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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Diablero

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    La casa editrice Scarabeo l'ha fatto per la prima, ora sto aspettando con ansia che mi facciano altri volumi... (spero tanto che ne facciano tanti di questi volumi, glieli prendo tutti! Ma per adesso si stanno concentrando su Diabolik...)
  2. Diablero

    [Texone N. 14] L'ultimo Ribelle

    Sui testi di Nizzi non dico nulla perchè ad un certo punto uno si stufa di dire le stesse cose (e scatenare le solite polemiche), ma anche senza di quelli, questo texone per me è stato un passo falso e un vero e proprio "tradimento" alla ragion d'essere della serie. Per anni e anni abbiamo (giustamente) stigmatizzato le cose da "peracottari di provincia" che anche la Bonelli faceva con obbrobri tipo le faccine di Galep appiccicate sui disegni di Muzzi, giustificandole con "vabbè, erano altri tempi, non si dava alcun valore al fumetto", e poi lo vanno a rifare anche nel XXI secolo? Fai una collana in cui ti vanti di prendere le maggiori firme del fumetto mondiale per dare la loro interpretazione di Tex (e Wilson è uno che in Francia ha fatto Blueberry dopo Moebius, mica pizza e fichi...), e poi... GLI FAI RIDISEGNARE LE FACCE DA MONTI? Una presa in giro del lettore (io) che pensava di pagare un fumetti di Wilson, non di Monti (oltretutto non accreditato, quindi inganni pure il lettore), e spaventoso passo falso della Bonelli, che se voleva accreditarsi anche all'estero come editore serio per trovare disegnatori per i Texoni, diciamo che gli conviene che non si sappia in giro che fa di queste cose...
  3. Diablero

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Mi associo a quello già detto da altri nel thread delle anteprime: mettere la camicia gialla a Tex è un errore storico gravissimo! All'epoca era rossa! Così si dà credito alle maldicenze secondo cui Tex non si cambia la camicia da 20 anni, e per questo dopo Lilyth non trova una donna! Ecco le prove!
  4. A discolpa di GL Bonelli, i rangers che avevano partecipato alla II guerra mondiale, anche in Italia, e di cui parlavano i giornali all'epoca, sono questi: https://it.wikipedia.org/wiki/75th_Ranger_Regiment Che non solo hanno divise, reggimenti, etc e sono un vero e proprio corpo militare, ma sono i "rangers" propriamente detti. Quelli di cui fa parte Kit Carson nel mondo di Tex sono i "Texas Rangers", cosa totalmente diversa, nati appunto quando il Texas non faceva parte degli USA. Vista la scarsissima documentazione dell'epoca è normale che ci fosse confusione... Fra l'altro, il Kit Carson "storico", a cui probabilmente GL Bonelli faceva ancora riferimento (pur con larghissime libertà narrative) non è mai stato un texas ranger ma è stato un ufficiale dell'esercito (che tra l'altro ha combattuto per l'Unione nella guerra civile), quindi aveva senso metterlo in divisa...
  5. Suvvia, abbiamo rangers in un periodo storico in cui erano stati sciolti (e viene proprio detto che non sono stati sciolti per merito di Tex), date anticipate e ritardate, un inesistente "servizio segreto dei rangers".... cosa costava fare un "reparto sperimentale di rangers in divisa" capitanato da Kit Carson?
  6. Concordo! Almeno al giovane Tex lasciamogli la camicia rossa! (o almeno, facciamo vedere che si cambia la camicia ogni tanto, almeno quando era ancora giovane e andava a donne! ) Camicia Rossa la Trionferà!
