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TWF - Tex Willer Forum

Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Sì. Mi fa l'effetto dei "ragnetti" ridicolizzati da Alfredo Castelli e Silver nel libretto "come diventare autori di fumetti", in cui deridevano "l'horror vacui" di chi doveva continuamente aggiungere dettagli, che finivano per RIDURRE l'impatto delle tavole. O, come diceva il grandissimo Alex Toth: "I spent the first half of my career learning what to put into my work, and the second half learning what to leave out." "To add to truth distracts from it." "Strip it all down to essentials and draw the hell out of what's left." E sui "vantaggi" di aggiungere colori, specchi e perline colorate, trovo appropriata quest'altra sua citazione, meno famosa delle precedenti (che si trovano già sulle pareti di un sacco di disegnatori in tutto il mondo) "Any 'transmitting' device or applied technical method, which gets in the way of the 'transmission'/message/story, etc., is a negative element, garbling that which ought to be clear and instantly understood, and ought to be simply-stated with economy! La versione "colorata" la vedo rimpicciolita e asfittica proprio perchè più "affollata", si perde il senso di spazio aperto dato dall'arioso b/n, per guadagnare.... il disegnare il respiro, il colorare ogni foglia, il mettere il trucco ai personaggi, e ragnetti in ogni angolo, mi raccomando...
  2. Grazie della segnalazione! In realtà ce n'è una sola, ma per fortuna è una di quelle poi postate dalla Bonelli a calori. Ecco qua la tavola "prima e dopo" per confronto: Qui andiamo ovviamente nel campo delle opinioni e del gusto estetico personale, ma ma la versione in b/n mi comunica maestosità, grandezza, bellezza. La colorazione la "restringe". Spinge l'occhio a concentrarsi al centro ignorando il resto, e in generale, non aggiunge NULLA: si limita a COPRIRE il disegno, riducendone l'impatto. P.S.: visto che sono sempre alla caccia di idee per pubblicare altre insulse variant, pubblicare invece una variant in b/n di questi cartonati avrebbe invece un senso (almeno estetico, non so se ce l'ha commercialmente)
  3. Ehm... c'è il piccolo dettaglio che la scena che descrivi è presa DA UN FILM COMICO!!!! Ma c'è un fondo di verità: chi fa scene tamarre o le ama, ho visto in genere fra i miei conoscenti, non vede la differenza fra Trinità e gli altri western (non è un gran campione statistico, personalmente ne conosco solo due così, ma guarda che strana coincidenza, nessuno dei due ama il western e uno quando una volta doveva descrivere Trinità ha detto "un film alla Sergio Leone". Anzi l'ha persino scritto in un articolo, per fortuna ero io che correggevo le bozze e l'ho segnalata..) Se vedi i film western così, come film in cui chi ha il cappello bianco vince sempre contro chi ha il cappello nero, allora sì, non c'è nessun personaggio credibile, fa tutto ridere, sono tutti scemi, e tutte le scene sono tamarre.
  4. Sì, è assolutamente ovvio e il disegno lo evidenzia bene (pure troppo, il fatto che non si siano resi conto delle orme che lasciavano descrive in pratica i tre come davvero piccioni di paese totalmente sprovveduti, tanto che Carson probabilmente avrebbe potuto limitarsi a sculacciarli. Significa anche che si sono messi d'accordo sulla soglia, invece di allontanarsi, parlare fra loro senza farsi sentire e tornare, ma la mia critica era sul comportamento di Carson non quello dei tre piccioni, quindi lasciamo stare. Quindi, nessuna dimenticanza e disattenzione, le orme le ho notate anch'io, come tutti, grazie. Solo che sono totalmente IRRILEVANTI. Carson non deve sparare alle orme. Le orme non sparano a Carson. Carson sapeva già benissimo che si erano messi in agguato, già prima di uscire dal saloon. Le ormi gli dicono solo la DIREZIONE in cui sono. O meglio, glielo dicono finché le vede. Cioè per pochi metri al massimo. Non so se abiti in città o in campagna. Ma se sei mai stato in campagna, ti sei mai trovato nel buio, con una luce sopra di te, uscire da una casa, a guardare nella notte (e non nei lampioni di una città)? L'hai visto a quanti metri vedi? Carson esce da solo. Le orme sono un "bonus" che lo aiuta, ma ATTENZIONE, ragionaci un minimo: quando Carson decide di USCIRE SOLO in una SOGLIA ILLUMINATA contro TRE KILLER IN AGGUATO, ancora non sa che le orme gli daranno un aiuto. Per questo sono totalmente irrilevanti nel fatto che Carson si comporta da TAMARRO. Cioè DA SCEMO. Buttando via (almeno qui) l'immagine di esperto Ranger che ne sa una più del diavolo, si mostra invece borioso e sbruffone come un piscialetto appena arruolato. Ma sul fatto che Carson si comporti da EMERITO COGLIONE non devi fidarti di me: TE LO MOSTRA LA STORIA. Perché, mentre io ho notato benissimo le orme, tu non hai notato a pagina 21, prima striscia, un bandito che SPARA 2 COLPI ALLA SCHIENA DI CARSON DA 4 METRI e, incredibilmente... lo manca! È la stessa storia a farci vedere che Carson si fa sparare alle spalle come un cretino (essendo TAMARRO, i due termini sono