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TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

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Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. Deve essermi sfuggito sto passaggio... Una leggerezza vergogonosa :malediz...
  2. Senza alcun dubbio una delle migliori storie della fascia 400-500. E' stato interessante vedere Tex e company alle prese con un insolito tentativo di ribellione di alcuni Navajos all'autorità di Aquila della Notte, anche se alla base di ciò vi erano i classici maneggi di profittatori bianchi più volte visti in azione contro il Ranger. L'unico aspetto su cui Nizzi poteva fare qualcosa in più riguarda la figura di Orso Veloce, davvero trattata troppo di sfuggita pur essendo uno degli antagonisti principali. Non riesco a capire, inoltre, da dove salti fuori il fucile con cui Tex stordisce il soldato presso il villaggio, dal momento che lui non poteva avere armi dopo quanto accadutogli, ed in casa di Alison i ribelli dovevano essersi portati via tutto. Comunque, alla sceneggiatura do un bell'8,5, ed un 9 pieno ai disegni di Civitelli.
  3. Tutte stupende reinterpretazioni, anche se a mio modestissimo parere, senza nulla togliere agli altri, colui che ha illustrato meglio il negromante è stato il grande Claudio Villa..
  4. juanraza85

    Cerco Storie Grande Nord

    Ciao, rosencruetz..!Le storie di Tex ambientate in Canada sono diverse, ti dico quelle che mi ricordo:- I ribelli del Canada- Terra violenta- Le rapide del Red River- Athabasca Lake- I demoni del nord (n° 600)-L'ultima frontiera (Texone n° 11)P. S. Non ho ben capito se intendessi solo le storie in Canada o anche quelle nel nord degli USA, io mi sono attenuto alle prime (o almeno quelle che mi sono venute in mente ora). In ogni caso, mi preme precisarti che "L'oro di Klaatu" è ambientato nel nord dell'Arizona
  5. juanraza85

    [Texone N. 12] Gli Assassini

    Uno dei migliori Texoni, senza ombra di dubbio. Soprattutto perchè Tex si trova a doversi scontrare contro nemici atipici ed organizzati in maniera pressoch? impeccabile. Anche io, poi, sono tra coloro che non solo non si indigna se Tex viene "messo in ombra" da qualche comprimario occasionale dotato di personalit? degna di risalto, ma sono anch'io del parere che ciò sia un arricchimento e dia un tocco di umanit? e normalit? in più al Ranger. Voto 9 ai testi di Nizzi ed 8,5 ai disegni di Font (bravo ma non eccelso)
  6. juanraza85

    [571/572] Il Fuggiasco

    Devo dire che questa storia mi è piaciuta, specie considerando le dimensioni alquanto ridotte. In paarticolare, trovo siano stati molto in gamba gli autori a sviluppare la trama in maniera tale che non risultasse affrettata. Interessanti le figure di Frank Harris e Sam Donovan: il primo è un personaggio dalla personalit? super complessa, il secondo una vecchia pellaccia che paga a carissimo prezzo la sua ossessione nei confronti di Harris, commettendo una serie di errori imperdonabili. Azzeccata anche la figura di Owens, delinquente in guanti bianchi, figura rara nelle storie di Tex di ambientazione tipicamente western. In sostanza, mi sento di dare un bell'8 sia ai testi di Boselli che ai disegni di Seijas
  7. La prma parte della storia promette davvero bene per il seguito. Ottima sceneggiatura ed ottimi disegni, l'ho letta tutta di un fiato, nonostante il tema di fondo non sia originalissimo e ricalchi specie nelle pagine iniziali un po' troppo da vicino, come mi sembra abbia notato anche qualcun altro, "Le colline dei Sioux"...
  8. juanraza85

