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TWF - Tex Willer Forum

Poe

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Tutto il contenuto pubblicato da Poe

  1. Sono d'accordo. L'eccesso di albi non solo fa diminuire inevitabilmente la qualità (visto che molte storie vengono affidate a sceneggiatori non del tutto adatti a Tex), ma impedisce anche di capire quello che valga la pena prendere o no, per chi non vuole prendere tutto. Tanto è vero che ormai le storie migliori compaiono ormai fuori serie o su Tex Willer, e non più sulla regolare. Quindi chi compra solo la regolare per abitudine, per collezionismo, perché ha pochi soldi o perché crede che lì venga pubblicato il meglio, in realtà si sta perdendo la maggior parte delle storie migliori di Tex uscite ultimamente. Ma è tutta la politica della casa editrice negli ultimi anni che secondo me è sbagliata: perché, per esempio, la Bonelli ha smesso di cercare di creare una nuova serie popolare? Un nuovo personaggio che riesca a imporsi come Dylan negli anni '80, Nathan negli anni '90, Julia e Dampyr negli anni Duemila? E' chiaro che se non cerchi nuovi lettori con nuove serie che possano piacere a un vasto pubblico (non miniserie di nicchia che comprano in pochi), alla fine non puoi che ridurti a spremere i vecchi lettori, soprattutto quelli di Tex. Si dice che i nuovi personaggi venderebbero poco, meno di quelli vecchi, eppure io vedo che Samuel Stern, per fare un esempio, continua a uscire in edicola, è arrivato al numero 40 e sta proseguendo, nonostante sia un bonellide di una casa editrice minore con pochi mezzi. Possibile che alla Bonelli non ci sia nessuno con idee interessanti, innovative (e non vintage) ma popolari, per un nuovo personaggio potenzialmente di successo? Certo, per fare cassa è molto più comodo mandare in edicola un Tex bis o l'ennesimo Maxi affidato a vecchie glorie ormai spompate, o pubblicare dei doppioni con gadget diversi, piuttosto che cercare nuove strade...
  2. Poe

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Molto bello anche il quarto albo "Nel covo di Don Santiago", che prosegue nel migliore dei modi questa lunga e appassionante storia che rischia di diventare la migliore della serie "Tex Willer", finora. L'alternanza tra la Storia con la S maiuscola (l'affare Bascom) e la trama legata a Tex funziona perfettamente e non annoia, anzi è il modo migliore per mantenere come protagonista Tex e contemporaneamente dare spazio ad altri personaggi storici. Entriamo così nel mondo degli Apaches come mai prima d'ora e veniamo a conoscere un sacco di comprimari interessanti, persino una missionaria italiana realmente esistita, suor Blandina, protagonista anche di un albo di Magico Vento (n. 72 "Jericho"). La suora del West nota (si fa per dire visto che non la conosce nessuno) per aver incontrato indiani e banditi come Billy the Kid!.. E per essersi battuta contro i linciaggi. Credo che Boselli si sia presa qualche libertà come collocazione storica e geografica della sua attività, così come per James Kirker, già morto dieci anni prima di incontrare Tex (come si dice nell'introduzione), ma che importa. In più c'è una sorpresa totalmente inaspettata.... SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER La prima apparizione (cronologicamente parlando) di Lilyth a 12 anni, proprio presso le suore della Missione di Nostra Signora della Carità (e questa, a essere pignoli, è una ret-con visto che nel "Patto di sangue" si dice che Lilyth ha studiato presso le suore di Alamosa... Ma chi se ne frega...). Insomma, anche se il ritmo narrativo ogni tanto è un po' lento a me la storia sta piacendo, grazie soprattutto ai personaggi ben caratterizzati e ai disegni eccellenti di De Angelis, sempre più bravo e mai abbastanza elogiato.
  3. Da Bonelli preview: "La grande congiura" di Nizzi/Alessandrini. Un'unica storia lunga. Trama: Il senatore Wallace di Washington con altri affaristi vuole eliminare Ely Parker in occasione di un suo imminente viaggio in Arizona per occuparne la poltrona e dare il via alla speculazione sulle terre concesse agli indiani. Invece il doppione del numero 750 (prima parte di una storia doppia) con gadeget diversi è questo: Io ovviamente comprerò una copia sola, ma secondo me la Bonelli sottovaluta l'effetto saturazione. Vedendo le edicole piene di doppioni incellofanati (hanno scritto che aumenteranno appositamente le tirature), dopo un po' anche i texiani più affezionati cominceranno a provare un po' di nausea... E' come quei politici che vanno continuamente in televisione per cercare voti e consenso: dopo un po' la sovraesposizione ottiene l'effetto contrario.
  4. Dopo circa due mesi dal sondaggio il risultato è abbastanza chiaro e consolidato: l'82% dei forumisti preferirebbe un numero limitato di uscite annuali di Tex (la serie regolare e poco altro). Quando è stato fatto questo sondaggio, a Gennaio, ancora non si conosceva la "bella idea" delle Mini Copertine, ora invece sappiamo che la "proliferazione delle uscite" avverrà davvero. Oltre ad aumentare le storie (quest'anno rispetto al precedente ci saranno un doppio Magazine e forse una miniserie a strisce in più, o comunque un'altra uscita speciale), si moltiplicano anche le edizioni, una con allegato Mini Copertina X e l'altra con Mini Copertina Y (+ placchette magnetiche). Insomma lo scopo dichiarato ora non è solo farti acquistare più albi possibili bonelli (legittimo) ma di farti acquistare due copie dello stesso albo! Solo perché si inseriscono 2 gadget diversi. E poi (ammesso che ti interessi il gadget) cosa te ne fai del doppio albo uguale? Mah!... Probabilmente i negozi e le bancarelle di fumetti usati fra un po' saranno stracolmi di albi doppi che la gente tirerà via. Naturalmente dopo questa iniziativa tra un anno o due ce ne sarà un'altra simile. Puzzle di Tex con tessere diverse in tre albi uguali?... Perché no? Così il prossimo Aprile usciranno: 2 Tex n. 750 2 Maxi Tex 2 Tex Willer 54 2 SuperTex 18 Insomma dopo "La mesa della follia", il mese della follia! BUONA COLLEZIONE!
  5. Poe

