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valerio

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da valerio

  1. Meglio. Vi organizzo un incontro di Boxe.
  2. Sono diplomatico, ma anche conscio che manca Nizzi qui dentro, quindi manca l'altra campana in diretta. Fallo venire qui che vi faccio una intervista doppia, stile le Iene
  3. Benissimo. Comunque prendo atto che tu dici una cosa e Nizzi un'altra, non so chi dica il vero, e non lo voglio sapere, ad ogni modo dico che avere avuto uno spetttro così ampio di stili è stato un bene.
  4. C'erano già i fanzinari, però, e tutte queste menate sulle signole vignette. La gente, poi, scriveva in redazione. Anche parecchio. Sul resto, oggi si può scrivere Tex in vari modi. In modo classico per accontentare i lettori a cui piace lo stile classico, in modo innovativo per chi piace l'innovazione, con Tex centrale, con Tex non centrale, con trame tradizionalmente western, con trame fuori dagli schemi eccetera. Grazie a Dio abbiamo diversi sceneggiatori e ognuno scrive Tex a modo suo. Tutti i tipi di lettore possono essere accontentati (a patto si scrivere belle storie e questo ultimamente non sempre è accaduto, va detto). Borden è forse l'unico che può dire di aver lavorato gomito a gomito con GLB, oggi. Però quando ha cominciato a scrivere storie complete in autonomia, GLB non scriveva più, un pò di acqua era passata sotto i ponti e forse i tempi erano cambiati rispetto a quando fu preso Nizzi. Forse i tempi erano più maturi per un cambio di passo, per trame più articolate, per dare una più ampia gamma di soluzioni a soggetti e storie anche a costo di mettere Tex in un angolo a volte. A Nizzi fu proprio chiesto di fingere di essere GLB, al punto che dovette studiarsi tutti gli albi e cercare di imitarli. Parllare di manierismo, in questa situazione, mi pare un filo ingeneroso nei confronti di chi fu costretto ad essere manierista. E comunque lo fece egregiamente per diverso tempo.
  5. Scrivere Tex è sempre difficile, tanto è vero che siete in pochissimi a saperlo fare (e anche alcuni di quelli che lo scrivono, lo scrivono così così, diciamo la verità), però credo ci sia più libertà di movimento, correggimi se sbaglio. Lasciato fermo il carattere dei pards, ci si può muovere di più. A te non chiesero mai di imitare il creatore, credo. Infatti, sin dall'inizio (il passato di Carson) tirasti fuori cose nuove e diverse. Immagino che se tu avessi iniziato a scrivere Tex 10 anni prima, non avresti potuto proporre certe storie. Nolitta è un caso diverso, le storie sono canoniche ma sono i pards ad essere parzialmente travisati. Tu non travisi nulla, ma proponi da sempre storie, personaggi e situazioni desuete, con tutto quello che di positivo e innovativo si porta dietro questa scelta ma anche di negativo se non azzecchi la storia o non sei perfettamente ispirato. Scusami se mi rivolgo a te in modo franco, ma ti considero come un amico delle mie giornate, assieme agli altri autori. Forse lo apprezzerai.