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Senza dubbio uno dei migliori Texoni di sempre, soprattutto grazie all'ottima caratterizzazione dell'antagonista Jesus Zane, il cui odio morboso verso il mondo che lo circonda e la sua indole selvaggia sono raffigurati e descritti minuziosamente e stupendamente. Ben raffigurati anche Nat e Sheewa, il cui amore indissolubile fa da degno controaltare alla furia distruttrice di Zane. Peccato solo per lo scontro tra i nostri e la banda agli ordini di Zane, durato pochi attimi, ma il nemico di turno aveva dato del resto ripetutamente prova della sua abilità. L'unica vera pecca, a mio avviso, potrebbe risiedere nella fisionomia che Parlov ha adottato per Zane: nella storia si fa capire come la sua età dovrebbe aggirarsi sui 25 anni, tuttavia il suo volto viene raffigurato come quello di un uomo maturo (capisco che la vita nei boschi canadesi, senza le più elementari comodit?, possa inasprire i tratti di una persona, però credo che si potesse fare un po' meglio...). Comunque, mi sento di poter dare 9 alla sceneggiatura di Nizzi e 8 ai disegni di Parlov (inadeguatezza dei tratti di Zane a parte, disegni assolutamente rimarchevoli)
  9. C'è poco da dire, se non che ci troviamo di fronte ad un capolavoro fumettistico a 360?, forse addirittura IL CAPOLAVORO TEXIANO. Storia praticamente perfetta, con tutti i personaggi illustrati minuziosamente nei dettagli, al punto che di ognuno di loro riesce ad emergere pienamente nelle proprie peculiarit? e particolarit?. Soprattutto, uno straordinario ritratto del Carson "pre pard" (passatemi il termine ), una vera forza della natura. Inoltre, a parer mio, nella vignetta a pagina 12 di "Ultimo scontro a Bannock", emerge chiaramente la volont? degli autori di far sorgere nei lettori il dubbio che il Vecchio Cammello sia padre (e chissà che, prima o poi, tale dubbio non venga definitivamente fugato). Una nota di riguardo, poi, va data allo scontro finale tra leggende del West, che sa tanto di crepuscolarit?, di fine di un'era, ed in un certo senso penso sia così. L'unico piccolo difetto della storia, a parere mio, risiede nella scelta di far utilizzare agli avversari di turno, abbastanza spesso, espressioni quali "hasta luego" o vocaboli come "amigos". L'utilizzo di tali ispanicismi credo sia adatto a gente che vive nel Sud Ovest, ed essendo l'avventura ambientata ai confini col Canada, credo potessero essere evitati, con l'eccezione di Waco e One-Eyed Hawk, che hanno vissuto a lungo in Messico. Ma si tratta di quisquilie, tanto che in definitiva mi sento, caso eccezionale per quel che mi riguarda, di conferire un 10 tondo tondo sia alla sceneggiatura che ai disegni di Marcello.
  10. juanraza85

    Se Nizzi tornasse su Tex.....

    Certo, il Nizzi degli ultimi anni ha obiettivamente suscitato più di una volta qualche perplessit?, ma ciò non può e non deve farci dimenticare che si tratta pur sempre dell'autore di storie memorabili come "L'uomo senza passato", piuttosto che "Furia rossa", solo per citarne un paio... Onde per cui, qualora un giorno decidesse di tornare a scrivere su Tex, personalmente mi auguro gli si presentino davani porte spalancatissime. Nel caso, più probabile, non intenda recedere da tale decisione, spero e sono convinto che l'avventura di prossima uscita sarà davvero un degno regalo d'addio
  11. juanraza85

