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Jeff_Weber

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Messaggi pubblicato da Jeff_Weber

  1. Per adesso soltanto un giudizio sui disegni di Freghieri. Ottimi in generale come quelli del Texone, sebbene abbia notato una certa discontinuità nei personaggi, specie femminili, per alcune distorsioni del volto, come mi capita di notare qualche volta nelle copertine di Tex Willer disegnate da Dotti.

     

    Come se i volti siano aggiunti digitalmente a corpi già disegnati o viceversa.

  2. Anche se fosse ? Yama non è un vero punto debole per Mefisto, chissà che invece lo diventi l'infermiera e che lui finisca completamente folle (più di quanto non lo sia già) per gli effetti della satiriasi ... un cattivissimo dei feuilleton francesi dell'Ottocento fece questa fine. Ovviamente @borden non lascerà che Mefisto sia spacciato per sempre, ma per almeno 5 anni (bastano?). :lol:

  3. 21 minuti fa, San Antonio Spurs dice:

    Gramsci addirittura definiva il Conte "oppiaceo". E fermiamoci anche qui come per il calcio, perché è noto che Dumas si faceva aiutare da un altro scrittore Auguste Maquet - non si sa quanto, ma si sa abbastanza come - e il vaffanculo vero di Borden qui potrebbe essere in agguato anche solo per una battuta male interpretata. :bisonte:

     

    Certo, chiudiamo qui in attesa del nuovo albo.

     

    Relativamente a Dumas, è ben noto che avesse una schiera di "negri", come si chiamavano allora, con Maquet il più noto, avendogli fatto causa. Quando loro si cimentavano nella scrittura da soli però non mi sembra proprio che fossero particolarmente ispirati, anzi alcuni si proponevano intenzionalmente come "negri", come il nostro Petruccelli della Gattina.

     

    Gramsci in carcere leggeva qualsiasi cosa, anche libri che poteva evitare ... se avesse voluto non farsi male. Ma non voleva è quindi poi criticava Dumas, oppure un'onesta gallina come la chiamava lui, ovvero Carolina Invernizio.

     

    Vedremo cosa ci prospetta @bordennei prossimi albi di questa saga che scrive di sana pianta ... tutta lui. :D

  4. Boh ... non se ne esce da questa cosa di "lasciatemi!". Tex non si arrende alla visione della famigliola Mefisto, ma spara contro.

     

    Poi, è sopraffatto dalla suggestione di essere strozzato da loro e dice "indietro!".

     

    Comprendendo di non poter competere con la magia/ipnosi ... come la volete chiamare, impreca un "lasciatemi!" come lo direbbe un qualsiasi eroe che non ama la lotta impari con cose soprannaturali, come accade a volte in Conan il Barbaro e senza che entrambi perdano minimamente di virilità o semplicemente di coraggio.

     

    Per il resto, non dobbiamo dimenticare che questo albo è soltanto il primo di una saga,  sapendo già che @borden ama le lunghe premesse. Ma non ho trovato nulla che non sia funzionale alla storia o pesante.

     

    L'ambientazione nevosa deve anzi rallentare intenzionalmente l'azione. E poi  a parità di godimento alla lettura, se finissi un albo in 5 minuti, mi sentirei tradito dall'autore e spogliato di 4.40 euro dalla Bonelli.

     

    Quanto a Dumas pagato a riga, vero ... ma sfido anche oggi a trovare ridondante una qualsiasi pagina de Il Conte di Monte-Cristo, perché la critica è proprio su questo romanzo e fatta da Eco giusto per fare il "figo", come gli capitava talvolta.

  5. 16 minuti fa, Condor senza meta dice:

    Spero che l'ultima minaccia non sia riferita al sottoscritto, perchè se è così, ci tengo poco a incontrarti pard!:P :D

    Capisco che la mia ironia da discount sia discutibile, ma meritare delle once di piombo per questo, mi pare eccessivo! :P:lol2: 

     

    Nooo, ho anche inserito il mio gradimento al tuo post @Condor senza meta . Mi riferivo ad una eventuale sostituzione di "Lasciatemi" fatto pronunciare da @borden a Tex con un frase qualsiasi di Bonelli padre.

