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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 11/03/2024 in tutte le sezioni

  1. Testi: al netto della "stranezza" dell'avvocato in prossimità del forte, la storia è ottima, di certo nella top tre rujana su Tex. Disegni: Alfonso, sei un grande, ma forse ora è tempo di mettere i pennelli a riposo. Troppe imprecisioni, principalmente nel secondo albo. Voto: 9 Si vede che non lavori molto con le email. E gli SMS sono stati usatissimi fino ad anni recenti.
    1 point
  2. Della storia salvo il finale che regala emozioni. Da come era partita nel primo albo mi sarei aspettato molto di più. Invece il secondo è un susseguirsi di sparatorie "alla faraci" senza pathos. Non basta il solito squadrone di "cattivi" dalle fisionomie particolari a dare pathos (ormai sappiamo anche come sono composti: c'è l'indiano, il nero, l'elegante, il messicano). Che belli i nemici del primo e secondo centinaio di Tex, ceffi senza un nome oppure con un nome ma brutti ceffi e basta. Mi sto rileggendo tutti i Tex (fascia 100-300-600 in questo momento), e nonostante le storie di Boselli per impianto e bellezza raramente vadano sotto l' 8 (questo è uno dei casi), in questa fascia vedo sempre i soliti cliché: in ogni albo ci deve essere almeno una donna (politically correct?) e ogni volta dobbiamo sorbirci la solita storia su Kit Willer che essendo mezzo indiano sa leggere bene le tracce (lo sappiamo benissimo, è inutile sottolinearlo ogni volta!). Per concludere con un dato statistico: nell'albo "I professionisti" Tex compare il 39 pagine (meno della metà dell' albo), per un totale di 80 battute. E poi parlate male di Nizzi...
    1 point
  3. Recentemente ho sfogliato il volume Rizzoli-Lizard su questa storia (che ho preso per i disegni di Milazzo, basta limitarsi a guardare le figure e la storia migliora...), e ho trovato queste "chicche" nell'intervista iniziale a Nizzi: Cosa pensava Nizzi di GL Bonelli, di Tex e dei suoi lettori, si può leggere in TANTISSIME interviste e video su youtube, in cui praticamente si dice che GL Bonelli faceva storie solo "pum pum" per cerebrolesi e che lui invece è molto più bravo, nelle sue storie non c'è solo pum-pum. (solo recentemente ha "riabilitato" Bonelli per attaccare... Boselli, accusandolo di "stravolgere Tex": il bue che dà del cornurto all'asino..) Anche questa intervista non fa eccezione, e anche qui Nizzi coglie l'occasione per ribadire la sua scarsa stima di GL Bonelli, di Tex e dei suoi lettori (lettori che secondo i "fan" di Nizzi invece non dovrebbero avere il diritto di criticare il loro Vate...) Ma la cosa più interessante è questa: Può darsi che sia la solita "sparata" in cui Nizzi si gonfia da solo: in realtà anche se dopo la famigerata "crisi per superlavoro" Nizzi è passato dalle 1100 pagine annue che lo mandarono in crisi a... oltre 1500 pagine annue in media (segno che ci metteva davvero impoegno, sì...) con un massimo di circa 1800 pagine nel 2003: se scriveva davvero dieci tavole al giorno, vorrebbe dire che ogni anno lavorava al massimo 180 giorni? D'altro canto, bisogna aggiungere il tempo per i soggetti e altre varie e eventuali (viaggi a Milano, mostre, correzioni, etc.). E guardando la QUALITÀ infima e la sciatteria di quella scrittura... sì, ci posso pure credere che "tirasse via" dieci pagine al giorno (ogni tanto magari meno, quando c'era la scena in cui sperculava Tex ci metteva più impegno) Insomma, crediamo a Nizzi per una volta, e facciamo due conti: si sa che prendeva più del doppio degli altri sceneggiatori (era la "tangente" che Sergio Bonelli era disposto a pagare pur di tenerlo su Tex, viste le soddisfazioni che gli dava ogni mese, e per il terrore che aveva al pensiero di tornare a scriverlo lui: visto che Nizzi di scrivere Tex non aveva più nessuna voglia e odiava il personaggio, fu stra-pagato per farlo di malavoglia). Non so quando fosse all'epoca, ma oggi si sa che gli sceneggiatori Bonelli prendono dai 50 ai 100 euro a tavola (e questa cifra NON è stata al passo con l'inflazione, anzi è ferma da tempo, prendevano di più in "valore reale" una volta). Quando prendeva Nizzi, all'epoca, rapportato alle cifre in Euro attuali? (all'epoca ovviamente era ancora pagato in lire). 150-200 Euro a tavola? Millecinquecento-duemila euro AL GIORNO? Per scopiazzare "il cavaliere pallido", o "la ballata del mare salato"? Per sputtanare Tex costantemente, storia dopo storia? Bisogna dire che Sergio Bonelli era disposto a pagare bene i suoi "piaceri": e leggere un Tex così sputtanato doveva essere un piacere davvero "impagabile"... Capite quando fa girare le scatole vedere oggi Nizzi atteggiarsi a grande autore "sprecato" su Tex, e mostrare tanto disprezzo per Tex e i suoi lettori, pensando quanto DAVVERO Nizzi deve, in termini non solo di "fama" ma pure economici, alla Bonelli, a Tex e ai suoi lettori?
    1 point
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