    [387/392] Il Segreto Del Morisco

    Stiamo parlando senza ombra di dubbio di una delle migliori storie di sempre con protagonista Tex, una delle pietre miliari dell'intera serie. Una storia che rasenta la perfezione, a mio parere condotta e gestita in maniera impeccabile da Nolitta. Per quel che mi riguarda è sempre un piacere vedere Tex confrontarsi con avversari astuti ed in grado di creargli tante difficolt?. Difficolt? che evidentemente lasciano la loro impronta sul nostro Ranger, dal momento che si lascia cogliere impreparato quando gli organizzatori della congiura gettano in modo repentino la maschera, dopo aver abilmente dissimulato fino a quel momento. Di primo istinto persino i meno puristi come il sottoscritto avranno o potrebbero aver storto il naso dinanzi all'inconsueto abbassamento della guardia di Tex, notoriamente tendente a stare sempre sul chi vive. Tuttavia, ad un'analisi più fredda della storia, ho personalmente inquadrato il calo di attenzione di Tex come legittima conseguenza della mole di fatiche e di stress superate e/o accumulate nei giorni precedenti e fino a mezz'ora prima, dunque è umanamente comprensibile come, dopo tutto ciò, il suo proverbiale atteggiamento guardingo si fosse preso una pausa. Conseguentemente a ciò, è secondo me stato altrettanto oppurtuno da parte di Nolitta consentire a Tex e soci di uscire dai guai una volta per tutte grazie al provvidenziale ravvedimento di uno dei congiurati, ribellatosi ai compagni. Ho da sempre un debole per le storie di Tex a sfondo esoterico e misterioso, e tra queste forse la presente è la migliore tra tutte, anche per i rimandi, che io ho molto gradito, alle teorie del complotto ed alla cosiddtta archeologia misteriosa, secondo le quali la storia del mondo è di fatto falsata dalle menzogne dell'archeologia e della storiografia ufficiali. Tralasciando queste questioni, la sola nota stonata è rappresentata secondo me dalla mancata motivazione trovata o fornita per spiegare il massacro dei rurales poco lontano da Pilares, oltre che dall'assenza nella storia del Vecchio Cammello. In definitiva, assegno un bel 9,5 sia all'impeccabile sceneggiatura di Nolitta che ai disegni di Leteri, di gran lunga l'artista più adatto nel tratteggiare tale tipo di storie.
  12. Gran bel sondaggio, Cheyenne! Non è un interrogativo facile quello che tu poni, ma è un vero piacere arrovellarsi con esso ..!Sono molte, tra le cose da te indicate, quelle che avrei piacere di rivedere più spesso, ma ciò che mi manca più di ogni altra sono le ricorrenti comparsate di amici storici dei pards, in particolare Pat l'Irlandese, che una volta erano decisamente più frequenti e significative ai fini dell'avventura. Inoltre, in seconda battuta non disdegnerei di rivedere Tex contrapposto a Nemici con la N maiuscola, del tutto nuovi ed in grado di dargli adeguato filo da torcere..
  13. juanraza85

    Il Tex Di Tito Faraci

    Personalmente lo stile di Faraci non mi dispiace, e devo dire di avere molto apprezzato quasi tutte le sue storie, tranne forse la prima, "Evasione", e senza dubbio il Maxi "La belva umana", che ho trovato decisamente sonnacchioso e poco scorrevole. Per quanto riguarda invece la storia contenuta nell'almanacco 2012, i più attenti frequentatori del forum avranno capito (e tempo fa, forse lo ricorderete, avevo anche promosso una discussione al riguardo) come la penso riguardo a quel tipo di storie, per lo più messe l' giusto a fine riempitivo e dunque sostanzialmente immeritevoli di essere prese troppo sul serio. Devo invece dire di essere d'accordo con Ymalpas per quanto concerne lo scarso utilizzo che Tito fa dei pards, vederli un po' di più non guasterebbe, anche se va dato atto all'autore di aver almeno in parte rimediato a tale scelta facendoci apprezzare alleati occasionali di Tex decisamente interessanti quali Hodson, Jerry Norton ed i valorosi di Fort Kearney, personaggi (soprattutto i primi due) che ritengo potrebbero tornare molto utili per storie future. D'accordo in pieno, invece, sui nemici, troppo anonimi e privi di personalit? degna di nota.
  14. juanraza85

    [384/387] Furia Rossa

    Giusto... Una topica imperdonabile > ... Comunque il mio giudizio non muta di una virgola...
  15. juanraza85

    [384/387] Furia Rossa

    Senza alcun dubbio uno dei capolavori assoluti della saga texiana, una di quelle storie che hanno fatto la storia della collana e forse dell'intera SBE . Ogni volta che la rileggo (e continuerà a farlo) rimango ugualmente stupito dal cambiamento di Tiger dalla giovinezza post adolescenziale all'età matura, dimostrazione di come determinati avvenimenti possano cambiare una persona. Detto questo, da apprezzare come GLB abbia contestualizzato la furia cieca di Tiger nel dare una caccia spietata agli uomini che hanno rapito e di fatto indotto al suicidio la sua Taniah, cose che trasformerebbe in un lupo assetato di sangue persino il più mite e controllato degli uomini. L'unica misera perplessit? che mi è sopraggiunta è la sfida finale nel covo dei trafficanti, secondo me risolta con eccessiva facilit? e rapidit? da Tex e Tiger, che paradossalmente hanno avuto maggior difficolt?nel contrastare gli avversari a Santa Fe. Comunque sia, ad una storia del genere mi riesce impossibile non dare un bel 9,5 sia per quanto riguarda la sceneggiatura di GLB sia gli stupendi disegni di Ticci
  16. juanraza85