  6. Sul manierismo di Nizzi: Beh, gli era stato espressamente richiesto di copiare GLB, per far sembrare ai lettori che scrivesse il grande vecchio. Fu assunto per diventare un secondo GLB, quindi non credo avesse grandi spazi di movimento. Oltretutto GLB era vivo e vegeto e lui e i vari controllori in redazione non gli avrebbero fatto passare alcuna libertà. E' molto più facile oggi, credo, scrivere Tex, con un livello di libertà possibile non illimitato ma molto superiore, basti vedere le storie di Borden, che spesso non sembrano nemmeno storie di Tex (cosa che non dico in senso negativo, attenzione, infatti ho appena dato 10 all'ultima storia delle navi, ma certo Tex è un personaggio tra i tanti e tutto o quasi è cambiato). Nizzi doveva scrivere copiando il creatore del personaggio. Tuttavia, se di manierismo si può parlare, era un manierismo di livello eccelso, se vogliamo fare un parallelo con la pittura, un Pontormo, un Andrea del Sarto, non certo una maniera di bassa lega.Si parla di artisti storici, comunque. In ogni caso, nel suo manierismo, Nizzi fu in grado di inserire anche qualche personaggio nuovo di gran valore e alcuni elementi nuovi, come il giallo o la commedia di alto livello. Poi certo, il declino.
  7. Beh, poi è anche questione di gusti. Per me Fort Sahara è molto peggio di Monctezuma...trattandosi comunque di due storie mal riuscite, nel complesso.
  8. Ma, per dire, Fort Sahara e il Maxi con i cinesi ti piacciono?
  9. Beh, avendole recensite praticamente tutte (non solo le sue eh, tutte in generale, a parte un pò di quelle di GLB che me le devo finire di rileggere) basterebbe andare sulle pagine relative. Un preclaro esempio di storia buttata via è il Maxi Fort Sahara (solo per fare un esempio). Soggetto originale, sceneggiatura abborracciata, noia, personaggi travisati (troppo fallibili e allocchi i nostri pard), stanchezza narrativa, mancanza pressochè totale di quelli che erano i punti di forza di Nizzi (i dialoghi divertenti e ironici su tutti). I disegni, anche, non aiutano affatto. Una che invece è superlativa e non criticabile, onestamente (assieme a molte altre), è Furia Rossa, per me il top di Nizzi. Soggetto eccezionale (la giovinezza di Tiger, mai trattato cos' egregiamente da nessuno), l'incontro di Tex e Tiger, la morte della ragazza di Tiger e la relativa vendetta. Il tutto sceneggiato superbamente. Dialoghi perfetti, drammaticità, crudezza, commozione (uno dei pochi albi in cui ho pianto è quello finale di questa storia), perfezione narrativa, tutto. Nizzi ha fatto di tutto. Storie superlative ed eccezionali, storie da compitino routinarie (le ultime, tutte) e storie oscene. Vale un pò per tutti i grandi questo balletto tra l'eccellenza e il buio (per i mediocri no, c'è solo il buio o la routine), ma per lui in particolare, con vette da una parte e dall'altra.
  10. Chiedersi se Nizzi o gli altri sceneggiatori di Tex abbiano scritto storie western è un assurdo, sarebbe come chiedersi se gli autori di Paperino hanno scritto storie Disney. Sul giudizio di merito su Nizzi, solito discorso. Nè con la fronda degli haters (Diablero, Monni e via dicendo)a cui non piacciono nemmeno le storie migliori, nè con la fronda dei lovers (Grande Tex e via discorrendo) a cui piacciono le peggio boiate dell'autore. Una bella via di mezzo, in cui si loda ciò che c'è da lodare e si critica ciò che c'è da criticare, è la via maestra.