  7. Tex Willer è una serie destinata, almeno nelle dichiarazioni, anche a nuovi lettori. E anche se mi pare chiaro che la maggior parte degli acquirenti siano i vecchi lettori di Tex, ESISTONO nuovi lettori che leggono solo Tex Willer. Presentargli di colpo un Tex che ha già fatto il ranger, è stato ricercato per tradimento, ha fatto la rivoluzione messicana, etc dicendogli "se volete sapere cosa è successo nei due anni passati dall'albo del mese scorsoi a questo, leggete Tex gigante tot pubblicato nel 1958 o una delle sue ristampe" mi sembra il metodo più veloce per cacciarli via. Capisco il desiderio di cacciare via tutti i lettori giovani e rimanere noi vecchi, ma non capisco perchè la Bonelli dovrebbe accontentarci...
  8. Per essere precisi: "non è stato modificato nulla di realmente importante che non fosse già stato modificato in tutte le ristampe dal 1960 ad oggi" E non ci si poteva far niente: prima di tutto, vi immaginate gli strilli del 99,999% dei lettori che, non avendo mai letto la versione non censurata, avrebbero accusato Boselli di aver "reso Tex un assassino?" (gli ho visto fare questa accusa leggendo vecchi thread persino in questo forum quando ha ripresto scene tipiche di GL Bonelli, che hanno sconvolto forumisti abituati allo sbirro integerrimo di Nolitta e Nizzi... ) Poi, visto che la versione censurata ormai è quella "canonica", tutto il passato di Tex (e non mi riferisco solo alla Tex Willer, ma pure ai flashback della serie regolare, compreso "il passato di Tex" di GL Bonelli, che era già una retcon) fanno riferimento ad un Tex giovanissimo accusato ingiustamente, non al giustiziere implacabile delle primissime storie. Le "nuove" modifiche di Boselli sono semplicemente una "traduzione" nella maniera più "realistica" e "storica" in cui viene raccontata Tex Willer: la scena dei rangers che lo lasciano libero non era solo poco credibile, era anche senza senso dopo la censura (all'epoca Tex viene liberato perchè uccida i banditi senza processo impedendogli di fare altri crimini, che senso avrebbe liberarlo per fargli fare il normale lavoro di un ranger qualunque?) Una cosa, come ho già detto, però non mi è piaciuta per nulla: che Boselli abbia ripreso la battuta non GL-bonelliana aggiunta dalla manina censoria: quella censura malfatta non andava celebrata. Un piccolo dettaglio inessenziale ma fastidioso. Per il resto, le modifiche erano necessarie SU TEX WILLER. ...adesso però non mettiamole sui flashback sulla serie regolare, che dovrebbero fare ancora riferimento all'albo numero 1 della stessa serie, non agli albi di una serie diversa...
  9. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Questa settimana, insieme alla serie "Topazio", inizia una delle storie più belle di Tex e parte uno dei periodi migliori della serie. La "rivolta degli Apaches" di Rayakura (nella serie gigante nei numeri 27, "assedio al posto numero 6"), con nella seconda striscia l'uccisione dei genitori di Dick (ma ci pensate che cosa metteva GL Bonelli in un fumetto "per bambini"? Poi per forza finiva all'indice come "lettura pericolosa"...). una scena drammatica e tragica che dura più di un albo intero (da pagina 20 del primo a pagina 24 del secondo) senza la minima apparizione dei pards! I pards nel secondo albo si vedono solo nelle ultime 8 strisce, e con un ellisse narrativa che oggi farebbe girare la testa per la rapidità della cosa a tanti lettori, Dick e Fuzzy si vedono già uniti senza tanti salamelecchi... Ma tutta questa storia presenta un GL Bonelli in stato di grazia, con scene cariche di dramma, sacrifici e redenzione in ogni albo, un tour de force che quando lo lessi da bambino mi colpì moltissimo. E rileggendolo per l'ennesima volta adesso, continua a colpirmi.
  10. Diablero

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Digli che se torna mi rimetto a leggere Dampyr!