    [629/630] L'inseguimento

    Acquistato ed appena letto anche il secondo albo, per cui ora ho tutti gli elementi per trarre le mie conclusioni. Nel mio primo commento su questa storia avevo detto che, dopo la lettura del primo albo, c'erano tutte le premesse per un ottimo seguito, che devo dire non ritengo disattese: la storia mi è piaciuta moltissimo, pur nella sua classicit?, anche e soprattutto Per dirla con un voto, mi sento di poter assegnare un bell'8,5 alla storia ed un 8 pieno a Mastantuono, che ha fatto bene ma sono sicuro possa fare molto meglio. P. S. Piccola curiosità: non so se è capitato o capiter? a tutti i lettori, poich? non conosco l'esatta modalit? di stampa delle copie, ma sulla mia, nel consueto riassunto sulla prima parte, il testo cita erroneamente Carson e non Tiger al fianco di Tex. Una piccolissima svista, che intendo far notare puramente per curiosità e non intacca in alcun modo il giudizio complessivo sulla storia.
  17. La trama di questa storia è in sè piuttosto semplice, tuttavia si lascia leggere e rileggere sempre con grande scorrevolezza e piacere. Tutto merito dei personaggi con cui Tex ha a che fare, niente affatto banali n° scontati, nel bene o nel male: i paesani onesti ma fifoni, il giovane sceriffo inesperto con la pistola, il signorotto locale ambiguo ed all'antica, i due apparenti supernemici che tramano insieme per raggungere il potere. Davvero ottima la scelta di Boselli di costruire la storia in maniera tale che onesti e disonesti non fossero tutti da una sola parte, dando ampio risalto alle sfumature caratteriali di molti di essi. La sola cosa che non mi ha del tutto convinto è stata la repentina benevolenza reciproca instauratasi tra Brackett e gli abitanti del paese. Un lieto fine troppo forzato che personalmente credo potesse essere evitato, magari facendo promettere ad ambo le parti di sforzarsi per trovare una conciliazione col passare del tempo. Ad ogni modo, do 8,5 alla sceneggiatura ed 8 ai disegni di Letteri, parsomi un po' meno brillante del solito
  18. La copertina mi sembra di ottima fattura... Per quanto concerne la storia, le anticipazioni di Sam Stone promettono altrettanto bene, per cui è lecito sperare ed aspettarsi che si tratter? di un degno canto del cigno per Nizzi -ave_ ...
  19. juanraza85

    Tex, Fumetto Ambientalista!

    Io trovo che l'utilizzo da parte della SBE di carta ecologica per i propri albi sia un grande passo in avanti sul piano della civilt?, prima ancora che del risparmio clap . Per quanto riguarda la resa di tale carta rispetto a quella certificata, non me ne intendo nemmeno io, ma posso immaginare che la SBE non abbia alcun interesse a mettere in commercio prodotti dalla dubbia resa o dalla probabile rapida deperibilit?. Anzi, conoscendo la professionalità della casa, non dubito che abbiano rinvenuto ampie garanzie in merito .
  20. juanraza85

