Un Bonelli in perfetta vena compositiva, confeziona un episodio molto particolare ed efficace, usando come spunto (per la prima volta nella saga) la comunità Mormone.
Ciò che salta subito all'occhio durante la lettura, è la scorrevolezza e il grande ritmo che il grande autore riesce a dare alla sceneggiatura.
Come da suo consolidato stile, non mancano gli sviluppi narrativi e i vari cambi di scena e soprattutto è molto accattivante l'azione, con agguati, inseguimenti e piani, spiegati con maestria dall'autore, che in più di un'occasione si serve di vignette-mappe per meglio far comprendere al lettore lo svolgimento dei fatti.
Interessante l'idea di inserire i Daniti, una sorta di corpo di vigilantes mormone, che si accolla il compito di punire i "gentili".
Come vedremo, nello specifico, la banda incappucciata diretta dal duro Dene Fish (avversario davvero tosto che arriva vicino a stendere il giovane Kit) ha pure altri interessi meno nobili e, in combutta con biechi personaggi come Sam Sharp e Tim Butler, mette in atto un'autentica associazione a delinquere ai danni di sprovveduti coloni e allevatori.
L'episodio raggiunge un bel ritmo sul finale, dove la tensione si taglia col coltello e porterà i nostri a salvare le due povere donne prigioniere dei Daniti e smantellare la banda, punendone i maggiori colpevoli. Da notare la perfetta gestione del giovane Kit da parte di Bonelli: in questa storia il marmocchio si fa rispettare sia per propositività, abilità e coraggio. Commette solo un pericoloso errore di valutazione (come fattogli saggiamente notare da Carson) quando sottovaluta Fish rischiando di farsi impiombare dalla sua inattesa reazione, ma per il resto è davvero molto attivo ed efficace. Un po' in ombra invece Carson, ma alcuni siparietti e scambio di battute con Tex si fanno apprezzare.
Storia divertente ed effervescente, resa molto bene graficamente da un ritrovato Galleppini, coadiuvato alle matite dal solito Gamba e in alcune sequenze da Angelo Corrias (come apprendo qui sul forum). Considerati i ritmi serrati di produzione, con una mole immane di strisce da sfornare settimanalmente, la qualità grafica era davvero impressionante. Di stakanovisti del pennello di questo calibro, si è perso la stampo. Il mio voto finale è 8