  11. "Ultimo atto" per la Mano Rossa... e anche per la "prima carriera da fuorilegge" di Tex. Dal prossimo albo sarà un ranger (anche se sono curioso su come presenterà Boselli il famigerato "servizio Segreto dei Ranger...). In quest'ultimo albo, liquidata secondo la falsariga della storia originale la banda di criminali, vediamo già le... "trame" di Carson e Marshall per reclutarlo! È un buon momento, dopo 66 albi + 4 speciali (contando solo quelli contemporanei) ormai la storia del fuorilegge "buono" era stata spremuta anche troppo (lo stesso motivo per cui all'epoca anche GL Bonelli aveva dato una veste "ufficiale" alle azioni di Tex), anche se immagino che Boselli cercherà di arrivare il prima possibile al secondo periodo da fuorilegge in Messico. E ci stiamo avvicinando ormai al primo incontro fra Tex e Carson...
  12. Beh, no. Come secondo me abbastanza chiarito dalla storia (e ulteriormente chiarito da questa discussione in cui ha confermato la cosa anche Boselli), l'obiettivo di Corbett era DAVVERO fuggire in Messico. Solo dopo che è stato colpito dalla freccia (e quindi si rende conto che difficilmente sopravviverebbe da solo) cambia direzione. In questa storia, persino Tex alla fine è convinto di aver sbagliato a giudicare Corbett. Solo Corbett sa la verità: che Tex l'aveva giudicato bene, non si era sbagliato...
  13. Diablero

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Qui si stanno mischiando pere con mele con ferrari testarossa. E mischiando cose diverse, si fa confusione e si perde il punto. Esaminiamo una cosa per volta. -------------------------------------------------------------- 1) L'uso di didascalie descrittive COME METODO DI SINTESI PER RACCONTARE DI PIÙ IN MENO SPAZIO. Questo è il caso dell'esempio citato da Poe da "Diablero": l'osservazione di Poe secondo cui qui GL Bonelli sarebbe "prolisso" per me manca totalmente il bersaglio, anzi, per me è incomprensibile: questo che vediamo in quelle pagine è un esempio di mirabile SINTESI NARRATIVA. Inviterei Poe a fare semplicemente l'elenco delle cose che vengono narrate in quelle pagine. E poi pensare a quante DECINE DI PAGINE verrebbero impiegate, oggi, per raccontare le stesse cose senza usare didascalie. Ho visto per esempio in uno Zagor recente diverse pagine dedicate a Zagor che taglia i rami da un tronco di un albero per costruire un ponte di fortuna. Vignette su vignette con Zagor che taglia rami spiegando cosa sta facendo. Tutto spiegato nei minimi dettagli per un lettore non solo ritenuto "non capente" ma che pensa sarebbe mandato nel panico da un semplice montaggio della scena, senza fargli vedere per filo e per segno come fa Zagor a creare il ponte di fortuna. Vediamo le tre pagine postate da Poe. Guardate la PRIMISSIMA VIGNETTA. Quella vignetta sarebbe, oggigiorno, minimo 5-6 pagine. Si inizierebbe a far sentire i lupi, per spiegare al lettore che ci sono i lupi. Poi si mostrerebbero avvicinare. L'indiano spiegherebbe con "dialoghi descrittivi" (in cui spiega la situazione all'aria circostante) che ha paura che i lupi mangino il cavallo, per preparare il pubblico impressionabile allo shock della scena di violenza. A pagina due si vedrebbero i lupi. A pagina 3 inizierebbero l'attacco, che verrebbe mostrato nei dettagli per 2-3 pagine. A pagina 5 o 6 ci vedrebbe una vignetta simile a quella pubblicata all'epoca, poi seguirebbero 2-3 pagine di parole esplicative ad alta voce dell'indiano per spiegare come mai è nei guai e cosa teme, e arriviamo a pagina 9. Pagina 10 e 11 mostrerebbero, lentamente, l'arrivo del pipistrello. Probabilmente prima del vedere l'ombra del Diablero passerebbero più pagine, ma in ogni caso NESSUNO SCENEGGIATORE "MODERNO", nemmeno i migliori, liquiderebbe "la notte di terrore" in DUE STRISCE. "mungerebbero" la "scene fica" per almeno 20 pagine! Con versi, terrore, mantenere il fuoco, etc. E perchè non dovrebbero? In quella maniera invece di farsi pagare solo 2 pagine, se ne fanno pagare 30!!! Allungando semplicemente il brodo! (poi capisci come fanno a fare tante pagine senza uno straccio di idea...) Con la tormentata fuga del guerriero verso il campo poi fanno almeno altre 10-20 pagine, e così invece di farsi pagare 2 pagine se ne fanno pagare 40-50! (dico "farsi pagare" per far capire che risparmio sarebbe anche per la casa editrice fare albi più snelli e che si leggono più rapidamente, ma onestamente non credo che la motivazione principale oggi sia l'avidità: credo che sia invece il "panico da disegnatore!", hai 10-15 disegnatori che ti mandano avanti altrettante storie, qualcuno che ha finito le pagine e ti telefona ci sarà praticamente tutti i giorni, se hai una buona idea per il seguito e sta tutta in due pagine quello ti richiama il giorno dopo, se la allunghi fino a 20-30 pagine non lo risenti per almeno un mese...) Idem per la terza pagina con Mitla: una pagina qui è il tempo (anche di lettura) che ci vuole per mantenere il ritmo: non è un caso se certe storie erano (e sono ancora) APPASSIONANTI, mentre troppe pagine attuali, ammiri i disegni, dici "che dialoghi realistici", ma poi... alla fine, sotto sotto, ti sei annoiato e non hai voglia di rileggere. Oggi, quella pagina di Mitla con la lucertola sarebbe ovviamente descritta senza didascalia ("argh! Orrore! una didascalia!" Gli sceneggiatori italiani, evoluti e bravissimi, copiano la TV e le fiction Rai anche nel ritmo lento, vogliono "berardeggiare" mentre in realtà stanno facendo "Gli Occhi del Cuore". Non si abbasserebbero ad usare didascalie come fanno certi autorucoli come... Alan Moore, Frank Miller, Joe Sacco, Zerocalcare, Neil Gaiman, etc! Meglio imitare gli sceneggiatori di Boris!). Quindi, minimo 1-2 pagine per l'arrivo della lucertola, il testo della didascalie a le informazioni contenute sarebbero da mostrare azione per azione in vignette separate, quindi invece di una "antiquata" didascalia... una bella sequenza di 2-3 pagine! Poi capisci come mai oggi in un albo di 110 pagine (330 strisce) accadono meno cose di quelle che accadevano una volta in 80 strisce (26,66 pagine)... OK, ricapitolando... QUESTA È SINTESI! L'uso di didascalie per "tagliare" e dare RITMO alle scene, mostrando le cose in due strisce invece di dover usare 10 pagine. Dando così al lettore TANTE scene, tanta azione, tanto "fumetto", senza farlo annoiare a vedere il protagonista che taglia rami per pagine e pagine. Gli altri temi di cui si parla, lo "spiegazionismo" e i terrificanti "dialoghi esplicativi", sono il primo totalmente indipendente, e il secondo addirittura OPPOSTO: abbandonando il ritmo che poteva essere dato da un uso saggio delle didascalie, arrivi ai terrificanti dialoghi esplicativi attuali, innaturali, prolissi, e pallosissimi. La prova, come sempre, sta semplicemente nell'ASSAGGIARE la zuppa: quelle storie di GL Bonelli, narrate con RITMO e SINTESI grazia all'uso ben studiato delle didascalia, erano ZEPPE DI IDEE anche perchè, occupando poco spazio, ne servivano tante. E NON ANNOIAVANO. La stessa cosa non si può dire dei "brodi allungati" attuali, lentissimi, con "dialoghi esplicativi" pallosissimi, ma "moderni" perchè non usano le aborrite didascalie (che quello è l'importante, non usare didascalie, poi se si annoia il lettore non è importante, anzi, nel fumetto Bonelli "moderno" il lettore si DEVE annoiare mentre lo "istruisci", mica è lì per divertirsi...)
