Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Winchester73

Cowboy
  • Contatore Interventi Texiani

    51
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    1

Winchester73 ha ottenuto l'ultima riconoscenza il Ottobre 27 2023

Winchester73 ha pubblicato il contenuto maggiormente apprezzato!

Informazioni sul profilo

  • Sesso
    Maschile

Io e Tex

  • N° 1° Tex che ho letto
    354
  • Pard preferito
    Kit Carson
  • Personaggio favorito
    Tex

Visitatori recenti sul profilo

993 visualizzazioni del profilo

Winchester73's Achievements

Contributor

Contributor (5/14)

  • One Year In
  • One Month Later
  • Collaborator
  • Reacting Well
  • Week One Done

Recent Badges

18

Reputazione nella comunità

  1. Winchester73

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Sarà fatto, in materia di Texoni devo recuperare assolutamente, mi ero fermato a "Gli assassini" di Boselli, sperando che siano storie con più Tex e meno "Mitch"
  2. Winchester73

    [623/624] Braccato!

    Ritengo "Braccato" la storia migliore di Faraci su Tex, l'unica che raggiunge un 8 pieno. L'azione è incalzante, ma rispetto ad altre volte è Tex ad essere suo malgrado il fuggiasco. Molto belle le sequenze iniziali nella pioggia e lo scontro nella foresta con i due fratelli boscaioli. Sulle figure di contorno, i comprimari di Tex discreti, gli avversari ottimi. Lo sceriffo una vera carogna, figura realistica, spietata ed ipocrita, darà del filo da torcere a Tex. Ottimi i disegni di Del Vecchio, se in precedenza non mi aveva mai convinto, qui è stato davvero bravo.
  3. Storia gradevole con disegni davvero belli. Come "smitizzare" il West e una figura passata della storia di Tex, senza cadere nel ridicolo e nel grottesco. Boselli si diverte nel mischiare le carte senza prendersi troppo sul serio e ciò porta a un buon risultato. Oltre la storia principale, ho trovato originali e ben riuscite alcune situazioni minori, come la reazione emotiva del bandito con il braccio in cancrena, la parentesi notturna con protagonista il pavido e voltagabbana indiano yaqui, e il finale inaspettatamente sorprendente.
  4. Winchester73

    [645/646] Furia Comanche

    Dopo le prime ottime prove, passo falso di Ruju. Le sequenze in cui Wasape si dichiara immortale sono tra le più ridicole e cringe dell'intera serie di Tex. I disegni di un Sejas al ribasso non aiutano. Il pretesto di una falsa resurrezione da un'impiccagione per fomentare una guerra indiana mi sembra piuttosto forzato. Buona la prima parte che riguarda la congiura ordita dai soldati, ben caratterizzati nella loro umanità, fragilità e avidità - che li porterà dritti nella tomba.
  5. Che bravo che era Marcello. Gran parte del merito di questa storia va a lui. Nizzi si inserisce bene nel filone "esotico" gbonelliano, l'inizio con il ritrovamento dello scheletro, la descrizione delle Dragon's Tusk, l'ombra che cade nel passaggio segreto tra le rocce, l'inseguimento e la cattura di Carson, sono sequenze elettrizzanti. Nel finale con l'inganno piuttosto banale del "falso allarme" che addirittura dà il titolo alla storia, l'avventura perde un pò di mordente ed è salvata dalla presenza dei comprimari e degli antagonisti dei rangers.
  6. Riletta questa epopea di Nolitta. A mio avviso la sua storia più debole su Tex, assieme alla prima che fu "Mingo il ribelle". Se nella serie 200 Sergio Bonelli ci ha dato capolavori indimenticabili, qui risulta davvero troppo prolisso anche per uno che me che apprezza il suo stile. Troppi "puah" da parte di Tex e dello stesso Morisco, entrambi piagnoni e piuttosto snaturati. Certo l'atmosfera misteriosa e torbida ti entra nelle ossa, soprattutto nel primo albo e nell'emozionante "Il villaggio dei dannati". Insomma, tralasciando la sceneggiatura, l'avventura mi ha lasciato sensazioni alterne, a tratti mi sembrava di assistere a un capolavoro, in altri casi no e l'albo finale mi fa propendere più il pollice verso il basso che verso l'alto. Peccato, perché con la spiegazione seduti a tavola che occupa metà della storia si è rovinato tutto ciò che si poteva salvare.
  7. Winchester73