sinonimi), e si salva SOLO PERCHÉ È IL PROTAGONISTA DELLA STORIA. Che è quello su cui contano i personaggi tamarri per salvarsi nonostante agiscano da scemi boriosi.. Insomma, una purissima "Recchionata", assolutamente indifendibile. Non rendiamo il vecchio cammello l'ennesimo tamarro da "fumetto moderno", please.... P.S.: In b/n? Migliori. Ho letto migliaia di pagine di Gomez, quasi tutte in b/n, ma anche a colori, colorati da vari coloristi alla Eura, Aurea, da vari coloristi francesi e ora dalla Bonelli. In b/n sono meglio. Come la maggior parte dei disegnatori di scuola italiana o argentina, disegnano in b/n, pensano in b/n, bilanciano la tavola per il b/n. Il colore li "copre" e basta. Poi, ci saranno coloristi migliori o peggiori, che fanno più danni o meno danni, ma per me Gomez è sempre meglio in b/n (e infatti mi dispiace abbastanza che la sua prossima storia sia pubblicata su un color, preferirei che la colorazione fosse messa sulle tavole dei disegnatori peggiori, o si scegliessero disegnatori che si colorano da soli o che disegnano per il colore, tipo quelli Disney)
  5. Letto. Gomez è una garanzia e basta a dare un ampia sufficienza ad una trama un po' esile (anche se Giusfredi ci prova a complicarne la spiegazione per millantare una maggiore complessità). Ma sta bene così, tanto è un albo da guardare più che da leggere. Però su un paio di scene arrivo a tirare le orecchie a Giusfredi: come ha già rilevato Poe, ci sono punti all'inizio in cui i nostri eroi sono eccessivamente "tamarri", tanto che sono tornato a verificare i credits per assicurarmi che non l'avesse scritto Recchioni (e invece era davvero Giusfredi, boh, sarà un fatto generazionale, questa tamarraggine onnipresente) Cosa intendo per scene tamarre? Quelle che tempo a borden stigmatizzava (giustamente) a Faraci, scene in cui i pards fanno "gli sboroni" con la tranquillità di chi sa che è l'eroe della storia e che vincerà. Per esempio, Carson che a pagina 20 esce, completamente allo scoperto, illuminato nella notte da una lampada (quindi è piuttosto improbabile che possa vedere nell'oscurità) ad affrontare 3 tipi in agguato. Pur sapendo che c'è una porta sul retro (ci manda il suo amico) Il Carson che conosco io li affronta sì 3 tizi appostati, ma non è scemo: è quello che ne "il passato di Carson", di fronte ad UN SOLO avversario in agguato, esce LUI dal retro per prenderlo alle spalle. Perché essere abili e coraggiosi non è uguale ad essere scemi. E il rischio (anzi, la certezza) dei personaggi tamarri è questo: si comportano da scemi. Le due cose sono indissolubilmente legate:un tamarro è uno tanto sicuro di sè che "fa lo scemo", correndo rischi assolutamente inutili, convinto che tanto essendo l'eroe non rischia nulla. Quella scena è il top della tamarraggine, ma ce ne sono altre: Tex che cavalca allo scoperto contro un gruppo di indiani che potrebbe sforacchiare a distanza, Yellow Bird che attacca con un bastone un gruppo di indiani armati di fucili a ripetizione, Tex che sfida a duello il capo indiano per impedire che inseguano il caporali... dopo che li ha appiedati facendo fuggire i cavalli (e non capisco cosa impedisce comunque agli indiani di inseguire il caporale) Molto meglio i dialoghi, non solo lo scambio finale fra Tex e Carson già citati, ma un po' tutti i dialoghi nel corso della storia. Per me già adesso Giusfredi "fa parlare" i pard meglio di tanti altri, dovrebbe solo stare attento alla tamarraggine...
  6. Man mano che la Bonelli diventa sempre più "Texcentrica" (attualmente contando anche le ristampe e facendo un conto spannometrico mi sa che il 40% delle uscite Bonelli dell'ultimo anno riguardano Tex) saranno sempre di più mi sa i disegnatori di Nathan Never che si trasferiranno su Tex (che non e poi necessariamente un male, De Angelis si è rivelato adattissimo per il western, ma non tutti sono De Angelis...)
  7. Classe 1963, lavora alla Bonelli dal 1995 (copertine di Legs) Fino al 2017 a quanto ne so ha fatto solo Legs e Nathan Never, e questa è la sua prima storia di Tex a parte una breve per il color 14, quindi mi pare ovvio che abbia cercato di rifarsi ai disegnatori che l'hanno preceduto sulla serie Tex Willer...
  8. I disegni di Atzori per me non sono al livello degli altri disegnatori di questa serie, e quel che è peggio, peggiorano progressivamente nel corso dell'albo, come se si fosse impegnato di più all'inizio per poi preoccuparsi di meno (o forse era solo il ritardo con le consegne, capita...) con sproporzioni evidenti. Però di buono hanno che sono abbastanza "dinamici" e riescono a rendere l'atmosfera western (cosa che non avrei dato per scontata visto che lo conoscevo per fumetti completamente diversi) Rauch imbastisce una trama per adesso abbastanza semplice con un certo numero di coincidenze, ma mi sta prendendo abbastanza. Si tratta chiaramente di una storia "riempitivo", ma visto che borden non le può fare tutte ci vogliono anche quelle, e finora è largamente sufficiente: dipende ovviamente da come continuerà se il voto si alzerà o no...
  9. Diablero