  14. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    io proporrei di riassumere Nizzi (ovviamente, con una clausola che se apre di nuovo bocca in pubblico, gli arriva un multone, e con un tariffario da autore "normale", non ha senso strapagare per certa roba) e dedicargli ufficialmente la collana dei Maxi, rinominata da "Maxi Tex" in "Nixi Tex". 1) Assodato che ci sono fan a cui quei "dialoghi frizzanti" (boh,l'avranno ri-gasato con la CO2, le ultime volte pareva la ferrarelle lasciata al sole due anni, manco una bollicina in tutta la bottiglia...) piacciono, e quindi c'è mercato. 2) Assodato che 4000 pagine all'anno fanno passare la voglia di leggere Tex, e quindi bisogna tagliare. 3) Assodato che alla Bonelli i soldi che arrivano da 2 maxi tex all'anno piacciono e non ci rinunceranno mai. ...direi che sarebbe la soluzione perfetta: la fame di "grana" della Bonelli viene saziata dai fan di Nizzi, che pagano il privilegio dell'avere nuove storie di Nizzi, e chi non sopporta Nizzi può finalmente essere sicuro che i maxi li può lasciare tutti in edicola, risparmiando sia i soldi che il tempo di lettura senza avere la numerazione altalenante in libreria (io non ce l'ho perchè da quando ho smesso di prendere tutto ho visto solo Maxi felicemente evitabili, ma questa storia che in futuro usciranno di nuovo Maxi scritti da Boselli mi preoccupa, mica voglio doverne comprare altri numeri...)
  15. Diablero

    [762/764] Il Mistero del Monte Rainier

    Sono tutte e tre belle copertine, e basta con questo spreco del tempo di Villa! Fategli fare un solo bozzetto che tanto andrà benissimo, così ha più tempo per disegnare le storie!
  16. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    E vista la quantità di roba ancora da smaltire, mi chiedo quante pagine abbia macinato nel breve periodo del suo "ritorno"... Non so da che data ha iniziato e quindi di quanto tempo parliamo, tu che sei più informato riesci a fare un conteggio anche spannometrico di quante pagine ha fatto e in quanto tempo?
  17. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    La cosa migliore sarebbe ridurre le uscite, ma sappiamo bene che non lo faranno mai, gli unici che possono farli smettere siamo noi lettori (non comprandole, e sto già facendo la mia parte). Fino a quel momento, vista la mancanza di autori capaci di scrivere Tex, usciranno un sacco di storie che in passato non sarebbero mai state pubblicate. Ma almeno, se provi qualcuno nuovo... c'è una possibilità che possa migliorare, imparare con più esperienza su Tex. Nizzi può solo peggiorare. È un ripiego momentaneo che non ti porta da nessuna parte.
  18. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Le flames nascono solo quando arrivano, puntualmente, i fan sfegatati, le groupie di Nizzi. Le persone normali possono citare parti della trama delle storie di Nizzi, discuterne, stigmatizzarle, o difenderle, senza trattare il fatto di citarle come un peccato di lesa maestà. Parlando di Nizzi in un thread su una storia di Nizzi, in seguito all'allargamento del discorso fino a comprendere in generale la sua produzione recente, discutendo il fatto che le sue storie "meritino" la serie regolare, si parla delle cose già pubblicate, e ci si confronta. Se non ne sei in grado, se per te è un offesa alla maestà nizziana di cui NON SI POSSONO DISCUTERE LE STORIE (un po' come nell'Islam non si può rappresentare Dio), tanto da CHIAMARE I MODERATORI per.... l'aver ricordato quanto siano state stupide e ridicole certe trame recenti di Nizzi, direi che il problema sei tu. O meglio, che hai un problema, serio, di relazione con le critiche al tuo idolo. Ti consiglierei di risolverlo, invece di intervenire piccato e offeso ogni volta che qualcuno OSA criticare Nizzi...
