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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 26/01/2024 in tutte le sezioni

  1. Più che altro, "vecchio"... Le ultime ristampe della "Gigante" sono state TUTTE a Colori. La CSAC vendette un botto, tanto che alla Bonelli hanno preso una solenne cantonata: pensando che fosse il "colore" a "trainare" le ristampe e farle comprare "ai giovani" (non potevano credere che un autore "vecchio" e "superato" come il disprezzato GL Bonelli vendesse di più dei loro fumetti "moderni" e "artistici" ), hanno lanciato altre ristampe dello stesso tipo. Un bagno di sangue, a parte quando hnno ristampato altri fumetti "vecchi" tipo Zagor e Mark e ora Mister No. Insomma, alla fine il colore non c'entrava un tubo, sono quei fumetti "vecchi e superati" che vendono sempre, nei decenni, altro che le robe "moderne" Quindi, l'idea che il colore faccia vendere è stata smentita ripetutamente. È Tex che vende, non il colore (e infatti se notate dopo la sbandata di qualche anno fa si sono dati una calmata e sono tornati prevalentemente al b/n) A questo aggiungici che i colori sono SEMPRE pessimi e inguardabili, e DEVONO essere pessimi perchè per rientrare nei costi un colorista ci avrà passato sopra sopra dieci minuti a pagina ai tempi della CSAC e da allora riutilizzano sempre quella colorazione per risparmiare... per me (e direi per tutta l'editoria italiana) il colore ormai contraddistingue le "poveracciate", la roba per bambini e lettori di bocca buona, mentre il "trend" per i lettori con più soldi e più gusto sono appunto le riscansioni in b/n di cose tipo Blueberry o i fumetti storici Marvel anni 60, e finalmente stanno partendo anche con Tex. Esiste, non hai comprato il volume "La Mano Rossa" della Scarabeo? Certo, per ora è uno, ma se vende bene spero trovino l'accordo per farne molti altri, anche di storie del periodo d'oro... gliele comprerei tutte! Però attenzione che "anastatica" è un altra cosa: l'anastatica riproduce l'albo stampato, con i suoi difetti, non puoi fare un edizione al tempo stesso "anastatica" (="uguale il più possibile all'originale pubblicato all'epoca") che sia anche una ri-scansione in un altro formato che renda meglio i disegni originali (=totalmente diversa dall'edizione originale") Sono due scelte diverse, per certi versi opposte, ma che rappresentano, FINALMENTE, il rendersi conto che c'è un mercato di appassionati a cui NON FREGA NULLA di colori fosforescenti, perline e specchietti colorati, bambate pataccose e gadget, ma vuole BUONE EDIZIONI RISPETTOSE DELL'OPERA.
    1 point
  2. Sono del tutto d'accordo con te, ma su questo punto permettimi di dissentire: magari le AI in futuro arriveranno pure a interferire sui lavori di progettazione, ma i CAD, al momento, senza conoscenza dei rudimenti fondamentali del disegno (proiezioni ortogonali, prospettiva, assonometria e sviluppo di rilievi) sono un mezzo "monco". Purtroppo è vero che una fascia di tecnici di vecchia data, ha faticato al passaggio, ma per usare ogni tipo di CAD è necessario saper disegnare (anche se non con le squadrette e righe). Con le AI in futuro temo, che si arriverà a superare pure questo aspetto, ma sai che casino se si impallano e non rispettano i parametri urbanistici. Denunce e cause a gogo, con stuole di AI legali che escogitano arringhe difensive in tribunali virtuali.
    1 point
  3. Non è esatto affermare che il MALè una branca della AI. Il MAL è un software che esisteva prima della AI.
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  4. Non è un "inganno", è una tecnica, tra l'altro usata nell'animazione da decenni (tutta Biancaneve della Disney lo fecero così, come i film successivi). Non so se leggevi CyberSix, ma era disegnato in quel modo, gli ambienti erano fatti in un CAD (non so se usavano proprio quel software o un altro, penso un altro) e lo sfondo delle vignette veniva al computer variando solo il punto di vista. E il risultato era ottimo. L'idea del "disegno come uno sport olimpico" da fare "senza aiuto, tipo Petri, altrimenti sei squalificato" non regge alla più basilare analisi storica: Caravaggio usava modelli e modelli, altri usavano proiezioni di macchinari ottici, in tempi più recenti si usano fotografie, poi sfondi fatti al computer, tavolette grafiche... Il "copia-incolla" lo usava pure Leonardo, a suo modo, riproponendo gli stessi soggetti in quadri simili. Non importa che tecniche e che strumenti usi, se è un umano ad usarli, il disegno è suo (tranne quando plagia, ovvio) La AI è differente. Attualmente i risultati che vedo non mi sembrano ancora abbastanza validi, ma è solo questione di tempo. Temo che il disegnatore di fumetti non abbia molto futuro come mestiere (faranno la fine dei Geometri, stroncati fra l'altro dai programmi CAD: a che serve più passare anni a imparare a fare i disegni tecnici a mano?) Fa un po' ridere che questo processo finché toccava lavori "umili" (ormai hanno i robot persino per togliere le erbacce, solo che costa ancora meno usare schiavi...) era "il progresso" che ci avrebbe portato verso un futuro radioso (tanto, chissenefrega degli operai), ma adesso che tocca lavori come il giornalista (i primi che saranno fatti fuori dalle AI) si scatena il panico... La ripulitura è stata possibile grazie all'uso di AI. Certo, è un lavoro di "ripulitura", non creativo, ma prevedeva miliardi di scelte bit per bit che non potevano essere fatte in automatico da un filtro come quelli che avevano prima.