     

    Francamente a me la parola "lasciatemi" non ha fatto alcuna spiacevole impressione perché Tex la rivolge non ad un rivale qualsiasi o perfino Mefisto, quanto alla "collezione" dei vari Mefisto in una allucinazione collettiva.

     

    Quindi, nessuna evirazione di Tex. Fra l'altro anche Conan il Barbaro (non credo evirato neppure lui), quando ha da fare con la magia e qualcosa che non può controllare con la propria forza, si esprime come Tex che quindi è  ... in buona compagnia.

  6. 1 ora fa, Condor senza meta dice:

    O anche un "secco": "Togli quelle zampacce di dosso maledetto tizzone d'inferno!" :D

     

    Comunque visto che stiamo a fare le pulci ai dialoghi, propongo che Mauro, la prossima volta, prima di mandare i testi in stampa, li sottoponga direttamente sul forum per avere la nostra approvazione.  :P:D 

     

        

     

    Bravo @Condor senza meta. La prossima volta @borden deve sottoporre a noi i dialoghi, oppure prendere a casaccio qualche frase dai vecchi albi di G.L. Bonelli come ci ha insegnato Nizzi.

     

    Ecco, ho fatto appena così, trovando: - "La prossima volta che ti incontrerò ti farò fare un'indigestione di piombo. Intesi?".

    :D:D:D

  7. Letto anch'io l'albo.

    Beh... se la storia venisse riassunta ne verrebbe sicuramente un pezzo piuttosto breve, ma faccio i complimenti a @borden per il taglio cinematografico della sceneggiatura.

     

    I dialoghi, a mio avviso, non hanno nulla di superfluo o ridondante per questo tipo di fruizione che è quella più attuale (vedi film al cinema e serie televisive). Ciò significa che @borden è al passo con i tempi e, sebbene la storia non sia piena zeppa di eventi, tutto quanto raccontato non annoia mai un secondo.

     

    Anche la questione del salvataggio di Mefisto da parte di Padma a me sembra scritto bene, anche qui bisogna leggere vignetta per vignetta, compresa la didascalia, per rendersi conto che un concorso di eventi dettati dal dharma abbia portato a quella vicenda e molto resta tra le righe del tempo.

     

    A chi avrebbe voluto più spazio al "bianco" delle nevi, dico che abbia dato comunque atmosfera ovattata e non bisogna dimenticare il rapporto stretto fra il ghiaccio e la vicenda del lago con annesso iceberg di Titanica memoria.

     

    Bello anche l'inizio, anch'esso legato al tema del "bianco" e il peregrinare di Padma che a me ricorda l'inizio dell'Ebreo Errante di Eugene Sue, anche lui dannato per il suo trascorso.

     

    Disegni perfetti, anche se avrei accettato anche un disegnatore meno classico di Civitelli.

     

    Due critiche.

    La prima riguarda proprio l'ultima vignetta, dove Padma preannuncia in anticipo come Mefisto si sia salvato, un pò forzato il collegamento mentale e lo stratagemma della sc******a invisibile. :blink:

     

    La seconda riguarda il reiterato uso discriminatorio della frase negativa "via della mano sinistra" per me che sono mancino e per tutti coloro che lo siano. :lol::lol::lol:

     

    Promosso.

  8. Per il resto @borden ... in quest'albo ancora più accentuata graficamente la somiglianza di Mefisto con Mandrake, in qualche scena poi Steve sottolinea la sua "non violenza" sembrando a mio parere un pò quel ladro-gentiluomo di Arsenio Lupin, mentre quando fa leggere a Lily le sue pupille ... mi è tornata in mente una scena di Rocambole in cui attraverso l'esame della retina di un cadavere, si risaliva all'autore del delitto. 

     

    E ancora su Rocambole ... anche se non strettamente legata l'informazione a questo albo, ma piuttosto alla saga del Mefisto attuale, il manicomio di Bedlam compare anche nell'ultimo romanzo della saga integrale di Rocambole, quindi 1869/1870 interrotto per la morte dell'autore Alexis Ponson du Terrail.