  19. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    In realtà, sono le storie pubblicate finora sula serie regolare dal suo ritorno (e non solo...) che non ci dovevano stare. Ci saremmo almeno risparmiati quella storia grottesca e ridicola di Tex che fa migliaia di km, un viaggio di SETTIMANE, per essere su una barca LA PRECISA NOTTE in cui un origlione gli ha già detto che criminali faranno qualcosa di grave per fermare il battello (farlo saltare magari, o affondarlo facendo annegare tutti i passeggeri addormentati), e... vanno TUTTI a dormire. E quando sente un rumore sospetto, esce come un bischero in mutande disarmato e ai banditi deve chiedere umilmente scusa... La verità è che Boselli ha richiamato Nizzi perchè non sapeva più come fare a produrre la smodata quantità di pagine causata dalla folle proliferazione di testate di Tex. E ha raschiato il fondo del barile (Nizzi). E il fondo del barile è finito sulla serie regolare già troppe volte. Così facciamo precipitare anche le vendite di Tex ai livelli di Dylan Dog, perchè no? Hai un pubblico che si lamenta di disegnatori come Mastantuono o Font, e tu ci vorresti mettere ALESSANDRINI???? È vero che ci sono curatori di testate Bonelli che credono di poter "obbligare" il pubblico a comprare quello che vogliono loro, ma i risultati (sulle vendite) di certe pretese poi si vedono... E invece pare che sarà proprio lì che vedremo la sua prossima storia, mi dispiace per la tua tesi. La tesi sta benissimo, grazie! Il fatto che mettano uno a disegnare sulla serie regolare dopo averlo "provato" su Texone (prima) e Maxi o poi il cartonato a colori e aver saggiato il gradimento dei lettori è una cosa molto diversa dallo sbatterlo subito sulla serie regolare. O il fatto che Font adesso disegni sulla serie regolare adesso "dimostrerebbe" che da subito Sergio Bonelli si era arrischiato a pubblicarlo sulla regolare e non è più vero che all'inizio fu spostato in corso d'opera sul maxi? (e le ricordo solo io le lamentele sul volto di Tex dopo il suo Texone? Immagino che adesso dopo più di 500 pagine texiane ci abbia preso meglio le misure...o semplicemente con l'invecchiamento del parco disegnatori e la mancanza di disegnatori adatti, adesso non possono più permettersi di stare a sottilizzare troppo...)
  20. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Comunque, Nizzi può "aver pensato" quello che gli pare, ma davvero credete che le avrebbero fatte disegnare a Torti ed Alessandrini se dovevano andare sulla serie regolare? E anche Casertano, per quanto sia bravissimo, l'avrebbero messo sulla regolare? Ricordate che Nizzi se ne è andato la seconda volta, sdegnatissimo, perchè non accettava i disegnatori che gli assegnavano...
  21. Diablero

    [Maxi Tex N.33] La città che scotta

    Perché qualcuno è rinsavito?