    1 point
  5. E dietro ogni scelta artistica si nascondono anni e anni di esperienza, sacrifici, studi, tentativi, delusioni, soddisfazioni, d'altronde l'arte è lo specchio che riflette l'anima dell'artista. Purtroppo concordo con Letizia, le AI arriveranno a sostituire il lavoro umano anche in professioni artistiche come il fumetto, ma allora non sarà più la stessa cosa. Tutto sarà più arido e schematizzato. Ogni tecnologia ha indiscutibili pregi ma, al contempo, pericolosi rovesci della medaglia: pure il tanto sospirato internet, che in pratica ormai è entrato di prepotenza nella nostra vita divenendo imprescindibile anche sul lavoro, ci sta rendendo "schiavi" senza che ce ne accorgiamo. Basta un attacco informatico o un blackout elettrico per paralizzare ogni attività produttiva e non. E' vero non si può tornare indietro e occorre sempre seguire il processo evolutivo, ma lasciatemi dire che un po' di tristezza mi viene al pensiero di quello che può riservarci il futuro.
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  6. Secondo me in questa discussione si è persa totalmente di vista la dimensione umana. Un texone di Galep o di qualsiasi altro autore non può esistere senza l'intervento dell'autore, senza le sue scelte artistiche, in ogni fase del processo. Ciò che rende un'opera attribuibile ad un artista non è solo l'aspetto del prodotto finito ma tutto il percorso che c'è dietro, fatto di scelte, di situazioni. La vera opera non è il risultato, ma anche ciò che ha portato alla sua realizzazione. L'autore c'è implicato fino al collo, da quando gli viene chiesto di farlo a quando lo consegna. Con un'operazione di taglia e cuci si può ottenere un prodotto derivato da precedenti lavori, ma non sarà un prodotto originale di Galep, perché lui non c'era. Sarà un texone DA (parti di) Galep, non un texone DI Galep. È come se io smontassi qualche statua di Michelangelo e usassi le varie parti, un braccio qui, una testa là, per comporre una nuova statua. Otterrei una nuova opera di Michelangelo? Col cavolo! Solo un pazzo può ragionare così. Con l'uso dell'IA generativa invece al massimo posso ottenere un texone CHE SEMBRA DI Galep, un'imitazione. Un falso, una rappresentazione.
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  7. Hai ragione, il punto non è questo. Il punto è: si può fare? Ora no, ma tra non molto si potrà. Ma ti voglio fare una domanda. Domani saltano fuori delle tavole inedite di Galep, sceneggiate da GLB, che riguardano una storia completa, bocciata a suo tempo perché giudicata troppo cruda. Decidono di darla in stampa. Tu la compri, la leggi e ti piace. Sei tutto contento perchè sei un fan di Galep e di GLB. Poi qualcuno ti viene a dire che la storia è stata sceneggiata, non da GLB, ma da Boselli (che è molto bravo e conosce molto bene il Tex di GLB) e che è stata realizzata da una AI con vecchie tavole di Galep riadattate. Che fai, ci ripensi e dici che non ti piace più? E se poi ti vengono a dire che era tutto uno scherzo e che si tratta veramente di un vecchio reperto ripescato chissà dove? Tu che fai, ricambi di nuovo idea e dici che ti piace di nuovo? O finanzi di tasca tua un team di esperti che ne stabiliscano la paternità prima di dire se ti piace o no? La CGI oggi fa dei miracoli, domani farà cose impossibili. Fra trent'anni vedremo nuovi film inediti con John Wayne e Henry Fonda. Per i fumetti ci vorrà molto meno. Sarà una cosa arida e priva di arte?
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  8. Hai ragione. Intendevo anastatica nel senso che vorrei una copia 1:1 dei numeri originali della serie regolare, stesse copertine, stessa costina, stesso numero di pagine, 100% stessi contenuti MA tutto ristampato in un formato più grande (qualche centimetro in più in altezza e larghezza) e i disegni provenienti da nuove scansioni. Quindi, sì, non una anastatica. Diciamo una anastatica 2.0. L'edizione Scarabeo è ottima, ma è una artist's edition, le tavole vengono proposte come sono, con tanto di segni delle correzioni e scotch. E ovviamente ci sono nuovi redazionali. Vorrei qualcosa di meno.. ma lo vorrei tutti i mesi in edicola
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