  11. A me lo Yama di Boselli non solo è piaciuto ma mi ha esaltato. E' la storia che mi ha fatto tornare a leggere Tex dopo molti anni di stop. Per questo sono assolutamente certo che il suo Mefisto sarà una storia (o una dppia storia) che resterà negli annali come una storia epocale. Sin qui, è logico che le storie migliori con Mefisto siano alcune di quelle scritte da GLB, in particolare la prima storia con Yama, davvero insuperabile. Purtroppo la sua ultima mefistolata non chiude degnamente la sua carriera "mefistofelica". Quella di Nizzi deluse per vari motivi. Innanzitutto aprì ufficialmente il brutto periodo del centinaio 500, che lo vide in seria difficoltà (e nel suo Mefisto si vedono i prodromi), e poi era forse troppo attesa, essendo la prima volta che qualcuno che non era GLB trattava Mefisto. Per mio conto il problema principale fu il teatro dell'azione. Mefisto richiuso in un retrobottega, dove poi verranno presi in ostaggio i pards, è ben poco suggestivo. Ci sono poi alcune ingenuità dei nostri di troppo. Però il primo albo è molto bello e anche dopo ci sono due tre scene di grande impatto. Non la ritengo una storia brutta, la ritengo discreta con punte in alto e in basso, ma certo non del tutto risolta.
  12. X Vecchio Serpente. Recensione divertente, hai ragione su tutto sostanzialmente. Tuttavia leggendo un fumetto bisognerebbe mettere un attimo da parte la realisticità totale della vicenda. Persino su Tex accadono spesso cose irrealistiche, e qui si, ce ne sono tante. Ma a me pare che la storia sia talmente godibile e con alcune scene così epiche che tutto ciò vada in secondo piano, almeno per me ovviamente. Concordo anche sul Brandon sottoutilizzato. C'erano troppi personaggi per focalizzarsi bene su Brandon. Peccato. Ma ripeto, per come la vedo io è una storia maiuscola, di quelle da ricordare.
  13. Non so se mettere spoiler o no, perchè come al solito vado a braccio, comunque nell'incertezza non leggete. Allora, al netto del fatto che per larghi tratti dei primi tre albi mi sono incaxxato perchè come al solito con Boselli Tex non c'è o appare ogni tanto en passant, mentre furoreggia qualunque altro personaggio, devo dire che sono arrivato in fondo entusiasta, anzi più che entusiasta. Questa storia è un capolavoro. Dopo una stagione (ma anche due) molto sotto tono per tutti, Boselli compreso, la regolare non solo si innalza ma trova un apice straordinario. Boselli decide di svolgere contemporaneamente diverse storie, o meglio, tutte le fasi sono volte a giungere nello stesso luogo, ma con diversi protagonisti e, in alcuni casi, diversi obiettivi. Bellissimo personaggio quello (scusate, scrivo a braccio e non ricordo i nomi) che vuol vendicare la famiglia uccisa dall'enorme orso bianco. Bello il fatto che l'orso sia considerato il Dio del popolo cannibale, bello (anche se telefonato) il fatto che uno dei vecchi ricercatori sia ancora vivente e coabitante con i cannibali, bene le due ragazze, bella la nave. Ci sono scene di una drammaticità incredibile, aiutate anche da un Bruzzo in stato di grazia, che dipinge gli scenari artici in modo incantevole. Le nebbie, le bufere, i ghiacci. Pare di essere li. Non ci si stacca da questa storia. La si legge tutta insieme e tutta di un fiato. La capacità di Borden di tenere testa alle varie ministorie intrecciate è qualcosa di eccezionale, degno di uno sceneggiatore grandissimo. Di Bruzzo ho già detto, eccellente. Una delle migliori storie di Boselli in assoluto. Giù il cappello. P.S. Abbiamo scoperto che Tex e Tiger sono anche dei campioni mondiali di salto in lungo. Eccellente. Boselli e Bruzzo voto massimo. 10 è troppo? Forse...bisogna andarci piano con i dieci, ma a botta calda sono tentato di essere di manica larga. Solo una parola: grazie.
  14. valerio