    [748/749] La mesa della Follia

    Devo dire che la storia non mi ha particolarmente entusiasmato. Poco pathos, poca suspense, personaggi piuttosto opachi. Se confrontata con "L'uomo con il fucile", in edicola in questi giorni, la storia di Zagor è quasi l'opposto: un piccolo capolavoro di atmosfera, con personaggi forti, scene altamente drammatiche e un intreccio che ti tiene incollato sino alla fine, facendoti trepidare per i protagonisti. Qui, invece è tutto texianamente corretto, ma troppo lineare e non molto appassionante.
  6. Poe

    Sondaggio su Tex (3)

    Ma sì, questi sondaggi sono un gioco, che servono anche per rinfrescare la memoria sui vecchi personaggi e le grandi storie e, magari, far venire qualche idea agli sceneggiatori per il futuro, perché no... Io personalmente ho votato per: - il ritorno di Lena e Donna (le vedrei bene disegnate da Gomez) - il ritorno della gazza ladra (personaggio originale per la serie), ma mi piacerebbe rivedere anche Sarah Wyatt e Kate Warne. (Mi rendo conto adesso che ho votato tutti personaggi femminili!) No, in realtà anche per il ritorno dell'ingegnere Castleman che non mi dispiacerebbe, nonostante sia un personaggio minore. - no ai team up (meno che meno con Ken Parker, personaggio che amo ma che non c'entra con Tex) - no assolutamente a personaggi di romanzi o film - la mia situazione preferita: la sparatoria nella ghost town - un' ambientazione da riprendere: la cittadina de "Il marchio di Satana", anzi a me non dispiacerebbe una specie di seguito di quella storia (con una buona idea)... - una leggenda a cui ispirarsi: la nave della morte sul fiume Platte. Confesso che non la conoscevo, ma mi sono informato e l'ho trovata interessante: https://www.farwest.it/?p=24494 - storia che vorrei leggere subito: Barbanera - sì alle storie durante la Guerra Civile (anche perché Tex può benissimo parteciparvi, dopo Shiloh, purché senza sparare contro i soldati sudisti come voluto da GLB) - il periodo migliore di Boselli è la fascia 400, ma anche la 600 non è affatto male, anzi, siamo quasi alla pari! (da "I giustizieri di Vegas" a "L'ombra del Maestro", passando per "I sabotatori", "Luna insanguinata", "Jethro", "Giovani assassini", "El supremo", ecc.
  7. Poe

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Che la storia e i disegni non siano piaciuti è un'opinione personale, e va bene, non si discute, ma dire che Pearl sia un "personaggio decisamente negativo" e che "non si capisce perché Tex e Carson l'aiutino", non è un'opinione, significa non aver capito né il personaggio né la storia! Un minimo di fatti oggettivi esistono, altrimenti uno può dire qualsiasi cosa, persino che secondo lui tutto sommato Mefisto non è poi così cattivo... Del video citato mi ha sorpreso soprattutto questo: che si consigli pubblicamente di non comprare un fumetto che poi neanche si è capito!
  8. Poe

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Visto video-recensione su youtube, dal titolo "Mi spiace davvero", che stronca "Pearl" con le seguenti motivazioni: 1) è troppo verboso 2) ci sono troppo testi per questo formato 3) il personaggio di Yellow Bird era meglio approfondito rispetto a Pearl, che invece è un personaggio non sviluppato 4) Pearl è sopra le righe... troppo villain...è parecchio arrivista... è un personaggio decisamente negativo...non si capisce perché Tex e Carson tentino di proteggerla Lasciamo stare i giudizi e le opinioni personali, ma l'affermazione che Pearl è "un personaggio decisamente negativo"!!!... Mah! Alla faccia della lettura critica!
  9. Poe

    Le domande a Jacopo Rauch

    Innanzitutto, Jacopo, complimenti per "La palude del morto" e per le tue storie zagoriane di vampiri. Leggo solo saltuariamente lo Spirito con la scure, ma le storie classiche e molte delle moderne (anche se non tutte) le conosco: come mai ti sono state affidate proprio storie sui vampiri? Sei un appassionato dell'argomento? E hai mai pensato di proporre soggetti per Dampyr, visto che ti vengono bene le avventure tenebrose? Infine un'altra domanda: puoi dirci qualcosina sul tuo Texone che sta disegnando Palumbo? Dov'è ambientato... se sono presenti tutti e quattro i pards... Grazie!
  10. Poe

