di Dylan Dog...). Oppure bastava che fossero ombre, presenze nascoste, occhi che vedono dall'ombra, e non personaggi in primo piano di cui vediamo ogni dettaglio... In ogni caso la questione ormai è puramente accademica e superata dal fatto che Rauch ha detto che lui ha considerato i fantasmi come "reali" e quindi è coerente con la maniera in cui li ha fatti rappresentare. L'interpretazione "potrebbero non esistere" avanzata proprio da Rauch non solo è smentita dalle tavole disegnate ma pure dallo stesso Rauch. Giusto! Mi ero dimenticato di questa scena quando ho scritto il mio commento, ma quando l'ho letta un po' mi ha fatto storcere il naso. Ho già visto diversi obiettare che Tex ha fatto tiri anche più difficili in passato, ma non colgono il problema: sappiamo tutti che Tex è un tiratore praticamente infallibile e che è capace di fare tiri simili, ma... lui può essere sicuro al 100% di non sbagliare? Da un cavallo in corsa? Se la risposta è sì, vuol dire che si vede Tex come lo vede Tito Faraci: "Tex agisce sapendo già che è il protagonista della storia e sa che vincerà, quindi può correre qualsiasi rischio senza problemi" [tanto per essere chiari: una precisione simile in quella situazione va quasi nel campo del sovrannaturale. Nessuno al mondo ce la può fare se non ha anche una bella dose di fortuna. Certo, Tex è notoriamente fortunato, e noi lettori lo sappiamo. La cosa stonata non è che riesca in un tiro "impossibile", la cosa stonata è quando (1) LUI E GIÀ SICURO DI RIUSCIRCI (Caso Faraci) o (2) QUANDO RISCHIA INUTILMENTE (Caso Tamarro, vedi qui sotto)] Se Tex non sa di essere l'eroe di una storia a fumetti e quindi non può essere certo di riuscirci, quando è che spara? 1) Quando non ha altra scelta. Quando il villain sta per uccidere l'ostaggio, o qualcun altro. Quando non ci sono alternative, e allora sei costretto a rischiare il tutto per tutto. Queste sono le situazioni in cui un "eroe classico" corre rischi simili, le situazioni in cui puoi fare il tifo per lui e trovarlo ammirevole. 2) Quando, come purtroppo si è visto in troppe storie recenti di Ruju, vuole fare "lo sborone", pur avendo altre alternative, mette a rischio la vita dell'ostaggio per fare un numero da circo. Questo è l'"Eroe moderno alla moda", cioè, "l'eroe tamarro". l'eroe, per fare un esempio zagoriano, modellato su SuperMike, che Nolitta disprezzava. Nella situazione vista in questa storia, Tex non aveva alternative, senza mettere a rischio l'ostaggio? Direi che probabilmente ne aveva. Era distante, in una zona con vegetazione usabile come copertura. Poteva gettarsi a terra e poi, da lì (e non da un cavallo in corsa) sparare con maggiore sicurezza. lo ammetto, la cosa non è chiarissima. Dal disegno non è chiaro quanto disti Tex, quanto disti il riparo più vicino, e insomma, si può anche ritenere che Tex in quella situazione non sia stato tamarro e che in realtà non avesse scelta, se non sparava si sarebbe fatto impiombare. Nel dubbio, qui assolverei Rauch per insufficienza di prove. Però, personalmente, visto proprio la tendenza "moderna" a fare eroi sempre più tamarri e meno classici, preferirei, proprio per la mia tranquillità mentale, che si chiarisse meglio in scene come queste che Tex rischia perchè non ha scelta, non per fare il numero da circo. Last but not least.... No, i cavoli ci sono, eccome: 1) Lo fai dire persino ai colpevoli, che nemmeno loro credevano alla colpevolezza dei McCullen, che lo hanno fatto "per sete di sangue" e che avevano fatto di peggio (quindi, massacri anche peggiori di civili), sia prima che dopo. 2) La responsabilità, non solo giuridicamente ma anche eticamente, è personale. Se Tizio ammazza Caio, non può usare a sua difesa "colpa di Sempronio che mi ha fatto girare le scatole". Quando mai si è visto un giudice che dice "l'imputato ha ammazzato sei persone ma l'ha fatto perchè era ancora arrabbiato con suo suocero, quindi lasciatelo andare e andate ad arrestare il suocero"??? 