  22. Diablero

    [282/283] Un Mondo Perduto

    Ho riletto questa storia dopo decenni in preparazione del "seguito" in uscita questo mese. Non è una storia che amo particolarmente: mi mette tristezza. Un GL Bonelli ormai in netto declino che dopo aver già fatto una storia di alieni da un idea del figlio maggiore, qui si affida ad un soggetto del figlio minore: ma nonostante le velleità "filoaliene" dei discendenti, chiaramente GL Bonelli non ama il tema e lo svolge di malavoglia. Ai tempi della storia su idea di Sergio il suo "rifiuto" del tema portò ad una storia non certo fra le migliori, ma indimenticabile nel suo trattare in maniera "realistica" il fatto che Tex e pard mai, nemmeno per un istante, sospettano con chi hanno a che fare. Anche qui sottolinea il fatto che Tex non leggeva certo fantascienza, ma la cosa è trattata con molto meno garbo, stavolta qualcuno fa lo "spiegone" a Tex e lui si rifiuta attivamente di crederci nonostante tutto quello che ha visto. Davvero il frutto di un GL Bonelli in crisi che si affida ad un (debole) soggetto altrui, e che ripercorre un tema già trattato meglio in precedenza. Altro motivo di tristezza, l'addio di Nicolò. Il suo Tex mi piaceva molto, e ha disegnato storie che ricorderò sempre. Però qui dopo aver "sbagliato" Pat in una storia passata "sbaglia" pure Gros-Jean, e allora è vizio! (non tanto suo, quanto della redazione che probabilmente non gli ha segnalato che era un personaggio ricorrente. Ma dopo aver visto la sceneggiatura fatta anni prima per Tarquinio dove lo stesso GL Bonelli forniva al disegnatore i riferimenti per i vari personaggi, mi chiedo se anche queste ultime sceneggiature fossero così o se la stanchezza di GL Bonelli si riflettesse anche in questo. L'ultima storia di Nicolò, una delle ultime di GL Bonelli... l'età d'oro di Tex era finita da un pezzo, e stavano sparendone anche i protagonisti. Preferisco ricordarli quando erano al top, dubito che la rileggerò mai un'altra volta. P.S.: non capisco perchè secondo alcuni Tex qui avrebbe dovuto citare o ricordare il precedente alieno: per lui era solo un folle che si era fatto saltare con la dinamite, e questi sono mostri strani che SICURAMENTE non possono venire da altri pianeti. È come dire che è strano che in una storia su altri mostri tipo i Chupacabras è strano che non abbia ricordato un avversario qualunque fra tanti...
  23. Per me è chiaro che la serie "Tex Willer", se fosse solo una serie di remake (come era nell'idea iniziale di Airoldi) non avrebbe alcun senso. Non avrebbe senso pagare per ri-leggere storie che conosciamo già solo perchè sono "ammodernate" da Boselli e altri disegnatori. Io preferirò sempre l'originale alla copia. La serie Tex Willer ha un senso quando diventa una maniera per gli autori di proporre storie NUOVE di un Tex DIVERSO. Detto questo, la serie è anche una "sistemazione cronologica" (imperfetta) della storia di Tex e quindi non è pensabile che certi episodi vengano saltati: mi pare quindi ovvio che in qualche maniera gli episodi "storici" tipo La Mano Rossa, come prima Il Totem Misterioso, debbano essere narrati adeguandoli al tono della serie. Una necessità ineludibile. Non lo scopo finale della serie. Accettata questa necessità, nasce una certa curiosità di leggerle queste "nuove versioni": cosa sarà cambiato? Cosa rimarrà uguale? E noi come lettori questi cambiamenti li approviamo o no? A questi aspetti generali, nel caso della Mano Rossa se ne aggiunge un altro: il fatto che in realtà, LA MANO ROSSA NON L'HA LETTA QUASI NESSUNO. Ne hanno letto la versione "censurata politicamente corretta" creata da tante "manine censorie"! edizione dopo edizione alla Bonelli, che l'hanno resa in gran parte insensata. La versione "censurata" pubblicata su TuttoTex o Tex Nuova Ristampa 1 (o nelle ristampe anonime censurate di Tex Gigante 1) non ha alcun senso. Tex vuole consegnarli alla legge, e non lo fa mai. Vuole prenderli vivi e si mette sempre in situazioni in cui può solo prenderli morti. E non ha alcun senso che lo debba fare lui: che ci stanno a fare gli sceriffi? Che senso ha che a "indagare" ci sia un ricercato fuorilegge? La versione DAVVERO originale, che si trova solo nelle anastatiche, ha una coerenza che le versione successive non hanno e non potranno mai avere, perchè risolve l'inconsistenza di base: perchè dovrebbe essere Tex a indagare e consegnare alla legge dei banditi, quando lo stesso Tex è un ricercato? Tutto è molto più chiaro nella versione originale, dove Tex cerca i componenti della banda PER UCCIDERLI, senza pietà, senza remore, senza bisogno di prove, senza bisogno di seguire nessuna "legge" se non quella della giustizia. Solo così le sue azioni hanno un senso. Qui Borden si trova di fronte il problema di dover fare un "remake" di una storia che i lettori conoscono solo in una versione così mutilata da non avere più senso. Da qui certe "spiegazioni", certi arzigogolamenti per spiegare come mai Tex faccia certe cose. Ma alla fine rimane l'elefante nella stanza: una volta che Tex si è scagionato, perchè rimane a "indagare" non avendo alcuna autorità e anzi essendo lui stesso ricercato? Alla fine, la versione originale non censurata per me rimane la versione più sensata.