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Sono d'accordo. Ho già detto che il cartonato mi è piaciuto da tutti i punti di vista e che apprezzo la Zuccheri, ma è vero che alcune pagine, anche se narrativamente funzionano bene, sono poco d'impatto e sono spezzettate in troppe vignette piccole. Per esempio p. 10-11 (quando Pearl conosce Joe Boot) il lettore si trova di fronte da una parte 10 vignette e altrettante dall'altra. Belle, per carità, ma una gabbia un po' troppo tradizionale. Lo stesso a p. 16-17 (Pearl e Joe sorpresi a dormire nella grotta), con 11 vignette da una parte e 7 dall'altra che danno un'impressione un po' di pesantezza. C'è anche da dire che Yellow Beard era più spettacolare nei disegni, ma era un po' carente nei dialoghi. Qui il contrario: ci sono più dialoghi e la storia e i personaggi sono maggiormente complessi e interessanti, mentre i disegni sono meno spettacolari ma più al servizio della trama (che sia stato Berardi a condizionare la Zuccheri, quando disegnava per Julia?).
  11. Poe

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Storia che mantiene pienamente le aspettative. Un cartonato tra Ken Parker e Storia del West, nel senso che, come l'eroe di Berardi, qui Tex e Carson cedono il palcoscenico a Pearl (si evince anche dalla sua centralità nella copertina), tenendosi ai margini della scena, e riservandosi il diritto di intervenire solo nei momenti importanti, con la sicurezza, la calma e la decisione delle vecchie volpi, sagge e ormai abituate a tutto. E, come anche nei migliori albi di Gino D'Antonio, qui viene fuori il ritratto di una ragazza del West sfrontata, vivace, indipendente e intraprendente, un po' matta e incosciente, con toni in bilico tra commedia (ma senza esagerare) e dramma. Una quasi suffragetta del West, in certi momenti del processo, sempre costretta a cavarsela come può, ossia in qualsiasi modo lecito e non lecito, in un mondo di uomini con regole fatte da uomini. Il risultato è un albo veramente divertente e piacevole. Classico nel senso migliore del termine. Da antologia la scena di Carson che si fa lavare la schiena da Pearl nella tinozza, che poi Tex userà per mezzo affogarvi il suo viscido sfruttatore! Da notare anche la citazione del vecchio direttore di Yuma ucciso da un'amante per evadere, cioè Lily Dickart in "Sierra Nevada". Come ora quello nuovo con Pearl, i direttori del carcere di Yuma sono davvero sfortunati con le donne! Disegni e colori da applauso. Che farà ora la Zuccheri? Spero tante altre belle storie.
  12. Poe

    OSCAR TEXIANI 2022

    Nel 2022 io ho letto 6 belle storie di Tex/Tex Willer. In ordine di gradimento: 1) Mefisto: le origini del male 2) Il manicomio del dottor Weyland 3) La gazza ladra 4) Vancouver 5) La leggenda di Yellow Bird 6) I guerriglieri di Juan Cortina Nessuna di queste è un capolavoro, ma tutte meritano di essere ricordate e rilette. I loro difetti non sono tali da rovinarle, secondo me. Sei storie interessanti non sono poche in un anno. Delusioni del 2022: 1) Il Texone di Manfredi e Freghieri 2) Sierra Nevada. Non brutte, ma storie da cui ci si aspettava molto di più. Unica storia insufficiente del 2022: "Rancheras", noiosa e a tratti irritante. (Però a molti è piaciuta, per cui... de gustibus). Tutte le altre così, così... Di personaggi interessanti io ne ho trovati parecchi: il giovane Mefisto e la giovane Lily (i migliori), Pedro, Gala, Juan Cortina e Milton Faver, Lorelai (la Gazza ladra), Angela Jewell, Yellow Bird e Ruth. Diciamo che alcuni di questi potevano essere meglio sviluppati, indubbiamente, ma in ogni caso sono personaggi che ti restano impressi nella memoria. E si spera che alcuni tornino. I peggiori: Yama e le due rancheras. Non sono un collezionista e completista, se una serie non mi dice più niente la interrompo e passo ad altro (l'ho fatto più volte in passato con altri personaggi). Per cui se continuo a comprare Tex/Tex Willer è perché ancora le sento serie vive, che mi viene voglia di leggere subito, appena acquistate, fumetti da cui ancora mi aspetto qualcosa: qualche volta un capolavoro, ogni tanto ottime storie, spesso albi così così, ma in ogni caso piacevoli da leggere. Se così non fosse avrei già smesso da un pezzo. Nel 2023 mi aspetto grandi cose da: 1) Il Texone di Dotti 2) Il passato di Cochise su Tex Willer 3) Pearl (cartonato) 4) Il Color estivo di Manfredi/Gomez 5) Il ritorno della Tigre Nera 6) L'albo di Boselli e Villa di settembre 7) I due speciali Tex Willer Tutte storie che promettono bene. Speriamo che almeno una di queste sia un capolavoro!
  13. Così aveva scritto Boselli nel topic sullo Speciale Tex Willer su Mefisto: "Tex è del 38, ha dunque 22 anni nel 1860. Carson ha circa tredici, quattordici anni più di lui. Mefisto non può essere più giovane, ha dai 38 ai 40 nel 1860. E nel 1850, quando lo incontriamo all'inizio dello Speciale, ha dunque come minimo 28-30 anni. Infatti si prende cura della sorellina in collegio, sorellina che ha dimenticato come sia fatto il fratello e che ha 15 anni meno di lui e quindi tredici anni nel 1850 e circa 17-18 quando lui la va a prendere nel 1854-55 e dunque 20 o 21 nel 1858 all'epoca di Pinkerton Lady. Lily e Tex sono più o meno coetanei, anno più anno meno, propendevo per Lily più giovane di un anno o due, ma poco importa. Yama, nel 1850, è già nato (e abbandonato) da un paio d'anni, quindi ha dieci anni meno di Tex. Mentre Myriam è più o meno coetanea di Mefisto e avrà circa 39-40 anni nel 1860. Data che scelgo non a caso. Kate Warne ha cinque anni più di Tex, circa otto o dieci meno di Carson."
  14. Poe