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Buonasera, non entro nel merito delle polemiche sterili, questo di Rauch è stato il primo "Texone" che riprendo tra le mani dopo moltissimi anni, la storia e i disegni nel complesso risultano gradevoli e mi hanno anche appassionato, anche se certe situazioni (il fuggiasco, la donna, l'indiano che sembra imbattibile, il complotto giallo a fare da sfondo) si stanno ripetendo un po' troppo spesso e stancamente sulla collana di Tex in generale. Riguardo la texianità dell'autore non ho trovato alcun difetto, mi sembra che il Tex di Rauch così come quello che fu di Faraci sia piuttosto fedele all'originale (molto più del non-Tex-comparsa di Boselli). Il problema non sono i dialoghi e la caratterizzazione del ranger, quanto il soggetto che è piuttosto debole (al contrario delle storie di Boselli invece, sempre avvincenti e mai inferiori all'8 come voto). Ecco, se si potesse fare un mix tra questi due aspetti sarebbe l'ideale!
  8. Winchester73

    [633/634] Tombstone Epitaph

    Della storia salvo il finale che regala emozioni. Da come era partita nel primo albo mi sarei aspettato molto di più. Invece il secondo è un susseguirsi di sparatorie "alla faraci" senza pathos. Non basta il solito squadrone di "cattivi" dalle fisionomie particolari a dare pathos (ormai sappiamo anche come sono composti: c'è l'indiano, il nero, l'elegante, il messicano). Che belli i nemici del primo e secondo centinaio di Tex, ceffi senza un nome oppure con un nome ma brutti ceffi e basta. Mi sto rileggendo tutti i Tex (fascia 100-300-600 in questo momento), e nonostante le storie di Boselli per impianto e bellezza raramente vadano sotto l' 8 (questo è uno dei casi), in questa fascia vedo sempre i soliti cliché: in ogni albo ci deve essere almeno una donna (politically correct?) e ogni volta dobbiamo sorbirci la solita storia su Kit Willer che essendo mezzo indiano sa leggere bene le tracce (lo sappiamo benissimo, è inutile sottolinearlo ogni volta!). Per concludere con un dato statistico: nell'albo "I professionisti" Tex compare il 39 pagine (meno della metà dell' albo), per un totale di 80 battute. E poi parlate male di Nizzi...
  9. Winchester73

    [271/273] Il Disertore

    A me questa storia di Nolitta non è dispiaciuta affatto. A parte il finale con Tex salvato dagli sgherri di Predoza, regala un soggetto originale di spionaggio bellico, un bel prologo nella neve, uno sviluppo in sordide taverne messicane (entrambe le ambientazioni esaltano il tocco di Ticci ai disegni) e, soprattutto, almeno tre scene di duello iconiche tra i pards e i diversi nemici che incontrano lungo il cammino (Nolitta in questo era uno dei migliori a mio avviso).
  10. Buona storia, impreziosita dai disegni del grande Fusco. Il prologo con l' uccisione dell' agente indiano è fulminante, la ribellione e la morte di Mocassino Rosso commovente e la figura di Lupo Grigio di grande spessore (ho trovato simpatico il suo aspetto, un vecchio capo con un carattere ribelle e malizioso come quello di un ragazzino, sarebbe bello un suo "ritorno"). Poi la storia secondo me si perde un po' per strada, il costume dell' uomo della morte per me si poteva anche evitare (per non parlare del ridicolo e sgrammaticato modo di esprimersi di Tex nell' occasione, per simulare di essere un pellerossa), per concentrarsi maggiormente sulla fuga degli indiani dalla riserva. Come è stato fatto notare, un Nizzi gibonelliano sotto certi aspetti, con un Tex stratega e con l' ausilio di mappe dei territori, ma in questa storia (rispetto ad altre del periodo d'oro di Nizzi) ho trovato in nuce certi difetti che poi esploderanno in seguito: l' eccessivo uso di didascalie con "spiegoni" o di vignette in cui i personaggi "pensano", certi dialoghi un po' ripetitivi e basati sullo schema domanda/risposta. Ovvio sto andando a cercare il pelo nell' uovo, eppure questa la sensazione ad una rilettura dopo anni di questa buona storia. La figura di Middleton infine non mi è spiaciuta affatto, ma lo ritengo troppo poco "cattivo" rispetto ad altri ottusi militari che hanno popolato le storie di Tex. Dopotutto Middleton non ha fatto nulla di grave se non trattenere Lupo Grigio allungando i tempi del processo e risulta persino degno di compassione. È Tex a giocare con lui come il gatto con il topo e a farlo esaurire! Durante il faccia a faccia con Tex/uomo teschio Middleton gli punta la pistola (scaricata in precedenza da Tex) dicendogli che non ha mai ucciso nessuno a sangue freddo e lo stesso Tex nel finale si stupisce della punizione inflitta da Davis al colonnello, fin troppo eccessiva. Tra Tex e Middleton non c' è vero odio, se non alla fine. Infine, una cosa che non ho mai capito, perché in questa circostanza il titolo "aquila della notte"
  11. Bellissima storia "minore" di Boselli. Già a partire dall'esordio, in cui sembra di respirare l'aria notturna del deserto attraverso le parole del soldato sulla via della pensione. Il pestaggio (e l' uccisione) dell' indiano che dà spunto all' intera vicenda, e la sua insensata ferocia, mi ricorda molto "Arizona" di Glb, in cui era Tiger a ricevere un duro trattamento. Nel secondo albo forse la tensione cala leggermente, per poi rifarsi nel meraviglioso finale.
  12. Winchester73