  9. Il 19/5/2022 at 15:47, Testa di Vitello dice:

    Non mi è piaciuto il Mefisto visto in "Pinkerton Lady"... aveva poteri decisamente spropositati in proporzione a quanto visto nella sua prima apparizione ("Fuorilegge", che è cronologicamente posteriore a quella storia). Spero che in questo speciale troveremo un Mefisto più simile al cialtronesco prestigiatore doppiogiochista delle origini GLBonelliane, piuttosto che al potentissimo e già sovrannaturale ipnotista della rilettura Boselliana.

    Piuttosto, e a rischio palesare la mia ignoranza : nelle tavole in anteprima mi incuriosisce il riferimento all'apparizione del vampiro Dracula...ora, se il libro di Bram Stoker esce nel 1897...esisteva forse già una tradizione orale che identificava Vlad III con un vampiro ? Si tratta invece di una spiritosa boutade Boselliana ? 

     

    Scusami, ricordavo questo post e ciò che ti era stato fatto notare @borden a proposito di Dracula e lord Ruthwen. In effetti l'albo stampato non contiene alcun errore (sei riuscito a far correggere prima della stampa?) dato che si fa riferimento al racconto Il Vampiro di Polidori pubblicato nel 1819 e non di Dracula ... per cui perfettamente inserito nella cronologia di questa storia con inizio nel 1850. :azz:

     

    3 minuti fa, Jeff_Weber dice:

     

     

    Quindi albo promosso con due lodi.

  10. Il 13/7/2022 at 12:19, ElyParker dice:

    In questa storia Lily mi sembra un po' diversa rispetto alla vicenda narrata in Pinkerton Lady: l'ho trovata più risoluta, manipolatrice mentre nell'altra apparizione l'ho trovata più fragile, non ancora del tutto votata al male e al crimine. Mi è parsa più degna del fratello, già quando si trovava nell'istituto per sole ragazze. Voi come l'avete percepita?

     

    Certo, una Lily molto risoluta perché in questo albo il focus non è su Tex,  ma su Mefisto e sua sorella.

     

    Anzi, non ho idea se qualcuno se ne sia accorto, in questa storia @bordenlascia affermare a Mefisto che in collegio la sorella non abbia ammaliato soltanto quel professore che si è suicidato, ma anche qualcuna delle sue stesse compagne ... introducendo perfino una velata vena lesbo.

     

    Per il resto che dire? A me l'intera storia è piaciuta, sebbene appaia soprattutto come introduzione a tutto il resto.

     

    Ma vi sono anche altri ingredienti, come la storia delle attrazioni di Barnum, compreso il falso Gran Mogol, collegando l'albo alla Storia quella con la S maiuscola.

     

    Si è anche tanto parlato di incongruenze con i poteri che possiede Mefisto. Non ho idea se tutti abbiano letto l'albo per intero, vignetta dopo vignetta, ma @borden quasi ad ogni stacco temporale ci informa dello stato attuale dei poteri di Mefisto (illusionismo, ipnotismo individuale da solo oppure potenziato da droghe, ipnotico collettivo, poi di nuovo soltanto illusionismo per scarico dei poteri e maggiore interesse per il denaro rispetto al potere, infine ancora blando ipnostismo). Quindi ... dove stanno i problemi?

     

    Confermo che vedere Tex a fine albo fuori dal saloon incuriosito dal manifesto del prestigiatore, rende meglio la scena quasi a preannunciato cose ... da pazzi!

     

    Unica critica, l'assenza del classico pagliaccetto dell'epoca a coprire le chiappe (... e non solo) di Lily, forse un pò penalizzato in termini di spazio il personaggio di Farzan, ma forse meglio così per evitare che fosse quasi un doppione di Mefisto.

     

    Per cui albo sicuramente promosso con lode ... nonostante lo svarione di citare Lord Ruthven nel 1850 :mazza: 

  11. <span style="color:red">5 minuti fa</span>, Ahmed Jamal dice:

    Concordo col Condor, in effetti siamo tutti a lamentarci degli spiegoni e della scarsa propensione a far volare la fantasia degli autori ma poi pretendiamo che tutto torni per filo e per segno con le storie passate, presenti e future, senza che si possa sgarrare di un millimetro in nome del rispetto di un'ortodossia texiana che invece che un punto di forza sta diventando una zavorra sempre più difficile da gestire.