    [621/622] Mezzosangue

    Forse la migliore storia di Ruju sulla serie regolare, o perlomeno la mia preferita. Western e azione allo stato puro, intenso, avvincente, con personaggi ben delineati, compresi quelli minori, un Carson e soprattutto un Tex perfettamente riusciti. Makua è il coprotagonista della storia e resta impresso nella memoria, un mezzosangue diviso tra due culture, in bilico tra il bene e il male, capace di amicizia e generosità ma anche di spietatezza, sempre alla ricerca di un padre e di un'identità che gli sono stati negati, affascinato da Tex ma anche dal desiderio di essere il migliore, per trovare un riscatto alla sua condizione di emarginato, dopo tutti i maltrattamenti subiti fin da bambino. Tutto sommato un debole che, pur cercando di apparire un pistolero duro, si rivelerà solo un ragazzino fragile e confuso, a cui Tex saggiamente concederà una seconda possibilità: "Andrai in prigione, ma ne uscirai prima o poi, sei ancora molto giovane". E infatti nel seguito di questa storia "La tribù dei dannati" Tex lo aspetterà all'uscita dal carcere per indirizzarlo verso la giusta strada. Di Makua sarebbe interessante leggere anche una terza, di storie, per chiudere il cerchio su di lui, magari mettendolo alla ricerca del vero padre che non ha mai conosciuto e che gli ha lasciato solo una pistola (l'unica cosa che sa è che era un fuorilegge e ha combattuto per la rivoluzione in Messico). Due albi ben costruiti, che filano via lisci, con dialoghi scorrevoli e bei personaggi secondari che danno spessore alla trama (vedi nel finale la moglie e il figlio di Juan Roca). Ottimi come sempre i disegni del grande Font, anche se non più nel suo periodo d'oro.
  15. Ma no, dai, non mi sembra, Tex è al centro della storia, è lui l'attore principale: all'inizio salva Zina e cattura il bandito, nel trading post ammazza due banditi, ri-salva Zina nella palude, alla fine fa fuori Zachary e il ragazzo. In 78 pagine ne fa parecchie di cose! 78 pagine! (ed è chiaro che poi è tutto più velocizzato). Ma Zina lo aiuta semplicemente nel finale. Mica può fare tutto lui. Qual è la storia in cui fa tutto Tex e gli altri niente? A maggior ragione se c'è un elemento sovrannaturale che non gli compete. E poi quali danni fa? Se Zina e gli altri finiscono in pericolo è perché c'è in giro una banda di ladri e assassini pericolosi di cui è difficile prevedere e prevenire le azioni. Finiscono in pericolo, ok, ma poi Tex li salva, è questo l'importante.
  16. Senza voler rinfocolare la solita polemica Nizzi/GLB (il cielo me ne scampi!), questi dialoghi di Nizzi erano improntati a certe storie classiche, ispirati per esempio a "La legge del più forte" n. 117-120 (quella col giudice Bean), e a scene memorabili come quella con Carson e Tex chiusi nella vasca che si riempie e, mentre sono con l'acqua alla gola, a un passo dalla morte, ancora si sfottono e scherzano. Tex: - Di' la verità, Kit, che tu in questa vasca ti stai sollazzando un mondo! Oppure alla scena con Carson incatenato all'albero: "Da questa parte Tex, sono sotto l'albero!" "Mi venga un colpo!... Ma che cosa fai?" "Non lo vedi? Mi hanno messo di guardia a questo dannato mesquite!" "E ti hanno incatenato per paura che la pianta scappi?" "L'hai detto... Pare che in questo paese ci tengano molto alle piante." O al processo farsa del Giudice Bean, scena altamente comica e spassosa. Ma tutta "La legge del più forte", secondo me, è stata apprezzata da Nizzi, per i numerosi battibecchi e per il tono da commedia. GLB aveva tante scene e personaggi con aspetti divertenti, vedi il primo Gros-Jean o Pat MacRayan, ma poi non eccedeva (tranne forse solo con Pat l'irlandese). Come dice giustamente Leo, i dialoghi ironici Nizzi ci ha aggiunto un tono da commedia all'italiana. GLb era più ironia da western classico americano. Ogni sceneggiatore ha il suo stile. Boselli ne ha giustamente un altro ancora.
  17. E meno male che ci sei tu che hai spiegato a Rauch che le sue INTENZIONI erano di scrivere una storia di fantasmi, e invece GLI E' VENUTA FUORI una storia di partigiani!!! L'eroico partigiano Zachary che quasi quasi i Mccullen dall'aldilà dovrebbero ringraziare! Così adesso Rauch ha finalmente capito che dovrà rileggersi tutto GLB, che forse non aveva mai letto attentamente prima d'ora! Lo sbadato... P.S.: tra le tante inesattezze scritte nei vari post, c'è anche quella che in Ken Parker Berardi non utilizzerebbe i colpi di scena finali, che tanto le sue storie erano belle lo stesso. Peccato che sia stato proprio Berardi, all'interno della Bonelli, quello che ha cominciato a scrivere storie con finali a sorpresa: una buona metà delle storie di Ken Parker, o forse anche più, ne fa uso! In "Sciopero" alla fine si scopre che l'operaio amico non era un operaio ma un infiltrato della Pinkerton. Nella "ballata di Pat O'Shane" la giubba rossa alla fine si rivela un criminale. In "Omicidio a Washington" l'agente indiano è in realtà un sicario, e così via nella "Città calda" (il rapinatore che in realtà è un infiltrato), nei "Gentiluomini", "Sotto il cielo del Messico" nel "Poeta", ecc. tutte storie con twist finali, in cui qualcuno si scopre non essere quello che dice di essere. Per non parlare delle ultime, da Boston in poi, in cui Ken Parker fa il detective: colpi di scena e controcolpi di scena a go go... (Sclavi, secondo me, si è ispirato molto ai finali kenparkeriani).
