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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 25/12/2023 in tutte le sezioni

  1. Purtroppo paragoni cose non paragonabili. Non tenendo conto delle azioni della casa editrice nel frattempo. Esempio: primi anni del 2000. Prendiamo il 2003 (vent'anni fa) che è anche nella "fascia 500" così prendiamo entrambi i tuoi esempi. Escono 12 Tex regolari, questi: Nr. Titolo Mese di pubblicazione Soggetto Sceneggiatura Disegni 507 Un ranger ha tradito! gennaio Mauro Boselli Mauro Boselli Guglielmo Letteri 508 Il mercante francese febbraio Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fernando Fusco 509 Snake Bill marzo Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fernando Fusco 510 Nel campo nemico aprile Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fernando Fusco 511 Ritorno a Culver City maggio Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fabio Civitelli 512 La città della paura giugno Claudio Nizzi Claudio Nizzi Fabio Civitelli 513 Le foreste dell'Oregon luglio Claudio Nizzi Claudio Nizzi Andrea Venturi 514 I fucili di Shannon agosto Claudio Nizzi Claudio Nizzi Andrea Venturi 515 Il lungo viaggio settembre Claudio Nizzi Claudio Nizzi José Ortiz 516 La cripta ottobre Claudio Nizzi Claudio Nizzi José Ortiz 517 Il serpente piumato novembre Claudio Nizzi Claudio Nizzi José Ortiz 518 Pioggia dicembre Claudio Nizzi Claudio Nizzi Gianluca e Raul Cestaro (ho scelto apposta un anno di "quasi tutto Nizzi", per fare il caso peggiore). Una bella lista di schifezze, eh? Ci sono sia "ritorno a Culver City" che "i fucili di Shannon", una delle annate peggiori del periodo di Nizzi. Ma guarda CHI LE DISEGNA, senza disperdere i migliori per vari "collaterali". E inoltre sono in tutto 11 albi di Nizzi, totale 1210 pagine, 24,20 Euro (Tex costava 2,20 Euro, notare che rispetto ad allora salari e stipendi, fonte ISTAT, sono assolutamente identici, non sono realmente aumentati da 30 anni, aumentano solo i prezzi... quindi i prezzi sono GIÀ "ADEGUATI ALL'AUMENTO STIPENDI DEI LETTORI") Oltre a questi 11 albi, escono il Texone di Sommer (Nizzi, altri 224 pagine e 5 Euro), e il maxi di Diso (330 pagine, 5,50 euro) e L'almanacco del west con la storia "Eroe per caso" di Boselli e Andreucci. Dal punto di vista qualitativo, un annata pessima: due soli albi belli, di Boselli, in mezzo a fuffa nizziana del periodo peggiore. Ma guardala dal punto di vista quantitativo: quanti soldi ho "buttato"? 34,70 Euro, arrotondiamo a 35€, e 1700 pagine di fuffa ad occuparmi la libreria, una quindicina di albi E dal punto di vista psicologico? Che Nizzi fosse alla frutta era più che ovvio, come il fatto che Boselli fosse di un altra categoria, molto superiore anche al Nizzi migliore. Onestamente all'epoca ero OTTIMISTA (e per questo prendevo ancora Tex), da un abisso simile pensavo che Tex potesse solo risalire (e infatti poi è risalito, allontanando Nizzi, anche se poi sciaguratamente Boselli l'ha fatto tornare) Vediamo il 2023: Nr. Titolo Mese di pubblicazione Soggetto Sceneggiatura Disegni 747 Il grande incendio gennaio Pasquale Ruju Pasquale Ruju Corrado Mastantuono 748 La Mesa della follia febbraio Moreno Burattini Moreno Burattini Michele Rubini 749 Le creature del buio marzo Moreno Burattini Moreno Burattini Michele Rubini 750 Ritorno a Redrock aprile Antonello Rizzo Pasquale Ruju Rossano Rossi 751 Condanna senza appello! maggio Antonello Rizzo Pasquale Ruju Rossano Rossi 752 Fratello di sangue giugno Giorgio Giusfredi Giorgio Giusfredi Alfonso Font 753 Wolfman è vivo! luglio Pasquale Ruju Pasquale Ruju Pasquale Del Vecchio 753 bis Sulle tracce di Kit Carson luglio Antonio Zamberletti Antonio Zamberletti Sandro Scascitelli 754 Dentro la montagna agosto Pasquale Ruju Pasquale Ruju Pasquale Del Vecchio 755 La cavalcata del destino settembre Graziano Frediani / Mauro Boselli Mauro Boselli Claudio Villa 756 La