3) Era una zona di guerra, oltretutto contro bande paramilitari di saccheggiatori che agivano al di fuori da qualunque regola contro la popolazione civile e sarebbero stati fucilati sul posto se catturati. Esiste il diritto all'autodifesa o la popolazione civile può solo dire "prego, massacrate pure, volete che vi porti le mie figlie per stuprarle o vi basto io?" Fantasmi per fantasmi, se volevi far accusare Zachary avrebbe avuto molto più senso che i fantasmi non fossero stati solo i 6 McCullen, ma fra di loro ci fosse stata qualcuna delle sue vittime più recenti... No, no, non ci capiamo. Nemmeno sul senso di "storia di mistero". Io quando sento parlare di "mistero" penso ad atmosfera, tensione crescente, una rivelazione graduale, e soprattutto non penso alla cosa come un monolite unico per tutti i generi. Anche tu, come Borden più tardi, fai una falsa dicotomia, fra "storie di mistero" e "storie d'azione". Ma dove l'hai visto qui qualcuno che chiede una storia d'azione? La storia di spettri che avevi imbastito all'inizio era una storia "d'azione"? E allora quando dico che l'hai rovinata con il solito stucchevole "colpo di scena finale" per te significa che volevo che la trasformavi in una sparatoria fra Tex e un gruppo di indiani Apaches? No, non volevo che la trasformavi e basta. Perché non è vero niente che una qualunque storia d'atmosfera (Horror, gialla, fantascientifica, storica, romantica, gotica, etc.) abbia "bisogno della rivelazione finale con twist". Potrei citartene centinaia di esempi, ma faccio prima a dirtene solo uno direttamente "Texiano", e d'atmosfera: c'è forse una "rivelazione finale con twist" in "Diablero"? O in "La Dama di Picche"? O ne "il figlio di Mefisto"? Piuttosto, se si abusa della "rivelazione finale con twist", la cosa diventa superprevedibile, mina la "fiducia" dei lettori nella narrazione (ogni amico puoi già prevedere che sarà un traditore, ogni colpevole sai già che sarà innocente, ogni vittima inoffensiva sai già che si scoprirà essere un mostro sanguinario, etc.), mina profondamente l'immersione nelle storie (le storie con Twist finale le leggi come divertissment, come indovinello da settimana enigmistica se il twist non è banale come il più delle volte, ma quante di queste storie poi diventano memorabili rispetto a quelle dove la caratterizzazione è coerente? Mefisto sarebbe Mefisto se in una storia con un twist finale si scoprisse che in realtà ha sempre e solo ipnotizzato tutti e non è vero che evoca demoni? E che in realtà non è cattivo ma lo ricattano, e diventa amico di Tex con un imprevedibile twist finale?) Ma che senso ha? Mica esisteva l'analisi balistica! Se il fucile era a casa sua, che prova era? il fucile diventa una prova PROPRIO perchè l'ha gettato nell'acquitrino! Attenzione a non essere tu a rimescolare le carte qui, però. Ancora, vedo queste assurde dicotomie inventate e prive di senso... esistono solo le "storie piatte e prevedibili" e le "storie con rivelazione finale con twist" "Diablero" non ha nessun "twist finale". Il diablero è un diablero. Non ci sono rivelazioni finali sulla sua origine o sui suoi motivi. Idem per Mitla. Non scopriamo con un "twist finale" che era buona. Non scopriamo che era un uomo. Non scopriamo nemmeno che era una vecchia, anche da morta rimane uguale. Che gli scalini erano scivolosi e i serpenti molto pericolosi GL Bonelli ce lo ripeteva dal primo albo. Quindi è una storia "piatta e prevedibile"? Qualche altro esempio, per non citare sempre e solo GL Bonelli? "Adah" nella serie Ken Parker di Berardi e Milazzo? L'unico "twist finale" è "finalmente, arriva Ken Parker", che non mi pare un gran twist nella serie Ken Parker... oppure andiamo su D'antonio e la storia del west? Luna Comanche che twist finale ha? Boh, davvero, se vi (generico sceneggiatori Bonelli) siete convinti che senza una "rivelazione finale col twist" una storia è sempre "piatta e prevedibile", da una parte la vedo davvero male per il fumetto italiano, dall'altro capisco perchè non trovo quasi più nei fumetti bonelli attuali quelle storie "forti" di un tempo (una storia con twist è quasi sempre una storia "debole", in cui tutto è una mera appendice "finta" ad una punchline finale che nega tutto quello che era avvenuto prima) Su questo, onestamente non mi ricordo. Ho smesso di leggere Zagor da diversi anni, tranne alcune storie sparse "speciali" di solito di Burattini. Sono abbastanza sicuro di aver letto storie tue, ma dopo tanti anni non mi ricordo quali erano e com'erano.
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