  18. Boh... a me sembra, Diablero, che stavolta non vuoi ammettere di aver sbagliato e allora fai finta di non capire, nonostante le cose ti siano state spiegate più volte da persone diverse, compreso l'autore. Anzi, mi viene il sospetto che tu ti diverta a provocare l'autore apposta, per coglierlo in fallo a tutti i costi... - Hai scritto che una cosa assurda era che Tex trova il fucile dopo cinque minuti, e non era affatto vero, è stato solo grazie a Zina e alle sue percezioni. - Continui a insistere su 'sto fucile che Zachary ha gettato in un acquitrino sperduto (forse per scappare in fretta, visto che un fucile è ingombrante correndo in una palude?) come se fosse chissà quale errore: qualunque sia il motivo per cui l'ha gettato non lo avrebbe trovato nessuno, senza i superpoteri di Zina. Quindi di cosa discutiamo? - Dici che Rauch ha detto che la sua storia può essere interpretata in vari modi e quindi anche la tua interpretazione va bene, ma Rauch non ha detto questo, ha solo spiegato che l'unica cosa ambigua sono i fantasmi: possono esserci o no, la si può leggere credendo che i fantasmi siano reali o che siano proiezioni degli assassini (e di Zina). Il resto della storia non è ambiguo. E quindi? La gente vede fantasmi anche dove non ci sono, si sa. Non vuol dire niente che la gente del posto dica che ci sono i fantasmi, anche se magari non li vedono. Magari li ha visti (ammesso che esistano) un ex stragista che è passato di lì e la gente pensa che appaiano a chiunque. Ti è stato spiegato 3-4 volte che qui Zina si riferisce al fatto che ha capito che Zachary ha avvelenato le persone e che Tex deve fermarlo, NON che Zachary ha ucciso il Colonnello e deve essere punito! - Zina è una sensitiva (mai letto o visto "La zona morta"?), va su luogo del delitto e rivede cosa è successo in passato. Quindi nell'ipotesi che "i fantasmi potrebbero essere solo proiezioni e non reali", Zina crede di vederli, ma è solo suggestione, è il suo superpotere di sensitiva. Anche qui ti è stato spiegato 3-4 volte che hanno ottenuto giustizia e possono riposare in pace perché: 1) Sono morti i principali responsabili della strage (o forse anche tutti, forse Spade era l'ultimo, chi lo sa e chi se ne frega). 2) Il fucile con le iniziali ha fatto capire che i McCullen non avevano ucciso il Colonnello e quindi si è fatto luce e verità su quel fatto. ADESSO che si è chiarita tutta la vicenda (Tex lo dice col fucile in mano come prova), e la loro innocenza è dimostrata, possono riposare in pace. NON dice che sono felici perché è morto Zachary, Tex non lo dice e non lo pensa: NON GLIENE FREGA NIENTE A TEX DELLA MORTE DEL COLONNELLO avvenuta vent'anni prima!!!!!!! Lui ADESSO ha fermato un serial killer e fatto luce sul passato. Punto. Qui - mi dispiace Diablero - ma io ci vedo malafede bella e buona: dove ricavi che i "i loro veri assassini sono in gran parte ancora in giro"? Chi te l'ha detto? Dove c'è scritto? Sei in contatto anche tu come Zina con gli spettri? E dove sarebbe l'odio evidente dei fantasmi verso Zachary? Non c'è da nessuna parte, meno che meno nelle parole di Zina o di Tex. I casi sono due: o hai letto male la storia (e anche i commenti qui sopra) oppure non vuoi ammettere di aver sbagliato, stavolta. E in più ti diverti a fare le pulci agli autori per farli incaxxare...
  19. Scusate, scusate... Però qui si continua a ripetere le stesse cose senza neanche prendere in considerazione le risposte alle proprie obiezioni (sbagliate, oggettivamente sbagliate!), persino quando è lo stesso autore - cosa rara - che ve le spiega! Cioè tutti i discorsi su Zachary del tipo che: ha fatto bene a far fuori il Colonello criminale, che anche i partigiani e che le Fosse Ardeatine.... ecc. ecc. non c'entrano una cippa con la storia. Sono tutti viaggi mentali che vi siete fatti, ma che nella storia non sono presenti. Nella storia succede questo: 1) Zachary viene accusato da Tex (l'eroe della storia, il giustiziere) per i delitti di avvelenamento. Tex non dice una parola sull'uccisione del colonnello. 2) Zina non nomina neppure lei il colonnello. 3) Neppure i fantasmi ce l'hanno con Zachary. Lui manco li vede. I fantasmi si placano quando muore Spade. Nel finale, quando muore Zachary, non ci sono. (Rauch ha semplicemente detto qui nel forum - non nella storia - che comunque anche se i fantasmi avessero rancore verso Zachary sarebbe normale, ma comunque non ce l'hanno o almeno non c'è scritto da nessuna parte). 4) Quando Tex parla di giustizia per gli innocenti intende: 1) che sono morti i loro uccisori materiali 2) che è stata ristabilita la verità dei fatti: i Mac Cullen non hanno ucciso infatti nessun Colonnello (buono o cattivo che fosse). Tutto il resto sono vostre deduzioni che non c'entrano niente con quanto si legge nella storia. Questo te lo sei inventato tu, perché né Tex né l'autore lo dicono o lo lasciano intendere. E qui non è questione di interpretazioni: è un fatto oggettivo. Dire che Zachary quando uccide il Colonnello criminale è come un partigiano, e quindi presentare un partigiano come un serial killer che avvelena la gente significherebbe denigrare i partigiani e che la morale della storia sarebbe: "uccidere i criminali di guerra è sbagliato", è una cavolata!