    [591/592] L' Uomo Di Baltimora

    Tutto sommato a me questa storia è piaciuta. Certo, non entrer? negli annali texiani, ma credo che nel complesso la si possa considerare ben riuscita. La trama è abbastanza classica, ma ciò che ho apprezzato in modo particolare, al contrario di John Walcott, è stata proprio la partecipazione di tale Lord William Hodson, personaggio quanto mai eccentrico e pieno di sorprese. Non condivido l'opinione di chi ritiene fuori luogo o addirittura peccaminoso che un partner occasionale del Ranger possa quantomeno non sfigurare troppo al suo cospetto. Partiamo dal presupposto che un giramondo come Hodson ha avuto per sua stessa ammissione spesso a che fare con gente poco raccomandabile o con belve feroci, quindi ci sta che abbia acquisito una discreta esperienza nell'uso delle armi. Ma non credo che ciò basti a minacciare di oscurare Tex, tant'? che, come sempre John Walcott fa notare, . Per quanto riguarda la redenzione finale dello sceriffo Cameron, convengo invece che era alquanto prevedibile. In sostanza, ripeto, una storia decisamente godibile: 8,5 alla sceneggiatura di Faraci ed altrettanto ai disegnii di Bruzzo, il cui tratto non mi dispiace affatto. P. S. non so perchè, ma non escluderei che prima o poi Hodson torni ad incontrarsi con i pards (e devo ammettere che non mi dispiacerebbe)...
  21. Idem per quanto mi riguarda. Imporre ad uno sceneggiatore e/o ad un disegnatore una lunghezza predefinita mi sembra una mossa totalmente sbagliata ed una limitazione che può produrre solo effetti dannosi, poich? condizionerebbe la loro creativit? e la loro possibilità di sviluppare una storia in cui gli eventi siano degnamente correlati tra loro senza lasciare nei lettori punti interrogativi ed insoddisfazione per la trama spicciola ed affrettata. Del resto, non è certo un caso, fermo restando che la mia non vuole essere una generalizzazione sin troppo semplice n° una certificazione di verità assoluta, se le storie autoconclusive siano quasi unanimenmente considerate da chi frequenta questo forum come le meno apprezzate, o che quelle considerate le migliori in assoluto siano quelle spalmate dai tre albi in su.
  22. Raramente in Tex le storie autoconclusive (e/o celebrative, anche se non è questo il caso) sono destinate a passare agli annali, e questa purtroppo non fa eccezione alla regola. Trama interessante, ma troppo raffazzonata, che si conclude troppo in fretta e soprattutto risulta troppo prevedibile: già la prima volta che ho letto questa storia, appena entrato in scena Walker avevo capito che il cattivone di turno era lui (in una vignetta a metà storia, Civitelli illustra Harrison in maniera da tentare di insinuare dubbi nel lettore, ma ormai la frittata era fatta). Certo, lo spazio era quello che era, ma proprio per questo ritengo fosse opportuno sviluppare la vicenda in maniera diversa ed in almeno un paio di albi. Un'altra cosa che mi ha lasciato molto perplesso è stata la non reazione di Tex nei confronti di coloro che avevano causato la morte di un essere umano, per lo più indiano, solamente perchè non sapevano come combattere altrimenti la noia: in situazioni del genere, Tex e soci fanno di tutto per assicurare giustizia alle vittime, in questo caso invece (forse perchè troppo presi dalle prorit? più immediat la morte dell'indiano era avvenuta un anno prima, ma non sono una scusanti plausibili, specie considerati i soggetti e il loro concetto di giustizia) la cosa sembra lasciarli del tutto indifferenti. Per concludere, eccomi ai voti: 7 alla sceneggiatura ed 8 ai disegni di Civitelli, non del tutto concordi con il testo ed il contesto.
  23. Ho già detto in passato che spesso le cosiddette storie celerative mi sembrano messe negli appositi albi unicamente per accondiscendere tale scopo, pur del tutto legittimo, ma senza essere di particolare rilevanza. Tuttavia, non si può dire che sia anche il caso della presente, effettivamente ben riuscita. Il tema di fondo non sarà originalissimo, ma è molto ben sviluppato, con tutti i passaggi ben concatenati tra loro. Oltretutto, direi che abbiamo avuto la fortuna di assistere forse alla miglior comparsata di Pat Mc Ryan, davveroun concentrato di comicit? misto a spirito d'avventura e vita di frontiera. In sostanza, mi sento di poter dare un bell'8,5 sia alla storia che ai disegni di Galep (davvero un degno canto del cigno, nonostante la sua salute già precaria)
  24. juanraza85

    Che Storia ? Questa?

    Potrebbe essere la tripla storia "I cavalieri del Wyoming"-"Filo spinato". "L'angelo della vendetta", il cui scontro finale si svolge appunto in una stazione. I disegni sono di Fusco ed i testi di Nizzi, l'unica cosa che forse stona con i tuoi ricordi è che l'agguato è teso per Tex.
  25. juanraza85

    [300] La Lancia Di Fuoco

    Trama un po' troppo semplice. Comprendo le esigenze di spazio essendo questa una storia fondamentalmente celebrativa, ma l'ho trovata un po' troppo compassata. Leggibile, ma nulla di più. Probabilmente se pubblicata tra i primi numeri non avrebbe sfigurato, ma nel 1985, e soprattutto dopo un capolavoro come "Fuga da Anderville", passa fondamentalmente inosservata. Voto 6,5 alla rama, 7,5 ai disegni di Galep
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