Tigre colpisce ancora ottobre Mauro Boselli Mauro Boselli Andrea Venturi 757 Fuga sull'oceano novembre Mauro Boselli Mauro Boselli Andrea Venturi 758 Il rajah bianco dicembre Mauro Boselli Mauro Boselli Andrea Venturi Il livello delle storie è migliore rispetto alle Nizzate del 2003, ma come si dice "quando un leone vi insegue non occorre essere il più veloce, basta che non sei il più lento": il "leone" qui è il semplice limite "non valeva la pena leggerlo". Se sei sotto, che differenza c'è fra la Nizzata peggiore e un altro albo che comunque non leggi? (poi, se te li leggi come faccio io, per scoprire che non valeva la pena leggerli, cavoli miei) Di questi 13 albi, 1 non l'ho letto perche già non reggevo i disegni (il bis), 5 mi hanno annoiato (tigre nera e wolfman), 3 mi hanno deluso dopo un inizio accettabile (mastantuono e Rubini), 1 mi è piaciuto (quello di Gioasfredi anche se non è una storia che ricorderò), due mi sono sembrati uno sgarbo a GL Bonelli che non andava approvato e una storia scopiazzata dall'originale che infanga e davvero bruttina (Rossi), e l'ultima.... è la storia di Tex che più mi ha fatto incazzare da sempre, per me uno schiaffo in faccia a GL Bonelli e soprattutto ai lettori. Per me basta a rendere l'annata peggiore persino rispetto al 2003, ma anche per chi non è d'accordo e dice che sono comunque meglio delle Nizzate: state guardando la cosa dal punto di vista sbagliato: li paragonate come se il "peso" che hanno sul vostro tempo e il vostro portafoglio fossero inifluenti... Vediamo qui a livello quantitativo: sono 1430 pagine e 62,20€. A cui aggiungere... Il Texone, OK, quello è bello anche se non certo fra le cose migliori di Boselli, ma... è Tex Willer Per questo paragone, non conto Tex Willer: voglio vedere cosa è successo al Tex del 2003. Tex Willer è una nuova testata con un nuovo personaggio, nessuno dei lettori del Tex del 2003 è "obbligato" a prenderlo. E per me se il Tex "storico" va a catafascio, non è una buona risposta dire "butta quella spazzatura e vai su Tex Willer che è meglio", è come dire "vai su Magico Vento che è meglio"... I due Maxi: sono Nizzi e Alessandrini e Ruju e Diso, devo dire altro? (e sono altri 19,80€ e 660 pagine) I due Magazine: non mi sono piaciuti. Il primo l'avevo scritto perchè. Il secondo non ne ho parlato. Mi ero rotto di parlare male del "celebrazionismo" che pare aver preso Boselli. una storia noiosissima fatta unendo i puntini da 1 a 46 seguendo la trama tipica dell'eroe che deve affrontare tutti i cattivi e arriva in fondo ad una persona cara che è morta che lo riporta sulla sua strada. La prima volta che l'ho letta mi ero pure emozionato. Nel 1971 (era l'Uomo Ragno e Zio Ben), poi nel 1972 mi era piaciura ancora (Daredevil con il padre pugile, e Silver Surfer con Shalla Bal catturata dal Diavolo anche se non era morta), e così via, anno dopo anno, sempre la stessa trama, decine decine di volte per decine di personaggi, trovarmela fotocopiata peri pari anche su Tex mi pare davvero troppo (anche se ormai mancava solo Tex, l'avevano già usata ovunque, da Zagor a Dylan Dog a Nathan Never...). Altri 17,40€ buttati. (e altre 260 pagine circa) I due Color... devo dire altro? Altri 17,80€ e 320 pagine... Nel 2003 avevo 1700 pagine di fuffa che mi costavano 35€. Oggi ho 2700 pagine di fuffa, mille pagine in più, che mi costano 112,20 Euro! E per te è "Meglio"? (del Tex "storico" nel 2003 di decente avevo almeno 2 albi di Boselli, quest'anno ho un solo albo di Giusfredi...) Mi nomini storie di Tex Willer, o "Pearl"... come fa a non vedere che sono "altro" rispetto al Tex storico? Infine, il peggio è l'aspetto psicologico. Nel 2003 potevo sperare, con buone ragioni, che Nizzi non sarebbe durato ancora molto e che la situazione poteva migliorare. Ma cosa vuoi migliorare con una casa editrice che ti vede solo come un limone da spremere e butta in edicola 4000 pagine? Qui andrà sempre peggio...