    [271/273] Il Disertore

    A parte le estreme e divertenti dissertazioni di Virigin, di cui ormai si aspetta proprio la stoccata pesa a Nolitta, ciò che dice Diablero di Nolitta è sostanzialmente vero (al contrario delle sue dissertazioni su Nizzi, che sono vere ma non sempre e continuo a pensare che ci calchi la mano un pò troppo e un pò a caso). Nolitta con Tex non c'entra nulla, a livello di personaggio. Intanto non aveva il senso della misura, le sue storie sono spesso interminabili e i dialoghi lunghissimi, pesantissimi (ma lo sono anche con Boselli, spesso, quando cade un pò di ispirazione, non è certo l'unico)e il suo Tex diventa cervellotico e parolaio all'inverosimile. E' poi un Tex diverso, perennemente in bilico tra una fallibilità piccionesca e una infallibilità da supereroe. E' anche uno sbirro e uno sbirro spesso abborracciato, in difficoltà, che mostra le spalle al nemico, che non legge bene le tracce. Insomma un personaggio travisato. Io non credo che un personaggio possa prescindere da chi lo scrive. Sarebbe stupido pensare che un altro debba scrivere il Tex di GLB paro paro, l'unico che ci è riuscito perchè glielo hanno imposto è stato Nizzi per qualche anno (con qualche aggiunta farsesca e gialla che facevano parte del suo "sentire")ma poi non a caso ci ha rimesso il collo. Però con Nolitta si esagera con la personalizzazione. Tuttavia alcune sue storie restano molto belle, magari c'entrano poco con Tex ma sono belle e le ricordo volentieri. Questa non la ricordo affatto. Non l'ho nemmeno mai recensita, si vede che non l'ho riletta. Strano.
  15. valerio

    [Maxi Tex N. 29] Mississippi Ring

    Più che contorte a me paiono scentrate, quelle di Manfredi. Purtroppo Tex o è nelle tue corde o non lo è. Non credo che sia nelle sue. Quanto al contorto,in generale, non scordiamoci che Tex non è Dostoevskij, e magari essendo una lettura di evasione non è necessario farci bollire il cervello oltre a certi livelli. Ma ripeto, non è quello il problema di Manfredi.
  16. valerio

    [387/392] Il Segreto Del Morisco

    NON LA LEGGERE!!! Per carità di Dio. L'ho letta solo una volta ed ho un ricordo terrificante. Un polpettone interminabile e soporifero, con un Tex isterico e irriconoscibile. Non troppo bene nemmeno i disegni, di un declinante Letteri. STACCI LONTANO!!!
  17. valerio

    [289/292] I Dominatori Della Valle

    Beh, alla fine anche io ho dato 6 a Nolitta. La storia, come dici anche tu, sarebbe da 8, ma le due ingenuità gravissime di Tex fanno sprofondare tutto a un sei che sarebbe una media tra la bellezza della storia e il fastidio per le piccionate. Siamo sulla stessa linea. Peccato che Nolitta rovinasse storie e soggetti davvero belli con queste ingenuità.
  18. valerio

    [289/292] I Dominatori Della Valle

    Storia bella, non c'è dubbio, interessante dalla prima all'ultima vignetta, ma come si fa ad accettare un Tex che per ben due volte dà le spalle ai nemici rischiando pallottole nella schiena e beccandosi, per fortuna "solo" delle ridicole botte in testa? Inaccettabile. Tex può perdere, può essere catturato, certo, questo regala anche interesse alle storie, ma non in modo così ridicolo, con errori così stupidi. A parte questi due episodi Tex funziona, certo, come sempre con Nolitta è preda di mille dubbi, di monologhi interiori, ma comunque le cose vanno abbastanza bene, poi mi piace sempre Tex xhe da solo sgomina una intera banda. Fusco sempre bravissimo, e bello Tex che vola sui nemici come se fosse l'Arcangelo Gabriele. Nolitta 6 (otto alla storia, quattro al Tex beccaccione che si becca botte in testa come se piovesse) Fusco 8
  19. valerio

    [287/289] Grido Di Guerra

    Storia davvero molto bella. Si, ci sono dubbi, incertezze, fragilità dei nostri eroi, ma chi se ne frega, c'è anche un lato umano non sempre così presente in altri autori e soprattutto soggetto e sceneggiatura sono magistrali e le scene epiche si sprecano, fino a un finale bellissimo e melodrammatico, con Tex che si presenta con il corpo del militare in braccio. Storia, dunque, che seguendo le troppe brutte storie di GLB che la precedono, fa davvero un figurone. Uno dei migliori Nolitta Texiani senza alcun dubbio. I disegni di Galep sono discreti, certo, c'è ancora il segno dell'antico splendore, ma il declino si sente, soprattutto sui volti. Nelle riprese da sotto Tex (e non solo) sembra un tricheco. Tuttavia l'allure dei disegni di Galep è conservato e vederli dà sempre una sensazione di Texianità che fa un gran piacere. Nolitta 8.50 Galep 6/7
  20. valerio

    Addio, Ulzana!