    Per me quando una storia soddisfa i punti principali degli eventi e delle psicologie di GLB si dovrebbe lasciare all'autore una certa libertà di manovra soprattutto se si tratta di un autore come Boselli che la storia di Tex la conosce sin troppo bene, si parla di fumetti eh, il regno della fantasia assoluta, non di un manuale di bricolage dove A deve incastrarsi perfettamente con B e con C.

    Piuttosto ho ben altra critica da muovere al Borden, ma anche se il problema si presenta anche in questa storia, è un discorso più generale di cui magari parlerò un'altra volta.

     

     

    Ecco come creare attesa. Meglio di certi fumetti che girano per edicole e fumetterie. Chissà quale critica vuol muovere @Ahmed Jamal? La risposta alla prossima puntata ... 

  12. <span style="color:red">18 minuti fa</span>, MacParland dice:

     

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    E il dialogo di poco precedente: "Anche tu hai diritto di partecipare alla fine di Tex Willer", riferito a Yama, di certo non aiuta. Una scena alla Marvel, come per dire: "Adesso ci siamo tutti e ti sfondiamo!". 

     

     

    E va bene, anche se fosse una scena alla Marvel, oppure qualcosa in linea con certi film americani tutti azione ... che male ci sarebbe? A me l'idea dei tanti Mefisto sembra una bella genialata di @borden, sebbene non originale al 100%

  13. <span style="color:red">1 ora fa</span>, KitWiller dice:

    Da appassionato lettore di fumetto europeo, soprattutto italiano e francese, sono arrivato circa 6 mesi fa anche ai manga e posso assicurare che c'è molta differenza tra manga e manga.

    Se volete fare un simpatico esperimento recatevi in una fumetteria e acquistate il n.1 di Kaiju n.8 (vi deluderà e lo troverete adatto a decerebrati, o almeno a chi quando legge vuole "spegnere il cervello", è un esempio del tipo di manga di cui parla @Letizia)  acquistate anche il n.1 di Moriarty the Patriot (se chiedete la discovery edition lo pagherete 1 €).

    Leggeteli entrambi (come ho fatto io) e apprezzerete tutte le differenze pur se all'interno dello stesso genere (shonen), Capirete con una spesa complessiva di 5.30€ che anche opere di più lunga durata rispetto ai "gioiellini" citati sopra, possono avere un contesto, una profondità e la necessità di rileggere alcune frasi (cosa inaudita per la maggior parte dei manga) .

    P.s. non porto questi titoli come unici esempi di questo bipolarismo, ma sono due buoni esempi secondo me.

    P.P.S. Non garantisco che non vi appassionerete ai manga (o almeno ad alcune tipologie di manga)

     

    E' quello che sto cercando di dire anch'io. Bisogna a mio avviso leggere, come facciamo entrambi, fumetti di nazionalità diverse che abbiano avuto un buon riscontro da parte dei lettori, poi verificare se possano essere ipoteticamente di nostro gradimento. In linea generale così non si sbaglia, ma possono esserci eccezioni. In ogni caso, un fumetto ad ambientazione storica francese, sarà concepito in maniera profondamente diversa da un albo di nazionalità argentina, americana, giapponese o italiana.

    • +1 1
  14. <span style="color:red">29 minuti fa</span>, Poe dice:

    Non leggo i Manga e non mi interessano, ma tempo fa mi hanno regalato - proprio perché non li conosco - "Sunny" di Taiyo Matsumoto

    J-POP presenta Sunny, il nuovo manga di Taiyo MatsumotoSunny de Taiyô Matsumoto - Bubble BD, Comics et Mangas

     

    e alcuni volumetti di "Lone Wolf and Cub" di Kazuo Koike.

    Lone Wolf and Cub (Manga) - TV Tropes E, secondo me, sono due capolavori. 