    [203/207] I Ribelli Del Canada

    È una delle storie che mi fece smettere di leggere Tex all'epoca... (per i nuovi arrivati nel forum, riassumo una storia che ho già raccontato diverse volte: negli anni 80 io leggevo Tex già da più di dieci anni ed era il mio personaggio preferito. L'arrivo di Nolitta fu un trauma e diverse volte in quegli anni dopo aver letto una delle sue storie mollai la serie - di cui fino a poco tempo prima ero un fan accanito, ma all'epoca ero molto più esigente di oggi, avevo ancora in testa il Tex superlativo di GL Bonelli e non mi accontentavo di pallide imitazioni. Oggi ho molta più pazienza, altrimenti avrei smesso 30 anni fa...) Avrò smesso di leggere Tex come minimo una dozzina di volte (per poi riprendere dopo una storia di GL Bonelli, all'epoca ero comunque in un ambiente di lettori di Tex che mi dicevano quando c'erano storie belle), ma non mi ricordo gli specifici albi che mi fecero smettere, a parte le primissime volte. Questa me la ricordo bene. Che pizza di storia!
  10. Diablero

    [501/504] Mefisto!

    Sarà difficile per tutti scrivere Mefisto, ma conto che almeno borden ci risparmi un Tex che rinuncia ad inseguire Mefisto perchè ormai ha 5 minuti di vantaggio e trovare le tracce dopo cinque minuti nella prateria è impossibile, un Tex che poi si fa prendere in giro da Mefisto aiutandolo persino a fuggire meglio, e che poi fa spallucce e torna alla riserva, tanto che gli importa se mefisto è in giro libero? Sulla qualità della storia si possono avere (incredibilmente) opinioni diverse (mi illudevo che una roba simile lo sdegno fosse unanime, e invece... ) ma indipendentemente da questo, il finale è assurdo, contraddicendo totalmente non solo tutte le storie di Tex e Mefisto precedenti, non solo tutte le storie di Tex di GL Bonelli, ma persino le premesse di QUESTA storia.... Anche a darla ad altri, magari Faraci farebbe una storia soporifera, Recchioni farebbe un Mefisto supertamarro, etc, ma dubito che qualcun altro possa pensare che "Mefisto scappa prendendo in giro Tex che si dimostra un incapace" sia un buon finale per una storia...
  11. Le copie che verranno vendute sul sito sono quelle da fumetteria (si vede dal codice ISBN) e in fumetteria Tex Willer (come tutti i Tex da edicola) esce dopo più di un mese, e infatti in fumetteria non è ancora uscito (la data di uscita indicata è fine settembre) Quindi, non solo i Tex Willer venduti dal sito Bonelli non sono finiti, ma probabilmente non li hanno ancora nemmeno stampati! (e se hai una fumetteria in zona e gli edicolanti non te lo trovano, puoi prenotarlo lì prima che esca...)
  12. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Nel qual caso, potrei bullarmi di aver ipotizzato questa cosa per primo nel forum già a maggio...
  13. Vabbè, la prima volta ho scherzato perchè mi pareva una domanda troppo ovvia, dopo tre pagine scrivo la risposta seria. Ovviamente, contro GL Bonelli non c'è storia. Nessuno ha saputo scrivere Tex come lui, nemmeno autori molto più osannati dalla critica: il suo Tex ha sempre una marcia in più. E non si tratta nemmeno del dire solo "scriveva bene Tex perchè era lui", o del dire che magari in generale altri erano molto più bravi, ma su Tex... No. Per me quando si valuta GL Bonelli si tende a fare lo stesso errore che si fa quando si valuta Galep (anche se con tempistiche rovesciate: GL Bonelli dà il meglio alla fine quando Galep ormai è quasi al tramonto, mentre il Galep migliore è quello degli anni 50). Non si considerano le condizioni in cui lavoravano e per quale mercato. Se si guardano le storie che ha scritto per altri personaggi, o quelle iniziali di Tex, si nota in GL Bonelli un linguaggio estremamente più "moderno" e incisivo rispetto ai suoi contemporanei (andatevi a vedere com'erano gli altri fumetti italiani, prima che arrivassero Diabolik, Kriminal e compagnia - a proposito, Max Bunker