    Mi dispiace molto.
  21. valerio

    [283/285] Il Carro Di Fuoco

    Storia molto classica, del tutto Bonelliana, con la guerriglia, Geronimo e i bandoleros. Tutti ottimi ingredienti, sostanzialmente sprecati però, perchè alle buone idee e ai personaggi non segue una sceneggiatura fresca, ma una sceneggiatura sufficiente ma anche piuttosto pesante e macchinosa. Il finale, poi, è davvero tirato via alla meno peggio, come se GLB avesse avuto fretta di chiudere una storia che stava girando piuttosto a vuoto. Ticci spettacolare, dà un contributo importante a rendere comunque l'episodio sufficiente. GLB 6 Ticci 8
  22. valerio

    [282/283] Un Mondo Perduto

    Il mistero non è certo una nobità su Tex e lo stesso GLB lo ha trattato varie volte, anche con successo. Qui l'idea di partenza è anche intrigante, ma poi tutto si svolge in modo troppo stringato, con uno scarsissimo approfondimento dei personaggi. Che il capo fosse il padre era telefonatissimo, tra l'altro. Anche la presenza di Gross Jean appare sprecata, per il poco che conta all'interno della storia. Poco da ricordare, insomma. Testi 6 Disegni 6.50
  23. Lascio. 6 storie brevissime non incontrano il mio interesse. Certo, sono utili per saggiare nuovi sceneggiatori e disegnatori, ma non mi interessa.
  24. valerio

    [554/555] La Banda Dei Tre

    No, questa non è affatto la peggiore. Il peggio è i fratelli Donegan e quella di Cane Giallo con l'urlo che uccide. Anzi, direi che quest'ultima è imbattibile. Anche il Maxi Fort Sahara è più o meno su questi livelli. Concordo sul fatto che si è visto anche di peggio, forse, recentemente, senza suscitare scandali. E mi riferisco in particolare a Pistolero Voodoo, davvero una cosa Topolinesca, per mio conto del tutto impubblicabile, ma anche quella di Ruju con i cinesi di un paio di anni fa sta su questi livelli. Quelle di Boselli tipo Nethade o la recente Montoya non meritano la medesima damnatio memoriae, perchè sono si, pesanti come un macigno, noiose, farraginose. Però almeno Tex non viene trattato come un inetto. Il punto più basso di Borden, semmai, è Alaska. Mai riuscito ad arrivare nemmeno a metà albo, e ci ho provato 3 volte.
  25. Mamma mia che noia e che storia inutile. A parte la mancanza di originalità del soggetto, che sarebbe il meno, non funziona quasi nulla. I dialoghi sono pesantissimi, lunghi e non sempre necessari. I nemici sono dei piccioni fatti e finiti. L'ultimo albo è una palla pazzesca, dove non succede quasi nulla e si fanno solo chiacchiese su chiacchiere. Il finale, poi, è disarmante. I pard funzionano, ma solo perchè GLB li maneggia, ovviamente, ad occhi chiusi, ma insomma... I veri protagonisti della storia sono, per lunghi tratti, le bistecche, le patatine e la birra, continuamente invocati dai nostri, che non si capisce come facciano ad essere ancora vivi con un simile regime alimentare. Il buon Letteri è invece al suo meglio, con disegni fose apparentemente linearissimi ma molto efficaci. GLB 4.50 Letteri 7+
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