     

    Non conosco il primo titolo, ma il secondo è sicuramente un'ottima lettura e offre una magnifica visione. Sono peró prodotti da non confrontare con l'albo artigianale della Bonelli (anche se ogni serie e perfino numero di una serie può piacere o meno). Questi manga sono programmati per essere serie più o meno brevi, con un finale spesso già scritto, sceneggiati e disegnati quasi sempre dalle stesse penne e matite per l'intero corso della storia.  Siamo quindi agli antipodi del prodotto Bonelli. E vi possono essere serie per decerebrati, altre molto interessanti per chiunque e altre ancora ... per un ambito di lettori ben definito da precisi criteri di marketing ... e su quest'ultimo aspetto ci sarebbe da parlare delle ore intere, confrontandole con le linee editoriali della Bonelli.

  15. Storia non tra le più memorabili, ma comunque interessante per la miriade di situazioni tipiche che presenta, frullate in maniera ancora una volta piacevole. La parte più intensa quella delle donne liberate da Tex che, impugnati i fucili, si vendicano della morte dei padri, mariti, figli e probabilmente per altri ... soprusi facilmente intuibili.

    • +1 1
  16. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Ho letto il primo numero e mi è subito passata la voglia di continuare.

    Un genere non affine ai miei gusti; una serie che non fa affatto per me.

     

     

    Stessa cosa per me, letto il primo numero non l'ho più acquistato. L'ho anche sfogliato spesso in edicola, ma non è più scattata la voglia di continuare. E non sono neppure prevenuto sul suo autore.

  17. Ciao @borden, ho scoperto soltanto ieri dell'esistenza del magnifico blog portoghese di Tex. Fra i tanti articoli, moltissimi dedicati a Dotti, uno presenta le sue 4 proposte per lo speciale sulle origini di Mefisto. 

     

    Ecco il link:

     

    http://texwillerblog.com/os-quatro-esbocos-iniciais-o-lapis-a-tinta-da-china-e-as-cores-originais-de-maurizio-dotti-para-o-speciale-tex-willer-n-4/

     

    La scelta finale è caduta sulla quarta copertina, a mio personale gusto, molto meno intrigante delle altre tre, ciascuna con un suo fascino particolare.

     

    Per curiosità e se puoi rispondere, quali sono state le motivazioni di questa scelta ?

     

    Grazie 

    • Grazie (+1) 1
  18. Anche questa una piacevole storia che affronta un tema già usato in precedenza e reiterato nella serie ancora parecchie volte. Le trovate per far avanzare la storia però sono tutte abbastanza originali per le avventure di Tex, come già discusso da altri. L'enorme debito per queste soluzioni va al feuilleton ottocentesco, in particolare quando si tratta della moglie data per morta dell'ingegnere coinvolto nella costruzione della linea ferroviaria. Lei è caduta in acqua, salvata senza memoria da un indiano reietto dal suo popolo che per un anno e mezzo le si dedica. Ovviamente G.L. fa intendere che la convivenza è stata casta, dato lo stato mentale della donna e perché l'indiano è ormai un anziano dal pelo bianco. Ciò permette alla rediviva di ripresentarsi (dopo che Tex le ha fatto tornare la memoria con uno shock) sottoforma di fantasma a casa propria scacciando la perfida nuova moglie messicana (matrigna dell'innocenza Nita) dell'ingegnere e il suo altrettanto diabolico fratello. Il cattivo di turno muore invece colpito per sbaglio dal suo servo di colore, così da evitare a Tex di passare per un omicida a sangue freddo. Molto intense le scene d'azione e perfetto anche il contributo del giovane Kit.

  19. <span style="color:red">38 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

    Anch'io  preferisco le storie di Tex Willer completamente nuove.

    Intanto adesso mi sono letto in sequenza la parte finale de Le origini del male con l'apparizione di Tex, e l'inizio di quella di Mefisto, della serie regolare, con l'entrata  di Tex al saloon, e tutto fila.

     

     

    Quando rileggo o soltanto ripenso alla saga di @borden dedicata ai Seminoles su Tex Willer, mi tremano praticamente le vene per la perfezione assoluta raggiunta. Lì c'è proprio tutta la letteratura mondiale concentrata in pochi albi. Trovi l'epica, il romanzo di formazione, quello popolare di Dumas e Salgari, ecc. E tutto perfettamente rappresentato da magnifici disegni. Un capolavoro !