    [403/404] Bande Rivali

    Mi sarebbe piaciuto rivedere Medda su Tex. Questa storia, pur non essendo un capolavoro, è veramente ben fatta. C'è un amalgama perfetto tra Tex e Carson e i comprimari della storia, che non pur essendo tratteggiati in profondità, non rubano mai il palcoscenico ai protagonisti. Ottime anche i cambi di sequenza tra una scena e l' altra, quasi cinematografici, tra cui ricordare il meraviglioso montaggio alternato (cosa mai vista su Tex se non ricordo male) nella scena dell' esplosione del ponte. Per non parlare delle atmosfere realistiche ma al tempo stesso romantiche e sfumate. In definitiva, l'unica pecca di Medda su Tex è stata secondo me la presenza di Herbert Addison nelle due storie da lui sceneggiate.
  13. Fra le tre storie di Bonelli dedicate a Yama, questa la metto all' ultimo gradino. Se "Il figlio di Mefisto" è inarrivabile, "L'ombra di Mefisto" altalenante, questo "Ritorno di Mefisto" è piuttosto mediocre. Oltre al già citato ruolo poco definito di Matias e Manuela, c'è da dire che i quattro pards sono quasi sempre esclusi dall'azione incentrata solo su Yama. Ma se nel suo esordio questo funzionava, qui no. Gli intrighi tra messicani e maya non sono molto interessanti, servono solamente a dimostrare l'abilità di illusionista di Yama. Anche l'ambientazione non mi ha soddisfatto, con le capanne sugli alberi dove vivono i Maya che risultano graficamente sproporzionate. In definitiva un 6,5
  14. Winchester73

    Su Nizzi e Letteri

    Su questo sono pienamente d'accordo. Specie Civitelli sulle storie di Nizzi è sprecato. Sono in fase di rilettura dell' intera serie, le prime storie di Boselli per me furono un trauma, e in quel periodo mi allontanai da Tex. Rileggendo adesso, mi accorgo che il motivo per cui mi allontanai è più da ricercare nelle scialbe storie di Nizzi che non nelle novità apportate da Boselli (o da autori come Medda e Segura in quel periodo, che avrei voluto rivedere di più su Tex). Nizzi però si è portato sulle spalle egregiamente un intero centinaio (il 300) senza mai sbagliare, non a caso i lavori che ho citato con Letteri disegnatore sono da annoverare tra i classici secondo me, così come Boselli non ha mai sbagliato un colpo e si è portato la serie sulle spalle con tangibile amore nel periodo successivo. In definitiva si tratta solo di fasi diverse
  15. Winchester73

    Su Nizzi e Letteri

    Ma si, come dicevo probabilmente ci sono state "lotte di potere" in quella fase e il tutto va contestualizzato storicamente (oggi frastornato da una rilettura di "Mingo il Ribelle" 🤮 ho riletto il post sul forum e non posso che concordare sulla tua lucida analisi storica). Ma essere storici dovrebbe anche significare essere il più possibile oggettivi! Io cerco di pormi dalla semplice prospettiva di lettore e da lettore mi spiace non aver potuto leggere "A sangue freddo", "La lunga pista", "Il diadema indiano" disegnati da un Letteri in forma o da qualche altro disegnatore perché nella mia ottica da voto 8 sarebbero passati a 9. E non so se la causa di ciò sia imputabile al fatto che Nizzi non lasciava altri disegnatori a Boselli, ma so anche che per esempio "La locanda dei fantasmi" e "I delitti del lago ghiacciato" di Nizzi e Letteri sono capolavori. Per proprietà transitiva dovrei dire allora che Nizzi è migliore di Boselli, così come tu per proprietà transitiva affermi che, siccome Letteri voleva disegnare per Bonelli e non per Nizzi, allora Nizzi è inferiore a Boselli? No. Penso semplicemente che si tratti di un ottimo disegnatore per due ottimi autori differenti tra di loro.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.