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  2. E pensa che avrebbero dovuto essere di più, le strisce avrebbero dovuto uscire quest'anno. Con quelle si sarebbe avverata la mia pessimistica previsione di inizio anno: oltre 4000 tavole (e comunque ci siamo già andati vicini) e oltre 40 uscite. Non esiste nemmeno il concetto di "controllo qualità" con una simile mole di uscite (oltretutto, considerando che dovrebbero occuparsene solo Boselli e Giusfredi, che già devono pure scrivere storie: e siamo sicuro sicuro che dover leggere, rileggere e corregge 4000 pagine all'anno con abbia nulla a che fare con il calo di "interesse" di Boselli anche nella scrittura? Io dopo aver corretto 4000 tavole davvero l'ultima cosa che vorrei fare sarebbe scriverne altre...). Si fa fatica (e come ha spiegato più volte Boselli, MOLTA fatica...) a trovare sceneggiatori che le scrivano, figurati poi fare dello scarto! Ovvio che si deve pubblicare tutto, cercando di tappare le falle peggiori quanto si può... Ci sarebbero alcune domande da fare ALLA CASA EDITRICE, se i cosiddetti siti di "critica fumettistica" avessero le palle (e l'indipendenza) di farle: tipo "ma che idea avete di rispetto per il lettore? Vi pare di rispettarlo? O lo vedete solo come un pollo da spennare?" P.S.: Come disse Gimli il nano, non importa se è grande e grosso, "conta comunque per uno" (una storia) . Non basta a tirar su una media in picchiata...
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  3. Globalmente (visto che comprendiamo tutte le testate) per me annata buona, mi resta però il dubbio che le testate siano troppe e la regolare (fulcro principale del personaggio) sia penalizzata.
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  4. Quest'anno mi dispiace ma non ne ho letto nemmeno uno... sto leggendo adesso le storie del 2022. Ho finalmente capito perché non mi piaceva più leggere Tex, il motivo non sono le storie, ma che ne escono troppe. Quando da piacere un hobby diventa "dovere" (devo leggere altrimenti mi prendo indietro), la magia pian piano sparisce.
    1 point
  5. A parte Tex Willer, due annate davvero modeste, senza storie memorabili e con storie scarse anche nella regolare. La proliferazione di testate alla fine ha dato i suoi frutti avvelenati, e la qualità complessiva paragonata anche a pochi anni fa è precipitata. Fra le due però il 2023 tocca davvero il fondo con il numero 755: la peggiore annata di Tex da decenni.
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  6. Oh, finalmente una questione socialmente impegnata! Diciamolo: siamo tutti più isolati e tristi da quando nel 2006 una Commissione ultakuiperiana e ispirata a una feroce lotta all'integrazione planetaria, ha espulso Plutone dal Sistema Solare! Contraddicendo la profonda massima filosofica "Sistema Solare è chi Sistema Solare fa", questa commissione ha dato una interpretazione strettamente intranettuniana dello ius soli e ha cassato il nono pianeta. Eppure Plutone si era integrato perfettamente nel Sistema Solare: aveva cercato in tutti i modi di giacere sul piano dell'eclittica e solo un prevenuto può sostenere che intersecare l'orbita di Nettuno è una violazione dello spazio vitale di un pianeta. Intersezione, è il caso di ricordarlo, di appena 20 anni, sui quasi 250 di rivoluzione attorno al Sole. Eppoi c'è Venere con un asse talmente inclinato che sull'eclittica praticamente ci rotola! E nessuno se ne sconvolge, perché a Venere tutto è permesso, vero? Io dico che il Vento Solare supera la Nube di Oort e abbraccia tutti: pianeti e piantini transnettuniani, che tutti assieme sono Sistema Solare, che non c'è differenza tra giganti gassosi e pianeti nani, tra satelliti galileiani e asteroidi, tutti fratelli! E tutti uniti contro quei puzzoni di Proxima Centauri, naturalmente.
    1 point
  7. Io francamente non vedo in questa storia dei colpi di scena fini a sé stessi. Vedo un solido racconto western, classico che più non si può (ma non è un male) tra banditi e bounty hunter canaglia, ma con in più le donne schiavizzate e traumatizzate da tanta violenza. I pensieri di Gillian, i suoi tormentati ricordi, non aggiungono nulla alla trama; sono tuttavia un approfondimento del dramma della donna, ed è bello e significativo che Tex, come di consueto fine psicologo, riesca a cogliere i neri pensieri dietro i momenti in cui la donna appare assorta, tanto da riuscire a dirle di dimenticare. Ma la donna, pur forte come è, non può dimenticare, e d'altronde la sua bellezza la porta nuovamente ad essere considerata come un oggetto da bramare, sia dal fuorilegge complice del suo ex compagno che dal cacciatore di taglie. È sempre una preda, Gillian, costretta a subire le bramosie lussuriose degli uomini e a stare zitta per amore della figlia, finché non arriva un cavaliere senza macchia e senza paura che, non senza qualche difficoltà, la porta finalmente in salvo. Banditi, bounty killer, donne da salvare. Il West più classico, condensato in poche e ben scritte pagine. Il tutto in un numero fuori collana che propone una storia balneare il cui intento è, dichiaratamente, quello di intrattenere sotto l'ombrellone. E ci riesce egregiamente, ed anzi non capisco sinceramente come si faccia a trovarla così piatta. La figura delle donne brutalizzate, i tarli nella testa della madre, la sua reazione nella cupidigia del denaro, pur sporco di sangue: ma cosa deve fare un autore per non scrivere una storia considerabile piatta, soprattutto considerando le poche pagine messegli a disposizione da una storia "estiva"?
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