  24. Serpieri per me era un grande ai tempi in cui disegnava le sceneggiature western di Ambrosio su Lanciostory: se volete vedere un Serpieri che si sforza, che cerca di superare i suoi limiti, cercate il suo periodo PRIMA che gli si appiccicasse sopra la ridicola etichetta di "autore di fumetto d'autore": come per tanti altri suoi colleghi, una volta che ti appiccicano quella etichetta, e allora sei un "autore", scendi nella auto-parodia Agli inizi della sua strada nelle "riviste d'autore", in quella che fu la migliore del mazzo (Orient Express) ancora fa storie western tipo "l'Indiana Bianca", ma già si nota la debolezza delle sue sceneggiature: il problema è che a quel punto (1985) si inventa (o copia dal vivo, pare) il culo di Druuna: la formula per il successo: perchè impegnarsi quando basta il culo di Druuna per fare soldi? Ora, anch'io apprezzo molto il culo di Druuna, ma ad un certo punto le storie associate diventano così insensate, contraddittorie, prolisse, che manco il culo di Druuna è più bastato a farmele leggere. (A differenza di Angelo, io posso anche apprezzare un fumetto basato solo sui disegni: basta che i testi si levino davvero di mezzo, tipo Harzack di Moebius, e non stiano a rompere le scatole in mega-ballons pallosissimi e scritti male). Il Serpieri di Druuna è un autore che si ripete da anni sempre con le stesse cose, per me non ha fatto più nulla di valido in trent'anni. E la cosa peculiare è che... Tex è stato disegnato NUMEROSE VOLTE da disegnatori migliori di lui. Per me sia il Galep degli anni 50 che Ticci sono più bravi, sanno "raccontare" meglio, ma se andiamo a cercare anche i "nomi"... per me come considerazione e valore delle loro opere extra-Tex, sia Magnus che Buzzelli si mangiano Serpieri a colazione. E si sono approcciati a Tex con molta più umiltà e senza bizza da primadonna. Ma purtroppo, alla Bonelli ce ne sono tanti che si sono bevuti la storiella del "fumetto d'autore" (incredibile, pensando a cosa hanno pubblicato... ma parliamo di gente che ha sempre invidiato i supereroi dopotutto)
  25. Mi pare semplicissimo... Bounty Hunter è il termine che si usa quando il cacciatore di taglie è il "buono" della storia e porta indietro i ricercati vivi. Quando è il "cattivo" della storia e li ammazza si usa il termine spregiativo "Bounty Killer"... "Bounty killer" è ovvio che non può che essere spregiativo per qualcuno che (in teoria) dovrebbe cercare di catturare i ricercati e ammazzarli solo se fanno resistenza, specie se invece è un assassino che uccide a tradimento. Ed è un termine ovvio che viene in mente subito e quindi è molto diffuso, tipo usare "sbirro" al posto di "poliziotto"...in quanti titoli di film l'avete visto, anche se non è il termine "esatto"?
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