ha sempre detto che lo sceneggiatore a cui si ispirava era GL Bonelli...), storie più drammatiche e violente, più sesso (negli strettissimi limiti di quello che era consentito, oggi è roba per educande, ma lui ha messo Mary Gold nuda in un fumetto per bambini...) e sadismo: eroi meno candidi e puri, anzi, diversi erano praticamente criminali (compreso Tex) che però avevano come vittime solo criminali peggiori. Dicono che si ispirasse a Spillane, che effettivamente leggeva ed apprezzava, ma aveva iniziato a scrivere così anche prima... Sono, quelli che ho elencato, meriti che lo elevano rispetto ai suoi contemporanei, ma che si noterebbero di meno oggi (anche se comunque, come può testimoniare Boselli, è ancora estremamente difficile trovare qualcuno che sappia scrivere così), e oggi piuttosto si parla di "ingenuità" delle trame (che erano fantasiose, non ingenue) o di ripetitività (certo, a leggere in un ora un albo che contiene 15 albi pubblicati in origine in 15 settimane...). Non c'è dubbio comunque che le storie del "periodo d'oro" siano in generale superiori alle precedenti (e ovviamente alle successive, quando era già malato). Ecco: per me il periodo d'oro non è stato un periodo in cui per uno strano miracolo lo Spirito Santo è apparso ad uno sceneggiatore che aveva già quasi 60 anni per raddoppiargli la bravura: a 60 anni non cambi così dall'oggi al domani. Per me il Periodo D'oro è stato quando GL Bonelli, forte del successo sempre crescente di Tex, e senza più la preoccupazione dell'allontanare un pubblico di soli bambini con storie più adulte, ha potuto finalmente scrivere le storie che voleva. Senza più doversi attenere a formule consolidate per far stare a galla una testata a striscia che in quel formato non era mai stata uno straordinario successo, senza piu il vincolo di dover inserire un cliffhanger ogni 10 pagine e dover metterci una scazzottata o una sparatoria ogni albo a striscia. È una cosa molto comune nei grandi autori dell'epoca. La bravura di Galep la vedevi soprattutto nelle copertine o nelle cose a cui poteva dedicare più tempo come Occhio Cupo, ma su Tex doveva pedalare e quindi usava altri inchiostratori (o altri alle matite) e sorvolava sugli sfondi. Jack kirby idem, doveva macinare 60 pagine al mese, si dice che non cancellasse mai nulla, non ne aveva il tempo (ci pensava poi Vince Coletta a cancellare parte dei disegni perchè a quei ritmi non riusciva a fare in tempo ad inchiostrarli). Per gran parte della sua storia il fumetto è stata una catena di montaggio in cui dovevi solo macinare pagine. Quelli che, macinando pagine, si sono elevati con le loro opere, hanno fatto un miracolo, che ne dimostra la grandezza.
  14. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    In realtà i personaggi sono fin troppo spiegazionisti, spiegando e rispiegando nei dialoghi con la massima chiarezza a cosa gli serve Narbas, perchè deve stare nascosto, e come mai nel carro è nascosto. Ed è una delle descrizioni eccessive che ho trovato fastidiose! Per me in parte era ovvio (se Mefisto non sa che sei vivo nasconditi, no?) e in parte poteva essere svelato più tardi. Quando IMMANCABILMENTE quando troveranno Mefisto sarà ripetuta tutta la spiegazione di come Narbas possa rintracciare Mefisto. Qui immagino che borden stia saltando sulla sedia dicendo "ecco! Hai visto Diablero!? Le spiegazioni servono, altrimenti i lettori non capiscono"... Ma invece, se ci riflette un attimo... questa invece è la prova che tante spiegazioni NON SERVONO! Non fanno diminuire i post dei lettori che non capiscono certi passaggi! L'azione è immediatamente comprensibile o non lo è. Se il testo è lungo molti lettori lo saltano o lo leggono in fretta. È inutile rendere i dialoghi pesanti e farraginosi con tante spiegazioni, alla fine ottieni l'effetto contrario: è più facile che lo saltino o che non notino la spiegazione!
  15. Diablero