  20. E' vero che il Kit Carson di GLB ha poca simpatia per il sovrannaturale e il misterioso, ma non sempre, e non in modo così insistito come qui. Tempo fa ho riletto la storia dell'alieno, ""La valle della luna", a cui in parte questa di Nizzi si ispira e be', lì Kit Carson non mostra alcun timore verso il sovrannaturale (e in quell'occasione i Nostri hanno a che fare con una miniera maledetta e con un tizio che spara con una pistola laser!!!), si limita a dire in tre vignette all'inizio del racconto cose del tipo: "Tex sei proprio sicuro di voler andare in quella vallata?... Sei veramente un pazzo...", ma poi, una volta arrivato sul posto si mostra coraggioso e risoluto quanto Tex, e non si lamenta neanche una volta. Me lo ricordo perché mi è venuto subito in mente il paragone con il Carson di questa storia, che è veramente troppo fifone e petulante (sembra quasi Cico). Ma Nizzi - si sa - amava spesso calcare i toni da commedia... L'altra cosa che non mi piace in questa storia è la raffigurazione del mostro (del finto-mostro). Si vede che Letteri, pur essendo ancora in gran forma, non era più quello dei tempi d'oro di "Diablero": qui l'uomo serpente, il lucertolone, quando viene mostrato a figura intera è piuttosto goffo e un po' ridicolo...
  21. Mah... io sinceramente di tutti questi difetti non ne ho visto neanche uno... Senza offesa, ma mi pare che a volte ci si perda in elucubrazioni che non hanno riscontro nella storia, che in realtà è molto semplice e immediata. SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER Una cosa non esclude l'altra: Hogan è stato avvelenato, poi come si vede nella prima sequenza gli spettri (o la loro proiezione immaginata da Hogan) hanno completato l'opera. Zachary l'ha gettato nella fuga (ci può stare no? per scappare veloce) in un acquitrino dove nessuno sa che c'è e nessuno riuscirà a recuperarlo. Una volta data la colpa ai Mc Cullen nessuno s'è messo a fare indagini. E vallo a trovare immerso in un acquitrino! Forse ne ha comprato un altro, appena messosi al sicuro? Tex lo trova SOLO GRAZIE A ZINA, che è una sensitiva, altrimenti non l'avrebbe trovato neppure lui nascosto nella palude. Il ragazzo spara perché è complice di un pluriomicida: rischia anche lui l'impiccagione. Cosa dovrebbe fare? Se i suoi colpi vanno a segno fa fuori Tex e poi Zachary l'aiuta a far fuori gli altri. Tutto normalissimo, secondo me. Gli spettri potrebbero esistere o essere una proiezione delle paure dei personaggi. Zina è una sensitiva e riesce a percepire cosa è successo vent'anni prima, cosa ha fatto Zachary e dov'è il suo fucile. L'elemento sicuramente magico qui sono le "percezioni" di Zina. I fantasmi forse esistono, forse no. Zachary è colpevole: 1) di avere ucciso i viandanti che si fermavano alla locanda 2) di aver provocato indirettamente la morte degli innocenti McCullen (non di aver ucciso l'ufficiale nemico). Poteva scagionarli dalle accuse , invece non l'ha fatto, quindi è colpevole della loro morte. Nella storia non si dice da nessuna parte che gli spettri volevano punire Zachary, è solo una tua impressione. Quando Zina dice che la storia non è ancora finita non si riferisce al fatto che gli spettri devono uccidere ancora Zachary, ma che Tex deve fare giustizia di un pluriomicida. E l'ultima frase di Tex lo conferma: ha fatto giustizia, spettri o non spettri, e infatti nel finale loro non compaiono (spariscono dopo la morte di Spade e non compaiono più). Zachary ha provocato la morte degli innocenti McCullen. Ha lasciato che venissero accusati ingiustamente e li ha lasciati ammazzare. E' questa la sua colpa. E le SS non c'entrano molto. Magari Zina ha avuto la "percezione" che dopo vent'anni tutti i responsabili sono passati a miglior vita. Oppure sono morti i principali responsabili del gruppo di irregolari, e dei pesci piccoli chi se ne frega (mentalità, tra l'altro, tipicamente texiana)... La battuta finale di Tex non c'entra niente con gli spettri, anche perché Tex non crede agli spettri. Quella frase vuol dire semplicemente che I Mac Cullen hanno ottenuto giustizia perché sono morti i loro assassini diretti e quello indiretto (Zachary), e soprattutto hanno ottenuto una riabilitazione, perché finalmente si è detta la verità sulla vicenda, e ci sono persino le prove (il fucile). E i partigiani e le SS ancora una volta non c'entrano molto... Infine una piccolo commento alla storia di Mefisto Bella ma troppo corta. Il problema non è che chi non conosce Mefisto non la capisce (secondo me si apprezza lo stesso, anche se ovviamente chi non conosce i precedenti si perde tutte le sfumature), il problema è che è una storia sospesa. Sembra l'incipit, il prologo, di una storia di 3 albi, non ha un finale, come invece per esempio le precedenti storielle sul Magazine di Montales (l'anno scorso) o Jim Brandon l'anno prima. Qui, appunto, sembra il prologo di una futura storia che sicuramente vedremo, magari in un prossimo Speciale Tex Willer (magari con De Angelis ai disegni?). Comunque, anche se sospesa, a me è piaciuta. Due osservazioni: 1) i Cestaro sono bravissimi come sempre, tranne per una cosa: lo scimmione che appare a Myriam. Poco impressionante. Potevano fare meglio. Sarà che ho in mente quelli di Galep, che erano veramente inquietanti (vedi quello che appare dall'oblò ne "I quattro amuleti"). 2) non mi appassiona molto il tema "poteri di Mefisto", ma mi sorge spontaneo: non ne ha un po' troppi in questa storia? Uccidere a distanza un generale...??!