    • +1 1
  20. <span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

    Boh, sarà che non sto leggendo queste storia, ma ho visto l'interazione @borden-GLB nei primi quattro bellissimi numeri di Tex Willer e... Non mi ha dato il minimo problema.

    Sono cresciuto con i miti greci che, ogni volta che vengono raccontati da un nuovo autore, acquisiscono e perdono dettagli, ma mantengono il medesimo spirito e la medesima verità di fondo; solo, la pluralità delle versioni li rende più universali, molteplici, complessi.

    Non diciamo sempre che Tex è un mito?

     

    Grazie @virgin, con il tuo riferimento ai miti greci, sempre diversi eppure in ogni versione interessanti, confermi la mia visione delle storie di Tex che raccontate mille volte da persone diverse, compreso lo stesso protagonista, giovane, maturo, anziano e perfino inventore del suo stesso mito, danno luogo a questo articolato affresco nel quale non possono trovare spazio certe contestazioni sui particolari ... talvolta, anche se non sempre, banali.

  21.  

    Sono quasi certo che @bordenapprezzerà e qualcuno forse meno, ma ho ormai aderito mentalmente al principio di Ponson du Terrail, per la serie Rocambole, quando leggo i TEX, Tex Willer, il suo romanzo, oppure tutto il resto.

     

    Le storie di Tex Willer, perché gran parte raccontate "in diretta" o leggermente "in differita" di mesi o pochissimi anni, rappresentano la vera storia di Tex, ovvero quella incardinata alla Storia.

     

    Le storie del TEX, come da stessa ammissione di G.L. Bonelli, sono invece il racconto fatto a distanza di parecchio tempo ad interlocutori diversi. Quindi storie anche bellissime, ma talvolta incongruenti con la cronologia degli eventi storici come nel caso delle due Guerre di Secessione, presenza del telefono, ecc.

     

    Sono i ricordi di un Tex che può non ricordare esattamente fatti avvenuti molti anni prima, versioni di scrittori e giornalisti diversi che hanno raccolto in momenti successivi e finalità a volte discordanti i racconti del passato di Tex e dei suoi pards. E vi sono anche versioni di un Tex che, alla stregua del Buffalo Bill storico, ama raccontare intenzionalmente fatti mai avvenuti o modificati e abbellito ad arte.

     

    Ciò riguarda anche il romanzo di @borden che differisce già con la serie Tex Willer, riguarda i Texoni, Maxi, Cartonati alla francese, fino ad arrivare ai Color Tex che ... chissà potrebbero essere soltanto il frutto della fantasia d'altri.

     

    Soltanto così se ne può uscire senza diventare degli ossessionati compulsivi.

     

    Ciò non scredita Bonelli padre e figlio, Nizzi, Boselli e tutti gli altri abbiano scritto per le testate in cui compare Tex.

     

    Quindi nessun problema se Tex entra e parla prima o dopo in un saloon, se nell'incendio che coinvolge Coffin la lampada cade in un certo modo oppure in altro, ecc.

     

    Si possono così apprezzare ad un tempo le storie dei racconti fatti da Tex a parecchi anni di distanza, quelli totalmente di fantasia e ... ovviamente quelli del Tex Willer "tendenzialmente" più aderenti alla realtà storica perchè in presa diretta o quasi.

     

    Cadono così cronologia radicate come quella di @Carlo Monni o di altri appassionati storici ? Fa nulla. E possiamo così soltanto sorridere e non sorbirci gravemente le pur ben articolate relazioni tecniche di @Diablero di come facilmente Tex si liberi dalla cinghia legata strettamente nell'ultima storia contro Mefisto.

     

    Quel fanfarone di Tex ha scelto di raccontare di essersi liberato da solo allungando come un elastico la cinghia. Ma chissà cosa sia avvenuto nella realtà !

     

    Non lo sapremo mai perché Tex Willer non racconterà nuovamente queste storie.

     

    Grandissimo Ponson du Terrail ... e scriveva tra 1857 e 1870 !

     

     

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