    [Color Tex N. 21] La gazza ladra

    Colpa vostra @borden, li avete abituati così... ("vostra" nel senso di quasi tutti gli sceneggiatori italiani, purtroppo...)
  16. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Andrea, per favore, leggi i post a cui rispondi. Non è possibile che ogni volta fai perdere un sacco di tempo a spiegarti cose che avresti dovuto leggere da solo.
  17. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    È abbastanza telefonato: è dal primo albo che si è stabilito che il "premio finale" per Padma è il reincarnarsi (i.e.: morire) e che non gli è stato ancora concesso solo perchè Mefisto è ancora in giro (e quindi Padma non ha concluso la sua missione) Visto che GLBonelli era stato molto più sul vago riguardo al ruolo futuro di Padma, il fatto che invece borden sin dall'inizio abbia chiarito che il suo premio sarebbe morire (e che rappresenti un Padma sempre più stanco e debole) lascia poche speranze di sopravvivenza al monaco...
  18. Diablero

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Come volevasi dimostrare... (o meglio, io non volevo dimostrare niente, era già ovvio, ma continuate pure a dimostrarlo...) Visto che è chiaro che VOLETE create il solito flame (avete subito abboccato all'amo, appena ho detto che se non mi rispondevate avrei mollato il thread, siete corsi a rispondere subito), vi faccio un dispetto: mollo il thread lo stesso. Accetto scommesse su quanto ci metterete a trovare qualcun altro che criticherà Nizzi per rifare la stessa trafila (vedo già un certo brulicare dell'acqua attorno a LedZepp). Ovviamente sempre atteggiandovi a povere vittime...
  19. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Il problema di questo albo (e del precedente e di quello prima ancora) per me è soprattutto uno. Davvero troppe, troppe, troppe spiegazioni, e in gran parte inutili, con estenuanti spiegazioni di cose ovvie o di dettagli inessenziali, di come funziona il potere x e perchè non ha usato il potere y (ma quando mai Mefisto ha spiegato al lettore perchè usava un potere invece di un altro?) E purtroppo, non è solo un difetto di Boselli (o almeno di quello attuale): TUTTI i fumetti che leggo in giro ormai, tranne poche eccezioni, sono così: puntigliosamente spiegano ogni singolo passaggio narrativo, trattando il lettore come un noioso essere privo di fantasia a cui devi spiegare tutto sennò qualcuno non capisce e ti critica su Facebook. È una moda? È un segno dei tempi? Hanno abituato i lettori così e ormai se non lo fanno i lettori si lamentano? Quest'ultima è la solita giustificazione, ma poi vedo che nei romanzi e nei film il livello di spiegazioni rimane grosso modo quello di sempre. Sono solo i lettori di fumetti che non capiscono se non gli spieghi tutto per filo e per segno? O sono solo gli autori di fumetti che sono così insicuri da ammorbare pagine e pagine con inutili spiegoni per paura delle critiche di chi "non capisce"? Se questa tendenza è già abbastanza fastidiosa, ma sopportabile, nelle storie "normali", diventa davvero insostenibile con le storie "magiche". In una storia "normale" quando devi spiegare solo perchè Slim sia passato da Tucson dove ha incontrato Tex te la cavi con poche parole e non allunghi troppo il brodo. In una storia dove c'è mai e demoni e poteri, se ti metti a spiegare come funziona la magia e perchè ha fatto questo e non quello e cosa può fare e cosa no... diventa una storia di Martin Mystere. E non diventi manco più colto perchè Mefisto non esiste. (e comunque anche nel famigerato Martin Mystere, accusato di essere il fumetto più logorroico della Bonelli, Castelli non spiegava davvero TUTTO, non a questi livelli) Immagina di scrivere una storia "normale" di Tex... in cui