  22. Questo soggetto è stato ispirato dalla recente storia di Mefisto dei Cestaro e dal grande incendio di Vancouver, o meglio dalle possibili direzioni che queste storie potevano prendere a un certo punto e non hanno preso... La lunga notte infernale La storia può essere ambientata a San Francisco oppure a Chicago (forse è meglio Chicago, essendo una metropoli poco o nulla sfruttata). Un criminale brutale, sadico, violento ma intelligente (diciamo una specie di Jack Thunder), appena fuggito di prigione cerca di vendicarsi di chi l'ha arrestato e dei cittadini che hanno collaborato, e allo stesso tempo di arricchirsi. Quindi, con una grossa banda di ladri e assassini di circa 30 membri, una notte cala su San Francisco (o Chicago) con lo scopo di uccidere e rapinare il più possibile. Si dividono in 4 gruppi di circa 7-8 persone ciascuno e colpiscono in quattro punti diversi della città: il primo gruppo assalta una serie di banche, il secondo una strada di gioiellerie, il terzo - con a capo il criminale evaso - assalta la sede della polizia (per vendicarsi di coloro che l'hanno arrestato) e il quarto gruppo provoca incendi alla periferia della città un po' per creare un diversivo, un po' per cercare di bruciare l'intera città che tutti loro odiano. I nostri 4 pards quella notte si trovano casualmente lì, a mangiare allegramente al ristorante con il capo della polizia, e di fronte al caos scatenato si dividono nelle quattro direzioni di attacco. Tex va alla centrale di polizia, il figlio Kit cerca di aiutare i pompieri a domare l'incendio e a fermare i piromani, Carson e Tiger si scontrano con i rapinatori di banche e di gioielli. Tutto avviene in una lunga interminabile notte infernale di piombo e fiamme, in cui i 4 pards si trovano ad agire separatamente con notevoli difficoltà. In particolare Kit Willer si trova a fare il pompiere e il salvatore di donzelle (e non solo) in pericolo in un alto palazzo avvolto dalle fiamme. Anzi si potrebbe farlo incontrare di nuovo con Sarah Wyatt la dottoressa/rapinatrice vista in "Salt River" che, uscita dal carcere, vuole redimersi e lo aiuta. Alla fine i Nostri - dopo aver sventato ogni minaccia - si riuniscono per inseguire il capo della banda e i pochi suoi superstiti che cercano di fuggire con un battello (se a San Francisco sul mare, se a Chicago sul lago Michigan). Lo scontro finale avverrà proprio sul battello su cui i nostri sono riusciti a salire in extremis. Il criminale pazzoide, vista la mala parata, appicca il fuoco per trascinare tutti all'inferno con lui. Ovviamente non ci riesce.
  23. Ok, la prossima volta che farò un sondaggio mi consulterò prima con un sondaggista esperto, visto che non lo sono. Resta il fatto che "aumento costante" o "proliferazione" delle uscite NON sono termini tendenziosi, perché rispecchiano quello che è avvenuto negli ultimi anni e che sta continuando ad accadere a Tex: ogni anno si aggiungono nuovi albi (bis, speciali, a strisce, a colori, extra, ecc.) e continueranno ad aumentare (perché non un bis invernale? un color o un magazine "Tex Willer"? Un Maxi ogni tre mesi? albetti a striscia tutti i mesi?....). La "proliferazione" è un dato di fatto. Che poi possa piacere o meno ai lettori (almeno quelli del forum), è lo scopo del sondaggio... Cito Diablero da un altro topic: "Aggiorniamo i conti: ogni anno adesso escono 12 albi della serie regolare (1320 pp, 52,80€) 1 Albi bis (110 pp, 4,40€) 12 albi di Tex Willer (744 pp, 42€) 2 Speciali Tex Willer (256 pp, 12,80€) 1 Texone (224 pp, 9,90€) 2 Color Tex (320 pp, 15,80€) 2 Maxi Tex (656 pp, 17,80 €) 2 cartonati formato "francese" (92 pp, 19,80 €) 1 Tex Magazine (110 pp, 8,50€) Già così sono TRENTACINQUE uscite (tre tex al mese...) cioè 3832 pagine e 184 Euro, se ci aggiungiamo anche le strisce inedite (che non si sa ancora se saranno 6 o 9) arriviamo a QUARANTUNO O QUARANTAQUATTRO Tex all'anno. Questo è semplicemente "spremere il limone" ormai oltre ogni decenza. Le uscite di Tex sono TRIPLICATE in poco più di un decennio! E c'è chi ancora pensa ad "occasioni speciali", ad un "regalo ai lettori"? (per fare un confronto, ecco i dati del 2010: 12 albi della serie regolare (1320 pp, 32,40 €) 1 Texone (224 pp, 5,80 €) 1 Maxi (328 pp, 6 €) 1 Almanacco (110 pp, 5,70 €) Cioè, in totale, QUINDICI uscite, 1982 pagine e 49,90 Euro. La spesa è quasi QUADRUPLICATA... Cioè, il povero Borden ormai deve sfornare 4000 pagine di Tex all'anno, il doppio di dodici anni fa..." Questo è il calcolo incontestabile fatto da Diablero. Comunque la domanda ancora più chiara e obiettiva è la 2 che in sostanza chiede: Vi stanno bene le uscite attuali (e anzi le vorreste aumentare) o preferireste tornare a quando c'era solo la serie regolare e poco altro? Al momento attuale i votanti sono 4 per la prima opzione e 22 per la seconda. Queste sì che sarebbero opzioni tendenziose e ingannevoli: dove sarebbero tutti questi famosi autori in più "in grado di scrivere un buon Tex"? Se ci fossero sarebbero già venuti fuori, lo stesso Boselli ha ammesso più volte che c'è una gran carenza di sceneggiatori (che non conoscono, non sanno o non vogliono scrivere Tex). D'altra parte se vorresti altri autori, vuol dire che quelli attuali non ti soddisfano del tutto, e quindi perché sognare qualcosa che non ci potrà essere? Comunque il prossimo sondaggio potrebbe essere: "Vorreste Tex e Tex Willer settimanali?" 1) No 2) Sì 3) Sì, purché tutte le storie siano bellissime e tutti i disegnatori siano bravissimi! "E sarà tre volte Natale e festa tutto l'anno..."
  24. Proviamo a vedere con un sondaggio come la pensano i forumisti su questo argomento che periodicamente torna: la cosiddetta "spremitura" di Tex. Favorevoli o contrari? Qualcuno gradisce, qualcun altro no. Naturalmente la casa editrice continuerà nei prossimi anni questa politica, non c'è dubbio, almeno fino a quando le vendite lo permetteranno e non caleranno drasticamente. Ma lasciamo stare le strategie aziendali e pensiamo solo agli interessi e ai gusti di noi lettori.
  25. Poe

