Letta oggi, in questo torrido pomeriggio del giugno 2025. Un po' in ritardo rispetto all'uscita in edicola
Comunque questo esordio di Nizzi non mi hai convinto per niente. Pesantissimi i dialoghi, ma soprattutto i baloons di pensiero, spesso ridondanti e quasi sempre inutili.
Anche la storia non funziona per nulla: l'osservazione fatta da AmnnesiaVivace qualche anno fa è giustissima. È un errore nella caratterizzazione di Tex, che, in quanto infallibile nel pesare le persone, non può credere come un pollo alle fandonie della vecchia, ma è anche è un errore logico: già sapendo i nostri pards che i malviventi si stavano facendo inseguire di proposito, come possono credere che all'improvviso non vogliano più farsi raggiungere? Tex fa davvero la figura dell'idiota.
Figura che viene ripetuta almeno un'altra volta nella storia, quando riesce a fare fronte agli inganni del villan solo con l'aiuto di un occasionale origlione.
Insomma già in questa prima storia Nizzi riduce Tex a un pistolero con poco cervello e molta fortuna. In più manca quella brillantezza nei dialoghi che rendono tollerabili questi difetti nelle storie future.
Fortuna che ai pennini c'è quella gran zampa di Fernando Fusco, che rende piacevole qualunque roba.
Meraviglia la copertina del n.281, anche se il tratto di Galep comincia a mostrare nei dettagli i segni del declino.