però ogni volta devi spiegare cos'è una pistola, come funziona, a che distanza tira, come si spara, che precisione ha, come sono fatte le pallottole, perchè usa la pistola di una marca invece di un altra, etc etc... Come ho scritto sopra, non è solo Boselli. Questa cosa colpisce TUTTE le storie dei generi dove un tempo regnava la fantasia e l'immaginazione del lettore. Il fantasy attuale lo trovo praticamente illeggibile, con dialoghi in cui due personaggi a caso ogni volta che si incontrano devo spiegare tutta la storia del regno di G-torr degli ultimi due millenni, ogni mago legge ad alta voce il libretto di istruzioni della sua bacchetta ogni volta che la usa, e gli eroi devono temere il colpo di sonno durante gli estenuanti spiegoni più che i mostri infernali. Ormai temo sarà troppo tardi per "salvare" questa storia con energiche sforbiciate sui dialoghi, ma davvero, Borden: reagisci! Non lasciarti trascinare da questo andazzo! Se fai storie con magie, lascia alla magia il mistero, l'ignoto, il dubbio,l la FANTASIA! Abbi un minimo di fiducia nella fantasia del lettore! L'alternativa è smettere di fare storie "magiche" su Tex, perchè con il manuale di istruzioni di magico non gli rimane niente...
  20. Diablero

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Almeno i thread a cui rispondi, leggili con un minimo di attenzione. Io ho solo detto che non lo compravo. Una riga. Punto. Se ti lamenti di quella per un minimo di coerenza dovresti inveire contro tutti i post (compresi i tuoi) nei thread di tutte le storie fatti solo di "lo comprerò!" "non me lo faro scappare!", "non vedo l'ora!", etc. E con quella per me il thread era finito. Non avendo nemmeno intenzione di leggere l'albo non avevo intenzione di postarci altro. Letizia poi mi ha fatto ha fatto una domanda, e ho risposto, dicendo cose che per me CHIUNQUE ha potuto osservare avvenire, regolarmente, in ogni singola discussione di una storia di Nizzi. Non illazioni, non insinuazioni: una semplice osservazione sulla base dell'esperienza, su cose tranquillamente visibili a tutti, da anni. E anche quella risposta era un semplice "ecco perchè non mi interessa minimamente nemmeno comprarlo per criticarlo, visto che tanto non serve a niente". E anche quello per me era una pietra tombale sul thread. Poi arriva un altro a darmi del prevenuto in due post, con affermazioni strampalate e illogiche che sono sicuro che nemmeno lui segue (alla faccia della coerenza) e gli ho risposto. Adesso arrivi tu a scatenare la solita polemica "alla persona", ovviamente atteggiandoti a povera vittima dei miei "sermoni". Si può dire che questo atteggiamento vittimistico passivo-aggressivo dei fan di Nizzi ha ampiamente rotto le scatole? E immagino ormai non solo a me? Ma davvero credete che ci sia ancora qualcuno che ci casca in queste pantomime? Impedire che questo thread diventi sede delle solite stantie polemiche provocate ad arte da voi è facilissimo: lasciatemi mollare il thread smettendomi di dire bestialità sul mio conto perchè ho semplicemente osato dire che un albo di Nizzi non lo compro e non lo leggo. Smettete di attaccarmi, di insultarmi, di inalberarvi a vanvera (e semplicemente attendete che esca, quando potrete scatenare le vostre solite polemiche passi-aggressive su chiunque osi criticarlo. Io non sarò fra questi) Ma non ce la fate proprio, eh? Ormai ve la siete legata al dito, e come sempre insisterete fino a stracciare i coglioni a tutti, ovviamente sempre atteggiandovi a povere vittime... Provo a farla davvero semplice: se davvero vorresti evitare la lite e il flame, basterebbe che mi lasciassi abbandonare il thread senza scatenare i soliti attacchi personali. Troppo difficile? Davvero non ce la fai?
  21. Diablero