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Secondo albo che procede nel migliore dei modi. Dopo il prologo del primo albo (che serviva per presentarci il contesto storico in cui si muoveranno Cochise e Tex), come prevedibile la vicenda entra nel vivo e Tex si prende la scena occupandola alla grande fino a p. 51, per cederla solo nel finale a Cochise e ancora una volta alla Storia con la S maiuscola, con l'inizio dell'"affare Bascom", raccontato in modo fedele e scrupoloso (in realtà anche lo scalphunter con cui si scontra Tex, veniamo a sapere, è un personaggio realmente esistito). Molto bella la scena d'azione al centro dell'albo, coinvolgente e ben costruita (anche se temo che qualcuno si metterà a calcolare il rapporto tra la velocità dei proiettili sparati e la distanza che separa Tex dagli avversari, cercando di trovarci difetti e imprecisioni). La storia è nel complesso dominata dai dialoghi, ma sono dialoghi piacevoli, che non annoiano, che non sono manieristici o scritti col pilota automatico, ma che portano avanti la vicenda presentandoci anche i personaggi minori (decisamente inedita l'amicizia e i dialoghi tra Tex e il fraticello, così come l'inizio con il Nostro in versione muratore!). La narrazione su due binari paralleli secondo me qui funziona benissimo, permettendo di apprezzare sia Tex in azione che il saggio Cochise. Insomma, questo numero 50 +1 merita. Grazie anche a De Angelis, sempre bravissimo, senza cali qualitativi, capace di caratterizzare ogni personaggio, ogni volto nel migliore dei modi: è il disegnatore numero uno della serie. --------- E visto che ci sono - in attesa del sondaggio sulle migliori storie del 2022 - mi porto avanti coi lavori e mi esprimo già. Il miglior albo del 2022 per me è proprio della stessa coppia di questo, Boselli/De Angelis, ossia lo Speciale "Mefisto: le origini del male", miglior albo in assoluto, compreso la regolare e gli extra. Sembrerà strano, visto che paradossalmente Tex quasi non vi compare, ma a me è piaciuto tanto. Miglior disegnatore del 2022, invece: Gomez, per il cartonato di Giusfredi (ma il 2022 secondo me per i disegni è stata un'annata eccezionale: i Cestaro, Mastantuono, Zuccheri, Casertano, Majo, Dotti, Civitelli, ecc. tanta roba!).
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