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Dopo quasi 40 anni di storie (di cui almeno 30 fatti di storie inqualificabili, pessime, ridicole, vergognose e offensive per il personaggio e i lettori) non prendere una storia di Nizzi sarebbe "essere prevenuti"????? Dimmi, dopo quanti anni e quante storie concedi il diritto di rompersi le palle? 50 anni? 60 anni? 400 storie? Mille? O nel caso di Nizzi il diritto di rompersi le palle non esiste MAI, e chi lo critica è SEMPRE PREVENUTO A PRESCINDERE? E poi vi incazzate (e vi stupite pure) quando venite considerati "fanatici nizziani". Quando per voi chi non prende Nizzi "solo" perchè le sue ultime 200 STORIE erano emerite schifezze conclamate è uno "prevenuto"... Dimmi, sei un minimo COERENTE con le cose che dici? Stai ancora comprando TUTTE le storie pubblicate in Italia (o almeno, quelle Bonelli), perchè anche se Nathan Never per esempio non ti piace, non ti è mai piaciuto, non comprare il prossimo numero vuole dire "essere prevenuti"? Stai religiosamente comprando TUTTI gli autori che ti hanno fatto schifo negli ultimi 40 anni, perchè 40 anni sono un tempo troppo breve e saresti "prevenuto"? Ma no, ovvio, lo sai anche tu che è un emerita sciocchezza, e saresti tu un tipo strampalato se applicassi questa visione strampalata alle tue letture. Però pur di difendere ad oltranza Nizzi la spari, questa emerita sciocchezza, e quello che è peggio, trovi pure gente che ci crede...
  22. Diablero

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Sì, e poi avrei la "soddisfazione" di vedere un sacco di post di un branco che si dà man forte a dire "non è vero, non è vero, non è vero, non succede, non lo dice, dimostralo!" Al che io posterei lo scan della pagina e allora partirebbe il coro "per una volta, per una pagina, per una volta può succedere, stai esagerando, tutte le volte a cercare il pelo nell'uovo, sei prevenuto" Al che io posterei le cifre sulle decine di volte in cui la cosa si ripete, pagina dopo pagina, e allora partirebbe la solita sfilza di "buuh! L'arte non è matematica! Se hai contato le volte, non si fa, sei arido, non si legge con il pallottoliere" (a parte che non serve il pallottoliere, basta essere in grado di ricordarsi quello che si è letto cinque minuti prima...) Al che io posterei il link al messaggio in cui mi dicevano che quella cosa non c'era o c'era solo una volta, e sarebbero tutti estremamente offesi che mi sono permesso di recuperare quello che avevano scritto, come se richiedere coerenza sia un offesa mortale. Cambiassero almeno la scaletta. Almeno mi chiederei cosa si inventano questa volta. Ma no, sempre le stesse cose. D'altronde, gli piacciono storie noiose... Mi annoia anche solo pensare di rifare di nuovo questa ridicola trafila che si ripete uguale ogni volta.... Oltretutto, è inutile: Boselli si è già reso conto, spero, della minchiata che ha fatto a richiamare Nizzi, solo per farsi insultare poi da lui in mondovisione. Sottolineare l'infimo livello delle sue storie ormai è pleonastico. E, onestamente, se qualcuno in pieno 2022 si compra ancora una storia di Nizzi sono cavoli suoi. Perché dovrei avvertirlo? Mi hai già visto, mica è la prima storia di Nizzi che salto...
  23. Diablero

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Io pregusto già la soddisfazione... di lasciarlo in edicola facendomi una risata!
  24. Diablero

    Il Mio Primo Tex

    Li compro regolarmente (o quasi) dal numero 109, gli speciali li ho presi sin dal primo, in fila (o non li ho presi proprio, più recentemente). Quindi dal Texone 1 (originalissimo comprato il giorno stesso, non la ristampa di pochi giorni dopo) se si considera quello il primo speciale.
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